Sab. Mag 10th, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
pier da pier pubblicato il 15 Maggio 2017 alle 16:33
Per Carlo Gasparri, e Mufloni. Ciao Carlo, dici sono vecchio, anche io , magari un pò meno di te, ma non buttiamoci via, anche le nostre idee servono, ricorda e ricordiamo a tutti come dice il proverbio: gallina vecchia fa buon brodo.No che siamo dei brodi , lo evidenzio perchè sicuramente ci sarà chi lo pensa. Al momento quel che non capisco è questo assurdo cambio, fino a poco fà il problema e quindi la lotta era tutta rivolta ai cinghiali, si doveva per forza eliminare questi animali che l'uomo aveva immesso , ora tutta la guerra si sposta verso i mufloni, mi sembra la guerra fra le nazioni, usa urss siria corea, ogni pò si cambia e finchè c'è guerra come direbbe Albertone c'è speranza. Io non faccio parte di nessuna categoria, ma approvo quando dici che sono molto fotografici, e varie volte sono andato a masso alla quata con vento favorevole d'inverno e teleobbiettivo per il piacere di una foto. Posso essere d'accordo che facciano dei danni, ma se li paragoniamo a quelli che fanno certi uomini ed è permesso loro di vivere liberi non vedo come non si possa trovare un rimedio al problema mufloni e cinghiali e vivere tutti in pace . A Te che sei più nel " giro" Ti pongo una domanda: Perchè tutto ad un tratto si abbandona il problema cinghiali, sicuramente ben più dannosi, e si sposta sui mufloni? Hai una risposta od almeno un pensiero? se si . Si può buttarlo in pubblico? Leggendo qualche riga più sotto c'è un link di un giornale della Sardegna dove pare non disdegnerebbero averne qualcuno. Chissà se i nostri "governanti " riuscirebbero a prenderlo in considerazione. Questo l'articolo apparso sul quotidiano "La nuova Sardegna" L’obiettivo è chiaro: riportare in Sardegna i mufloni dell’Isola d’Elba. L’associazione ambientalista Gruppo di intervento giuridico ha proposto la predisposizione – sfruttando il sostegno di fondi comunitari – di un vero e proprio piano di trasferimento dei mufloni dall’Elba in alcune aree di reintroduzione localizzate in Sardegna e in Corsica. D’altra parte, i mufloni vennero introdotti circa trent’anni fa per fini venatori sull’Isola d’Elba, nel Comune di Marciana. L’intenzione era far felici i cacciatori, così come accaduto in tante altre parti d’Italia, in Germania e nel resto dell’Europa centrale, nei Balcani e, addirittura, nelle Americhe. Al contrario, il muflone è divenuto raro nelle isole originarie, Sardegna e Corsica, ma si è ambientato alla perfezione nei nuovi habitat perché è una specie animale che si riproduce facilmente. Ed è successo così anche sull’Isola d’Elba, dove, dopo l’adozione di diversi piani di cattura o abbattimento selettivo eseguiti negli anni scorsi, vi sarebbero tuttora circa 600 esemplari, che causano effetti negativi sulla vegetazione e sulle colture agricole. Lo scorso 30 maggio il direttivo del parco nazionale dell’arcipelago toscano ha deliberato per la predisposizione di un piano di completa eradicazione del muflone dall’Isola d’Elba. La situazione delle popolazioni originarie della Sardegna e della Corsica, invece, non è delle migliori, tanto da esser tutelate con stringenti misure normative per la rarità. In Sardegna si stimano complessivamente circa 6 mila esemplari sparsi tra l’Asinara, parte del Limbara, Capo Figari, Supramonte e Gennargentu, Tonneri, Monte Albo, Pabarile e Montiferru mentre in Corsica è stata stimata una popolazione compresa tra i 400 e i 600 esemplari soprattutto nelle riserve naturali di Bavella e di Asco. Per organizzare il ritorno a casa degli imponenti animali il Gruppo di intervento giuridico ha coinvolto il ministero dell’Ambiente, la Regione, la comunità territoriale della Corsica, la Regione Toscana, l’istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale e li parco nazionale dell’Arcipelago toscano. Il Gruppo d’intervento giuridico ritiene che il piano di trasferimento dall’Elba e la reintroduzione dei mufloni in Sardegna e Corsica possa venire incontro a varie esigenze e, soprattutto, alla salvaguardia di una delle più caratteristiche e rilevanti specie selvatiche del Mediterraneo e dell’isola che ha dato i natali ai progenitori degli esemplari che, adesso, potrebbero ritornare a casa .
... Toggle this metabox.