pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
14:29
Luigi Lanera Fdi
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
14:26
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/casini.JPG[/IMGSX] Luciano Casini era una brava persona e per me anche un amico, ma soprattutto era un grande chef che amava deliziare i suoi ospiti con una cucina tipicamente capoliverese e elbana.
Luciano amava Capoliveri e Capoliveri amava Luciano e il suo Ristorante Il Chiasso che, per quasi quarant'anni, è stato un punto di riferimento della ristorazione dell'Elba.
Anche prima dell'avvento di internet e delle App tutti conoscevano il suo ristorante che era visitato dalle maggiori personalità che, fin dalla sua apertura, di volta in volta hanno frequentato l'isola .
Luciano era anche sempre orgoglioso di raccontare come era nato il suo ristorante: nei primi anni "70, ritornato a Capoliveri dopo un'esperienza lavorativa in un ristorante in Germania, pensò di ristrutturare personalmente un vecchio rudere di pochi metri quadrati (a memoria 23 mq.) che si trovava nel centro del paese. Le macerie del rudere le trasportava con un asino e da li iniziò l'avventura del Chiasso con servizio ai tavoli che si trovavano nel vicolo. Poi di ampliamento in ampliamento il ristorante era diventato quello che tutti noi abbiamo conosciuto e visitato.
Non potrò mai dimenticare gli spaghetti "Alla Sessuale" fatti con uova di pesce e il "Misto alla Luciano" una specie di cacciucco ma da lui personalizzato e servito direttamente nel tegame. Quando avevi finito di mangiare il suo "Misto" ti prendeva il tegame e con i resti ti cucinava, per finire la serata, un ultimo piatto di spaghetti saltati nel sugo e nei pesci avanzati: una delizia.
Per non parlare delle "Ova con le fave" o del coniglio ripieno oppure delle penne con il sugo di capra oppure dei rigatoni con la coratella di agnello che, dopo averli assaggiati da lui, ancora oggi talvolta mi cucino nei fine settimana. Il finale obbligatorio era la frutta flambè con gelato di crema, indimenticabile.
Le sue ricette erano memorabili e rimarranno nella storia della cucina capoliverese ed elbana.
Luciano non era solo uno chef ma era soprattutto un oste che sapeva intrattenere i suoi ospiti con maestria.
Forse non tutti lo sanno ma era anche un attore vero e ha recitato in molti film in lingua tedesca, alcuni dei quali sono stati anche trasmessi dalla tv italiana.
Mi piace però ricordarlo quando nei pomeriggi estivi lo trovavi, quasi sempre da solo, a bordo del suo bellissimo gozzo di legno, mentre andava su e giù per il Golfo Stella a pescare felice a traina e se lo incrociavi si alzava in piedi e ti salutava sbracciandosi.
Buon viaggio chef!
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
13:26

Risparmio pensioni per fascia di reddito imponibile.
Fonte: Altroconsumo.
Sbugiardato di nuovo.
Per la benzina puoi ripensarci, sei ancora in tempo.
da
ELBA PRESS
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
13:03
da
li
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
12:49
Sul potabilizzatore niente di nuovo se non che ora interviene anche Fratini e rilancia la fede assoluta nei professori che erano al convegno dei no potabilizzatore. il fatto è che si rimane allo scontro che poi sconfina nel personale, ma è pur vero che in questa storia il no è stato supportato e molto dalla logica del no nel mio giardino a Mola, come al Lido o a Norsi. se c'è una critica da fare ad AIT è quella di non mettere in fila con semplicità i dati essenziali circa la disponibilità di risorsa, circa le perdite di rete, circa i pozzi (e sarebbe giusto che la regione facesse un censimento serio e facesse pagare tutti l'acqua che prelevano tanto più se uno risulta allacciato all'acquedotto perchè vuol dire che il pozzo lo usa per annaffiare o per la piscina, per chiarire cosa esca dal potabilizzatore perchè molti aprlano di salamoia e acidi (quali se è vero) e così discorrendo.
Poi tutti dovrebbero ricordarsi che siamo a rischio perchè ad esempio la siccità non è una fantasia è realtà, almeno per ora.
Per quanto riguarda invece le 96 discariche lungo la GAT bene ha fatto il CAI a censirle, però forse qualcuna dato atto che saranno stati pochi rifiuti poteva anche subuito sanarla. Ma resta il problema e al netto delle difficoltà e magari anche dimenticanze dei comuni, quello che sorprende è che qualcuno si lamenta di questi invece di "bastonare" metaforicamente, chi ha lasciato i rifiuti. Ma dimenticavo è più facile contestare il sindaco di turno che pensare ai comportamenti propri e dei propri compaesani anche turisti.
Cioè va bene criticare, ma prima facciamo i compiti a casa!
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
12:41
da
Capoliveri
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
12:34
Scusami ma per fare un progetto Asa per il dissalatore negli anni anno dato tutti i pareri positivi e ora vogliamo tornare in dietro ,abbiamo perso anche al tar mettiamoci la mano nel cuore il dissalatore tanto lo fanno ora anche in tv in Italia ci sono i fiumi a secco e acqua scarseggia ,ora facciamo anche la stagione senza acqua l’anno scorso la benzina e il prossimo anno aprono le frontiere e a l’isola non viene più nessuno ,tanto noi isolano con il turismo ci sappiamo fare 3 mondo
Un saluto da lido
Pino
da
Capoliveri
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
11:16
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/salamoia.JPG[/IMGSX] AIT propone alla regione una salvaguardia edilizia per il comune di Capoliveri fino alla realizzazione del dissalatore. Le motivazioni di tale richiesta sono essenzialmente la carenza d'acqua. Quindi se ho capito bene ,si invita a punire un ente per cause dipendenti invece dal proponente. Se è vero, dati ISTAT, che il 50 % circa dell'acqua erogata da asa dalle tubazioni va persa a causa delle tubazioni colabrodo, allora di che cosa parliamo. Sarei in linea di principio d'accordo se il servizio fosse buono, non dico eccellente.
Io invece credo che siamo alle comiche finali di una commedia surreale, a tratti tragica, a tratti comica, in cui gli attori protagonisti (asa ed AIT) sono degni di capacità interpretative da Oscar.
Tra ignoranza tecnica, superficialità e arroganza politica, con la collusione di una politica locale mandata a casa, si è portato avanti un'idea idiota per un problema serio, la possibile mancanza di acqua in estate.
Poi, se pensiamo che la stessa AIT ha avvallato il parco acquatico, non mi rimane altro che pensare.
Perché dici progetto idiota.
Non si può scavare su una delle più belle spiagge dell'isola per poi realizzarci un bunker a prova atomica in cemento armato. A parte il danno ambientale, che ritornando alla tragicità della commedia, potrebbe anche non interessare, ma il danno alle aziende economiche in zona (alberghi, residence, camping e case) non lo si considera? Quanti posti di lavoro verrebbero persi per acquistarne una decina promessi dalla politica.
Superficialità perché si afferma l'esistenza di una fognatura laddove non esiste.
La salamoia, gli acidi, l'inquinamento acustico, lasciamolo pur decodificarlo a Legambiente favorevole all'opera
da
Elba
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
10:48
Se nelle vostre statistiche del cavolo ci mettete anche i rifiuti abbandonati qua e là, vedrete che ora si sta peggio di prima. Ve lo diranno i numeri.
Rimettete qualche cassonetto e altrettante telecamere, fate qualche multa ai soliti noti e poi vedrete che l'isola sarà meno sudicia. Soprattutto vuotatelo quando pieno.
In tanti posti come ci arrivano i camioncini dei maiali ci arriverebbe anche il furgone dell'Esa. Per esempio a Monte Perone, al Volterraio, alle Tombe.
da
Porto Azzurro
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
10:47
da
Portoferraio
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
9:03
Trascinare Italia Nostra negli affari personali non mi sembra molto dignitoso
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
9:00
PROSEGUE LA ‘RIMOZIONE COMPLETA’ DEL FICO DEGLI OTTENTOTTI DAL CAPEL ROSSO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/ficotti.JPG[/IMGSX] L'Ente Parco continua col progetto "LIFE – Letsgo Giglio" che prevede l'eradicazione di specie aliene, un'azione che deriva dalla loro ideologia ed intenzione di "fare spazio alle specie autoctone" che, secondo loro hanno "più diritto di vivere", ancorché al Giglio, specie “aliene” ed “autoctone” sembrano aver trovato, nei secoli, un loro equilibrio di rispettosa coesistenza. Capel Rosso, uno dei luoghi più suggestivi del Giglio, è ora al centro della loro azione. Stanno infatti procedendo a strappare il Fico degli Ottentotti (Carpobrotus) dal suo habitat e ad ammucchiarlo in cumuli che poi getteranno sugli scogli o copriranno con teli di plastica nera per assicurarne la morte. L'intero progetto è finanziato con circa 1,6 milioni di euro ed è stato oggetto di grandi critiche a livello locale e nazionale. Nessuno studio locale indipendente è stato eseguito dimostrando la reale necessità di prendere misure così drastiche. La comunità locale e molti esperti indipendenti si oppongono fortemente a questo progetto.
CLICCA E LEGGI SaveGiglio: "Proteggiamo il luogo che amiamo" – Giglionews
da
Rio
pubblicato il 5 Febbraio 2022
alle
8:46
Caro Chiozzero, stai attento, perchè chi non sapeva nulla prese trent,anni.
Il problema non è chi deve togliere il sudiciumaio, ma chi smerda a destra e sinistra e verso i quali nessuno, te compreso non spreca nessuna parola di condanna.
Tu pensi che il turista che vede questi troiai nei posti piu sperduti, dia la colpa alle amministrazioni? No caromio, pensa solo e a ragione, che gli Elbani sono dei maiali e vaglielo a spiegare te che non è vero.
Renato
pubblicato il 4 Febbraio 2022
alle
22:06
Dove sarà più al sicuro la partoriente, in una corsia Covid del continente in un ospedale con personale specializzato, la rianimazione, e magari pure le Malattie infettive, la pneumologia, i neonatologi… oppure a Portoferraio per la comodità di rimanere sull’isola? (Che poi se si è Covid-positivi non si ricevono neanche visite)
La persona viene prima di tutto, infatti: la persona prima di tutto deve essere curata e rimanere viva!!! Poi si ragiona. Che poi non è che viene trasferita a Bolzano o a Lampedusa, eh, male male che vada come distanza, va a Pisa. Dove lei e il bambino solo al sicuro. Mica è una deportazione!
Non pretendiamo per il nostro ospedale cose assurde. Una partoriente col Covid ha bisogno di assistenza particolare e di isolamento e giustamente non verrà seguita a Portoferraio come nemmeno a Volterra, a Fivizzano o a Castelnuovo di Garfagnana, non è un problema dell’Elba, è un problema del Covid. Altrimenti sarebbe come brontolare perché all’Elba non viene fatta la neurochirurgia o la cardiochirurgia.
da
CAPOLIVERI
pubblicato il 4 Febbraio 2022
alle
21:42
Per quanto riguarda le aliquote IRPEF basta informarsi, ti faccio anche presente che la cantonata di cui parli, è stata presa anche da milioni di italiani che hanno fatto uno sciopero generale proprio sulla iniquità della manovra.
Questa è l'ultima volta che ti rispondo, mi dispiace, ma anche questa volta non hai capito niente, a meno che non incominci a portare argomenti validi per una discussione seria.
da
Capoliveri
pubblicato il 4 Febbraio 2022
alle
21:04
pubblicato il 4 Febbraio 2022
alle
20:57
Chi difende (anche qui dentro) questa scelta "scellerata" ha soltanto interessi personali !
Acqua all'Elba ce n'è quanta ne vuoi, ma gli interessi di questi politici e di questi scienziati sono ben altri… lo capite o siete duri come il granito!… lo capite, lo capite… lo capiamo tutti…ma non si conta un c***o! 😡
Vi aspetto tra qualche anno, quando inizieranno il prossimo e i vostri sindaci…l'appoggeranno, come aveva fatto Barbetti a Mola!
pubblicato il 4 Febbraio 2022
alle
19:41
Poi se fossi in te riguarderei le aliquote IRPEF nuove perché hai preso un'altra cantonata
da
Capoliveri
pubblicato il 4 Febbraio 2022
alle
18:29
Il deposito costiero a garantito benzina è gasolio sempre.
Io tengo in possesso una piccola barca a mola e andavo a fare carburante a Portoazzurro e spesso la benzina la finivano con le Inbarcazione anche grosse aspettando che arrivava a ore e anche un giorno senza benzina essendo un pensionato riponevo la barca. Ti immagini i turisti con le imbarcazioni grosse che figura abbiamo fatto. Viva l’isola quando le cose funzionano le cambiano non è i sindaci non dicano niente tutti zitti per una poltrona
