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113620 messaggi.
Giovanni da Giovanni pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 13:53
Oggi ho veramente rischiato un incidente.... vivo vicino Naregno e mi trovo a passare più volte per la strada che dal bivio di Capoliveri va verso Naregno, cè un furgone blu piantanto x strada ormai da diversi giorni, e ci ho visto piu volte i vigili urbani fermi a controllare oltre che la polizia, vorrei capire una cosa, ma se dovessi fare un incidente chi mi paga? perche oltre che il furgone (il quale mi sembra abbandondato da tempo) spero che abbia l'assicurazione ma in caso contrario ne risponde il comune? O di chi è la strada?
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PIETRO GORI e il gradimento- da PIETRO GORI e il gradimento- pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 13:13
Forse PIETRO GORI non avrebbe gradito bandiere di partito....., e sicuramente avrebbe anche capito che molti elbani non sono interessati alla loro storia, mentre tutti sanno che una comunità che non ricorda il passato è destinata a non avere futuro. Paolino l'arrotino-
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pier da pier pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 11:50
@Riccardo Nurra Bravo Riccardo, bel post mi è piaciuto, come sempre sai essere equilibrato e tagliente nello stesso tempo e ce n'è per tutti. Pier
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Riccardo Nurra da Riccardo Nurra pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 11:30
[COLOR=darkblue][SIZE=5]ILSUO RICORDO, VERA E UNICA MIA CONSOLAZIONE [/SIZE] [/COLOR] L'unica consolazione che mi è rimasta della giornata di sabato, quando dopo la decisione di questa amministrazione, si svolgeva la cerimonia di intitolazione della piazzetta a Giovanni Ageno, è che la memoria dell'ex sindaco – che ha subito un'enorme ingiustizia che forse lo ha portato alla morte – potrà così essere memoria e monito per sempre, anche per quanti verranno dopo di noi. Come ho già avuto modo di ricordare, quel grande uomo che era Pietro Gori, ha già una strada ed una significativa lapide a lui dedicata, mentre la figura e la storia di Giovanni Ageno non potevano che essere ricordati proprio davanti alla Biscotteria, davanti a quel Palazzo Comunale che l'ha visto alla guida del paese e che ha generato tanto livore. Sabato scorso non mi è stato sufficiente per consolarmi neanche vedere le Forze Militari e gli ex Combattenti schierati, anche se con la loro presenza hanno dato lustro e onorato la cerimonia e chi veniva ricordato, così come la banda musicale che ha arricchito l’evento E neppure mi ha consolato la presenza dei vecchi amici di Ageno, di quanti con lui hanno collaborato in quel tempo o la presenza di coloro che, subendo la stessa ingiustizia, hanno pure dovuto resistere ai quasi tre mesi di carcere e poi attendere quei lunghissimi 4 anni, per vedersi completamente e definitivamente assolti. Capisco la giornata prefestiva ed anche il cattivo tempo: acqua e vento durati quasi tutta la mattina non invitavano ad uscire. Forse per questo i tanti con i quali avevo parlato e che mi avevano detto di condividere la scelta ed il luogo da intitolare ad Ageno, non sono venuti. Peccato, ma oramai si sa, i portoferraiesi sono fatti cosi. Avranno pensato “E' tempaccio, chissà se la cerimonia ci sarà?” o anche, “Ma perché farsi vedere? Perché schierarsi?” Oppure, “Del resto ho anche amici che si sono opposti... meglio restarsene a casa, meglio non metterci la faccia, tanto la piazzetta gli verrà intitolata lo stesso!” E così non sono venuti. Devo poi dire che non mi hanno consolato neanche quella quarantina di persone assiepate sui gradini dell'ex palazzo delle Poste, quelli contrari alla intitolazione della piazzetta ad Ageno: per raggiungere un numero così esiguo di persone c'è stato bisogno di un buon rinforzo dal Continente e gli altri quasi tutti provenienti dal resto dell'isola. In ogni caso penso che i “continentali”, anche se la decisione di contestare mi è sembrata fuori luogo, siano comunque da ammirare per la loro determinazione: si sono alzati presto e sono rimasti al freddo e all'acqua per manifestare il loro dissenso. Tanto di cappello, almeno loro la faccia ce l'hanno messa e anche il sacrificio. Gli altri, i contestatori elbani, a parte uno sparuto gruppo, sono rimasti a casa anche loro, forse per lo stesso motivo di quelli dell'altro fronte: si sono limitati a scrivere dietro i loro computer, magari anche dietro l'anonimato o variegati pseudonimi. E poi sono rimasti a casa. Della contromanifestazione, di natura anarchica, non mi è sembrata tanto in tema la bandiera con la falce e il martello o la presenza di persone appartenenti a partiti ben allineati. Forse mi sbaglio, ma chissà se Pietro Gori l'avrebbe gradito. Mi è piaciuto sentir cantare “Addio Lugano”, per ricordare ed onorare Pietro Gori, mentre i fischi all'Inno Nazionale mi sono proprio sembrati di cattivo gusto. Oggi, comunque, andando come al solito in Comune, ho alzato la testa e ho visto davanti alla Biscotteria la targa con il nome di Giovanni Ageno: questa è stata la mia vera e unica consolazione. Riccardo Nurra
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 10:01
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Riese da Riese pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 9:36
A proposito di animali. Gli unici somari che sono stati in comune sono quelli bacchettati dalla Corte dei Conti per errori milionari. Se Errori li vogliamo proprio chiamare. E gli errori sono riferiti al tuo mandato. Asino chi? A Rio hanno ripreso a pascolare anche le capre. Mancava il CONIGLIO. Mi sembra che tu abbia sparato il classico siluro di ... Occhetto.
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Pietro, ti voglio bene da Pietro, ti voglio bene pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 9:23
Inno del primo maggio [SIZE=1]Vieni o Maggio t’aspettan le genti ti salutano i liberi cuori dolce Pasqua dei lavoratori vieni e splendi alla gloria del sol Squilli un inno di alate speranze al gran verde che il frutto matura a la vasta ideal fioritura in cui freme il lucente avvenir Disertate o falangi di schiavi dai cantieri da l’arse officine via dai campi su da le marine tregua tregua all’eterno sudor! Innalziamo le mani incallite e sian fascio di forze fecondo noi vogliamo redimere il mondo dai tiranni de l’ozio e de l’or Giovinezze dolori ideali primavere dal fascino arcano verde maggio del genere umano date ai petti il coraggio e la fè Date fiori ai ribelli caduti collo sguardo rivolto all’aurora al gagliardo che lotta e lavora al veggente poeta che muor! [/SIZE] Pietro Gori
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Gigi da Gigi pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 8:51
Dalla Bacheca FB di Danilo Alessi, ex Sindaco di Rio Elba, esponente locale di Liberi ed Uguali: CAVALLI E SOMARI La candidatura a senatore di un personaggio tutt'altro che raccomandabile, fa venire in mente Caligola che volle candidare al Senato Romano "Incitatus", il suo cavallo. In questo caso, più che un cavallo si tratta di un somaro, con tutto il rispetto dovuto a questi mansueti e pazienti animali. Ora, sebbene possa sembrare abbastanza chiaro chi sia il bersaglio del post, "l'impavido" e "coraggiosissimo" Alessi ben si guarda di scriverne nome e cognome. Sa benissimo che un post del genere, cosi irrispettoso e calunnioso, porterebbe inevitabilmente ad una denuncia per diffamazione, reato che, per la Corte di Cassazione (sentenza n. 8328 del 1 marzo 2016) prevede addirittura l'ipotesi dell'aggravamento. Quindi, nella migliore tradizione italiota, l'Alessi tira il sasso e nasconde la mano, mostrando a tutti i concittadini le doti che non ha. D'altronde, come recita il Manzoni, "il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare".
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PD-Elba: Vergogna da PD-Elba: Vergogna pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 8:48
Mi chiedevo il segretarione Simone De Rosas è in ferie in Tailandia o aspetta che Renzusconii gli suggerisca di scrivere mezzo rigo, non dico di condanna, ma almeno di distinguo sui fatti di Macerata a nome del PDR. Dai, fatti coraggio che ce la puoi fare, mica ti si chiede di dire qualcolcosa sullo sfratto di Pietro Gori! Vergogna
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Per Dr. Bonfissuto da Per Dr. Bonfissuto pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 8:11
Proviamo a mettere ordine negli ultimi post apparsi su Rioblog. Uno dice che a buio sono usciti dal municipio di Rio Nell'Elba tre persone. - una ex sindaco - un sindachino - una regina Intanto non si sa se sia vero, ma nell'ipotesi che lo fosse ... Sindaci ora non ce ne sono, c'è il commissario, a R. Marina, ergo i due intanto non avrebbero dovuto avere le chiavi del comune. Quindi le chiavi le avrebbe avute un'altra persona. Evidentemente la terza, la cosiddetta Regina. Non importa il nome, ma certo è un'impiegata del comune e dal soprannome sembrerebbe un'impiegata di alto livello. C'è chi dice che era sabato sera e chi mercoledì sera, ma magari era giovedì sera. Poco importa. A quell'ora gli uffici nel pomeriggio dovrebbero essere chiusi. Nell'ipotesi che sia vero quanto postato da più parti verrebbe da dire questo. I due ex, ormai comuni cittadini, non avevano titolo per essere in municipio. Qualora avessero avuto bisogno di documenti avrebbero dovuto fare accesso agli atti come da regolamento. Chi avrebbe permesso l'ingresso fuori orario e soprattutto perché questi due personaggi sarebbero stati negli uffici? Per un caffè fra amici o per consultare documenti legati alle vicende che vedono uno dei due in attesa di giudizio e l'altra quanto meno sotto accusa politica per i debiti procurati durante il suo mandato? Le due Franchini mi hanno sempre accusato di aver avuto la possibilità di conoscere informazioni riservate. Io avevo titolo, una nomina del sindaco per essere in comune le poche volte che ci sono stato e soprattutto non avevo processi in corso per danno erariale contro l'amministrazione e quindi nessun interesse a "rumare" in mezzo ai documenti!!!! Non solo. Per il mio ricorso al TAR (vinto), io i documenti li ho portati e non presi, visto che il comune aveva perso tutta la documentazione. Io gli ho dato copia della mia! Inoltre le mie presenze sono sempre state in mezzo a più persone esterne ed interne. Ma loro? A che titolo avrebbero fatto comunella con l'impiegata, dentro gli uffici, fino alle 7 di sera? Avrebbero avuto tutti e tre un permesso del commissario? Lo straordinario eventualmente fatto fino alle 19, per i due, sarà pagato o recuperato? Sia in un caso che nell'altro sarebbe o soldi o tempo sottratto ai Riesi. Tutto questo naturalmente è solo una ipotesi, in attesa di una eventuale smentita o di approfondimenti da parte del Dr. Bonfissuto. Ivano
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Ampi Rosignano da Ampi Rosignano pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 6:16
ANPI Rosignano..ma perché non partecipate contro la Rosignano Solvay.. Che da anni vi deturpa L ambiente inquinandolo ormai da anni a cielo aperto.!? Camparino
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UN VERGOGNOSO SILENZIO... da UN VERGOGNOSO SILENZIO... pubblicato il 6 Febbraio 2018 alle 4:48
[COLOR=darkred][SIZE=4]ASPETTANDO IL 4 MARZO.... [/SIZE] [/COLOR] E' sconcertante l'assoluto silenzio in questi giorni freddi e nevosi...ma lo saranno anche i prossimi. Tutti gli organi d'informazione non fanno nessun servizio sugli ITALIANI TERREMOTATI che saranno anche quest'inverno alle prese con il freddo. Tutto questo silenzio è dovuto all'avvicinarsi del 4 marzo, e parlare dei terremotati non fà certo comodo ai loro consensi. Spero che tanti se lo ricorderanno, quando entreranno nelle urne. VERGOGNA!
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x Luciana Gelli da x Luciana Gelli pubblicato il 5 Febbraio 2018 alle 20:40
Cara signora Luciana, ha la mia piena solidarietà e comprensione. Credo però che la stagione delle riserve per una netta denuncia sia terminata e che sia arrivato il momento per dire le cose come stanno. Strappi sgangherati e gratuiti come questo, al limite della provocazione se non oltre, sono perfettamente in linea e funzionali ad un pericolosissimo clima di tensione sociale su cui soffia la destra e che già sta debordando in azioni orribili che pensavo non dovessero più ripetersi neanche lontanamente. Invece pare proprio che ci risiamo e che la storia, il nostro libro di storia, non sia stato neanche aperto. Sono seriamente demoralizzata e preoccupata per la stabilità democratica del paese vista soprattutto la quasi assenza di reazione civile da parte dei cittadini, delle istituzioni, dei media e di quel che resta dei partiti. Giuliana
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AMAREGGIATO da AMAREGGIATO pubblicato il 5 Febbraio 2018 alle 20:13
MA PIETRO GORI E’ STATO SOLO UN PRETESTO….. Ma voi credete davvero che se la Piazza dedicata da sabato mattina a Giovanni Ageno, fosse state intitolata prima non a Pietro Gori, ma, per ipotesi, al Sig. Pinco Pallino, non ci sarebbero state lo stesso critiche, contestazioni e provocazioni? Pensate davvero che i soggetti, tra cui i battaglieri consiglieri di minoranza del 1999-2004, ancora lividi, rancorosi e dimenticati, non avrebbero cercato qualche pretesto per continuare ad infangare Giovanni Ageno? Chissà che soddisfazione e risate si sono fatti quando hanno preso atto della volontà e della “ingenuità ” della nuova giunta di sostituire il nome di quella Piazza con quello di Giovanni Ageno. La stessa giunta, inconsapevolmente, aveva fornito loro un “valido pretesto” per dimostrare di nuovo un odio mai sopito utilizzando la figura di Pietro Gori. Su questo carro si sono subito imbarcati gli attuali consiglieri di minoranza. Anche per loro un valido pretesto, un vero assist, per non affermare che Giovanni Ageno è stato vittima dell’odio politico del 2002-2004. Odio politico che le consentì di aver un “bonus” di amministrazione di ben dieci anni. Gli stessi “anarchici foresti”, frettolosamente contattati, sono stati “strumentalizzati”. Sono venuti qui credendo di venire in Piazza a difendere la memoria di Pietro Gori ed invece sono stati convocati qui solo per offendere e fischiare Giovanni Ageno e la sua famiglia. Questo mentre personaggetti di paese indecisi e allampanati, ormai dimenticati, per un paio d’ore sono tornati indietro di quattordici anni a godere del dolore dei feroci “nemici politici”. Pietro Gori era solo un pretesto. Ed anche lei, signora che ho sempre ammirato e che continuo ad ammirare, come gli “anarchici foresti” è caduta nella trappola dei “personaggetti” dimenticati. Ben avrebbe fatto a stare accanto alla moglie ed al figlio di Giovanni Ageno. Pietro Gori è stato solo un pretesto
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Campese da Campese pubblicato il 5 Febbraio 2018 alle 19:40
C'è ancora il SINDACO a Campo? Questo chiedo. Ho votato Montauti perché un ragazzo equilibrato, determinato e rispettoso che sa ascoltare senza mettere tutto in politica e in caciara, questo si chiedeva al nuovo Amministratore. Da mesi invece il nostro Comune sembra commissariato da un autorevole politico (che però non è stato scelto come candidato alle politiche) che si intromette in tutto e ha da dire su tutto e bacchetta non solo chi lo chiama in causa ma anche chi lo ignora. Davide conoscendoti mi sono chiesto: "possibile che il Sindaco sopporti tutto questo e tutta questa propaganda che si intreccia come Assessore, Politico, Medico, tecnico civile e studioso della salute insulare?" Non è che il troppo storpia?" I campesi aspettavano gente che risollevasse la situazione e non propaganda continua. Interviene in tutto: sul problema Gori/Ageno, bacchetta il partito Liberi e Uguali, critica il PD, sa tutto sull'aeroporto, sa tutto sul porto, sa tutto sull'ospedale anche se non ci ha mai lavorato se non come libera professione (a pagamento). Giorni fa abbiamo letto che ha rappresentato Campo nell'Elba in Regione per il documento sanitario (avremmo preferito che fosse stato il Sindaco a farlo e lui accompagnatore). Signor Sindaco Montauti, se il suo Assessore ha fatto più lui in tre mesi che altre Amministrazioni negli anni scorsi, il prossimo anno viaggeremo tutti con la Limousine. Davide non è questo chiacchiericcio che avevi promesso. Gino
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elezioni da elezioni pubblicato il 5 Febbraio 2018 alle 19:06
Elezioni alla Misericordia di Portoferraio Leggendo l’elenco degli eletti alle elezioni di domenica 4 febbraio, risaltano i risultati ottenuti da Meloni Simone (68 voti) attuale governatore e, soprattutto, da Massimiliano Tollari (voti 67). A Bracali, terzo degli eletti (63 voti) segue, alla sua prima candidatura, Giovanna Villani con 59 voti. Tra i sindaci revisori (voti 59) Muti Fabiana, anch’essa alla prima candidatura. Tra i probiviri, Gabriella Vago con 47 voti. Un complimento agli eletti che con grande altruismo, disponibilità e vero amore cristiano contribuiscono e contribuiranno a mantenere alto il nome dell’istituzione. Si aspetta ora l’elezione del governatore per i prossimi quattro anni.
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Governo delle Larghe Imprese da Governo delle Larghe Imprese pubblicato il 5 Febbraio 2018 alle 18:11
Tutto pronto per il governo delle Larghe Imprese Dopo il Pd anche Berlusconi rilancia il Ponte sullo Stretto Reggio Calabria - Messina . Per il leader di Forza Italia “è la prima cosa da fare”. Rispetto a quando governava, non è più osteggiato dai democratici . Pochi giorni fa DelRio ha detto che “i soldi ci sono”. Renzi a ottobre: “Noi ci siamo” . Con le ferrovie ferme al 1938 in Sicilia .
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Luciana Gelli da Luciana Gelli pubblicato il 5 Febbraio 2018 alle 17:17
[COLOR=darkred][SIZE=4]PAROLE DI SINDACI : sarò il sindaco di tutti - sarò come un buon padre di famiglia. [/SIZE] [/COLOR] Il sindaco M. Ferrari e la sua giunta,hanno dato la dimostrazione opposta, creando una divisione tra la cittadinanza. Sono stata una vecchia amica di Giancarlo e se ,purtroppo e per sua sfortuna , ha dovuto affrontare la "legge" e le sue conseguenze, il sindaco Ferrari avrebbe dovuto avere il buon senso di padre di famiglia , di non farlo diventare motivo di divisione tra le persone. La Storia insegna e nessuno può pensare di metterci una pietra sopra, ma al contrario , si deve rispettare e farla rispettare. Pietro Gori , non meritava di essere così poco rispettato, eliminato e sostituito, anche perchè nessuna persona può sostituire un'altra , proprio nel rispetto della loro personale memoria. Pietro Gori ha un significato non solo per l'Elba, ma per la STORIA . Chiedo scusa a Rita, mia cara e vecchia amica e a suo figlio, per non essere stata vicina a loro, ma sull'altro lato della piazzetta, perchè non credo di onorare una persona se porto danno ingiusto ad un pensiero universale. Luciana Gelli
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PORTA A PORTA ORARI CAPOLIVERI da PORTA A PORTA ORARI CAPOLIVERI pubblicato il 5 Febbraio 2018 alle 11:52
[COLOR=darkred][SIZE=4]PORTA A PORTA A CAPOLIVERI, DA OGGI CAMBIANO ORARI E MODALITA’ DI CONFERIMENTO. COINVOLTO TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE. [/SIZE] [/COLOR] Nuovi orari anche per i centri di raccolta di Capoliveri e Lacona. E’ iniziato oggi, lunedì 5 febbraio, il nuovo servizio di raccolta Porta a Porta di RSU del Comune di Capoliveri con i nuovi orari e le nuove modalità di conferimento. A quasi un anno dall’inizio della sperimentazione, la raccolta differenziata “Porta a Porta” a Capoliveri è stata aggiornata per offrire un miglior servizio agli utenti ([URL]http://www.comune.capoliveri.li.it[/URL]). L’amministrazione comunale in accordo con Esa, valutando punti di forza e criticità emersi nella prima fase di introduzione del Porta a Porta, ha dunque deciso di incrementare i passaggi per il ritiro dei Rifiuti Solidi Urbani in particolare delle utenze domestiche, ma anche di quelle commerciali, stilando un nuovo calendario settimanale per la raccolta differenziata nell’intero territorio comunale, fornendo anche nuove indicazioni sul come conferire. La novità coinvolge anche il centro storico di Capoliveri, interessato da un ulteriore intervento migliorativo per la cittadinanza: spariscono dal centro capoliverese i punti di raccolta mobili presidiati da un operatore, per lasciare spazio invece al Porta a Porta calendarizzato come nel resto del comune. Unica differenza è rappresentata dall’orario di esposizione dei rifiuti che per le utenze domestiche del centro storico di Capoliveri è dalle ore 6,00 della mattina alle ore 8,00, mentre nel resto del territorio comunale avviene in una fascia orario compresa dalle ore 22,00 alle ore 3,00 del mattino. Queste le nuove modalità per la raccolta differenziata “Porta a Porta” a Capoliveri Centro storico – utenze domestiche (Esposizione dalle 6,00 alle 8,00 del mattino) Lunedì, organico e plastica; Martedì vetro e cartone; Mercoledì indifferenziato; Giovedì Organico; Venerdì plastica e metallo; Sabato organico; Domenica indifferenziato – Tutto il territorio comunale – utenze domestiche (esposizione dalle 23,00 della domenica, alle 3,00 del lunedì) Lunedì organico e plastica; Martedì vetro e cartone; Mercoledì indifferenziato; Giovedì organico ; Venerdì plastica e metallo; Sabato organico; Domenica indifferenziato. Un’altra novità in vigore da oggi, 5 febbraio, per il Centro Storico riguarda la modalità di esposizione dei rifiuti che, separati in base alla tipologia negli appositi sacchetti (carta, plastica, indifferenziata…) devono essere introdotti all’interno dell’unico bidone verde (originariamente pensato per la sola raccolta del vetro) già a disposizione degli utenti. Un nuovo orario, infine, interessa anche i centri di raccolta, per il conferimento degli RSU: - nel centro di raccolta di Capoliveri sarà possibile conferire, dal 15 maggio al 15 settembre tutti i giorni dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 17,00 alle 19,00. Nel periodo dal 16 settembre al 14 maggio, il martedì, giovedì e sabato dalle ore 9,00 alle 12,00 e dalle ore 15,00 alle 17,00 - nell’isola ecologica di Lacona il conferimento sarà possibile dal 01 marzo al 31 maggio e dal 1 ottobre al 31 ottobre dalle 8,00 alle 10,00 e dalle 17,00 alle 18,00; dal 1 giugno al 30 settembre dalle 8,00 alle 11,00 e dalle 16,00 alle 18,00 Per il conferimento dei rifiuti ingombranti, per tutti coloro che fossero impossibilitati a recarsi presso il Centro di Raccolta, è inoltre possibile usufruire del servizio di ritiro a domicilio, previo appuntamento chiamando al numero 800 688 850. Per informazioni sulle modalità di raccolta, segnalazioni, reperimento kit è possibile chiamare il numero 800 688 850 dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle 13.00, oppure scaricare l’App “portAPPorta esa” (che sarà fra qualche giorno aggiornata con i nuovi orari) o ancora collegarsi al sito internet [URL]www.raccoltadifferenziataisoladelba.it[/URL] oppure al link del sito del comune di Capoliveri [URL]http://www.comune.capoliveri.li.it[/URL]
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Sergio Bicecci da Sergio Bicecci pubblicato il 5 Febbraio 2018 alle 11:45
[COLOR=darkblue][SIZE=4]LA NUOVA LINEA EDITORIALE DEL "CVORRIERE ELBANO" TORNA SUL PROBLEMA MUFLONI [/SIZE] [/COLOR] Leggendo l’ultimo numero del “Corriere Elbano” si ha le sensazione di una rinnovata linea editoriale. La figura e la caratura del nuovo Direttore, dott. Guido Paglia, e il suo vissuto professionale confermerebbe questa prima impressione. Non solo e, qui nasce la mia attenzione, nel firmare il primo numero, affrontando il problema della presenza dei cinghiali e dei mufloni all’Elba, confermerebbe non soltanto l’urgenza e l’importanza del tema tanto da farne una prima piccola inchiesta, quanto averne stabilito la priorità fra le tante lacune elbane. Personalmente ringrazio. Infatti Il “Corriere” Intervista Marcello Bellini Responsabile dei Cacciatori e il Presidente del Parco dott. Sammuri. I lettori sanno quanto più volte ho scritto in proposito, ricevendo innumerevoli consensi. Idee, le mie, finalizzate alla completa gestione in loco delle tonnellate di carni ora destinate altrove. Idee destinate alla creazione di posti di lavoro, alla realizzazione di prodotti DOP esportabili e utili alla promozione del nome Elba. Ovvio che la relativa concretizzazione presupporrebbe un intervento privato, convinto come sono, che stiamo parlando di un patrimonio e di una ricchezza che fino ad oggi altri ne hanno goduto. Ove mancassero iniziative locali le Autorità preposte hanno ricevuto, a suo tempo, anche una dichiarazione di interesse ad esaminare eventuali proposte. Desti attenzione quanto viene sottolineato da un articolo sullo stesso quindicinale ove si afferma che il costo per l’abbattimento di un muflone può variare da 385 a 3000 euro, che per un cinghiale adulto si può arrivare fino a mille euro. Recentemente abbiamo saputo che negli ultimi anni sono stati catturati vivi oltre 10.000 esemplari. Ecco perché penso che l’Elba possegga una ricchezza da gestire diversamente. Sono pertanto condivisibili le proposte di Marcello Bellini, ove auspica una maggiore attività venatoria della caccia ai cinghiali-mufloni, finalizzata anch’essa ad un turismo che genererebbe, seguendo esempi continentali, maggiore ricchezza e occupazione anche nella creazione di attività commerciali per la caccia (abbigliamento, armi, munizioni etc.) Quanto sopra presupporrebbe la creazione di un mattatoio con assunzione di personale adeguatamente specializzato. Tali ipotesi sarebbero tipici vaneggiamenti se gli abbattimenti non fossero programmati nella quantità e nel genere, roba da specialisti i cui interventi sarebbero via via corretti nel tempo. In buona sostanza la riduzione scientificamente programmata e mantenuta dei capi farebbe si che gli animali potrebbero trovare di che soddisfarsi all’interno dei boschi, venendo così a cessare invasioni in luoghi abitati evitando tanti incresciosi incidenti. Rimane il fatto che, dopo dieci anni di status quo, dopo oltre 10000 capi esportati, e immagino circa un migliaio di capi abbattuti dai nostri cacciatori, lo stato dell’arte non è sicuramente migliorato creando, è vero, anche danni ambientali. Sono aumentati invece i danni ed i pericoli alle persone. Frutto di un strategia decennale sbagliata? E tutto questo quanto è costato? Penso sia arrivato il tempo che le Amministrazioni aprano un dialogo-confronto con l’Ente Parco e tutte le Autorità competenti e che si trovi concordemente la giusta soluzione, che concili sia l’ambiente, è vero, ma anche l’economia generale dell’Elba fin qui ingiustamente trascurata, a mio modesto avviso. Sergio Bicecci
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