[COLOR=darkred][SIZE=5]Marcello Camici ospite alla Libreria Stregata [/SIZE] [/COLOR]
Domenica 5 febbraio alle ore 18,30 alla Libreria Stregata la presentazione del libro SOLIMANO IL MAGNIFICO E COLEI CHE DA'GIOIA, di Marcello Camici.
Presenterà con la sua solita verve da toscano Fabrizio Prianti, ideatore del notissimo blog elbano Camminando Camminando.
Vi aspettiamo con molto piacere
Cristina e Marco librai
113620 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]SINDACI, il 2 febbraio LA CITTADINANZA VI CHIEDE UNIONE, FERMEZZA E DETERMINAZIONE. [/SIZE] [/COLOR]
Sono anni che l'ASL promette e garantisce cambiamenti strutturali e aumenti di organico mentre continua a tagliare, accorpare e sopprimere servizi e reparti cancellando la prevenzione.
Come nel 2012 dovete pretendere per la sanità Elbana un "Cronoprogramma di fattibilità" senza il quale restare al tavolo del 2 febbraio significa credere e accettare il nulla ed essere complici del definitivo smantellamento del sistema sanitario Elbano. Per la specialistica, cataratta compresa, dobbiamo recarci in continente. La colonscopia esame di routine che fino a qualche mese si faceva fa qui all'Elba, ora il paziente deve recarsi per più giorni a proprie spese al di la del mare anche se abbiamo i medici preparati e formati per farla qui. Stanno per accorpare tre reparti con tagli di posti letto e di personale con grave rischio di infezioni per i pazienti ricoverati con patologie diverse .
Risparmiare non significa tagliare reparti, personale o servizi, ma saper organizzare e razionalizzare senza mettere a rischio solo la salute dei cittadini.
La prevenzione sanitaria si dimentica dell'utente Elbano al punto che a un paziente con un piede diabetico non le hanno confermato il Bonus per le scarpe speciali che le sarà rinnovato solo dopo aver dimostrato che il suo piede diabetico presenti delle ulcere. E' biblica la lista di attesa della Cardiologia dove possiamo contare solo su un cardiologo che si divide tra ambulatorio, reperibilità, guardia e a volte con il carcere di Porto Azzurro.
SINDACI, non accettate più promesse o impegni che mai manterranno, chiedete fatti o torniamo sul tetto dell'ospedale e a manifestare nelle piazze.
ABBIAMO DIRITTO a una sanità che ci curi sul territorio e non che ci obblighi a prestiti bancari per migrare in altri ospedali o VERSO I PRIVATI.
Comitato Elba salute.
(Francesco Semeraro)
Ingaggio di Carlo Conti per condurre sanremo : 650 mila euro ..... non so se mettermi a ridere o a piangere , ma fino a quando il popolo italiano sarà in grado di sopportare simili bestialità ? povera italia , poveri noi....
Scusate ma io non ne ho mai sentito parlare , ci sono dunque acque termali a Cavo? per favore ditemi dove precisamente , sono fruibili ? libere tipo cascatelle di Saturnia ? proprietà curative delle acque ? grazie..
Questa sera in esclusiva al Cinema Teatro Flamingo di Capoliveri
Info e prenotazione: [URL]www.flamingo.it[/URL] – 0565/939147 - 393/8353820
riguardo a trump e hai suoi detrattori ....
ma in che mondo vivono forse nella luna o su marte
lo sanno che c'e il problema dell'isis , e non mi sembra che siano i buddisti , taiosti o industi ecc. a fare gli attentati .
quindi si controllano certi paesi musulmani .
Per Arturo, vorrei ringraziarti per come ti sei esposto per la questione Aethalia, anche con i famosi manifestini listati a lutto Ed ora con questo nuovo pezzo.Anche io sono un vecchietto attaccato ai valori elbani , ma purtroppo vedo che tutti ci stanno prendendo a calci in tutti i settori.
Purtroppo tutti quelli al potere , anche nella politica , permettimi di dire di tutti i colori sono come il gatto del Trilussa che quando magnano so conservatori.
o come direbbe il marchese del Grillo io so io e voi non siete un c....
Abbiti buona giornata e speriamo che qualche cosa si muova, ma la vedo sempre in peggio.
Sta girando in questi gorni su Facebook su un gruppo aperto una discussione capitanata da un ex Sindaco di Rio Marina dove si sta cercando di valorizzare le Terme di Cavo .
Lo scopo sarebbe nobile anche se penso che dalle,discussioni che seguono e si susseguono sembra che si voglia utilizzare una causa nobile per mettersi in mostra e basta.
Speriamo che le mie valutazioni siano sbagliate ma il consiglio suggerito di mandare mail a pioggia al sindaco di rio marina e al presidente delle regione toscana per intasargli le mail non sia un bel consiglio.
Sarebbe stato meglio costituire una associazione e cercare di darsi voce in un Comitato piuttosto che andare in ordine sparso senza idee o con idee troppo personali e tese solo e soltanto a mettersi in mostra .
Non mi piace per nulla ne servirà a nulla
[COLOR=darkred][SIZE=5]AETHALIA, IL VERO SIGNIFICATO DEL PERCHÉ SI È CAMBIATO NOME [/SIZE] [/COLOR]
Alla fine l’armatore Onorato ha ignorato le petizioni, le proteste, i manifesti che gli elbani hanno sentito di dover utilizzare nel tentativo di impedire che venisse tolto il nome “Aethalia” al traghetto della compagnia Toremar. La “nostra” Aethalia resta col suo nuovo nome, almeno per adesso.
Credo sia indispensabile sottolineare che questa vicenda non puo’ essere liquidata come qustione “irrilevante” o frutto di pura nostalgia. L’Aethalia, il suo arrivo nel 1956 rappresentò per gli isolani un vero e proprio cambiamento verso la modernità del trasporto pubblico, la prima nave con il caricamento a poppa e a prua, una design moderno e uno standard alto di ospitalità a bordo. Niente a che vedere con le pur gloriose navi del passato. In tal modo vedemmo confermato e rilanciato un nostro intangibile diritto, quello alla mobilità garantita da un servizio pubblico, dello stato e quindi nostro. Un diritto e non una concessione, appunto, cosa ben diversa.
Oggi voler mantenere quel nome vuol dire confermare certi principi e non semplicemente rimpiangere i tempi che furono, anche se mi sia concesso dire anche che a provare ricordi e sensazioni di affetto verso quella nave non c’è proprio nulla di male.
Perché allora togliere all’Aethalia, seconda generazione, questo bel nome ? Credo proprio che si sia trattato in primo luogo di uno schiaffo a quei valori che dicevo e all’idea stessa che sia indispensabile per noi isolani un vero “servizio pubblico di navigazione”. In tal modo il privato monopolista (per concessione politica della Regione Toscana”) cancella il passato, ogni traccia anche simbolica di quel modo di intendere il nostro diritto alla mobilità. E per dimostrare che “il padrone è sempre il padrone” e fa sempre ciò che vuole, anche contro quel poco che era rimasto della compagnia pubblica dopo la cessione avvenuta nel contesto politico che tutti sappiamo….
Perché altrimenti il nuovo nome poteva essere imposto ad un traghetto tra i tanti dal nome anonimo della flotta Moby, senza toccare la nostra Aethalia. E ricordiamoci che con il monopolio invernale il “sig.padrone” monopolista decide quando,come e se trasportarci a Piombino, alla faccia del servizio pubblico e delle nostre esigenze, con disagi maggiori per le fasce più deboli come i malati. Quanto accaduto negli ultimi due inverni ci ha già dato qualche assaggio.
Ma nella scelta fatta del nuovo nome c’è qualcosa di più. Si richiamano meriti riguardo ad innovazioni e ammodernamenti delle infrastrutture che non sono certo di una persona ma frutto di un percorso iniziato e pensato molto tempo fa, ben prima dell’avvento delle Autorità Portuali. Furono gli elbani, la nostra collettività, i lavoratori e le professionalità del mondo portuale a pensare quello che oggi vediamo realizzato. Insieme ad una parte della classe politica di un tempo, ben piu’ sensibile di quella attuale alle necessità del porto e della navigazione locale. Poi è arrivata l’Autorità Portuale, ente di potere su cui altri “poteri” hanno fatto confluire tanto denaro prima invece centellinato. E allora ecco che certe “persone” hanno potuto realizzare o completare quel percorso a cui mi riferivo. Comunque “persone” -e non certo una sola persona,- hanno fatto quello che nel loro ruolo dovevano fare, con mezzi economici e risorse professionali e tecniche prima mai messe a disposizione. E se qualcuna tra di esse aveva a disposizione anche l’esperienza frutto del suo passato sindacale nel settore avrà avuto ancor piu’ la strada facile.
Per la verità non capita spesso neppure che i padroni portino in certi ruoli “elevati” e di natura non tecnica come una presidenza soggetti che prima rappresentavano per loro (o avrebbero dovuto rappresentare) veri e propri avversari come rappresentanti dei lavoratori. E quando questo avviene, permettetemi di pensare che qualche sospetto sia lecito.
Ed infatti la strada intrapresa mi viene il dubbio che sia più mirata ad esaltare la capacità dell’imprenditore-armatore nel condizionare la politica e gli assetti di potere locali piuttosto che a mettere in risalto l’ex-sindacalista. Sarà una provocazione? Un messaggio al territorio e ai possibili avversari di oggi?
Un tempo lontano che fu….un altro armatore arrivò all’Elba e ritenne per rispetto alla comunità locale di dare ai propri traghetti nomi legati al territorio ( Elba Prima, Portoferraio, ad esempio) Ma questa ormai è storia e buona memoria. Forse era un armatore un poco più rispettoso….
Per tutto questo sarebbe opportuno che il dibattito sulla vicenda Aethalia riprendesse vigore magari con la partecipazioni dei soggetti pubblici e privati che dovrebbero dimostrare di avere piu’ cura dei sentimenti e degli interessi degli elbani .
Ad iniziare proprio dai sindaci e da quel sindacato che forse non ha capito che anche questa mossa del “padrone” era ostile nei suoi confronti.
Arturo Francini. Lavoratore portuale in pensione ed ex responsabile Filt Cgil.
Caro amico interlocutore, per fortuna negli anni venti i presidenti di allora non hanno fatto di ogni erba un fascio, in quanto oltre ad onesti cittadini, sono arrivati in America anche nomi illustri della malavita organizzata e non solo dal bel paese. Se le colpe di pochi fossero ricadute su tutti come accade oggi, la storia degli U.S.A e dell'Italia stessa, sarebbe stata totalmente diversa.
Paolino l'arrotino-
Vorrei ricordarvi che senza "immigrati" il presidente americano oggi sarebbe il nipote di toro seduto.
Saluti
C'è DIFFERENZA di non poco conto tra l'immigrazione cui fai riferimento che arrivava in USA non clandestina ,per cercare lavoro e da paesi non ostili agli Stati Uniti d' America e quella di oggi che arriva in USA assai spesso non per motivi di lavoro, clandestina con rischio di terrorismo e introduzione di malattie e da paesi ostili agli USA
Chiudere agli immigrati in un paese come gli U.S.A, vuol dire stravolgere la propria storia, in quanto quel paese è diventato grande e democratico grazie al 99,99% della propria gente formata da immigrati provenienti da tutti gli angoli del mondo. Basta ricordare alcuni dei molti cognomi di personaggi famosi che vanno dalla scienza al cinema passando per la musica per capire questo, senza non dimenticare che anche gli immigrati italiani hanno contribuito a far diventare grande quella nazione, come R.Giuliani o Fiorello la Guardia già sindaci di New York, a cui a quest'ultimo è stato intitolato con il proprio nome uno dei tre grandi aeroporti di quella città, e come non ricordare grandi attori e registi di chiara origine italiana, o nella box, uno su tutti Cassius Clay di chiara origine africana. In queste ore e non solo in America, si protesta fortemente contro questo provvedimento restrittivo, ma pare che "lui" non se ne renda conto, oltre al fatto che pare abbia dimenticato le proprie origini europee (Germania) per cui anch'egli con una storia di immigrazione famigliare, e che dire poi della bella moglie di origine slovene, diventata cittadina americana non molti anni fa.
Paolino l'arrotino-
Nel baratro non bisogna arrivarci...già ci siamo!
Oramai non serve piu' esprimere un voto...
Bravo Don Carmine di Capri , e grazie all'amico che mi ha dato lo spunto scrivendo su " camminando " , si , bravo bellissimo discorso il tuo , ricordati di aprire la tua bella chiesa e parrocchia e dividere un pò di spazio con gli immigrati... voglio proprio vedere... bello fare il ......col c...lo dell' altri...
TI PIACE VINCERE FACILE?
Così recitava la pubblicità del superenalotto!
Gli arcieri che gareggiano e sono gli unici iscritti nella loro categoria, non hanno concorrenti. Per forza arrivano primi!
Ti piace vincere facile? Pooo Po Po Po poo!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO TRA COMUNE DI PORTOFERRAIO E SCUOLE SUPERIORI ELBANE. [/SIZE] [/COLOR]
Si è appena conclusa la prima delle numerose esperienze di alternanza scuola-lavoro previste per il 2017 tra gli istituti superiori elbani e il Comune di Portoferraio. Al primo progetto, tenutosi nel periodo 16-31 gennaio, hanno preso parte due studenti, un ragazzo e una ragazza, della 4A AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing) dell’ITCG Cerboni, che hanno lavorato rispettivamente presso gli uffici della Biscotteria e presso gli uffici amministrativi della partecipata Cosimo de’Medici. Le mansioni sono state di vario tipo, tutte in qualche modo afferenti all’indirizzo di studio dei ragazzi, che hanno così potuto rendersi conto di come funziona la macchina amministrativa di un ente pubblico e di quali possano essere i compiti di un dipendente pubblico.
I due studenti hanno lavorato molto seriamente e gli uffici con cui hanno collaborato si sono detti soddisfatti per l’impegno, la disponibilità, per il comportamento e anche per lo spirito di iniziativa. Un’esperienza del tutto positiva, dunque, che sarà ripetuta sicuramente anche in altri ambiti del Comune di Portoferraio.
In base alla legge 107 (la cosiddetta Buona Scuola) i ragazzi devono svolgere almeno 200 ore di alternanza scuola-lavoro e l’Amministrazione Comunale di Portoferraio ritiene fondamentale cogliere questa opportunità per avvicinare i ragazzi alla vita pubblica della loro città, coinvolgendoli quanto più possibile e facendo loro vedere che le istituzioni possono e devono essere dalla loro parte, collaborando a stretto contatto con la loro scuola. L’Assessorato alle Politiche Giovanili, che segue da vicino tutte le esperienze di alternanza, ringrazia i dirigenti scolastici Battaglini e Fazio per la costante collaborazione e disponibilità e per aver da un lato proposto al Comune i loro progetti e dall’altro autorizzato i progetti che, viceversa, il Comune ha posto alla loro attenzione; il CDA e i dipendenti degli uffici amministrativi della Cosimo de’Medici e tutti i dipendenti del Comune di Portoferraio che hanno seguito i tirocinanti per la grandissima disponibilità e collaborazione dimostrata.
Laura Berti
Assessore alle Politiche Giovanili
