Ven. Mag 9th, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
113273 messaggi.
Prima Legge da fare da Prima Legge da fare pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 21:15
Art. 1 Tutti i ladri e mafiosi in galera a vita, a zappare per mangiare ...
... Toggle this metabox.
CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 18:27
... Toggle this metabox.
Cane & gatto da Cane & gatto pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 17:20
Grazie benissimo vietare i botti che tanto fanno male alle nostre orecchie ma non capisco .... botti no ma fuochi d'artificio si come se questi non facciano rumore. Quindi bene l'ordinanza che vieta i botti ma anche i fuochi d'artificio o il comune può ??? Spiegateci l'arcano a noi poveri animali. Grazie bau miao.
... Toggle this metabox.
x Marcello Camici da x Marcello Camici pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 15:37
Mi dispiace per la delusione verso la Fondazione Elba, ma visto che si prende la briga di dichiararlo, provi a spiegarci anche il motivo perchè detta così non è che interessi gran che. Fraca
... Toggle this metabox.
F.LLI CONTE ELBAGAS SRL da F.LLI CONTE ELBAGAS SRL pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 15:29
Spett.le Autorità garante per la concorrenza e il mercato Regione Toscana Provincia di Livorno Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico Osservatorio per i trasporti della Provincia di Livorno. E, per conoscenza TOREMAR spa MOBY spa OGGETTO: approvvigionamento gas per uso domestico sulla tratta Piombino – Portoferraio .Il sottoscritto Conte Raffaele in qualità di rappresentante della F.LLI CONTE ELBAGAS SRL seguito di ripetute richieste effettuate dal nostro fornitore LUNIGAS SPA dirette alla società Moby/Toremar per l’imbarco del mezzo su gomma, trasportante bombole di gas per uso domestico, ha ricevuto ripetuti dinieghi come da lettere allegate. Nel negare l’imbarco la società Moby/Toremar adduce le seguenti due motivazioni: 1. Il servizio non è previsto dal Contratto di servizio stipulato con la Regione Toscana. 2. Solo ultimamente ha riconosciuto che l’imbarco del mezzo trasportante bombole di gas ad uso domestico sarebbe eventualmente possibile qualora si presentassero all’imbarco meno di 25 passeggeri, mentre in caso contrario non può essere imbarcato. Posto che “Il contratto di servizio regola l’esercizio da parte di MOBY/TOREMAR, in quanto aggiudicataria della procedura di gara, dei servizi marittimi necessari al mantenimento della continuità territoriale per l’Arcipelago Toscano” e le merci senza esclusione alcuna rientrano dunque in contratto essendo addirittura previste in tariffario allegato al Contratto stesso. A ulteriore conferma del fatto che le “merci pericolose” siano incluse tra i servizio garantiti, l’art.11 delle “Condizioni generali di trasporto per i servizi passeggeri e merci” prevede che le MERCI PERICOLOSEvengano dichiarate tre giorni prima della partenza, proprio al fine di consentire il rilascio delle opportune autorizzazioni da parte delle competenti Capitanerie di Porto e per organizzare il viaggio in modo da attenersi alle disposizioni normative. IL preavviso di tre giorni indicato in contratto consente alla compagnia MOBY/TOREMAR di organizzare il viaggio considerando la presenza delle merci pericolose a bordo limitando così la prenotazione a solo 25 passeggeri, e non viceversa. Nessuna attività commerciale può permettersi di pianificare la propria logistica sulla speranza di essere imbarcata se al momento dell’imbarco ci sono meno di 25 passeggeri … una pretesa davvero assurda distorsiva delle più elementari regole della concorrenza. Si tratta dunque di un semplice escamotage per evitare di svolgere un servizio che a tariffa di contratto è evidentemente poco remunerativo per la compagnia MOBY/TOREMAR, ma la sovvenzione che la compagnia stessa riceve dalla Regione Toscana serve proprio a coprire servizi pubblici non remunerativi. Preme ricordare che le navi TOREMAR furono progettate e costruite con soldi pubblici con tutti gli adeguati accorgimenti e certificazioni da consentire il trasporto delle merci pericolose; non dimentichiamo infatti che il trasporto marittimo su gomma è l’unica linea di approvvigionamento di gas per l’Isola d’Elba: non vogliamo assolutamente credere che i tecnici della Regione Toscana, che hanno seguito le fasi di privatizzazione della Compagnia di Navigazione e i conseguenti contratti di servizio, abbiano omesso di considerare questa problematica. MOBY/TOREMAR firmando il contratto si è impegnata a mantenere il Naviglio negli standard previsti per garantire il servizio in parola assumendone i rischi commerciali ed industriali derivanti da contratto, pertanto anche gli eventuali adeguamenti relativi a questa tipologia di trasporto. Fino allo scorso anno il problema era limitato in quanto MOBY garantiva per la maggior parte dell’anno il servizio con le MM/NN GIRAGLIA e BASTIA, che trasportavano il gas seppur con notevoli ricarichi di prezzo, rispetto il costo biglietto della merce non pericolosa ma garantendo perlomeno una logistica adeguata; ultimamente il servizio è stato delegato dalla stessa MOBY a LAMPOGAS, che con un’unità limitata rispetto la domanda trasporta non solamente i mezzi LAMPOGAS ma anche quelli di alcuni altri concorrenti e solo alle condizioni sia economiche che di logistica di suo gradimento, chiaramente con le evidenti distorsioni della concorrenza tra i fornitori di GPL sfuso ed in bombole. Riteniamo utile sottoporre la problematica, che non riguarda solo la nostra Società, a codeste Autorità in modo da trovare una soluzione di reciproco beneficio, fermo restando che in caso contrario ci vedremo costretti ad intraprendere tutte le azioni legali ed eventualmente commerciali per veder riconosciuto il nostro diritto “costituzionale” a poter raggiungere i nostri clienti e richiedere le eventuali applicazioni delle penali a detrimento dell’erogazione del contributo pubblico previsto in contratto da parte della Regione Toscana. F.LLI CONTE ELBAGAS SRL
... Toggle this metabox.
per bartoloni da per bartoloni pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 15:21
Avevi ragione ma nessuno ci credeva ,una settimana prima della chiusura il popolo si fa sentire ma questo non basta.
... Toggle this metabox.
ALL'AMICO DI CAMPO.. da ALL'AMICO DI CAMPO.. pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 15:00
Gentile amico di Campo, nelle tue domande c'è la risposta. I soldi bisogna cercarli, anche nel sommerso e con gli alti costi della corruzione. Io è da anni che dico che questi due cancri ci stanno divorando, per cui provo a coniare questa frase ; + lotta al sommerso e alla corruzione = + soldi per la povertà e redditi vari, + tagli dei vitalizi ai parlamentari = + soldi per le nostre pensioni , però ci deve essere qualcuno che si impegna in questo senso, e se i numeri sono quelli che te hai citato, è chiaro che i governi passati non hanno fatto abbastanza, e se per limitare le spese dei vecchi vitalizi non si fa raggiungere (bibartisan) il numero legale in senato, la volontà di trovare i soldi per i meno abbienti o i disoccupati non esiste, ed è chiaro che bisogna cambiare registro e vedere se altri, che non hanno mai governato, riusciranno a farlo. PS- In molti stati europei, quando il medico curante prescrive una settimana di antibiotici, il farmacista apre la scatola e fornisce N° 7 capsule, per cui, niente sprechi e un enorme risparmio per il S.S.N. Come capirai, tutti lo sanno, ma fino ad ora nessuno ha pensato che sarebbe opportuno introdurre questo sistema anche in Italia. Chissà come mai...? Come vedi ci sono molte strade per risparmiare, ma pare che fino ad oggi, nessuno ha voluto percorrerle. PS 1-Per me, quando qualcuno pensa e dice cose diverse dalle mie, non penso minimamente che dice solo cazz.te, ma è una persona che ha una visione, in questo caso politica, diversa dalla mia. Tutto qui. Paolino l’Arrotino-
... Toggle this metabox.
x Arrotino da x Arrotino pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 12:13
Caro Paolino, vorrai scusarmi se mi ero dimenticato che voi rispondete con delle domande e che tu non hai mai colto un'occasione per smentirlo. Per dirla in termini matematici, voi state al ragionamento, come i ca@zi stanno ai cannocchiali [COLOR=blue][SIZE=3] Grillini:Ragionamento=Ca@zi:Cannocchiali[/SIZE][/COLOR] Campese
... Toggle this metabox.
marcello meneghin da marcello meneghin pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 11:50
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ANNO NUOVO : IL DISSALATORE DI MOLA RAPPRESENTERÀ’ PER L’ELBA L’EVENTO DEL 2018? [/SIZE] [/COLOR] di Marcello Meneghin La buona tecnica costruttiva e quella di esercizio degli acquedotti, in uno con le disposizioni legislative regionali, impongono la razionalizzazione degli acquedotti mediante costituzione di grandi reti ad estensione regionale e, quando le condizioni locali lo consigliano, anche extraregionali. Ne derivano vantaggi notevoli non solo per la maggior sicurezza di esercizio ma anche per i migliori risultati tecnici ed economici dovuti alle svariate possibilità, di tutela dell’ambiente e di economia di gestione ma soprattutto di scelta oculata e razionale delle fonti. Non c’è dubbio che l’Isola d’Elba debba, anche se in un futuro lontano, far parte anch’essa di un grande acquedotto che la toglierà dall'isolamento e dai disservizi idrici cui è soggetta. Si tratta per ora solo di disposizioni e leggi senza impiego dei grandi capitali che il nuovo schema acquedottistico richiederebbe ma si impone, fin dalla sua approvazione la, congruità con il sistema generale di tutte le opere che vengono nel frattempo costruite ivi comprese anche quelle in programma all’Isola d’Elba. Si deve purtroppo rilevare come queste ultime non siano affatto studiate come futura parte del grande sistema idropotabile toscano, non risulta nemmeno definito uno schema tecnico-economico provvisorio e teso a risolvere localmente e temporaneamente i problemi di insieme del rifornimento idropotabile elbano in attesa della redazione definitiva di progetto generale. Ciò trova conferma nel fatto che ci sono troppe importanti decisioni ancora da prendere: non si sa ancora se il dissalatore di Mola, sarà affiancato da un secondo e da un terzo simile impianto di dissalazione dell’acqua di mare oppure se ci si orienterà su una seconda condotta sottomarina di collegamento con il continente. Anche in questo caso non è affatto noto se il nuovo collegamento idraulico avverrà con la val di Cornia oppure se ci si rivolgerà a qualche altra rete acquedottistica della terraferma. Anche la decisione in base alla quale un sistema idropotabile come quello in argomento subisca tra breve una vera rivoluzione quale è l'utilizzazione dell’acqua di mare, esula totalmente dalle citate regole di razionalizzazione a largo raggio immediata o futura. In aggiunta a tutto questo, ciò che manca in tutti gli studi preparatori della soluzione desalinizzatore di prossima costruzione a Mola è una procedura essenziale che può riassumersi in una sola frase: la compensazione delle portate che è assolutamente irrealizzabile all’Elba nè lo sarà nemmeno quando sarà costruito il desalinizzatore di Mola. In altri termini, ciò di cui si evita di trattare sono le opere atte a coprire un fabbisogno idropotabile come quello elbano che è variabilissimo di stagione in stagione, di mese in mese e di giorno in giorno essendo l’Elba dotata soltanto di una produzione idrica a portata costante per 365 giorni all’anno e la cui modulazione è a senso unico in quanto può soltanto diminuire fermando pozzi, sorgenti e dissalatore ma, per mancanza di serbatoi di compensazione, non può mai aumentare rispetto alla portata prodotta. Il paradosso quasi incredibile è rappresentato dal fatto che l’acquedotto elbano, pur essendo dotato di ben una cinquantina di serbatoi per un volume complessivo di oltre 50 000 mc chiamati impropriamente di compensazione giornaliera, in realtà non è in grado nemmeno di effettuare la compensazione delle 24 ore giornaliere. E’ tecnicamente dimostrato che molti dei serbatoi esistenti non possono affatto riempirsi di notte e svuotasi nelle ore diurne di grande consumo del giorno successivo per il semplice motivo che essi sono soltanto degli invasi di transito dei volumi idrici , transito del tutto casuale nel corso delle 24 ore della giornata. Infatti, essendo la rete di distribuzione costituita da un insieme di piccole reti poste in serie e con proprio serbatoio, ognuno di questi depositi riceve le acque da monte e le conserva per tempi del tutto imprevedibili in quanto solo una minima parte di acqua viene immesse nella locale rete di distribuzione mentre il grosso della portata viene sollevata per riempire il successivo serbatoio il quale a sua volta va avanti con la stessa serie di funzioni tutte di tipo casuale essendo  i serbatoi condizionati dalla necessità primaria di riempimento di un serbatoio appresso dell’altro. Se all’Isola d’Elba sussistono già problemi di questo tipo, figuriamoci cosa accadrà quando sarà in funzione il dissalatore il quale potrà produrre soltanto una portata assolutamente costante ed avrebbe estremo bisogno di un suo serbatoio atto ad immagazzinare l'acqua desalinizzata durante i periodi di minor consumo per consentire che, durante le punte di richiesta, potesse dare alla rete una portata assai maggiore di quella continua suddetta che il desalinizzatore produce. A questo punto della mia nota viene logico domandarsi perché mai in tutte le proposte di opere da eseguire non sia mai ventilata la costruzione di un serbatoio di accumulo che rappresenta una necessità primaria. La sua mancata progettazione e realizzazione fornisce la la dimostrazione lampante che, come accennato sopra, la scelta delle opere che saranno a breve costruite difettano in fatto di strategia generale da cui deriva, immancabilmente, che la risoluzione vera dei problemi idropotabili dell’Elba è molto molto lontana.  Ribadisco che la necessità primaria è la stesura, preceduta da tutti gli studi ed approfondimenti del caso, del progetto generale prima citato il quale definisca una volta per tutte quale sarà la strategia da seguire evitando di andare avanti alla cieca. Quel progetto generale costruirà la prova inconfutabile dell’errore di stravolgimento della modalità di alimentazione idrica basata sull’inserimento del mare al posto delle possibilità reali della Toscana e delle regioni limitrofe di disporre di acqua dolce per tutti i suoi fabbisogni idropotabili. Anche volendo considerare che la decisione di costruire a breve il desalinizzatore di Mola sia ormai definitiva e, essendo necessario che sia il progetto generale a stabilire la futura destinazione di tutti gli acquedotti regionali, si può intravedere che tale impianto desalinizzatore possa solo costituire una struttura di riserva sempre in manutenzione ma atta ad entrare in funzione soltanto quando sopravvengano particolari condizioni di crisi di qualche comparto dell'acquedotto. Visto sotto tale veste il desalinizzatore potrebbe ancora rappresentare quel lato positivo che non avrà affatto nella realtà elbana dei prossimi anni durante i quali potrà soltanto costituire la prova di un errore di strategia di base del sistema idropotabile comprendente l’Elba. In definita io credo che veramente il dissalatore costituisca l’elemento clou dell'annata 2018 ma che lo sia soltanto in senso negativo quale è una colossale e complessa struttura con un risultato esiguo:  quello di costituire soltanto una riserva di sicurezza che entra in servizio solo al verificarsi di gravi crisi, praticamente mai.
... Toggle this metabox.
Teniamo puliti i ns scogli da Teniamo puliti i ns scogli pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 11:19
Appello a tutti coloro che vanno a pescare dagli scogli: Cercate di lasciare sempre pulito,prima di tutto perchè "SEI OSPITE" ,non lasciate plastiche(bustine per ami e/o per altri accessori per la pesca),fili di nylon per terra e/o lungo la scogliera,pacchetti e cicche di sigarette e tanta altra robaccia............... BASTA POCO,RACCOGLIERE TUTTO IN UN SACCHETTO E BUTTARLO NEGLI APPOSITI CONTENITORI........Io sono dei tanti pescatori di scoglio che ogni volta,purtroppo,vedo questi troiaiume e mi incazzo..... e comunque mi armo di buona volontà e raccolgo tutto.........e vi dico che basta poco...QUESTO E' UN MODO PER ESSERE IN PACE ED AVERE RISPETTO CON IL NS MARE E MADRE NATURA...... MI ASPETTO SEGNALI CONCRETI IN MERITO..
... Toggle this metabox.
dissalatore no/si da dissalatore no/si pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 11:15
LA COERENZA E IL PD A Rosignano c’è la Solvay, che tutti conosciamo oltre che per il bicarbonato, anche per aver il merito di aver trasformato la costa in spiagge caraibiche, le famose spiagge bianche. La Solvay consuma ogni anno qualcosa come quasi tre volte il quantitativo di acqua che ASA eroga all’Elba, circa 20 milioni di mc all’anno, pagando meno di 300.000 euro/anno. All'Elba 7,7 milioni di mc per un totale di circa 8 milioni di euro. (Dati ASA). La popolazione della val di Cecina, giustamente preoccupata per i cambiamenti climatici e la minore piovosità, raccoglie le firme e presenta una mozione in regione attraverso un consigliere regionale, chiedendo che la Solvay si costruisca un dissalatore e di lasciare l’acqua di falda alla popolazione. La mozione è stata respinta dal PD per bocca del consigliere Gazzetti, con la motivazione che l’attuazione della Delibera GRT 40/2017 (pozzi alla Steccaia per ASA) sarebbe sufficiente per eliminare il problema della carenza idrica nella zona, delibera che a suo giudizio avrebbe riequilibrato i consumi d’acqua in VdC tra Solvay e popolazione. Per il PD inoltre è priva di interesse l’opportunità che darebbe un dissalatore a Solvay di ricavare, oltre all’acqua necessaria, anche il sale di mare, in quantità anche maggiori di quanto prelevato dalle miniere di Saline di Volterra. Gazzetti ha glissato anche sui finanziamenti pubblici a Solvay (108 milioni dal governo e 500.000 euro dalla Regione) concessi senza vincoli, che sarebbero stati sufficienti a costruire un dissalatore d’acqua di mare. Facciamo notare anche che la costruzione di un dissalatore avrebbe dato più certezza di approvvigionamenti allo stabilimento e quindi garanzie lavorative maggiori ai lavoratori; e che la costruzione di un dissalatore, liberando l’acqua dolce della val di Cecina e le preziose miniere di salgemma, renderebbe più accettabile e sostenibile la presenza Solvay, divenuta invece con gli anni sempre più pesante ed inaccettabile. Coerenza o due pesi, due misure ? Il dissalatore non s’a da fare a Rosignano, all’Elba si….In val di Cecina si può continuare ad emungere la falda, all’Elba no!
... Toggle this metabox.
MALTEMPO SULL'ISOLA da MALTEMPO SULL'ISOLA pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 9:49
[COLOR=darkblue][SIZE=4]TEMPORALE SU PORTOFERRAIO E PRIMA NEVE SUL VERSANTE OCCIDENTALE DELL’ISOLA [/SIZE] [/COLOR] L'ondata di maltempo post - festività è giunta puntuale anche all'isola d'elba, infatti questa mattina dopo un violento temporale di pioggia e grandine che ha interessato Portoferraio fortunatamente senza provocare danni se non qualche sporadico allagamento con conseguente chiusura della strada portuale di fronte al palazzo Coppedè , mentre sul versante occidentale dell'isola, durante il forte acquazzone un fulmine si è abbattuto sulla Torre appianea di Marciana Marina e sulla sede della delagazione di spiaggia della Capitaneria di porto, temporale che dopo la sfuriata iniziale si è spento producendo un sottile strato di neve si è adagiato sopra i rilievi di Marciana e del monte Capanne , mentre stiamo aggiornando le nostre pagine ci dicono che tutt'ora la nevicata è ancora in atto.
... Toggle this metabox.
SGHEI & SGHEI.. da SGHEI & SGHEI.. pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 9:30
Caro amico. non lo dico io, e forse non segui le notizie politiche o le radio dove il REDDITO DI DIGNITA' ha avuto il suo esordio, per cui, semmai chiedi al padre di questo progetto come fa a trovare gli sghei. Paolino l'Arrotino-
... Toggle this metabox.
x Arrotini e dintorni da x Arrotini e dintorni pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 9:29
Caro arrotino, prima di dare i quattrini alla bruscola come dite soprattutto sotto le elezioni, bisogna trovarli. Ora stai attento che ti svelo un segreto: -dal rapporto Eurispes del 2016 salta fuori che a)il 'sommerso' in italia cuba per 540 miliardi di euro, pari ad un terzo del PIL b) l'evasione conseguente è di circa 270 miliardi di euro - dal report di Trasparency International del 2016 l'italia, per la corruzione, occupa piu o meno il 69° posto su circa 180 paesi. Non credono i seguaci dei pifferai magici che prima di parlare di dare quattrini alla bruscola, bisogna mettere mano a questo troiaio? Dove li vai a prendere altrimenti, sotto la lingua di Di Maio o di Silvio o del ganzo di rignano? Sarò duro, ma non ho ancora sentito nessuno, grillini in testa, che si azzarda a proporre un'azione seria per contrastare questo cancro. Se non si mette mano alla corruzione, si affonda sempre di più, ma finchè i corrotti e gli aspiranti corrotti votano, andremo sempre peggio. Questa è la sola verità. Buon anno Campese
... Toggle this metabox.
La plastica da La plastica pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 9:09
Sono d'accordo col signore che condanna le plastiche in genere ma credo che farne a meno sia impossibile se non intervengono le autorità. Quando faccio la spesa al supermercato mi riempio la casa di contenitori, buste e altra robaccia in plastica, l'acqua minerale, obbligatoria all'elba per non intossicarsi è nella pet che una plastica pure lei , gli yogurt sono nella plastica , insomma me la vedo dura però già il fatto che molti sono diventati sensibili al problema è un bel segno, io la plastica la riciclo tutta speriamo che poi non faccia una brutta fine perchè siamo in italia paese delle banane dove si vogluiono regalare soldi a tutti con i nostri risparmi e pensioni solo per una stupida propaganda pre elettorale
... Toggle this metabox.
l'arrotino che spieghi da l'arrotino che spieghi pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 8:50
dove trovano i soldi per dare 1000 euro al mese per la dignità o altra amena parola ? cosa deve pensare un impiegato che dopo una laurea, un concorso , magari un trasferimento lontano da casa sua prende 1400 euro al mese col quale pagare affitto e tutte le altre spese ? glielo dico io cosa pensa : sono forse un cogl@@ne a lavorare per 1400 euro al mese dove tolte tutte le spese me ne rimangono 200 o 300 Euro ? forse è meglio fare il lazzarone e prenderne 1000 puliti al mese. Ma smettiamola con questa propaganda idiota, offensiva e senza contenuto , per pagare milioni ci vogliono le coperture finanziarie e noi siamo indebitati sino al collo e ogni volta che hanno bosogno di fare cassa rubano ai pensionati o lucrano sui contratti di lavoro. Siamo in italia noi arrotino e non in svizzera dove un operaio guadagna 3500euro al mese netti la smetta di scrivere scemate insulse e offensive .
... Toggle this metabox.
Michelangelo Zecchini da Michelangelo Zecchini pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 8:31
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CENTO PREZIOSI REPERTI ETRUSCHI TROVATI A PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR] Quale sia stata l'importanza di Porto Argo, l'antica Portoferraio, lo attestano diversi autori (Apollonio Rodio, Pseudo Aristotele, Polibio, Diodoro Siculo, Strabone), che di volta in volta lo definiscono bianco, lucente, bellissimo. La rada, riparata da tutti i venti, fu senza dubbio uno dei rifugi più sicuri del Tirreno anche per i navigatori etruschi, i quali non possono non avere lasciato notevoli testimonianze della loro frequentazione in mare e in terra. Però, a dispetto della logica e delle aspettative, fino a poco tempo fa la documentazione archeologica risultava assente, anche se fino dagli anni Sessanta del secolo scorso circolava la voce che parecchi reperti, mai analizzati e in via di catalogazione, fossero conservati a Firenze e, soprattutto, a Villa Mimbelli a Livorno. È merito dell'archeologa Benedetta Adembri (1998) aver rotto il silenzio segnalando la presenza nelle collezioni fiorentine di un orecchino d'oro a bauletto lavorato a filigrana, di produzione etrusca 'settentrionale', riferibile al 500 a. C. circa. Tale ornamento muliebre, che forse faceva parte del corredo di una tomba prestigiosa, richiama alla mente le splendide oreficerie, piò o meno coeve, scoperte nel secolo scorso a Casa del Duca. L'uno e le altre comprovano l'esistenza di accumumuli di ricchezza che non meravigliano se si pensa che Porto Argo e i suoi dintorni in epoca arcaica erano il centro di traffici e di commerci molto importanti. Più di recente (2014) una new di grande interesse ci è stata trasmessa da Laura Pagliantini: “ Il lotto di materiali da Portoferraio è costituito dal nucleo donato dal Foresi al Chiellini (oggi al Museo Fattori di Livorno) e consta di oltre un centinaio di oggetti, tra i quali due alabastra etrusco corinzi a fiaschetta con decorazione lineare, fibule di vari tipi, uno strumento da toeletta, un piatto in lamina di bronzo ed un'ascia in lamina bronzea”. Ma poi la stessa autrice ha ridotto il rilievo della notizia sottolineando che “l’incertezza della provenienza induce a valutare tale dato con la massima prudenza, soprattutto perché negli scavi condotti in passato a Portoferraio non sembrano emersi materiali più antichi dell’epoca romana” A me pare che il dubbio sia fuori luogo e che si possa osare un po' di più confortati dalla nobile figura di Raffaello Foresi e dalle fruttuose ricerche archeologiche da lui effettuate in tutta l'isola fra il 1865 e il 1870. Il grande studioso elbano, che la città di Portoferraio la conosceva a menadito e che risulta essere stato sempre preciso nella localizzazione delle migliaia di reperti da lui recuperati, non avrebbe mai indicato Portoferraio come provenienza del lotto di materiali etruschi donati da suo fratello Ulisse al Chiellini se così non fosse stato davvero. Piuttosto si tratterà di capire con precisione - speriamo con la complicità di qualche fortunato ritrovamento d'archivio - in quale area del territorio siano venuti in luce. Penso, per esempio, al declivio occidentale della collina fortificata, che fino a poco dopo la metà del XIX secolo non è stato intaccato da scavi di ampia portata ed è rimasto libero da fabbricati. Si vedano, a tale proposito, il disegno a matita penna e inchiostro datato 1697, o il Catasto Leopoldino del 1841, oppure il disegno di A. Durand del 1862. I suddetti manufatti etruschi, non di poco conto per qualità e quantità, sono cronologicamente omogenei e sono riferibili a più contesti sepolcrali databili intorno al 600 a. C., epoca in cui vivaci attività di metallurgia estrattiva e tecnologica del ferro calamitarono sull'Elba attenzioni e appetiti dei popoli mediterranei. Michelangelo Zecchini
... Toggle this metabox.
CITTADINANZA & DIGNITA'.. da CITTADINANZA & DIGNITA'.. pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 8:03
Ricordate il M5S che vuole istituire il reddito di cittadinanza per dare dignità ai meno abbienti? Ora anche dal centro destra arriva la proposta di uno strumento che si chiamerà REDDITO DI DIGNITA' che può arrivare fino a 1000€ mensili. Insomma, avrete capito che parliamo della stessa cosa, con buona pace di chi fino a ieri da destra e da sinistra lo avversava e pensava che coloro i quali lo proponevano, erano delle persone sognatrici, irresponsabili, oltre che fuori di testa. Buon anno a TUTTI da Paolino l'Arrotino-
... Toggle this metabox.
ULTIMO DELL'ANNO da ULTIMO DELL'ANNO pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 8:02
Anche all'Elba , e non solo per il fine anno , spesso leggiamo o sentiamo parlare dei problemi causati dall'uso di "botti" e simili. Legali, illegali, piccoli, grandi, artigianali o meno, stiamo parlando di oggetti che nella maggior parte dei casi rappresentano veri e propri ordigni. Lungi dall'essere innocui per coloro che li adoperano, questi passatempi provocano continuamente danni a cose o individui che spesso non vogliono neppure averci a che fare. [COLOR=darkred][SIZE=3]Per l'ultimo dell'anno NON ESSERE IL SOLITO MENEFREGHISTA...per un attimo pensa anche a loro! [/SIZE] [/COLOR]
... Toggle this metabox.
Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 4:59
[COLOR=darkblue][SIZE=4]L'AMARO IN BOCCA [/SIZE] [/COLOR] Qualche anno fa fui attratto dal motto “rivoluzione in tre anni” con cui la fondazione isola d’Elba si presentò. Lessi lo statuto e mi piacque. Mi iscrissi diventando socio. Non mi sono fermato qui. Ho partecipato proponendomi come candidato alla elezione quale membro del consiglio di amministrazione. Ho partecipato anche lavorando quale membro nella commissione cultura. La rivoluzione in tre anni non c’è stata. In questo fine d’anno ho letto la dichiarazione di Mantovani,presidente della fondazione : “il 2018 dovrà essere l’anno all’insegna della coesione per costruire un futuro migliore per l’isola” e poi ho ascoltato il video allegato a tale dichiarazione. La delusione è stato il sentimento che ha invaso l’animo. Marcello Camici
... Toggle this metabox.