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LUIGI LA NERA fdi da LUIGI LA NERA fdi pubblicato il 11 Ottobre 2019 alle 7:51
Caro campese ....... sei rimasto indietro di 30 anni . In collo a babbo c’è già salito un altro tanti anni fa , informati . Comunque colmo la tua ignoranza in materia informandoti che il problema della legge europea che con il precedente governo abbiamo bloccato è quello che all'eventuale bando per L'assegnazione delle nuove concessioni possono partecipare anche tutti i cittadini europei ....... ti immagini che opportunità si apre a danno di noi italiani? Svegliati campese ottuso Saluti Luigi
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ITALIA NOSTRA ELBA da ITALIA NOSTRA ELBA pubblicato il 11 Ottobre 2019 alle 6:46
[COLOR=darkred][SIZE=5]PERCHÉ DEVE ESSERE FERMATO IL PROGETTO DELL’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE [/SIZE] [/COLOR] Il vigente Piano Regolatore Portuale (P.R.P.) di Portoferraio risale al lontano 1959. Tale P.R.P. ha subito nel corso degli anni alcune revisioni tra cui in ultimo la variante parziale risulta approvata nel 1968. Nel 2006 l’Autorità Portuale di Piombino inviò per esame e parere al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici una proposta di adeguamento tecnico-funzionale riguardante 4 interventi: 1) l’adeguamento del filo banchina n. 2 tra il pontile G. Massimo lato nord ed il piazzale di pre-imbarco del molto Alto Fondale; 2) il prolungamento del molo Alto Fondale con un ampliamento di circa 1500 m2; 3) l’ampliamento della radice del pontile n. 1 lato sud con un piazzale retro banchina per circa 1600 m2; 4) il prolungamento del pontile n. 1. Nel merito il Consiglio superiore non ritenne ammissibili le proposte di adeguamento tecnico funzionale relative al prolungamento del molo Alto Fondale (punto 2) e all’ampliamento della radice del pontile n.1 (punto n.3), rappresentando, per entrambe, la necessità di attivare la procedura di variante al Piano Regolatore Portuale. A distanza di 12 anni l’Autorità portuale, ora Autorità di Sistema Portuale (AdSP), reitera la proposta di realizzare gli interventi ritenuti inammissibili dal Consiglio superiore dei lavori pubblici nel 2007 e li ripropone come adeguamento tecnico funzionale ai sensi del decreto legislativo 169/2016. Nel 2016 è infatti intervenuta la riforma della legislazione portuale, disciplinata appunto dal decreto legislativo 4.8.2016, n. 169, “Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorità portuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84, in attuazione dell'articolo 8, comma 1, lettera f), 124”, che ha innovato le modalità di pianificazione portuale, introducendo oltre al Piano Regolatore di Sistema Portuale (PRdSP), la variante-stralcio (VS) del singolo porto facente parte del sistema portuale e l’adeguamento tecnico funzionale (ATF), anch’esso relativo al singolo porto del sistema. Mentre la variante-stralcio rappresenta un istituto del tutto nuovo, l’ATF costituisce la “cristallizzazione” in norma di una prassi tecnico-amministrativa che aveva trovato indirizzo procedimentale sin dal voto n. 44/1999 dell’Assemblea Generale del Consiglio superiore dei lavori pubblici, per poi definitivamente consolidarsi con il voto n. 93/2009. Dunque l’Autorità di Sistema Portuale ripropone i due interventi ricorrendo a detto istituto dell’ATF, che è previsto nei casi in cui le modifiche introdotte “non alterano in modo sostanziale la struttura del piano regolatore di sistema portuale in termini di obiettivi, scelte strategiche e caratterizzazione funzionale delle aree portuali, relativamente al singolo scalo marittimo”. Dal punto di vista dell’iter procedimentale l’art. 6 del d.lgs. 169/2016 stabilisce che gli “adeguamenti tecnico-funzionali sono adottati dal Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale, previa acquisizione della dichiarazione di non contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti da parte del comune o dei comuni interessati. È successivamente acquisito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che si esprime entro quarantacinque giorni, decorrenti dalla ricezione della proposta di adeguamento tecnico funzionale. L'adeguamento tecnico funzionale è approvato con atto della Regione nel cui territorio è ubicato il porto interessato dall'adeguamento medesimo”. L’adeguamento tecnico funzionale (ATF) sottende dunque un procedimento relativamente snello che deve però assicurare gli irrinunciabili requisiti in termini di non contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti, di fattibilità tecnica e non rilevanza ambientale. L’adeguamento tecnico funzionale non può condurre a modifiche delle strategie di perseguimento degli obiettivi del PRdSP né, a maggior ragione, a modifiche degli obiettivi medesimi; inoltre può solo introdurre, a strategie di piano immutate, modifiche non sostanziali agli assetti plano-batimetrici e funzionali del singolo porto facente parte del PRdSP. In buona sostanza le variazioni funzionali che si intende introdurre con tale strumento non devono costituire una modifica sostanziale e tali da mutare i carichi tecnici ed ambientali in modo significativo. La fondatezza di un adeguamento tecnico funzionale è oggetto di verifica e può essere rigettata laddove la proposta di modifica viene ritenuta “sostanziale”. Detta verifica è eseguita sulla base di idonea documentazione tecnica alla quale deve essere anche correlata una testimonianza della “incidenza” ambientale; sulla base dell’entità di quest’ultima può risultare necessaria di una verifica ambientale. Qualora sia ritenuto opportuno verificare la significatività della modifica dal punto di vista ambientale lo strumento da applicare è la verifica di assoggettabilità a VIA sul progetto di opera sotteso dall’ATF. Dunque l’ATF è uno strumento da utilizzare caso per caso. Ciò detto viene naturale domandarsi come si possa portare avanti una proposta di adeguamento tecnico funzionale riferita ad un Piano Regolatore Portuale che risale a circa 60 anni fa. Peraltro, già nel 2007 il Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva evidenziato che “che il vigente P.R.P. di Portoferraio risale al lontano 1959 “e che la “vetustà del vigente P.R.P. unitamente al notevole aumento del traffico RO-RO di autoveicoli e merci, nonché passeggeri, imporrebbe una revisione generale del vigente Piano, per renderlo più adeguato alla nuova realtà”. Il Consesso aveva osservato che lo “strumento più idoneo per ottenere ciò, come previsto dalla vigente normativa, sarebbe una variante di P.R.P. e non una serie di adeguamenti tecnico-funzionali che inevitabilmente portano a considerare aspetti limitati della funzionalità e dell’urbanistica portuale, tenuto anche conto dell’esistente tessuto urbano particolarmente delicato e complesso.” In buona sostanza, il Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva richiamato l’attenzione sulla necessità di rimettere mano al P.R.P. e quindi di aggiornarlo e adeguarlo alle nuove esigenze e realtà del territorio. Se pensiamo che dal voto del Consiglio superiore (2007) sono trascorsi altri 12 anni appare evidente che l’aggiornamento della pianificazione è divenuta assolutamente indispensabile per tener conto dell’attuale vocazione dell’Isola, dell’effettivo impatto che determinate scelte possono produrre (che finora hanno prodotto) sul territorio e sull’ambiente, individuando soluzioni alternative, da mettere a confronto, attraverso un percorso di partecipazione e consultazione con le comunità locali, oltre che con gli altri soggetti a vario titolo interessati. Proprio sul piano ambientale la "Guida Verde ESPO , verso l'eccellenza nella gestione e nella sostenibilità ambientale dei porti", supportata dal “ESPO / EcoPorts Port Environmental Review 2016 - Insight on port environmental performance and its evolution over time” (2016), oggi uno strumento di indirizzo e di stimolo per le Autorità Portuali europee, invita quest’ultime ad essere parte attiva ed impegnata per uno sviluppo sostenibile ed un miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali. ESPO ritiene i porti entità eterogenee tra loro, laddove ogni singolo scalo presenta caratteristiche differenti. L’aspetto ambientale risente, infatti, molto della posizione specifica e delle caratteristiche dell’area portuale. Nel 1996 ESPO aveva commissionato una prima indagine ambientale sui porti per poi procedere al secondo studio nel 2004: quest’ultimo ha sancito l’importanza, quale riferimento europeo per il settore portuale, delle prestazioni ambientali. Nel 2009 una seconda indagine è stata condotta da ESPO con Ecoports definendo un quadro generale delle principali questioni ambientali, riassumibili in dieci priorità: tra queste, quelle di maggior rilievo sono risultate l’inquinamento acustico, la qualità dell’aria, la questione dei rifiuti, la questione dei dragaggi ed il relativo smaltimento nonché lo sviluppo del porto in relazione anche al territorio di appartenenza. Da questa seconda indagine sono emerse due nuove questioni: il rapporto con la comunità locale ed il consumo di energia. Per il primo, come fattore incidente sulle comunità che vivono nei territori interessati dai porti, con le relative ripercussioni sulla qualità della vita, è auspicabile che vi sia una integrazione sociale. Il secondo è più legato agli aspetti dell’efficienza energetica ed ai cambiamenti climatici. Nella revisione del 2016 si evidenzia come le dieci priorità ambientali possano subire delle variazioni gerarchiche e, quindi, è necessario orientare le scelte di azione in relazione alle mutate condizioni. È importante notare come negli ultimi anni la gestione ambientale dei porti ha invertito il suo focus, fino allora esclusivamente legato all’acqua, intesa come uso della risorsa mare, verso la terra. Tale inversione favorisce una integrazione ed una più immediata comunicazione con gli altri attori della catena logistica: il porto, nel suo ruolo di facilitatore, è di supporto alla comunità portuale tutta, estesa anche alla catena logistica, per operare secondo normative, prevenendo l’inquinamento e gli impatti ambientali ed assicurando uno sviluppo sostenibile. Come abbiamo avuto modo di rappresentare al Sindaco di Portoferraio nell’incontro del mese scorso, insieme alle altre Associazioni presenti, Il Porto di Portoferraio è elemento centrale della comunità isolana e prima di dare il via ad un Progetto così irresponsabile è necessario riaprire il confronto. Pertanto è necessario che l’operazione messa in atto dall’Autorità portuale con lo strumento dell’ATF venga rivista ed incanalata in percorso trasparente e condiviso con tutti i soggetti interessati, a partire dalle comunità locali, con l’obiettivo di individuare, valutare e confrontare le possibili alternative al progetto presentato in modo da soddisfare al meglio le esigenze e gli interessi del territorio. ITALIA NOSTRA Sezione Arcipelago Toscano
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La Sghinghetta da La Sghinghetta pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 20:29
Volevo complimentarmi col genio che stasera intorno alle 20 ha beccato in pieno l'aiuola di fronte alla salita del Brunello lasciando una scia d'olio lungo la sghinghetta di circa 40 metri senza avvertire le forze dell'ordine per il pericolo che hai creato! Bravo davvero..per fortuna i Carabinieri sono intervenuti poco dopo..
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Per saccente da Per saccente pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 16:23
La spiegazione semplice di cosa sia un concordato preventivo e di come ci si debba comportare su internet la può trovare [URL=https://lmgtfy.com/?q=concordato+preventivo&iie=1]qui[/URL]
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campese da campese pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 16:08
X LUGI LANERA Ben venga la bolkstein !! è l'ora di farla finita...le spiagge sono un bene naturale di tutti e non è giusto che coloro che se ne sono impossessati 30/40 anni fa continuino a far miliardi con un bene di tutti,Un po per uno in collo a nonna !!Caro Luigi non è che per caso tu o altri in famiglia avete qualche stabilimentino da difendere ??? Ai posteri......
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UNA FESTA VIOLA da UNA FESTA VIOLA pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 16:01
[SIZE=4] [COLOR=purple]FESTA E SOLIDARIETA'[/COLOR] [/SIZE] Ricordiamo che l’intero incasso della partita sarà interamente devoluto al reparto pediatria dell’ospedale di Portoferraio per l’acquisto di un nuovo macchinario…
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LUIGI LA NERA fdi da LUIGI LA NERA fdi pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 15:47
[COLOR=darkblue][SIZE=4]BALNEARI, GOVERNO OSTILE, SERVE FORTE AZIONE NO BOLKESTEIN [/SIZE] [/COLOR] Roma, 10 ott - "Siamo preoccupati perché il nuovo governo si regge su due forze politiche che hanno dimostrato di essere ideologicamente ostili alla causa dei balneari." Lo hanno dichiarato intervenendo all'assemblea unitaria dei balneari gli esponenti di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza (Capodelegazione al Parlamento Europeo) e Riccardo Zucconi (capogruppo in Commissione Attività Produttive alla Camera). "Pd e Cinque Stelle hanno dimostrato nei mesi di ostacolare ogni soluzione per il riordino del settore e si sono più volte espresso a favore delle aste. Ora il rischio è che ripartano dalla 'bozza Centinaio', che comunque noi di Fratelli d'Italia avevamo considerato non soddisfacente, peggiorandola e indebolendo ogni paletto a garanzia dei concessionari uscenti. L'esatto opposto di quello che servirebbe: una forte azione politica in sede europea per portare una volta per tutte i balneari fuori dalla Bolkestein!", hanno concluso gli esponenti di FdI. Luigi Lanera Fdi
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Toscana tunnel da Toscana tunnel pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 15:34
Anche IVO ha aderito a Toscana Tunnel come ASA mi pare... Ma le autorità del posto....I sindaci..Sono stati contattati? Alla cittadinanza è stato illustrato il progetto? ?? Cacelli nella video chiamata con l edicola elbana parlava di un collegamento con Campiglia in due minuti e dieci secondi, ora si parla di un collegamento con piombino con un tempo di percorrenza di 14 minuti... Mah...... Sono perplessa e disgustata....
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IO NON RISCHIO da IO NON RISCHIO pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 13:11
[COLOR=darkred][SIZE=4]A CAPOLIVERI IL 13 OTTOBRE AL VIA “IO NON RISCHIO”, LA CAMPAGNA NAZIONALE PER LE BUONE PRATICHE DI PROTEZIONE CIVILE. [/SIZE] [/COLOR] Anche a Capoliveri al via “Io non rischio” la campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile. Il 13 ottobre volontari e volontarie di protezione civile, insieme ai volontari della pubblica assistenza di Capoliveri in collaborazione con il Comune di Capoliveri saranno operativi per una giornata dedicata all’informazione pubblica. Sarà allestito un punto informativo nella piazza principale del paese – spiegano i volontari – per diffondere la culturali della prevenzione e sensibilizzare i cittadini sul rischio alluvione. Il cuore dell’iniziativa – dicono i volontari – sarà proprio l’incontro con i cittadini. Saranno distribuiti dei vademecum sul come comportarsi in caso di alluvione, quali pratiche adottare quando si preannuncia l’ipotesi alluvione, ed altresì cosa fare durante e dopo il verificarsi di un evento alluvionale. Quest’anno la campagna “Io non rischio” è giunta alla sua nona edizione ed aprirà la prima settimana nazionale della protezione civile. All’Elba è la prima volta che “Io non rischio” scenderà in piazza con i suoi gazebo. I paesi coinvolti saranno proprio Capoliveri, dove saranno presenti la Protezione Civile Novac e la Pubblica Assistenza Capoliveri e Portoferraio con i propri volontari. In questa manifestazione sarà presente anche la Regione Toscana attraverso un proprio funzionario incaricato. Il contatto diretto con i cittadini – proseguono i volontari - è fondamentale per informare e proprio per questo torneremo presto all’Elba, a Capoliveri, per un’altra importante iniziativa rivolta ai più giovani. Si tratta di Io non rischio – Scuola, una campagna di comunicazione rivolta soprattutto ai bambini per formarli da subito ad affrontare situazioni di emergenza come l’alluvione e non solo. L’attenzione verso questi fenomeni è aumentata negli anni, perché è cambiato il nostro clima – sottolinea l’assessore del Comune di Capoliveri Daniela Sapere - E’ chiaro che sempre più dovremo confrontarci con questi eventi climatici. L’informazione sulle buone pratiche da seguire in caso di alluvione, ma anche in altre situazioni di uguale gravità, è fondamentale. Anche questo è un dovere fondamentale delle istituzioni e Capoliveri anche in questa occasione c’è!
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Compagnia Carabinieri Portoferraio da Compagnia Carabinieri Portoferraio pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 9:18
[COLOR=darkred][SIZE=5]CAMPO NELL’ELBA: ARRESTATO PER DETENZIONE DI COCAINA IN UN LOCALE PUBBLICO. [/SIZE] [/COLOR] Continuano i controlli da parte dei carabinieri elbani per la repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo il rinvenimento di crack e hashish dei giorni scorsi ad opera del Nucleo Operativo della Compagnia, un’altra operazione antidroga è stata messa a segno dagli uomini della Stazione di Campo Elba che, alcuni giorni fa, hanno tratto in arresto un giovane commerciante, G.G. 29enne di origini napoletane. I carabinieri campesi, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo, hanno sorpreso l’uomo con circa 10 grammi di cocaina in tasca, pronta per essere spacciata mentre si trovava sul posto di lavoro dietro al bancone di un noto esercizio pubblico. La successiva perquisizione eseguita all’interno dell’attività commerciale, poi estesa al magazzino attiguo, ha consentito di rinvenire, oltre a sostanza da taglio e bilancino elettronico di precisione, un ulteriore ovulo di cocaina ancora integro del peso di 20 grammi. Nei confronti di G. G. l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’arresto, in attesa dell’udienza di convalida davanti al GIP del Tribunale di Livorno, al quale l’uomo dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio.Un’altra operazione antidroga che va ad aggiungersi all’incessante attività di contrasto dei carabinieri al fenomeno del consumo e abuso delle sostanze stupefacenti. Dopo la segnalazione per uso personale di due giovani elbani, uno dei quali ancora minorenne, trovati in possesso di piccoli quantitativi di hashish e cocaina, rispettivamente dalle pattuglie della Stazione di Portoferraio e quella di Rio, i carabinieri riesi hanno denunciato in questi giorni un altro ragazzo di origini elbane, il 38enne D. A. sorpreso con 15 grammi di hashish già suddivisa in dosi, mentre era in procinto di cederla a due ragazzine appena quindicenni, tentando poi di sfuggire alla pattuglia che prontamente riusciva a immobilizzarlo, neutralizzando così le sue intenzioni.Preoccupa il fenomeno sempre più diffuso dell’abuso di sostanze stupefacenti sull’isola da parte di giovani ragazzi anche minorenni, sovente propedeutico alla commissione di altri reati e sinonimo di disagio sociale, che dovrebbe far riflettere le famiglie oltre che le istituzioni, già particolarmente impegnate ad arginare il fenomeno.
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MF Milano Finanza da MF Milano Finanza pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 9:11
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CROCE VERDE PORTOFERRAIO da CROCE VERDE PORTOFERRAIO pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 8:55
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Giampiero Palmieri da Giampiero Palmieri pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 8:51
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Archivio EVE: la Giunta di Portoferraio non ha salvato un bel niente. [/SIZE] [/COLOR] Caro Alberto Fratti, ho letto sul Tirreno Elba di martedì (nell'articolo “L'archivio dell'Eve sarà trasferito al De Laugier”, che inizia così: “la giunta salva il patrimonio informativo”) questa dichiarazione che ti viene attribuita: “Non può che rendermi felice il recupero e la conservazione dell'archivio storico”. Sarei felice anch'io, come te ed altri, se fosse vero che il Comune di Portoferraio ha salvato l'archivio dell'Ente Valorizzazione Elba, ma c'è un piccolo particolare: non è vero. Fino a sei mesi fa nessuno sapeva dove fosse l'archivio dell'EVE, allora l'ho chiesto alla Provincia (proprietaria della vecchia sede) e alla Soprintendenza Archivistica. Non ne sapevano niente. Dopo un bel po' mi hanno risposto di aver fatto insieme una “apposita ricerca” (mecojoni) e di aver scoperto che l'archivio si trovava in Calata Italia 26, in locali che secondo la Soprintendenza “versano in condizioni che sconsigliano l'accesso”. Poi la Soprintendenza ha scritto anche che l'archivio “non è attualmente consultabile, stante l’inagibilità dei locali nei quali è conservato” ed ha disposto il “trasferimento d'urgenza” dell'archivio in locali del Comune, “al fine di mettere in sicurezza le carte”. Mi sono rivolto al Comune di Portoferraio. Dopo ripetuti solleciti, il 9 luglio mi è stato risposto che avrebbero provveduto “entro la prossima settimana a deliberare il trasferimento dell'Archivio”. Ma solo a fine settembre (dopo ripetuti solleciti, miei e della Soprintendenza) la Giunta ha adottato la delibera di cui si parla nell'articolo, programmando “di dare inizio al trasferimento all'inizio dell'anno 2020”. Il Comune di Portoferraio prima ha raccontato balle dicendo che avrebbe deliberato a metà luglio, poi ha deliberato, a fine settembre, che inizierà il trasferimento all'inizio dell'anno prossimo. Alla faccia dell'urgenza. In che condizioni sono oggi le carte dell'archivio dell'EVE? Mistero. Nessuno risponde. E quando sarà reso accessibile al pubblico l'archivio? Mistero. Nessuno risponde. Per ora l'archivio (o quel che ne resta) si trova ancora nei locali “inagibili” in cui la Provincia l'ha abbandonato per anni, e le carte non sono “in sicurezza”, quindi finora, contrariamente a quanto affermato nell'articolo del Tirreno, la Giunta del Comune di Portoferraio non ha salvato proprio un bel niente. Ho visto troppi comportamenti da pisquani in questa vergognosa vicenda e temo che sia ancora lontano, caro Alberto, il momento in cui potremo dirci felici per il recupero dell'archivio dell'EVE. Io, intanto, finché non avrò risposte serie e precise, non mollerò. Cari saluti Giampiero Palmieri
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 8:46
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Saccente da Saccente pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 7:00
Qualcuno lassù gli vuole bene. MI SAPETE SPIEGARE CHE COSA E' UN CONCORDATO RPEVENTIVO??? SPIEGATELO AI CITTADINI ITALIANI E POI VEDIAMO COSA NE PENSANO GLI ITALIANI. UN GIORNO CIRCA 20 ANNI FA, UN SIGNORE DELLA FINANZA ROMANA MI DISSE: "QUELLO E' UN MASCALZONE" E IO NON CAPIVO IL PERCHE'
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cittadina da cittadina pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 6:50
Qualcuno sa se quest'anno partirà nuovamente il progetto Anziani Attivi la cosiddetta ginnastica del comune? Ovvio che la grotta azzurra è inagibile sia per sicurezza che per salubrità....il palazzetto non dà disponibilità...quindi?ennesima iniziativa giunta all'ora del tramonto?
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Piscina nuova da Piscina nuova pubblicato il 10 Ottobre 2019 alle 6:49
Ieri su tutti i giornali locali che alla BTS il Credito Sportivo si è detto disponibile per finanziare le infrastrutture sportive elbane....cito: Il Credito Sportivo si è detto disponibile a collaborare con enti e privati per le grandi opere ma anche, eventualmente, per gli ammodernamenti degli impianti esistenti. La Borsa del Turismo Sportivo è stata l’occasione per dare un’accelerata a tutto l’indotto dello sport elbano. Secondo me non ci sarebbe momento migliore per costruire una nuova piscina !!! Eddai che l'Elba ne avrebbe davvero bisogno !!!!
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A proposito di MOBY E ONORATO da A proposito di MOBY E ONORATO pubblicato il 9 Ottobre 2019 alle 18:50
Non è proprio come la racconta MOBY che ha tutto il diritto di cercare di tutelare la propria immagine ma la situazione forse non è gravissima ma sicuramente seria... Rating Moody's non è A, non B ma solo Caa3. ttps://www.milanofinanza.it/news/il-tribunale-non-fa-fallire-moby-201910091506005753 Ci sono in ballo soldi ma soprattutto posti di lavoro. Speriamo bene
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Ferajese da Ferajese pubblicato il 9 Ottobre 2019 alle 16:59
..... si parla di BTS, di turismo alternativo ed ecologico, dell' Isola d'Elba come centro dello sport all'aria aperta e di tante altre belle iniziative condite dalle classiche frasi di circostanza..... bene....ma prima di tutto partiamo dalle basi e quindi con un piccolo esempio fra tanti altri chi di dovere, provi a transitare per Colle Reciso da San Giovanni...la corsia di destra sta letteralmente collassando costringendo a spostarsi sulla sinistra della stessa se non vogliamo rimetterci la ruota della macchina se va bene, trasformando quei circa 200/300mt in un senso unico obbligatorio, senza dimenticare che sulla sinistra si stanno aprendo nuove buche e le radici dei pini stanno aprendo l asfalto... ricordiamoci che quel tratto di strada è utilizzato da pullman di svariati gruppi di turisti e da molti turisti per raggiungere Lacona per la villeggiatura e da molti ciclisti.... niente da dire un ottimo biglietto da visita!!!! ....cerchiamo di evitare almeno una volta, come succede sempre in Italia, di fare il classico scarica barile sulle responsabilità e sulle competenze prima che succeda qualcosa di spiacevole o tragico e di darsi da fare prima che sia troppo tardi.....
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Portoferraio da Portoferraio pubblicato il 9 Ottobre 2019 alle 16:29
Notizie della giunta ne abbiamo? Stanno bene?
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