Ad esempio la detestata rotonda di Schiopparello non mi sembra stia creando problemi alla circolazione del traffico.

Ad esempio la detestata rotonda di Schiopparello non mi sembra stia creando problemi alla circolazione del traffico.
da
CAPOLIVERI
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
15:38
da
CAPOLIVERI
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
15:16
PS– Nessun commento o risposta da parte degli addetti ai lavori, segno evidente che ciò che ho scritto corrisponde a ciò che ho interpretato senza poter essere smentito.
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
14:48
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
14:24
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/telline.JPG[/IMGSX] La Capitaneria di porto ricorda che nel mese di aprile entra in vigore il divieto di raccolta dei molluschi bivalvi da parte dei pescatori professionali e sportivo/ricreativi.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con proprio decreto datato 22/12/2000, ha infatti disposto, per il mese di aprile di ogni anno, la chiusura dell’attività di pesca di questa risorsa ittica ai fini del suo ripopolamento.
Il fermo di pesca fissato nel mese di aprile corrisponde, essenzialmente, all’inizio del periodo riproduttivo della specie.
Di conseguenza, a partire da domani, entra in vigore il divieto assoluto di raccolta di questa specie minacciata dal sovra-sfruttamento, sia per la categoria di pescatori professionali che per quella sportiva/ricreativa.
Si invita quindi al rispetto della normativa al fine di non incorrere nelle pesanti sanzioni previste per legge (da 1000 a 6000 euro per ciascuna violazione accertata, oltre al sequestro delle attrezzature impiegate).
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
14:22
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
14:00
Se credete che per meritare il voto serva pubblicare CV, vita, morte e miracoli allora votate solo chi lo fa.
Se credete che il Comune unico porti solo candidati da fuori l'elba, non votateli.
Se credete ancora nei programmi elettorali, votate solo chi li pubblica per tempo.
Se nessuno vi soddisfa e tanti la pensano come voi esponetevi e candidatevi.
Si chiama Democrazia.
da
Mulino
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
13:35
Oppure verifichino come fa ad entrare in rotonda una macchina o altro mezzo quando da Portoferraio arriva la file delle auto scese dalla nave o dalle navi. Da come è stata studiata la rotonda secondo il mio punto di vista si dovranno portare il convio, come dicevano i nostri nonni.
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
12:38
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/ospital.JPG[/IMGSX] Un breve ricovero quello del nostro babbo, purtroppo ormai una improvvisa crudele malattia si era impossessata del suo corpo di 94enne. nonostante sapessimo che non c’era scampo e sarebbe stato solo questione di un tempo breve e irreversibile, l’attenzione e l'umanità unita alla professionalità del personale del nostro nosocomio, non è mai venuto meno, notte e giorno fino all'ultimo secondo, all'ultimo respiro .
E’ per questa umanità che noi figli ( e siamo certi anche il defunto Sauro) vogliamo ringraziare tutti gli operatori dell’O.C.E di Portoferraio per averci supportato in questo momento di bisogno , per aver alleviato amorevolmente i dolori del degente , non ci avete lasciato mai soli, prodigandovi in attenzioni, consigli per la quotidianità, tutto con professionalità e passione ad iniziare da semplici gesti, messaggi importanti, grandi emozioni sono ciò che abbiamo ricevuto da tutti voi, ci avete regalato qualcosa di grande e alleviando anche il nostro sconforto! Il nostro grazie è per voi: – Dottor Cecchetti Riccardo e tuttto il reparto di Medicina- Dottor Matronola Maurizio e tutto il reparto di Chirurgia- Dottor Chetoni Fabio- Dottor Burchielli Carlo e tutto il reparto di Comunità- I dottori e tutto il personale del Pronto Soccorso.
Carlo , Carla Solari ……e famiglia
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
10:50
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/aula.JPG[/IMGSX] Firenze, 31 marzo 2022 – “La sezione distaccata a Portoferraio del tribunale di Livorno deve restare ed essere stabilizzata: l’accesso alla giustizia è uno dei servizi essenziali che non può e non deve essere tagliato. Ho presentato per questo una mozione in consiglio regionale, in supporto di quella presentata dalla conferenza dei capigruppo del Comune di Portoferraio che verrà discussa oggi. Nello specifico, chiederemo alla Giunta regionale di attivarsi a sua volta presso il Governo e il Ministero della Giustizia per il mantenimento della sezione distaccata di Portoferraio del Tribunale di Livorno, rendendo tale sezione stabile e dotata di sufficienti risorse economiche e di personale” ha dichiarato la Capogruppo del Movimento 5 stelle in Regione Toscana Irene Galletti, dopo gli allarmi lanciati da Ancim, l’associazione che raggruppa le isole minori italiane e l’ordine degli avvocati.
“Le motivazioni a fondamento della richiesta di stabilizzazione – chiarisce Galletti – esistono ancora oggi e sopperiscono a compensare la mancata continuità territoriale. Il sì unanime alla Camera dei Deputati, avvenuto nella giornata di ieri, sulla proposta di legge costituzionale per la modifica all'articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità e già approvata in prima deliberazione dal Senato, conferma ancora una volta questo principio.”
Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio regionale.
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
9:38
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/donna.JPG[/IMGSX] Festeggiamenti in casa neroverde per la convocazione di Elena Paladini, classe 2004, nella squadra azzurra che parteciperà all’U18 Women’s Festival di Edimburgo, torneo di categoria riservato alle selezioni dei paesi che prendono parte al Sei Nazioni, dal 9 al 13 aprile. Dopo l’ultimo raduno di Roma dello scorso weekend, lo staff tecnico azzurro composto dal responsabile Diego Saccà e dai tecnici di Area Leila Pennetta, Elena Chiarella, Elisa Facchini ed Elisa Rochas, ha selezionato le azzurrine che andranno a comporre la squadra per la neonata edizione del torneo, tra cui la giocatrice delle Osmunde del Canale. Elena, trequarti centro, gioca a rugby da soli cinque anni, ma le sue qualità sono sempre state sotto gli occhi di tutti. Per questo motivo, allenatori e compagne di squadra l’hanno sempre incoraggiata a continuare ad allenarsi e a giocare, nonostante il movimento femminile toscano sia rallentato per le giovanili: Elena, giocatrice all’origine dell’Etruria Rugby Piombino, non potendo partecipare al campionato di Coppa Italia Femminile con la squadra della società giallonera a causa della sua giovane età, ha giocato numerosi tornei grazie alla selezione di ragazze toscane U14 e U16 sotto le società de I Puma Bisenzio e poi Livorno Rugby 1931. Oggi in forza alle Osmunde del Canale, squadra femminile dei Mascalzoni del Canale che la vedono ricongiunta con le sue originarie compagne di squadra, Ep – “eppi”, così soprannominata in ambiente rugbystico – ha partecipato negli ultimi mesi ai raduni nazionali di categoria, utili a definire la squadra per il torneo scozzese. “Ai raduni mi sono sempre divertita molto, anche se sono stati molti duri sia a livello fisico che mentale: sapevo che mi stavo giocando il posto in squadra per Edimburgo e che dovevo dare tutto” – commenta la giocatrice – “Ad essere sincera non mi aspettavo la convocazione, ma adesso sono euforica e molto emozionata. Non vedo l’ora di partire!”. In bocca al lupo, allora, alla nostra neroverde che partirà martedì 5 aprile per Milano, città da cui le azzurrine voleranno per la Scozia il 7 aprile.
pubblicato il 31 Marzo 2022
alle
8:37
da
ELBA
pubblicato il 30 Marzo 2022
alle
20:13
rivierashippingsrl@gmail.com
pubblicato il 30 Marzo 2022
alle
19:46
da
ELBA PRESS
pubblicato il 30 Marzo 2022
alle
19:09
da
Portoferraio
pubblicato il 30 Marzo 2022
alle
17:22
agli anziani e i disabili del suo Comune FACENDO FUNZIONARE L'ASCENSORE DELL OSPEDALE che anche oggi sotto la pioggia battente era fermo senza che nessuno abbia provveduto a segnalarlo facendoci aspettare invano il suo arrivo sotto la pioggia battente.
SINDACO A NOI DEVE PENSARE NON A DIFENDERE L'USL CHE CI STA TOGLIENDO IL MODO DI CURARCI QUI.
pubblicato il 30 Marzo 2022
alle
17:20
Prima parte
Coloro che sono stati condannati alla voga sopra una galera sono pagina importante della storia della città di Portoferraio sin dalla sua nascita.La storia di Portoferraio è indissolubilmente legata a queste persone condannate che sono i forzati alla catena della galera ,anche se di esse poco ne parlano i libri di storia.
Sono i galeotti, una massa di individui "senza storia" e spesso senza nome, scomparsi dalla memoria collettiva,la cui importanza però contraddistinse l'intera storia marittima del Mediterraneo,in quanto forza motrice al remo di una galea.
I forzati al remo condannati alla pena della galea , i galeotti, contribuirono con la voga al remo al trasporto dei primi soldati inviati sull’isola d’Elba per porre le fondamenta di Cosmopoli nel 1548.
Uomini da remo sopra una imbarcazione navale chiamata galera dotata di propulsione mista a vela e a remi, caratterizzata da una folta ciurma, la cui presenza era fondamentale per il corretto svolgimento della navigazione. La voga a scaloccio ,eseguita cioè con un unico grande remo mosso da più rematori,faceva aomentare enormemente il numero dei rematori presenti a bordo .
Ma è soprattutto con il lavoro oltre che con la voga al remo che i forzati hanno contribuito alla storia di Portoferraio come ad esempio terrapiazzando i bastioni,lavorando all’arsenale della galeazze e alle saline,pulendo le strade ,dragando la darsena ed altro.
Una volta sbarcati dalla galera venivano rinchiusi in luogo chiuso,chiamato bagno .
Bagno si disse quel luogo rinserrato a serraglio dove si tenevano i condannati a remare sulle galere allorquando erano in terra.
Nome che sembra derivi dagli antichi bagni di Costantinopoli dove erano alloggiati i galeotti.
Da qui poi venivano prelevati ed inviati ad eseguire lavori utili per la comunità.
I rematori delle cinque galere ducali di Cosimo nel 1550 erano in totale 797 di cui 554 forzati al remo per espiare una pena e 243 gli schiavi ,in genere infedeli catturati con la guerra .
I condannati al confino, i confinati, non potevano venire arruolati senza ordine specifico del Granduca (Cfr pg 78 “ Schiavi e Forzati “ in “Galere granducali e usi marittimi” C. Rospigliosi. Centro grafico elbano.1998).
I Forzati rappresentano la maggioranza della ciurma della galea : sono tutti soggetti condannati per un reato che implicava la pena della voga al remo la quale al massimo poteva durare cinque anni.
Gli Schiavi invece,che formavano insieme ai forzati la ciurma, erano sempre soggetti infedeli o scismatici mai cristiani infatti dopo il 1000 il cristianesimo occidentale con i concili dell’epoca affrancò i cristiani dalla schiavitù continuando ad accettare quella degli scismatici e degli infedeli,quali i musulmani.
E’ sopra una galera del duca Cosimo che nell’aprile del 1548 arriva all’Elba il primo contingente di soldati. Cosimo aveva scritto al Vicerè di Napoli di avere predisposto mille fanti e quattrocento guastatori “per fortificar un sito che era a cavaliere al porto ferraio dell’isola dell’Elba “ per evitare che fosse occupato dai francesi al comando di Piero Strozzi
Così scrive Cosmo I al Vicerè di Napoli l’ultimo di aprile del 1548 :
“Io scrissi alli sedici del presente all’Ex.V. et li dissi che avevo messo in ordine mille fanti et quattrocento guastatori per fortificar un sito che era a cavaliere al porto ferraio nell’Isola dell’Elba alfine che detto sito non fusse occupato dai franzesi o da altri che cercano di disturbar la quiete di Toscana et di tutta Italia essendo luogo oportuno et di molta importanza tutta questa Provincia .Di poi essendo avvisato da Don Ferrando Gonz. Et Don Diego di Mendoza che Piero Strozzi s’era partito di Provenza et inviato verso Lione con buona banda di soldati su le galere franzesi per venir occupar quel sito dell’Elba ,hebbi però commissione da Don Diego di fortificarlo per S. M.ta con promissione di renderglielo ad ogni suo gradir; et fui ricercato di far tale promissione…
(Archivio Mediceo.Filza 11. C. 94/recto. 30 aprile 1548.Archivio di stato di Firenze)
Cosimo continua a scrivere al vicerè di Napoli affermando che conoscendo l’importanza di quel sito “che facilmente poteva occuparsi da altri” risolse di fortificarlo ,per ora di terra ,e mandò all’Elba col signor Otto e il signor Pirro soldati e le necessarie provisioni sopra una delle sue galere che ha messo in acqua “…,ma conoscendo l’importanza di quel sito che facilmente poteva occuparsi da altri mi risolsi…spesa di fortificarlo ,di terra per ora et così mandai all’Elba li soldati et le provisioni necessarie col Signor Otto et il Signor Pirro sopra una delle mie galere che ho messo in acqua sulla quale insieme con loro andorno circa centocinquanta soldati e giunti con detta galera sull’Elba quattro o sei giorni prima che vi arrivassero gli altri soldati….i primi con la galera ….. signori disegnavano il porto per dargli principio ,nello arrivo delle navi vi comparse una fusta di infedeli”
(Archivio Mediceo.Filza 11. C. 94/verso. 30 aprile 1548.Archivio di stato di Firenze)
“Una delle mie galere” , della quale parla Cosimo scrivendo al vicere di Napoli , arriva all’Elba spinta dalla voga del remo di una ciurma verosimilmente formata da schiavi turchi,algerini, tunisini catturati su navi nemiche e da forzati cioè da persone che condannate per qualsiasi reato decidevano di scontare la loro pena con anni di servizio sulle galere.
Nell’ordinamento penale feudale ,il carcere inteso come pena, nella forma della privazione della libertà, non esiste. Il carcere medievale, punitivo e privatistico si fonda sulla categoria etico-giuridica del “taglione”, a cui si associa il concetto di espiatio, forma di vendetta basata sul criterio di pareggiare i danni derivati dal “reato”. L’unico tribunale è quello del signore,serenissmo padrone, solo lui emana gli ordini, a lui debbono obbedienza tutti coloro che hanno in concessione la terra o che vivono sui suoi fondi .
La prigione, o meglio la detenzione, era solo un passaggio temporaneo nell’attesa dell’applicazione della pena reale, cioè la privazione nei riguardi del “colpevole” di quei beni riconosciuti universalmente come valori sociali: la vita, l’integrità fisica (amputazioni) il denaro. La crudeltà e la spettacolarità assolvevano la funzione di deterrente nei confronti di coloro che intendevano trasgredire le regole imposte dal “signore”. Essendo la giustizia amministrata dal “signore”, le pene erano determinate in modo assai vario, secondo la volontà di questo. Le pene avevano carattere pecuniario o corporale, oltre all’esilio e alla galera, pena che prevedeva l’imbarco del reo come rematore nelle navi. Detenzione e tortura erano principalmente mezzi istruttori per ottenere la confessione dell’imputato, considerata la prova necessaria alla condanna.
Alla ciurma che era al remo della galera si aggiungevano le”bonevoglie”marinai spinti dalla miseria a svolgere questo duro lavoro spesso solo per la sicurezza di un pasto giornaliero,Tutti quanti venivano incatenati al banco di voga con anelli fissati alla caviglia.
Qui ,vogando ,spingono la galera solcando il mare.
L’uso della vela serviva per dare un pò di sollievo ai rematori quando c’era vento ,ma solo con essi, i rematori,si poteva andare avanti in bonaccia o con venti contrari o compiere rapide evoluzioni in battaglia.
Le condizioni di vita di questi uomini erano molto dure e alcuni preferivano lasciarsi morire di fame. Lucantonio Cuppano ,governatore,,il 28 maggio 1552 deve giustificare la morte di quindici forzati “Ms Bastiano (Campana) ne ha scritto a Pisa dè forzati ne sono ammalti otto dei quali ne è morto uno fiorentino e è morto per non volere magniare e quello pigliava gli si dava a forza ,qua sonno morti a questi dì da XV persone da poi ha fermato e se va migliorando”( Cfr pg 112 “Galere,sciabecchi e tartane nella rada di Portoferraio in “Galere granducali e usi marittimi” C. Rospigliosi Centro grafico elbano.1998 ).
Alcuni disegni (vedi foto) di Ignazio Fabroni,cavaliere del sacro militare ordine di S,Stefano imbarcato nel secolo decimo settimo su una galera granducale toscana, fanno vedere le galere della marina stefaniana granducale quasi come foto scattata in quell’epoca.
Nel disegno ”galera in giolito” cioè a riposo, il Fabroni fa capire come era la condizione della ciurma al remo dentro una galera,con voga a scaloccio:un gran numero di vogatori che remavano in uno spazio ristretto quale quello della galera che era di circa quaranta metri di lunghezza per cinque o sei metri di largheezz.
Nei disegni annotati dal Fabroni “poppa” e “prua di galera” l’attenzione è rivolta a due dettagli , a due zone importanti della galera: la poppa, riservata agli ufficiali, e la prua con lo sperone che permetteva di agganciare le galere nemiche-
Nel disegno annotato “galera alla vela” l’attenzione è rivolta alla navigazione a vela :su uno dei due alberi presenti sulla galera montato a proravia ,il trinchetto, è aperta una vela.
MARCELLO CAMICI
da
Capoliveri
pubblicato il 30 Marzo 2022
alle
15:24
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/uk.JPG[/IMGSX] Assessore della città di Genova in un'intervista televisiva ringrazia il comune di Capoliveri ed un'associazione di volontariato per il contributo di donazione di un'ambulanza alla città di Odessa in Ucraina. Genova sta organizzando un trasporto eccezionale di ogni cosa essenziale alla vita umana in ucraina e nella città portuale di Odessa e Capoliveri ha risposto….
Continua la sinergia tra comune ed associazioni di volontariato del territorio, tutte, nessuna esclusa, per contribuire ogni qual volta si renda necessario intervenire.
Non solo quindi atti simbolici (comunque importanti) come le bandiere esposte in comune. Quella dei 4 mori in occasione degli incendi in Sardegna o quella ucraina oggi invasa dagli occupanti russi. Ma anche fatti concreti.
Questo è il risultato di una pacificazione che ci rende più uniti, vicini a chi soffre, ai più deboli.
È un cambio di rotta significativo per il paese di Capoliveri a cui forse non eravamo più abituati.
Io non voglio girarmi dall'altra parte e sono orgoglioso che anche chi mi amministra la pensi così.
Grazie ❤
da
ELBA
pubblicato il 30 Marzo 2022
alle
15:00
Spero non crederà che le bombe atomiche ce l'abbia solo la Russia.
Sono già una decina gli stati magari poverissimi ma che le bombe atomiche le vogliono avere e le hanno già.
E lei si preoccupa se l'Italia per la difesa passerà dall' 1,4 di ora al 2,0 % del PIL nel giro di qualche anno?
La russia nel 2020 era al 5.26 % del suo PIL. Mica poco.
Piuttosto la palla al piede dell'Italia è l'evasione fiscale dell'Irpef e le ultime regalie governative fatte a debito delle future generazioni di italiani, ma che servono a vincere le elezioni.
da
CAPOLIVERI
pubblicato il 30 Marzo 2022
alle
11:54
Detto questo, a cosa serve allora aumentare le spese militari? Va detto anche che, qualora le spese dovessero essere indirizzate sul nucleare, i russi automaticamente aumenterebbero la loro, per cui ci troveremmo nella stessa identica situazione attuale.