Aspetto che il governo si pronunci su scuola e trasporti.. Sarà caos totale!
Io mi sono vaccinato a prescindere!
Sono vaccinato ma completamente in disaccordo con il green pass, non presenterò mai la mia certificazione per prendere un caffè o mangiare una pizza, piuttosto mangio a casa ma sono certo che molti locali non lo chiederanno, giustamente, ma se ne riparla ad ottobre per ora si mangia all'aperto.
INTERROGAZIONE AVENTE AD OGGETTO L’INCARICO AL POLITECNICO DI MILANO PER LO STUDIO DELLA VIABILITÀ E PROGETTO DI SPAZI URBANI DEL COMUNE DI PORTOFERRAIO.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/ditursi.JPG[/IMGSX] Con richiesta di inserimento nell’Ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. Lo scrivente Consigliere comunale premesso che a) con la deliberazione della Giunta Comunale n. 131 dell’1/7/2021, questa Amministrazione ha approvato una bozza di convenzione con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano per la redazione del piano strutturale, relativo alla riorganizzazione della viabilità e al progetto degli spazi urbani del Comune di Portoferraio; b) nelle delibera si precisa che “trattasi di attività di consulenza ed i cui oneri saranno previsti ed approvati con successivi atti determinativi da parte del Dirigente Area 3 a valere sul capitolo 10501330 del bilancio 2021; c) pressochè contestualmente è stato dato anche avvio al procedimento per la redazione del nuovo piano strutturale ed operativo del Comune di Portoferraio, con incarico professionale per la pianificazione urbanistica affidato allo Studio Architetti Associati Ciampa di Navacchio; d) non risultano indicate le motivazioni per le quali viene affidato un ulteriore incarico sempre relativo alla realizzazione del piano strutturale al Politecnico di Milano, con ulteriore aggravio della spesa pubblica; Tutto ciò premesso si interroga la S.V. per sapere: 1) le ragioni che determinano la necessità di affidare uno studio al Politecnico di Milano per la riorganizzazione della viabilità e per il progetto degli spazi urbani; 2) i presumibili costi ed oneri di tale attività di consulenza; 3) le motivazioni circa l’impossibilità di svolgere questa attività da parte dello stesso studio Architetti Associati Ciampa, che è già stato incaricato della Progettazione della Pianificazione urbanistica; 4) i costi presumibili per l’attivi di pianificazione urbanistica dello studio Architetti Associati Ciampa.
GRUPPO CONSILIARE FORZA DEL FARE PAOLO DI TURSI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/meteo.JPG[/IMGSX] Codice giallo per vento nelle zone meridionali e appenniniche
Un codice giallo per vento, con validità dalle ore 8 fino alla mezzanotte di domenica 25 luglio, è stato emesso dalla Sala operativa della Protezione civile regionale. Le aree interessate sono l’Arcipelago, la costa e zone adiacenti nell’area meridionale della regione. Interessate anche le zone appenniniche a nord, al confine con l’Emilia Romagna. Codice giallo anche per mareggiate su Isola d’Elba e coste adiacenti sempre per domenica 25 luglio, con validità dalle ore 12 fino alla mezzanotte.
Per domani, domenica 25 luglio, Scirocco con forti raffiche interesserà le isole dell’Arcipelago, le zone meridionali, costa e zone interne, ed i rilievi appenninici nel settore al confine con l’Emilia Romagna. Mare molto mosso in particolare a largo e a sud dell'isola d'Elba.
Si tratta di una notizia falsa.
Innanzitutto, secondo le informazioni riportate nel 2014 da La Stampa, Domenico Biscardi ha una laurea in farmacia, sebbene in passato abbia esercitato abusivamente la professione di anatomopatologo sia in Italia che a Capo Verde. Già sostenitore del metodo Di Bella (la terapia alternativa per trattare i tumori creata negli anni Novanta dal medico Luigi Di Bella, totalmente priva di alcun fondamento scientifico) e sostenitore della teoria del complotto sulle scie chimiche, durante la pandemia (febbraio 2020) Biscardi ha avuto un’impennata di popolarità grazie a un lungo audio WhatsApp in cui negava la gravità della malattia da coronavirus e sosteneva la natura artificiale del virus Sars-Cov-2.
Veniamo adesso alle affermazioni contenute nel video oggetto della nostra verifica. L’unico studio mostrato nel filmato è stato pubblicato dalla rivista scientifica Nature il 1 aprile 2019 (dunque non «cinque anni fa») e si intitola “Visualizzazione di eventi precoci nella somministrazione di vaccini mRNA in primati non umani tramite PET – TC e rappresentazione infrarossi”. Contrariamente a quanto sostenuto da Biscardi, lo studio è liberamente accessibile tramite una semplice ricerca Google.
Come si legge nel documento, l’obiettivo dello studio era quello di visualizzare il modo in cui i vaccini a mRna – ovvero a Rna messaggero, che insegna alle nostre cellule come produrre la proteina che innesca una risposta immunitaria all’interno del nostro corpo – si diffondono all’interno dell’organismo, così da progettare studi clinici più efficaci. Per farlo, i ricercatori hanno iniettato nel corpo di quattro macachi (non 20 mila) il vaccino a mRna insieme a una molecola radioattiva, così che il percorso del vaccino potesse essere tracciato attraverso un tomografo Pet, una macchina in grado di rilevare i fotoni gamma prodotti dal decadimento delle molecole radioattive. Il vaccino a mRna in questione non è tuttavia quello contro la Covid-19, che sarebbe stato sviluppato solo nel 2020.
Lo studio tiene dunque traccia della diffusione del vaccino a distanza di 4 e 28 ore dopo l’inoculazione, ma in nessuna sezione dello studio si parla di macachi deceduti a causa del vaccino. Nel testo è anzi precisato come tutti e quattro gli esemplari siano stati soppressi dagli scienziati (16 e 28 ore dopo l’inoculazione) così da analizzarne i tessuti attraverso un’autopsia e confermare che questi fossero realmente stati raggiunti dal vaccino.
Vale la pena aggiungere che nell’estate del 2020 anche il vaccino a mRna di Moderna contro la Covid-19 è stato sperimentato sui macachi: il trial non aveva prodotto il decesso di nessuno dei 24 esemplari e il vaccino si era dimostrato efficace nel proteggerle.
In data 7 maggio 2021 ho depositato un'esposto presso la Procura di Livorno nei confronti di alcuni amministratori e funzionari del Comune di Campo nell'Elba, per chiedere una verifica di legittimità di atti e condotte degli ultimi quattro anni in danno del complesso Barbatoja, il primo stabilimento balneare impiantato all'Elba da mio padre nel 1961. Nell'esposto ho indicato con nome e cognome i responsabili e i beneficiari delle condotte denunciate. Può essere un caso che nel 2018 l'Amministrazione Montauti abbia contestato dopo sessant'anni la legittimità dei Bagni Barbatoja? E che nel 2019 abbia tentato di impedirne la ricostruzione dopo la mareggiata dell'ottobre 2018 che li aveva semidistrutti, nonostante il progetto di riqualificazione dell'arch. Massimiliano Pardi sia stato approvato dai cinque Enti competenti? E che nel 2020 L'Amministrazione abbia tentato in ogni modo di far decadere le concessioni demaniali prorogate automaticamente al 2033 ex lege 145/2018? Prima ha contestato che erano scaduti i termini per avvalersi della proroga; poi ha modificato il regolamento comunale per imporci a Natale in scadenza di concessioni il pagamento entro fine anno di cartelle per "tassa rifiuti" ammontanti ad € 274.000,00 (!) già contestate in commissione tributaria, pena la minacciata revoca delle concessioni demaniali; infine ha contestato che la riqualificazione di stabilimento balneare e parcheggi realizzata con il progetto autorizzato era in realtà abusiva, e ne ha ingiunto la demolizione integrale con le ordinanze n°70 e 71. E siamo all'oggi. Impugnate le due citate ordinanze di demolizione, il TAR le ha sospese cautelativamente ed ha ordinato al Genio Civile (la massima Autorità in materia) di compiere una verifica in loco per fare definitiva chiarezza. Il Genio Civile lo scorso aprile ha attestato che le opere NON SONO ABUSIVE MA REGOLARI e che andava sgomberata da manufatti la fascia di rispetto di mt. 4 dal fosso (vedi allegato 1). La nostra società provvedeva immediatamente e ne dava comunicazione al Comune. Sorprendentemente però – siamo in Italia… – il TAR disattendeva il parere del Genio Civile da esso stesso richiesto ed in sentenza ordinava lo sgombero di una fascia di rispetto di mt. 10, dunque maggiore dei mt. 4 già sgomberati. Pertanto la nostra società il 16 luglio scorso comunicava al Comune che avrebbe impugnato parte della la sentenza presso il Consiglio di Stato e che in attesa del parere di esso avrebbe sgomberato tale fascia di mt. 10 a settembre (vedi allegato 2). In tutta risposta l'Amministrazione il 22 luglio scorso ha emesso due provvedimenti. Con ordinanza n° 64 ha ingiunto la demolizione integrale di stabilimento balneare e parcheggi entro 10 giorni; e con nota a parte ha comunicato il diniego di proroga delle concessioni per gli abusi edilizi ancora da dimostrare ed ha ingiunto di sgomberare l'area in concessione dallo stabilimento balneare. L'Amministrazione si è forse dimenticata di avere prorogato le concessioni anche a noti stabilimenti balneare Campesi con gravi abusi edilizi accertati in via definitiva (motivo per cui con l'esposto si è chiesta l'acquisizione dei relativi fascicoli per verificare eventuali discriminazioni). Atti per porre fine all'esistenza degli storici Bagni Barbatoja, emessi nonostante la sentenza del TAR non sia definitiva ma appellata al Consiglio di Stato (vedi allegato 3); nonostante l'Ordinanza Comunale n°51/2021 vieti l'apertura di cantieri in piena stagione; e nonostante sia in vigore il DECRETO RILANCIO del Governo, che a tutela dei concessionari demaniali sospende ogni procedimento amministrativo di sgombero delle concessioni demaniali: "Fermo restando quanto disposto nei riguardi dei concessionari all’articolo 1, commi 682 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, per le necessità di rilancio del settore turistico e al fine di contenere i danni, diretti e indiretti, causati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, le amministrazioni competenti non possono avviare o proseguire, a carico dei concessionari che intendono proseguire la propria attività mediante l’uso di beni del demanio marittimo, i procedimenti amministrativi per la devoluzione delle opere non amovibili, di cui all’articolo 49 del codice della navigazione, per il rilascio o per l’assegnazione, con procedure di evidenza pubblica, delle aree oggetto di concessione alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. L’utilizzo dei beni oggetto dei procedimenti amministrativi di cui al periodo precedente da parte dei concessionari è confermato verso pagamento del canone previsto dall’atto di concessione e impedisce il verificarsi della devoluzione delle opere….». Dunque l'Amministrazione NON PUO' legittimamente ordinare la demolizione di stabilimento balneare e parcheggi entro 10 giorni per abusi edilizi che il Genio Civile ha già escluso; nè per questo può revocare le concessioni e ordinare lo sgombero dell'area in concessione, tantomeno durante l'emergenza COVID appena prolungata al 31 dicembre prossimo. Eppure l'ha fatto, come se le citate norme non esistessero e come se non sapesse che la chiusura in agosto di uno dei due stabilimenti balneari e dei due parcheggi che assorbono il 60% dei posti auto della località già "tutto esaurito", farebbe precipitare nel caos la spiaggia di Fetovaia. E invece lo sa bene. A questo punto il lettore si chiederà: a chi giova tutto ciò? La risposta è nell'esposto, le cui indagini sono in pieno svolgimento. Al lettore basti sapere che quando un privato non ottempera l'ordine di demolizione di abusi edilizi nel termine assegnato, l'Amministrazione comunale può acquisire di diritto senza corrispettivo l'area al patrimonio comunale per provvedere in vece del privato. E quando l'Amministrazione revoca le concessioni demaniali e le assegna ad un terzo "in buona fede", il concessionario può solo rivalersi in giudizio contro il Comune per i danni patiti, non per riavere lo stabilimento balneare ormai perduto. Senza contare che in caso di tutela dell'ordine e della viabilità pubblica – è il caso dei parcheggi, che chiusi getterebbero nel caos la viabilità e ricettività di Fetovaia- il Sindaco può ordinare il sequestro e l'utilizzo dell'area. Al lettore trarre le conclusioni. Infine, mi vedo costretto ad appellarmi con rispetto da cittadino e rappresentante di categoria alla Capitaneria di Porto ed ai Carabinieri, Forze dell'Ordine alle quali l'Amministrazione Comunale ha imprudentemente trasmesso per conoscenza i due citati atti di demolizione e revoca. Pendenti i ricorsi a TAR e Consiglio di Stato e con le citate normative in vigore, fate attenzione a non farvi strumentalizzare. E' già accaduto nel maggio 2019, quando il Comune ingiunse per la terza volta la sospensione dei lavori nonostante l'ordinanza cautelare del TAR avesse sospeso anche la seconda ordinanza comunale di sospensione lavori per tutelare i nostri diritti. Allora tecnici e vigili comunali per imporre la sospensione dei lavori si fecero accompagnare dai Carabinieri della Stazione di Marina di Campo guidati dal marito della titolare dello stabilimento balneare concorrente. Nella circostanza obbedii come dovuto, ma poi mi rivolsi alla Questura di Livorno presso il Commissariato di Portoferraio nella persona del dott. Pietro Scroccarello ed i lavori ripresero legittimamente senza più molestie. Come confido continuerà la legittima attività del nostro complesso balneare, in attesa che la Giustizia faccia il proprio corso in ogni sede, senza interferenze indebite che causerebbero danni irreparabili.
Grazie per l'attenzione.
Il comproprietario dei Bagni Barbatoja e
Responsabile CONFCOMMERCIO-S.I.B. dei Balneari Elbani
Stefano Martinenghi.
Aperto nuovo Conad City di Via Australia 4 a Capoliveri, con una offerta completa di prodotti di qualità, soprattutto del territorio. Questa apertura, che si aggiunge al Conad City di Via Mazzini, rafforza la presenza in paese e garantirà un maggiore servizio a cittadini e turisti proprio in corrispondenza del periodo di maggiore affluenza estiva. Con la nuova apertura è stata realizzata un’importante ristrutturazione dell’edificio Fiori all’occhiello del nuovo store sono i reparti freschi e freschissimi di ortofrutta, gastronomia, panetteria, salumi e latticini e macelleria. valorizzazione dei prodotti del territorio con “I nostri Ori”, con vini selezionati, la schiaccia briaca, la torta napoleonica, la torta dei medici e la torta paolina, caratterizzano un percorso di acquisto in grado di soddisfare le necessità degli abitanti della zona per una spesa completa e di qualità e dei tanti turisti che frequentano la località nel periodo estivo, sempre alla ricerca di prodotti tipici. “Il nuovo Conad City è frutto di un importante progetto di ristrutturazione e di recupero di una struttura che in precedenza ospitava un altro punto vendita Conad – Il Conad City di via Australia si sviluppa su 330 mq di superficie di vendita, dispone di 3 casse tradizionali e impiega 15 addetti, di cui 11 nuove assunzioni. Il supermercato offre un parcheggio privato gratuito dotato di 40 posti auto, adiacenti al punto vendita.