A me gli elbani mi fanno ridere, ne hanno sempre una.
Mi fa impazzire, e lo dico da elettore di sinistra (quella vera, infatti mi tocca annullare sempre le schede), la poca riconoscenza verso il Simoni e il Ciumei. A quanto pare risistemare i conti di un comune prossimo al fallimento o porre sistematicamente un comune così piccolo come protagonista tra le località italiane non basta.
Mi fanno anche ridere quelli che "la fuga dei cervelli è un problema" e poi deridono dei giovani che fanno una lista propria perchè....giovani!
Altro che mufloni, dovrebbero eradicare ma noi!
113571 messaggi.
E' bene che si parli non solo dell'eradicazione dei mufloni ma anche delle altre eradicazione in atto da parte dell'ente Parco.
Su l'isola di Pianosa é in atto e proseguirà ad ottobre l'eradicazione di fagiani, pernici, ricci di macchia mentre quella delle lepri si é interrotta perché in corso d'opera a seguito di analisi la lepre Pianosina é risultata rara.
Che si faccia la guerra ai topi passi pure, ma animali che sicuramente su quella piccola isola si sono integrati da molti decenni non si capisce, non é giusto ed é uno sperpero di denaro pubblico.
Facciamo in modo che questa strage finisca uccidere non é un buon metodo . Meditate gente meditate.
MUFLONI O TRAGHETTI
Avete mai notato che sul Corriere Erbano c'è sempre un grande spazio dedicato al Parco ? Forse un legame tra i prezzi di Moby e Toremar e la voglia di eradicare del Parco , c'è. Qualcuno sostiene che sia il Parco che Moby abbiano come obbiettivo quello di dirottare i flussi turistici da altre parti. Io non ci credo ma certamente è vero che fanno di tutto per riuscirci. Comunque per i traghetti l'unica cosa che possiamo fare è sostenere Blu Navy , che senza sovvenzioni pubbliche costa molto meno e per noi residenti circa la metà.
Il discorso di Semeraro, che si scaglia contro l’intramoenia, richiede un minimo di approfondimento per evitare che ragionamenti più o meno volutamente superficiali, possano mettere in cattiva luce professionisti del settore che hanno, come unica colpa, quella di lavorare.
Partiamo dal prezzo. Di una visita specialistica in regime di intramoenia, ad esempio di 85 euro, chiaramente fatturata, al medico resta circa 45 euro nette, sulle quali, sua volta, deve pagare giustamente le tasse. Se tale prestazione viene paragonata a quelle di artigiani o di altre figure lavorative (penso all’idraulico, ad un manutentore, meccanico ecc.), non mi sembra che ci sia una speculazione economica eccessiva, soprattutto a fronte dell’alta specializzazione e del delicato ruolo del medico.
Le prestazioni in intramoenia, effettuate da un medico dell’ASL, vengono effettuate fuori dall’orario del lavoro, con molte restrizioni dal parte dell’azienda e sono un libero arbitrio del professionista che, anziché stare in famiglia o andare a pesca, ritiene opportuno allungare il proprio orario di lavoro per rendere un ulteriore servizio alla comunità che, come è giusto che sia, deve avere un riconoscimento economico.
Analizziamo, come ulteriore punto, l’intramoenia come presunta fonte di corruzione e disuguaglianza, come ipotizzato da Semeraro.
Qui il discorso è estremamente delicato. Se Semeraro è a conoscenza di fenomeni corruttivi intorno all’intramoenia vada a denunciarli, altrimenti sarebbe meglio tacere, onde evitare una denuncia di diffamazione, che non sarebbe certamente fuori luogo, vista la gravità dell’accusa.
Sulla diseguaglianza, anche qui c’è da fare un’analisi più approfondita. Se c’è disuguaglianza perché ci sono categorie che si possono permettere visite a pagamento ed altre no, questo vale per TUTTA L’ATTIVITA’ PRIVATA, non solo l’intramoenia. Quindi riguarderebbe anche tutte quelle valenti strutture private che erogano servizi sanitari all’Elba, con professionisti in pensione o in regime di extramoenia. Quale è la differenza? L’unica differenza è che, mentre nel primo caso le strutture private fanno legittimo business, nel caso dell’intromoenia gli utili sono reinvestiti dall’ASL in iniziative di salute pubblica.
Tanto dovevo.
x Cittadino e Napoleone, scusate, ma cosa c'entra il costo dei traghetti, sicuramente è un problema grande non lo metto in dubbio, ma allora dovremmo parlare solo di quello?
Che dire dell'ospedale, dell'acqua,delle strade, del degrado ecc.ecc.ecc, questo dei mufloni è un'altro problema, fa parte di quel ecc. ecc. ecc.
Questo è sorto ora, gli altri sono anni che ci sono, si parla solo di quale colore andrà sul seggiolone, ognuno promette mari e monti e poi ci prendono solo in giro, penso converrete su questo.
Per come presentate il problema costo navi dovremmo parlare solo di quello? quindi ora è il momento di affrontare questo, perchè una volta uccisi o eradicati, non torneranno più in vita.
Quello che chiedevo con l'altro messaggio perchè tutto assieme questa sviscerata lotta a eliminarli, sicuramente quei 300000 euro hanno una buona parte di responsabilità.
Credo di aver capito bene, che non si è nemmeno presa la briga di chiedere ((Sardegna) se a qualcuno interessano, meglio uccidere e via si intasca soldi e si chiude l'affare.
meditate gente... meditate, ha detto bene qualche altra persona, fra un pò tocchera a polli conigli ecc ecc .
[COLOR=darkred][SIZE=4]SANITA', ABOLIRE L'INTRAMOENIA... FONTE DI DISEGUAGLIANZA E CORRUZIONE. [/SIZE] [/COLOR]
Abolendo la libera professione in ospedale (intramoenia) fonte di diseguaglianza e di corruzione, d'incanto spariranno le liste di attesa - dice il Governatore della Toscana ENRICO ROSSI - e gli utenti non si sentiranno più rispondere "a pagamento si fa prima". Di ben altro avviso è l'Assessore Regionale alla Sanità convinta che i medici migliori negli ospedali sono quelli che praticano la libera professione e non quelli che quotidianamente assistono i pazienti nel pubblico accontentandosi della paga mensile guadagnata con fatica e umiltà.
STOP al mercimonio della salute, la libera professione svolta in ospedale in alcuni casi quintuplica lo stipendio dello specialista il quale lascia all'Azienda Sanitaria solo una piccola percentuale per i locali che usa per visitare usufruendo però di enormi agevolazioni che se visitasse nel proprio ambulatorio esterno non avrebbe quali: percorsi agevolati come tempistica in alcuni esami diagnostici, l'uso di materiale e attrezzatura di ambulatorio e di farmaci provenienti, a seconda dei casi, da reparti o ambulatori di cui molto spesso si perde la tracciabilità benché sono prelevati con un codice di servizio che il libero professionista non ha ma li mette a disposizione dell'utente pagante.
Qualche tempo fa un farmaco dalla provenienza non accertata ha sconvolto con decessi anomali molte famiglie della costa oltremare e anche Elbana. I farmaci, il materiale di reparto e di ambulatorio devono servire per l'uso per il quale sono stati prelevati e NON per chi pratica un'attività di libera professione solo perché si svolge in ospedale.
L'Elbano che fa sangue dalla bocca o dal sedere e vive del solo stipendio o pensione, di certo non potrà partecipare alle sedute intramoenia allargate a più specialità del 16 e 17 maggio con parcelle che si aggirano a €. 180,00 per le colonscopie e € 96 /120 per l'ortopedia e via discorrendo con altre specializzazioni. Queste giornate si ripetono frequentemente nel nostro ospedale mentre lui, il paziente monoreddito o di pensione, dovrà aspettare mesi e mesi sperando che non sia troppo tardi perché accelerando gli accertamenti si anticipano anche esami specifici conoscitivi e terapie mirate.
Questa selezione inumana dove si tende a dividere gli ammalati in due categorie, chi può permettersi le visite a pagamento e quindi una tempestiva diagnosi e terapia e chi non ha la possibilità di spendere per una visita privata e deve attendere molti mesi per conoscere il suo stato di salute.. Queste diseguaglianze devono CESSARE e le possono fermare solo i SINDACI purché lo vogliano..
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)
Salve sono il marito di una donna alla prima gravidanza, mia moglie ha una gravidanza non tranquilla quindi si è recata varie volta al p.s forse anche per Inesperienza. Si è sentita dire che lei ha fatto troppi accessi per cose inutili , alla Fine aveva un infezione scoperta dopo mesi, inoltre settimana scorsa ci rechiamo all' ospedale perché aveva Delle contrazioni si sente risponde in modo scortese e poco carino dal ginecologo che poteva rimanere a casa perché in un quarto d'ora ora di tracciato non le ha avute . Ora. Mi chiedo io se una persona si fa seguire Al consultorio ed ha un problema non si ha il numero di ginecologo su. E il fine settimana sei abbandonata a te stessa, ti viene detto che puoi andare in reparto e ti trattano da pezzente perché non paghi 100/120 euro a visita, vi sembra normale ??
MUFLONI , CINGHIALI O GORILLA
Vi ricordate quando fino a pochi anni fà i Mufloni erano il simbolo del Parco , fotografati dappertutto ? Sembravano animali sacri.
Vi ricordate quando fino a poco tempo fa se un cacciatore sparava ad un Muflone , era equiparato al peggior terrorista ?
Oggi li vogliono eradicare ma c'è un motivo ! Scientifico !
Circa 300.000Euro.
eh sì il problema politico del momento so' questi becchi di mufloni, ieri i turisti hanno pagato novanta euro per un viaggio di un'auto e due persone, finchè vengono li spenniamo a tutta forza ... poi si vedrà ...
Alitalia insegna ... 04 giugno 2015 Le vicende di Alitalia come metafora dell'Italia. Alitalia, Renzi: "Allacciate le cinture, ora l'Italia decolla davvero ... e l'Elba segue a ruota la Ferari nel burone ...
E' proprio vero caro Cittadino; questi si preoccupano dei becchi. Quando non verrà più nessuno per il costo vergognoso dei biglietti per attraversare il Canale, conteremo quanti cavalloni arrivano da Capo Corso col Ponente.
Credo che agli Elbani servirebbero 5 anni di fame, in modo da farci ritornare alla realtà effettuale,altro che mufloni.
Mostriamo il nostro sostegno alle nostre suore! In nome del rispetto per la popolazione, chiediamo che vengano chiariti i motivi della loro partenza. E al di là di quelli, cerchiamo di fare il possibile per trovare una soluzione per farle restare (senza inutili polemiche o strumentalizzazioni). #LasciateciLeNostreSuore
Scusate tanto ma ci si preoccupa, tanto dello sterminio dei mufloni....
Ma nessuno si preoccupa di quanto costa il biglietto passeggero navi toremar Moby ieri 14 maggio 4 persone andata e ritorno 120,00 euro senza auto.
Vergognoso, come può una famiglia venire all'elba per un fine settimana con questi costi, se poi porta l'auto non ne parliamo.
Scusate non avevo capito, forse se perdiamo il turismo tutti si daranno all'allevamento dei mufloni ecco il motivo...
mi unisco al discorso mufloni , assolutamente non estinguiamo questo simpatico animale dall'elba, ed anzi va usata come attrattativa turistica sul monte perone ed capanne, ho visto ad esempio famiglie con bambini che sul perone facevano la foto ecc.
pensiamoci bene.
Per Carlo Gasparri, e Mufloni.
Ciao Carlo, dici sono vecchio, anche io , magari un pò meno di te, ma non buttiamoci via, anche le nostre idee servono, ricorda e ricordiamo a tutti come dice il proverbio: gallina vecchia fa buon brodo.No che siamo dei brodi , lo evidenzio perchè sicuramente ci sarà chi lo pensa.
Al momento quel che non capisco è questo assurdo cambio, fino a poco fà il problema e quindi la lotta era tutta rivolta ai cinghiali, si doveva per forza eliminare questi animali che l'uomo aveva immesso , ora tutta la guerra si sposta verso i mufloni, mi sembra la guerra fra le nazioni, usa urss siria corea, ogni pò si cambia e finchè c'è guerra come direbbe Albertone c'è speranza.
Io non faccio parte di nessuna categoria, ma approvo quando dici che sono molto fotografici, e varie volte sono andato a masso alla quata con vento favorevole d'inverno e teleobbiettivo per il piacere di una foto.
Posso essere d'accordo che facciano dei danni, ma se li paragoniamo a quelli che fanno certi uomini ed è permesso loro di vivere liberi non vedo come non si possa trovare un rimedio al problema mufloni e cinghiali e vivere tutti in pace .
A Te che sei più nel " giro" Ti pongo una domanda:
Perchè tutto ad un tratto si abbandona il problema cinghiali, sicuramente ben più dannosi, e si sposta sui mufloni?
Hai una risposta od almeno un pensiero? se si . Si può buttarlo in pubblico?
Leggendo qualche riga più sotto c'è un link di un giornale della Sardegna dove pare non disdegnerebbero averne qualcuno.
Chissà se i nostri "governanti " riuscirebbero a prenderlo in considerazione.
Questo l'articolo apparso sul quotidiano "La nuova Sardegna"
L’obiettivo è chiaro: riportare in Sardegna i mufloni dell’Isola d’Elba. L’associazione ambientalista Gruppo di intervento giuridico ha proposto la predisposizione – sfruttando il sostegno di fondi comunitari – di un vero e proprio piano di trasferimento dei mufloni dall’Elba in alcune aree di reintroduzione localizzate in Sardegna e in Corsica. D’altra parte, i mufloni vennero introdotti circa trent’anni fa per fini venatori sull’Isola d’Elba, nel Comune di Marciana. L’intenzione era far felici i cacciatori, così come accaduto in tante altre parti d’Italia, in Germania e nel resto dell’Europa centrale, nei Balcani e, addirittura, nelle Americhe.
Al contrario, il muflone è divenuto raro nelle isole originarie, Sardegna e Corsica, ma si è ambientato alla perfezione nei nuovi habitat perché è una specie animale che si riproduce facilmente. Ed è successo così anche sull’Isola d’Elba, dove, dopo l’adozione di diversi piani di cattura o abbattimento selettivo eseguiti negli anni scorsi, vi sarebbero tuttora circa 600 esemplari, che causano effetti negativi sulla vegetazione e sulle colture agricole. Lo scorso 30 maggio il direttivo del parco nazionale dell’arcipelago toscano ha deliberato per la predisposizione di un piano di completa eradicazione del muflone dall’Isola d’Elba. La situazione delle popolazioni originarie della Sardegna e della Corsica, invece, non è delle migliori, tanto da esser tutelate con stringenti misure normative per la rarità. In Sardegna si stimano complessivamente circa 6 mila esemplari sparsi tra l’Asinara, parte del Limbara, Capo Figari, Supramonte e Gennargentu, Tonneri, Monte Albo, Pabarile e Montiferru mentre in Corsica è stata stimata una popolazione compresa tra i 400 e i 600 esemplari soprattutto nelle riserve naturali di Bavella e di Asco.
Per organizzare il ritorno a casa degli imponenti animali il Gruppo di intervento giuridico ha coinvolto il ministero dell’Ambiente, la Regione, la comunità territoriale della Corsica, la Regione Toscana, l’istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale e li parco nazionale dell’Arcipelago toscano.
Il Gruppo d’intervento giuridico ritiene che il piano di trasferimento dall’Elba e la reintroduzione dei mufloni in Sardegna e Corsica possa venire incontro a varie esigenze e, soprattutto, alla salvaguardia di una delle più caratteristiche e rilevanti specie selvatiche del Mediterraneo e dell’isola che ha dato i natali ai progenitori degli esemplari che, adesso, potrebbero ritornare a casa .
Certo è che sto riciclo del PD facendosi passare per lista dei giovani è sinceramente va dal interessante al patetico
Forse il vecchio ed esperto Dottore alla fine è sempre meglio di chi da dietro le quinte vorrebbe essere ancora protagonista....
Il potere logora chi non ce l'ha disse Andreotti
Ma i longonesi sapranno scegliere e certamente non si faranno incantare .
[COLOR=darkblue][SIZE=5]IL MUFLONE: LA SOLUZIONE È IL CONTENIMENTO [/SIZE] [/COLOR]
Sono alcuni giorni che sulla stampa si discute circa la delibera del PNAT sull’eradicazione dei mufloni all’Elba e dopo aver letto alcune repliche all'articolo della Fondazione, ho deciso di intervenire . Sono il coordinatore della Commissione Natura e Ambiente della Fondazione Isola d’Elba Onlus, ma pur non avendo scritto io quell’articolo, condivido pienamente l’affermazione che l’eradicazione dei mufloni all’Elba è una vera follia, come già ribadito da molti, tra cui Muti e Zecchini, con i quali concordo quanto pubblicato. Se qualcuno fosse interessato al mio parere ritengo che esistono soluzioni per diminuire il numero di questi ungulati , peraltro molto fotogenici ed apprezzati dai turisti, ed impedirgli di danneggiare la flora locale ed i coltivi. Forse bisognerebbe pensare anziché ad uno sterminio ad un contenimento e nel caso certamente avremmo abbastanza forze nei cacciatori locali a costo zero. Il Monte Capanne non è il Gennargentu, per biodiversità ed estensione, ed è vero che i mufloni fanno danno, ma controllare riducendo significativamente il numero non significa eradicare. La Fondazione Isola d’Elba favorisce lo sviluppo del territorio attraverso fatti concreti e si dovrebbe fare attenzione prima di fare allusioni poco piacevoli ed elogiare invece chi contribuisce da ben vent’anni all’impoverimento del nostro territorio, che un tempo era ben curato. Generalmente quando scrivo cerco di evitare strafalcioni; è vero che ormai sono vecchio e che sono rimasto ai tempi di Darwin, ma se qualcuno andasse alle Galapagos capirebbe perché si difendono gli animali. Non dico che bisogna essere scienziati, ma per conoscere bisogna anche aver visto.
Carlo Gasparri
Coordinatore della Commissione Natura e Ambiente
Fondazione Isola d’Elba Onlus
Ragazzi ora va bene tutto ma leggendo la nuova lista sono un po' incredulo bravi ragazzi per L amor del cielo ma bisogna andare in comune a far il sindaco e a cercare di saper gestire un paese non è una partita di pallone per la partita sono ottimi ma per il comune mi ci viene da ridere solo al pensiero che stanno tappando L ombra di chi ha provato per molti anni a fare il sindaco ma con risultati da partita di pallone con risultati stile porto azzurro Brasile buona votazione a tutti
ma il parcheggio coop di Portoferraio è di proprietà comunale???
se si tutto ok se invece è privato con utilità pubblica, sono guai
ci fate pubblicamente sapere
grazie
X Bob
Bravissimo Bob anche perchè la maggior parte delle persone non sa cosa dice e vede solo quello che vuole vedere.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Bis di Kristian Hynek alla Capoliveri Legend Cup [/SIZE] [/COLOR]
Per il secondo anno, e dopo 23 dalla leggendaria prova di coppa del mondo XC, la mountain bike mondiale ha fatto ritorno sull’isola d’Elba con una prova del prestigioso UCI Marathon Series. Superati tutti i record con oltre 1.200 iscritti. Presente anche il CT della nazionale Italiana Mirko Celestino, che ha avuto modo di osservare la quasi totalità degli atleti nel giro nazionale, potendone valutare lo stato di forma. Vittoria di forza nel finale per il ceco Kristian Hynek e in campo femminile vittoria di Mara Fumagalli dopo che nelle battute iniziali Annabella Stropparo aveva dettato il ritmo. Oltre 1.600 atleti al via per una gara che ha avuto oltre 2.000 richieste di partecipazione.
Capoliveri (LI), dopo la kermesse di venerdì, che ha riscosso grande successo, è arrivato il momento clou, la Capoliveri Legend Cup, organizzata dalla Capoliveri Bike Park in collaborazione con il Comune di Capoliveri, una vera perla tra le gare italiane. Un percorso duro ma allo stesso tempo esaltante, con discese mozzafiato e passaggi panoramici straordinari. La gara, oltre che provaUCI Marathon Series, anche quest’anno era marathon nazionale e prova del Marathon Tour della FCI, con un percorso di 75 km e oltre 2.800 metri di dislivello, parzialmente rivisto rispetto all’edizione 2016, con un finale decisamente più selettivo. Al via tutti i top team italiani, che hanno dato vita a una gara degna di un campionato nazionale, e a contrastarli il Topeak Ergon del campione del mondo, l’austriaco Alban Lakata e il suo compagno Krisrian Hynek. Oltre a loro era presente il forte team tedesco Centurion Vaude, con i suoi assi Markus Kaufmann e Jochen KÄß, il campione europeo, l’estone Peeter Pruus e tanti altri top riders.
Alle 8.00 le griglie sono già affollate e gli speaker Fabio Cecchi e Paolo Malfer hanno il loro bel da fare per annunciare tutti i prestigiosi nomi al via.
Alle 8.30 il folto groppo attraversa il centro di Capoliveri a velocità controllata, fino al raggiungimento del chilometro zero. Subito una lunga salita a fare la selezione, prima in asfalto e poi sterrata, salita che culmina al gpm della garitta, dove i primi a transitare sono Nadir Colledani (Torpado Gabogas) e al femminile Annabella Stropparo (Scapin-Finestre Vittoria).
Il gruppo di testa resta folto, con la maggior parte dei top riders a farne parte, consigliati ad una condotta di gara guardinga dal finale duro e di fatto fino al “Muro della Leggenda”, a meno 20 km dal traguardo, arrivano praticamente compatti in 10, con Failli al comando seguito da Hynek, Ragnoli, Casagrande, Longo, Mensi, Paulissen, Colonna e Pruus.
All’uscita dal muro Hynek forza il ritmo e allunga il gruppo, mettendo gli avversari alla frusta.
La dura salita successiva non cambia la situazione, con il ceco sempre al comando con un piccolo margine su Ragnoli e Longo, che nel finale riesce a sopravanzare il campione italiano andando a conquistare il secondo gradino del podio precedendo Ragnoli. Ottima quarta posizione per Francesco Casagrande. Quinta piazza per il campione europeo Pruus, autore di una gara in rimonta. A completare la top 10 Failli, Paulissen, Chiarini, Paez e Colonna.
Nella gara femminile dominio nella fase iniziale della gara per la vincitrice dell’edizione 2016 Annabella Stropparo, che arriva ad accumulare un vantaggio di circa tre minuti prima d’incappare in una foratura che la costringe al ritiro dopo aver danneggiato anche il cerchio.
A quel punto il comando viene preso da Mara Fumagalli, che arriva solitaria al traguardo. Alle sue spalle Elena Gaddoni mantiene la seconda posizione fino a pochi chilometri dal termine, dobe viene raggiunta e superata da Maria Cristina Nisi. Quarta Jessica Pellizzaro e quinta Alice Lunardini.
Classifica Marathon maschile
1 Kristian Hynek Topeak Ergon Racing Team 3:23:00
2 Tony Longo Wilier Force Squadra Corse 3:23:52
3 Juri Ragnoli Scott Racing Team 3:24:22
4 Francesco Casagrande Cicli Taddei 3:24:45
5 Peeter Pruus Rietumu Banka-Riga 3:26:12
6 Francesco Failli Cicli Taddei 3:26:42
7 Roel Paulissen Cannondale Rh-Racing 3:26:49
8 Riccardo Chiarini Team Nob Selle Italia 3:26:58
9 Hector Leonardo Paez Leon Polimedical FRM 3:27:12
10 Paolo Colonna Scott Racing Team 3:27:29
Classifica marathon femminile
1 Mara Fumagalli Polimedical FRM 4:14:01
2 Maria Cristina Nisi Bike Innovation | Focus | Pissei 4:18:03
3 Elena Gaddoni Cicli Taddei 4:19:01
4 Jessica Pellizzaro Team Rudy Project 4:25:24
5 Alice Lunardini Cicli Taddei 4:37:55
6 Costanza Fasolis Team Giant-Liv 4:40:36
7 Silvia Scipioni Cicli Taddei 4:47:40
8 Xiomara Carolina Guerrero Cuervo Vittoria-Lepontia Racing Team 4:49:04
9 Barbara Liardet Vc Nyon 4:49:36
10 Monia Conti Team Nob Jollywear 4:49:53
Al termine della gara, grande soddisfazione espressa da tutti i concorrenti, intervistati dagli speaker Fabio Cecchi e Paolo Malfer nel corso del processo alla tappa IMA Scapin. Elite e amatori hanno riconosciuto la Capoliveri Legend Cup come una gara unica, con un percorso entusiasmante, al 99% sterrato, da vera MTB.
Il “pranzo party” ha soddisfatto anche i più difficili, con a seguire le premiazioni nel contesto unico della piazzetta di Capoliveri.
La Capoliveri Legend Cup si è consacrata come una manifestazione di nicchia, sapendo offrire tutto quello che un vero biker cerca in una gara. I sacrifici del viaggio e delle spese del traghetto sono ampiamente compensati dai servizi offerti e le convenzioni realizzate dai ragazzi del Capoliveri Bike Park abbattono notevolmente i costi. Le loro iniziative sono in continua evoluzione e un progetto ambizioso è già in cantiere.
Siamo sicuri che chi ha partecipato a questo evento, lo porterà nel cuore come un’esperienza speciale e sicuramente inserirà la Capoliveri Legend nel calendario della prossima stagione.