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franco da franco pubblicato il 21 Novembre 2017 alle 7:15
x paolino sponsor dei 5 stelle vivi a capoliveri splendido paese e lascia stare le cose che non conosci
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Luciano Campitelli da Luciano Campitelli pubblicato il 21 Novembre 2017 alle 4:39
[COLOR=darkred][SIZE=5]APPROVVIGIONAMENTO IDRICO ELBA … ( Riflessioni ) … [/SIZE] [/COLOR] Il gestore idrico integrato dell’Elba , come riportato su Elba Notizie del 10/04/2017 , ha indetto per quella data una conferenza stampa per comunicare agli Elbani che la stagione turistica 2017 avrebbe dovuto fronteggiare una grave crisi idrica. In conseguenza di ciò , veniva da ASA detto che (sic!) “ i comuni non devono più rilasciare concessioni edilizie per interventi che comportano nuova domanda di risorsa idropotabile e , inoltre , che l’incremento turistico dell’Elba dev’essere coordinato con lo sviluppo della rete idrica “ , cioè dev’essere fortemente disincoraggiato e diminuito . In definitiva ASA, nella sua veste di gestore idrico , mentre dice candidamente che abbiamo poca acqua , dice anche e soprattutto come dobbiamo amministrare l’ urbanistica , come orientare e programmare la stagione turistica 2017, cioè con il minor numero possibile di turisti . Le sofferte criticità idriche estive sono state il vero biglietto da visita di un gestore idrico che non è riuscito affatto nell’adempiere ai propri fini gestionali . Nei suoi ormai 16 anni di gestione idrica dell’Elba , ASA avrebbe dovuto adempiere appieno al proprio compito istituzionale di rendere l’isola autonoma dal punto di vista idropotabile con palpabili concreti risultati , avrebbe dovuto compiere atti tecnico-tattici tesi ad aggiungere nuove sostanziali risorse idriche a quelle ereditate al suo ingresso gestionale nel 2002 , ma nulla di ciò si è visto né toccato con mano per essere l’Elba ancora oggi , nel 2017, in presenza di gravi criticità idrico-estive, di prolungati razionamenti idrici creanti costernazione negli stanziali e nei turisti che la frequentano , a far pressoché nulla in termini di nuove aggiuntive risorse a quelle già disponibili . Quanto di illogico attuato dal Gestore ( dalla incongrua gestione dei campi pozzi ; all’ esito fallimentare del cosiddetto invaso collinare del Condotto a Portoferraio ; all tentativo abortito di impiantare un dissalatore in quel di Marciana Marina) , testimonia oggettivamente le proprie negative performances nella governance idrica . ASA è irriducibilmente portata ad eccellere nel produrre megaprogetti illogici quanto destituiti di accettabile substrato tecnico-scientifico (si pensi al cosiddetto invaso collinare del Condotto che ne è un palese incontrovertibile esempio) non volendo capire che , con razionali e mirati passi verso la ricerca dell’acqua sull’Elba in unione ad indifferibili interventi tesi ad abbattere le ingenti perdite d’acqua della rete distributiva , già da tempo avrebbe risolto tanti di quei piccoli-grandi problemi ad oggi negativamente persistenti sulla nostra realtà socio-economica per carenza d’acqua . Il dissalatore di Mola è divenuto ormai per ASA un “must” cui non poter rinunciare le cui motivazioni sono per noi di inafferrabile comprensione . Di questo passo , ci ritroveremo senz’ acqua , senza scorte idriche anche per l’estate 2018 , e quindi con i razionamenti , in assenza di una valida guida nella gestione idrica che imporrà alla Comunità Elbana serie riflessioni sul da farsi sul piano dell’approvvigionamento idrico . -- ( A ) Il dissalatore di Mola è quanto di più incongruo si potesse concepire rispetto all’ambiente su cui viene allocato per essere esso classificato “ zona umida di elevato interesse ambientale”. Il dissalatore proposto avrebbe quantomeno e comunque dovuto essere preceduto da un’approfondita e seria consulenza tecnico-scientifica articolata in differenziate branche specialistiche quali la geologia-idrogeologia , la biologia marina , l’agronomia , la chimica industriale , la pedologia , l’ ingegneria meteo-marina , l’ittiologia . Ma la Giunta Regionale Toscana ha approvato in data 12/04/2017 un Decreto di non assoggettabilità a procedura di VIA il progetto del dissalatore di Mola baipassando in tal modo ogni vincolo sovraimposto cui si sarebbe perentoriamente dovuto attenere (normative nazionali ed europee) . Ma chi ha fallito al Condotto può essere credibile e rassicurarci nel proporre un impianto industriale quale è il dissalatore di Mola ? Anche al Lido , come ovunque , l’acqua marina contiene sali disciolti di differente natura la cui quantità varia a secondo della stagione e dell’attività antropica circostante , potendosi però sostenere sin d’ora che mediamente i parametri chimico-fisici dell’acqua di mare di oggi verranno certamente modificati in negativo dall’azione del dissalatore . Il dissalatore modificherà nel tempo anche le varietà ittiche oggi esistenti a causa anche della salamoia immessa in mare in ingenti tonnellate. L’analisi dell’acqua di mare nel punto di presa e di scarico della salamoia del dissalatore darà risultati molto diversi fra l’oggi ed il domani , la rimineralizzazione dell’acqua permeata avverrà sul livello freatico locale con indubbie possibilità di ingresso di cuneo marino irreversibile nelle attuali falde della Piana di Mola. Chi ha già fallito al Condotto può essere credibile nel proporre il megaprogetto industriale di dissalazione a Mola ? Ma “cui prodest” il dissalatore di Mola ? Il processo di desalinizzazione richiede l’uso di sostanze chimiche di sintesi per purificare l’acqua (sodio , cloro , piombo , acido solforico , manganese ) . La desalinizzazione produce quantità di gas-serra come sottoprodotto della lavorazione di acque marine. Queste sostanze finiscono poi col divenire rifiuti provenienti dal processo di desalinizzazione e sono in concentrazioni alquanto elevate non certo salubri . La vita marina comunque e non da poco sarà alterata . L’assurdo incommensurabile è che il dissalatore , se dovesse essere realizzato , risolverà la propria azione solo nell’indurre gravi ed irreversibili pericoli all’ecosistema locale senza peraltro avere contribuito in nessun modo ad ottenere l’agognata autonomia idrica 360 giorni/360 e quindi neanche al superamento delle criticità idrico-estive (luglierin-agostane) ed ai conseguenti inauditi razionamenti idrici . Abbiamo contestato l’invaso del Condotto : (a) avevamo , ed abbiamo avuto a malincuore piena totale ragione , senza alcuna pubblica scusa da chi ne ha generato il fallimento spendendo vanamente milioni di euro di danaro pubblico ; (b) avremo a malincuore ragione anche col dissalatore di Mola , se mai venisse realizzato . C’ è chi mostra interesse spasmodico per il dissalatore non adducendo seri ed argomentati motivi che divengono di conseguente inafferrabile interpretazione, che preoccupa . Ignoranza tecnico-scientifica , assuefazione al “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare”, cioè assuefazione ai diktat di chi è al comando del potere e che non ammette alcuna posizione contraddittoria , sottomissione a volontà esterne ed estranee agli interessi elbani , interessi di parte politica di bassa lega , hanno indotto troppi paraculi ad un assordante silenzio che spiega perché l’Elba non evolve come vorremmo . Valutazione Ambientale ex-ante , Valutazione di Incidenza , Valutzaione di impatto Ambientale , Valutazione Ambientale Strategica , nulla di tutto ciò che poteva garantirci dal punto di vista dell’ impatto ambientale ed igienico-sanitario è stato fatto , si sono voluti ostinatamente ed arrogantemente sorvolare e baipassare tutti i vincoli imprescindibili per un impianto industriale del tipo del dissalatore . La miopia idrico-gestionale ha impedito di attuare le mosse tecnico-tattiche per il fine strategico da perseguire che era di rendere l’Elba autonoma dal punto di vista idropotabile e dunque l’incidenza sul complessivo deficit idrico non potrà che essere del tutto marginale ed insignificante anche in presenza di uno o due dissalatori . n ( B ) Almeno dal 2006 in poi , il cosiddetto invaso collinare del Condotto di Portoferraio è sempre stato definito un bacino idrico alimentato da acque meteoriche provenienti da un bacino idrogeologico di circa 7 ettari e che le sue acque avrebbero supplito in via definitiva alle note insopportabili criticità idrico-estive di Portoferraio e del resto dell’Elba . E’ bene precisare subito che la realizzazione di un bacino idrico artificiale si riscontra sempre in territori di montagna o alto-collinari dove sussistono le condizioni naturali di reperibilità idrica in termini di portata idrometrica totale e di continuità della stessa .Tali ambiti devono essere caratterizzati da condizioni geomorfologiche che consentano la realizzazione di uno sbarramento e del relativo bacino artificiale , condizioni nella generalità dei casi individuabili in valli fluviali ampie e/o lunghe e terminanti con una stretta morfologica . Un invaso interessa dunque un ambito territoriale a cui sia associata un’elevata qualità ambientale per cui le acque che vi si immettano siano di elevato valore stante la sua remota collocazione in condizioni di bassa o del tutto assente pressione antropica ed ancor più di assenza di pressione industriale e/o similare . Si è andati a realizzare un invaso collinare (è improprio chiamarlo invaso, è solo un banale deposito d’acqua costato milioni di euro di danaro pubblico , danaro mal speso dai risultati idrici di nessuna valenza in rapporto al deficit idrico dell’Elba , particolarmente nell’estate , di cui ad oggi nessuno è stato chiamato a rispondere) . Si è andati a fare un invaso in una ex-cava dismessa da oltre un decennio in cui non vi era né vi è alcuna valle fluviale di qualche significatività idrica né dove poteva essere sbarrato un fiume o un fosso di notevole portata , in quanto inesistente , con ristretto bacino imbrifero , con conformazione morfologica stretta a monte e molto larga a valle dove doveva essere incassata la diga di sbarramento . Si era dunque in una situazione complessiva del tutto contrastante con i parametri tecnico-idrologico-idraulici di riferimento universalmente riconosciuti che devono presiedere alla realizzazione di un qualunque anche modesto bacino idrico artificiale . Nel caso poi dei piccoli invasi , la necessità di contenere i costi entro limiti i più ristretti possibili affinché l’opera risulti conveniente , la selezione delle aree operata in via preliminare per la ricerca del luogo adatto porta solitamente già ad escludere quelle soluzioni che presentino serie perplessità di fondo o evidenti carenze geologiche oltreché idrografico-idrologiche , oltre che ambientali , com’era il caso della ex-cava del Condotto . Prima di partire col progetto del cosiddetto invaso del Condotto esistevano oggettivi motivi di particolare attenzione che avrebbero dovuti essere rigorosamente valutati prima di dargli il via , ma evidentemente da parte del Gestore non c’era tempo da dedicare e destinare a simili importanti valutazioni tecnico-geologico-ambientali di preliminare estrema rilevanza in rapporto a quanto di assurdo si andava realizzando . n ( C ) Ci ha incuriosito leggere il Bilancio Socio Ambientale 2016 di ASA SpA . Da esso emerge che il centro nevralgico del Piano è caratterizzato dall’attenzione e dal rispetto verso la salvaguardia dell’ambiente . Dovrebbe trattarsi di uno strumento teso alla trasparenza ed alla lealtà di ASA verso l’utenza . Questo mi ha indotto a leggere con scrupolo la “carta del servizio idrico integrato : principi e standard “ allegata al Bilancio . La carta si articola in 7 paragrafi di rilevante interesse ; di essi mi ha incuriosito molto la lettura dei paragrafi 2-6-7 dal titolo “continuità (2) , efficacia ed efficienza (6) , sicurezza e rispetto dell’ambiente (7) . Il paragrafo (2) recita sic! : “ viene garantito l’impegno ad erogare un servizio continuo regolare e senza interruzioni” . Il paragrafo (6) recita sic! : “l’Azienda , in qualità di Gestore , persegue l’obiettivo del progressivo e continuo miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del servizio , adottando le soluzioni tecnologiche , organizzative e procedurali più funzionali allo scopo “ . Il paragrafo (7) recita sic! : “ L’uso della risorsa idrica deve rispettare la Direttiva 2000/60/CE e deve essere effettuato nel rispetto della sicurezza ambientale e della tutela della salute umana . Questo implica per il Gestore l’impegno costante di sviluppare gli studi idrogeologici per la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento “ Orbene , nessuno dei contenuti dei succitati paragrafi della “Carta del servizio idrico integrato : principi e standard” è stato ad oggi adempiuto dal Gestore idrico dell’Elba . Infatti : -- ( 1 ) La mancata continuità e regolarità del servizio idrico ha comportato in pieno agosto 2017 , come nelle estati precedenti senza soluzione di continuità temporale , reiterate interruzioni del servizio con prolungati insopportabili razionamenti nell’erogazione dell’acqua e gravi ricadute negative sul piano socio-economico . -- ( 2 ) Per il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del servizio idrico elbano Il Gestore ASA ha adottato soluzioni tecnologiche e procedurali fuori da ogni serio ed oggettivo substrato tecnico-scientifico e normativo dal momento in cui : (a) per aggiungere risorse idriche a quelle già in essere per l’Elba tese all’ottenimento della propria reale autonomia idrica ha impiegato milioni di euro in modo fallimentare nell’assurdo progetto del cosiddetto invaso collinare del Condotto , essendo nulla più di una squallida pozzanghera d’acqua di ignota qualità e provenienza ; (b) per il dissalatore di Mola , ha baipassato ogni procedura normativa nazionale ed europea che obbligavano perentoriamente a che , prima di passare al progetto esecutivo del dissalatore , si doveva fare prima una VIA specifica dettagliata del lugo e dell’ambiente in cui si intendeva allocarlo . -- ( 3 ) Il Gestore ASA avrebbe dovuto sviluppare costantemente gli “Studi Idrogeologici” per la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento . ASA non ha mai adempiuto a questo basilare principio di ricerca delle potenziali riserve idriche sotterranee dell’Elba che avrebbero reso realmente possibile in questi 16 anni di gestione ASA di ottenere l’agognata autonomia idrica . Luciano Campitelli
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GESTIONE ASSOCIATA TURISMO da GESTIONE ASSOCIATA TURISMO pubblicato il 21 Novembre 2017 alle 4:35
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Gestione Associata per il Turismo, il 23 novembre l’incontro dei Sindaci per deciderne il futuro. Sul tavolo turismo, promozione e il canile/gattile comprensoriale. [/SIZE] [/COLOR] Si terrà alle ore 10.00 di giovedì 23 novembre, presso la Sala consiliare del Comune di Capoliveri, la prossima seduta della Consulta dei Sindaci della Gestione Associata per il Turismo dell’Isola d’Elba. Un incontro fondamentale per le attività della Gat che servirà innanzitutto per portare all’attenzione dei sindaci dei comuni elbani quali potrebbero essere gli sviluppi e le opzioni future, dato che la convenzione è scaduta e si sta lavorando in regime di prorogatio. Durante la seduta si discuterà anche del tema del canile comprensoriale. Secondo punto all’ordine del giorno, è infatti la presa d’atto da parte dei rappresentanti dei comuni dell’isola della bozza di convenzione per la gestione associata tra i comuni elbani per la realizzazione e gestione del canile/gattile comprensoriale per la lotta al randagismo e l’attivazione di un servizio di pronto soccorso veterinario h24 attivo su tutto il territorio dell’isola. In discussione anche la conseguente e necessaria presa d’atto dello schema di contratto di sponsorizzazione definitivo per la realizzazione e gestione del canile/gattile, contratto da stipularsi fra l’ente individuato quale capofila della nascente gestione associata per il canile (il Comune di Capoliveri, dove sorgerà la struttura), e la fondazione tedesca Bastet Stiftung, che donerà per la realizzazione del progetto 600.000 euro. Altri temi importantissimi saranno affrontati nella prossima seduta: saranno, infatti, portati all’esame dei sindaci i dati turistici relativi alla stagione 2017 da poco conclusa nonchè il bilancio sull’attività promozionale svolta nei mesi appena trascorsi. In discussione anche il programma delle attività 2018/2020 con le proposte promozionali per il territorio e il bilancio del prossimo biennio, nonché le indicazioni alla Camera di Commercio per la promocomercializzazione delle imprese dell’Isola d’Elba. Infine sarà portato sul tavolo della Gat un altro tema sensibile per il futuro socio economico dell’isola quello dei trasporti aeroportuali da e per l’Elba, con particolare riferimento al prossimo biennio e la situazione dello scalo aeroportuale elbano di La Pila, dove sono appena stati avviati i lavori per l’allungamento della pista.
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LA CITTADELLA .. da LA CITTADELLA .. pubblicato il 20 Novembre 2017 alle 16:24
[COLOR=darkblue][SIZE=4]LA “CITTADELLA” (DIMENTICATA) DI PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR] Per integrare la visita guidata di sabato scorso alla cittadella sotterranea ci piace ricordare alcuni cenni di storia L'attuale ristrutturata “Gattaia” in origine era un ex deposito di carburanti della Regia Marina Militare realizzato nel 1921 in epoca fascista secondo un progetto sul quale intervenne in larga misura l'Ingegner Nervi; Il deposito occupa una vasta area sotterranea che dal promontorio di S.Fine giunge fino alla stazione di pompaggio in prossimità del Molo Gallo. L'ingresso principale è situato all'altezza del tornante di Via Ninci e precisamente nel piazzale della "Casermetta" esterna alla struttura in oggetto, ma facente parte del complesso militare medesimo; un muro alto circa quattro metri su un tratto di un centinaio di metri delimita la gran parte del tratto superiore di Via Ninci e copre alla vista esterna anche la struttura della casermetta. Al piazzale medesimo si accede tramite un vecchio cancello sopra il tornante di S.Fine e anche da una porta in ferro situata lungo il muro; all'interno del piazzale vi sono alcuni accessi ai vari livelli della struttura scavata nella roccia all'interno del monte sottostante al Forte Falcone, accessi che sono attualmente murati per motivi di sicurezza. La struttura sotterranea, oltre all'importanza storico - militare, è anche un rimarchevole esempio di ingegneria industriale e architettura con ardite soluzioni strutturali ancora oggi difficilmente progettabili ; è per questo ancora più entusiasmante pensare che essa è stata realizzata quasi cento anni fa. Essa era concepita come una struttura autosufficiente ed atta a garantire per lungo tempo ed in piena autonomia la sopravvivenza degli occupanti; oltre ai depositi di carburante, uno da tremila tonnellate, uno da mille tonnellate e due da trecento, vi sono realizzati dei dormitori, una cucina con sala mensa, un deposito d'acqua a doppia struttura di contenimento di oltre centomila litri, oltre a tutti gli altri servizi tipici di una vera e propria città fortezza. Da qui il nome "Cittadella" coniato da alcuni vecchi del paese. Gettiamo un sasso nello stagno delle possibilità ferrajesi mai sfruttate …. un percorso che se ripristinato sarebbe di grande interesse nazionale valorizzando un area almeno fino a sabato scorso sembrava ( colpevolmente) dimenticata…… F.P
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Riccardo Nurra da Riccardo Nurra pubblicato il 20 Novembre 2017 alle 16:12
[COLOR=darkred][SIZE=5]LA "CITTADELLA" DI PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR] Sabato scorso, l'Amministrazione Comunale, in collaborazione con la società partecipata “Cosimo de' Medici”, ha organizzato una visita guidata alla “cittadella sotterranea”, posta sotto le Fortezze Medicee. Tale visita è stata organizzata ed offerta ai volontari di Portoferraio per le loro svariate attività di collaborazione con il Comune, al fine di far conoscere a questo apprezzato gruppo un'ulteriore ricchezza del nostro territorio. Si tratta di una serie di tunnel costruiti e in uso alla Marina Militare sin dal 1930 e fino al 1980 circa, utilizzati per stoccare il carburante che poi serviva a rifornire i serbatoi delle navi da guerra che, per tale operazione, attraccavano davanti alla “Gattaia”. La visita è stata particolarmente interessante e gradita dai volontari di Portoferraio e, considerato l'interesse suscitato, non si esclude che la partecipata “Cosimo” ripeta l'esperienza con gruppi di residenti che desiderano visitare questo affascinante sito. Nell'occasione l'Amministrazione Comunale ha voluto ringraziare e riconoscere l'azione dei volontari che, in collaborazione con l'Ufficio Tecnico, concordano operazioni di pronto intervento e bonifica di zone del paese, in modo particolare parchi giochi e giardini, al fine di rendere sempre più vivibile e dignitoso il nostro paese.
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 20 Novembre 2017 alle 15:02
[COLOR=darkblue][SIZE=3]Cinema Teatro Flamingo – Capoliveri Mercoledì 22 gennaio, ore 21.30 Dopo il successo di “Perfetti sconosciuti”, una nuova intrigante commedia firmata da Paolo Genovese [/SIZE] [/COLOR]
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PINOCCHIO & LE BUGIE.... da PINOCCHIO & LE BUGIE.... pubblicato il 20 Novembre 2017 alle 12:48
Di solito prima o poi la verità viene a galla. Mi riferisco alle elezioni amministrative di nuova Ostia, vinte dalla candidata del M5S, lo stesso movimento che è alla guida della capitale nonostante molti sostengono ancora la incapacità della sindaca, per cui come sempre, prima o poi la verità viene fuori, altrimenti non si capirebbe la vittoria di nuova Ostia e del fatto che il M5S è abbondantemente avanti a tutti con le preferenze (sondaggi) di voto. Paolino l'Arrotino-
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Francesco Semeraro da Francesco Semeraro pubblicato il 20 Novembre 2017 alle 10:58
[COLOR=darkred][SIZE=4]AL DISABILE INTERESSA TROVARE PARCHEGGIO CON O SENZA "NO FAR ACCESS" [/SIZE] [/COLOR] Al disabile interessa solo trovare posto nel parcheggio a lui riservato che spesse volte è occupato da chi non ha diritto. Un normale cittadino, anche se in precedenza ha lavorato per la pubblica Amministrazione, non può indignarsi per una difficoltà che ferisce una parte della popolazione con problemi di salute e timidi nel far valere i propri diritti che subito è attaccato mediaticamente da chi, forse, doveva provvedere a garantire la messa in opera e la piena funzionalità del "NO FAR ACCESS" Non voglio entrare nel merito della discussione ma credo che questa diatriba abbia portato a conoscenza dei cittadini quali difficoltà incontra un disabile a parcheggiare nello spazio a lui riservato. Inoltre questo scambio di vedute piuttosto personali, ha dato modo all'Amministrazione locale e agli enti preposti al controllo sul territorio di prestare più attenzione a chi occupa i parcheggi riservati alle persone inabili. Molti parcheggiano nello spazio esibendo il cartellino senza avere il disabile a bordo o in accompagnamento anzi, molte volte il titolare di quel contrassegno da mesi non usa la vettura. Capita anche che i tagliandi esposti sono fotocopie. Io avrei risposto con un "GRAZIE" al cittadino per la segnalazione e forse della mia stessa idea sono i disabili che hanno finalmente qualcuno che pone l'attenzione a una loro difficoltà. Francesco Semeraro.
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MARI&MONTI 2018 da MARI&MONTI 2018 pubblicato il 20 Novembre 2017 alle 10:09
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Anche nel 2018 torna la Combinata Mari e Monti, Capoliveri e Cortina per due gare da forti emozioni [/SIZE] [/COLOR] Dopo l’apertura iscrizioni di Capoliveri Legend Cup e Cortina Trophy, sono giunte tante richieste per la Combinata Mari e Monti, che negli scorsi anni ebbe tanto successo. I due comitati hanno pertanto deciso di riproporla, mantenendo lo spirito che l’aveva fatta apprezzare: Amate la mountainbike e vi piace correre su percorsi spettacolari? Amate la mountainbike e i luoghi incantati offerti da alcune gare? Amate “Mare e Monti” e vorreste sempre correre su percorsi da vera mtb? Due gare incredibili, la Capoliveri Legend Cup, la gara elbana internazionale, prova dell’UCI World Marathon Series, e la Cortina Trophy, alla sua terza edizione e già tra le gare preferite per il calendario 2018, con i suoi luoghi incantati tra le Dolomiti ampezzane. Due gare dal fascino unico, Capoliveri, con i suoi single track tra la macchia mediterranea a strapiombo sul mare, immersi nella magia del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, e Cortina, con i suoi sentieri avvolti dalle Dolomiti, riconosciute dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Ed ecco che il 20 novembre riaprono le iscrizioni alla Combinata Mari e Monti, che permette di correre le due gare, beneficiando della griglia privilegiata e le rende molto convenienti. Dal 20 novembre, fino al 31 dicembre, ci si potrà iscrivere al costo di €60, mentre dal 1 gennaio al 30 aprile la quota sarà di €70, per poi passare a €80 fino al 10 maggio. L’iscrizione potrà essere effettuata indistintamente tramite i siti delle due gare, ovviamente, per tempi tecnici, si risulterà iscritti alla seconda a distanza di qualche giorno dalla prima. Anche la formula resterà invariata, basterà portare a termine entrambe le gare, sui percorsi marathon o granfondo, per entrare nell’elenco dal quale verranno estratti otto nominativi, che vinceranno: - 1 soggiorno di una settimana per due persone a Capoliveri - 1 soggiorno di una settimana per due persone a Cortina - 3 cesti con prodotti tipici elbani - 3 cesti con prodotti tipici ampezzani Il 13 maggio e il 14 luglio vivi la vera MTB! Non lasciatevi sfuggire questa occasione! Iscrivetevi alla Combinata Mari e Monti, per due appuntamenti impedibili della vostra stagione 2018, che accontenteranno anche le vostre famiglie, portandole a trascorrere una vacanza in due tra i luoghi più affascinanti d’Italia. Per info e iscrizioni: Capoliveri Legend Cup: [URL]www.capoliverilegendcup.it[/URL] Cortina Trophy: [URL]www.cortinatrophy.com[/URL]
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battibecco da battibecco pubblicato il 20 Novembre 2017 alle 8:44
Ridicolo questo battibecco tra assessore e ex geometra comunale La situazione viabilità portoferraiese è assurda, e le responsabilità sono molteplici. Bertucci si concentri sui problemi reali e non sulle polemiche. Le strisce sono invisibili, in alcune zone sono multicolore gialle blu o bianche, i vigili urbani verbalizzano in modalità casuale, inoltre siamo l'unico comune nel mondo in cui i posti disabili non sono in alcun modo a regola. Sul dosso in via manganaro ce ne era uno, annientato dal dosso stesso. Nel piazzale della linguella vi sono i cartelli in qua e là e le strisce in altre posizioni. In alcuni posti del paese sono addirittura davanti ai bidoni della spazzatura (dove vi sarebbe il divieto per effettuare lo svuotamento). Svegliatevi e cominciate a girare il paese e sentire cosa dice la gente.
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COPIARE SI, MA BENE.... da COPIARE SI, MA BENE.... pubblicato il 20 Novembre 2017 alle 8:22
Il sistema elettorale approvato a colpi di fiducia che ha visto una grande ammucchiata politica, è un sistema molto simile a quello tedesco, sistema che porterà a nuove elezioni in Germania a causa del mancato accordo tra i partiti. Tutto questo mi riporta indietro di qualche anno, quando a scuola i meno bravi copiavano sempre i compiti, e c'era sempre qualcuno che sbagliava anche a copiare. Paolino l'arrotino-
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AUTOSPURGHI-ELBANI da AUTOSPURGHI-ELBANI pubblicato il 20 Novembre 2017 alle 4:57
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X x sig. Elio da X x sig. Elio pubblicato il 19 Novembre 2017 alle 19:14
Mi spiace doverla correggere, si tratta di soldi già incassati dall’amministrazione che devono essere impegnati per essere spesi, la giunta Montauti ha ritenuto opportuno sistemare le strade ........se non ha alcuna conoscenza di come funziona la pubblica amministrazione non si sbilanci altrimenti rischia di fare cattive figure come in questo caso. Saluti da Campo
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LOTTERIA DI NATALE da LOTTERIA DI NATALE pubblicato il 19 Novembre 2017 alle 17:20
Come ogni anno la Pubblica Assistenza Croce Verde di Portoferraio otrganizza la "Lotteria di Natale". Nel ricordatre a tutti che i tagliandi sono già in vendita presso i negozi di Portoferraio e dell'Isola che hanno aderito alla iniziativa dell'associazione, la P.A. Croce Verde vi ricorda quali sono i premi messi in palio quest'anno: 1° Premio LANCIA YPSILON 5 porte, 2° premio Orologio LOCMAN, 3° premio Set ACQUA DELL'ELBA, 4° Premio Televisore LCD, 5° Premio Netbook Asus. 6° Premio Tablet, 7° Premio Macchina caffe espresso, 8° Premio Cellulare. I tagliandi sono in vendita anche presso l'Associazione e in Piazza Cavour nel box allestito appositamente dove sono esposti anche tutti i premi in palio. L'estrazione avverrà Sabato 6 gennaio 2018 in Piazza Cavour durante il tradizionale spettacolo organizzato dall'Associazione stessa in collaborazione con il Comune di Portoferraio. La P.A. Croce Verde nel ringraziare i maggiori Sponsor della Lotteria di Natale: Banca dell'Elba, Locman, Acqua dell'Elba e Nocentini Group, nonchè tutti i negozi aderenti all'iniziativa, confida in tutti i cittadini elbani nell'acquisto dei tagliandi, (€ 5,00) perchè il ricavato servirà all'acquisto di attrezzature sanitarie per l'emergenza/urgenza sulle proprie ambulanze. Il Presidente Paolo Magagnini
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X il messaggio di risposta a bike park da X il messaggio di risposta a bike park pubblicato il 19 Novembre 2017 alle 16:25
Altri avrebbero fatto meglio, dice lei, ma in giro, finora, ho visto solo peggio. A Rio hanno il territorio e hanno avuto anche fior di milioni, grazie ad Altero Matteoli, eppure che hanno fatto? Senza offesa per nessuno non direi che possa essere cosa buona una Jeep che porta in giro turisti, devastando sentieri, arbusti, funghi e animali autoctoni. Il Parco è un patrimonio se trattato nel modo giusto e Ruggero è stato unico pure in questo.
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X Sig Elio da X Sig Elio pubblicato il 19 Novembre 2017 alle 14:11
Sig. Elio legga bene che la copertura economica sarà soddisfatta dalle multe ed oneri di urbanizzazione.....non si capisce su quale basi economiche possono fare questi computi! Garantendo tot multe e oneri? Quindi ci faranno a noi residenti ed ai turisti tante belle multe per pagare gli asfalti, di oneri vediamo il piano operativo quando sarà pronto e se lo sarà...non facevano prima a fare una colletta? Lasci perdere altrimenti ci salassano...
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X Capoliveri bike park da X Capoliveri bike park pubblicato il 19 Novembre 2017 alle 14:00
Non c'è bisogno di essere illuminati quando si hanno a disposizione soldi e territorio predisposto.., anzi ti dico che altri avrebbero fatto anche meglio.
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DOV'E' LA DESTRA DOV'E' LA SINISTRA.... da DOV'E' LA DESTRA DOV'E' LA SINISTRA.... pubblicato il 19 Novembre 2017 alle 12:35
Nella legge di stabilità del 2000, per l'anno finanziario 2001, a gennaio di quell'anno entrò in vigore una legge del governo Berlusconi che prevedeva l'aumento delle pensioni ad un milione di lire. Oggi a distanza di sedici anni, lo stesso Berlusconi annuncia che qualora al governo, aumenterà tutte le pensioni minime a 1000€ mensili, e ha parlato del fatto che molti italiani non si possono più curare, ma questo accadeva anche prima, per cui aspettiamo a parlare di questo aspetto. Dall'altra, il governo attuale di centrosinistra, conferma l'aumento dell'età pensionabile a 67 anni dal 2019 per poi arrivare a 70 anni negli anni a venire, senza una parola su un eventuale aumento delle pensioni che io non definisco minime, ma da fame e di chi ha seri problemi economici per curarsi adeguatamente. Non sono mai stato un elettore di Forza Italia o del centro-destra, non lo sono e non lo sarò mai, ma quello che ho scritto corrisponde alla verità, verità che si rivela solo quando si rinuncia a tutte le idee preconcette. Paolino l'Arrotino*****
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Dante Leonardi da Dante Leonardi pubblicato il 19 Novembre 2017 alle 10:22
[COLOR=darkred][SIZE=4]DIRITTO DI REPLICA [/SIZE] [/COLOR] Non capisco questa “presa di cappello”, quando No Far Access cominciò a muovere i primi passi nel 2011, data lontana e antecedente a quando Adalberto posò il suo fondoschiena sulla poltrona di Assessore e magari informato di questo finanziamento Europeo, oltretutto l’Ente titolato nel progetto era la Provincia di Livorno, che poi ha ceduto quale utilizzatore degli impianti l’Ufficio di Polizia Municipale. Riguardo le paline abbattute, se permetti, erano elementi a me sconosciuti perché l’Ufficio Tecnico, settore OO.PP, manutenzioni e viabilità, non è mai stato coinvolto in nessuna fase della progettualità, per cui nessun aggravio di lavoro, come pure sai bene che non esiste corrispondenza in merito, come giusto che fosse. Adalberto carissimo, le domande che mi posi anni fa, me le ha rinfrescate il Prianti con le foto del cartello abbattuto e quello che conosco è semplicemente per curiosità personale, visto che ritengo meritoria qualunque azione volta a ridurre la marginalità delle aree deboli e delle persone disabili, intervenendo sul tema dell’accessibilità ai servizi e della mobilità. Però se vi hanno consegnato un giochino che non funziona, ridatiglielo denunciandolo pubblicamente, perché le responsabilità a volte sono maggiori per chi tiene il sacco rispetto a chi non rispetta le regole. Per concludere, piccola precisazione, il mio ultimo giorno di lavoro è stato il 31 Luglio, un mese in più da poter raccontare. Fraternamente Dante Leonardi
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PARCHEGGI DISABILI E BARRIERE ARCHITETTONICHE-CAPOLIVERI- da PARCHEGGI DISABILI E BARRIERE ARCHITETTONICHE-CAPOLIVERI- pubblicato il 19 Novembre 2017 alle 9:32
Leggo su questo blog e su alcune testate giornalistiche locali, la polemica a proposito del "sistema sperimentale di telecontrollo stalli riservati ai disabili" di Portoferraio. Ebbene, a CAPOLIVERI questo tipo di polemica non esiste, in quanto per i disabili è impossibile parcheggiare nelle due piazze del centro di CAPOLIVERI nei posti riservati agli stessi, perché non esistono i parcheggi specifici, figuriamoci gli stalli. Non solo, nella piazza Matteotti, nonostante la stessa non sia interdetta totalmente al traffico, per i disabili è impossibile transitare visto che non esiste nella cartellonistica all’altezza del teatro Flamingo, una autorizzazione specifica.
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