Per tutti coloro che seguono "camminando", mi è d'obbligo chiarire che elbano non è la stessa persona che si propone come Elbano. Siamo due persone diverse. Ho voluto fare questa precisazione solo perchè considerandole la stessa persona, chi legge, può pensare ad uno che in una email scrive una cosa e nell'altra si contraddice. Volendo rispondere ad Elbano in merito al dissalatore, al di la delle opionini di ciascuno, che vanno rispettate, quando parla  storicamente della carenza dell'acqua all'Elba, fa un pò di confusione. La zona est aveva acqua in abbondanza sia a livello superficiale che non e per colmare le carenze specialmente estive degli altri versanti, fu fatto il consorzio elbano che prendeva l'acqua ai "ricchi" per darla ai "poveri" aiutandosi con le bettoline. Le bettoline sono state poi soppiantate dalla tubazione sottomarina tutt'ora esistente. Tutti gli altri perchè e i per come, li lascio ai tecnici non POLITICIZZATI. Non siate troppo compiacenti ed addomesticati al nuovo progetto potreste pentirvene
					
					
					
				113580 messaggi.
				[COLOR=darkblue][SIZE=4]L’incontro voluto dal P.D. locale ci è sembrato un grande Spot pubblicitario pro dissalatore. Tutto l’apparato del partito di governo, ASA, Autorità Idrica, schierati, uniti e compatti per il SI.  
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Sinceramente, visto le dichiarazioni ufficiali, apparse sulla stampa, dove si parlava di “ultimazione del dissalatore di Mola”, non abbiamo compreso il motivo del convegno, se non quello di convincerci della bontà del progetto, che si chiama AUTONOMIA (sottolineo autonomia) IDRICA dell’isola d’Elba, quando le linee strategiche del Piano d’Ambito più volte ripetute sono quelle di realizzare importanti interventi di interconnessioni di acquedotti esistenti, allo scopo di eliminare sistemi isolati, questo al fine di garantire maggiore flessibilità al sistema acquedottistico regionale. 
Detto in un modo più semplice, gli acquedotti in futuro dovrebbero cercare di collegarsi fra di loro, evitando di lasciare zone isolate. Questo per la Toscana!
Per l’Elba invece, il progetto di costruire uno/due dissalatori per rendere autonoma l’isola; quando si dice di voler interconnettere tutto il resto del sistema acquedottistico toscano. 
E quando succederà (prima o poi) che la condotta sottomarina smetterà di portare l’acqua dal continente?  Ci diranno che l’Elba è autonoma.
Saremo anche autonomi (forse), ma resteremo attaccati ad una (o due) macchine, con un rischio incommensurabile, affidando il futuro della nostra economia semplicemente ad una/due macchine. 
E se d’agosto si guastassero ? 
Si vuol superare un eventuale rischio (interruzione della condotta), creandone un altro ancora maggiore.
Al Comitato viene spesso ripetuta la solita accusa, la solita frasina, anche un po’ stantia:
NO NEL MIO GIARDINO, 
Ci accusano di proteggere interessi privati localizzati Ci accusano di essere contrari perché mossi da interessi ristretti, miopi e particolaristici.
Giorni fa leggevo, sul libro di storia di mio figlio, la nostra Costituzione
L’Art. 2 recita:” La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”, (lavoro e ambiente sono diritti inviolabili ?)
SI difendiamo il nostro giardino, ma perché il nostro giardino è l’Elba, tutta! Noi difendiamo la nostra isola, l’ambiente e il suo mare, perché semplicemente ci dà da vivere. Noi la difendiamo e continueremo a difenderla, l’abbiamo difesa ieri contro il gassificatore, oggi contro il dissalatore e domani contro la cava dell’Eurit.
Noi siamo contro la politica di ASA, che preferisce spendere i soldi pubblici in uno o due dissalatori piuttosto che iniziare a sostituire le tubazioni colabrodo,  perché ci sembra che la programmazione dell’Autorità Idrica e di ASA manchi di una seria strategia di lungo respiro, ma che si navighi a vista. Oggi di sicuro il primo dissalatore, localizzato ai bordi di una zona umida, senza aver studiato seriamente localizzazioni alternative, domani forse una nuova condotta o forse un secondo dissalatore? Testa o croce? Oggi dopo 15 anni di presenza sul territorio ASA si accorge che sarebbe necessario un bilancio idropotabile dell’isola. Meglio tardi che mai!
Anni fa fu approvato il progetto dei 21 laghetti collinari, che fine ha fatto?
Certo è, che se il primo dei 21, è stato il Condotto. Meglio stendere un velo pietoso! 
Al Condotto, dove non esiste una valle fluviale significativa, dove non esiste un fosso da sbarrare, si è cercato di realizzare un invaso. Un risultato fallimentare sotto gli occhi di tutti.
E noi continuiamo a pagare per gli errori di ASA. 
Oggi ASA ci presenta un progetto di questo impianto industriale. 
Quanti dissalatori di questa dimensione ha progettato prima di ora?
Un progetto pilota, ci hanno detto, cioè un progetto di natura sperimentale, a che scopo ? Allo scopo di verificarne la fattibilità e studiarne la sua utilità. Questo significa progetto pilota. 
Le rassicurazioni di ASA non ci convincono per niente, per la totale inesperienza che ASA ha nella gestioni di questi impianti, visto che sarebbe il primo di queste dimensioni. 
Risorse locali.
In base ad un semplice “conto della serva”, l’Elba è potenzialmente autosufficiente da un punto di vista idropotabile, senza fare ricorso ai dissalatori, cercando e captando esclusivamente le fonti locali.
ASA afferma di aver  erogato nel 2016 circa 7,7 milioni di metri cubi all’anno. 
L’Elba ha una superficie di 223 chilometri quadrati ed una piovosità media annua fra 500 e 600 millimetri. Su questa superficie cadono ogni anno all’incirca 120 milioni di metri cubi di pioggia. Ipotizzando che il 90 % dell’acqua vada perduta! Stimando un valore ragionevole di infiltrazione soltanto del 10% si può pensare che nel nostro sottosuolo penetrano e si accumulano ogni anno qualcosa come 12 milioni di metri cubi di acqua. Circa una volta e mezzo la quantità erogata da ASA.
Qualcuno può dimostrare il contrario?
Alle domande di  intervento sulla rete, ASA si trincera dicendo che un intervento straordinario sulla rete costa troppo!!! 
E allora saremo destinati a gettare via l’acqua per tutti gli anni futuri. 
Pagare un prezzo finanziario e ambientale così alto, e poi andare a disperdere l’acqua in tubazioni fatiscenti, perché è troppo costoso sostituirle, è un’incongruenza paradossale!
Rumori
Il Tecnico Competente in Acustica (TCA) ha effettuato alcune misure fonometriche nella zona della spiaggia del Lido, accanto alla sala giochi del campeggio Europa e davanti al ristorante Il Doge, sapete in quali giorni? 1 e 2 luglio 2016 alle 21,30. Il risultato (parere di ARPAT. prot. 89826 del 21/02/2017)  “ è possibile non attendersi variazioni di rilievo rispetto allo stato attuale”.
Lo stato attuale della sera nei due primi giorni di luglio, in piena stagione. Ma perche non vengono effettuate misurazioni nelle sere dei mesi da ottobre fino a marzo? E dopo verificheremo se ci sono o no variazioni di rilievo dallo stato attuale?
Queste (ed altre ancora) sono le cose che avremmo voluto dire al convegno, se ci avessero dato un po’ di tempo.
Il comitato per la difesa di Mola e Lido
					
					
					
				X caso NIKI
Leggo: Continuano le investigazioni da parte della Capitaneria di Porto di Portoferraio finalizzate a ricostruire la dinamica e le cause dell’evento.
Se come dice la Capitaneria si sono formate delle crepature nello scafo, in attesa che la Capitaneria risolva il mistero c'è da chiedersi con cosa potrebbe essersi imbattuta una Nave e non una barchetta per produrre un danno alle lamiere, un grosso tronco? non credo, lo avrebbero visto, magari girandosi indietro o intorno, un grosso  pesce?  con un colpo così lo avrebbero ammazzato e forse sarebbe venuto a galla, Operazioni militari subacquee? chissà magari potrebbe essere vero, ma come per il caso di ustica lo si può solo supporre, ma vietato chiarire, così non lo sapremo mai.
Voi voci del blog che ne dite? anche perchè noi elbani su e giu ci dobbiamo andare e la verità dovrebbe venir fuori, per la nostra tranquillità, allora forza Capitaneria, sappiamo che la polizia italiana  è molto brava , dimostratelo.
Caro Robin  i quotidiani online e relativi social  riportano questa notizia:
  La Moby Niki ha urtato gli scogli di una secca?
Sui social media pubblicata la rotta che avrebbe sfiorato l'isola-faro passando sulla Secca del Frate. Le testimonianze dei passeggeri.....[URL]www.quinewselba.it[/URL]
					
					
					
				Caro Elbano, è sicuro, quelle tematiche hanno diversi punti in comune  ed anche molto chiari:
1) toccano tutti perchè attengono al sociale e  impattano sui comportamenti individuali
2) offrono una quantità enorme di materiale propagandistico ai capipopolo locali per attaccare iniziative di altri
3) danno la possibilità a tutti coloro che non hanno possibilità di argomentare sul piano costruttivo, di dar sfogo alla pancia e mettersi in prima linea impettiti come galli cedroni. Sull'Elba non c'è tanto da scegliere, d'estate tutti a testa bassa e @ulo ritto a sgomitare per raccattare più  manna nera che si può, in silenzio, senza mai guardarsi negli occhi, d'inverno si sente la necessità di socializzare un po', di uscire dalla condizione della frenesia da cibo. Purtroppo lo si fa come lo si sa fare, vale a dire con aggressività e non con spirito costruttivo.   
Simone
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=4]ASSOCIAZIONE CURE PALLIATIVE ELBA ONLUS
Distribuzione di piantine di ciclamino al mercatino di venerdì 15 e domenica 17  [/SIZE] [/COLOR] 
 Un APPUNTAMENTO con la solidarietà al quale non si può mancare è quello con l’Associazione Cure Palliative Elba Onlus che venerdì 15 e domenica 17 dicembre sarà presente al mercato rionale di Portoferraio con una postazione dalla quale, in cambio di un contributo a sostegno della propria opera, verranno distribuite piantine di ciclamino.
I volontari dell’Associazione da molti anni garantiscono, in collaborazione col Servizio Sanitario Nazionale, la copertura medica specialistica e infermieristica a pazienti oncologici soprattutto a domicilio, occupandosi, oltre che delle cure mediche, dell’igiene personale, dell’alimentazione e del supporto alle famiglie. La loro opera è garantita 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, ricambiata solo dalla soddisfazione di aver portato, lontano dai riflettori e dai media, aiuto ai sofferenti e ai loro cari.
Un APPUNTAMENTO con la solidarietà al quale non si può mancare è quello con l’Associazione Cure Palliative Elba Onlus che venerdì 15 e domenica 17 dicembre sarà presente al mercato rionale di Portoferraio con una postazione dalla quale, in cambio di un contributo a sostegno della propria opera, verranno distribuite piantine di ciclamino.
I volontari dell’Associazione da molti anni garantiscono, in collaborazione col Servizio Sanitario Nazionale, la copertura medica specialistica e infermieristica a pazienti oncologici soprattutto a domicilio, occupandosi, oltre che delle cure mediche, dell’igiene personale, dell’alimentazione e del supporto alle famiglie. La loro opera è garantita 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, ricambiata solo dalla soddisfazione di aver portato, lontano dai riflettori e dai media, aiuto ai sofferenti e ai loro cari.
					
					
					
				[COLOR=green][SIZE=5]IL PRESEPE DELLA CROCE VERDE
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E' aperto presso la Pubblica Assistenza Croce Verde il tradizionale Presepe allestito, come ogni anno,  con molta cura dai volontari dell'Associazione e dove tutti i bambini possono farsi la foto ricordo con Babbo Natale e la Befana e dove possono imbucare le letterine per i doni Natalizi.
La Pubblica Assistenza Croce Verde ricorda anche che sono in vendita, presso il box in Piazza Cavour ed i negozi convenzionati del'lisola d'Elba i tagliandi della "Lotteria di Natale 2017" con il Primo premio  una Lancia Y, il secondo un orologio Locman, il terzo un set di Acqua dell'Elba e così via fino all'ottavo premio.
L'estrazione del tagliando vincente avverrà la sera del 6 gennaio in piazza Cavour a Portoferraio durante uno spettacolo musicale con il cabarettista Alberto Farina direttamente da Mediaset e RAI e l'orchestra di Cristina d'Avena ed in collaborazione con la Pro Loco di Portoferraio.
Presso il Presepe dell'associazione si possono avere in omaggio anche i calendari del 2018.
					
					
					
				Per BICECCI
Caro Bicecci lei ha tutte le ragioni del mondo ma forse non ha ancora capito come funziona il mega business della sottrazione degli ungulati dall' Elba. Infatti non è un caso se vengono catturati con le gabbie .
Vivi infatti valgono molto di più. Il valore della carne di 10.000 animali media diciamo 40 kg in fondo è solo di molti milioni di Euro.
Il Parco regala animali vivi , che non vengono immediatamente macellati ma vengono venduti a riserve di caccia in mezza europa , che a loro volta vendono le giornate di caccia a cifre astronomiche e infine vendono la carne degli animali abbattuti a prezzi altissimi.
In questo modo il business si moltiplica almeno per 3.
Ma....tutti zitti....
					
					
					
				DISSALATORE = ELETTRODOTTO ?
In effetti ci sono molti punti in comune.
Silenzio assenso del Parco e degli ambientalisti.
Tanti soldi da investire.
Un opera faraonica e brutta.
Lo spauracchio di rimanere senza elettricità o senz'acqua , con esodi di massa in piena stagione.
Tutti i partiti politici favorevoli o silenti.
Poi però sull' elettrodotto gli elbani si sono incazzati , qualcuno si è fatto sentire ai piani alti , i Sindaci hanno minacciato di incatenarsi al primo traliccio che era già in costruzione....e i tralicci non li hanno fatti e non mi sembra che sia successa nessuna catastrofe o black out elettrico. 
Per il dissalatore però l'istinto mi dice che qualcosa di diverso c'è.
L'acqua all' Elba è un problema che c'è sempre stato. Vi ricordate le bettoline ? 
Io sono uno di quelli che si è opposto e ha lottato contro i tralicci e l'elettrodotto .
In questo caso però penso che una qualche forma di produzione idrica alternativa in più che possiamo  avere sul posto , possa essere di aiuto.
Poi speriamo che non finisca come tante iniziative  : prendi il malloppo e poi manda tutto in malora ...
Speriamo bene.
					
					
					
				E' Natale, date un'occhiata al link qui sotto senza pregiudizi, è certo un bun modo per fare un regalo a Gesù Bambino ed ai nostri figli.
[URL=https://www.youtube.com/watch?v=sc4yDd2dH5U]Esiste anche questo mondo[/URL] 
Buone feste
Giulio
					
					
					
				[URL]https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/13/bagnoli-la-bonifica-riparte-da-zero-fatti-interventi-per-400-milioni-ma-le-concentrazioni-di-inquinanti-sono-salite/4036562/[/URL]
Voi ricordate che ai tempi volevano mandare tante betoline cariche di fanghi all'elba e a piombino!
Non ricordo il nome del genio di politico che aveva avuto questa intuizione.....
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=4]Sinistro occorso alla M/n Moby Niki in navigazione da Piombino a Portoferraio. Iniziano le riparazioni.
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La motonave di linea MOBY NIKI, della compagnia MOBY S.p.a, coinvolta ieri in un sinistro marittimo durante lo svolgimento del normale servizio di linea tra Piombino e Portoferraio, nelle acque prospicienti l’isola di Palmaiola, è stata sottoposta oggi ai primi interventi di riparazione.
In particolare, a seguito di verifiche subacquee sono state riscontrate circa una dozzina di cricche sull’opera viva della nave che, durante il pomeriggio, verranno riparate da tecnici specializzati, sotto il costante monitoraggio della Capitaneria di Porto di Portoferraio che ha provveduto ad interdire l’intero specchio acqueo portuale ricompreso tra la banchina 3 sud (dove è ormeggiato il traghetto) e 1 nord, a tutela degli operatori impegnati nelle lavorazioni 
Inoltre, i mezzi e gli uomini della Guardia Costiera elbana hanno nuovamente effettuato controlli in porto e nelle acque del canale di Piombino, al fine di scongiurare ogni potenziale pericolo di inquinamento marino dovuto al sinistro. 
Continuano le investigazioni da parte della Capitaneria di Porto di Portoferraio finalizzate a ricostruire la dinamica e le cause dell’evento.
					
					
					
				Totò e Peppino nell'indimenticabile film "La Banda degli Onesti" 
La stagione è andata bene, a chi ? , ai ricchi che sono sempre più ricchi, io non sono d'accordo, la stagione è sempre più corta e la gente ha sempre di meno soldi da spendere, tutto aumenta, le tasse da pagare, i contributi, il telefono, la luce, la spesa, per me non è andata bene la stagione,  troppo ottimismo sul Titanic Italia di cui l'Elba fa parte, secondo l'Eurostat i poveri in Italia sono dieci milioni e mezzo, che non si possono permettere nemmeno una settimana di vacanza, ma ora ci penseranno ancora Renzi & Berlusconi a dare soldi ai poveri e a non far pagare le tasse ai ricchi, mi sfugge dove troveranno i soldi per far quadrare i conti, come si fa a dare soldi ai poveri e a non far pagare le tasse ai ricchi, come Totò e Peppino stamperanno gli Euro falsi di notte ? D'altronde si vede anche qui all'Elba come si procede in Italia, con opere faraoniche come il dissalatore, il sistema ha fame, ma la rete di distribuzione dell'acqua è bucata, un dissalatore non basta, ce ne vuole uno ogni comune per ridurre le perdite, ma bisognerebbe che a tanta gente incompetente gli venga non solo ridotto lo stipendio ma bisognerebbe che cominciassero a cercasi un lavoro e a lavorare veramente invece di raccontare le favole agli elbani e agli italiani. 
Finchè la barca va ... l'Elba non remerà ... finchè l'ISIS c'e' ... e sempre più forte con Trump ... li turisti spenneremo ... finchè avranno soldi ... e poi si mangerà li mattoni de li appaltamenti - bungheli ... costruzioni avanti tutta ... + 7% biglietti nave ... navi sempre più vecchie ... e appartamenti vuoti a Capoliveri anche a Ferragosto ... forse costruito un pochino troppo ... bisogna allargare le spiaggie, le strade, li parcheggi e dissalare il mare per fare la doccia dopo aver fatto il bagno in mare ...  bisogna andà a Voltera a operassi, sì, il capo ... 
					
					
					
				Per  sabato 2 dicembre avevamo programmato la celebrazione del 60° anniversario della fondazione della nostra sezione, purtroppo alcuni giorni prima ho avuto qualche problemino di salute, a seguito del quale i membri del direttivo hanno deciso di rinviare tale appuntamento. Adesso le cose vanno molto meglio e potendo garantire la presenza, il direttivo ha deciso di festeggiare questa ricorrenza  sabato 16 dicembre con il seguente programma:
Ore  11,00 Raduno in Largo Donatori di Sangue
Ore 11,30 Trasferimento presso la sala della Provincia in viale Manzoni, per la celebrazione dell’Anniversario con i saluti delle Autorità e degli Organi direttivi.
Ore 12,30 Aperipranzo, che verrà offerto a tutti gli intervenuti
A tutti i Donatori  e ai Cittadini che hanno sempre dimostrato affetto per la nostra Associazione, rinnovo l’invito per questo incontro, che potrà essere anche l’occasione di uno scambio di auguri in vista delle prossime festività natalizie.
  Dante Leonardi
Presidente sezione AVIS Portoferraio
					
					
					
				Come fu per il Parco, per l'elettrodotto di Terna, i posti di controllo a Piombino, i Rom, le catene a bordo  delle auto mei mesi invernali etc etc, non avrebbe potuto non essere per il dissalatore. Puntuali, le truppe del Gorillaio scendono in campo al grido di No, via lo straniero, ce la facciamo da soli. Basta che ci portino soldi e banane, poi fuori dalle @alle.       
Simone
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=4]IL TEMPO SARA' GIUDICE IMPARZIALE [/SIZE] [/COLOR] 
Lungi da me l’intento di scendere in polemica con qualcuno, non sono il tipo.  Ho già  ricavato  sufficiente soddisfazione dall’aver posto alla pubblica attenzione un concreto aspetto della presenza dei cinghiali all’Elba.  Infatti molti sono stati i consensi ricevuti , quanto l’attenzione di qualche Sindaco e soprattutto di autorevoli rappresentanti del   Parco Nazionale Arcipelago Toscano,  con relative positive interviste (vedi il Telegrafo) sulla stampa. Non avrei avuto niente da aggiungere alla mia proposta di mettere finalmente a rendita la presenza degli ungulati. Ritengo, però,  importante  e degno di nota quanto dichiarato  ad alcuni giornali  dal Presidente del PNAT  ing. Feri. Notizie importanti, nuove per me e, credo, per la maggior parte degli elbani. Anche sorprendenti sotto certi aspetti.
Infatti nella nota di Feri si legge: “…..il Parco Nazionale è l’unico soggetto che effettua prelievi annuali incisivi (oltre 1000 esemplari l’anno) e  questi animali una volta catturati o abbattuti non vengono avviati  a miglior sorte rispetto a quella che prevede la suddetta filiera”. Quindi nel decennio sono stati catturati oltre 10.000 (diecimila) cinghiali, confermando così, di seguito, il  titolo di una intervista rilasciata a “Il Telegrafo” dello scorso 8 dicembre:  “L’utilizzo alimentare dei cinghiali è già una realtà consolidata”.   Farei due sintetiche osservazioni. La prima: 
- se avendo esportato ben oltre 10.000 esemplari la permanenza sul territorio della specie è diventata ancor più invadente e pericolosa, evidentemente, ci troviamo di fronte a una programmazione sbagliata, tutta a danno ambientale privato e pubblico. La seconda: 
-la cessione  di diverse migliaia di capi a chicchessia a fini alimentari lascerebbe  supporre  che il Parco ne avesse tratto  un cospicuo beneficio economico a vantaggio  della nostra Elba;  al contrario, mi si dice che il Parco avrebbe investito oltre 100.000 (centomila) euro per la loro cattura e continentalizzazione, Incredibile se fosse vero.  Ma almeno, per cortesia, sarebbe troppo conoscere quale Azienda avrebbe ricevuto  tante tonnellate di carne  e dove potremmo andare a comperare  un buon prodotto tipico dell’Elba?  
Il Presidente Feri  afferma anche che la eradicazione completa difficilmente sarà perseguibile “se questo obiettivo non è condiviso da chi gestisce e amministra il resto del Territorio Elbano (Regione Toscana, Comuni)”.   Penso anche che la completa eradicazione, utilizzando mezzi leciti, sarebbe comunque molto molto difficile.  In un territorio vasto come il nostro qualche coppia di ungulati riuscirebbe comunque a sfuggire alla cattura, continuando a prolificare  vanificando il vero progetto  del Parco.
Questa ultima affermazione, sul coinvolgimento dei Comuni nelle decisioni finali ha un peso notevole!.  Mi sembrerebbe giusto e doveroso  che i Sindaci si ponessero il quesito: perché non fare in modo che  decine di migliaia di cinghiali cresciuti a costo zero nel nostro Giardino (Isola d’Elba) possano  essere utilizzati a nostro uso e consumo e, visto che la materia prima non mancherebbe, anche per l’esportazione?   Progettando una struttura per la macellazione e la lavorazione delle carni, come già suggerito,  nel rispetto delle normative igienico sanitarie di legge,  si creerebbero posti di lavoro, cosa di cui c’è tanto bisogno. Daremmo un buon impulso ad un ulteriore importante sviluppo economico dell’Elba.  Potrebbe essere avviato il processo per il riconoscimento di prodotti DOP, volano promozionale che porterebbe l’Isola ad un livello qualitativo e promozionale al pari di tante altre località italiane, guadagnando  un po’ di prestigio e dignità Territoriale.  Non è detto che se l’Elba non avesse imprenditori disponibili non si potrebbe allargare la ricerca e  cercare disponibilità altrove, come ha già fatto il sottoscritto, stipulando ovvi rapporti contrattuali a tutela del prodotto tipicamente elbano. Ai posteri (decisionisti) l’ardua sentenza.
 Sergio Bicecci 
					
					
					
				...Mi raccomando cari elbani....alle prossime elexioni politiche continuate a dare il voto al PD(Partito del Dissalatore)....eppoi non vi lamentate
..ma questi Sindaci non ce l'hanno il sangue nelle vene....non gli girano i c.....i a sentire sempre i soliti menestrelli continentali che ci raccontano favole da anni.......e ce lo ribadiscono sempre nel c..o....
BASTA CARI SINDACI FATEVI VALERE perchè noi elbani le palle ce le abbiamo........
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=5]INCONTRO SUL DISSALATORE ? UN CLIMA DI SOSPESA AMBIGUITA’ TRA FAVOLE FAVE.   [/SIZE] [/COLOR]      di G.Muti  
 L’ incontro sul dissalatore che si è tenuto nella sala della Provincia nono  è stato   organizzato  da   un ente  pubblico,  ma  da  un partito. Si  tratta del  Partito  Democratico  ex   Pci. Lo  si sarebbe comunque capito dal  clima che ricordava    quello delle famose  “cellule”  nelle periferie industriali degradate, di decenni fa,    dove  il compagno   dirigente  richiamava all’ordine i compagni lavoratori, rozzi  e  ignoranti.    
Così,   quando   una   signora   del pubblico   tenta  di dire qualcosa,   interviene  il consigliere   Regionale  Anselmi e , con  l’altoparlante  a   palla,   e con il  tono  di un sergente  di  giornata che   redarguisce    una recluta   indisciplinata, le dice  che lei non doveva  interrompere,  che doveva  aspettare  il    suo turno  e  poi poteva  parlare. Ma siccome la signora  insisteva dicendo  che  era    due ore che ascoltava  e  che voleva dire  qualcosa,  Anselmi,  aiutato dall’amplificatore,      ha parlato  talmente  forte  che la voce   educata  della signora  è stata  sopraffatta   e l’esposizione dei  super  tecnici ha  potuto riprendere. Altri  tentativi  hanno fatto la stessa  fine:  intervento di  Anselmi amplificato   e  chi  voleva parlare messo   a  cuccia senza tanti complimenti.
Poi  prende  la  parola  un altro tecnico  che,  forse  per  addolcire   il clima,   racconta    che   lui  era venuto diverse  volta  all’Elba   per studiare  la situazione  idrica  e che  aveva lavorato con gli  amici elbani. A  questo punto, dalla sala,  uno di questi tecnici  ha  urlato:
 E NO!  QUESTO NO!   NESSUNA  AMICIZIA.  NOI NON SIAMO AMICI!     Poi  ha aggiunto:   “Non è perché lei sia chiama  PALERMO     e io mi chiamo MESSINA  che    dobbiamo  esser  amici . Saremo vicini ma non amici. “  (  Risata in platea)
L’assolo  dei  tecnici   è andato avanti  per  un ’altra  mezzoretta. Poi, una voce  dal    pubblico, talmente  potente  che  in un primo momento ho pensato avesse  un amplificatore   portatile,  gli  ha  urlato  quello  che   pensava. E  che probabilmente  pensava  anche  la maggioranza delle  persone sedute  in sala.
Gli ha  detto  che  quei discorsi li aveva  già sentiti   qualche decennio  fa,  quando  i  tecnici,  venuti da oltre  canale, presentarono  il Bruciatore  del Buraccio come un gioiello della tecnologia. Un gioiello  che  non avrebbe   creato  problemi,  ma   che  poi   si rivelò  un “Bidonoe al Veleno” che spargeva nell’aria  la pericolosissima diossina. E , in più , milioni  di euro dei  contribuenti  elbani bruciati.
La  voce,   in un crescendo  sempre più  teso, ha  ricordato   ai tecnici che lo guardavano     testa  bassa    che  era l’ora  di  finirla  di venire  qui  all’Elba     a  raccontare  favole, perché  gli  elbani non sono scemi;    e che  di questi tecnici  che vengono a farci lezioni  non se ne  può  più.    E   poi  ha  chiuso  urlando queste parole :  “Non mi  convincete.      Non  credo a nulla     di  quello che   dite.   Voi a  forza  di     a raccontarci  favole     
 MI AVETE  FATTO UNA  FAV –VOLA COSI’ “  
 (  risate in   sala)
Dopo una decina di minuti , la assessora  Regionale    provoca   un’ ulteriore   tensione  in sala   andandosene   per non  perdere la  nave. Un classico.
A  questo punto  prende  il microfono  Anselmi    che  cerca       di   fare  un discorso  più politico. Messe da  parte le  tre ore   di  dati tecnici,     il  suo linguaggio decolla   dall’osmosi  inversa e dalla  salamoia  in cerca di nobiltà.  Anselmi  ora  vola alto, si sente  come un aquila  uscita   da un sottobosco, si sente   più a sua  agio   e  tutto scorre bene  quando, improvvisamente,   qualcuno in sala  scoppia   in una sonora risata. Anselmi   interrompe e  si volta   verso il signore   che è seduto  in una sedia   fuori dalla poltroncine.
“  Fa  piacere  -  dice - vedere   che  c’è  qualcuno che  ci trovi  comici. Abbiamo preso la  nave per   venire      qui, sono tre  ore  che spieghiamo   un progetto che  risolverà uno dei  problemi   più seri dell’isola    e cosa succede?    Che  quel signore  si fa una risata.  Si vede che  lui,tutto questo, lo trova  comico”
   A  questo punto quel signore    si   è  scusata   e  Anselmi  ha  ripreso  a  parlare
 Perché la  risata?   E’ stato poi  riferito che gli sarebbe ’ sembrato comico  quando Anselmi   per  dir   che i politici seri devono agire,    dice   “che non serve   un politico non  decidente”.  . Qui la risata. E perché ?   Perché  si tratta  dell’uso  di un recente neologismo   che fa  fico  perché  aggiorna il linguaggio politico ma  che,  in questo  caso,  inciampa    in  un detto, della millenaria   saggezza   cinese  che dice:   “Uomo non  decidente,   non morde”.  Che  vuol  dire   che  chi  non si prende  responsabilità  per  risolvere  i  problemi , a  maggior  ragione  non se l’ assumerà  per   fare   del male. Perché può   comportare rischi.     Il detto cinese   è   una  saggia   e rassegnata adesione    alla   mediocrità.  Alla quale, però,   Anselmi  e gli altri tecnici,  si rifiutano di appartenere. Da  qui la risata . 
 Giovanni Muti (Il Monello)
 L’ incontro sul dissalatore che si è tenuto nella sala della Provincia nono  è stato   organizzato  da   un ente  pubblico,  ma  da  un partito. Si  tratta del  Partito  Democratico  ex   Pci. Lo  si sarebbe comunque capito dal  clima che ricordava    quello delle famose  “cellule”  nelle periferie industriali degradate, di decenni fa,    dove  il compagno   dirigente  richiamava all’ordine i compagni lavoratori, rozzi  e  ignoranti.    
Così,   quando   una   signora   del pubblico   tenta  di dire qualcosa,   interviene  il consigliere   Regionale  Anselmi e , con  l’altoparlante  a   palla,   e con il  tono  di un sergente  di  giornata che   redarguisce    una recluta   indisciplinata, le dice  che lei non doveva  interrompere,  che doveva  aspettare  il    suo turno  e  poi poteva  parlare. Ma siccome la signora  insisteva dicendo  che  era    due ore che ascoltava  e  che voleva dire  qualcosa,  Anselmi,  aiutato dall’amplificatore,      ha parlato  talmente  forte  che la voce   educata  della signora  è stata  sopraffatta   e l’esposizione dei  super  tecnici ha  potuto riprendere. Altri  tentativi  hanno fatto la stessa  fine:  intervento di  Anselmi amplificato   e  chi  voleva parlare messo   a  cuccia senza tanti complimenti.
Poi  prende  la  parola  un altro tecnico  che,  forse  per  addolcire   il clima,   racconta    che   lui  era venuto diverse  volta  all’Elba   per studiare  la situazione  idrica  e che  aveva lavorato con gli  amici elbani. A  questo punto, dalla sala,  uno di questi tecnici  ha  urlato:
 E NO!  QUESTO NO!   NESSUNA  AMICIZIA.  NOI NON SIAMO AMICI!     Poi  ha aggiunto:   “Non è perché lei sia chiama  PALERMO     e io mi chiamo MESSINA  che    dobbiamo  esser  amici . Saremo vicini ma non amici. “  (  Risata in platea)
L’assolo  dei  tecnici   è andato avanti  per  un ’altra  mezzoretta. Poi, una voce  dal    pubblico, talmente  potente  che  in un primo momento ho pensato avesse  un amplificatore   portatile,  gli  ha  urlato  quello  che   pensava. E  che probabilmente  pensava  anche  la maggioranza delle  persone sedute  in sala.
Gli ha  detto  che  quei discorsi li aveva  già sentiti   qualche decennio  fa,  quando  i  tecnici,  venuti da oltre  canale, presentarono  il Bruciatore  del Buraccio come un gioiello della tecnologia. Un gioiello  che  non avrebbe   creato  problemi,  ma   che  poi   si rivelò  un “Bidonoe al Veleno” che spargeva nell’aria  la pericolosissima diossina. E , in più , milioni  di euro dei  contribuenti  elbani bruciati.
La  voce,   in un crescendo  sempre più  teso, ha  ricordato   ai tecnici che lo guardavano     testa  bassa    che  era l’ora  di  finirla  di venire  qui  all’Elba     a  raccontare  favole, perché  gli  elbani non sono scemi;    e che  di questi tecnici  che vengono a farci lezioni  non se ne  può  più.    E   poi  ha  chiuso  urlando queste parole :  “Non mi  convincete.      Non  credo a nulla     di  quello che   dite.   Voi a  forza  di     a raccontarci  favole     
 MI AVETE  FATTO UNA  FAV –VOLA COSI’ “  
 (  risate in   sala)
Dopo una decina di minuti , la assessora  Regionale    provoca   un’ ulteriore   tensione  in sala   andandosene   per non  perdere la  nave. Un classico.
A  questo punto  prende  il microfono  Anselmi    che  cerca       di   fare  un discorso  più politico. Messe da  parte le  tre ore   di  dati tecnici,     il  suo linguaggio decolla   dall’osmosi  inversa e dalla  salamoia  in cerca di nobiltà.  Anselmi  ora  vola alto, si sente  come un aquila  uscita   da un sottobosco, si sente   più a sua  agio   e  tutto scorre bene  quando, improvvisamente,   qualcuno in sala  scoppia   in una sonora risata. Anselmi   interrompe e  si volta   verso il signore   che è seduto  in una sedia   fuori dalla poltroncine.
“  Fa  piacere  -  dice - vedere   che  c’è  qualcuno che  ci trovi  comici. Abbiamo preso la  nave per   venire      qui, sono tre  ore  che spieghiamo   un progetto che  risolverà uno dei  problemi   più seri dell’isola    e cosa succede?    Che  quel signore  si fa una risata.  Si vede che  lui,tutto questo, lo trova  comico”
   A  questo punto quel signore    si   è  scusata   e  Anselmi  ha  ripreso  a  parlare
 Perché la  risata?   E’ stato poi  riferito che gli sarebbe ’ sembrato comico  quando Anselmi   per  dir   che i politici seri devono agire,    dice   “che non serve   un politico non  decidente”.  . Qui la risata. E perché ?   Perché  si tratta  dell’uso  di un recente neologismo   che fa  fico  perché  aggiorna il linguaggio politico ma  che,  in questo  caso,  inciampa    in  un detto, della millenaria   saggezza   cinese  che dice:   “Uomo non  decidente,   non morde”.  Che  vuol  dire   che  chi  non si prende  responsabilità  per  risolvere  i  problemi , a  maggior  ragione  non se l’ assumerà  per   fare   del male. Perché può   comportare rischi.     Il detto cinese   è   una  saggia   e rassegnata adesione    alla   mediocrità.  Alla quale, però,   Anselmi  e gli altri tecnici,  si rifiutano di appartenere. Da  qui la risata . 
 Giovanni Muti (Il Monello)  
					
					
					
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Al Cinema Teatro Flamingo - Mercoledì 13 dicembre 2017 ore 21,30
 
 
 
Assassinio sull’Orient Express – un film di Kenneth Branagh
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				Gent. Marco (tecnico....Livorno), ho letto e riletto attentamente quanto Lei ha scritto e debbo essere sincero, non sono riuscito a dare una connotazione alla Sua persona. Insomma, Lei vuol far credere di essere fuori dai giochi, di essere uno che gratuitamente insieme ad altri (tecnici e politici) spende le Sue energie per il benessere degli altri, fornendo umilmente e in modo compassato  le soluzioni al problema che è quello dell' acqua all'Elba, mentre altri ciarlatani e capi popolo, destabilizzano questi vostri intendimenti. Molti in buona fede crederanno a ciò che Lei dice perchè, parlando in politichese senza supporti tecnici, non è facile da parte di chi l'ascolta smontare le Sue paterne e melliflue esternazioni. La credibilità è una cosa seria e i nostri politici e tecnico-politici se la sono giocata troppe volte senza rimetterci un " luì" di tasca loro. La conseguenza è, che chi ha un'esperienza di vita come la mia sa che l'unica cosa che interessa loro è la POLTRONA.  Lei destabilizzando il Sig. Campitelli e tutti coloro che seguono quanto egli dice, non è un elbano o quantomeno se è elbano ha più interessi d'altro genere, che quelli di risolvere positivamente e disinteressatamente i problemi agli elbani. A tutti coloro che Lei è riuscito ad assoggettare al Suo pensiero : state tranquilli, l'acqua l'avrete come sempre perchè non cambierà niente, dovrete solo sborsare cifre  più alte per il solito servizio. Per quanto riguarda l'impatto ambientale e naturalistico, sarà il tempo a dire la sua. Sono solidale con il Sig Campitelli!!!!
					
					
					
				