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Facilitazione smaltimento amianto da Facilitazione smaltimento amianto pubblicato il 16 Aprile 2018 alle 7:01
Mi rivolgo a Adalberto Bertucci, Luigi Lanera, Marcello Camici, Riccardo Nurra perchè, quali maestri nel confezionare quantità industriali di pozioni miracolose per la soluzione di ogni problema in tempo reale, ne confezionino una funzionale realmente allo smaltimento dell'amianto e di altri veleni. Sarebbe gradita una vostra proposta, Grazie Nicola
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DI PORTO IN PORTO da DI PORTO IN PORTO pubblicato il 16 Aprile 2018 alle 6:57
[COLOR=darkblue][SIZE=5]IL PORTO DELLE NEBBIE [/SIZE] [/COLOR] Era il gennaio del 2017 quando in gran pompa partirono i lavori di ristemazione dell'arredo urbano nella zona degli imbarchi al porto di Portoferraio. In base alla convenzione stipulata tra l'Autorità Portuale e il Comune di Portoferraio sulla gestione della viabilità e delle aree comunali connesse e funzionali all’attività portuale . Un primo importante passo per la valorizzazione degli approdi di Portoferraio - si disse allora con enfasi- - lavori che avrebbero dovuto rendere il porto sempre più funzionale migliorandolo nelle sue caratteristiche, tanto da essere inserito fra le eccellenze del Mediterraneo come abbondantemente si merita. Infine i lavori vennero fatti , nuovi lampioni, rotonde e ovonde, aiuole, percorsi pedonali in sicurezza, panchine , passamano in legno, siepi sempreverdi e messa a dimora di molte Palme adulte per rendere la zona più accogliente …..poi una brusca frenata al progetto iniziale , infatti gli stalli Taxi che avrebbero dovuto avere un loro spazio lasciando libera l’area delle biglietterie sono stati dimenticati…siepi , Palme e fioriere dopo i primi massicci interventi manutentivi programmati sono stati abbandonati e giacciono incolti e riarsi dalla mancanza di cura e irrigazione , il grande piazzale fronte al palazzo Coppedè ( che tutto il mondo c’invidia) con la sua banchina più volte offesa dagli schiaffi delle navi , è come prima più di prima un cantiere ove si ripara, si vernicia e si salda lamiere ,con evidente sofferenza dello specchio acqueo sottostante. Per decenza preferiamo tacere sullo stato del grande piazzale “Alto fondale” dove accostano le grandi navi da crociera, con il suo ex distributore di carburanti ormai monumento al degrado ed alla ruggine e l'ormai fatiscente baracca delle “100 partenze al giorno “ Benvenuti a Portoferraio Welocome . Oppure vogliamo gettare lo sguardo sul meraviglioso spettacolo che offre “l’ex cantierino” ..soprassediamo per questi e altri "monuimenti all'incuria" stendiamo un lamiera pietosa perché un velo certamente non basterebbe …. per finire... come non sottolineare tutta la zona portuale e dintorni che ospita un aria irrespirabile e irritante , tanto che alcuni hanno definito l’attracco più importante dell’Elba come , Le port des brumes….“Il porto delle nebbie” Ecco tutto questo avviene in un assordante colpevole silenzio , anche da parte di quella Port Autority che avrebbe dovuto vigilare e provvedere alla sua manutenzione… Poi quando leggiamo le critiche sollevate da alcuni organi di stampa non c’incazziamo più di tanto perché … [COLOR=darkred][SIZE=4]HANNO RAGIONE!! [/SIZE] [/COLOR]
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Mario Ferrari Sindaco da Mario Ferrari Sindaco pubblicato il 16 Aprile 2018 alle 6:43
[COLOR=darkred][SIZE=5]CONSIDERAZIONI DEL SINDACO CIRCA IL PROGETTO SANITARIO [/SIZE] [/COLOR] Il Piano Sanitario al quale si rivolgono oggi alcune critiche non è il Piano Sanitario di Mario Ferrari, ma è stato valutato, condiviso e approvato in ben due passaggi, all’unanimità, dalla Conferenza dei Sindaci elbani. La bozza del Piano è stata redatta, per conto della stessa Conferenza dei Sindaci, da due amministratori esperti in materia sanitaria nella loro figura di medici plurispecialisti, con molto anni di esperienza di dirigenza nel mondo ospedaliero. La Conferenza dei Sindaci ha avuto chiaramente la facoltà di analizzarlo e discutere i vari punti del programma. Questo Piano Sanitario è quindi espressione di tutta la Conferenza dei Sindaci Elbani. Lo stesso Assessore alla Salute della Regione Toscana, dr.ssa Saccardi, ha sottolineato l’alto livello tecnico del documento prodotto dalla Conferenza dei Sindaci Elbani, che ha elaborato un progetto sanitario di ampio respiro, pur nei mille ostacoli imposti dalle vigenti norme legislative e le enormi difficoltà economiche attuali contingenti della Sanità Toscana, che sta vedendo ridimensionati molti servizi in tutta la Regione. L’aver portato a compimento un percorso di così lunga durata e complessità, fatto di incontri ripetuti e concertazioni con l’azienda, con gli operatori e con le organizzazioni sindacali deputate non solo alla tutela della salute dei cittadini, ma anche alla tutela degli stessi operatori sanitari elbani, rappresenta un grande successo per la Conferenza dei Sindaci. Che quindi le voci critiche e strumentali si levino all’interno dall’amministrazione che esprime l’attuale Presidente della Conferenza dei Sindaci, è veramente nota dolente. Ho detto “critiche strumentali” perché le problematiche sollevate sono assolutamente prive di ogni fondamento, sintomatiche di una assoluta non conoscenza del piano, oltre che della situazione ospedaliera e sanitaria elbana. Ci sarà modo di approfondire ulteriormente e tecnicamente il contenuto del piano, ma mi soffermo su quanto messo in discussione nel documento scritto e condiviso da alcuni consiglieri portoferraiesi. - Non c’è nessunissimo motivo di pensare che il Piano sia disegnato per rinforzare Piombino, questa è affermazione strumentale che reputo estremamente grave; al contrario il concetto di utilizzo delle risorse aziendali (senza il quale nessun miglioramento è possibile) prevede che medici di Piombino vengano ad operare all’Elba più frequentemente per ampliare e realizzare i servizi che non sono presenti sull’isola e vedono molti nostri concittadini migrare verso l’ospedale piombinese, come dimostrato dai numeri. Quindi eventualmente il Piano Elbano chiede e sottrae a Piombino risorse umane professionali, e non avviene certamente il contrario. Ricordiamo che sono già molti anni che l’ospedale portoferraiese si avvale di professionisti provenienti da altri nosocomi (Piombino in primis) per ovviare alle carenze di figure specialistiche all’interno dell’ospedale di Portoferraio, evenienza che, per motivi di ulteriore ed enorme difficoltà di reperimento di medici specialisti (che coinvolge tutti i nosocomi periferici italiani), è destinata ad aumentare nei prossimi anni. - Ma al di là di questa affermazione, assolutamente infondata che non ha alcun riscontro all’interno dello scritto, anche altre affermazioni sono palesemente inesatte e tendenziose, e anche questo vado a dimostrare. Attualmente le UOC sono due: l’UOC di Medicina, e l’UOC di Chirurgia. L’UOC di Medicina, che non è stata mai messa in discussione e mai lo sarà, ha visto arrivare recentemente un nuovo Direttore facente funzione ed è stato recentemente avanzata la richiesta alla Regione Toscana, da parte dell’Azienda stessa, di espletamento di concorso per coprire tale ruolo, da effettuare verosimilmente entro la fine dell’anno. C’è da sottolineare che alcune proposte del piano sanitario attuale che riguardano proprio la Medicina non solo sono state accolte, ma alcune già attivate: mi riferisco al nuovo cardiologo presente per 80 ore mensili (procedure di assegnazione dell’incarico già espletate) e che darà un grosso contributo all’unico cardiologo oggi presente, che rappresentava un serio annoso problema del nostro ospedale, mai risolto prima. Al potenziamento della cardiologia si aggiunge anche l’apertura di ben tre nuovi servizi ambulatoriali: Medicina Interna, Pneumologia e Reumatologia che potenzieranno - fortemente l’offerta ambulatoriale dell’ospedale, arrestando di fatto i numerosi, quotidiani spostamenti dei pazienti elbani soprattutto verso Piombino dove erano presenti queste specialistiche. Come si può ben notare, anche in questo caso, non mi sembra di poter dire che questa azione è servita a potenziare l’ospedale piombinese. - Per quello che riguarda la chirurgia, altra UOC mai messa in discussione, il problema non riguarda tanto gli interventi in sé, ma la sicurezza del post operatorio perché non è solo importante avere una équipe chirurgica preparata, ma soprattutto un posto dove il paziente post chirurgico possa essere messo in sicurezza. Molti sono gli interventi ortopedici e chirurgici che oggi vengono fatti in continente non certamente per incapacità tecnica dei nostri operatori, ma per mancanza di una intensiva post-chirurgica che costringe a trasferire pazienti con maggiore rischio chirurgico. In questo contesto è stata quindi chiesta l’attivazione di una UOC di Rianimazione con 4 posti letto di high/care sub intensiva con la nomina di un Direttore. - Quindi se la matematica non è un’opinione questo piano non prevede la perdita di nessuna UOC ma l’acquisto di una terza! - Per quello che riguarda UOC di EMERGENZA URGENZA alla quale viene fatto riferimento nel documento dei consiglieri, che rimarrebbe, secondo gli scriventi, l’unica Unità Operativa Complessa presente, va sottolineato il fatto che non esiste una UOC di Emergenza-Urgenza presso l’ospedale di Portoferraio. Questo evidentemente la dice lunga sulla conoscenza dell’ospedale e dei suoi servizi da parte di chi critica il Piano, e dei loro sedicenti esperti o, forse sarebbe meglio parlare di superficiali informatori. - Ne approfitto per rispondere anche a chi, con il solito tempestivo intervento pieno di menzogne, interviene, non per una critica costruttiva, ma per infondere smarrimento e confusione nella Comunità, in un tentativo di destabilizzazione strumentale che ha un fine ultimo difficile da comprendere. Quanto già specificato sopra dimostra come alcune accuse tra cui il quasi azzeramento della Chirurgia e la diminuzione dei servizi ambulatoriali, siano assolutamente false e tendenziose. La mancanza di qualsiasi cognizione in materia fa richiedere strumenti che già abbiamo. La lotta alla Ludopatia già da qualche anno vede impegnati i professionisti aziendale ed è materia dei Ser.T. che si occupano anche di prevenzione, cura e riabilitazione delle dipendenze comportamentali, in particolare del gioco d'azzardo patologico. Ma è soprattutto nel punto in cui si afferma che ci sarà accorpamento di molte unità di cura dell'ospedale in un unico reparto che si tocca il punto più alto (o forse più basso) della strumentalizzazione. Nessun accorpamento di alcun reparto, evenienza mai presa in considerazione da alcun Piano Sanitario, passato e presente. Ci sarebbe ancora molto da dire sul Piano, dal ripristino della base dell’elisoccorso alla Pila con apertura di nuova convenzione di Ala Toscana (con l’impegno economico esclusivo dell’Azienda Sanitaria), allo sviluppo della rete e ictus, al potenziamento delle attività diagnostiche anche attraverso la convenzione con privati per diminuire le liste di attesa, ecc. Ci saranno modi e tempi per approfondire i vari punti. Una cosa è, tuttavia, certa. Questo progetto, va pienamente nella direzione di maggiore tutela dei nostri concittadini. E’ assolutamente impossibile dichiarare il contrario e chi lo fa non può certo affermarlo in buona fede, evidentemente per motivi che, in questo momento, mi sfuggono. Arch.tto Mario Ferrari Sindaco di Portoferraio
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per ESA-GERATO da per ESA-GERATO pubblicato il 16 Aprile 2018 alle 3:54
Rendere pubblici i bilanci si chiama TRASPARENZA . La politica e i politici ne parlano,come ad esempio della privacy,ma poi in pratica la trasparenza resta chimera. Vedi facebook. Per il comune di Portoferraio annualmente gli amministratori(giunta e consiglio comunale tutto) dovrebbero rendere pubblici i loro bilanci personali così mi pare prevede lo statuto. Avete mai visto pubblicata la dichiarazione dei redditi degli amministratori comunali ? Ci rincoglioniscono con i bidoncini colorati ma dei bilanci non parlano mai.
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X esagerato da X esagerato pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 23:07
Caro esagerato, Non voglio certo difendere ESA, che in effetti con la rimodulazione delle tariffe ci sta ammazzando, ma devo ammettere che, da un punto di vista prettamente tecnico, la tua analisi lascia a desiderare. Se vuoi fare un analisi di bilancio efficace e costruttiva (perché su questo blog siete boni solo a fare critica sterile e flame) almeno impara l'abc della materia. Ti do un suggerimento, le voci che hai tralasciato nella comparazione, corredate dall'ultima parte di bilancio che non hai considerato, possono rispondere a tanti tuoi perché.
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Osservatore di Cavo da Osservatore di Cavo pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 19:45
Non solo, da quello che si vocifera in paese, anche la sua lista non “brilla”. I soliti personaggi, i nuovi che non sanno dove mettere le mani ed infine anche il sostegno esterno di personaggi molto ma molto navigati! Attenzione!
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Di Ivano Arrighi da Di Ivano Arrighi pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 19:28
La dissonanza cognitiva Perché persone mediamente intelligenti, magari anche al di sopra della media, si ostinano al di la di ogni ragionevolezza a difendere scelte che sono state ormai ampiamente dimostrate sbagliate, dagli uomini, dal territorio, da sentenze, oltretutto non con argomentazioni concrete, ma solo con dei "no"? A Rio Nell'Elba il famoso parcheggio è incostruibile. E' un fatto; il terreno scelto è a elevato rischio idrogeologico. Ciononostante sono stati richiesti e utilizzati finanziamenti quasi doppi, rispetto al preventivato, inutilizzabili, provocando un danno erariale; è un altro fatto. Eppure, per la contestazione di questi 2 fatti ben precisi, in una ultima disperata difesa del proprio operato si utilizzano 770 parole, ricche solo di banali negazioni e offese personali degne di una denuncia per diffamazione, che certo con la poesia hanno ben poco a che fare. «Sì, ho sbagliato»; oppure «avevi ragione tu». Non si sente dirlo così spesso purtroppo. Eppure capita ogni giorno di fare errori evidenti, da conti che non tornano, indicazioni errate, manovre sbagliate ... etc. etc. Perché è difficile ammettere i propri errori? Due famosi psicologi Carol Tavris ed Elliot Aronson, attribuiscono alla "dissonanza cognitiva" l'incapacità di ammettere i propri errori. Un esempio celebre di dissonanza cognitiva è rappresentato nel celebre racconto La volpe e l'uva, tratto dalle Favole di Fedro, in cui la dissonanza fra il desiderio dell'uva e l'incapacità di arrivarvi conduce la volpe a elaborare la conclusione - non suffragata però da dati reali - che "l'uva è acerba". "Giustificare le proprie scelte contro ogni ragionevole dubbio, ed eliminare possibilmente i nostri stessi dubbi a riguardo. È questa la "dissonanza cognitiva", un meccanismo mentale umano rilevato dallo psicologo Leon Festinger nel 1956. Detto altrimenti, consiste nella razionalizzazione dell'irrazionale. In base a una nuova serie di ricerche condotte sui primati e sui bambini, gli psicologi di Yale hanno esteso la diffusione di tale meccanismo e ne hanno rivisto i motivi scatenanti, dimostrandone l'origine istintuale." C'è però anche chi crede che sia una questione di potere. "l’idea di base è che in ogni relazione ci sia una parte forte e una parte debole, un vincente e un perdente, e farsi cogliere in fallo significa oscillare pericolosamente verso il lato sbagliato. Non vogliamo confessare un errore perché temiamo che comporti una squalificazione dell’ego, per quanto piccola, e dunque una perdita di potere sulle cose e sugli altri. Meglio negare a oltranza. Meglio deresponsabilizzarsi a oltranza. Meglio rovesciare la colpa altrove, lamentarsi, invocare ragioni di benaltrismo, o litigare fino allo stremo. Alla fine, sarà come se nulla fosse accaduto. Se l’ipotesi è sensata, l’ammissione del torto è vista non come la correzione di un enunciato (una questione relativa al mondo, a come sono di fatto le cose), bensì come una diminuzione della propria soggettività (una questione che riguarda me). E di conseguenza, chi ti corregge non sta migliorando il complesso dell’informazione: sta cospirando contro di te. Lo stronzo. Dunque: sì, sbagliare è tremendamente irritante, a volte comporta seri rischi professionali, e dovremmo sforzarci tutti di non fare errori. Ma ammettere di averne fatto uno fa bene a chiunque, se stessi compresi: ci fa capire che non siamo esseri infallibili (per cui tutti gli altri sono pazzi o in cattiva fede), e contribuisce ad aggiustare un pezzo di mondo che avevamo rotto, consapevolmente o meno. Serve solo un po’ di onestà intellettuale — e neanche tutto questo coraggio." Non voler ostinatamente ammettere errori che inevitabilmente si possono fare in un lungo percorso politico non è degno di chi per tanto tempo ha avuto la fiducia di tante persone oneste e vorrebbe ancora averla. Ammettere un errore non deve voler significare perdere credibilità ed immagine, bensì apparire come persone normali, capaci di fare cose buone, ma anche di sbagliare. L'ammissione dei propri errori non deve essere visto come un segno di debolezza, ma anzi di saggezza. Ammettendo i propri errori si esprime un modo concreto per volerli correggere, non ripeterli. Riconoscere apertamente l'errore ed ammettere la propria umana fallibilità, non fa che evidenziare l'onestà, la professionalità, la serietà, la forza, il coraggio, ... l'umiltà.
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Nuovo Comune di Rio da Nuovo Comune di Rio pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 18:48
Un nuovo Comune ha bisogno di amministratori nuovi che sappiano raccogliere un gran numero di consensi per avere la forza necessaria riunificare i riesi e rilanciare l'economia. Chi vota i soliti noti condanna Rio all'oblio. Corsini è avvisato: chieda un passo di lato ai consiglieri di professione o è destinato a perdere.
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esagerato da esagerato pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 17:02
ESA ..... gerato Esa 2016 Mentre Esa chiede ai cittadini un grande sforzo per tenere la città pulita avvalendosi di associazioni varie e privati “quali volontari”, vediamo alcuni dati della gestione 2016 (il 2017 non è ancora approvato). I valori (espressi in euro) si riferiscono alla “produzione” di servizi resi anche per i comuni elbani. Capitale sociale 802.800,00 Crediti tributari da riscuotere 1.412.088 Ricavi da produzione 13.343.488 Costi per la produzione 13.729,419 Utile di esercizio euro 451,00 (quattrocentocinquantuno) Si evidenzia che tra i costi di produzione si ritrovano: euro 4.321.052 per spese di personale ed euro 7.021.288 per acquisti di servizi Tra i crediti di Esa, il maggior debitore risultava il Comune di Portoferraio che doveva euro 2.629.415 per il servizio oltre che 2.611.000,00 euro per fatture Tia che Esa non è riuscita ancora a riscuotere. Oltre il 90% dei ricavi di Esa derivano pertanto dalla tassa rifiuti pagata dai cittadini. Debiti di Esa verso Banche 2.248.22 (cresciuti di oltre 700.000,00 euro rispetto al 2015) Debiti di Esa verso fornitori 4.049.798,00 (incrementati di euro 773.000 rispetto al 2015) I ricavi da vendite 13.343.488 derivano per oltre il 95% dalla tassa pagata dai cittadini. Portoferraio versa ad Esa 4.333.017; Capoliveri 2.212.127,00; Campo nell’Elba 2.049.952,00; I dipendenti di Esa sono in tutto 96. Operai 56. Impiegati 15 e altri 25. Nessun comune si avvale di questa organizzazione. Avete visto che ora è ripartita la gara ad “assumere”. Ancora due “amministrativi”. COSTI nel dettaglio Per servizi: totali 7.021.000,00 di cui energia elettrica 186.773; manutenzioni e riparazioni 587.808 , raccolta rifiuti affidata a terzi 1.596.532; pulizia spiagge affidata a terzi 122.016; costo smaltimento rifiuti 2.345.729 (+348.479 rispetto al 2015 ????); costi di trasporto via mare 242.593; costri trasporto via terra 925.120; CONSULENZE E COLLABORAZIONI 173.326,00 EURO; ammortamenti 417.823; quota annua fondo svalutazione crediti 63.426,00. Interessi passivi euro 101.165,00 su anticipazioni, tutti a carico del comune di Portoferraio. I cittadini si impegnino a fare la raccolta differenziata ma Esa tutta si impegni ad essere più efficiente ed a risparmiare qualcosa. Ci rincoglioniscono con i bidoncini colorati ma dei bilanci non parlano mai.
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xxun simpatizzante da xxun simpatizzante pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 16:19
Caro amico, apprezzo la tua voglia di partecipare ma, o non hai capito o non sai niente. Quando uscirà la lista Canovaro ti renderai conto che sarà l'unica lista nuova. Un po' di pazienza e forse cambierai idea e ti convincerai la cosa essenziale è avere un sindaco con esperienza amministrativa e, soprattutto di Ripo. Un cordiale saluto.
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Povera Rio da Povera Rio pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 16:00
Poverannoi Come si fa ad andare a parlare di politica all'Edicola Elbana? Bisogna essere messi male, oltre che un capì nulla di politica bella serietà. Non ci volevo crede, quando ho visto Marco Corsini in diretta su feisbuk. Mi faccio meraviglia di Ruggero. Maddè, questo non arriva nemmeno ala festa della repubblica...
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VENDESI TENDER ARIMAR da VENDESI TENDER ARIMAR pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 12:44
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ELEZIONI DI RIO- da ELEZIONI DI RIO- pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 10:39
Cari amici Riesi, immaginate per un momento cosa penserebbero i capoliveresi, se il prossimo anno si presentasse come candidato una persona NON di Capoliveri e quanti voti prenderebbe. Azzardo un numero, forse solo quelli della propria famiglia, vale a dire una ventina/trentina.
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Facce di Mronzo da Facce di Mronzo pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 7:15
Ripreso da Rioblog: Caro Danilo Alessi, non credi che sarebbe l'ora di piantarla di provocare ed offendere il buon senso e la comunità riese? Cosa pensi di ottenere o peggio ancora, dove vuoi arrivare continuando a negare vergognosamente errori, danni e malefatte ampiamente documentati, messi in chiaro alla luce del sole, giudicati e condannati? Basta, se proprio vuoi fare qualcosa, chiedi scusa a coloro che sono stati condannati per aver firmato, come te e perdipiù da sindaco, la delibera n°18 del 28/05/2012. Puoi risparmiarti di chiedere scusa ai cittadini riesi perchè le tue scuse, adesso, non verrebbero mai accettate. Riese
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Giovanni Muti (Il Monello) da Giovanni Muti (Il Monello) pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 6:53
[COLOR=darkred][SIZE=4]IL RUOLO DI RUGGERO BARBETTI NELLE ELEZIONI RIESI [/SIZE] [/COLOR] di G.Muti Avvicinandosi la data quando i riesi dovranno decidere chi dovrà essere il sindaco che inizierà una nuova fase storica, io come riese, nato al buchino, sento risvegliarsi in me un antico sentimento che mi lega al paese dove sono nato e dove correvo come “monello” scalzo nei vecchi vicoli; e Rio marina e Cavo dove passavo l’estate al mare vivendo gli anni più belli della mia giovinezza. Un sentimento di appartenenza molto forte che nei riesi si fonde con una fierezza primitiva che nasce dalla loro storia e che si ritrova spesso nello sguardo ombroso di chi vede in una vela all’orizzonte una possibile azione pirata Per questo ho trovato gli interventi di Ruggero Barbetti su chi deve fare il sindaco a Rio fuori luogo. Pur riconoscendo una naturale affinità tra riesi e capoliveresi e riconoscendo anche l’aiuto che Barbetti ha dato all’ultimo sindaco di Rio De Santi, rimane il fatto incontestabile: il sindaco se lo devono scegliere i riesi. E’ già successo nell’ultima campagna elettorale di Portoferraio. Barbetti intervenne provocando polemiche piuttosto aspre. Questo può nascere da un suo istinto innato , ma potrebbe anche essere il suo modo di reagire agli agguati di un destino ingeneroso che, insieme a personaggi politici noti, ultimamente, gli ha creato problemi drammatici. Pur riconoscendo umanamente tutto questo, rimane il fatto che adesso le cose, purtroppo, sono molto cambiate e sono più confuse. Ruggero Barbetti chi e cosa rappresenta? Che titolo ha per fare tutto questo? Ha chiuso la porta in faccia a Forza Italia andandosene in malo modo, se vogliamo anche con qualche ragione, ma adesso non la rappresenta più,anzi...Dice di essere passato alla Lega, ma i ben informati sanno che, a livelli più alti , la sua adesione non sarebbe molto gradita. Dunque, prima di intromettersi nella terra di Rio la prudenza lo avrebbe consigliato di interpellare i due ex Sindaci che sono esponenti di spicco del CDX. Non averlo fatto è una mossa fin troppo azzardata. Alla fine, per questo atteggiamento, rischia di farne le spese il dott. CORSINI che lui propone, con il piglio del condottiero, dicendo di parlare a nome di tutto il CDX. Ovviamente le reazioni di Bosi e De Santi non si sono fatte attendere. Quella di Bosi è stata al fulmicotone. Lui, giustamente, sostiene CANOVARO perché ha lunga esperienza Amministrativa, ma anche perché, nella delicata fase costituente del nuovo Comune, è opportuno che il Sindaco che verrà sia un riese "doc". E anche De Santi la pensa così. Ecco che Barbetti, preoccupato per la mossa azzardata, comincia a parlare di lista civica e cerca, come suo solito, aiuti a sinistra. E pensare che non gli andava bene Canovaro tacciato di essere stato , un tempo, un po' di sinistra !!. Resta adesso un interrogativo serio: che ne pensa di tutto questo Marco Landi che della Lega è responsabile elbano? Perché tace? Non sarà che Barbetti sia riuscito a farlo compromettere? Anche lui accetta l'appoggio del PD è di LEU? Insomma questi misteri,anche per rispetto dell'elettorato, debbono essere presto chiariti. Ci aspettiamo da Landi una parola chiara se non vuol correre il rischio di essere tacciato per barbettiano.
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carlo da carlo pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 6:30
AMIANTO: PREMETTO CHE, che si disfa dell'amianto gettandolo per strada è un criminale e va condannato, ma.... Siccome,quelli che hanno prodotto l'amianto, sapevano benissimo che era cancerogeno, e comunque ce l'hanno venduto lo stesso, con il beneplacito di tutte le forze politiche e non, io farei in questo modo: Il comune o chi per esso, organizza un centro di raccolta per l'amianto, dove i cittadini che lo comprarono a loro tempo, inconsapevoli di comprare un veleno mortale, lo possano conferire GRATIS!!!!, facendo poi ricadere i costi per lo smaltimento alle ditte che mentre lo producevano, sapevano di provocare la morte di centinaia di lavoratori. Questa è la mia idea. Sicuramente, sarà un'idea migliorabile, io non sono un tecnico, però credo che questa sia la strada più corretta per risolvere il problema dell'amianto nascosto nei posti più impensati.
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FORESI da FORESI pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 19:55
LA BELLEZZA NON BASTA” – L’ALTRA CAPRI CHIEDE IL RICONOSCIMENTO DI ''COMUNE SVANTAGGIATO'': IL SINDACO E GLI ABITANTI RACCOLGONO LE FIRME PER IL REFERENDUM – NON CI SONO GINECOLOGI E I MEDICI DA FUORI NON ARRIVANO – PER UNA VISITA BISOGNA METTERSI IN MARE O ASPETTARE MESI – NELL’ISOLA NON È MAI ARRIVATO IL METANO E LA SPESA COSTA IL 40 % IN PIÙ…
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Schiaccia Briaca da Schiaccia Briaca pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 17:04
Aspettino lor signori a cantar vittoria o sognare i propri interessi personali realizzati. Le terme, i beni demaniali e i contributi regionali e statali effetto della fusione vi fanno brillare gli occhi. Sono 25 anni che vi presentate e ripresentate in tutte le salse. Ormai l'hanno capito tutti che avete questioni vostre da sistemare. Il 25 aprile, festa della liberazione, presenteremo la nostra lista. La lista "Schiaccia Briaca". Siamo già pronti, aspettiamo il 25 perché la nostra sarà la lista della definitiva liberazione dai parassiti che hanno affondato i nostri bellissimi paesi. Siamo tantissimi. Forza Rio!
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X antincendio da X antincendio pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 15:26
Bella figura invece... nemmeno una parola sul volontariato elbano vera colonna portante assieme ai vvf dopo la chiusura del corpo forestale del sistema aib regionale. Forse il responsabile può spengere da solo questa estate
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Mario Ferrari Sindaco da Mario Ferrari Sindaco pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 15:11
[COLOR=darkred][SIZE=4]“Non basta la raccolta di firme fatta negli uffici dei comuni, dobbiamo portarla nelle piazze e in mezzo alla gente”. [/SIZE] [/COLOR] Così il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari a proposito della iniziativa lanciata nei giorni scorsi dal Comune di Marciana Marina e sostenuta anche dall’Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori, la raccolta delle firme per la proposta d’iniziativa popolare di modifica dell’articolo 119 della Costituzione, inerente il riconoscimento del permanente svantaggio naturale derivante dall’ insularità. “Sabato 7 aprile scorso ero purtroppo assente al convegno di Marciana Marina per motivi personali – fa sapere Mario Ferrari – ma credo che l’iniziativa abbia bisogno del supporto e del buon esempio anche delle nostre istituzioni locali, che quotidianamente si scontrano con i disagi della condizione insulare insieme ai propri concittadini”. Come si ricorderà, la raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per la modifica dell’art. 119 della Costituzione per il riconoscimento della condizione di svantaggio che patiscono le Isole italiane, chiede che venga inserito nell’articolo il seguente testo: “Lo Stato riconosce il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità e dispone le misure necessarie e garantire una effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili”. “Nei prossimi giorni – conclude il sindaco Ferrari - ci organizzeremo per portare la raccolta di firme nelle piazze e nei luoghi più affollati di Portoferraio, come i supermercati; invito anche i miei colleghi sindaci a fare altrettanto, per dare alla iniziativa l’importanza e la diffusione che merita”.
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