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113273 messaggi.
LUIGI LA NERA fdi da LUIGI LA NERA fdi pubblicato il 6 Novembre 2019 alle 14:48
[COLOR=darkred][SIZE=4]"BARCHE FERME SENZA EQUIPAGGIO, ERRORE CHE CONTINUA" LANERA: "SCELTA DANNOSA PER IL SISTEMA ECONOMICO DEL CENTRO STORICO, LA DARSENA DEVE ESSERE SFRUTTATA PER GENERARE PRESENZE TURISTICHE ANCHE IN INVERNO. [/SIZE] [/COLOR] Negli anni passati avevamo più volte criticato la vecchia amministrazione per il fatto che tutti gli inverni la Calata veniva riempita da imbarcazioni in sosta senza la presenza di equipaggio a bordo. Tale scelta, a nostro giudizio, era considerata dannosa per il sistema economico del centro storico di Portoferraio poiché la darsena dovrebbe essere sfruttata in modo tale da generare presenze turistiche anche nel periodo invernale. Ad oggi con la nuova amministrazione, e dopo sei mesi di "rodaggio" ci rendiamo conto che si persevera nel medesimo errore. La nostra proposta, già evidenziata nel programma elettorale presentato in occasione delle ultime elezioni comunali, consisteva nel creare eventi in darsena medicea affinché il flusso turistico generato da nuove iniziative in porto avessero il fine di produrre indotto economico per la città. Riteniamo importante, con il nostro contributo di critica costruttiva stimolare la nuova amministrazione affinché possa rivedere e correggere scelte gestionali sbagliate a giudizio anche dei cittadini di Portoferraio che hanno condiviso il nostro programma. Sollecitiamo inoltre il nuovo sindaco ad una celere deforestazione delle fortezze Medicee In conclusione ci auguriamo che i nostri nuovi amministratori capiscano che l'economia di una città turistica non può aspettare. Luigi Lanera Lista Lanera Sindaco Fdi
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Quasi pensionato da Quasi pensionato pubblicato il 6 Novembre 2019 alle 13:54
In risposta al messaggio di gengis khan Messaggio 92792 del 06.11.2019, 13:50. Non voglio fare polemica chiedo solo informazioni, di dare il mio tempo agli altri , gratuitamente io non ho problemi e lo ritenevo già una cosa scontata. Tutto comunque avviene attraverso associazioni che hanno accordi formali con istituzioni (dove si indica ad esempio modalità di utilizzo, tempi , numero di persone da impiegare, ed eventuali rimborsi spese, ecc) . Questo tipo di accordi non possono essere cose improvvisate. Spero che qualcuno mi possa dare delle indicazioni costruttive sull'argomento proposto dal Comune di Portoferraio. Saluti e grazie.
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gengis khan da gengis khan pubblicato il 6 Novembre 2019 alle 12:50
Sei volontario e basta,metti il tuo tempo a disposizione degli altri. E se parti già con l'idea di un rimborso spese, allora te del volontariato non hai capito un bel niente.
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Moby e dintorni da Moby e dintorni pubblicato il 6 Novembre 2019 alle 11:16
tratto da [URL]www.buongiornoalghero.it[/URL] Problemi tecnici quest'oggi a bordo della nave Moby Giraglia in servizio tra Bonifacio e Santa Teresa di Gallura a causa del mare agitato. A detta di alcuni passeggeri ci sono stati «attimi di panico e paura con luci e motori spenti». A quanto pare i traghetti della Moby che effettuano questa tratta non sono nuovi a problemi di questo tipo, soprattutto quando le condizioni del mare si fanno difficili. L’11 aprile 2016 in partenza da Santa Teresa di Gallura, probabilmente per un guasto, la Moby Giraglia si è incagliata a pochissimi metri dalla costa senza riportare conseguenze gravi. La mattina del 2 maggio 2017, per un guasto alle pompe del carburante è costretta a tornare in porto a Santa Teresa. La Moby Giraglia è una nave che ha quasi 40 anni di attività, per 76 metri di lunghezza.
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Pino Burrascano da Pino Burrascano pubblicato il 6 Novembre 2019 alle 11:07
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LO STATO DELLE SOSTE E DELLA PULIZIA IN VIA GUERRAZZI [/SIZE] [/COLOR] Abito in detta via, e vorrei segnalare all'opinione pubblica ed alle competenti autorità municipali quanto segue: in Via Guerrazzi è consentita la sosta, delimitata da strisce gialle, ai soli residenti muniti di regolari permessi per la Zona 1, mentre ci sono due moto-parcheggi, delimitati con strisce bianche (e non gialle), per un totale di 40 scooters per i quali non è richiesto alcun permesso di residenza e non se ne intende il perchè; addirittura qualche scooter è coperto con telone per lunga sosta al fine di protezione in caso di pioggia. La via Guerrazzi viene spazzata regolarmente dai dipendenti ESA, ma purtroppo, a causa delle auto e degli scooters in sosta non è consentito a questi ultimi di effettuare un lavoro adeguato e capillare. In detta Via Guerrazzi non vige la norma della "Pulizia Strada" settimanale, con obbligo di vietare la sosta per un'ora a tutti i veicoli come in tutte le altre strade comunali di Portoferraio al fine di effettuare una pulizia adeguata. Con il divieto di sosta di un'ora a settimana e con eventuale rimozione auto, si otterrebbe, finalmente, una pulizia perfetta, e, ciò permetterebbe anche di consentire una più giusta rotazione dei parcheggi eliminando il malcostume di alcuni cittadini "che pur essendo regolari in quanto hanno il relativo "permesso", sostano per settimane se non per mesi senza rispetto alcuno per gli altri residenti. Detta richiesta è stata fatta presso la vecchia amministrazione comunale, ma non fu dato alcun riscontro. Spero che la nuova amministrazione vagli attentamente questa proposta. Pino Burrascano
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Quasi pensionato da Quasi pensionato pubblicato il 6 Novembre 2019 alle 10:52
Faccio notare che l'idea dell'uso del volontariato in vari ambiti compreso la cultura non è mia , ma più precisamente del Comune di Portoferraio. Ovviamente i volontari sono di supporto e non sostitutivi di figure professionali già presenti ( o future) . Quindi non viene tolto niente a nessuno, neanche alle nuove generazioni. Per quanto riguarda il rimborso spese, è una consuetudine ( per quello che conosco io) ridare almeno la quota di spese già sostenute dal volontario per svolgere la sua opera (ad esempio la benzina se la sede è lontana , ecc) . Quindi non ci sono guadagni, e neanche arrotondamenti , ma un semplice recupero di spese già sostenute e verificabili . Rimango in attesa che qualcuno mi indichi atti formali su cui ragionare. Grazie. Sarà meglio che riveda il suo concetto di volontario, volontario è colui che spontaneamente e gratuitamente presta la propria opera al servizio degli altri e della comunità, se vuol fare ciò per ricevere compensi o rimborsi deve chiedere in altro modo, ovvero in che modo posso essere pagato in nero pur ricevendo già una pensione, o in che modo posso arrotondare? Ecco questo non è possibile e non dovrebbe essere possibile farlo faccia lavorare i giovani e si goda la sua pensione buona giornata
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POLIZIA DI STATO da POLIZIA DI STATO pubblicato il 6 Novembre 2019 alle 9:31
[COLOR=darkred][SIZE=5]MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA UN 40ENNE DI PORTOFERRAIO. [/SIZE] [/COLOR] Recentemente, personale specializzato della Polizia di Stato, in forza al Commissariato di P.S. di Portoferraio, è intervenuto in relazione ad una lite in famiglia ed all’esito di un approfondimento del referto medico emesso nell’occasione per le lesioni patite dalla donna, è emersa una grave situazione di maltrattamenti e di violenze che durava da anni. La donna, con figli minori, è stata ascoltata con la nuova procedura del codice rosso ed è stata collocata in una casa protetta. L’attività investigativa, sulla quale ovviamente viene tenuto il massimo riserbo, è anche occasione per parlare del fenomeno e della rete con la quale di è potuta muovere la Polizia di Stato, potendo contare in primis sul Servizio Sociale di Portoferraio. Nel nostro Paese, analogamente a quanto accade nel resto del mondo, la violenza sulle donne, fenomeno trasversale che interessa ogni ceto sociale, senza differenze di età, etnia, religione, e condizioni economiche, è in continua e preoccupante espansione. Cosa si aspetta una donna, vittima di violenza di genere, dalla Polizia? Sicuramente protezione ed indagini che portino presto ad aver giustizia, ma non solo. Una donna che è vittima di violenza fisica, psicologica, economica, sociale, proprio perché prevaricata in quanto donna e privata di libertà ed autonomia, si sente sola, è rassegnata, prova vergogna, ha paura di ritorsioni per se stessa e i propri figli, si crede colpevole, teme di non essere creduta. Quando le donne decidono di uscire da situazioni di violenza per chiedere aiuto alle forze dell’ordine, ai medici, agli assistenti sociali, ai centri antiviolenza, agli avvocati, spesso si trovano in uno stato di particolare vulnerabilità e vivono con grande sofferenza ogni momento di comunicazione all’esterno della propria storia. Ed è a questo punto che entra in gioco la Rete, ossia quel collegamento interistituzionale in grado di apprestare tutela ed assistenza alle vittime di violenza di genere in tutte le sue estrinsecazioni e ai minori. Anche nell’indagine in questione, la rete con Procura delle Repubblica, USL e Servizi Sociali ha funzionato, facendo tuttavia emergere l’esigenza che i Comuni si adoperino, concretamente, per l’inserimento nei piani sociali di un centro antiviolenza in ogni ambito territoriale e di una casa di accoglienza per donne maltrattate in funzione del numero di abitanti, così come sollecitato dalle indicazioni della Unione Europea, e comunque a potenziare centri antiviolenza nel proprio territorio nel più breve tempo possibile al fine di indirizzarvi le vittime in applicazione dell’articolo 5 comma 2 lettera d) della legge 119/2013 di recepimento della Convenzione di Istanbul che prevede il potenziamento delle forme di assistenza e di sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli attraverso modalità omogenee di rafforzamento dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza. Nei giorni scorsi la Squadra Anticrimine ha eseguito, al termine di accurate indagini, l’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Livorno che ha disposto il divieto di avvinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie dell’uomo, con divieto di comunicare in qualsiasi maniera ed obbligo di mantenersi ad una certa distanza dai luoghi e dalle persone offese
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per quasi pensionato da per quasi pensionato pubblicato il 6 Novembre 2019 alle 8:30
Sarà meglio che riveda il suo concetto di volontario, volontario è colui che spontaneamente e gratuitamente presta la propria opera al servizio degli altri e della comunità, se vuol fare ciò per ricevere compensi o rimborsi deve chiedere in altro modo, ovvero in che modo posso essere pagato in nero pur ricevendo già una pensione, o in che modo posso arrotondare? Ecco questo non è possibile e non dovrebbe essere possibile farlo faccia lavorare i giovani e si goda la sua pensione buona giornata
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Svegliatevi è l 'ora da Svegliatevi è l 'ora pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 19:30
Oggi x la nostra amministrazione è stata una giornata molto intensa in quanto a RECLAMI DELUSIONI INCITAMENTI affinché si veda nel nostro paese muoversi la macchina operativa su tutti i fronti forse in campagna elettorale avevate promesso troppo? La delusione viene tutta da come avete vinto promettendo mari e monti.. E ora? Datevi una bella svegliata e cercate di lavorare sodo lo sapevate che cosa c'era da fare ora non avete più scusanti FORZA A LAVORO BASTA CHIACCHERE.
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Florio Pacini da Florio Pacini pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 18:26
Marittimi Italiani. Egregio Dino, chiedo scusa, il suo post mi era sfuggito. Per capire, il richiamo ai marittimi italiani e solo una forzatura alla politica (per avere soccorso), con l'esposizione di Onorato hanno poco a che fare. Vincenzo Onorato ha da anni avviato un conflitto con la Grimaldi che secondo lui fa concorrenza sleale, il tutto nasce dal fatto che Grimaldi fa delle linee che toccano un porto in Corsica fra due porti Italiani (esempio Genova Bastia Olbia) con questa linea la legge consente a Grimaldi di imbarcare anche personale comunitario, con un risparmio sul costo personale (Il personale all'estero costa meno che in Italia). Onorato ha un finanziamento dallo stato di quasi 90 milioni, per questo le linee CNI e Toremar sono linee dirette e imbarcano personale dal turno generale cioè Italiani. Onorato fa il paladino "Prima il lavoro agli italiani". Ma dimentica due fatti sulla sua barca personale aveva personale straniero. Inoltre non dice che Grimaldi ha promesso che con 38 milioni di finanziamento l'anno porta i Sardi avanti e indietro gratis sempre sulle sue navi. Questo mi ricorda quando il Commendatore Achille Onorato, scrisse al ministro Prandini: " se mi date il sovvenzione che date alla Toremar per l'Elba e io porto i residenti avanti e indietro gratis tutto l'anno con la macchina e a piedi. Sempre il commendatore diceva che se si guadagna 100 non devi spendere più di 85. Uomini di altri tempi che pagavano sempre i loro debiti Florio Pacini
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BANDIERE AL VENTO da BANDIERE AL VENTO pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 13:35
[COLOR=darkred][SIZE=5]QUANDO C'ERA LUI CARO LEI [/SIZE][/COLOR] Se c'era Lui, con la fascia tricolore e il basco da parà, si sarebbe già arrampicato sulla scala per sostituirle. Ma non sarebbe più decoroso le sole aste senza niente? Dante
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MICHELANGELO ZECCHINI da MICHELANGELO ZECCHINI pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 9:10
[COLOR=darkred][SIZE=5]I RELITTI DI PORTO AZZURRO. È ON LINE UNA RICERCA DI MICHELANGELO ZECCHINI [/SIZE] [/COLOR] Riprendendo gli appuntamenti con l’archeologia sottomarina dell’Elba (finora sono stati oggetto di edizione digitale i relitti di Procchio, di Chiessi e di S. Andrea), oggi Michelangelo Zecchini presenta on line su Academia.edu le scoperte di relitti e reperti di epoca etrusca e romana a Porto Azzurro. Risale al 1971 Il ritrovamento di abbondanti materiali archeologici all’interno del golfo di Porto Azzurro, a poca profondità, in una zona ampia che dalla banchina d’attracco parallela all’edificio comunale va verso il centro dell’insenatura. In occasione dei lavori di sistemazione del molo per navi di linea vennero in luce moltissimi manufatti archeologici (anfore, ceramiche da mensa, lucerne, portaprofumi, catini, vetri, monete, ecc.). Si trattò di un recupero di emergenza. Veri e propri scavi scientifici furono invece eseguiti nel 1977 dalla dottoressa Francisca Pallarès del Centro sperimentale di archeologia sottomarina di Albenga e nel 1989 dall’archeologo subacqueo Enrico Ciabatti coadiuvato dalla ditta Naupegos. Le testimonianze archeologiche finora disponibili attestano un’ intensa frequentazione della rada di Porto Azzurro dagli inizi del VI secolo a. C. fino al VI secolo d. C. e poi in epoca medievale. La sua importanza come scalo commerciale da e verso Roma e il golfo del Leone, da e verso la Corsica e la Sardegna, aveva fatto sì che l’insediamento portuale fosse registrato con il nome di Portus longe perfino nella Tabula Peutingeriana. La sua versatilità nel processo di irradiazione mercantile - davvero a 360 gradi - è dimostrata dalla estrema varietà dei prodotti in transito che spaziano dalle aree italiche confinanti a quelle più lontane, dalla penisola iberica alle isole dell’Egeo, dalle coste nordafricane alla Gallia. È possibile leggere o scaricare lo studio di Zecchini al seguente link: [URL]https://www.academia.edu/40844741/I_RELITTI_DI_PORTO_AZZURRO[/URL]
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CIAO SARA da CIAO SARA pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 8:49
[COLOR=darkred][SIZE=5]CIAO SARA [/SIZE] [/COLOR] Sara Simoni, dopo una lunga malattia si è spenta a Portoferraio all'età di 39 anni. Sara era titolare insieme ad un'amica del ristorante la Barca delle Matte in centro storico a Portoferraio. Grande è lo sconcerto manifestato in molti modi di tutti coloro che conoscevano Sara. La camera ardente è stata allestita presso l'ospedale di Portoferraio. Alle 10 di mercoledì 6 Novembre la salma di Sara sarà trasportata per la cremazione. Ciao Sara, ti abbiamo vista nascere e crescere, poi giocare ridere e soffrire a Forte Falcone, dopo ti abbiamo vista realizzata e adesso ti portiamo nel cuore. Da tutti noi .... Condoglianze sincere a tutta la famiglia.
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Muri e Muretti da Muri e Muretti pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 8:25
Diamo un taglio all'ipocrisia che impera all'Elba, noi votiamo per costruire muri. Votiamo chi ci concede un qualche privilegio, non certo per valori, programmi copia incolla presentati tardi o azioni. Lo abbiamo dimostrato quando dovevamo decidere del comune unico, chi mai avrebbe annacquato il proprio potere di voto così tanto? Quindi mi chiedo, vista la palese inefficienza delle amministrazioni portoferraiesi degli ultimi 20 anni, visto che su questo blog siamo tutti capaci di fare tutto, perchè non chiediamo di formalizzare un regolamento di collaborazione per la cura dei beni comuni, come avviene ad esempio con grande successo a Bologna? Quando si parla di immigrazione siete tutti pronti a dire "prendetene uno a casa vostra", adesso la situazione si ribalta, siamo disposti a prendere un pezzo di Portoferraio a casa nostra? Per chi volesse approfondire l'argomento può iniziare da [URL=https://www.labsus.org/2016/02/cosa-sono-e-come-funzionano-i-patti-per-la-cura-dei-beni-comuni/]qui[/URL]
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IL RUMORE DEL SILENZIO da IL RUMORE DEL SILENZIO pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 7:10
[COLOR=darkred][SIZE=4]CARO SINDACO “ …A CITTÀ È NA’ CARTA SPORCA E NISCIUNO SE NE IMPORTA ”. [/SIZE] [/COLOR] …così raccontava una frase amara di una canzone di Pino Daniele. Caro primo cittadino Chiamala pure demagogia, pettegolezzo , classificaci pure come oppositori senza scrupoli, oppure gente contro tutto e tutti, incazzatevi pure assessori ma certamente non potrete fare a meno di ascoltare e leggere questo fiume di proteste verso l’inarrestabile degrado che sommerge il comune di Portoferraio, alcuni anziani e non solo , dichiarano di non aver mai visto la città ridotta in queste condizioni, qualcosa di vero ci sarà in tutto questo o no, i vostri “amministrati” avranno forse un briciolo di ragione? Ovunque è sporcizia e abbandono , basta camminare per il paese e notare strade dissestate, marciapiedi inaccessibili , erbacce che spuntano in ogni anfratto, percorsi storici vergognosamente indecenti, cantieri aperti e mai terminati, la periferia, poi in modo particolare sembra far parte di un altro paese a voi sconosciuto quindi dimenticato da Dio e dagli uomini…non esiste rispetto nemmeno per i defunti …guardate lo stato della strada che costeggia la zona cimiteriale non vi pare un offesa alla loro memoria? Tralasciando il vergognoso “caso semaforo” con la futuribile rotonda e quella spada di Damocle dei pini veri Killer in perenne agguato sulla strada , caro Sindaco ti devi rendere conto che i Tuoi amministrati portoferraiesi ( datori di lavoro) vogliono che il loro paese sia non meraviglioso ma almeno semplicemente decente , sicuro, pulito, ospitale, con una amministrazione più attenta e meno logorroica , che usi meno la lingua e che alzi i quarti posteriori e si rimbocchi le maniche , facta non verba dicevano gli antichi , siamo stufi e arcistufi delle dichiarazioni, rinvii e promesse da marinaio …Ha ragione il Prof. Camici questi sono i veri muri da abbattere! Usa i nostri occhi per guardarti attorno oppure chiamaci per una passeggiata per il paese, così se ci sarà, avrai l’occasione di smentirci pubblicamente , metti da parte per una volta le reverenze politiche dei tuoi sodali dove tutti sono eroi di un giorno e fuggiaschi per cento.
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Lettera aperta al Sindaco di Portoferraio da Lettera aperta al Sindaco di Portoferraio pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 4:14
[COLOR=darkblue][SIZE=5]ARCHIVIO E.V.E. [/SIZE] [/COLOR] Ormai quasi un mese fa, con una lettera pubblica, ho dimostrato la falsità di quanto affermato in uno stranamente appassionato articolo del Tirreno, secondo il quale il Comune di Portoferraio avrebbe salvato l'archivio dell'Ente Valorizzazione Elba. In realtà il Comune di Portoferraio non ha salvato un cazzo e sta facendo i propri porci comodi. Ho chiesto anche di sapere in che condizioni è l'archivio e quando sarà aperto al pubblico. La risposta del Comune? Nessuna risposta, cioè la forma di risposta più vile e scorretta. Premesso che se qualche fava pensa di farmi tacere non rispondendomi si illude, vorrei sottolineare che la questione che ho posto non è una questione personale, privata. E se qualcuno interviene pubblicamente a proposito di un bene pubblico, un ente pubblico ha il dovere di dire qualcosa, pubblicamente, non tanto per rispondere a chi scrive quanto per dare la propria versione dei fatti a chi legge, possibilmente senza raccontare altre balle. L'archivio dell'E.V.E. si trova da molti anni in Calata Italia 26, in locali malconci, abbandonato lì dagli ultimi direttori dell'A.P.T. e dai neghittosi zombies della Provincia, che, quando gliel'ho chiesto, nemmeno sapevano dove fosse. Attualmente c'è una specie di omertà a proposito delle condizioni di questo archivio e mi sembra evidente la volontà di impedire che qualcuno possa verificare in che stato si trovano le carte. Una proposta: facciamo un sopralluogo nei locali, così magari sarò lieto di constatare che tutto è a posto. In caso di rifiuto della proposta prego spiegarne i motivi. I pur accidiosi espertoni della Soprintendenza, svegliatisi da un lungo sonno solo grazie al sottoscritto, da mesi hanno chiesto al Comune il trasferimento d'urgenza dell'archivio, per metterlo in sicurezza. Ci sarà un motivo per questa urgenza, o no? L'apposito Codice prevede obblighi di conservazione e di promozione della fruizione pubblica dei Beni Culturali, ma l'archivio dell'E.V.E. è ancora nei vecchi locali e non si sa quando potrà essere consultato. La Giunta Comunale nel recente “Piano triennale degli obiettivi” non ha indicato alcuna data per l'apertura al pubblico dell'archivio, ma gli obiettivi degli enti pubblici dovrebbero essere verificabili, con indicazione dei tempi, non buttati lì tanto per scrivere qualcosa (“a bischero sciolto”, come direbbero a Lastra a Signa). Ripeto le domande (in che condizioni sono oggi le carte dell'archivio dell'E.V.E. e quando saranno rese accessibili al pubblico?) e attendo risposta pubblica (magari veloce, come decenza vorrebbe), anche sulla proposta di sopralluogo. Ovviamente mi riservo di replicare. Grazie Giampiero Palmieri
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HALLOWEEN ai GIARDINI DI CARPANI da HALLOWEEN ai GIARDINI DI CARPANI pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 4:09
[COLOR=orangered][SIZE=5]MOSTRUOSAMENTE FESTOSO, DIVERTENTE E STUZZICANTE. [/SIZE] [/COLOR] In un turbinio di profumi di frati zuccherati, pizzette appena sfornate, patatine fritte, cioccolata calda e thè al limone offerti GRATIS dal Comitato Carpani a tutte le mascherine, un giocoliere di fama internazionale intratteneva grandi e piccini alcuni dei quali chiamati a collaborare con il bravissimo clou. La festosità e il divertimento si avvertivano già all'entrata dei giardini dove mani sapienti e volenterose avevano disegnato e imbastito una finta porta che separava la normalità dagli inferi. Il giardino tutto era allestito in una scenografia mostruosa ma magica al tempo stesso che avrebbe fatto invidia allo "SAMHAIN" della Florida. Molte apprezzate sono state le tradizionali caldarroste e i gustosi sfilatini con salciccia. Un grazie particolare - commenta il Presidente del Comitato Carpani - va a chi con la loro presenza hanno reso possibile e unico questo grande evento; inoltre un doveroso ringraziamento - continua il Presidente - va a tutti i volontari che gratuitamente hanno messo a disposizione il loro tempo per organizzare questa bellissima festa che speriamo abbia fatto trascorrere ai bambini, bambine, genitori e nonni, un pomeriggio piacevole. Grazie a tutti Comitato Carpani
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Quasi pensionato da Quasi pensionato pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 19:23
Da gennaio finalmente andrò in pensione. Volevo sapere se qualcuno mi poteva aiutare . Infatti vorrei fare volontariato al museo, sia statale sia comunale. Non sono riuscito a trovare la delibera che riguarda i rimborsi per i volontari ( immagino tramite associazioni ) ,ne le modalità di utilizzo e il periodo ( ad esempio nei musei statali servono da marzo o solo da per l'estate?). Dato che questa giunta comunale ritiene il mondo del volontariato molto importante anche nell'ambito culturale , immaginavo vi fosse già una delibera o altro atto in tale direzione. Spero che qualcuno mi possa dare delle indicazioni.
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fabio da fabio pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 18:10
E' da diversi giorni che teleelba non si vede , ma poi non vedo piu' il tg dell'elba che trovavo molto interessante .
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marco da marco pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 13:55
ma ci si fa a tenere libero dalle auto l'ingresso dell'ospedale,ci sono auto parcheggiate persino sull'incrocio è una vergogna :bad: :bad: :bad: :bad:
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