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113395 messaggi.
alessio da alessio pubblicato il 16 Ottobre 2016 alle 6:42
"La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere." Questo è l'articolo 70 della COSTITUZIONE. Questo è il nuovo che avanza: «Art. 70. -- La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all'articolo 71, per le leggi che determinano l'ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di senatore di cui all'articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma. Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all'esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L'esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all'articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all'articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d'intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all'esame della Camera dei deputati». Mi pare chiaro.
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x marco galli da x marco galli pubblicato il 16 Ottobre 2016 alle 6:40
Quindi hai letto le modifiche e hai deciso che il si è la cosa migliore. Anche io le ho lette e forse perché sono duro non ho capito come cambia l'art. 70 me lo spieghi te? grazie.
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Forza Italia Elba da Forza Italia Elba pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 18:37
L’attacco del PD elbano nei confronti del Sindaco Ferrari e del delegato alla Sanità Rossi è di una gravità inaudita quanto sconcertante. Secondo il PD locale, un Sindaco, responsabile per legge della salute della propria comunità, compierebbe un atto di terrorismo solo per aver convocato una conferenza stampa per esprimere le proprie preoccupazioni su un tema così importante, ed addirittura perché minaccerebbe di aderire ad uno sciopero di un Sindacato Confederale. E’ evidente che la deriva autoritaria che sta caratterizzando il PD nazionale sia arrivata anche nella nostra isola con tutta la sua incredibile e grottesca perdita di contatto con la realtà, che sembra mandare al macero gli ideali del maggior partito della sinistra italiana. In un solo colpo il PD locale ha distrutto e rinnegato due pilastri della propria identità: la libertà di espressione ed il diritto ad aderire ad uno sciopero. Elementi che costituiscono due capisaldi della cultura democratica nazionale e che nessuno oserebbe mai mettere in discussione. Ma che il PD locale abbia perso il contatto con la realtà si può evincere anche dalla sua narrazione felice sulla sanità elbana. Non vogliamo entrare ora nel merito perché riteniamo che il diritto alla salute non debba essere oggetto di battaglia ideologica. Ma non possiamo non far notare come, negli ultimi anni, si sia assistito ad una progressiva desertificazione dei servizi sanitari della periferia della nostra regione, Elba compresa, a favore dei grandi centri. Il graduale smantellamento della sanità pubblica, che stiamo osservando sull ’isola, non è dato politico, ma oggettivo. Basti pensare ad i servizi sanitari pubblici elbani presenti dieci-quindici anni fa e alla odierna situazione. La perdita di posti letto, la chiusura di interi servizi, il ridimensionamento del personale, il blocco del turn-over, la mancanza di adeguatezza strumentale l’inadeguatezza stessa dei locali dove si opera, l’incapacità di rapportarsi alla difficile peculiare condizione di insularità. Tutto ciò è frutto della politica miope della Regione, da sempre a guida PD. Il problema dello smantellamento della sanità insulare coinvolge da anni i cittadini elbani tutti , le associazione di categoria, gli amministratori, la stampa locale e gli stessi sindacati che, certamente, non possono essere annoverati tra pericolosi estremisti di centrodestra. Siamo coscienti del fatto che i Sindaci poco possono fare in tema di politica sanitaria, di competenza quasi esclusivamente regionale. E' altrettanto innegabile che, negli ultimi tempi la Conferenza dei Sindaci sia riuscita a rallentare l'inarrestabile impoverimento imposto dalla regione. Considerato, però, che nessuno crede più alla politica degli annunci del PD, riteniamo sia arrivato il momento che dalle promesse si passi ai fatti concreti con impegni scritti e cronoprogrammi. Il PD locale, che sulla sanità è quasi sempre rimasto in silenzio, evidentemente per non urtare la suscettibilità dei propri referenti regionali, in questo caso ha perso l'occasione per tacere". Forza Italia, Coordinamento Isola d'Elba
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ACQUARIO DELL'ELBA da ACQUARIO DELL'ELBA pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 16:18
[COLOR=darkblue][SIZE=5]FESTA DI FINE STAGIONE ALL'ACQUARIO DELL'ELBA [/SIZE] [/COLOR] Con la partenza degli ultimi turisti, arrivano anche gli ultimi giorni di apertura per l'Acquario di Marina di Campo che il 20 di ottobre terminerà un'altra stagione - quasi sette mesi di apertura continuata tutti i giorni - ricca di soddisfazioni, cercando di offrire un servizio piacevole ai nostri Ospiti, sempre a disposizione del pubblico con qualunque tempo, dalla mattina a sera inoltrata... Per salutare tutti gli amici Elbani che ci hanno aiutato e sostenuto - "spargere la voce" è sempre la migliore pubblicità - anche quest'anno proponiamo una piccola festa di fine stagione: Domenica 16 ottobre, dalle ore 9, per tutti i residenti nell'Arcipelago, ingresso gratuito per nonni e nipoti (over 65 e under 18) e ingresso ridotto a 4 euro per tutti gli altri! Inoltre, alle ore 16 e alle 18, visite guidate con pasto degli Squali, della Tartaruga Charlie e di tutti gli altri ospiti delle vasche! Vi aspettiamo! Lo Staff dell'Acquario dell'Elba
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 15:14
[COLOR=darkred][SIZE=5]BRIDGET JONES’S BABY [/SIZE] [/COLOR] Bridget Jones’s Baby con Patrick Dempsey, Renèe Zellweger, Colin Firth Lo spettacolo continua…… Sabato 15 ottobre ore 18,00 – 22,00 Domenica 16 ottobre ore 18,00 – 21,00 Mercoledì 19 ottobre ore 21,00 Info e prenotazioni Cinema Teatro Flamingo – 0565.939147 – 393.8353820
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Mario Ferrari Sindaco da Mario Ferrari Sindaco pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 14:00
[COLOR=darkred][SIZE=5]Chi ha detto che Portoferraio non vuole il distretto Elba?. [/SIZE] [/COLOR] Come si fa a mettere il dibattito aperto da alcune critiche su questo piano di pura fantasia? Fin da sempre il senso della mia battaglia era quello di far arrivare all'Elba i professionisti che operano nelle altre zone, per garantire ai nostri cittadini le stesse opportunità e il diritto a non muoversi con tutti i costi che questo comporta. Mai sono stato contrario al riconoscimento della zona distretto, fermo restando, però , la priorità prima detta. La zona distretto Elba è sicuramente una grande conquista della quale siamo fieri, ma ora basta appiattirsi su questo risultato. In un anno, mentre la Regione ci teneva buoni con questa conquista, il nostro ospedale é stato sempre più impoverito di prestazioni, attività e personale, basti pensare al servizio di endoscopia; per non parlare della carenza degli infermieri. Oppure vogliamo porre uno sguardo al territorio, quasi del tutto inesistente. È l'ora di darsi una svegliata; bravi e grazie per la zona distretto, ma ora riportiamoci i servizi che prima vi venivano svolti. Questa la linea che è stata tenuta anche nell'ultima Conferenza dei Sindaci dal Comune di Portoferraio dal mio vicesindaco e i reports richiesti, sono certo, evidenzieranno tutte queste mancanze. Se l'elicottero del 118 quest'anno ha viaggiato come non mai, é ovvio che é perché sull'isola non si tratta più niente, nemmeno quello che l'anno passato, invece, veniva garantito. La spiegazione è molto semplice. Quindi la critica alla Presidente Bulgaresi vuole essere solo costruttiva in questo senso; le riconosco tutto il lavoro fatto, ma ora bisogna darsi una sveglia. È impensabile che il Presidente della Conferenza dei Sindaci risponda ad un sindacato che denuncia carenze di personale e chiede il supporto della Conferenza, attaccandolo. La risposta al Sindacato, qualunque esso sia, è di competenza dell'Azienda: è questa che deve dare risposte alle carenze ed é questa che deve dire a noi Sindaci come intende ovviare a quanto denunciato. In conclusione bene il lavoro fatto, ma noi siamo la Conferenza dei Sindaci, l'Azienda è l'Azienda che dà le risposte a noi e ai sindacati. Nostro compito ora è quello di pressare l'Azienda e la Regione a riempire il contenitore, perché a questo risultato siamo ancora molto, molto lontani. Mario Ferrari, sindaco di Portoferraio
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SI o No da SI o No pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 13:03
Se Dalema con Barbetti fanno votare SI', pensa che con Renzi c'e Verdini,e Alfano. All'arrotino volevo dire di meditare su quanto tempo c'e' voluto per scrivere la costituzione e da chi e' stata scritta. Poi prova a ricordare che i 47 articoli sono stati discussi in pochi giorni e fatti approvare da Renzi alle 4 di notte con solo 3 voti di scarto portati dagli uomini di chi ha voluto riscrivere malamente la Costituzione del 1948.. Verdini. L'ha scritto cosi' bene e in modo chiaro che l'articolo 70 lo faranno studuare nelle scuole. Arrotino, pensa che questa riforma cambia poco da quella del maestro di Renzi. Silvio Berlusconi.
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marco galli da marco galli pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 12:56
siccome si legge di tutto su questa riforma elettorale(io sono sempre stato per il SI) sapete che cosa ho fatto? me la sono letta,così tanto per avere le idee piu chiare,e così dovrebbero fare in molti,senza dare retta ai discorsi a vanvera 😀
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golia da golia pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 12:30
Brava ANNA BULGARESI, il sindaco e l' assessore FORSE VIVONO IN CONTINENTE.......
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I LIMITI DELL'ILLOGICITA'.. da I LIMITI DELL'ILLOGICITA'.. pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 12:22
Caro interlocutore, la riforma costituzionale che andremo a votare con un si o un no, a me risulta essere molto simile ad un'altra presentata a suo tempo da un altro governo politicamente diverso e bocciata dagli italiani con il referendum del 25 e 26 giugno 2006. Una delle poche differenze rispetto a quella di oggi era che i membri del senato non "AVREBBERO PERSO" il loro lauto stipendio. Credo che la coerenza e il libero pensiero siano virtù che contraddistinguono le persone, ma si sa, oggi essere coerenti è molto, molto difficile e perché no, anche avere buonsenso...., che è la capacità naturale dell'individuo di valutare e distinguere il logico dall'illogico. Un saluto, Paolino l'arrotino-
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Elbivoro da Elbivoro pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 11:06
Ho paura, caro arrotino che tu abbia divorziato dal buonsenso. Dire si a questa riforma costituzionale vorrebbe dire consegnarsi mani e piedi ad una dittatura mascherata e nemmeno troppo,che strozzerebbe ancor di più se non ti basta, il collo agli italiani. Occhio ad andare sul facile perchè a volte non si può tornare indietro.
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voto si da voto si pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 8:30
Solo per il fatto che D'alema (insieme a Barbetti)votino No al referendum,mi farà votare sicuramente SI.
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SI o NO.. da SI o NO.. pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 8:06
Appare strano che tutta l'opposizione in parlamento si sia schierata per il no al referendum. Non lo so, ma forse se non fosse un si o un no all'attuale governo, le cose sarebbero molto diverse. Detto questo, tutti sanno che il costo della politica è enorme, e chi come me e altri che da sempre lo sostengono, il 4 dicembre ha l'occasione per dire SI ad un senato a costo zero, e per una politica anche locale (provincia) un po meno costosa. Per il resto, illustri costituzionalisti si sono schierati sia per il NO che per il SI, per cui, mi sembra di rivivere le settimane che precedettero i giorni 12 e 13 maggio del 1974, (date del referendum sul divorzio) e anche allora l'Itala e la politica era divisa come oggi, ma in quel caso gli italiani fecero capire che avevano un cervello proprio e votarono liberi da ogni legame politico e non solo.., e dal quel momento il divorzio è legge dello stato, inoltre, coloro i quali all'epoca votarono per il no al divorzio, credo che oggi si saranno ricreduti. Questo per dire che solo il tempo ci farà capire, al di la delle nostre certezze, se sia stato giusto dire SI o NO al prossimo referendum del 4 dicembre. Paolino l'arrotino-
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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 6:17
All’amico Un nodo alla gola arriva vedendoti nella foto sul porto davanti al mare della tua amato Campo. Tra le barche dei tuoi amici pescatori . Con la tua cravatta. Arrivederci Raffaele. Marcello Camici
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ITALIA NOSTRA da ITALIA NOSTRA pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 3:36
[COLOR=darkblue][SIZE=5]C'ERA UNA VOLTA LA FORTEZZA SAINT CLOUD [/SIZE] [/COLOR] Ho letto in queste ultime settimane sui giornali locali del progetto di un nuovo centro commerciale che si vorrebbe realizzare a Portoferraio nella collinetta che era dominata un tempo dalla fortezza di Saint Cloud, successivamente da una centrale elettrica e dall' edificio residenziale realizzato da Coppedé. La domanda che mi faccio a priori è quella se davvero ci sia una convenienza ad aprire un nuovo centro commerciale a Portoferraio dove già il commercio al dettaglio, con l'avvio di quattro grandi supermercati nella periferia, è da anni in sofferenza e dove il centro storico appare sempre più desolato e in continua tensione per tentare di attirare abitanti, attività commerciali e turismo all'interno della cinta cinquecentesca. A parte questa premessa dettata da un semplice buon senso, vorrei segnalare una volta di più che quella collinetta, oggi abbandonata e aggredita dal traffico e dal parcheggio, non è per nulla un luogo qualsiasi da occupare con una costruzione qualsiasi, ma ha al suo interno molti elementi che appartengono alla storia della città e dell'isola anche se sono poco conosciuti, invisibili e delimitati da pannelli pubblicitari, segnaletica, mediocri utilizzi, abbandoni. Sono invece convinta che un vero progetto di riqualificazione dell'intera area, non certo facendo primari gli interessi propri di un centro commerciale, sarebbe una straordinaria opportunità per recuperare un affaccio al mare, restaurando, anche a fini commerciali ma di qualità, gli edifici storici, ricucendone il senso con un progetto che riapra quella parte di Portoferraio al mare e alla vista sulla baia, magari anche con un passeggio belvedere che unisca i diversi affacci, valorizzando le memorie esistenti, concludendo idealmente una passeggiata che partendo dal porto vecchio mediceo, possa proseguire lungo la baia, incontrando il succedersi delle emergenze storiche. La baia meravigliosa di Portoferraio è infatti caratterizzata dal succedersi di una serie di bellezze storico paesaggistiche, dai borghi di San Giovanni, Magazzini, Bagnaia, alla presenza dominante del Volterraio, alla Villa Ottone, alla Chiusa con lo storico muro e le vigne, al complesso della Villa romana, ai resti delle vecchie saline, un profilo di una bellezza unica che alterna natura con architetture di pregio, uno skyline che il progetto del "cammino della rada" vorrebbe recuperare degnamente. Penso allora che il cammino potrebbe venire concluso da una sorta di "porta della città", anche a chi arriva via mare, realizzata nella collinetta: il patrimonio storico e artistico c'è già, ed è alla portata di tutti e, una volta riqualificato e collegato, potrebbe costituire una sorta di grande paesaggio culturale diffuso dove troverebbero posto tutti gli elementi della storica baia. Prof. Arch. Mariapia Cunico
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ELBA SALUTE da ELBA SALUTE pubblicato il 15 Ottobre 2016 alle 3:23
[COLOR=darkred][SIZE=4]SANITA' CONTESA A SCADENZA. [/SIZE] [/COLOR] Pare quasi che la sanità faccia parlare di sé solo in alcuni periodi o in qualche particolare occasione come quella dell'altro giorno quando il sindacato UIL ha denunciato lo stato di abbandono del nostro ospedale come personale e struttura che, inevitabilmente, ha scatenato un cortocircuito nelle Amministrazioni Elbane. Questo mortifica noi di Elba Salute che non facciamo passare settimana o giorni che non si denunci un problema o una criticità riscontrata nel complesso ospedaliero o sul territorio senza che nessun politico o responsabile di delega ci ascolti o verifichi quanto da noi notificato. Il nostro comitato era presente alla riunione della UIL così com'è sempre presente nel proporre , nel fare osservazioni e collaborare con la parte politica e con le due Direzioni ospedaliere condotte dal Dott. Graziano e Dott. Donigaglia così come ha collaborato per la stesura del piano di indirizzo sanitario dell'Area Vasta Nord-ovest che in parte è l'oggetto che ha generato queste discussioni e forse un probabile strappo politico locale. Che 4 infermieri siano pochi è vero, ne servirebbero molti di più ma per ora non ci sono neanche quelli quindi si costringe quelli in servizio a turni massacranti che possono mettere in serio pericolo la loro incolumità e la sicurezza della terapia che si somministra al paziente. Sabato 8 ottobre ho riscontrato che nel reparto di chirurgia/ortopedia (primo piano) e di medicina (terzo piano) erano in servizio per i due reparti solo 2 infermieri e un OSS che correndo si alternavano nei due settori. Nell'ospedale di Comunità la situazione infermieri è drammatica. Che l'ortopedia sia a posto dovete permetterci di dissentire, è migliorata con l'arrivo di una brava ortopedica che per ora è facente funzione perchè l'incarico che possiamo chiamare "vicario" è assegnato a un ortopedico che per ora non può esercitare come per dire che dopo il Dott.Gentini si è tamponato ma non risolto così come è stato con il pensionamento nel mese di maggio del Dott. Menno che ha permesso un arricchimento dell'ospedale di Piombino con i nostri DRG. Siamo d'accordo che è utile riportare sul territorio quei servizi che la passata gestione ha inserito in ospedale, ma siamo fortemente convinti che sarebbe opportuno sia come risparmio sia come operatività riportare all'interno dell'ospedale la riabilitazione ora al R.S.A. di S. Giovanni generando un continuo e costoso via vai di pazienti e operatori con il distretto ospedaliero. Questo servizio potrebbe trovare posto negli spazi che fino a qualche anno fa ospitavano 122 posti letto ora scesi a 72. Riportando la riabilitazione in ospedale significherebbe dare più possibilità di ricovero a quegli anziani che aspettano da anni un posto nella struttura di riposo. Queste sono alcune nostre osservazioni che possono migliorare la sanità Elbana attinenti a quanto sta discutendo la politica, ma un comitato di cittadini non farà mai scelte politiche di colore e appartenenza a cui affidare le proprie perplessità, ma collaborerà sempre con chi si spenderà per migliorare le attrezzature e le condizioni di lavoro del personale sanitario perché se il personale è sufficiente, adeguato e motivato, ne trarrà vantaggio la comunità e i pazienti che quotidianamente si recano nella struttura ospedaliera o nei centri medici del territorio perché bisognosi di cure e di assistenza.
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LUCIANO ROSSI da LUCIANO ROSSI pubblicato il 14 Ottobre 2016 alle 20:53
[COLOR=darkred][SIZE=4]CARISSIMO PD ELBANO ( MEGLIO ANCORA CARISSIMO CHE SI TRINCERA DIETRO UNA SIGLA DI PARTITO) [/SIZE] [/COLOR] E ormai noto che, ben raramente, esco sulla stampa e si contano sulla punta delle dita di una mano le mie risposte alle vostre pubblicazioni, ma quando non è possibile tacere è un mio preciso dovere rispondere a ciò che definisco, senza remore, delle menzogne inviate ai cittadini. Definire delle verità constatabili da tutti “terrorismo mediatico” è un’accusa che dovreste rivolgere in prima istanza alla CGIL che, per prima, sulla stampa ha denunciato ciò che io ieri, e non il sindaco Ferrari, ho dichiarato in conferenza stampa, articolo che probabilmente non avete letto o se lo avete fatto lo avete opportunamente taciuto. Per vostra conoscenza vi riporto uno stralcio “…Purtroppo dall'analisi del provvedimento emerge chiaro un aumento delle entrate da ticket nell’assistenza specialistica ambulatoriale per 60,4 milioni, dovuto all’introduzione di nuove prestazioni (42,3 milioni) e al trasferimento di prestazioni dal day hospital e dal day surgery all’ambulatorio (valore 18,1 milioni)”. E’ in mio possesso, se vi interessa vederlo, l’elenco delle malattie al quale si riferisce l’articolo citato, e nel quale non si accenna ancora al secondo è più grave provvedimento che verrà messo in atto dal vostro governo: il trasferimento di numerose patologie da regime di ricovero a regime day hospital, manovra che comporterà milioni di euro di tagli verso le periferie, soldi che mancheranno nel 2017 per erogare servizi, acquistare materiale di consumo che già non c’è più, strumentistica e quant’altro. Anche in questo caso è in mio possesso, se vi interessa vederlo, l’elenco delle malattie che saranno trasferite in day surgery, e quindi declassate come DRG (e questo non è terrorismo mediatico è solo una scomoda verità per il P.D.) Questi nuovi ticktes sono, a mio esclusivo parere, una nuova tassa, un nuovo prelievo fiscale agli italiani che già a milioni non si curano più perché non riescono a sopportare il peso economico delle cure, ed anche questa dichiarazione non è del dr. Rossi, Presidente del Consiglio nonché consigliere delegato alla sanità, ma è dell’ISTAT la quale precisa che da 8 milioni del 2012 sono oggi divenuti più di 11 milioni, ed anche questo non è terrorismo mediatico ma solo un’altra scomoda verità per il P.D. Per quanto riguarda la situazione sanitaria del nostro territorio non entro nel merito, ma consiglierei di sentire cosa ne pensano i cittadini, se percepiscono il miglioramento in termini di qualità e quantità dei servizi o se hanno la percezione di un progressivo depauperamento degli stessi, e forse se vi foste interessati del problema come ha fatto il sottoscritto ed il sindaco Ferrari oggi esprimereste un parere ben diverso. Concludo con una ultima considerazione: se un sindacato non certo vicino ai partiti di opposizione, dopo aver ripetutamente trattato con l’azienda per la risoluzione dei problemi della sanità elbana presenta una denuncia alla magistratura e dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori minacciando lo sciopero siete proprio sicuri che vada tutto bene? Dr. Luciano Rossi Presidente del Consiglio Consigliere Delegato alla Sanità
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Capito mi hai? Ecco come il Furbetto vorrebbe fregarci da Capito mi hai? Ecco come il Furbetto vorrebbe fregarci pubblicato il 14 Ottobre 2016 alle 20:05
Dopo le esaurienti motivazioni al NO oggi pubblicate dall’autorevole Sindaco Barbetti, mi permetto di aggiungere una chicca. In uno degli innumerevoli dibatti televisivi sul referendum da cui siamo afflitti in questi giorni, un noto giornalista benpensante (che nessuno avrà ascoltato o che, nella migliore delle ipotesi, non avrà capito) oggi ci ha finalmente spiegato una delle principali truffe renziane fra quelle di cui è intriso il testo referendario. Si tratta di un trucco molto raffinato che finora nessuno aveva evidenziato e al quale sinceramente anch’io non avevo pensato, che si basa sul fatto che i sindaci, i futuri senatori con immunità parlamentare acquisita per grazia divina e volontà del presidente, sono attualmente appartenenti in forte maggioranza al PD. Se vince il sì, si prospettano pertanto 3 scenari: Scenario numero 1: con effetto immediato il PD e cioè Renzi, avendo conseguito la maggioranza assoluta sia alla camera che al senato, si trasforma in un asso pigliatutto rendendo concreto il paventato rischio di una specie di dittatura nella quale, di fatto, è stata ridotta al silenzio l’opposizione realizzando il sogno di poter continuare a sfornare, finalmente a mano libera, le peggiori ‘riforme’ immaginabili, come quelle attuali, a favore di banche, paperoni e compagnia cantante. Numero 2: alle prossime elezioni vince il PD e per cinque anni continuiamo a pupparci questa deliziosa situazione democratica. Numero 3: alle prossime elezioni vince il M5S o chiunque altro che farà delle leggi inesorabilmente bloccate del senato PD. Risultato scontato: una paralisi che quella di oggi, al confronto, sarà ricordata come il tempo di Bengodi. Qualcuno potrà obiettare che il nuovo senato non ha più i poteri di veto attuali, ma allora delle due l’una: o il senato non conta più un cavolo e allora perché non è stato abolito tout court, oppure non è stato abolito perché conta qualcosa e quindi servirà solo ai furbetti di turno o al padrone in carica per fare il bello e il cattivo tempo. Altra obiezione: ok, ma i sindaci PD non sono eterni e quindi nel tempo questa situazione cambierà. È vero, ma intanto campa cavallo! In ognuno dei tre casi, pensa che culo: se tutto va bene siamo rovinati almeno per i prossimi sei anni. Possiamo solo sperare che da questo vaso di Pandora salti fuori l’ultima dea con un bel NO a questa ennesima porcata voluta dalla peggiore schifezza politica reperibile sul mercato. In fondo è semplice: parafrasando Renzi, basta dire sì al no.
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galli marco da galli marco pubblicato il 14 Ottobre 2016 alle 17:12
IL PORTO DI PIOMBINO E' UNA VERGOGNA:oggi dopo un lungo viaggio,arrivo sul porto di piombino,con un temporale in corso,ho dovuto andare,prima a fare il biglietto e li ho preso una secchiata di acqua,po la nave è attraccata al molo piu lontano,e li altre tre secchiate di acqua, e io ho il passo veloce, potete immaginarvi una persona avanti con l'età , :bad: io vorrei sapere chi sono quegli incompetenti(volevo scrivere,quelle emerite t...............di........c,ma mi sono trattenuto)che hanno progettato le infrastrutture in quel modo, sono sicuro che se andate in qualsiasi scuola elementare e fate fare un disegno di come dovrebbe essere il porto,i bimbi lo fanno meglio
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gabriele da gabriele pubblicato il 14 Ottobre 2016 alle 16:14
scrivo per una informazione siccome dovrei cambiare dei mobili, ma devo smaltire il vecchio. sapete se c'e qualcuno che fa questo tipo di lavori ?
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