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113273 messaggi.
Rio Elba prima di tutto da Rio Elba prima di tutto pubblicato il 5 Settembre 2017 alle 11:55
....Ma non sarebbe meglio e giusto mettere fine a questa"guerra tra l maggioranza e minoranza" e cercare una TREGUA/INTESA fino alla fine della legislatura,collaborando insieme per trovare la giusta soluzione alla situazione finanziaria del Comune???????? TUTTO QUESTO NELL'INTERESSE DEI CITTADINI. Sindaco e l'intero consiglio comunale dovrebbero rispondere a questo.
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Venti guerra alla biscotteria da Venti guerra alla biscotteria pubblicato il 5 Settembre 2017 alle 10:39
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LE GRANDI MANOVRE SEGRETE DI ARCONTI MADONNE E CAVALIERI” [/SIZE] [/COLOR] Tra contestazioni, attestati di stima, guerre interne, difese , accuse e nonostante il 2019 sia ancora lontano, fuori dai classici canali dell’informazione è partita una silenziosa campagna elettorale e così dopo una intera estate passata senza infamia e senza lode ecco che coloro che ambiscono alla poltrona biscottiera , sono partiti spediti, ognun per se e Dio per tutti . I nomi che circolano sono i soliti … gli intramontabili , gli agguerriti oppositori a cui dopo qualche anno di digiuno è tornata la fame, e chi si crede di essere il nuovo Messia…. Insomma tra riunioni segrete, cene lontano da occhi indiscreti, il via vai di portaborse che declamano le sorti dei loro futuri benefattori, il gioco, come si usa dire, si è fatto veramente duro, ed è noto che quando il gioco si fa duro sono i duri a scendere in campo. Ma hai-loro il paese è piccolo.. la gente mormora, e niente e nessuno passa inosservato . Così i pettegolezzi si moltiplicano, raccontando che, per il dopo- Architetto si è scatenata una vera e propria battaglia a suon di …io sono meglio lui….lui è peggio di me. Chi proporrà nuovamente la vecchia guardia , chi va mostrando un esasperato bisogno degli altri aspettando che confermino l'immagine che vuole avere di se stesso e va promettendo cariche, favori e attenzioni. In questa baraonda colma di “qui lo dico e qui lo nego” , nessuno però si è domandato: Ma se l’attuale reggente considerato “uscente” decidesse per una candidatura Bis ?, e per quel che trapela dalle gole profonde della citta di Cosimo, sembra proprio che il buon “paracadutista” con un agguerrito manipolo di fedelissimi, sia fermamente deciso a terminare il lavoro iniziato preparando prima della scadenza 2019 alcune “chicche” indispensabili per il paese…. attuale Reggente che abbiamo udito commentare avvilito che , se un tempo c’era un traditore ogni dodici apostoli oggi a stento si riesce a trovare un amministratore fedele alla sua cordata ed al suo Cristo. Cicerone ammoniva “Concordiae parve res crescunt, discordia maximae dilabuntur” Con la concordia crescono le più piccole cose, ma con la discordia vanno in rovina anche le più grandi. Cari amici …..Siate comprensivi…lasciateli parlare , sfottere criticare anche quando i toni si alzano e i rumors diventeranno più forti….non li priviamo di quella che spacciano come vocazione politica e amore per il paese , lasciamoli dire e criticare come sempre è stato da secoli ….lasciamo che si vogliano bene così alla loro maniera …detestandosi teneramente….poi, nel 2019 quando tireremo le somme ne riparleremo...... Perché in fondo questi Signori non sanno che la libertà d’intenti, come la bravura, non è una dote che uno si attribuisce, ma una qualità che viene riconosciuta solo dopo averla esercitata.
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AIDO-AVIS-PROLOCO da AIDO-AVIS-PROLOCO pubblicato il 5 Settembre 2017 alle 10:21
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ELBA VELA da ELBA VELA pubblicato il 5 Settembre 2017 alle 10:17
[COLOR=darkblue][SIZE=4]L’AGONISTICA CVMM PARTITA PER I CAMPIONATI NAZIONALI GIOVANILI [/SIZE] [/COLOR] Marciana Marina, 5 settembre 2017 – I ragazzi della squadra agonistica del Circolo della Vela Marciana Marina sono partiti alla volta del lago di Como dove sono in programma i Campionati Nazionali Giovanili in doppio. La manifestazione si svolgerà a Dervio con l’organizzazione di Multilario, l’Associazione dei Circoli Velici Lariani. Dal 6 al 10 settembre i giovani velisti marinesi prenderanno parte alle regate che assegneranno il titolo nazionale nelle classi 420 (anche nelle categorie Under 19 e Under 17), 29er (anche nelle categorie Under 17) e L’Equipe ( anche nella categoria Under 17, nella categoria Under 12 Verrà assegnata la Coppa del Presidente) oltre alle classi Hobie Cat, RS Feva e 555FIV. Accompagnati dall’allenatore Fabrizio Marzocchini con l’istruttore Stefano Marzocchini e due genitori Daniele Caldarera e Sebastiano Costanzo la squadra CVMM è così composta: 29er Antonio Salvatorelli – Dennis Peria 420 Samuel Spada – Lorenzo Marzocchini Giulia Arnaldi –Paolo Arnaldi L’EQUIPE EVO Giulia Costanzo – Federico Arnaldi Alessio Caldarera – Matteo Peria Niccolò Palmieri –Marco Turchi In questa trasferta con i ragazzi CVMM ci sarà anche l’equipaggio del Centro Velico Elbano di Rio Marina Bianca Pettorano - Flaminia Panico L’EQUIPE Under 12 Alice Palmieri –Eva Paolini Silvia Costanzo –Filippo Caldarera Nella foto del presidente CVMM Enzo Danielli la squadra al completo ritratta in occasione della cena d’agosto
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CARO SINDACO DE SANTI da CARO SINDACO DE SANTI pubblicato il 5 Settembre 2017 alle 7:52
Caro Sindaco De Santi,il problema è che te non dovevi abbandonare la nave di fronte alla tempesta............ Questo per i cittadini è il tuo più grande errore..................dovevi arrivare fino in fondo........finchè qualcuno non avrebbe decretato l'eventuale DEFAULT del Comune di Rio Elba......... Comunque Voi tutti,maggioranza e minoranza,siete stati bravi in maniera univoca...........DIVIDERE ancora di più il paese...lasciando irrisolti i tanti problemi che attanagliano il nostro paese...in primis...occupazione..
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AMERICA & COLOMBO.. da AMERICA & COLOMBO.. pubblicato il 5 Settembre 2017 alle 7:09
Trovo alquanto bizzarro oltre che comico, l'abbattimento delle statue di Cristoforo Colombo. Gli americani, che sono un popolo laborioso e da sempre alla ricerca della ricchezza in termini di dollari a tutti i costi, forse hanno dimenticato che gli stessi artefici degli atti vandalici, sono i figli, nipoti o pronipoti di chi dopo il 1492 (scoperta dell'America) hanno continuato ad invadere e togliere territori ai nativi (indiani d'America), relegandoli in riserve sempre più piccole. Paolino l'Arrotino-
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LUNA da LUNA pubblicato il 5 Settembre 2017 alle 5:30
I CONTI PUBBLICI DEL COMUNE DI RIO ELBA Chi sarà il morto che giace nella bara ? Dopo che questa sarà chiusa dalla Corte dei Conti tutto il popolo,chiamato a pagare per sanare i conti, potrà piangere il morto. Sarà pianto non rimpianto.
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CHI FA I CONTI SENZA L'OSTE da CHI FA I CONTI SENZA L'OSTE pubblicato il 5 Settembre 2017 alle 2:52
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BOMBE... da BOMBE... pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 19:45
Il mondo ad un passo dalla catastrofe, e a breve ci sarà una riunione straordinaria a proposito delle provocazioni della Corea del Nord. Forse sarebbe il caso di fare un disarmo atomico unilaterale, così da mettere in un angolo il leader Nord coreano, anche perché chi ha una bicicletta in garage, prima o poi qualcuno la userà, e nessuno sa che strada andrà a percorrere... Paolino l'Arrotino-
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Piccoli vandali crescono da Piccoli vandali crescono pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 18:48
Mi riferisco ai genitori dei bimbi che il pomeriggio frequentano la spiaggia e il parco delle ghiaie dilettandosi a giocare a palla....oggi nel tardo pomeriggio passando in auto, uno di loro, nascosto dietro un auto parcheggiata zona Hotel Cristal, mi ha tirato a tutta forza una pallonata addosso alla macchina, ovviamente mi sono fermato e ho visto un fuggi fuggi generale di piccoli simpatici "vandali in erba" sui 10-12 anni seguito da risate divertite. Ecco ora io spero che nn mi capiti mai qnd passo di lì in motorino magari con mio figlio piccolo al seguito xkè a quel punto potrei scendere e farli una bella refica di calci nel deretANO e quindi passare dalla parte del torto.... onde evitare Genitori cari vedete di dare un occhio in più ai vostri figlioli dolci e magari farci 2 chiacchiere su quanti altri bei giochi Non pericolosi e meno da deficenti ci sono da fare.
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Operazione pulizia caletta di Sansone da Operazione pulizia caletta di Sansone pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 16:40
[COLOR=darkblue][SIZE=4]TERMINATA CON SUCCESSO L’OPERAZIONE SANSONE [/SIZE] [/COLOR] Finalmente solo poche ore fa si è risolto il problema dei rifiuti ammassati sulla spiaggia di Sansone, rifiuti che si trovavano su un tratto della caletta di Sansone accessibile solo dal mare. Il Consigliere delegato alle operazioni di pulizia dal Sindaco Mario Ferrari Vincenzo Fornino con l' Assessore al demanio Angelo del Mastro e con la preziosa collaborazione di Igiene Service che gratuitamente ha nesso a disposizione uomini e mezzi . L'intervento si era protratto per qualche giorno , per le avverse condizioni meteo marine che non avevano permesso l’avvicinamento alla caletta di Sansone , ma finalmente oggi i nostri ragazzi hanno portato a termine una totale pulizia operando anche una attenta opera di bonifica. Grazie ragazzi
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Remigio da Varagine da Remigio da Varagine pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 15:59
[COLOR=red][SIZE=5]Mi avvalgo della facoltà di negare fino al terzo grado di giudizio[/COLOR][/SIZE] . La Corte dei Conti chiarisce in modo definitivo sia le caratteristiche morfologiche, che le dimensioni del Sinkhole di Via Garibaldi 38. Ha certificato che cuba almeno per 4,2 milioni di euro e con sentenza impone al comune di Rio nell’Elba la ricostruzione della somma. Questi sono i dati, questa è la nuda e cruda verità che non sarà possibile nascondere né stravolgere, tanto il caso sta uscendo fuori dai confini ristretti e quasi impermeabili delle panchine della piazza di Rio. Il sindaco De Santi si dimetterà, si insedierà un commissario prefettizio ed i riesi dovranno provvedere a tappare il buco 4.2 milioni di euro con vivi ringraziamenti ai negazionisti a prescindere, ad ogni costo. Altro danno incalcolabile che fa molto male e che indigna, oltre a quello economico per la ricostituzione del bilancio, è quello arrecato all’immagine del paese e per aver buttato a mare progetti quali gemellaggio, albergo diffuso, forse anche il comune unico ed altre iniziative culturali di ottimo livello che avrebbero permesso di uscire dalle logiche campanilistiche ed isolazioniste che hanno sempre precluso iniziative, opportunità imprenditoriali e futuro soprattutto ai giovani. Mi domando a quanto possa servire ai riesi sciorinare verità, dati, relazioni, sentenze, occasioni perdute, a cosa serve manifestare sdegno e condanne morali? Quasi a niente, o comunque non producono significativi effetti visibili in paese e lo dimostra il fatto che nonostante le verità inconfutabili emerse, provate e sbandierate ai quattro venti, i riesi stanno zitti, sonnecchiano sugli scalini mentre i negazionisti, stretti in quadrato, si fanno sempre più arroganti, strafottenti, tanto da definire ‘aria fritta’ la relazione Eller ed inanellare serie di apprezzamenti pesanti persino sulla Corte dei Conti’ oltre che su persone fisiche. Un simile comportamento può sembrare incomprensibile ed anche ‘imprudente’ come dice prudentemente il buon Bosi, ma diventa molto chiaro se si ipotizza che, come ci si può avvalere della facoltà di non rispondere, ci si può avvalere della facoltà di negare fino al terzo grado di giudizio. Questa è la chiave di lettura, è l’intelaiatura del quadrato organizzato dal battaglione negazionista. Succede che, vuoi la paura di finire in piazza e vuoi anche la falsa convinzione di avere ancora a disposizione gli strumenti del passato che permettevano di tener ben chiuso qualsiasi concone, sta di fatto che non viene analizzata a sufficienza e poi scartata, l’ipotesi di collaborare fin dall’inizio a vedere chiaro nel concone, da quando cioè il buon De Santi ha cominciato a trovare qualche topo morto nei cassetti del comune. Collaborare avrebbe voluto dire sporcarsi le mani e fare anche una figura di mer@a, è vero, ma poi finiva lì sul piano conflittuale, almeno in massima parte. Il tempo che poi sarebbe stato galantuomo ed il gesto coraggioso, avrebbero sicuramente create le condizioni per una riabilitazione dei personaggi, adesso meritatamente, del tutto impresentabili. Ci sarebbero stati mille modi per uscirne con l’onore delle armi almeno, ad esempio uno è quello che grossolanamente dice: ‘abbiamo commesso un errore di valutazione, convinti di fare meglio per il paese, abbiamo promosso un intervento invece di un altro. Purtroppo eventi sfavorevoli ed imprevisti, non ci hanno permesso di far entrare le cifre da ricostruire, chiediamo scusa, ma abbiamo agito in buona fede ….’. Non aver fatto niente di simile è stato l’errore grossolano di gretta presunzione, fatale, che ha costretto a far quadrato per giocarsi il tutto per tutto fino in fondo, costi quel che costi. In più ci si è accollati l’onere di dotarsi di un piano di attacco, normalmente non previsto per chi si struttura per difendersi. Ecco allora che il gioco si fa pesantissimo, si muove sul filo della delazione e della diffamazione perchè si deve negare qualsiasi tipo di responsabilità per i guasti provocati, disconoscere spudoratamente le verità acclarate, attaccare con ferocia, direttamte, le persone fisiche con invettive piuttosto che con argomentazioni. Si deve inoltre fare largo uso di protocolli di comunicazione compatibili con la piazza e le panchine quali il linguaggio diretto della pancia, la propaganda ed il discredito sapientemente acquisiti in anni di impasti e rimpasti. Si devono affinare ulteriormente le tecniche e le strategie della disinformazione nella consapevolezza che a rio, ma non solo a rio, coloro che si sacrificano per leggere i documenti ufficiali, costituiscono una percentuale molto modesta ed ancora piu modesta quella di coloro che capiscono quel che leggono e quella che è in grado di spiegare ad altri il contenuto, ancora meno Credo che quest’ultima, insana consapevolezza, sia stato l’elemento decisivo, il lasciapassare per organizzarsi in quadrato ed anche il carburante necessario alle macchine da guerra. La mia è ovviamente una ipotesi ed è funzionale alla comprensione della posizione assunta dai negazionisti. Saluti Remigio da Varagine
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LOCMAN INFORMA da LOCMAN INFORMA pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 15:55
[COLOR=darkblue][SIZE=4]MONTECRISTO MOON UNA SERIE SPECIALE LIMITATA DI 300 OROLOGI DOTATI DELLO STORICO MOVIMENTO MECCANICO MANUALE LEMANIA 1883 [/SIZE] [/COLOR] Continua il percorso di ricerca e sperimentazione iniziato da LOCMAN oltre trent’anni fa con la presentazione della prima collezione Montecristo, equipaggiato con movimento meccanico automatico swissmade e cassa in radica dell’Elba. Oggi l’azienda con sede nell’Isola toscana taglia un altro traguardo importante, che ben esprime la vocazione innovativa, accompagnata sempre da un’estrema attenzione alla tradizione. LOCMAN allarga l’offerta e presenta quindi Montecristo Moon, un orologio dall’anima storica e design nuovissimo. LOCMAN ha reperito, nel tempo, 300 pezzi di movimenti storici Lemania 1883 e, grazie alle competenze tecniche della Scuola Italiana di Orologeria, ha deciso di produrre una serie limitata di orologi dedicati alla leggendaria isola di MONTECRISTO. Lemania è un’antica Manifattura fondata nel 1884 in Svizzera dal famoso orologiaio Alfred Lugrin. Premiata con riconoscimenti di eccellenza e medaglie d’oro per la qualità dei suoi movimenti sia alla fiera di Milano del 1906 che a quella di Berna del 1914, Lemania in oltre 100 anni di storia ha realizzato diversi straordinari movimenti come ad esempio il calibro 1873 che, nell’ anno 1962, fu scelto dalla Nasa per l’orologio di Neil Armstrong, il famoso astronauta che sbarcò per primo sulla luna. Proprio da un’evoluzione tecnica di quel movimento nasce il cronografo meccanico a carica manuale 1883. Questo calibro segna un traguardo di eccellenza nella storia dell’orologeria meccanica; è stato montato dalle marche più prestigiose ed ha un valore particolare da quando la produzione di movimenti a marchio Lemania è cessata in seguito all’acquisizione da parte di un Gruppo di marchi svizzeri. Oggi questi movimenti storici sono considerati veri gioielli meccanici, ricercati da collezionisti e appassionati di tutto il mondo. Lemania 1883 è un movimento cronografo meccanico 12” (dodici linee), dotato di 17 rubini sul movimento, del sistema antiurto Incabloc sul bilanciere e di una riserva di carica di circa 40 ore. Rispetto alle casse delle precedenti edizioni della collezione Montecristo, il design si rinnova: le dimensioni si riducono (da 44 a 41 mm di diametro), le linee sono più morbide, si potenzia la funzionalità. Le tipiche anse a tre barre, che nelle edizioni passate erano ancorate, in Montecristo Moon formano un solo blocco con la cassa, aumentando notevolmente la stabilità dell’orologio. L’impermeabilità è garantita a 100 metri. Il vetro con trattamento zaffiro ad alta durezza e trasparenza consente una lettura immediata del quadrante cronografico con 4 contatori, fasi lunari e lancette luminescenti al trizium. Sul fondo in Titanio satinato è inserito un cristallo che consente di vedere, in tutta la sua bellezza, il movimento Lemania 1883.
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hai visto un bel mondo..... da hai visto un bel mondo..... pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 15:11
....a una persona che oggi alle 12 e 30 e un secondo vedendomi arrivare a 3 metri dalla porta del l'unico grande negozio che vede alcuni materiali, me l ha chiusa in faccia......vedi amico mio tu vivi in un mondo fatato dove ti puoi permettere tante e tante cose,anche di farti stare antipatici i turisti che, anche se non lo pensi, ti tengono in vita, io ti vorrei far conoscere quel mondo che da me è gia arrivato e gia fa tanta paura. Ti parlo di quel mondo dove tutti comprano sul web e i negozi chiudono, quel mondo dove per farti concorrenza lavori sabato domenica e feste comandate....quel mondo che prima o poi arriverà anche qui.... io quello che cercavo alla fine me lo spediranno comodamente a casa..... prima o poi questa cosa sarai costretto a scoprirla, tuo malgrado ,e il tuo capo gia ti avrà obbligato a stare li la domenica perchè altrimenti lo stipendio non te lo potrà pagare......io quella porta l avrei aperta e magari con una scusa ti avrei invitato a tornare il pomeriggio.... la mia nonna mi diceva..... hai visto un bel mondo te.....
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ITALO BOLANO da ITALO BOLANO pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 14:05
[COLOR=darkblue][SIZE=4]In risposta al mio scritto sulla “ceramica ingabbiata” di Porto Azzurro e gli elbani [/SIZE] [/COLOR] Nel ringraziare tutti coloro che mi hanno scritto per la loro condivisione, comprensione e solidarietà constato appunto che c'e' ancora qualcuno che capisce le opere e gli artisti, che ama il bello e che capisce la realtà di questo mondo in cui tutti oggi purtroppo inseguono il “dio quattrino”. Tengo ad aggiungere che l'artista lo si usa senza sapere chi sia; il vero artista è colui che investe tutta la sua vita attraversando tutte le difficoltà che la società gli riserva. Anche io avrei potuto “fare soldi” ma non sono quelli che ci rendono felici. Vale la pena fare “tanto casino” quando si arriva a mani vuote e si riparte a mani vuote? (lo diceva già Alessandro Magno...). L'opera va valorizzata e rispettata e purtroppo anche lo stato non ha capito, con il suo 65% del patrimonio artistico del mondo, cosa significhi investire nella cultura...forse lo hanno capito adesso alcune città come Torino e Brescia, che hanno guadagnato sulle importanti mostre degli ultimi anni. Quando uno compra un quadro, un'opera d'arte, non sa che dietro c'e' una vita di sofferenze, ricerche e fallimenti, non si compra un oggetto ma una parte dell'anima dell'artista. Però, riflettendo sul tutto agli otto comuni elbani mi propongo di non fare più niente, eccetto di incrementare con mie donazioni il Museo Internazionale che porta il mio nome nel Comune di Portoferraio. Ricevo dall'ing. artista Piero Tiberto: “ Caro Italo, ricevi tutta la mia solidarietà, comprensione e condivisione: purtroppo il mondo si è trasformato in una fogna dove la speranza di non subire troppo le conseguenze di un terrorismo ormai universale è da considerarsi un raro dono degli déi e una consolazione. ….”. E continua illustrandomi tutte le aberrazioni del mondo con molta rassegnazione. Da “lo spazio astrale” di Camminando camminando ricevo: “Italo Bolano si lamenta dei suoi concittadini che non hanno rispetto verso la sua persona, dice che ciò accade perché non amano la terra dove sono nati. Aggiungo che sono anche un po' invidiosi e/o gelosi se qualche loro concittadino riesce ad emergere nella propria attività fino a coalizzarsi per ostacolarlo.” Dallo scritto di Jacopo Bononi, presidente del premio letterario La tore: ...”'Ma dov'è l'interesse per la cultura e l'amore per il proprio paese?' Caro Italo, semplicemente non esiste o è sopito sotto una coltre di indifferenza e di distrazione che insieme sono un veleno per ogni possibile rinascita di un tessuto culturale isolano, oggi lacerato dal tempo e dall'incuria. Purtroppo non sono solo le situazioni di degrado e mancanza di rispetto verso un artista della levatura del maestro Bolano a rendercene evidente la realtà, bensì lo stato di cattiva manutenzione dei monumenti napoleonici o anche di alcune pievi romaniche che versano in uno stato di totale o quasi abbandono e che invece dovrebbero essere la metà principale di un percorso culturale estivo che sarebbe davvero attrattivo per un turismo culturale che miri a destagionalizzare l'Elba. …. Resta la consolazione, come giustamente ricordava Italo nel suo intervento, della bellezza naturale e ambientale dell'isola. Purtroppo ormai non sono più elementi sufficienti in un millennio che va scoprendosi come altamente globalizzato e competitivo: senza una svolta decisa il tempo appare contato e il silenzio nel quale sembra caduto l'appello del maestro è un campanello d' allarme chiarissimo. Daniela Traverso, pittrice, scrive: “ Una vera e amara delusione, per l'Artista, e per chi, come lui, ama,vive, respira e trasuda arte. Creare un'opera è come partorire, dare vita ad una creatura, che come una madre la dona al mondo, e ci si aspetta, che quella creatura sia amata e rispettata. In questo caso mancano rispetto per l'Artista, e per l'arte, e trovo molto grave il comportamento delle istituzioni, che invece di insegnare il rispetto e l'amore per l'Arte ai giovani, comportandosi così, confermano una diseducazione al rispetto, all'arte e all'Artista. Grazie ancora per non sentirmi solo, buon lavoro a tutti Italo Bolano
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Concorso fotografico da Concorso fotografico pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 12:37
“…Un bel dì vedremo levarsi un fil di fumo sull’estremo confin del mare. E poi la nave appare. Entra nel porto e , romba il suo saluto. ” Così cantava Cio-cio-san, anzi Madama Butterfly guardando il mare.. Così cantano i ferraiesi ogni ora del giorno davanti al fumo che si spande nell'aere portuale....
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Marco Sollapi da Marco Sollapi pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 12:19
[COLOR=darkred][SIZE=4]RIO ELBA, LA “ FRASE ALIBI” FALSA NON PERDONA [/SIZE] [/COLOR] di Marco Sollapi Quando scriviamo, spesso utilizziamo frasi che hanno una struttura standard. Non parlo delle frasi fatte che ripetono luoghi comuni, parlo della struttura della frase che può essere utilizzata in diversi contesti. Una di queste, molto efficace, si utilizza quando si vuole escludere, in modo definitivo, l’esistenza di un fatto o una colpa di qualcuno. Nel caso di una colpa, la chiusura della frase contiene un elemento che dimostra in modo inequivocabile l’innocenza. La chiameremo “chiusura alibi “ Ecco un ’esempio: Molte sono le ragioni per le quali questo individuo dovrebbe esser condannato, ma non certo per stupro perché …. ( e qui segue “chiusura alibi”) . . .in quel periodo era in vacanza in Thailandia “. Quindi stupro impossibile non potendolo fare, anche se avesse voluto, per corrispondenza o via web. E qui il discorso è definitivamente chiuso perché rivela che l’accusato ha un’ alibi. Se, invece, si affermasse che il tizio non può essere colpevole perché è un bravo ragazzo, oppure che tutte le domeniche va alla messa o ha gli occhi azzurri o cose simili. . . non funzionerebbe perché si parlerebbe dell’accusato e non si porterebbe la prova che quel reato non lo ha commesso, quindi sarebbe una “chiusura alibi”falsa. Perché ne parliamo ? Perché ho trovato una di queste frasi in un documento scritto della ex- Giunta riese in risposta al Sindaco di Rio Elba De Santi dove viene utilizzata per escludere l’esistenza di un fatto: cioè vuole dimostrare che la grave situazione finanziaria che costringe il sindaco alle dimissioni, semplicemente non esiste Eccola: “Molte sono le ragioni per le quali la gente di Rio debba liberarsi dalla inconsistente e rancorosa presenza di questo inutile sindaco, ma non certo per quella relativa alla situazione finanziaria di un Comune .. . . . . . che può e deve essere governato nell’interesse del paese e dei cittadini.” Per analizzarla meglio, togliamo gli insulti, che abbassano il livello del testo e sono utili solo a dare sfogo a chi scrive. E poi non servono a capire . Ecco la frase lavata e asciugata. “Molte sono le ragioni per le quali la gente di Rio debba liberarsi del sindaco, ma non certo per quella relativa alla situazione finanziaria . . .. ( è qui, dovrebbe seguire il perché, cioè la prova dell’inesistenza del fatto che, però , non arriva. Arriva invece questa chiusura ) : . . .di un Comune che può e deve essere governato nell’interesse del paese e dei cittadini” . Condivisibile, ma che parla d’altro. Invece di portare la prova dell’inesistenza della crisi, ci parla degli interessi dei cittadini. Quindi, siamo di fronte ad una “chiusura alibi “ falsa. Perché viene commesso questo strafalcione ? Vedremo in seguito. La chiusura logica sarebbe stata questa: “Perché non esiste nessun problema finanziario, come hanno dimostrato tutti gli accertamenti fatti e ,soprattutto, come confermato dalla Corte dei Conti” . Ma questa non poteva essere utilizzata perché tutti gli accertamenti fatti confermati dalla Corte dei Conti hanno dimostrato il contrario. Hanno detto, infatti, che la crisi c’è e che è grave. La cosa interessante è che, essendo le persone che hanno scritto esperte, non possono avere commesso un errore. Si sono solo rese conto che, chiudendo il discorso secondo logica, avrebbero dimostrato che De Santi aveva ragione. Che la crisi non poteva essere negata. E che la sua gravità e l’impossibilità a gestirla , erano le vere ragioni delle sue dimissioni. Dimissioni che , quindi, non potevano essere una fuga di fronte agli errori che avrebbe commesso, perché - e questo è un passaggio importante - questi errori non ci potevano essere. E questo lo si può dimostrare utilizzando proprio lo stesso tipo di frase con “ chiusura alibi” che loro hanno utilizzato. Ma usandola, però, correttamente e quindi onestamente. Eccola Claudio De Santi nella vita può avere commesso commesse tutti gli errori che si vuole , ma no può avere alcuna responsabilità in quello che è successo a Rio ( att. arriva la chiusura alibi) . . . . perché in quel periodo, quando si facevano i buchi nel bilancio, e anche gli altri disastri come quelli di Bagnaia e Nisporto, ecc Claudio De Santi non era sindaco di Rio. Non era consigliere. Non aveva alcun ruolo in Comune. Era, invece molto impegnato, come imprenditore, a dirigere la propria azienda spostandosi tra l’Elba e Firenze “ Se vogliamo , per ricollegarci ad un esempio fatto prima, poteva essere in Thailandia in vacanza o altrove, ma non era in comune. Quindi nessuna responsabilità gli può essergli attribuita , neanche barando nei ragionamenti. Ma lasciando le analisi e scendendo terra terra . C’è una domanda fondamentale che chiunque può farsi: ma se non c’è nessun problema, come dice Alessi e la sua squadra, ma perché mai un sindaco, che sente anche il peso della responsabilità per aver ricevuto la fiducia della maggioranza dei cittadini, si dovrebbe dimettere ? E’ veramente sorprendente e deludente che persone con grande esperienza politica abbiano cercato di utilizzare questi meccanismi per imbrogliare le carte. Ed è proprio l’utilizzo, in modo falso, dei questi meccanismi che ci rivela la loro intima convinzione di avere torto. Infatti non sono riusciti a trovar un solo elemento che dimostrasse che avevano ragione. Ed è proprio questa loro consapevolezza che rende ancora più grave e incomprensibili i loro interventi dove sulle incerte e confuse argomentazione emerge l’aggressività dei toni e gli insulti personali rivolti al Sindaco. E questo contrasta in modo netto con la storia di alcuni di loro. Speriamo che i primi venti autunnali portino aria nuova.
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Luciana Gelli da Luciana Gelli pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 11:30
[COLOR=darkred][SIZE=5]DEGRADO Piazzale A.Rita Buttafuoco [/SIZE] [/COLOR] Spettabili Uffici, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, con sgomento, mi vedo costretta a risegnalare una situazione di degrado permanente, presente nel nostro Comune. In particolare intendo segnalare che in zona Piazzale A.R. Buttafuoco: ---- la pavimentazione è gravemente danneggiata dall'uso improprio dello stesso da parte di alcuni ragazzi che vi praticano lo sport dello skateboard; ---- il suddetto uso provoca il disturbo della quiete pubblica agli abitanti della zona e principalmente ed inconcepibilmente all'Istituto Tecnico "G. Cerboni"; ---- l'abbandono di strutture metalliche e lignee usate per il suddetto sport, alcune completamente rotte ed abbandonate da mesi e mesi, 24 ore su 24, di cui è ignota la proprietà. Il degrado è il deterioramento, avvilimento e danneggiamento. Ciò può avvenire per cause indipendenti dall'uomo, ma non in questo caso. Il colmo dei colmi, è che ciò avviene, a mio avviso, con il silenzio (assenso?) di tutti coloro che sono preposti ad evitarlo facendone rispettare le norme, in quanto tale situazione è stata da me già più volte segnalata. Eppure sono certa che esistano regolamenti e leggi che impediscano questo degrado ed abuso. Mi appello, dunque, alla Forze dell'Ordine, all'Amministrazione Comunale di Portoferraio ed all'ESA, ciascuno nell'esercizio delle proprie funzioni, affinchè si ponga fine al descritto degrado ed abuso. Intanto i ragazzi potranno esercitare altri e diversi sport, in attesa che la tanto promessa pista da skatebord venga finalmente realizzata. Ringrazio per la cortese attenzione. Cordiali saluti Luciana Gelli
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MOSTRA FILIPPO PINTO da MOSTRA FILIPPO PINTO pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 11:21
[COLOR=darkblue][SIZE=4]“Opere recenti” la mostra di Filippo Pinto a Rio Elba [/SIZE] [/COLOR] Dal 1 al 10 Settembre 2017 lo Spazio civico per l'Arte- Passo della Pietà di Rio nell'Elba ospita la mostra d'arte “Opere recenti” di Filippo Pinto. La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta dalle ore 18.00 alle 20.00 e dalle ore 21.00 alle 23.00. Filippo Pinto presenta al Passo della Pietà in Rio nell'Elba i suoi recenti lavori. La sua pittura è caratterizzata da un segno potente, che richiama l'espressionismo, e da un forte impatto coloristico. Il tutto genera una forte emozione lirica e il rappresentato diventa protagonista non tanto attraverso il ricordo del reale impresso nella retina ma piuttosto attraverso le forti sensazioni emotive che esso genera, come un'entità a se stante, un luogo o un oggetto epico.
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Stupro nel riminese da Stupro nel riminese pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 10:45
I fratelli marocchini autori dello stupro erano già segnalati per il rimpatrio dal sindaco del comune dove residevano e dai carabinieri al tribunale dei minori da ben tre anni..Il comune pagava affitto e utenze...ma il tribunale non si pronunciava. BISOGNA FINIRLA CON QUESTA BUROCRAZIA BUONISTA E INEFFICIENTE! Gli italiani si sono rotti le palle a pagare sempre per inefficienze delle leggi e istituzioni! Spero che dalla Sicilia arrivi la liberazione!
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