Caro....'Mastro Lindo' di Reale/ Portoazzurro, ti invito a rileggere i due post vergognosi che ti riporto qui sotto e vedrai che, se capirai cosa hai scritto, hanno tutt'altro senso che quello di "....... sottolineare la scarsa utilità dell' iniziativa" e neanche di " una uscita propagandistica" (quale propaganda poi, per cosa?).
Inutile rimestare la mer@a perchè puzza di più caro mio, le reazioni come le tue sono tipiche di quelle persone che male sopportano le sane regole ed i doveri del vivere civile quali non fare casino la notte, non fare i rambi delle mie pal@e con i motorini nei parchi e nei boschi, non pacheggiare il 'suv' sul marciapiede davantì al bar, non bracconare etc. etc.
Non sono poi minimamente curioso di sapere perchè tu, d'estate, ti preoccupi così tanto per tenere pulito un parcheggio a Reale, anche se due piu due, fa sempre quattro.
Giuliano
[COLOR=red] [SIZE=3]Bravo Marcello n.2!Messaggio 88541 del 24.01.2018, 07:24
Provenienza: Porto Longone[/SIZE][/COLOR]
E poi chi ti dice che qualcuno a cui sto sulle scatole, non faccia quel numero accusandomi dell' abbandono di un eventuale rifiuto?
Quale affidabilità avrebbe, se non comprovato, che quella segnalazione sia affidabile, tanto più che anonima?
Secondo te chi abbandona quei rifiuti è tanto fesso, da abbandonarli in luoghi e punti dove può esservi qualche testimone o dove nelle vicinanze c'è qualche abitazione?
[COLOR=red] [SIZE=3]Bravo Marcello Tovoli!!!
Messaggio 88540 del 24.01.2018, 07:12[/SIZE][/COLOR]
Finalmente abbiamo saputo che esisti!
Ma le telecamere che ci stanno a fare?
Occorre puntare sulle delazioni per il problema dell' abbandono dei rifiuti?
Credi che davvero qualcuno telefonerà a quel numero, che prest sparirà dal Blog, per il succedersi di altri post?
113259 messaggi.
GIORNATA DELLA MEMORIA
Anch'io durante la guerra ho vissuto un piccolo ma toccante episodio con i ragazzi ebrei internati nel mio paese natale nel Bellunese e vorrei che lo vedessero anche gli amici elbani.
E' su you tube:
Marcello Meneghin in the documentary the internment ... - YouTube
[URL]https://www.youtube.com/watch?v=yvmk3ivoTJM[/URL]
La Fondazione Isola d'Elba Onlus si associa al comunicato stampa dell'Associazione Forense Isola d'Elba, esprimendosi in favore della stabilizzazione e contro la chiusura della Sezione del Tribunale di Portoferraio.
Si invitano le forze politiche, le istituzioni e le Associazioni di categoria a promuovere tutti gli sforzi necessari per scongiurare l'ennesimo taglio ai servizi essenziali del territorio.
La realtà insulare non può venire sistematicamente mortificata da decisioni che ottengono esclusivamente un accentramento di funzioni e servizi, a scapito delle popolazioni più disagiate territorialmente
Fondazione Isola d’Elba Onlus
Rigiro a te il termine che hai usato nei miei riguardi, per offendermi.
Le mie osservazioni erano volte a sottolineare la scarsa utilità dell' iniziativa: una uscita propagandistica.
Sappi che tutte le estati io do "ai miei figli" l' insegnamento di un padre che ogni 10/15 giorni, al mattino presto, si reca a Reale per pulire dai rifiuti lasciati dai frequentatori della zona il parcheggio sterrato sopraelevato e la scogliera sottostante! Non so se te fai altrettanto o lo fa il tuo vice-sindaco promotore di quella iniziativa!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860) “CARABINIERI REALI” : ISCRIZIONE CON CUI DEVE ESSERE INNALZATA L’ARME SABAUDA [/SIZE] [/COLOR]
Il 12 ottobre 1859 Biscossi,governatore di Livorno,scrive a Niccolini,governatore dell’Elba: “Governo militare e civile di Livorno Al Sig, Cav. Colonnello Governatore dell’Elba Portoferraio Ill.mo Signore Dovendo essere innalzata l’Arme Sabauda colla iscrizione =Carabinieri Reali = sopra la porta principale delle diverse stazioni di quel Corpo,à pregata VS d’invitare i Gonfalonieri di codesta isola a prendere tosto le disposizioni occorrenti al relativo adempimento. Intanto col più distinto ossequio mi confermo. Lì 12 ottobre 1859 Il Governatore Annibaldi Biscossi” (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 260. Archivio storico comune Portoferraio) Il governatore dell’Elba porta a conoscenza dei gonfalonieri dell’isola quanto spetta loro di adempiere:innalzare l’arme sabauda colla iscrizione “carabinieri reali” sopra la porta principale della stazione del corpo. Ciò accade a Rio. Il 16 ottobre 1859 così scrive Riccardo Giannelli: “Al Sig. Governatore Civile e Militare dell’Elba Portoferraio Ill.mo Signore A forma dell’Ossequiata Officiale di VS Ill.ma dè 13 stante ,ho dato commissione in Portoferraio per l’Arme Sabauda colla iscrizione Carabinieri Reali ,ch verrà posta sopra la porta medesima . Mi pregio frattanto di confermarmi colla solita distinta stima e ossequio. Di VS Il.ma Dal Palazzo Municipale di Rio Lì 16 ottobre 1859 Dev.mo Obll.mo Servitore Riccardo Giannelli” (idem come sopra) Ciò accade anche a Campo .Il 24 ottobre 1859 così scrive Pisani sottotenente: “Al Sig Cav. Niccolini Governatore Civile e Militare dell’Elba Portoferraio Ill.mo Signore Mentre attendo da VS Ill.ma il nuovo stemma della Casa Savoia ,per collocare sulla porta di questo Uffizio di Sanitario Le rinnovo le mie premure che Le espressi con altra d’ufficio del 6 andante ,onde Ella abbia la bontà di ordinare la pronta esecuzione acciò io possa essere in grado di adempiere agli ordini contenuti nella sua ministeriale de 4 corrente. Perciò la prego di farlo allestire e tosto che sarà pronto dietro suo cenno lo manderò a prendere in codesta Città. E con il dovuto rispetto passo a confermarmi Di VS Ill.ma Campo 24 ottobre 1859 Dev.mo Obb.mo Servitore Pisani Sottotenente” (idem come sopra)
Marcello Camici mcamici@tiscali.it
[COLOR=darkred][SIZE=4]Giornata della memoria
La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare: è il testamento che ci ha lasciato Primo Levi. [/SIZE] [/COLOR]
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CAMBIATI IN TRE ANNI GLI IMPIANTI SPORTIVI [/SIZE] [/COLOR]
Dalle Ghiaie a San Giovanni, dal Carburo al Palazzetto dello Sport , fino alla palestra di Viale Elba
Oggi gli impianti sportivi del Comune di Portoferraio sono in condizione di totale fruibilità da parte delle società sportive e delle scuole che vi svolgono la loro attività quotidiana, ma è necessario mettere un punto alla situazione attuale per riassumere tutto quello che è stato fatto negli ultimi tre anni e successivamente proiettarsi verso il futuro della loro gestione e verso quella progettualità necessaria per rendere Portoferraio sempre più competitiva sotto questo aspetto.
Un lavoro, questo, che ha visto e vedrà coinvolti due assessorati, quello allo sport e quello alle partecipate, vista l’importante opera messa in atto dalla società Cosimo de’ Medici in questo settore.
“All’inizio del nostro mandato – dice l’assessore allo sport Adalberto Bertucci – la ricognizione che abbiamo fatto sulle strutture sportive comunali non era certo incoraggiante, come testimonia la documentazione fotografica realizzata all’epoca. Siamo dovuti intervenire in maniera massiccia per dare la possibilità a bambini, ragazzi ed adulti di svolgere la loro attività sportiva in sicurezza, non tralasciando l’attenzione dovuta alla possibilità di accesso delle persone meno fortunate a tutti gli impianti in gestione della nostra partecipata. Purtroppo abbiamo ereditato delle strutture disastrate ed abbandonate da anni, le quali non sono mai state oggetto di verifica di idoneità da parte delle autorità competenti.”
L’elenco degli interventi è lunghissimo, ed ha riguardato tutti gli impianti: dalle Ghiaie, con particolare attenzione alla piscina e alle strutture ad essa dedicate, agli impianti sportivi del Carburo soprattutto – in questo caso – per quanto riguarda gli spogliatoi. A San Giovanni, con gli interventi fatti alla tensostruttura polivalente per permetterne l’adeguamento alle esigenze crescenti della pratica agonistica di diversi sport, nonché al campo da rugby dove è stata sostituita ed adeguata l’illuminazione. Al Palazzetto Monica Cecchini, per migliorare l’illuminazione interna, sistemarne la copertura e gli spazi destinati al pubblico, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria, quest’ultima purtroppo dovuta spesso ad atti vandalici. Per finire, l’ultimo intervento – ma non certo per importanza – è stato quello terminato recentemente nella palestra della Scuola Media di Viale Elba, anche in questo caso abbandonata da anni ed oggi restituita alla fruibilità.
“Abbiamo usato estrema sintesi nel riferire quanto è stato fatto – ha commentato Roberto Marini, vicesindaco ed assessore alle partecipate del Comune di Portoferraio – ma la nostra partecipata Cosimo de’ Medici ha eseguito una quantità infinita di interventi negli ultimi due anni. Un lavoro certosino che è tuttora in corso di svolgimento, e che ha richiesto interventi per un impegno di spesa che ad oggi ammonta a circa 250mila euro. Il risultato oggi è sicuramente apprezzabile per quanto riguarda le strutture sportive, ed abbiamo intenzione di investire ulteriori energie e risorse per migliorare il decoro delle pertinenze esterne, sul quale la Cosimo de’ Medici sta già lavorando”.
“Questa amministrazione comunale – ha aggiunto Roberto Marini – crede fermamente, inoltre, che le sinergie con il mondo dello sport e le società sportive possano portare a risultati ancora più importanti. In questo senso, Elba Rugby e l’Asd Academy Audace hanno aperto un percorso di collaborazione sulla strada da noi tracciata con il Regolamento per la Gestione del Bene Comune, e i risultati delle sinergie intercorse con la partecipata Cosimo de’ Medici sono evidenti. L’auspicio è che altri possano seguire questa strada, che apre il campo ad una collaborazione sempre più proficua fra la pubblica amministrazione e i cittadini”.
“Oggi siamo decisamente soddisfatti della situazione attuale e dei rapporti con le società sportive – ha concluso l’assessore allo sport Bertucci – ma non dimentichiamo certo la progettualità: abbiamo contatti settimanali con il CONI per il progetto della nuova piscina, e confidiamo che a livello di finanziamenti statali ci sia riconosciuta una opportuna priorità sia per motivi sportivi che per la valenza strutturale e sociale che quest’opera, pur realizzata a Portoferraio, potrà avere per l’intera isola”.
Correva l'anno 1997
La privatizzazione del monopolista italiano delle telecomunicazioni che ha portato 12 miliardi allo Stato e 29,9 miliardi di debiti al gruppo.
I guadagni veri sono andati ad altri
Del resto la storia di Telecom Italia è costellata di azionisti che incassano, mentre l’azienda viene spolpata staccando lauti dividendi e caricata di altro debito.
Hanno cominciato i lupi da Torino, lupi non agnelli, poi la compagnia si è allargata a italiani e stranieri, la banda bassotti ha prelevato 30 miliardi di euro, 60.000 miliardi di lire, e il debito conseguente appunto di 30 miliardi di euro chi lo pagherà?
Telecomunicazioni, Tim attacca il governo a un mese dalle elezioni: ricorso a Mattarella contro il golden power
L'azienda controllata dalla francese Vivendi accorcia così i tempi per ottenere un giudizio definitivo su un tema decisamente delicato per l'esecutivo Gentiloni. E lo fa nel pieno di una campagna elettorale in cui l'opinione pubblica è concentrata su argomenti decisamente lontani dalle complesse manovre finanziarie per decidere il futuro di Tim e il suo destino incrociato con l'impero di Silvio Berlusconi
Chi pagherà i debiti ? questo è il dilemma ?
Toto Premier : Barbara D'Urso, Maria De Filippi, Bruno Vespa, Max Allegri, Rino Gattuso, Pippo Baudo, Carlo Conti, Francesco Totti, Milly Carlucci, Alessia Marcuzzi, Gigi Buffon, la formazione del Governo è pronta.
[COLOR=blue] [SIZE=3] Giornata della Memoria per una vita di Consapevolezza[/SIZE][/COLOR]
[COLOR=red] [SIZE=3]Quando i nazisti vennero per i comunisti, io non dissi nulla perché non ero comunista.
Quando vennero per i sindacalisti, io non dissi nulla perché non ero sindacalista.
Quando vennero per gli Ebrei, io non dissi nulla perché non ero ebreo.
Poi vennero a prendere me, e non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.
(Martin Niemöller) [/SIZE][/COLOR]
[COLOR=darkred][SIZE=5]IL 27 GENNAIO 1945 IL MONDO INTERO CONOBBE GLI ORRORI DELLO STERMINIO CONTRO GLI EBREI. [/SIZE] [/COLOR]
I cancelli del lager di Auschwitz furono aperti, mostrando le atrocità perpetrate dal nazismo nei confronti di un'intero popolo, senza colpa, che era stato accusato di essere la rovina della società .
Per merito dell'Onu, ogni anno il mondo commemora, e ha il dovere di farlo sempre, tutti gli Ebrei che pagarono con terribili sofferenze e con la morte la loro appartenenza ad una religione che contrastava con gli interessi economici di Hitler.
Il ricordo, il dolore, la rimembranza devono essere di monito al mondo perché tutto questo non accada mai più, per nessun motivo e contro nessuno.
Anche quest'anno il Comune di Portoferraio, seppur posticipando l'evento, ricorderà i martiri dell'Olocausto con una proiezione cinematografica aperta ai ragazzi delle Scuole , ma anche i cittadini che avranno voglia di intervenire, mostrando cordoglio e solidarietà all'intero popolo ebraico, che ancora oggi è minacciato da odiosi rigurgiti razzisti e antisemiti.
Vi aspettiamo martedì 30 gennaio, dalle ore 10.30, al cinema nello Santi -de Laugier alla proiezione del film "Un sacchetto di biglie", che rievoca la tragedia dell'antisemitismo in Francia. Le Scuole e la popolazione sono invitate a partecipare"
[COLOR=darkred][SIZE=4]CI ATTIVEREMO IMMEDIATAMENTE PER MANTENERE LA SEDE DEL TRIBUNALE [/SIZE] [/COLOR]
“Ci attiveremo da subito in tutte le sedi istituzionali per capire se ci sono margini per intervenire immediatamente con una richiesta di proroga o se si dovrà attendere le prossime elezioni politiche per dialogare con il nuovo governo che ne scaturirà”.
Il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari interviene oggi sulla questione della mancata proroga da parte del Governo Gentiloni alla chiusura delle sezioni distaccate dei Tribunali nelle isole minori, che vede coinvolte oltre all’isola d’Elba anche le isole Lipari e l’isola di Ischia. Una realtà non certo secondaria, visto che oltre all’Isola d’Elba, con i suoi sette comuni e 32.090 abitanti, sono coinvolte le isole Lipari (sette isole, quattro comuni e 14.152 abitanti) e l’Isola di Ischia, con sei comuni e ben 64.028 abitanti. Come dire, un totale di 110.270 persone alle quali viene sottratto un servizio essenziale come quello di poter esercitare il proprio diritto alla giustizia sul territorio di residenza, senza dover attraversare il mare, elemento che spesso impedisce la continuità territoriale, per potersi trasferire sul continente.
“La segnalazione fatta dall’Associazione Forense dell’Isola d’Elba – sottolinea Mario Ferrari – arriva come un fulmine a ciel sereno: la proroga concessa nel febbraio 2016 fino al 31.12.2018 non era certo una soluzione definitiva, e confidavamo sul lavoro portato avanti dall’associazione e sulla sensibilità dei nostri politici di riferimento per porre fine a questa annosa questione. Purtroppo quanto accaduto oggi stride con le dichiarazioni trionfalistiche fatte all’epoca dal sottosegretario Silvia Velo e con quelle del PD locale, che oggi esprime la sua solidarietà all’Associazione Forense elbana e si dice pronto per una battaglia di civiltà a difesa di servizi essenziali per il territorio, mentre il Governo centrale targato PD agisce in direzione totalmente opposta, mostrando le due facce di una colpevole incapacità di governo. Mi auguro di trovare maggiore sensibilità da parte dell’esecutivo che sarà frutto dell’esito delle prossime elezioni politiche – conclude il sindaco di Portoferraio – nel frattempo ci attiveremo con le altre amministrazioni comunali coinvolte per un’azione congiunta a difesa dei diritti dei nostri concittadini”.
Il Sindaco di Portoferraio
Mario Ferrari
[COLOR=darkblue][SIZE=4]SALUTE: CONVENZIONE DI CONFCOMMERCIO ELBA CON IL POLIAMBULATORIO MEDICART. [/SIZE] [/COLOR]
E’ stata stipulata in questi giorni una importante convenzione tra ConfcommercioElba e la propria azienda associata MedicArt Srl che, già presente con altre due strutture analoghe in Piemonte, ha recentemente aperto un nuovo poliambulatorio anche a Portoferraio in Via della Ferriera, alle Antiche Saline.
Un centro diagnostico di alto livello di cui si sentiva l’esigenza, dotato di apparecchiature all’avanguardia in grado di poter effettuare radiografie, elettrocardiogrammi, ecografie, Eco color doppler, mammografie, coloscopie virtuali, risonanze magnetiche ad elevatissima risoluzione, Moc, panoramiche digitali, ecc.
Ma anche analisi di laboratorio e diversi ambulatori per visite medico specialistiche: dalla cardiologia all’endocrinologia, odontoiatria, medicina estetica, fisioterapia, dietologia, medicina dello sport, procreazione medica assistita ed altro, con la disponibilità di una sala chirurgica e di un’area attrezzata per la riabilitazione fisico-motoria.
Dunque, una struttura medica privata altamente professionale, della quale il dr. Paolo Ballerini ed i suoi figli hanno voluto dotare l’Elba, loro luogo di origine, per poter puntare ad una prevenzione tempestiva ed efficace delle varie patologie, senza la necessità di attendere i tempi biblici del servizio sanitario pubblico e senza dover uscire dall’isola per i vari accertamenti e relative cure.
Alle aziende associate Confcommercio - titolari, famigliari e loro personale dipendente - sono state riservate delle condizioni veramente vantaggiose, con agevolazioni tariffarie che arrivano fino al 15% previo esibizione della tessera associativa e la trasmissione dell’elenco dipendenti.
E’ questo l’avvio di una importante collaborazione che vedrà la nostra associazione in prima linea, con la consapevolezza che anche l’economia turistica elbana potrà trarre giovamento dalla disponibilità sull’isola di servizi sanitari privati così qualificati e qualificanti, che potranno essere ulteriormente sviluppati con progetti e convenzioni ad hoc per gli operatori turistici e le strutture ricettive elbane.
Il Presidente
Franca Rosso
[COLOR=darkblue][SIZE=5]I CAPRILI DELL'ELBA, ARCHITETTURE DA TUTELARE [/SIZE] [/COLOR]
Passeggiando per i sentieri collinari e montani del massiccio del Capanne, specie nel versante sud, non è difficile trovarsi di fronte (e ammirare) singolari costruzioni in pietra, a pianta circolare e copertura a pseudocupola, isolate o addossate a grossi massi e dotate di recinti per animali, anch'essi in pietra. Sono i caprili, architetture pastorali. Ce ne sono molto simili, di forma quasi sovrapponibile, in Abruzzo (caciare), in Liguria (caselle), in Lombardia (baitèi) e nel Canton dei Grigioni (crot). Più o meno difformi, invece, sono quelle presenti nel Lazio (pagliare), Puglia (casèdde), Sicilia (pagghiaru o cuburro o cupolo), Sardegna (pinnette), Corsica (pagliaghju), Baleari (talayot), ecc..
Per edificare le capanne litiche “non è necessario l'uso della calce: si utilizzano solo pietre … La parete circolare si prolunga in alto senza soluzione di continuità per costruire la volta, ottenuta facendo in modo che le pietre siano sovrapposte ad anelli concentrici sempre più piccoli fino alla chiusura completa” (L. Maroni 2008). L'interno “è estremamente angusto e spartano, dotato a volte di piccole nicchie con funzione di ripostiglio … rudimentale caseificio per la lavorazione del latte, producendo caprini freschi e ricotte ...” (M. Miosi 2012).
Un serio tentativo di censimento dei caprili elbani si deve a Marcello Cosci, il quale, utilizzando l'aerofotogrammetria, compilò nel 2001 una carta di distribuzione. Occorre considerare, però, che all'osservazione dall'alto non fece seguito un riscontro sul terreno, sicché è facile arguire che non siano stati individuati molti caprili, soprattutto nell'area nord-occidentale, nascosti all'occhio fotografico dalla folta vegetazione. Comunque, su un totale di circa 240 manufatti evidenziati da Cosci, la stragrande maggioranza (80%) cerchia il massiccio del Capanne, appena tre sono ubicati nella zona nord orientale dell'isola, una decina intorno al Monte Calamita, una quarantina nella zona centrale (specialmente sul Monte Tambone). Ciò è spiegabile con la funzione delle capanne litiche e degli annessi recinti per ovicaprini, le une e gli altri legati all'attività pastorale e alla transumanza stagionale a corto raggio da valle a monte e viceversa.
Oggi si tende ad affermare che la costruzione dei caprili elbani sia piuttosto recente (anni venti-sessanta del XX secolo) e sia dovuta a pochi pastori elbani quali Oreste Anselmi (classe 1886) Mamiliano Martorella (nato nel 1898), Evangelista Barsaglini (classe 1923). Non c'è dubbio che siano stati proprio i pastori sanpieresi Mamiliano ed Evangelista (soprattutto il primo) a costruire i caprili delle Macinelle, Masso alla Quata, Pietra Murata, Le Mure, ecc; ed è altrettanto sicuro che Oreste Anselmi, re della pastorizia nel versante settentrionale del Capanne, abbia sistemato alcuni recinti nelle valli e nei pianori, in particolare a Serraventosa dove chiuse con muretti a secco i massi granitici che madre natura aveva conformato a capanna. Tuttavia non è possibile credere, per più motivi, che i circa 300 caprili (il numero è stimato, potrebbero essere perfino di più) siano stati edificati tutti da un numero ristretto di pastori in un arco di tempo limitato. A contrastare tale ipotesi riduttiva ci sono diversi dati. Ne cito due. Il primo è che non pochi caprili appaiono 'stratificati': in parole semplici, sotto il caprile moderno (anni Venti-Trenta) si intravvedono le tracce di un caprile più antico, anche se, senza un saggio di scavo, non è possibile precisare quanto. Il secondo dato riguarda il fatto che nel XIX secolo (ma anche nel XVIII) è attestata un'intensa attività di pastorizia, alla quale non poteva non corrispondere l'esistenza, peraltro confermata dai documenti d'archivio, di un cospicuo numero di ricoveri artificiali sulle spianate e sui pendii montani. Fulvio Montauti, per esempio, in uno studio esemplare del 1989 ci offre queste indicazioni: “Nel 1841, il numero complessivo degli animali delle greggi era di 5730 unità di cui 2970 capre e 2760 pecore ... Verso la fine dell'800, dei 16 pastori del Comune di Campo, ben 12 erano di S. Piero, 3 di S. Ilario ed uno abitava a Fonza. Ecco la spiegazione dei caprili esistenti sui monti di Fonza”.
Anche in Abruzzo, come all'Elba, le ultime caciare ogivali risalgono agli anni cinquanta-sessanta del secolo scorso, ma le ricerche abruzzesi, senza dubbio più accurate rispetto alle nostre, hanno accertato che non poche caciare hanno un'origine ben più remota perché sulle pietre utilizzate si trovano incise date comprese fra gli inizi del XVII e la fine del XIX secolo. Secondo me la successione cronologica dei caprili elbani - almeno per i tempi post medievali - non è dissimile da quella dell'Abruzzo. Ma all'Elba - è opportuno sottolinearlo - esistevano capanne a pianta circolare o ellettica già intorno al 1000 a. C., com'è stato dimostrato dagli scavi da me condotti presso il Masso dell'Aquila. Esse avevano la base di pietre e la copertura a supporti lignei arcuati e frasche. Si tratta, dunque, di una tradizione antichissima. Rimane da definire quando sia avvenuto il passaggio dal tetto stramineo alla pseudocupola litica.
In attesa che gli studi sui nostri caprili diventino più puntuali, sarebbe opportuno che l'intero complesso venisse sottoposto dalle autorità competenti a dichiarazione di interesse culturale. Sarebbe un punto fermo per tutelare queste importanti testimonianze storiche, antropologiche, architettoniche e per iniziare il processo di valorizzazione. Altrove lo hanno fatto. Ed è stata una lezione di civiltà.
Michelangelo Zecchini
[SIZE=1]Per BRAVO MARCELLO. LA MALEDUCAZIONE DI MOLTE PERSONE E' INEGUAGLIABILE VISTO CHE ABBANDONANO I PROPRI RIFIUTI FUORI DAI PUNTI DI RACCOLTA CONSENTITI, ANCHE IN PRESENZA DI AUTORIZZATI E REGOLARI IMPIANTI DI VIDEO SORVEGLIANZA. CIO' CHE DICO NON E' UNA MIA OPINIONI MA UNA REALTA' DOCUMENTATA. E PER SENSO CIVICO DEI CITTADINI SI SENTONO IN DIRITTO ED IN DOVERE DI COMUNICARCI EPISODI DA LORO VISTI IO PERSONALMENTE LI RINGRAZIO E LO DOVREBBE FARE TUTTA LA CITTADINANZA.[/SIZE]
x Le Comiche
Hai proprio ragione, che muso, sembrerebbe che le colpe fossero da attribuire a chissà chi, ma non sono loro al comando, lo riscrivo anche io ... che muso!!
Ma come fa un popolo a fidarsi di certa gente?
io intendevo il centralino a campo
Tribunale, il Pd elbano a fianco dell'associazione forense
di Simone De Rosas
..non ne voglio più senti....che muso!!!!!!!....
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ORARI APERTURA UFFICIO ELETTORALE DI PORTOFERRAIO PER RILASCIO CERTIFICAZIONI ELETTORALI [/SIZE] [/COLOR]
Giovedì 25/01/2018 ……tutto il personale dei Servizi Demografici in relazione al normale orario di lavoro;
Venerdì 26/01/2018 …… tutto il personale dei Servizi Demografici in relazione al normale orario di lavoro la mattina: il pomeriggio solo il personale incaricato dalle 15.00 alle 17.00;
Sabato 27/01/2018 ……..dalle 08.00 alle 13.00 ……e dalle 14.00 alle 17.00, solo il personale incaricato;
Domenica 28/01/2018 ……dalle 08.00 alle 20.00, solo il personale incaricato;
Lunedì 29/01/2018……. tutto il personale dei Servizi Demografici in relazione al normale orario di lavoro la mattina: il pomeriggio solo il personale incaricato dalle 13.30 alle 20.00.
Dott. Mauro Castaldi – Responsabile Servizi Demografici – Elettorale – Comune di Portoferraio (LI)
Picolla correzione al
Messaggio 88574 di marco
Prima di trasferirsi in Viale Manzoni, il centralino era sopra il magazzino di Arcangelo, tra il Monte dei Paschi ed il Diurno.
Il posto pubblico era al Bar Certosa e Tritolo portava gli avvisi per le chiamate da fuori.
Ciao
Dopo il sindaco Dario Nardella, che ha assunto in Comune a chiamata diretta Celeste Oranges (figlia 28enne del pm contabile che chiese l’archiviazione per Matteo Renzi, pm diventato presidente della Corte dei Conti della Toscana ), priva di esperienza professionale e con in tasca una laurea magistrale in Legge.
La figlia della presidente della Corte dei conti “promossa” alla Città Metropolitana da Nardella era stata respinta al concorso in Comune.
A generare nuove polemiche è un’altra fedele del Giglio Magico: Stefania Saccardi.
L’assessore alla sanità regionale, fino a poche settimane fa, era la promessa candidata governatrice della Toscana, ma
“Menzogne sulle 14 case”
Esposto in Procura e all’Anac.
La Saccardi è in un appartamento della Curia per i bisognosi
Saccardi vive in un appartamento dell’Istituto per il sostentamento del clero della diocesi di Firenze pagando un canone minimo, per sua stessa ammissione.
C’è dell’altro. Il delegato diocesano e responsabile del patrimonio immobiliare dell’istituto per il sostentamento del clero è Simone Saccardi, fratello dell’assessore.
Piero Angela: "il problema dell’Italia è un problema morale, che non si può risolvere in cinque minuti. Ogni giorno leggiamo di casi di corruzione. Non sono solo politici, palazzinari, delinquenti: sono anche avvocati, giudici, uomini della guardia di finanza, dipendenti pubblici che truffano lo stato per cui lavorano. Non ci sono punizioni per chi sbaglia e non ci sono premi per chi merita. Un paese così non può funzionare. È un paese morto".