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113395 messaggi.
A proposito di porti turistici da A proposito di porti turistici pubblicato il 18 Dicembre 2017 alle 7:33
Da articolo su Elbareport di stamani 18 c.m.:Porti turistici: al via 800 posti barca a Piombino (e all'Elba?) ......e come disse il consigliere Braschi nel giorno sella separazione delle due Rio nel CC. del 1882..."La piaggia non sarà altro che un luogo di gente raccogliticcia ed un porto di barche pescherecce".... Vedremo ora cosa sapranno fare gli amministratori del NUOVO COMUNE DI RIO ,panacea di tutti i mali,su questo importante problema della portualità....quelli del SI' hanno sostenuto che i 2 paesi uniti saranno più forti e conteranno di più (sì.. a briscola...).........VEDREMO.....
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NUOVO COMITATO CARPANI da NUOVO COMITATO CARPANI pubblicato il 18 Dicembre 2017 alle 4:47
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Stradino da Stradino pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 20:19
Come mai su questo blog nessuno fa notare la schifezza che ha fatto la Sales nell'asfaltatura del Capannone. Forse era meglio prima, e gratis. E chi deve controllare ?
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Olivocultore da Olivocultore pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 18:43
Case, alberi tagliati, link....... certo che sei proprio attento e informato. Vediamo cosa dicono i regolamenti e i CC, poi se ne parla...... un misero ulivo se a casa tua, sul lungomare e senza giardino, un albero curato e in perfetto stato se del comune. Spero che chi di dovere abbia le fotografie di come era. Ma perché, perché e perché........... i caki li ha salvati l'opinione pubblica con promessa di incatenamenti e minacce su Facebook , questo invece l'avete tagliato alla chetichella...... da una parte li piantate e dall'altra li tagliate. Questa è schizofrenia e prepotenza, ma mi sa che se ne sono accorti già in parecchi, soprattutto dopo la riunione di ieri della Proloco. Cric, Grinc, Crunc, secondo me sei solo Trash.
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LIONS CLUB ISOLA D’ELBA da LIONS CLUB ISOLA D’ELBA pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 16:14
[COLOR=darkblue][SIZE=4]FESTA DEGLI AUGURI DEL LIONS CLUB ISOLA D’ELBA Evento ispirato alla solidarietà [/SIZE] [/COLOR] Solidarietà e concreta vicinanza a chi non può vivere con serenità il periodo delle feste natalizie hanno costituito il filo conduttore, come già avviene da molti anni, della Festa degli Auguri, il tradizionale incontro che il Lions Club Isola d’Elba organizza a ridosso della fine dell’anno. Al tavolo della presidenza infatti, oltre al maestro Luciano Regoli, già insignito di Targa Lions e recente testimonial del concorso “Un Poster per la Pace” indetto in questi giorni fra gli alunni delle scuole medie elbane, ed il Cap. Luigi Scimeta, Comandante della locale Compagnia della Guardia di Finanza, sedevano due rappresentanti dell’Associazione Diversamente Sani alle quali il presidente del Club Marino Sartori ha devoluto un contributo destinato ad integrare le meritevoli attività svolte dal loro sodalizio. La Signora Cristina Orzati, che rappresentava l’Associazione in sostituzione del presidente Edy Papi, ha brevemente descritto il loro impegno nel seguire gli ammalati oncologici al 4° piano dell’ospedale elbano. Osservazione, personale sperimentazione e percezione della necessità di dare sostegno materiale, morale e logistico agli ammalati ed ai loro familiari, soprattutto quando debbono recarsi per le cure fuori dall’Elba, sono i principali stimoli che hanno fornito il catalizzatore per la formazione, solo un anno fa, del primo gruppo di volontari. “Oggi – ha proseguito la Orzati- disponiamo di psicologo, alimentarista, addetti all’aiuto estetico e al superamento della fase che segue l’intervento; ma vogliamo proseguire, fiduciosi che, pur essendo la malattia oncologica molto pesante, si possa andare oltre”. Nel ringraziare i Lions per l’ elargizione, forse consapevole che è consuetudine del Club seguire l’iter delle donazioni sino alla loro concreta conclusione, la Orzati ha precisato che la destinazione dell’importo è già stata stabilita: servirà per l’acquisto di un set di tavoli di servizio da mettere subito in uso al 4° piano. L’alto tenore dell’evento ha inoltre offerto l’occasione per insignire i lion Dr. Corrado La Rosa del MELVIN JONES, il più alto riconoscimento lionistico, assegnato direttamente dalla sede USA della Lions International Association. Nel consegnare l’onorificenza il presidente Sartori ha ricordato l’impegno di La Rosa cinquant’anni orsono nella fondazione del Club, della quale è stato il primo ispiratore, e la sua costante attiva presenza nell’organizzazione e nella realizzazione dei vari programmi promossi dal sodalizio. Nel corso della serata è stato distribuito ai soci l’ultimo numero del Notiziario del Club comprendente il semestre giugno/dicembre 2017. L’incontro è stato animato da suggestivi brani e melodie del duo musicale Cioni/Paoli e dalla bella intonazione di “Silent Night” eseguita dal Presidente del Club.
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Italo Bolano da Italo Bolano pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 16:08
[COLOR=darkblue][SIZE=4]La cultura necessaria oggi come veicolo di sviluppo turistico per l'Elba Un Museo internazionale d'Arte Moderna, 50 monumentali interventi decorano l'Isola [/SIZE] [/COLOR] di Italo Bolano Prendo spunto da quanto scritto da Cecilia Pacini circa la necessità di “fare cultura”, esigenza pressante del turista moderno. E' ciò che prevedevo in un'intervista alla “Nazione” nel 1967 quando creai il crocevia di noti artisti internazionali provenienti da tutto il mondo quali il tedesco Emile Schumaker, il russo Lasar Galpern, vari amici di Chagall e numerosi artisti americani ed europei che mi aiutarono ad esporre per la prima volta all'Elba l'arte moderna (vedi articoli di Alfonso Preziosi sul corriere elbano). Questo International Art Center ha ospitato migliaia di turisti per oltre 50 anni ed è a tutt'oggi il solo luogo d'arte e cultura aperto regolarmente al pubblico. Si è dedicato ai pazienti della psichiatria elbana e costituisce anche un possibile luogo di aggregazione per gli anziani. Il Centro d'Arte, con i suoi monumenti, è uno dei più fotografati all'Isola dalle migliaia di turisti che ogni anno vengono a scoprire e a fare esperienze d'arte. Sono tutti così gioiosamente sorpresi dal luogo come “un'Isola nell'Isola” e quasi tutti lasciano pensieri e frasi commoventi (vedi la “pila” dei “libri degli ospiti” ). In questo luogo a spese mie per più di 50 anni ho organizzato circa 350 serate con conferenze sui più svariati argomenti, dall'arte alla scienza. Tanti turisti hanno anche usufruito dei laboratori sperimentali soprattutto per realizzare ceramiche con materiali elbani oppure per un'esperienza di ceramica “veloce” con la tecnica Raku. Ho decorato l'Isola con decine e decine di interventi d'Arte negli otto comuni (secondo esempio dopo quelli all'Isola di Lanzarote decorata da César Manrique con l'appoggio del governatore dell'Isola. (Vedi “Isola d'Elba un Museo diffuso di Arte Contemporanea all'aria aperta – G.Mondadori, 2013) Lanzarote è un delle mete più frequentate con voli settimanali da tutta Europa. Per primo ho scoperto le opere di Klee all'Elba che venivano esaltate dal prof. Alfonso Preziosi con prime pagine intere sul Corriere elbano. Tengo a sottolineare che il “Portoferraio” di Klee lo scoprii a Stoccarda e me lo feci fotografare da un'amica in casa di una vecchietta che volle 150 mila lire, poi giustamente è stato diffuso nelle mostre dell'Isola. Ho fatto conoscere anche Giorgio De Chirico che tanto amava l'Elba e che avrebbe comprato la pineta di Magazzini se non fosse stato dissuaso dalla gente del posto con una falsa minaccia di infestazione di serpi. Ho donato 20 tele di grandi dimensioni con la vita di Cristo alla Diocesi di Massa Marittima da cui dipende la Chiesa di San Gaetano a Marina di Campo, oggi divenuta un Museo d'Arte Sacra. Ho accennato in sintesi le cose principali fatte all'Elba e per l'Elba in una vita a lei dedicata senza aver mai avuto un grazie da nessuno ma spesso con molte delusioni. Questi monumenti dell'Elba, in armonia con la sua rigogliosa natura, sono stati esaltati nei vari libri pubblicati in Italia e all' estero comprese le pubblicazioni sugli aerei. Per non dire che nelle mie varie mostre, in Italia e all'estero, ho sempre parlato dell'Elba, vedi la mostra itinerante di Napoleone che da Waterloo attraversò varie città fino a Portoferraio. Non mi sembra poco tutto ciò per un figlio di disoccupato e poi solo insegnante nelle scuole statali, senza sostegni economici di nessun genere. A questa età rifletto, guardo in silenzio tutte queste opere e vedo partire con me lo storico e unico luogo dell'Art Center che quotidianamente ha fatto cultura sull'Isola. Andrebbe salvato come tanti hanno detto, soprattutto gli amanti appassionati della propria terra come il prof. Alfonso Preziosi che ha anche creato la sezione di Italia Nostra dell'Isola. A parer mio questo unico luogo dedicato all'arte e alla cultura potrebbe continuare una vera e propria scuola di arte e ceramica (che non esiste all'Elba) e costituire anche un luogo di intrattenimento alternativo per turisti e residenti (anche piccoli paesi come Montemurlo anno una scuola d'arte). E perché di ciò non se ne interessano la Gestione Associata o altre associazioni che promuovono l'Elba? Io credo che ancora dopo oltre mezzo secolo di turismo manchi questa “cultura della cultura”. E' doveroso però riconoscere che il Comune di Portoferraio ha recentemente accolto l'idea di un Museo di Arte moderna, con opere da me donate e sostenuto da generosi mecenati di Torino, per iniziare al Falcone ( con una piccola sezione di ceramiche) un percorso che, con adeguati spazi già previsti e da prevedere, possa ospitare le future donazioni mie e di opere di artisti internazionali e offrire ai giovani e ai turisti europei anche una visione moderna della realtà culturale elbana. Mi auguro che anche Italia Nostra, che tanto sta facendo per sostenere la cultura e l'arte all'Elba, possa prendere in giusta considerazione anche le mie opere e il mio operato di oltre 50 anni sull'Isola. Nelle foto: - La targa di nascita dell' International Art Center di San Martino - “Città su due colline” di Paul Klee - Giorgio De Chirico sul porto ancora devastato dai bombardamenti - La prima sezione del Museo d'Arte moderna al Falcone
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per marinese da per marinese pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 15:09
perdonami disattento marinese ma nell'ultimo quinquennio non so mai quanti alberi sono stati abbattuti alla marina per far posto a case e ti lamenti di un piccolo olivo che pare essere anche malato, per far posto ai bambini marinesi finalmente considerati ? m'attasto se ci so, tornate vi prego a parlare e fare opposizione di cose comunque serie come il porto ma non ridicolizzatevi su un misero olivo...ricordo questo articolo su consumo suolo di cui lascio lik cosa mi vieni a di! ciao buon natale e invece che il grinch vi tocca il cruch 😀 😀 grazie a fabrizio per lo spazio per dibattiti [URL]http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2016/02/22/news/a-marciana-marina-si-costruisce-di-piu-1.13004598[/URL]
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Marinese da Marinese pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 11:36
Incredibile! Nel silenzio generale alla Marina e' stato segato un olivo nei giardini dell'ex sede comunale, pare per far posto ai nuovi giochini per bambini. Sinceramente non si capisce per quale motivo non sia stato tolto per piantarlo altrove come già era stato fatto negli anni scorsi. Attendo fiducioso lo sdegno degli ambientalisti locali...
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NUOVO COMITATO CARPANI da NUOVO COMITATO CARPANI pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 10:51
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x Elisabetta da x Elisabetta pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 8:49
Cara Elisabetta, ma è mai possibile che non si riesca a svincolarci dalla mentalità da bottegai? Poi ci lamentiamo se ci chiamano di tutti i colori, da indiani a gorillaio etc. come si fa a dargli torto. Guarda come è stata straziata la calata con tutto quel popò di troiaio di macchine parcheggiate.Un gioello per bellezza quasi unico al mondo, l'avete fatto diventare peggio del campo sulla loppa perchè tutto ruoti intorno al bottegaio, perchè si pensa che la gente spenda di più se gli fai fare un passo in meno. Io non mi meraviglio tanto di voi che non vedete niente oltre l'arraffare qualche soldo a discapito della bellezza della città e del suo decoro, è il vostro mestiere, quanto delle amministrazioni che non hanno nè un minimo di sensibilità nè di rispetto per la bellezza naturale che è di tutti e non delle categorie dei bottegai delle quali sono timorati. E' soprattutto così, cari amministratori che si sputtanano i posti e ci si fa prendere sulle scatole dal cittadino comune, d'estate se un anziano ferma la macchina nei pressi di una farmacia, multe della madonna in tempo reale e questo perch'è c'è la mattanta del turista, di questi tempi invece si fa parcheggiare anche in terza fila sull'altare del duomo! Bravi e buon Natale Riccardo F.
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Diamoci un taglio va! da Diamoci un taglio va! pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 6:36
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A NATALE PUOI? da A NATALE PUOI? pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 5:54
[COLOR=darkblue][SIZE=5]A NATALE PUOI..... ?. [/SIZE] [/COLOR] Belle luminare, aria festosa e finalmente profumo di festività natalizie........ma…….fatemi capire - commenta un commerciante del centro storico su FB -perché hanno spostato i vasi ?. ..per dare modo alle persone di parcheggiare davanti ai negozi della Calata? Bravi bella cosa...almeno i negozi lavorano....ma allora mi chiedo....perché non si viene mai incontro a noi che abbiamo i negozi all’l interno del centro storico? Abbiamo chiesto che non venisse chiuso il traffico l'estate alle 19:30 con tanto di firme protocollate.....niente , il traffico viene chiuso....Non si pensa di cambiare il senso della viabilità.....una volta entrati dall’ arco se non c è posto si esce al drive in....e di sicuro non torni in centro a cercare un parcheggio e te ne vai... quando invece si potrebbero usare i fornici in entrata ed in uscita....io poi è almeno un anno che chiedo un passaggio pedonale davanti al negozio in cui lavoro in via dell’ Amore....perché le mamme con i passeggini a volte non riescono a passare tra le macchine parcheggiate.....e non entrano.....Non mi stupisco più di nulla.... vantaggi a senso unico ?....chiedo a tutto il centro storico di condividere per favore...Non cambia niente ma almeno fateci sfogare....e....Buon Natale Elisabetta
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ELBA SALUTE da ELBA SALUTE pubblicato il 17 Dicembre 2017 alle 5:17
[COLOR=darkred][SIZE=4]NESSUN DIRITTO SANITARIO DOPO I 70 ANNI [/SIZE] [/COLOR] Con lo SPI CGIL gli anziani Elbani riacquistano dignità e speranza sociale. Nel convegno di giovedì 14 dicembre scorso il Sindacato dei pensionati ha trattato temi sociali legati alle pensioni, al lavoro e al peggioramento della qualità di vita dei pensionati specialmente dei più anziani al punto che si tende a negare loro una vecchiaia dignitosa. Nella riunione si è parlato delle barriere architettoniche che incontrano i disabili e molto si è detto sugli over 70 perché a loro è negato il diritto di prevenzione sanitaria di alcuni esami diagnostici e nulla si fa e si programma per agevolare questa fascia di età che in alcuni casi conosce una progressiva demenza e demenza senile e che registra un'alta percentuale di malati cronici e di persone non autosufficienti. Le " Case della Salute", tre previste all'Elba già dal piano sanitario licenziato nel novembre del 2012 e ancora in essere perché mai sostituito anche se da mesi la Conferenza dei Sindaci ne annuncia uno nuovo (ne ha dato conferma l'Assessore di Portoferraio presente al convegno) non vengono attivate per lungaggini burocratici o forse per mancanza di volontà da parte di chi dovrebbero facilitare i percorsi sanitari territoriali della comunità. Le "Case della Salute", di Portoferraio non conosciamo ancora la sede, oltre ad essere un primo punto medico e quindi un ottimo filtro sanitario, farebbe diminuire drasticamente gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri ospedalieri. Nel 2016 la popolazione residente oltre i 70 anni di età era di 5.857 persone che per aver superato il settantesimo anno di età non hanno più diritto agli screening preventivi come il sangue occulto per uomini e donne e il Pap test e mammografia per le donne. Esami utili per la ricerca di alterazioni delle cellule dell'utero per le donne e di eventuali patologie tumorali sia nelle donne che negli uomini. La stima effetti da demenza da 65 anni in poi oltre gli 85 quasi 600 persone Si stima che nel 2016 anziani da 60 anni in poi oltre gli 85 non autosufficienti secondo i livelli di gravità quasi 700 persone. Nel 2016; 50 anziani in assistenza domiciliare. Nel 2016; 15 anziani in R.S.A. Questa situazione se confermata è terrificante perché sull'Isola questa fascia di età andrebbe più protetta e tutelata e a loro bisognerebbe dedicare dei percorsi agevolati di visite, di analisi diagnostici e di cura più veloci e mirati possibilmente sul nostro territorio perchè il peso degli anni e le patologie senili sono sì causa dell'età ma anche del duro lavoro che la terza e quarta fascia di età hanno svolto in gioventù forse per il bene delle nuove generazioni che oggi tentano di escluderli. Francesco Semeraro
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ASPETTANDO NATALE da ASPETTANDO NATALE pubblicato il 16 Dicembre 2017 alle 17:50
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contribuente, da contribuente, pubblicato il 16 Dicembre 2017 alle 16:32
lo so benissimo ,quello che intendevo io era che comunque non ci deve pensare il dipendente a versarli so benissimo che sono soldi suoi pensavo che aveste capito forse mi sono spiegato male,scusate e buo natale e buon anno a tutti :p
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Allarme Indiano da Allarme Indiano pubblicato il 16 Dicembre 2017 alle 15:46
[COLOR=red] [SIZE=3]Quando sentite il segnale, mettete le pelli al sicuro dentro le tende che arrivano gli ExtraElbani[/SIZE][/COLOR] Fulvio
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Associazione ILVA MATRIX da Associazione ILVA MATRIX pubblicato il 16 Dicembre 2017 alle 14:45
[COLOR=darkblue][SIZE=4]L'ASSOCIAZIONE 'ILVA', IL FERRO DELL'ELBA E LA CITTA' ETRUSCA DI GONFIENTI. CONVEGNO A PRATO [/SIZE] [/COLOR]
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Marchino da Marchino pubblicato il 16 Dicembre 2017 alle 9:34
Agli amici riesi la solidarietà per quello che vi hanno fatto. Ma avete il verso buco da sanare, come se il vostro non bastasse, è un altro. Portoferraio porterà in Consiglio il riconoscimento di tre (per ora, ma ne seguiranno molti di più) DEBITI FUORI BILANCIO DELLA EX COMUNITÀ MONTANA E EX UNIONE DEI COMUNI. Un fiume di soldi!!! E dopo Portoferraio toccherà a tutti, comuni ricchi e comuni poveri. Oltre un milione di anticipazione di tesoreria, per cominciare... Quindi preparate la saccoccia, che questo Natale i regali (da fare) non mancheranno. Mentre chi i regali li ha ricevuti oggi governa...
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x Geronomo e riservisti da x Geronomo e riservisti pubblicato il 16 Dicembre 2017 alle 9:31
Caro Geronimo, sono andato sul link che ci hai indicato e per risparmiare un po di fatica agli altri, ne pubblico la parte che spiega com'erano l'indiani. Se non ho capito male voi dei movimenti indipendentisti/protezionisti elbani, vi sareste chiusi nella riserva perchè non volete cambiare questo modo di vita messo in discussione dai politici cattivi? Visto che è Natale, fai il bravo e facci capire a noi oppressori, cosa vorreste fare concretamente in modo da poterci regolare. Buon Natale dal tuo link: GRANDI CIVILTA' PELLIROSSE Quando Cristoforo Colombo giunse in America, chiamò gli abitanti indios, nell'errata convinzione di essere giunto alle Indie; il termine è rimasto e ancora oggi essi sono chiamati indiani d'America, oppure pellirosse, per l'abitudine di alcune tribù di cospargersi di ocra rossa. L'economia dei pellirosse si basava principalmente sull'agricoltura e sulla caccia, soprattutto al bisonte. Ogni parte dell'animale cacciato veniva utilizzata: la carne come cibo; la pelle per confezionare vestiti, scudi, tende; i tendini come fili e corde per gli archi. I pellirosse vivevano in tende, dette tipi. Erano costruite con una dozzina di lunghi bastoni che si incrociavano alla sommità, fissati nel terreno a forma di cerchio. Questa struttura veniva poi ricoperta da pelli di animali. lasciando però un'apertura in alto per far uscire il fumo. L'arredamento era semplice come letto si usavano pellicce di bisonte stese per terra. L'area abitata dagli indiani comprendeva le pianure tra le Montagne Rocciose, il fiume Missisipi e i territori del Canada. Le tribù indiane hanno in comune la credenza in un creatore, il Grande Spirito e sono convinte che la natura sia pervasa da una forza vitale detta mana. I pellirosse erano suddivisi in tribù con culture, riti, tradizioni e anche linguaggi differenti. Socialmente ogni tribù era formata da famiglie o clan, ai quali si apparteneva per parentela materna o paterna. La solidarietà all'interno del clan era caratteristica dei pellirosse. Importanti erano le associazioni dei guerrieri, ai quali era riservato il diritto di entrare nel consiglio della tribù. Tra tribù si comunicava con il linguaggio dei segni. Quando nel XIX secolo iniziò la conquista del West da parte dei coloni, i pellirosse ripresero l'ascia di guerra per difendere le loro terre.
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Dal porto da Dal porto pubblicato il 16 Dicembre 2017 alle 7:44
Naviglio di seconda,terza quarta mano.... Le navi che fanno servizio all'Elba, appartenenti alla ex flotta Toremar, che sono dotate di pinne stabilizzatrici, non devono fare rotte strane per prendere il mare di mascone. Possono seguire la propria rotta con minima deviazione rispetto a quella abituale. Grazie alle pinne stabilizzatrici evitano il rollio. Purtroppo la Planasia è stata venduta per noleggiare la Rio Marina bella che non ne è dotata e balla anche con il mare calmo. Le altre navi, comprate dai demolitori e ristrutturate, non sono dotate di tale tecnologia. Per evitare il mare di traverso o non partono o fanno rotte strane. Tengono bene solo il mare calmo. Dalle foto fatte dai passeggeri a bordo ho notato un mobile dei videogiochi a terra. Ma le suppellettili non dovrebbero essere fissate bene alle paratie? In caso di rollio se una persona si trovasse lì potrebbe essere schiacciata con gravi conseguenze. Ci deve scappare il morto per prendere provvedimenti?
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