IL CONCETTO DI RESIDENZA NELL'EVOLUZIONE DELLA REALTA' ABITATIVA: CASI PARTICOLARI.
La residenza perfetta:
Manifestazione soggettiva di volontร e dato oggettivo di stabile dimora coincidono
In molti casi la situazione non รจ cosรฌ netta:
โข Cโรจ un camionista che รจ sempre in giro per lโEuropa
โข C'รจ un marinaio che รจ sempre in giro per il mondo
โข Si trasferisce la famiglia con un membro in carcere
โข Cโรจ un disabile che deve trasferirsi per essere assistito ma lโASL vuole la residenza per fornirgli le attrezzature
โข Cโรจ un minore in affido condiviso che passa metร tempo nel nostro comune e metร in un altro
โข Cโรจ un comunitario che si ferma un anno per studi
โข C'รจ un professionista la cui presenza รจ necessaria per lunghi periodi presso aziende clienti in lontani cittร e paesi diversi
โข C'รจ un imprenditore socio lavoratore di una societร avente la sede molto lontana
โข โฆ.
Per affrontare questi casi รจ innanzitutto da tenere presente cosโรจ la โstabile dimoraโ
Un tempo era piรน ovvia;
oggi la mobilitร della gente รจ sempre maggiore, i contorni di certe situazioni sempre piรน sfumati e la โstabile dimoraโ รจ sempre meno stabile e definita.
Ci viene in aiuto la Corte di Cassazione, che definisce la stabile dimora come:
il centro dei legami sociali e affettivi (Cass.13803/2001 e 9856/2008)
La residenza non รจ dunque valutabile solo come il luogo ove si trascorre la maggior parte del tempo, ma รจ il luogo dove si ritrovano i propri affetti, dove โci si sente a casaโ