
In questi ultimi giorni la Sinistra si è svegliata ed è riapparsa sui giornali: l’amministrazione di Portoferraio, Rifondazione Comunista, l’ultima arrivata la Sardina e infine "Italia Viva"con un comunicato interessante.
Scritto benissimo ma, leggendolo nei contenuti, fa pensare a chi risvegliandosi da un lungo sonno, con gli occhi semichiusi, si guarda intorno e cerca di capire dov’è. Qualcuno che, con l’aria assonnata e stropicciandosi gli occhi, non riconosce se il libro chiuso sul comodino è “ Il Capitale” o “Alla Ricerca del tempo perduto”
L’impressione che si riceve è che "Italia Viva" non abbia un' idea sulla sua identità politica.
Ed è un problema di cui è cosciente, se lo ripropone in modi diversi, proiettandolo però, sell’intera popolazione elbana :
“. . . Si avverte la necessità anche a livello culturale, di stimolare una nuova concezione di identità elbana che esca fuori dal campanilismo. . .” E quindi avviarsi verso il comune unico
“. . . L’Elba ha il dovere di creare un progetto che si focalizzi sulla domanda, cosa vogliamo essere come isola, con quale identità vogliamo essere riconosciuti nel panorama del turismo mondiale . . “.
E non potendo chiarire la sua, l’identità ne propone una per Isola
Un’ Elba ambientalista: valorizzazione e tutela del territorio, che si deve far coincidere con lo sviluppo e ambiente; bandire dai propri territori le plastiche mono uso; studiare un progetto per un turismo green e attivare mezzi di trasporto ecosostenibili.
Tutto qui? No. Aggiunge ( giustamente ) che il treno diretto Piombino / Firenze dovrebbe fare più corse.
Comunque è solo l’inizio. "Italia Viva" è in un momento delicato e continuerà a svegliarsi( magari dopo una doccia) fin quando non vedrà quali sono i veri e gravissimi problemi dell’Elba.
Gli elbani invece questi problemi li conoscono benissimo, perché ci si stanno confrontando da decenni. E, alle prossime prossime elezioni regionali se lo ricorderanno.
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