Senza quella denuncia viaggerebbe ancora la piccola nave? Deve essere il cittadino a segnalare questi pericoli? Non spetta agli organi di controllo?

Senza quella denuncia viaggerebbe ancora la piccola nave? Deve essere il cittadino a segnalare questi pericoli? Non spetta agli organi di controllo?
pubblicato il 19 Agosto 2022
alle
7:11
pubblicato il 19 Agosto 2022
alle
4:53
da
ELBA PRESS
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
19:25
da
Francesco Semeraro
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
18:21
di Francesco Semeraro
I[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/seme.JPG[/IMGSX]n un teatro dalle pareti modellate da decine di vetrine illuminate e allestite con cura, da un soffitto senza travi e luci ma tempestato di stelle e come palcoscenico un palco prefabbricato ma accogliente forse più di un salotto di moda, si è svolta a Marciana Marina il 16 di agosto nel piazzale della chiesa, la serata organizzata dai “Messaggeri del Mare” che proseguono il loro impegno sociale per la raccolta fondi che saranno devoluti all’Associazione “LA RACCHETTA” che si occupa di protezione civile e attività antincendi e per lo specifico serviranno per l’acquisto di un nuovo mezzo antincendio di ultima generazione per la nostra Isola. Sul palco oltre ai Messaggeri del Mare, Pierluigi Costa e Lionel Cardin, prendevano posto oltre all’Amministrazione Comunale, sostenitori e amici innamorati del Mare che hanno dedicato al mare e alla sua immensità video, sculture, poesie e racconti condividendo con il pubblico presente emozioni e storie uniche. E’ stata menzionata anche la grande iniziativa dei Messaggeri del Mare a favore dei piccoli ospedali minacciati di chiusura che li ha portati per mare e per terra da Lampedusa al monte Bianco ad incontrare decine di Comunità minacciate proprio dalla chiusura del loro piccolo ma funzionale ospedale molti dei quali con eccellenze come risulta essere anche il nostro ospedale Elbano anche lui minacciato di chiusura. A tutte le Comunità incontrate i Messaggeri del Mare hanno fatto dono di una scultura ideata per l’occasione dallo scultore Elbano Luca Polesi che rappresenta il “Sole che Ride” auspicio di un futuro migliore.L’attenzione della platea era totale durante la proiezione dei vari video inerenti alle numerose traversate in mare con qualsiasi tempo e in qualsiasi parte del mondo dei nostri due Messaggeri del Mare per promuovere eventi sociali o per la tutela del mare e dell’ambiente nuotando di giorno e di notte e molte volte affiancati da grossi cetacei mandati forse dal “Dio Mare” a proteggere e far compagnia ai due testimonial della magnificenza dei Mari. Prima di una qualsiasi nuotata i due Messaggeri del Mare nel più assoluto silenzio guardano fissi le onde che lambiscono i loro corpi come se chiedessero il permesso al “Mare” di poter nuotare nelle sue acque.I Messaggeri del Mare a fine della bella serata hanno ricordato che il “Mare” è da sempre una risorsa fondamentale per l’uomo e il pianeta. E’ un ambiente pieno di vita, abitato da mammiferi, pesci, molluschi, alghe e molto altro. Le correnti marine sono anche in grado di influenzare il clima e questo va a vantaggio delle popolazioni che vivono nelle zone limitrofe. Da sempre il mare permette all’uomo di nutrirsi, di lavorare, commerciare e guadagnarsi da vivere. Questo però ha inciso molto sulla vita degli esseri marini e l’intensa attività umana sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza delle specie che vivono sottacqua. Uno dei problemi più gravi è la diffusione di “plastica” nella acque. Sempre più spesso gli animali marini muoiono dopo aver ingerito pezzi di plastica e questo non può far altro che danneggiare la popolazione marina. Anche l’inquinamento ha enormemente danneggiato i fondali marini e continua a ridurre la biodiversità causando l’estinzione di vere e proprie bellezze del mare e dell’oceano come le barriere coralline. Il mare, e lo abbiamo visto anche durante la serata a lui dedicata, fornisce l’ispirazione poetica, ci fa sentire la bellezza di essere vivi osservando albe e tramonti.
Francesco Semeraro.
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
18:08
Fortunatamete la lega con cui le autobotti sono costruite è per ovvie ragioni antiscintillla e questo per fortuna è stato sufficiente ad evitare un disastro, per il resto sono state informate le autorità competenti, stai sereno che nessuno ha inventato nulla, forse sei uno di quelli che da questo servizio ne trae vantaggio e cerchi di sminuire la notizia.
Io mi auguro che non succeda più nulla di simile perché la prossima volta andiamo al TG come notizia di apertura.
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
17:26
Speriamo che chi di dovere prenda le opportune decisioni
da
Pf
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
17:22
Come mai a via Guerrazzi non fa intervenire chi di dovere per ripristinare con vasi o altro l’area che ora serve da parcheggio abusivo da parte dei soliti noti? Seconda domanda perché la municipale è così solerta nel sanzionare le auto in sosta vietata su via de Nicola mentre su via Guerrazzi non sanzionano nessuno pur passando diverse volte al giorno e vedendo le evidenti infrazioni?
Grazie per l’eventuale risposta
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
16:04
Un taglio della cisterna con sversamento avrebbe di sicuro comportato un gran lavoro per fermare la perdita e poi per ripulire in sicurezza il traghetto. La corsa sarebbe di sicuro saltata.
Non è che, tante volte, per caso, qui si racconta anonimamente, e di seconda mano, una grandissima stupidaggine?
(Nel 2022 possibile che nessuno degli astanti abbia fatto una foto?)
Ma meglio ancora è chi pretenderebbe smentite di notizie inesistenti. Cioè non c’è la notizia ma si pretenderebbe la smentita della notizia che non c’è. Riguardo a un episodio di cui non ci sono prove e che molto probabilmente non è mai avvenuto.
Certo che siete strani forte, eh! Se uno qui scrive che c’è un asino che vola, volete la smentita ufficiale?
da
Portoferraio
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
15:26
L'UFFICIO POSTALE DI PORTOFERRAIO NON HA I BOLLETTINI.
Oggi pomeriggio, alle ore 14,30, mi sono recato presso l'ufficio postale di Portoferraio, per effettuare il versamento per il rilascio del passaporto. Niente di più inutile! L'addetto allo sportello mi spiega che ne avevano 2 o 3 ma li hanno finiti…. Non sa quando arriveranno. Ma nessuno si preoccupa di ordinare quello che serve in un ufficio? Mi viene allora consigliato di andare in un comune vicino, Porto Azzurro o Procchio. Prima però, "si informi se c'è l'hanno"… Peccato siano aperti solo la mattina. Solo Portoferraio lavora il pomeriggio. Uno che lavora la mattina deve prendere un giorno di ferie per poter prendere un bollettino postale?
CHE SCHIFO!!!!
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
15:10
I festeggiamenti ferragostani all’Isola d’Elba hanno toccato la sensibilità del bello, degli ospiti e dei cittadini all’insegna della spettacolarità di Alberto Zei
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/piro.JPG[/IMGSX]Sembrava una eccessiva cautela della circolazione stradale a Portoferraio la riduzione di parcheggi disposta soltanto in vista del traffico di Ferragosto. E’ vero che si è trattato di un giorno effettivamente dedicato alla vacanza, allo spettacolo e al divertimento soprattutto sul mare che ha ospitato in questi giorni nel porto turistico e nel golfo antistante panfili di tutte le stazze.
La sera si sono svolte sulla principale piazza Cavour e sul lucente lungomare della città costellato di eleganti negozi e ristoranti, alcune esibizioni musicali di artisti ambulanti che però non giustificavano tanta cura sulla limitazione dei posti macchina.
L’inizio dello spettacolo – Improvvisamente al vocìo delle moltissime persone in festa si sovrappongono a notte inoltrata, tre forti esplosioni provenienti dalla parte del porto turistico dove la Torre del Martello si protende tra i due mari verso il centro del Golfo. Subito dopo il cielo si infiamma con un primo grappolo luminoso che esplode lasciando cadere una serie di rosse scie verso il mare.
La parte spettacolare rappresentata nel cielo notturno sopra il porto illuminato, si è protratta per interminabili minuti di vero piacere. Le figure pirotecniche che si generavano al momento dell’esplosione ad alcune centinaia di metri di altezza, si sono susseguite in due momenti di crescente intensità con tinte di tavolozza armoniosamente composte sia nei toni cromatici che nella fantasia della forma. Questo suggestivo scenario cadenzato per tutta la sua durata dalla continua variazione dei colori si è rivelato un’opera d’arte creativa di grande suggestione che si è distinta dalla consueta monotonia della medesima qualità dei fuochi che nelle feste di paese, quasi immancabilmente costituiscono con la loro ripetizione, l’essenza dello spettacolo.
La visita – Nel corso della rappresentazione pirotecnica davanti al porto sullo sfondo dell’orizzonte, ecco all'improvviso apparire una serie di fulmini come in risposta a tanta invadenza nel cielo degli dei. Aggiungendo un pizzico di fantasia, si può immaginare che “Giove tonante e pluvio” provocato da questo imponente spettacolo, ha voluto far sentire la sua presenza alternando i suoi dardi accecanti che sembravano armonizzarsi col maestoso effluvio luminoso avvolgente il cielo sopra il porto in cui noi poveri mortali, abbiamo osato imitare i fulmini del “padre degli dei”.
Il voto finale – Al termine della manifestazione con i consueti tre forti botti della fine, la folla che si era raccolta sulla Calata lungomare che circonda il porto ha spontaneamente applaudito il riuscito susseguirsi delle artistiche figure luminose che hanno allietato la notte mentre dai numerosissimi panfili ormeggiati nel porto e nel Golfo antistante si sono alzate le imponenti sirene di consenso e di ringraziamento dell’entusiasmante spettacolo.
Per merito anche della fortunata coincidenza, questa sorta di competizione ha scandito le sue note, i suoi colori, offrendo la suggestione di un magnifico spettacolo di mezza estate, offerta dalla Città di Portoferraio ai suoi ospiti e ai suoi abitanti; questa volta con la partecipazione straordinaria dell’Olimpo. E non è poco.
da
portoferraio
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
15:08
Penso che sarebbe perennemente occupato.
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
12:32
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/logo.JPG[/IMGSX]Ricordiamo alla cittadinanza che è attivo il numero verde al quale possono essere segnalati i guasti al sistema di illuminazione pubblica della città di Portoferraio.
Per attivare gli interventi del personale addetto i cittadini devono comporre il numero 800901050 (la chiamata è gratuita) e comunicare all’operatore che risponde, la via dove si trova il punto luce non funzionante e, possibilmente, anche il numero civico più vicino ad esso o, se presente, il numero del punto luce da sistemare riportato sul palo di sostegno dello stesso.
L’amministrazione comunale invita tutti i cittadini a segnalare eventuali guasti al sistema di illuminazione pubblica al fine di poter provvedere tempestivamente al ripristino del suo regolare funzionamento.
Per la segnalazione dei guasti relativi alle forniture degli immobili il Sistema Elettrico Nazionale ha attivato il numero verde 800 900 800 di rete fissa ed il numero 199 50 50 55 per i telefoni cellulari
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
11:31
Aspetto una smentita ma so che non arriverà.
da
Capoliveri
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
11:01
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
9:44
Non ho letto niente sui giornali! Magari scriveranno nei prossimi giorni 😕
Sarebbe gravissimo! Gravissimo il fatto e gravissimo il silenzio nella stampa.
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
8:23
Ringraziamo il signore per quello che ci ha evitato.
da
Porto Azzurro
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
7:41
Arrivato all'impianto da rugby ho dovuto girare per circac20 minuti per trovare un posto dove parcheggiare con il risultato che ho dovuto ripiegare in un ristorante nelle vicinanze. Stasera ci riprovo, speriamo bene.
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
7:24
PRIMA PARTE
Se oggi gli abitanti dell’Elba e dell’ arcipelago toscano hanno trovato nel turismo attività economica che ha portato un certo benessere diffuso,non devono soltanto ringraziare sé stessi che con duro lavoro,assai spesso solitario,sono stati artefici della propria fortuna.
Forse molti non lo sanno: sono esistiti personaggi, uomini e donne, i quali , mossi dall’amore per la loro terra e senza scopo di lucro o di potere per ricoprire poltrone, hanno seminato nel secolo trascorso, il novecento, le basi di quello che poi sarebbe divenuto turismo.
Parlare di Sandro Foresi e dei suoi collaboratori significa parlare di questi personaggi.
Quali erano le basi da Sandro Foresi seminate su cui si sarebbe sviluppato turismo e chi era Sandro Foresi ?
Erano basi culturali: far conoscere l’isola.
A quel tempo il miglior modo possibile in questa impresa era quello di pubblicazioni cartacee .
Sandro Foresi fu tra i primi a farlo attraverso intensa attività editoriale con una serie di pubblicazioni negli anni venti e trenta del novecento.
Ulisse Razzetto parlando di lui per lasciare un ricordo così scrive “…Fu colui che più giovò con la penna alla conoscenza dell’isola e che ne intuì per primo l’affermazione turistica.. “Cfr “Ricordo di Sandro Foresi “ U. Razzetto in pg. 6 “Lo Scoglio”giugno 1985)
Prima di dire dell’opera compiuta da Sandro Foresi (vedi FOTO) e collaboratori è necessario un breve resoconto della realtà in cui vissero ed operarono .
E’ infatti dalla conoscenza della condizione ,della realtà economica e sociale in cui Sandro si trovò “con la penna “ a scrivere, che si riesce a capire meglio cosa ha fatto valorizzandone l’importanza.
Compiuta da poco tempo l’unità d’Italia sul giornale fiorentino “La Nazione”,fondata da Bettino Ricasoli, comparve in prima pagina il 24 luglio 1862 un editoriale (vedi FOTO) scritto dalla redazione .Parlava dell’Elba,la più grande isola dell’arcipelago toscano, in questi termini ”….e cominciamo a dire che,in un’epoca in cui ogni popolo ha ragione,se vuole godere dei benefizi che porge la rapidità delle corrispondenze,non si è ancora pensato di collegare l’Elba col continente per mezzo di un filo telegrafico sottomarino:la stazione telegrafica più vicina all’isola è quella di Piombino, e sta aperta soltanto dalle 09 alla 12 a.m.,e dalle 2 alle 7 p.m.,per cui spesso un dispaccio telegrafico diretto in qualche punto interno,o della costa dell’isola,impiega da 20-24 ore a seconda del vento per giungervi. Portoferraio è tale una piazzaforte che potrebbe da un momento all’altro essere nella necessità di avere pronte trasmissioni di ordini e di notizie per mezzo del telegrafo:ma chi ci pensa? I Comuni interni sono trasandati in modo da destare pietà, e da costringere alla emigrazione la gioventù di quei luoghi.Per esempio la Comunità di Marciana che comprende Marciana Castello,Marciana Marina,Poggio,San Piero,Sant’Ilario e Porto di Campo,difetta talmente di strade di comunicazione fra questi paesi,che il transitare da un loco all’altro presenta materiale pericolo.Perché il governo non impone a quel Municipio di riattare le vie di comunicazione,di farne delle nuove ove le vecchie sono franate o divenute strade da capre? A questi materiali inconvenienti deve aggiungersene uno ancora più doloroso.Il pane della istruzione manca completamente in quelle borgate,che ne sarebbero affamate.
Non una scuola! Nulla,talmente che per gli adolescenti vi è materiale impossibilità di imparare soltanto a leggere e sono ridotti a dover andare a Portoferraio,dove pure l’insegnamento lascia immensamente a desiderare,ovvero sono costretti ad emigrare nel continente.E la migrazione della gioventù isolana ha fatto grandi progressi da cinque o sei anni a questa parte;particolarmente dopo che una delle principali risorse dell’isola è stata tolta dalla calamità della crittogama.La via dell’America Spagnola si è aperta per i giovani elbani,e si potrebbe quasi dire che vi abbiano quasi stabilito una piccola colonia. Perché dunque non si provvede al riparo di questi danni?…..”
(Cfr. prima pagina de il giornale “La nazione” 24 luglio 1862) .
Il governo unitario nazionale si mosse per l’arcipelago toscano trasformando alcune isole in carceri.Vi furono in quel periodo isolani illustri e letterati come Raffaello e Mario Foresi,Emanuele Foresi,storico,che,per quanto possibile, contribuirono a provvedere a riparare quei danni denunciati dall’editoriale de “La Nazione”.
I danni da riparare erano molteplici e gravi, talchè al principio del novecento sull’isola più grande dell’arcipelago il futuro per gli abitanti dei comuni dell’isola non era roseo ,fatta eccezione forse di Portoferraio dove era appena sorto l’impianto siderurgico.
La fillossera aveva decimato la viticoltura fonte massima di reddito diffuso.Sul versante orientale continuava il lavoro dei cavatori nelle miniere di ferro,poco pagato e in condizioni insalubri. Il disagio economico era generale. All’Elba erano poche le scuole,poche le comunicazioni dirette col “continente”: arretratezza ed ignoranza erano presenti, con disoccupazione ed emigrazione.
MARCELLO CAMICI
pubblicato il 18 Agosto 2022
alle
4:40
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/paola.JPG[/IMGSX] L'ultima analisi fatta dimentica un aspetto fondamentale: i livelli di servizio non sono qualcosa di estraneo alla concorrenza specie in un luogo turistico nel quale insieme alla qualità sono al contrario uno dei principali fattori di scelta della destinazione turistica stessa.
La carenza di carburante non è una calamità naturale ma il frutto di valutazioni tecniche e politiche sbagliate di cui ci sono precise responsabilità… Per non parlare delle disparità di trattamento tra distributori, con i piccoli schiacciati da quelli con serbatoi più grandi in grado di garantire un minimo di riserva ed approvvigionamenti effettuati casualmente da uno dei gestori.
Questi non sono fattori anticoncorrenziali? Siamo sicuri che non ci siano abusi di posizione dominante o questo riguarda solo i gestori dei traghetti? La programmazione va fatta correttamente… O prima… O dopo con rapide soluzioni peraltro già sperimentate per 50… Si sa che quello che funziona… come il deposito costiero… È da demolire… per par condicio.