[COLOR=darkblue][SIZE=5]L’ANNO CHE VERRÀ.... [/SIZE] [/COLOR]
Tra poche ore finirà un altro anno , ancora una tappa della nostra vita.
Continuerò oggi, come ieri e domani a scrivere su camminando delle banalità del nostro paese dando voce a tutti i camminatori che scriveranno su queste pagine, parlerò ancora degli anni che passano, seguiterò a guardarli tutti uguali nel loro passaggio con l’unica discriminante di diversità, costituita dalla grande crisi che ci attanaglia e dalle effimere gioie più o meno passeggere ed illusorie.
Avrei voluto che quest’anno finisse con gli stessi connotati degli altri anni, con le sue piccole storie, le consuete polemiche, le difficoltà, i successi, i retorici bilanci, e le decine d’irrealizzate promesse, ma devo mio malgrado abituarmi ad uno scenario diverso.
Il nuovo anno è in arrivo , un altro anno che si annuncia imprevedibile, un anno da vivere con la speranza che noi isolani non subiremo altro ancora per capire ciò che è duro a capire e concepire, forse in questi tempi, abbiamo compreso quanto sia poco eclatante lo spettacolo di una politica fatta di politicanti improvvisati , profittatori, imbroglioni e accaparratori, nani e ballerine, comici e clown, che calcano stancamente il palco solo per mostrarsi quelli che non sono …. Scusate lo sfogo , ma ritengo vergognoso far finta di niente, è vergognoso accampare scuse partigiane e banali, è vergognoso avallare questa bagarre politica incentrata sullo scontro verbale o dare credito ai vecchi capipolo che sperando in un “ritorno” alzano la voce promettendo guarigioni messianiche , vi siete mai chiesti se lo fanno veramente per noi, oppure solo per mantenere i loro intoccabili privilegi lucrati sulla nostra pelle .
Teniamocela stretta questa consapevolezza.
Ciò che conta oggi non è la qualità o la quantità della vita, ma l’intensità con cui la si vive e credetemi, non servono, i discorsi di un Presidente , le parole di un premier o di una schiera di candidati vassalli con la loro corte di valvassori, ovvero personaggi minori a cui viene concesso un beneficio in cambio di fedeltà vitalizia verso il proprio signore, una moltitudine che sgomita senza pudore , per misurarla o provarla basta fermarsi un attimo guardarsi intorno e sentirla.
Prima dei botti , del rumore dei tappi di champagne che saltano , delle navi che suonano a festa e dei caroselli festaioli notturni permettete a questo vecchio anfitrione pessimista di pensare , che infine trionfi ancora il buonsenso e non vada persa la speranza che ci sia veramente uno spiraglio di luce oltre buio ….. facciamoli sinceri allora questi auguri, ne abbiamo bisogno tutti…davvero! ……
[COLOR=darkblue][SIZE=3]Buon anno 2018.
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113253 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860) LO STEMMA DI SUA MEASTA’ IL RE ELETTO SU TUTTI GLI EDIFICI PUBBLICI [/SIZE] [/COLOR]
Il 3 ottobre 1859 ,il governatore militare e civile di Livorno, Biscossi, scrive a quello dell’Elba, Niccolini : “Governo Civile e Militare di Livorno Al Sig, Cav Colonnello Governatore dell’Elba Portoferraio Ill.mo Signore Voglia darsi cura che senza veruna dilazione lo Stemma di S.M. il Re Eletto sia posto su tutti gli stabili ove sono situati Uffici Pubblici ed ancora sulla carta che si va sui medesimi. Tanto comunico a VS Ill.ma in ordine ad un dispaccio del Ministero dell’Interno del giorno decorso e perché voglia immediatamente informarsi per quanto Le spetta ai detti ossequiati comandi e colla dovuta considerazione mi confermo Lì 3 ottobre 1859 Il Governatore Annibaldi Biscossi” (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 260.Archivio storico comune Portoferraio) Il governatore dell’Elba si adegua immediatamente “ai detti ossequiati comandi” . Il giorno dopo ,4 ottobre 1859,invia lettera al direttore del genio: “ All’Uffiziale Direttore di Genio Il Ministero dell’Interno con venerato Dispaccio del 2 corrente ha ordinato che senza veruna dilazione lo stemma di S.M. il Re eletto sia posto su tutti gli stabili ove sono situati Uffici Pubblici. Invito per conseguenza VS Ill.ma a voler dare le disposizioni perché il venerato Stemma venga innalzato sulla Porta di questa Residenza Governativa e su tutti gli stabili Militari dove risiedono Uffizi. Ed in attesa di vedere prontamente eseguitigli ossequiati comandi del Ministero prelodato. Mi confermo Di VS Ill.ma Il Governatore Niccolini” (idem come sopra) L’uffiziale direttore del genio non perde tempo ad attivarsi per far eseguire gli ordini del governatore. Il 5 ottobre 1859 Del Bono dal municipio di Rio così scrive al governatore: “ Sig. Cav. Colonnello Governatore Militare e Civile dell’Elba Portoferraio Ill.mo Signore Immediatamente dopo il ricevimento della Circolare di VS Ill.ma di 4 andante ho provveduto allo stemma di S.M. il Re Eletto da apporsi sopra la porta dell’Uffizio con una stampa del medesimo riportata sopra una tavoletta non avendo qui artisti che potessero disegnarlo a mano come si conveniva. Frattanto vado a scrivere alla Direzione di Sanità Marittima di Livorno per ottenere dalla medesima lo stemma anzidetto e la carta munita di questo stemma a forma della disposizione del Ministero dell’Interno del 2 andante mentre ho l’onore di dichiararmi col più profondo ossequio e colla più distinta stima Di VS Ill.ma Municipio di Rio lì 5 ottobre 1859 Dev.mo Obbl. Servitore Del Bono “ (idem come sopra) Il 6 ottobre 1859,il sottotenente Pisani così scrive da Campo al governatore dell’Elba: “Al Sig. Governatore Civile e Militare dell’Elba Portoferraio Ill.mo Signore Quantunque sia mio ardente desiderio di adempiere ai venerati ordini contenuti nella Sua di officio de 4 stante, di porre cioè immediatamente sulla porta di questo Uffizio di Sanità lo Stemma di SM Vittorio Emanuele II Re Eletto, pur nondimeno mi trovo nella dura condizione di non poter dar sfogo a tali ordini atteso che in questa località non vi sono artefici atti a tale scopo: per cui prego VS Ill.ma a volersi degnare di abbassare i suoi ordini a chi crede opportuno onde tale venerato Stemma sia eseguito in codesta Città; e tosto che sarà in pronto darmene avviso perché possa incaricare persona che si presenti a riceverlo. Ciò in replic alla pregiatissima sua accennata Lettera, frattanto con ossequio ho l’onore Di VS Ill.ma Campo lì 6 ottobre 1859 Dev.mo Obbl.mo Servitore Pisani. Sottotenente” (idem come sopra) Il carteggio è interessante perché individua il periodo preciso in cui all’Elba “su tutti gli stabili ove sono situati Uffici Pubblici” inizia a sventolare lo stemma di S.M. il re eletto.
Marcello Camici mcamici@tiscali.it
[COLOR=darkred][SIZE=5]PIANO SANITARIO ELBANO. [/SIZE] [/COLOR]
Se è la traccia di quello del 10.10.2017 da noi visionato a Pisa dobbiamo preoccuparci oppure affittarci un alloggio a Piombino.
Come cittadini ci aspettavamo di più non certo un libro dei sogni ma qualcosa che desse speranza al paziente Elbano di avere il diritto ad una continuità assistenziale sul proprio territorio invece da come abbiamo constatato sul quel documento e da come si legge sul "Tirreno" del 29.12.2017 quasi tutto è demandato alla "rete" in particolar modo a Piombino come se l'ospedale di questo paese fosse il "TOP" della sanità pubblica della bassa Area Vasta dell'ASL nord-ovest. Non dimentichiamo che quasi il 40% degli accessi all'ospedale di Piombino sono di utenti Elbani.
Settanta anni fa di questi giorni è stata emanata la Costituzione Italiana che assegna agli Italiani pari opportunità e uguale diritto alla cura mentre nella nostra piccola "Costituzione Sanitaria" varata quasi lo stesso giorno (70 anni dopo) della Magna Carta e da quanto riportato sul "Tirreno" del 29.12, non troviamo nulla che parifichi gli anziani over 70 agli altri cittadini. L'over 70 sia di sesso femminile che maschile non ha più diritto alle prevenzioni per prevenire malattie tumorali quindi stop gli screening del sangue occulto per uomini e donne e stop alla mammografia e pap-test per le donne. La prevenzione qualunque essa sia deve essere contemplata in un piano sanitario locale vuoi per la salute dei cittadini, vuoi per risparmiare risorse per ricoveri ospedalieri forse inutili. Nel piano non compaiono neanche le cure odontoiatriche per gli anziani che altrei presidi ospedalieri fanno per prevenire patologie legate alla cattiva masticazione.
QUI, (intendiamo su quanto si legge sul "Tirreno" n.d.r.) neanche si prevede di separare il punto nascita dalla pediatria per una maggior sicurezza per il nascituro e la mamma.
QUI non si parla più delle "Case della Salute" che potrebbero diminuire del 30% gli accessi al Pronto Soccorso.
QUI non si parla come affrontare la "Ludopatia" e fare prevenzione per essa.
QUI non si parla di riportare la riabilitazione in ospedale.
Qui non si parla di una ristrutturazione a tempi brevi del Pronto Soccorso.
QUI non si parla del pesante lavoro che svolgono i medici del 118 che devono dividersi tra il Pronto soccorso e il territorio anche fuori stagione estiva.
QUI non si parla di potenziare la chirurgia e l'ortopedia Elbana ma di aspettare, in caso di bisogno, l'equipe di medici itineranti del continente che verranno forse una volta o due al mese quindi in caso di bisogno o infortunio per non tenerci il male DOBBIAMO correre a PIOMBINO.
QUI non si parla di "Autismo" benchè l'Elba conta moltissimi casi.
QUI non si parla di demenza o demenza senile in maniera appropriata con protocolli di assistenza mirati.
QUI gli aiuti alle famiglie con persone non autosufficienti non sono state sviluppate come la gravità di molti casi richiede.
QUI non si considera che è in studio una pesante riorganizzazione dei punti PET.
QUI non c'è nessun riferimento che indichi le modalità per trasferire in sede fissa medici, infermieri e OSS assegnati all'Elba perché con il Primario a scavalco difficilmente prenderebbero la via per l'isola.
QUI non si parla di zone e percorsi in ospedale dedicati a pazienti ospiti del carcere perché è bene ricordare che pur scontando una pena hanno i nostri stessi diritti.
Poi il Tirreno puntualizza: "che ancora una volta i Comitati pro-sanità sono stati esclusi" Vogliamo ricordare un passaggio del programma elettorale del Sindaco Ferrari "nessuno si dovrà sentire escluso nel servire la propria comunità, camminando insieme si arriva lontano" questo lo scriveva quando i Comitati (accreditati da Delibera del Comune di Portoferraio) erano UTILI alla sanità e forse alla campagna elettorale.
Forse meritiamo di più.
Buon Anno
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)
Grazie per le espressioni di stima.
In poche righe ha centrato la questione.
Auguro a lei e a tutti gli elbani ed elbane buon anno.
Un cordiale saluto.
Marcello Camici
Domenica 31 dicembre 2017
5° USCITA DI FINE ANNO IN MOUNTAIN BIKE.
Partenza dalla Rotonda di Carpani!
RITROVO ORE 08:45 PER PARTIRE ORE 09:00!
Percorso tutto pedalabile e comunque modificabile in base ai partecipanti per renderlo accessibile a tutti.
Il ritmo sarà quello dell'ultimo, chi và più forte aspetterà di più!
Più siamo più ci divertiamo!
Guarda la [URL=http://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2015189522082166&id=1558747761059680]PAGINA FACEBOOK[/URL]
.....Ci sapete dire come stanno lecose a proposito della Strada del Piano......interessata dal sinkole?
Gli studi fatti dalle Università sono finiti?
Sarà fatta una nuova strada o verrà fatto un ponte?
Ah saperlo!!!!!!!!!!!!
E' proprio vero che in Italia la cose provvisorie diventano "definitive"........POVERI NOI RIESI.....Speriamo bene nei Nuovi Amm.ri del Comune di Rio--
Il primo ministro Malcolm Turnbull è salito sul suo dinghy per una breve manovra nei pressi della sua casa sulla spiaggia e ha pensato bene di non indossare il giubbotto salvagente. Niente di clamoroso, a dire la verità: Turnbull avrà percorso non più di 20 metri sul dinghy, spostandolo dal molo alla spiaggia antistante casa sua. Sfortunatamente per lui, è stato avvistato dalla Guardia costiera che, senza se e senza ma, gli ha comminato una multa di 250 dollari. Proprio come fosse un cittadino qualunque.
Cos’ha fatto il primo ministro? Gridato al complotto? Protestato urlando “lei non sa chi sono io”? Macché. Ha prontamente dichiarato di aver sbagliato e che questa esperienza gli servirà di lezione per il futuro, ricordando come leggi e regolamenti, per quanto a volte possano sembrare troppo rigidi, servono per assicurare che i cittadini vivano tranquilli e sicuri. Ed ha approfittato dell’occasione per reiterare l’importanza di rispettare qualsiasi regola, a beneficio di tutta la comunità.
Sembra un marziano, vero? Che meraviglia sarebbe vivere un 2018 potendo assistere ad esempi simili di profonda educazione civica anche da parte dei politici italiani. E di “coraggio” da parte delle autorità preposte a fare rispettare le leggi, senza guardare in faccia a nessuno e fregandosene di spinte, raccomandazioni e pressioni esterne.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Sabato 30 Dicembre ore 17,00 presso il museo mineralogico Celleri in via Cavour a San Piero in Campo conferenza dell’architetto Silvestre Ferruzzi sui misteri della Necropoli di Piana alla Sughera. (Ingresso libero) [/SIZE] [/COLOR]
Piana alla Sughera per la sua concentrazione di tombe a cassetta e menhir, è senza dubbio uno dei siti più importanti dell’ Elba preistorica. La piana sopra Seccheto offre un complesso unico di menhir aniconici, ossia senza decorazioni o immagini scolpite, che testimoniano le grandi civiltà che hanno dominato l'isola prima della nostra era ed evocano rituali religiosi ancora misteriosi. Molte domande rimangono sul significato di dare a questi menhir. Questi monoliti del primo neolitico possono essere monumenti funerari che rappresentano i Shardanes signori della guerra, I Popoli del Mare che per gli Egizi venivano dalle Isole dell'Occidente e sono rappresentati nei bassorilievi del tempio di Medinet-Abou in Egitto?Molto mistero gira ancora intorno a queste creazioni. Per l'archeologo Roger Grosjean, i menhir sono le raffigurazioni dei leader dei nemici uccisi in combattimento. L’ipotesi più verosimile è, come scrive Silvestre Ferruzzi, che la cosiddetta Necropoli della Piana alla Sughera sia un complesso funerario sorto tra il II e il I millennio avanti Cristo. Oggetto di studi più o meno approfonditi a partire dagli anni Settanta, questa grande necropoli si trova all’isola d’Elba, nel vasto altopiano soprastante il paese di Seccheto. Coltivato da sempre a «grano marzolino» – è ancora visibile un grosso «erpice» di ferro – questo sito conserva alcune tra le più interessanti testimonianze archeologiche elbane. Prima fra tutte, la grande sepoltura grossolanamente circolare (in origine forse coperta da un tumulo di terra) di cui oggi resta il basamento in pietra e il vano centrale per il defunto.
Nei pressi, altre sepolture segnalate da menhir (o «bètili») in granodiorite di varie dimensioni, collocati probabilmente in corrispondenza della testa del defunto. E ancora, nei paraggi, un incredibile numero di pietre infisse nel terreno (le cosiddette «pietre fitte» riscontrabili anche in Corsica e nelle Baleari) che disegnano circoli simbolici o, più probabilmente, funerari. Si ricorda anche l’esistenza di una piccola sorgente, chiamata tradizionalmente Fonte alla Colonna, ma quella colonna non è altro che uno dei tanti menhir della necropoli. La necropoli è disseminata di piccoli sepolcri a cassetta, riferibile alla cosiddetta cultura Villanoviana (900 avanti Cristo).
Questa tecnica di sepoltura prevedeva la cremazione del defunto. Le sue ceneri venivano poi collocate all’interno di un’urna in argilla munita di una ciotola/coperchio, la cosiddetta urna cineraria biconica. Intorno al recipiente veniva eretta una piccola struttura (cassetta) a base rettangolare, formata e coperta da lastre di granodiorite. Il sito rappresenta uno dei più suggestivi e antichi luoghi di culto elbani, espressione d’ancestrale spiritualità delle popolazioni che abitarono l’isola durante l’Età dei Metalli. Importantissima testimonianza del megalitismo elbano, è infatti riconducibile, per analogia con Corsica e Sardegna, all’Età del Rame o ai primi secoli dell’Età del Bronzo (II/III millennio avanti Cristo).
[COLOR=darkblue][SIZE=4]JANUS RIVER, L’UOMO CHE GIRA IL MONDO IN BICICLETTA ARRIVA ANCHE A CAPOLIVERI. All’Elba per due settimane alla scoperta del territorio. [/SIZE] [/COLOR]
Da ben diciassette anni in viaggio attraversando i cinque continenti per incontrare popoli, conoscere nuove culture, scoprire la bellezza del Mondo in tutte le sue forme.
Portando con sé solo bicicletta e sacco a pelo, Janus River Strzelecki che oggi ha ben 81 anni è il primo viaggiatore a fare il giro del mondo estremo, con soli 3 euro al giorno e incontrando l’ospitalità di chi lo accoglie.
Una sfida con se stesso forse e un modo decisamente non convenzionale di andare alla scoperta della nostra meravigliosa Terra, anche per lasciare un segno indelebile nella memoria di chi verrà.
Il 28 dicembre, a pochi giorni dalla fine di questo 2017, Janus River è giunto anche a Capoliveri ed in questi giorni sta girando per tutta l’Isola d’Elba alla scoperta della sua gente, dei suoi panorami, della sua magia incontrando amministratori, studenti, gente comune in un susseguirsi di momenti diversi di conoscenza e condivisione.
Il mio viaggio – ci racconta Janus - è iniziato il 1 gennaio 2000 proprio dalla capitale d’Italia: la splendida Roma”.
Siberiano, di nazionalità russo – polacca, Janus River nel suo lungo e mai interrotto viaggio, ha attraversato ben 152 paesi e percorso più di 300 mila chilometri.
Il suo viaggio è possibile grazie alla generosità di chi lo ospita e di chi gli dà il suo sostegno offrendogli un pasto o un alloggio.
Janus River sarà all’Elba fino al 1 gennaio: ospite delle amministrazioni comunali, dell’Associazione Albergatori e di Visitelba. Dopo di che si recherà in Sardegna.
Ma il suo peregrinare non si arresterà qui, anzi continuerà ancora a lungo: la sua conclusione è, infatti, prevista per il 2028 dopo aver visitato Sud America, Australia e Cina.
E se in questi giorni incontrerete qualcuno in bicicletta per la strade dell’isola, con molta probabilità avrete incontrato proprio l’inarrestabile Janus!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]TURISMO E DIFESA DELL’AMBIENTE ALL’ISOLA D’EBA
Ristampa della raccolta di Alfonso Preziosi del 1993
a cura di Leonardo e Federica Preziosi, Marcello Bargellini e Italia Nostra A.T.
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Tutto è nato, quasi per caso, solo pochi mesi fa in una cena di lavoro durante la quale a Marcello Bargellini, trovandosi a parlare con Leonardo Preziosi, è venuta l’idea di riprodurre in una ristampa la raccolta di scritti dal titolo “TURISMO E DIFESA DELL’AMBIENTE ALL’ISOLA D’ELBA” del padre di Leonardo, il prof. Alfonso Preziosi, contenete articoli apparsi dal 1962 al 1992 sul Corriere Elbano, della cui testata è stato per molti anni direttore, e la cui straordinaria attualità e validità ai nostri giorni, a tanti anni di distanza, è sorprendente.
La presentazione del volume, edito proprio nel centenario della nascita di Preziosi, del quale gli organizzatori hanno fatto omaggio a tutto i presenti, ha avuto luogo nel pomeriggio di giovedì 28 dicembre nella sala della Gran Guardia esaurita in ogni posto a sedere e in piedi dai numerosi intervenuti.
Dalle allocuzioni introduttive del sindaco Mario Ferrari e del vicesindaco Roberto Marini e dalle esposizioni del figli Leonardo e Federica, di Marcello Bargellini ispiratore dell’iniziativa, di Alessandro Farina curatore della stampa e del nipote Giacomo Hops è scaturito il ricordo di un uomo di grande cultura, appassionato conoscitore e difensore del proprio territorio, professore e preside severo ma paterno, intransigente ma familiare con studenti e genitori. La nitidezza ed il carisma della figura di Preziosi è stata confermata dagli interventi di ex alunni e colleghi presenti in sala fra cui Giorgio Barsotti, Elvio Bolano, Luigi Maroni, Massimo Scelza che ne ha rilevato la direzione del giornale. Per ultimo, prima che i presenti fossero invitati ad un aperitivo offerto dagli organizzatori, ha preso la parola Arturo Francini, un portoferraiese D.O.C., che nel suo semplice, spontaneo, istintivo ed apprezzato intervento ha rammentato la prima fase della sua giovinezza trascorsa all’estro per lavoro per diversi anni, durante i quali il Corriere Elbano di Preziosi e Foresi, che riceveva regolarmente per abbonamento, contribuiva a mitigare la nostalgia per la lontananza dalla sua Isola; concludendo Francini ha espresso il desiderio e la speranza che il Corriere Elbano torni alla sua originaria funzione di promozione e informazione rivolta anche e soprattutto agli elbani che vivono lontano dalla propria isola.
Professore, la Sua delusione nella Fondazione Elba è un pensiero di tanti solo che Lei manifesta a chiare lettere le sue perplessità mentre la maggioranza di noi lo pensa ma ha timore di dirlo. Se gli iscritti sono circa 300 qualcosa si è inceppato.
Il Suo messaggio deve essere capito non come una critica ma come una sferzata per poter cambiare quel qualcosa che non faccia cadere la "Fondazione Elba" in una delle tante corporazione che a scadenze precise si autocelebrano.
Quando ancora non aveva il nome di "Fondazione" e promuoveva gli incontri in Calata Italia era la speranza che qualcosa poteva cambiare per l'Elba e contare di più anche in Regione . La dirigenza di allora, anche se nulla è cambiato come gruppo pensante, apriva i convegni preparatori con la frase "Cambieremo l'Elba in 3 anni e se necessario la rovesceremo come un calzino". A parte qualche iniziativa passata in sordina finora solo l'anagrafe delle piante giganti ha destato interesse ma di cultura, ambiente, trasporti, sociale, turismo tutto è rimasto nel file dei progetti mentre la sanità poteva fare di più che a un ricordare che "il fumo fa male". L'autismo, la ludopatia, la non autosufficienza, la demenza senile, la cultura, la cultura delle tradizioni e del territorio, l'amianto, la plastica in mare, il nuovo porto, gli oli esausti , la casa, la povertà incalzante. Questi sono argomenti che una fondazione deve studiare, sviluppare e presentare alla politica locale e Regionale.
Con infinita stima e grazie di aver dato il "la" a questo immobilismo.
Buon Anno
Diego B.
Tranquillo amico se Silvio c'e' ancora, è perchè l'amico Romano & Company lo vogliono, sono amici per la pelle, quelli che hanno sempre fregato sono sempre e solo gli italiani ignoranti che li votano, l'ho detto anche ieri Renzi Berlusconi Salvini Meloni Bersani , tutti da rottamare, Prodi sè già rottamato da solo ...
Libera l'Italia dall'ignoranza, hanno tutti votato la Legge Fornero ... tutti per l'Euro a loro, trippe piene, tasche piene di soldi, tanto pagano quei coglioni degli italiani ...
Un sacrificio per l'Euro, dimezziamo il debito pubblico e dimezziamo gli stipendi a tutti, sì, a tutti i poveri pecoroni degli italiani ...
La magia della Procura, che strano sig. Prianti, oggi sempre alle 13,00 la linea telefonica scomparsa è risuscitata, sono scesi dal cielo due angeli di tecnici a ispezionarla tutta, infatti stamattina dopo sette giorni avevo presentato i fatti alla Procura della Repubblica per una verifica dell'interruzione di pubblico servizio o altro.
Intanto stamattina ho richiesto la cessazione della linea di casa e poi farò lo stesso anche con quelle mobili.
Se anche questa dell'attività avrà ancora problemi cesserò anche questa, esistono anche le linee mobili per dati.
Grazie e Auguri, io voglio vedere la Coppa Italia e la Serie A senza il nome dello sponsor, risparmiate i soldi per dare un servizio migliore e far pagare di meno i clienti che avete da sempre, avevate ...
Più che cane gatto, direi un bel volpino.....
Paragonare i botti con i fuochi di artificio non credo possa spiegarsi se non con un'alzata di gomito natalizia non ancora smaltita. La gente infatti, da sempre, si sposta negli altri paesi per sentire i botti...
Ma come si fa a paragonare i fastidiosi botti che divertono (???) solo chi li esplode con uno spettacolo pirotecnico che piace a (quasi) tutti?
Ma forse era solo una simpatica provocazione e allora Buon Anno e miao miao micio micio.
Senza offesa, ma forse è meglio lascià perde le cose difficili e che per comprà qualcosa andate al mercatino del venerdì. Poi più che Prodi dovresti sentì Silvio che ora è anche leghista e indipendentista.
Movimento LEDI “Libera L’Elba Dall’ Ignoranza”
[COLOR=darkred][SIZE=4]EVENTO SFORTUNATO MA NON IMPREVEDIBILE [/SIZE] [/COLOR]
La caduta del fulmine sulla sommità della Torre è stato un evento sfortunato, ma non imprevedibile. A seguito degli studi condotti in ambito universitario con gli accordi di collaborazione intercorsi a partire dal 2012 tra la passata amministrazione comunale e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze per la parte diagnostica preliminare, sono stati effettuati puntuali riscontri sullo stato di conservazione della torre appianea e eseguito con scadenza semestrale fino alla primavera scorsa il monitoraggio di controllo.
Negli ultimi riscontri, con l’interessamento anche dell’Associazione Ilva-Isola d'Elba, si erano potute accertare situazioni di rischio statico per quanto concerneva in particolare la bertesca e, soprattutto, lo stato di debolezza delle cortine sommitali interessate da rifacimenti moderni con esecuzione di opere incongrue accompagnate dall’uso improprio di malte cementizie su supporti murari di tipo tradizionale. Di questo stato di cose abbiamo relazionato all’Agenzia del Demanio ed alla Soprintendenza, richiedendo anche il loro diretto interessamento in ragione degli accordi intercorsi in vista della loro scadenza nel 2018, al fine della messa in sicurezza del fusto esterno della torre e al fine di scongiurare il rischio di crolli o cedimenti sia diretti che indiretti per cause esterne, come mareggiate e similari. Particolarmente urgente era l’intervento sulla terrazza superiore e sulle murature d’ambito. Niente più è stato dato di sapere ed anche il monitoraggio autunnale non è stato eseguito in mancanza di un interessamento da parte della nuova amministrazione. E sono rimaste del tutto inascoltate le sollecitazioni dello storico marinese Michelangelo Zecchini affinché l'amministrazione Allori si occupasse con maggiore passione (finora praticamente insesistente) del monumento simbolo del paese.
Al passaggio definitivo della Torre in proprietà comunale da parte dell'Agenzia del Demanio, condizione imprescindibile perché il Comune possa intervenire per mettere in sicurezza l'architettura cinquecentesca anche con fondi propri, manca solo una firma che con ogni probabilità sarebbe stata apposta proprio durante l'appuntamento autunnale che, come si è detto, è stato snobbato da questa amministrazione.
Ora non resta che raccogliere i cocci della Torre, catalogarli ed attendere che qualcuno si occupi di finanziare i lavori di restauro conservativo del bene, sperando che da questo momento in poi l’Amministrazione ponga sulla Torre quell‘interesse richiesto da più parti che finora è inspiegabilmente mancato.
Gruppo consiliare di minoranza
Marciana Marina
Mia moglie vuole comprare su Amazon con la spedizione tramite Poste, la spedizione è carissima e il problema fondamentale è che bisogna aspettare il postino sulla strada dalla mattina alla sera, altrimenti il pacco non viene consegnato, il postino non è un corriere.
Io non compro più su Amazon e non voglio la spedizione tramite Poste, solo corriere, i prezzi sono quadruplicati nell'Europa del quarto Reich dell'Euro e dell'Unione Europea, oggi ho fatto una raccomandata alle Poste Italiane, costava tremila lire ora costa sei euro, dodicimila lire, gli spiccioli mancia.
Io non guadagno il quadruplo di prima caro Professor Prodi, non ho tre pensioni da ventimila euro mensili, anzi le tasse sono anche decuplicate.
Grazie e buona giornata! Si fa per dire!
P.S.
In Italia si parla e scrive italiano, mia moglie ha comprato un computer su Amazon, a caro prezzo, e gli è stato consegnato con programmi scritti in lingua spagnola, incomprensibile per noi madrelingua italiani.
Se vuoi vendere in Italia bisogna adeguarsi.
Forza Catalunya Indipendente
Da molto tempo ho fatto le mie considerazioni, fin dall'inizio non mi hanno convinto sulla bontà dell'iniziativa per cui non ho caldeggiato l'iniziativa, ma non me ne sono mai fatto una malattia e non mi ha mai turbato il sonno.
Probabilmente è lei che non ha capito bene fin dall'inizio visto che oggi sente la necessità di esprimere pubblicamente delusione verso le politiche illustrate nelle ultime dichiarazioni dal presidente Mantovani , per niente mutate rispetto a quelle espresse pubblicamente fin dai primi momenti.
E' proprio perchè non ho visto cambiamenti nella politica della fondazione, che mi ha meravigliato la sua 'delusione'. Comunque se ha notato delle deviazioni tra le politiche attuate rispetto allo statuto, posso dirle che con tutta probabilità ha visto bene perchè anch'io ho avuto da subito dei seri dubbi sulla effettiva, futura coerenza.
Saluti
Franca Ferrari
[COLOR=darkred][SIZE=5]ASCOLTANDO IL PASSATO COMODAMENTE SEDUTI NEL PRESENTE [/SIZE] [/COLOR]
La saletta della Gran Guardia era affollata all’inverosimile ieri sera per la presentazione del libro di Alfonso Preziosi, “Turismo e Difesa dell’Ambiente all’Isola d’Elba” edito nel 1993 che contiene articoli pubblicati sul Corriere Elbano dal 1962 al 1992.
Un regalo che ha voluto fare a tutti gli elbani il Centro Ufficio di Marcello Bargellini .insieme alla famiglia Preziosi.
Presenti il sindaco Mario Ferrari ed il suo vice , e tra gli ospiti, rappresentanti della carta stampata e del web, della cultura elbana, politici, ex allievi del professore e molte personalità di spicco della mondanità elbana.
Dopo aver ricordato il padre ed il suo amore per l’isola d’Elba , Leonardo e Federica Preziosi hanno lasciato la parola al pubblico affinché raccontasse in prima persona curiosità e aneddoti vissuti con il professore, molti gli interventi di ex allievi e amici che hanno arricchito la serata con gradevoli e nostalgici ricordi.....
Non staremo a raccontarvi la serata per intero lo faranno i nostri più accreditati colleghi giornalisti, preferiamo solo ricordare uno spontaneo intervento che ha colpito l’intera platea , un intervento fatto da un anziano portuale in pensione , che ha ricordato con commozione ed enfasi come negli anni della sua giovinezza costretto ha lavorare all’estero dove il suo compagno era il “Corriere elbano” proprio quello dei Bitossi, Preziosi, Foresi, De Pasquali ecc.. che veniva spedito in tutto il mondo….non vedevo l’ora che mi arrivasse -racconta - perché era l’unico mezzo che non mi faceva sentire lontano dalla mia isola ” .. ma stasera non posso tacere e voglio esternare il rammarico e la mia amarezza , il giornale non è più quello che si autodefinisce “la voce storica della tua Isola ” , ma solo un giornalino che non trasuda , come il suo titolato antenato, quell’amore e quel rispetto per l’isola e le sue genti tutt'altro! …mi dispiace ha terminato l’ex portuale, ed anche se non ho avuto il piacere di conoscere personalmente il Prof. Preziosi non ho mai perso un suo articolo per questo sono anch’io qui stasera per onorare il suo lavoro ringraziarlo e mostrargli il mio affetto.
Ringrazio Fraca(signore o signora ?) per il suo interesse al mio scritto.
I motivi della delusione ?
Desidero aiutarla.
Vada a leggere lo statuto della fondazione in particolare gli articoli n 13 e n 16.
Se poi,dopo la lettura, ancora non capisce me lo faccia sapere.
Sarò lieto di aiutarla di nuovo : è però necessario che si firmi.
Un cordiale saluto.
MARCELLO CAMICI