Non amico di san Piero patetico sarà lei,patetico nel nonvedere che i grullini sono tali e quali agli altri ,vogliamo parlare anche delle firme false o nega anche questo?farte firmare contratti ai sindaci con tanto di penali...praticamente li imbavagliare al volere del pregiudicato grillo e del neo guru Casaleggio junior..possibile che nemmeno pinzarotti vi ha insegnato qualcosa...non si affanni ad offendermi ,sono in partenza e non voglio leggere le sue offese
113259 messaggi.
Capisco il livore per partito preso nei confronti dei i 5 stelle dei soliti meschini detrattori che si accaniscono nel cercare la pagliuzza nell’occhio altrui invece della trave che li ha massacrati e accecati (qualsiasi riferimento ai patetici Valdana & Co è puramente casuale), ma è intollerabile che abbiano ancora il coraggio civile di blaterare invece di andare a nascondersi mille leghe sotto terra.
Oscar Wilde diceva:
‘siano benedetti tutti quelli che non hanno niente da dire e malgrado ciò stanno zitti’.
Dopo i mille giorni più nefasti della nostra storia repubblicana, per zittire qualunque persona con un minimo di dignità basta dare un’occhiata al governo Renziloni: un insetto del sottobosco nominata sottosegretaria a sua insaputa e contro la sua ferma volontà di sparire, un ministro del lavoro con un figlio a spese dello Stato che insulta quelli che ha costretto ad emigrare, una ministra dell’istruzione che falsifica il suo titolo di studio alla faccia della 'buona' scuola, un ministro degli esteri che definirlo – secondo Sgarbi – una capra è fargli un complimento e infine lo stesso Padoan che ha portato (con la valida regia di Renzi) l’economia italiana a livello del Burkina-Faso dopo aver tentato, tutti insieme, di distruggere la Costituzione e di millantare come Bengodi una situazione catastrofica.
Considerato che questi CAPACI malfattori (politici e amministratori) hanno impiegato trent’anni per ridurre l’Italia nello stato pietoso in cui si trova, c’è ancora qualcuno che pretende che i 5 stelle abbiano la bacchetta magica di Ercole per ripulire in sei mesi la merda che hanno trovato nelle stalle di Re Salomone? Benedetti gl’incapaci se quegl’altri erano i capaci!
E se invece la Raggi fosse l’oca del Campidoglio che ha salvato Roma dai Galli di Brenno?
Per favore, state tutti zitti ancora per un po’, poi, se del caso, sarò io il primo a dire che l’equazione politica-incompetenza- incapacità-malaffare è un assioma irremovibile che ci dovremo puppare senza remissione vita natural durante come una condanna biblica.
Ma siamo in periodo festivo - che dovrebbe essere allegro, governo e attentati permettendo - e, tanto per sdrammatizzare, mi congedo con quattro rime di circostanza:
Tanto è dura che forte m'incazzai
ma a conviver con tutti sti furfanti
tosto a malincuor mi rassegnai.
Che sarà mai ch'ancor doman si perda?
La borsa è senza più manco un quattrino
e siamo tutti quanti nella merda.
Quando mai ridarannoci il maltolto?
Tornerem a lavorare un bel mattino?
Le lacrime mi rigano già il volto.
Ma un po' d'ottimismo ancor m'assale
e mando auguri anserini ai Camminanti
augurando per tutti un buon Natale.
È inutile chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati.
[COLOR=darkred][SIZE=5]SINDACO FERRARI URGE UNA ASSEMBLEA PUBBLICA DI FINE ANNO. [/SIZE] [/COLOR]
Guardare negli occhi i propri concittadini stimola quasi sempre ad essere sinceri e dire come stanno le cose.
Sindaco Ferrari, le difformità che individua il Revisore dei Conti sono chiare e ben dettagliate così come e' chiara, forse un po' meno circostanziata, la sua risposta. Questo batti e ribatti continuo con gli organi preposti al controllo disorientano la popolazione e sarebbe grave e motivo di diffida se un Revisore dei Conti si alzi il mattino con il proposito di spalare cacca su una Amministrazione nel pieno delle sue funzioni.
Nelle ultime righe della Sua risposta al Revisore dei Conti si legge: .... per lo scioglimento del Consiglio Comunale " non esistono presupposti, mi spiace per il PD ma dovranno attendere ancora" Signor Sindaco "ATTENDERE ANCORA?" questa sua frase e' fuori luogo e irriverente per chi ha voluto per Lei lo scranno più alto della città convinti in una Amministrazione forte, diversa, duratura e con un bagaglio di idee e iniziative per far dimenticare Mortoferraio e il degrado delle periferie dove Valcarene ne e' un esempio. Essere disarcionati e' facile ma chi ha il controllo della propria capacità e lo trasmette può restare in sella fino alla fine del percorso.
E' parere di molti che la sua Amministrazione ha sempre e solo cercato di tamponare e correre dietro ai problemi per una cronica incertezza e forse incapacità nel gestire la " cosa" pubblica.
Sindaco, annunci una conferenza pubblica nella sala consigliare prima della fine anno e si confronti di PERSONA almeno una volta con quelle persone che ancora credono in Lei. Quale migliore occasione per contestare i gufi e mandare in culo il 2016 e insieme (non nei freddi studi televisivi) brindare al 2017?
Arch. Ferrari, un sindaco può continuare nel suo mandato se ha la fiducia dei suoi cittadini.
Sindaco Ferrari, Buon Natale
Lorenzo Cei
Ciao Paolo......................
Vola lo stipendio di Di Pietro, Lega in imbarazzo
Aumentano i compensi dei manager pubblici come l'ex pm presidente della Pedemontana
Milano - Lo stipendio di Antonio Di Pietro agita la Regione Lombardia. L'ex pm da 5 mesi è presidente di Pedemontana, la società che fa capo alla Regione e ha il compito di costruire e gestire l'autostrada lombarda.
E ieri, nei «dietro le quinte» del Consiglio dedicato al bilancio, si è molto parlato dell'emendamento 3, planato in aula dalla giunta e destinato a essere esaminato oggi. Nella consueta formulazione tecnico-burocratica, l'emendamento, pur senza citare ovviamente l'ex magistrato poi ministro, è stato subito «intestato» a Di Pietro, perché introduce nella legge di stabilità una deroga alle regole sulle indennità, consentendo un sostanzioso aumento alla retribuzione del presidente di Pedemontana (che già percepisce una pensione). In pratica si potrebbe arrivare a 240mila euro. L'assessore al Bilancio Massimo Garavaglia cerca di spiegare: «Si tratta di un emendamento per pagare chi lavora, senza sforare i tetti con cifre fantascientifiche che ho sentito». Il tetto è 240mila euro? «Sì ma non detto che la cifra sia quella, dipenderà dall'assemblea delle società». Di Pietro? «Non si tratta necessariamente di lui, potrebbero esserci anche altri». Cautele e imbarazzi. E anche nella Lega si registrano perplessità. Forza Italia invece, già contraria alla nomina di luglio, non ha dubbi: «La posizione nostra - spiega il capogruppo Claudio Pedrazzini - è basta salvacondotti, non eludiamo le norme e non prendiamoci in giro. Ci sono norme, fra l'altro volute anche dalla parte politica Di Pietro, anti-casta eccetera, e ora che tocca a lui cambiamo la norma? Noi diciamo che nessuno può essere legibus solutus. Siamo seri, se questa legge non va più bene le cambino a Roma. Non si può trovare una soluzione eludendo la norma. Se cambieranno a Roma, daranno a Di Pietro quello che gli spetta, ma fino a quel momento diciamo no: la legge deve essere uguale per tutti». «Pedemontana - rincara il consigliere Fabio Altitonante - è sicuramente infrastruttura importante. Ma che c'azzecca l'emendamento sullo stipendio di Di Pietro? Va bene che siamo vicino a Natale, ma le regole valgono ancora. Il regalo sotto l'albero non si fa con i soldi dei Lombardi. Credo siano altri ad averne bisogno». No secco anche dai 5 Stelle: «Di Pietro ha già lo stipendio e il vitalizio - dice Stefano Buffagni - sono altre le priorità dei lombardi. Questo aumento è indegno nel merito è anche nel metodo».
state tranquilli e guardatevi chi è il primo partito in italia. è chiaro che giornali , televisioni e altro sono contro il movimento perche sta per cambiare aria..
ti consiglio di non andare ai parioli a chiedere pareri perchè il risultato sarebbe scontato...
[COLOR=darkred][SIZE=4]Con le Pubbliche Assistenze dell'Isola d'Elba,
giochi e giocattoli ai Bambini di Norcia per la festa del l'Epifania. [/SIZE] [/COLOR]
E' una grande raccolta quella promossa dall'ANPAS TOSCANA, Associazione che riunisce oltre 160 Pubbliche Assistenze di cui 10 anche qui all'Isola d'Elba per raccogliere giochi e giocattoli nuovi da consegnare ai bambini terremotati di Norcia in occasione della Epifania.
Il Comitato regionale di Anpas Toscana ha aderito alla campagna de La Nazione che da giorni sta effettuando la raccolta. Il quotidiano pubblica giornalmente e in tutte le edizioni un appello ai i suoi lettori, invitandoli ad aderire all’iniziativa; e le persone arrivano per far passare un’ora spensierata ai bimbi che vivono in condizioni difficili dopo il tremendo terremoto del 30 ottobre.
Per maggiori informazioni le Pubbliche Assistenze comunicano che i giochi dovranno essere nuovi e sigillati, non incartati, e non di natura tecnologica come cellulari o tablet. No anche a cibo e vestiario.
La raccolta è già iniziata da tempo e si concluderà il 5 Gennaio quando in una giornata di Festa organizzata dai volontari ANPAS veranno consegnati i giochi e i giocattoli nel Comune di Norcia disastrato dal Terremoto.
All'Isola d'Elba si potranno consegnare i giochi presso le sedi delle Pubbliche assistenze ed in particolare come centri raccolta organizzati sono: Croce Verde a Portoferraio, Pubblica Assistenza a Rio Marina e alla Pubblica Assistenza di Porto Azzurro tel. 0565-920202.
Facciamo giocare anche loro in questi giorni di Festa....
IL PD FAREBBE BENE A TACERE SU RAFFAELE MARRA: FU IGNAZIO MARINO A PROMUOVERLO, DANDOGLI LA GUIDA DI UNA DIREZIONE ALL’INTERNO DEL DIPARTIMENTO RISORSE UMANE SULLE RELAZIONI SINDACALI - E NAPOLITANO LO FECE PURE COMMENDATORE! - IL POTERE DI MARRA RAFFORZATO DA UNA MISTERIOSA ASSOCIAZIONE ATTIVA A MALTA
Marino non solo non fece mai fuori come rivendica il dirigente del comune di Roma ora finito in manette.
Ma fu lui a promuoverlo e a toglierlo dalla naftalina in cui era finito nelle ultime settimane di Gianni Alemanno sindaco. Alemanno ha raccontato di avere rotto infatti con Marra nel 2010 «perché voleva avere dei ruoli che non gli potevo dare. Voleva stare nel Gabinetto del sindaco, ma non lo ritenevo maturo. Ci fu una rottura e andò con altre amministrazioni».
Marra infatti transitò in Rai grazie a una consulenza, e poi fu preso per qualche tempo dall'allora presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Anche lì terminò l'incarico e dovette ritornare al comune di Roma dove era distaccato. Non essendo più nelle grazie di Alemanno, ma restando pur sempre dirigente, fu assegnato a una di quelle direzioni un po' finte che si creano proprio per risolvere casi di questo tipo. Infatti non esisteva, e veniva chiamata «ufficio di scopo».
Aveva il compito di «definire il modello e gli strumenti di cooperazione con le associazioni dei consumatori». Marra sarà stato in quell'ufficio ad elaborare modelli per relazionarsi meglio con Carlo Rienzi o qualche altro capo di associazioni di consumatori, ma lì schiumava rabbia, perché era come essere relegato in uno scantinato a girarsi i pollici.
Fino a quando non è arrivato il suo salvatore, dalla memoria assai corta e labile.
Perché a tirarlo fuori dalla polvere e innalzarlo sugli altari del potere fu proprio il sindaco marziano, Ignazio Marino. Fu lui a firmare l'ordinanza del sindaco numero 26 con cui diede un incarico dirigenziale vero a Marra, dandogli la guida di una direzione esistente all'interno del dipartimento risorse umane sulle relazioni sindacali e la formulazione del contratto decentrato e dei sistemi premianti, e alla direzione era stata assegnata anche la delega sul «trattamento giuridico-contrattuale-disciplina».
Altro che avergli tolto potere, Marino diede a Marra il potere di decidere il contratto decentrato e i premi da assegnare ai dipendenti del comune di Roma. Una posizione strategica per costruirsi una rete interna al comune. Ma quando uno finisce nei guai è normale che le memorie di chi invece lo aveva elevato agli altari diventino improvvisamente annebbiate.
D'altra parte sugli altari Marra era stato portato da tanti. Anche dall' ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che due volte gli concesse a sua firma altrettante onorificenze: commendatore dell' ordine al merito della Repubblica italiana, e attestazione al merito della sanità pubblica.
Marra che fu riportato sugli altari da Marino prima ancora che con la Raggi, rafforzò il suo potere anche nel periodo in cui il sindaco marziano finì in disgrazia, facendosi distaccare dal comune a un corso di aggiornamento presso l'Università di Salerno. Secondo molte testimonianze raccolte interne al Comune, però in quel periodo quando c'era bisogno di cercare Marra raramente lo si trovava a Salerno. Il suo telefonino rispondeva spesso dall'estero, perché si trovava gran parte del tempo a Malta.
Lì si riuniva a uno dei suoi fratelli, Catello Marra che ancora oggi guida con la carica di governatore centrale la Iodr - International organization for diplomatic relations.
Uno strano centro di potere, che spesso faceva le sue riunioni in Italia, ma anche a New York e a Miami.
Dai video che esistevano sul sito dell' organizzazione, e che improvvisamente dopo l'arresto di Raffaele sono stati cancellati, si intravedevano alle varie cerimonie in alta uniforme personaggi della diplomazia italiana, e alti ufficiali dell' esercito italiano e delle forze di polizia. Relazioni che evidentemente sono servite anche al dirigente del comune di Roma per costruire e rinforzare il suo potere.
PRESEPE VIVENTE
Domani pomeriggio, venerdì 22 dicembre, dalle ore 15,30 alle 19,00 nel passaggio della Gran Guardia a Portoferraio, piazza Cavour, l'Associazione Culturale HISTORIAE e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Portoferraio presentano il PRESEPE VIVENTE.
La rappresentazione si ispira ai presepi italiani settecenteschi ed è dedicata a grandi e piccini con l'augurio di un felice Natale.
FESTA IN VIA GUERRAZZI
Si comunica che la festa oganizzata per oggi pomeriggio in Via Guerrazzi è stata annullata per il grave lutto che ha colpito la proprietaria di 'CENTO COLPI DI SPAZZOLA', l'amica Lara, alla quale siamo tutti vicini con grande affetto.
ma pensa te mi devo andare a vedere Travaglio stipendiato dalla casaleggio associati.....basta andare per strada e sentire la gente,la loro voce,il loro rammarico di vedere una cittàa pezzi.
e vogliamo parlare dei sindaci m5s di Gela,Livorno,Capua,Pomezia...tutti con avvisi di garanzia e giunte rimescolate ogni giorno??? no perchè di puri come voi non ce ne!!!
[COLOR=darkblue][SIZE=5]UN NATALE ...PIU' DI SESSANT'ANNI FA..... …… [/SIZE] [/COLOR]
Ogni anno nella seconda quindicina di Dicembre Firenze come ogni altra città o paese d’Italia cambiava improvvisamente aspetto e iniziava l'attesa della festività di Natale.
Ogni strada era un vero e proprio spettacolo di luci multicolori, i commercianti facevano a gara nel realizzare la vetrina più bella colma di regali che facevano rimanere a bocca aperta
Tutte le strade erano un via vai di persone indaffarate, gli abeti sembrava camminassero da soli in braccio a gente che li aveva appena acquistati, di tanto in tanto la musica di "Tu scendi dalle stelle" richiamava all'atmosfera della natività incombente: erano gli zampognari, con i loro vestiti di pelle di pecora o capra, i loro strani calzari legati sino sotto le ginocchia che gli fasciavano le gambe coperte da grossi calzettoni di Lana grezza; a noi bambini piacevano gli zampognari e ci chiedevamo come facessero a suonare senza mai (in apparenza) prendere fiato.
Ricordo che ogni chiesa aveva un suo presepe, chi grande, chi piccolo, chi di gesso, chi di cartone ma tutti egualmente Belli e significativi.
Una settimana circa prima del 25 immancabilmente arrivava a casa il babbo con l'abete, solitamente lo metteva in salotto, la stanza più grande della casa…poi La sera il babbo tirava fuori dallo "stanzino" un grosso scatolone, dove ogni anno venivano riposte con la massima cura avvolte meticolosamente nella carta di giornale le palline colorate, il puntale, le candeline di cera mezze consumate dalle feste precedenti, ed i fili argentati.
Mio padre quindi prendeva un vecchio scaleo di legno ed iniziava a "vestire" l'albero, mentre io entusiasta partecipavo passandogli le palline e le altre cose che mi chiedeva in ordinata sequenza.
Una volta esaurite le scorte dello scatolone si metteva appeso qualcosa di nuovo comperato per l'occasione, perché era tradizione che ogni anno bisognava rinnovare qualcosa, avrebbe portato fortuna e prosperità.
Il tocco finale era un sacchetto di cotone idrofilo che babbo stiracchiava e poggiava su rami simulando la neve.
Poi finalmente ecco il giorno di Natale…. dopo una notte insonne, ci si alzava di buon'ora si faceva colazione con la cioccolata bollente ed una fetta di torta, quindi, sotto gli occhi vigili della mamma, s'indossava il vestito delle grandi occasioni con la camicia bianca, la cravatta color argento (a sciacquone) quindi tutti insieme si andava in chiesa per la funzione.
Qualche tempo dopo ci ritrovavamo a casa con i nonni, gli zii, i cugini, si accendevano le candeline dell'abete e noi bambinin recitavamo una poesia natalizia.
Ricorderò sempre i regali del Natale 1954: erano i primi pantaloni lunghi da "omino" che prendevano finalmente il posto degli odiati pantaloni alla "zuava" ed un paio di scarpe di camoscio marrone con la suola di "para" che avrebbero relegato definitivamente in soffitta le vecchie scarpe ripetutamente risuolate, con i "ferretti" sagomati applicati sulle punte e sulla parte posteriore dei tacchi, che destavano ilarità nei compagni più grandi che mi prendevano in giro dicendomi: " o ciccio ma i che t’hanno ferrato come i cavalli?"
Alle tredici precise si mangiava tutti insieme e si scambiavano le quattro chiacchiere rituali.
Nel pomeriggio, insieme ai genitori, andavamo a fare la visita d'obbligo ai parenti per scambiarci gli auguri: un rito piuttosto noioso ma che faceva piacere a babbo.........quindi......
Il Natale di una volta era tutto qui , una festa semplice, dedicata interamente alla famiglia…….
x coloro che difendono i 5s informatevi bene su come stanno andando le cose a roma, un anno fa sapevano tutti che i 5 stelle avrebbero stravinto a roma e avevano tutto il tempo per preparare una squadra di governo, sono passati sei mesi dall'insediamento e la squadra di governo non c'è , i mezzi pubblici non funzionano, la città è sporca però il sindaco si è preso il merito di aver messo in funzione 10 bus ( dieci bus) quando aveva votato no all'acquisizione di 150 bus della precedente amministrazione. io non voglio difendere nulla e nessuno, le altre amministrazioni non sono state certo migliori ma a roma i 5 s stanno dimostrando la loro incapacità a governare. per vedere come stanno veramente le cose ci dovreste vivere almeno 2 mesi poi se ne potrebbe riparlare
Bravo Valdana,
hai proprio ragione il movimento 5 stelle ha delle persone incapaci mentre gli altri sono i capaci. Capaci di far fallire lo Stato, di far fallire le banche, di rubare legalizzando le loro ruberie, di precarizzare la società, di non rispettare il voto del popolo (acqua pubblica), di fare i propri interessi in modo spudorato, di farci perdere le ultime speranze di un futuro migliore.....
Riguardati la puntata di oggi di otto e mezzo sulla sette e poi dopo aver sentito Travaglio prova a riflettere su ciò che scrivi, sperando che non sia quello che pensi.
Adios
No, è troppo impegnato dall'albero di San Piero.
Da una persona seria e preparata come Silvestro mi aspetto delle risposte altrettanto serie dato che nessun'altro del parco minerario si è mai affacciato ai pontili. Silvestro dato che i posti ai residenti li aspettiamo dall'estate scorsa ce li date almeno per befana? Se non ti contano fai meglio a ritirarti.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]L'ALBERO di SAN PIERO – [/SIZE] [/COLOR]
Capitolo 4“Il Solstizio dell'Albero”
In perfetta concomitanza con il solstizio invernale, dalle 11 e 44' odierne una processione di alberi di Natale ha invaso piazza della Chiesa, a San Piero in Campo.
Gli alberi in cammino si sono fermati e stazionano nella piazza granitica del paese e, alle ore 17.00 se ne contavano già più di 60 !
Non sappiamo se l'evento è collegato alle recenti diatribe per il posizionamento e la sicurezza dell'albero di Natale “ufficiale” che è stabilmente ubicato il piazza
Garibaldi, ma si sospetta che ci sia un nesso tra i due eventi.
Tra i numerosi alberi, c'è anche una misteriosa installazione artistica...
[COLOR=darkred][SIZE=5]APPELLO URGENTE [/SIZE] [/COLOR]
Nei giorni scorsi é stata ritrovata la gatta ritratta in foto in zona Val di Denari, Portoferraio. É stato pubblicizzato un appello sul social facebook ma non é stata reclamata da nessuno. La gattina ha circa 5/7 anni e purtoppo é completamente cieca, ed ha la punta dell'orecchio tagliato, segno di un gatto sterilizzato che appartiene ad una colonia felina. Possibile nessuno la riconosca?
La micia é dolcissima, affettuosa, abituata ed autonoma in casa nonostante la sua disabilitá, non da nessun problema.
Sarebbe bello un miracolo in vista del Natale.... Vorremmo trovarle un'adozione del cuore, se non venisse fuori un padrone come sembra. Questa gattina non può essere inserita in una colonia per il suo problema, si merita una vita felice in una casa con tanto amore !
Se volete aiutarla contattateci al numero +393396711280.
Animal Project Isola d'Elba