caro arturo certo che andrebbero fatte per bene,ma non dici da chi,con questa(che a me non piace molto,almeno qualcosa cambia,meglio di niente ,se vInce il no resteremo così per chissà quanti anni ancora,io voto SI
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[COLOR=darkblue][SIZE=4]SIG. NURRA, RIFLETTA SUL SIGNIFICATO DELLE PAROLE [/SIZE] [/COLOR]
Egr. Sig. Riccardo Nurra,
La prego di dare alle parole il loro giusto significato. Nel messaggio del 29 ottobre 2016, che le è sfuggito o non ha letto attentamente, a proposito dell'oinochoe etrusca così mi esprimevo:
“Di recente, avendo necessità di riesaminarla per datarla con maggiore precisione, l'ho cercata ma non sono riuscito a scorgerla. Forse dipende dalla mia vista che non è più quella di un falco? O forse è stata trasferita altrove per studio e restauro? Confidando nella gentilezza altrui (domandare è lecito, rispondere è cortesia), mi rivolgo ai responsabili del museo della Linguella per sapere dove si trova adesso la bella oinochoe etrusca”.
Avevo anche chiesto ad alcuni amici elbani di effettuare una verifica, ma il Museo era chiuso.Le faccio presente che per tramite di questo ospitale blog molti cittadini rivolgono (spesso agli amministratori) domande sui temi più disparati. Per ciò che mi interessava (l'oinochoe), ho usato lo stesso mezzo. I destinatari avrebbero potuto cortesemente rispondere. Oppure no: è un loro diritto. Io una risposta non l'ho ricevuta e quindi non posso ringraziare. Ma quel che mi preme sottolineare, signor Nurra, è che lei mi attribuisce ciò che non ho mai detto, ossia che l'oinochoe era scomparsa. Se le parole hanno un senso, mi pare che fra “trasferimento per studio e restauro” e “scomparsa” ci sia una bella differenza.
In ogni modo, appena conosciuta la notizia (non da lei) che l'oinochoe era al suo posto, mi sono associato alla rettifica e alle scuse per l'involontario equivoco postate dalla Redazione di Camminando il 22 u. s.. Data che, evidentemente, precede i suoi interventi del 24 e del 25 con i quali, fra l'altro, dice di volermi rassicurare. La ringrazio per l'intenzione, sia pure tardiva.
Michelangelo Zecchini
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LE DUE FACCE DELLA MEDAGLIA [/SIZE] [/COLOR]
Mentre in Viale Elba vicino le scuole i volontari con la collaborazione di alcuni amministratori di Portoferraio cerca di restituire decoro e fruibilità ai giardinetti, sostituendo panchine, sfalciando l’eba incolta , riparando le strutture esistenti e creando un grazioso ambiente dove fanno bella mostra graziosi pupazzi multicolori che già da questo pomeriggio saranno il divertimento dei bambini……. ecco che ci giunge una telefonata con una foto emblematica che ci racconta in maniera improvvisa e brutale una attualità che da sempre cerchiamo inutilmente di combattere.
La foto sul telefonino racconta di una discarica apparsa improvvisamente proprio all’uscita del Porto accanto al palazzo “Residence”.
Probabilmente sono stati effettuati dei lavori all’interno dello stabile …. sicuramente i detriti verranno rimossi dagli operai , ma forse un cartello provvisorio con le doverose scuse , non avrebbe dato all’immagine quella sgradevole sensazione di degrado…Un lavoro tra l’altro che verrà fatto due volte , ovvero quello, prima portare e ammassare le macerie , poi ricaricarle su un camion e riscaricarle in discarica nuovamente …..
L’esempio dei volontari di Viale Elba dovrebbe essere di sprone per tutti coloro che amano il nostro paese e che solo con la buona volontà e l’attenzione potrebbero aiutare a risolvere alcuni dei molti problemi di Portoferraio.
Per il momento giunga il nostro plauso ai volontari che al momento ancora lavorano per restituire alla città l’immagine che merita…
Grazie Ragazzi !
Per Athos Catardi.
Caro amico ti scrivo, tu che hai donato il tuo tempo libero salvaguardando la natura per piante e animali, tu che hai messo a disposizione il tuo tempo libero soccorrendo il prossimo, tu che hai donato la tua capacità professionale nelle calamità naturali di alluvioni e terremoti ed altro.
Sicuramente verrai ricordato per sempre da tutti coloro che hanno ricevuto i tuoi servigi: amici e nemici, conoscenti e sconosciuti.
Per un destino crudele noi tutti abbiamo perso un un giusto fra gli uomini. Adesso che sei in cielo in attesa di passare nell'area celeste e diventare una stella del firmamento veglia e conduci nella giusta via che a qualsiasi titolo ti hanno conosciuto nella vita terrena.
Io ti dico solamente ciao dedicandosi la canzone di Lucio Dalla.
[URL]https://www.google.it/search?q=ciao+di+lucio+dalla&oq=ciao+di+lucio&aqs=chrome.1.69i57j0l3.7730j0j4&client=tablet-android-samsung&sourceid=chrome-mobile&ie=UTF-8[/URL]
Da libero cittadino, voterò per il SI.
SI per una proposta che, nel bene e nel male, porta un cambiamento! Il No non porta a niente, resta tutto immobile ed immutabile...peggio di cosi non si può!
Un SI di speranza di cambiamento, né di destra, né di sinistra, né di centro.
Cittadino libero
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALI ALL’ELBA (1859-1860) COINVOLGIMENTO DEI PARROCI PER INFORMARE LA POPOLAZIONE DOPO LA MESSA PARROCCHIALE [/SIZE] [/COLOR]
Il governo della Toscana è seriamente preoccupato affinchè i suoi atti governativi vengano portati all’attenzione di tutti anche nei luoghi più remoti . A questa preoccupazione si aggiunge l’altra e cioè quella che la lettura di questi atti governativi sia “accompagnata da conveniente esplicazione”.
Per raggiungere questi obiettivi pensa di coinvolgere i parroci .
Il rapporto con la Chiesa(lo stato pontificio è ai confini di quello toscano) dal nuovo governo della Toscana è tenuto in grande considerazione come dimostrato dal fatto che è stato creato il ministero degli atti ecclesiastici.
Tale coinvolgimento del clero operato dal governo toscano era già avvenuto pochi giorni prima con alcune direttive per il clero per l’inserimento nella messa della colletta detta “pro tempore belli.”
Ora il governo toscano vuole coinvolgere i parroci per informare la popolazione sugli atti governativi ma non sempre ciò accade.
E’ quanto si apprende dal carteggio,manoscritto, tra il governatore militare e civile di Livorno con quello di Portoferraio.
“Governo civile e militare Di Livorno
Al Sig Cav Colonnello Governatore dell’Elba Portoferraio
Ill.mo Signore
Ha usato fin qui il Governo di trasmettere ai Parroci per mezzo delle Superiori Autorità ecclesiastiche alcuni di quelli atti che si volevano divulgati per le popolazioni Rurali le più discoste dai centri delle Giurisdizioni politiche e civili.
In questi casi si raccomandava ai Parrochi stessi di affiggere alle porte delle Chiese gli Atti Governativi che loro venivano trasmessi e di farne lettura accompagnata da conveniente esplicazione,dopo la Messa Parrocchiale. Ha potuto convincersi il Governo che queste raccomandazioni non sempre trovano quella corrispondenza che si desidera,tanto che manca sovente l’effetto di quella pubblicità che vorrebbesi per tal modo ottenere.
Valutando i vantaggi che possono ricavarsi per assicurare la quiete pubblica,specialmente nelle Campagne, da una pronta e universale cognizione di ciò che preme al Governo,che tutti sappiano,e volendo adoperare i mezzi che sono in potere del Governo stesso senza cercare cooperazioni volontarie d’autorità estranee che possono fallire allora che sarebbero più necessarie,prevengo la SV Ill.ma che quando riceverà Proclami o altre Dichiarazioni Governative delle quali si vuole la maggiore pubblicità possibile,oltre le solite affissioni nei Capi Luoghi potrà valersi del Delegato e Gonfaloniere del suo Circondario per procurarne l’affissione alla Porta delle Chiese o in altro luogo del pari cospicuo in ogni Parrocchia del proprio Circondario.
Il Governo sarà sempre riconoscente a quei Parrochi che vorranno illuminare i loro Popolani facendo note e spiegando le disposizioni governative nell’interesse della quiete e della concordia pubblica;non sapendo bene che il concorso a quest’opera ,sebbene degno del loro ministero non può loro essere imposto,( ) meglio di rivolgersi alle Autorità Politiche,le quali di concerto colle Municipali si daranno ogni cura di far giungere la parola del Governo in ogni angolo dello Stato, acciò la malizia dei fautori di parte non abbia modo di speculare sull’ignoranza delle popolazioni lontane dai centri e però dalla vera cognizione dei fatti e degli intendimenti Governativi.
Sia augura il Governo anche in questo provvedimento di essere efficacemente secondato dalla SV Ill.ma lasciando al suo prudente arbitrio la scelta dei mezzi più atti a raggiungere lo scòpo che Le è stato richiesto.
Livorno 30 Maggio 1859 Il Governatore
Annibale Bigazzi”
(Affari generali del governo dell ‘Elba 1859-1860. Doc 15-100.Circolari 1-42.Circolare n 21.Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
Ciao Athos...che Dio abbia cura di te.
Riposa in Pace
[COLOR=darkred][SIZE=4]MIGLIORARE LA SANITA' NON E' DI QUESTO REFERENDUM anzi, NON E' NEANCHE NEI PENSIERI DEI CONTENDENTI. [/SIZE] [/COLOR]
Per migliorarla basterebbe che Governo, Regioni e Politici si occupassero delle sofferenze sociali come fanno con questa consultazione popolare.
Invece la politica, anche quella Elbana, sembra aver abbandonato la sanità pubblica segnandone un lento e ineluttabile declino ne è la prova quello che è successo a un signore che convinto, come il suo medico curante, di poter eseguire all'Elba come qualche tempo fa una ecografia prostatica transrettale e una successiva colonscopia. Alla prenotazione si è sentito dire che questi esami per il momento all'Elba non si fanno quindi se il fisico lo sosteneva li poteva fare, rispettando le liste di attesa, in uno ospedale della costa altrimenti con qualche centinaia di euro poteva farli qualche giorno dopo in una struttura privata presente sull'isola.
Il Referendum ha altri temi da affrontare e non ha tempo di pensare ai pazienti indigenti o ai malati di tumore che si devono pagare il trasporto per fare esami diagnostici o terapie particolari che in un paese civile farebbero nel proprio ospedale o sarebbero accompagnati a totale carico dell'ASL in altre strutture come specifica l'art. 32 della Costituzione sempre che non venga modificato. Il Diritto ad essere curato in maniera appropriata e in condizioni dignitose possibilmente nel proprio territorio è diventato quasi un privilegio.
Tutti sono bravi a ipotizzare la Costituzione che verrà, ma del rispetto dell'attuale Carta Costituzionale ed in particolare dell'art. 32 (il diritto alla salute) di cui dovremmo essere fieri nessuno parla come se il rispetto e l'applicazione dei diritti fondamentali della salute di un popolo sono meno importanti delle modifiche degli assetti Parlamentari.
Il Comitato Elba Salute non si interessa affatto di "ascensori con carrucole a mano" o di materiali per ingessature arti in "calce struzzo" come le è stato rimproverato da un cattedratico che ancora oggi forse non ha capito che la Sanità di cui si parla non è un rione di Napoli.
Comitato Elba Salute.
Ciao Athos, avresti meritato molto più in questo mondo, sono certo che sei nella grazia di Dio, che ti rendera per cio che non hai avuto in questa vita.
Un forte abbraccio Florio
CIAO ATHOS
Berlusconi: se vince il no governissimo con Renzi. Le uniche due volte che PDL e PD hanno governato insieme hanno prodotto il governo Monti/Fornero e il patto del Nazareno. Il secondo accordo si è arenato sulla riforma elettorale. Il primo ha portato aumenti di tasse e la celebre riforma delle pensioni. Dio ci scampi.
Un cordoglio al caro amico Athos Catarsi che questa mattina durante il lavoro nel cantiere in cava è venuto a mancare per un destino crudele. Ha lasciato due figli in età adulta 22 e 25 anni, si doveva sposare il 29 dicembre c/anno in seconde nozze con Giusy promessa sposa.
Al caro estinto dedico questa preghiera: L'eterno riposo
L'eterno riposo dona a loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace.
Amen.
Stop all'anonimato
Il mio messaggio n° 82229 del 24 novembre u.s. , oltre a rispondere brevemente al signor Michelangelo Zecchini che lamentava nel suo messaggio 82161 del 21/11 la scomparsa di un'anfora etrusca allegando anche la foto, era per rassicurarlo che invece quell'anfora è ancora nella sua teca e commentavo inoltre anche il falso annuncio di qualcuno che lamentava l'impossibilità di accedere alla spiaggia di Capo Bianco.
Invitavo ad essere più prudenti nelle affermazioni ed a verificare di persona prima di pubblicarle.
Ora mi scrive in modo garbato con il mess.82231 del 24 novembre, un non meglio identificato “operatore turistico”, ma perchè non si firma?
Avrei potuto scrivere anch'io “un consigliere comunale” ma non lo faccio perchè quando affermo qualcosa, e posso anche sbagliare, mi piace essere riconosciuto.
Perchè non si è firmato o è venuto direttamente in Comune così se ne poteva parlare ?
Se non si offende o si calunnia non succede niente se accanto a ciò che si scrive ci si mette anche un po' di faccia.
Quindi io rispondevo sull'anfora etrusca e non del materiale archeologico effettivamente scomparso.
Devo precisare però anche in questo caso che non è esatto quanto si scrive perchè, non è stata “la Sovrintendenza ai Beni archeologici a notare la mancanza in un normale controllo di routine,” ma l'Attuale Amministrazione Comunale che su segnalazione della partecipata “Cosimo de' Medici”ha preso atto della sparizione in data non definita di materiale archeologico.
A questo punto l'Amministrazione Comunale ha chiesto l'intervento della Sovrintendenza ai Beni archeologici per una verifica e quest'ultima ha confermato la scomparsa.
L'Amministrazione Comunale ha sporto denuncia alla Procura e ai Carabinieri ed ora è in attesa della conclusione delle indagini tutt'ora in corso, per far luce su questi incresciosi avvenimenti.
R iccardo Nurra
x vigili di campo. e mai possibile che in via roma parcheggiano sui marciapiedi non rispettano la segnaletica fanno quello che vogliono. ma i vigili sono boni a fare le multe ai parcheggi???arrivederci
Province vive e vegete anche se vince il sì, ma non le avevano ( già ) eliminate?
Articolo chiarificatore di due pagine : [URL]http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2016/11/21/REFERENDUM-Province-vive-e-vegete-anche-se-vince-il-Si-non-le-avevano-gia-eliminate-/732246/[/URL]
Appare alquanto bizzarro sentire oggi persone essere totalmente favorevoli ai commenti negativi da parte di un importante quotidiano economico "EUROPEO" qualora dovesse vincere il SI. Pur non essendo mai stato un elettore di centro destra, ricordo ancora i sorrisini di quei due capi di stato poco prima della caduta del governo di allora, e oggi come allora esprimo il mio disappunto, (in questo caso verso i media esteri) che entrano a gamba tesa nel dibattito politico di uno stato sovrano già estremizzato dalle parole e aggettivi non consoni di una campagna referendaria di un paese civile.
Paolino l'arrotino-
Anche qualora, per assurdo, i ventimila elbani aventi diritto votassero tutti per il NO, l'influenza sul risultato referendario sarebbe irrisoria: sotto allo 0,04%. Perché dunque c'è un gran fermento tra i politici locali a favore del No al referendum? Semplice: l'abolizione delle Province ha significato e continuerebbe a significare tante comode poltrone in meno, per politici che non possono aspirare ad un posto in Regione o in Parlamento. Basta guardare chi sono gli schierati per il NO, di destra ma soprattutto di sinistra. Dunque votate pure come vi pare, sapendo di non poter cambiare le sorti del referendum, ma abbiate la consapevolezza di essere usati.
Economist: “L’Italia dovrebbe votare no
Renzi ha sprecato due anni con la Carta
ma al paese servono riforme strutturali”
•L’EDITORIALE DEL PERIODICO INGLESE: “SENATO? COMPOSTO DA REGIONI E COMUNI, GLI STRATI PIÙ CORROTTI. L’ITALIA PENSI PIUTTOSTO A MAGISTRATURA E SCUOLA”
•”CREA UN SISTEMA DELL’UOMO FORTE, NEL PAESE VULNERABILE AL POPULISMO. E IL RISCHIO È CHE IL PRINCIPALE BENEFICIARIO POTREBBE ESSERE LO SCOMBUSSOLATO M5S”
•IL GUARDIAN: “PER PARADOSSO IL NO POTREBBE SBARRARE LA STRADA AI 5 STELLE”
Referendum, Citi:
“Esito conta poco: l’Italia rischia commissariamento Ue”
Secondo la banca d'affari Usa sotto molti profili siamo tornati al settembre 2011. E comunque vada "a medio termine (cioè dopo le elezioni tedesche) solo il debito pubblico e la solidità delle banche italiane avranno importanza. A meno che, ironicamente, la vittoria dei Sì (che sarebbe gradita agli investitori) non finisca con l’aprire le porte a una vittoria del M5S grazie all’Italicum”
CRISI DELLE BANCHE ITALIANE
Le banche italiane sono oberate da quattrocento miliardi di dollari di crediti deteriorati, e non hanno capitale a sufficienza per sopportare una loro cessione a prezzi significativamente più bassi rispetto al loro valore di libro, il prezzo in cui son state inserite a bilancio. La situazione in Borsa delle più grandi banche italiane riflette questo problema. Unicredit e Mps capitalizzano solo 13 miliardi di dollari, dopo aver perso più di metà del loro valore nel 2016.
Per ricapitalizzare le banche italiane servono soldi, e non si sa chi li debba mettere. Il governo Renzi ha pensato a un’iniezione di capitale attraverso fondi pubblici, ma le regole europee impongono che un simile intervento sia finanziato da perdite imposte ad azionisti e obbligazionisti junior. tramite la cosiddetta procedura del bail-in.
BANCA ETRURIA - BANCA MARCHE - CARI FERRARA - CARI CHIETI
Gent. Sig. Nurra
Probabilmente chi ha descritto il reperto avrà peccato d superficialità nel descrivere i reperti mancanti ma....la notizia diramata per prima il 19 Maggio 2016 da un quotidiano online così recitava:
[COLOR=darkred][SIZE=4]Spariti antichi reperti dalla Linguella
Da una segnalazione della Soprintendenza è partito l'allarme, mancano reperti di grande valore dal museo, la Procura apre un fascicolo [/SIZE] [/COLOR]
PORTOFERRAIO — La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per fare luce sulla misteriosa sparizione di alcuni reperti archeologici conservati nel museo della Linguella di Portoferraio.
L'allarme è scattato alla fine di febbraio dopo un controllo di routine effettuato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici di Pisa e Livorno che, passando in revisione l'elenco degli antichi reperti che formano la collezione museale, ha notato la mancanza di alcuni elementi di alto valore, stimati intorno alle decine di migliaia di euro.
La segnalazione è stata quindi girata al Comune di Portoferraio che, attraverso la partecipata comunale Cosimo de'Medici, è proprietaria dei reperti. Le indagini, affidate dalla Procura agli esperti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, sono ancora in corso e si muovono ad ampio spettro, vagliando le diverse ipotesi che possano spiegare come e dove sono finiti i manufatti.
Elementi utili all'indagine, come gli inventari delle opere esposte e conservate nei diversi poli museali, sono stati acquisiti sia in municipio che nella sede della Cosimo de'Medici anche se, al momento, non è ancora chiaro a quando far risalire la sparizione.
Gli inquirenti mantengono al momento il più stretto riserbo sull'argomento e non intendono rilasciare dichiarazioni sullo stato di avanzamento dell'indagine, stesso comportamento tenuto dal sindaco di Portoferraio, Mario Ferrari, che commenta: " Ci sono delle indagini in corso e dobbiamo rispettare il lavoro degli inquirenti, seguiamo la vicenda con attenzione e speriamo che al più presto venga fatta luce sugli avvenimenti".