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113366 messaggi.

LUIGI LANERA consigliere di minoranza


pubblicato il 17 Settembre 2022

alle
7:53

EFFETTI COLLATERALI AL FOSSO DELLA MADONNINA

[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/schiuma.JPG[/IMGSX]Dopo la mia interrogazione , discussa ieri in consiglio comunale , sulla possibilità che lo scarico delle acque depurate dall impianto di Schiopparello venga spostato nel fosso di Riondo e darsena Edilnautica senza a mio avviso una logica spiegazione ,visto che entrambi i fossi sono paralleli e distanti tra di loro solo una decina di metri , con questa foto di una carena di un imbarcazione ormeggiata dinanzi alla foce del fosso della Madonnina e quindi in acqua libera , evidenzio cosa succede dopo venti giorni che la barca staziona in quel punto . Immaginate cosa possa succedere alle 300 e più imbarcazioni all interno del fosso di Riondo e darsena Edilnautica con acqua quasi stagnante per tutto L anno . Ho avvertito, ,durante il consiglio comunale ,il sindaco di non consentire lo spostamento dello scarico del depuratore nel fosso di Riondo per i possibili danni economici ai diportisti Portoferraiesi che si vedranno costretti al alare le loro imbarcazioni per la pulizia carena più volte L anno .

Luigi Lanera Consigliere comunale di minoranza Fratelli d Italia 🇮🇹

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ANTIMAFIA PRESENTA LA RELAZIONE "NON SORPRENDE IL SILENZIO DEI PARTITI SULLA CRIMINALITA' IN CAMPAGNA ELETTORALE"


pubblicato il 17 Settembre 2022

alle
5:15

Ventiquattromila pagine e contenuti multimediali desecretati, prima coperti da segreto. Quasi tremila documenti analizzati, per più di un milione di pagine. E ancora, 1.529 liste elettorali esaminate (44.161 candidati a consiglieri, 537 candidati a governatore o sindaco, ndr) in occasione di elezioni amministrative. Fin dal 2018, sono questi i numeri relativi al lavoro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie sulle altre associazioni criminali, resi noti nel corso della presentazione della relazione finale da parte del presidente Nicola Morra. “Volontà della Commissione è stata rendere trasparente ciò che in precedenza non lo era: ancora oggi su tante verità relative a fatti anche lontanissimi nel tempo grava il segreto di Stato. Per quanto possibile questa Commissione lo ha tolto”, ha rivendicato lo stesso presidente.
“La relazione finale è stata approvata all’unanimità dalla commissione. Sono stati attivati 24 comitati, che hanno lavorato in piena autonomia. Sono state effettuate 193 sedute plenarie, 88 sedute dell’ufficio di presidenza, 143 gli auditi, sette esami testimoniali, 23 sopralluoghi effettuati in 9 regioni e 24 province, due missioni all’estero”. Un lavoro che, spiega Morra, è stato però frenato prima dalla pandemia, poi dalla fine prematura della legislatura. “Abbiamo constatato come le mafie stiano traendo vantaggio da questa anoressia creditizia e come questo porti a un ulteriore radicamento delle mafie nel tessuto economico, producendo fenomeni di distorsione che attentano alla vita democratica del Paese”, ha continuato Morra. Mentre riguardo ai “fenomeni estorsivi, recenti operazioni hanno disvelato come interi territori siano soggiogati dal controllo asfissiante di strutture criminali di potere. La potenza delle mafie è garantita dalla debolezza dello Stato”.
In merito all’analisi delle liste elettorali, Morra ha invece attaccato: “Il codice di autoregolamentazione era stato da noi modificato, rendendolo più stringente. Tutti i partiti hanno votato a favore, ma non è mai stato trovato un momento in Aula per la sua ratifica. Siamo stati costretti a esaminare i candidati con il codice Bindi, più morbido, evidentemente questa era la volontà delle forze politiche”. E ancora: “Il nostro lavoro è stato mortificato dallo scioglimento anticipato delle Camere, che non ha reso possibile completare tutte le attività programmate in via istruttoria”, ha poi aggiunto Morra, commentando la mancata approvazione della parte di relazione finale dedicata al cosiddetto ‘sistema Montante‘. “In ogni caso abbiamo raccolto una enorme mole di documentazione che svela un intreccio di relazioni non chiare, poco trasparenti, forse tossiche ed orientate al crimine. Si disvela un mondo di relazioni che alla legge dello Stato e, quindi, al dettato costituzionale, antepongono l’amicizia, la relazione, il favore”.
Tra i lavori rimasti ‘incompiuti’, prima della fine della legislatura, ha spiegato Morra, c’era anche l’indagine “sugli appunti, sui quaderni e sulle attività ulteriormente indagate da Giovanni Falcone”: “Sono 39 i punti dei diari dello stesso Falcone, non semplicemente 14 come al contrario qualcuno ha creduto. Per cui noi abbiamo l’obbligo morale, ma anche storico e politico, di individuare gli altri 25 al fine di capire quali fossero i temi sui quali Falcone, ma probabilmente anche Paolo Borsellino, stavano lavorando”.
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Cittadina esasperata 2


da
Marciana Marina


pubblicato il 17 Settembre 2022

alle
1:55

Gabriella fate una disinfestazione d' emergenza per le zanzare siamo invasi , ma non ve ne accorgete
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isolanoinnamorato


da
li


pubblicato il 16 Settembre 2022

alle
14:55

[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/furto.JPG[/IMGSX]Ci siamo, finita la distrazione estiva, uno fa un giro in continente e diventa incontinente perchè legge che i carburanti là costano meno.
e si arrabbia, giustamente anche, ma poi svacca nel tradizionale elbano.
i carburanti all'elba sono sempre costati di più rispetto al continente, questo è un dato certo. che sia attivo o meno il deposito elbanapetroli ha un effetto relativo, molto reltivo.
e' vero che all'inizio la concorrenza che non usava il deposito di elbana petroli, fece prezzi più bassi di quelli precedenti (e allora erano molto stabili e non volatili come oggi causa guerra).
quindi smettiamola con le solite uscite. diciamo una cosa diversa casomai. le ragioni di mercato, poca vendita soprattutto fuori della stagione estiva inducono a tenere alti i prezzi, ci sono sovraccosti per il trasporto rispetto al continente (quantomeno il prezzo dell'attraversamento del canale in andata e ritorno), i gestori vorranno lucrare; ma siamo in un libero mercato. O diciamo che non vogliamo il libero mercato (e poi come in passato ci lamentiamo quando i prezzi salgono o non scendono) oppure possiamo solo chiedere che essendo stata riconosciuta l'insularità in Costituzione, da questo si facciano discendere che ne so una riduzione dell'accise per il prodotto venduto sull'isola? ma oltre non si può andare. e faccio riferimento alle accise perchè riguarderebbe tutti i fornitori di carburanti e non comporterebbe la possibilità per chi fa l'approvvigionamenti di inventarsi qualche extra costo stagionale o di trasporto o che ne so di rallentamento delle operazioni portuali a piombino perchè c'è il rigassificatore! dobbiamo smettere le lamentazioni da bar e da tidosi e ragioanrea, questo si!
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CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA


pubblicato il 16 Settembre 2022

alle
10:22

LIVORNO: ADM E GUARDIA COSTIERA SEQUESTRANO 200 KG DI PRODOTTI ITTICI D’IMPORTAZIONE PRIVI DI CERTIFICAZIONE DI CATTURA


I funzionari ADM di Livorno e gli ispettori pesca del 2° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Livorno hanno eseguito la scorsa settimana un’accurata attività ispettiva congiunta nell’ambito del più ampio e consolidato rapporto di collaborazione tra le due istituzioni per la tutela globale della risorsa ittica e la garanzia delle informazioni al consumatore nazionale.
La regolamentazione europea, in tema di lotta alla pesca illegale, prevede che tutti i prodotti ittici provenienti da paesi extra-UE, prima di essere inseriti nel circuito commerciale di uno Stato membro, debbano essere sottoposti a una scrupolosa analisi della certificazione di cattura che attesti la legalità del pescato in conformità alle leggi internazionali.
Nel corso della verifica fisica della merce, scaturita dall’esito del Circuito Doganale di Controllo (CDC) e svolta presso il terminal Darsena Toscana del Porto di Livorno, l’attenzione dei funzionari e degli ispettori si è concentrata proprio su una partita di ricciole congelate provenienti dall’Oman, trasportate via mare in container.
Al suo interno sono stati individuati circa due quintali della predetta specie non corrispondenti alla certificazione esibita dal rappresentante dell’importatore. Le informazioni presenti sulla documentazione attestavano infatti che la produzione e il congelamento di parte del pescato era avvenuto in data antecedente a quella di cattura come indicato nella certificazione esibita. Altri colli, inoltre, non recavano alcuna indicazione su identità e provenienza.
I 200 kg di merce risultati quindi sprovvisti dei documenti obbligatori, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e all’importatore è stata comminata una sanzione pecuniaria.

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Bruno


da
Portoferraio


pubblicato il 16 Settembre 2022

alle
9:16

Risp per tristezza
Non capisco noi paesani stanno tutti zitti la benzina alle stelle e a pagare siamo noi cittadini,
La nave con dei prezzi imbarazzanti
La sanità che va a rotoli
Paesani bisogna fare un corteo pacifico bisogna bloccare tutto altrimenti l’isola affonda a voi la parola
Bruno incazzato
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Tristezza


pubblicato il 16 Settembre 2022

alle
7:39

[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/q5.JPG[/IMGSX]
Basta uscire dall'elba e questo è il prezzo dei carburanti, non in una pompa bianca, ma una società che se non ricordo male era anche tra le più care, ma qui non devono pagare per permettere al cantiere di aumentare i posti barca.
Ci hanno preso per il c..o, ora anche chi esultava dietro al fenomeno con le bandiere se ne sarà accorto.
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X pino


pubblicato il 15 Settembre 2022

alle
23:09

Cosa volevi che rispondesse il vice sindaco?
La risposta la conosciamo tutti
La mi nonna diceva sempre
Una mano lava l'altra, tutte e due lavano il viso
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Per cittadino


da
Ferraja


pubblicato il 15 Settembre 2022

alle
18:46

Il libero tutti è da giugno, le telecamere bnon funzionano, multe 2021 2022 pari a zero
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Per Pino


da
Centro Storico


pubblicato il 15 Settembre 2022

alle
18:45

Lanera ha ragione da vendere e se la risposta l'ha data il Vice allora tutto è chiaro. Vai Luigino ti aspettiamo nel 2024
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DIREZIONE MARITTIMA LIVORNO


pubblicato il 15 Settembre 2022

alle
17:54

RIMOSSA E SMALTITA IN SICUREZZA LA CARCASSA DI BALENA SPIAGGIATA A QUERCIANELLA.


Nella tarda serata di ieri si sono concluse le operazioni di recupero e smaltimento della carcassa di balena spiaggiatasi a Quercianella martedì scorso.
In vista del drastico peggioramento delle condizioni meteomarine che avrebbero interessato la giornata, già nelle prime ore del mattino si è tenuto un tavolo tecnico tra tutti gli Enti interessati volto a definire le più idonee modalità di rimozione della carcassa e soprattutto il sito ove condurla per il successivo smaltimento.
Il tavolo tecnico, cui hanno preso parte Comune di Livorno, Guardia Costiera, Autorità di Sistema Portuale, Vigili del Fuoco, Osservatorio Toscano per la Biodiversità – Arpat – e le ditte incaricate (Fratelli Neri, Ditta Bettarini e ditta Petracchi), è giunto alla conclusione che il luogo più idoneo e sicuro per l’effettuazione delle operazioni di imbracatura e sollevamento sarebbe stato l’ambito portuale.
La Capitaneria di Porto, dunque, d’intesa con l’AdSP, e sentiti i rimorchiatori e la ditta Bettarini, dopo le opportune valutazioni di carattere tecnico-operativo per individuare il sito ottimale ove condurre la carcassa, ha autorizzato le attività.
Le prime operazioni di rimozione in mare, condotte da personale della Guardia-Costiera e dei Vigili del Fuoco, si sono presentate particolarmente complesse e si sono protratte oltre il previsto a causa delle condizioni meteo-marine non più ottimali che creavano forte risacca sottocosta. Ciononostante, grazie all’elevata perizia marinaresca degli operatori subacquei dei Vigili del fuoco e del personale della Guardia Costiera, la carcassa è stata allontanata dagli scogli e presa a rimorchio dalla Motovedetta CP 2089.
Nel frattempo, dal porto di Livorno era stato fatto partire il rimorchiatore Pacini della soc. F.lli Neri che, una volta raggiunta la CP 2089, ha preso a sua volta a rimorchio la carcassa per condurla a lento moto in porto.
Scortato dalla vedetta della Guardia Costiera e dal battello dei Vigili del Fuoco il convoglio è arrivato in sicurezza presso la Darsena Petroli – accosto 12, banchina prescelta per agevolare le successive attività in considerazione soprattutto del forte vento.
Particolare cura è stata posta dalla Sala Operativa della Capitaneria nella gestione del traffico portuale durante tutta la manovra di ingresso in porto del convoglio.
In banchina era stato frattanto predisposto tutto il necessario per avviare le operazioni di sollevamento dal mare del cetaceo tenendo in debito conto le sue grosse dimensioni (quasi 16 mt di lunghezza per 40 tonnellate di peso) e il suo avanzato stato di decomposizione.
Direzione Marittima di Livorno – Comando Provinciale Livorno
I sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno passato delle robuste fasce al di sotto della carcassa che con un grosso carro-gru è stata sollevata e poi poggiata in banchina su teli impermeabili.
Presente nei pressi della banchina, a scopo precauzionale, anche un battello disinquinante della ditta Labromare per l’eventuale recupero di residui che accidentalmente potevano essere dispersi in mare.
Le operazioni, che hanno potuto contare sul contributo della locale Protezione Civile per la necessaria illuminazione, si sono concluse a tarda sera con l’avvio a smaltimento della carcassa ed il lavaggio e disinfezione del sito.
L’animale, di cui purtroppo non è stato possibile appurare le cause del decesso, è stato classificato dagli Enti scientifici come una femmina di balenottera comune dalla quale sono stati prelevati campioni di organi, muscolo ed adipe per indagini batteriologiche e virologiche.
La sinergia, la prontezza operativa e l’elevata perizia con cui si sono attivati tutti i soggetti intervenuti hanno consentito la rimozione della carcassa dalla costa in estrema sicurezza, prevenendo potenziali rischi per l’igiene, per l’ambiente marino e per la sicurezza della navigazione.
Livorno 15 settembre 2022

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pino


da
pf


pubblicato il 15 Settembre 2022

alle
17:52

Non sono un seguace politico del consigliere Lanera ma ascoltando la seduta del consiglio comunale del 14 corrente mese, devo dare piena ragione alla sua interrogazione sull'occupazione del suolo pubblico, come non mi è piaciuta assolutamente la risposta del vice sindaco. certo che ci sono state delle disposizioni ma questo non vuol dire che i tavolini possano occupare qualsiasi porzione di suolo, chiudere strade e occupare tutti i marciapiedi. mi permetto di dire che questa risposta non ha ne capo ne coda e vuol dire non ascoltare i cittadini. opinione personale
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Tessera elettorale


da
Elba


pubblicato il 15 Settembre 2022

alle
16:58

Il comune di Firenze , per esempio , ha cominciato la stampa e quindi la consegna della tessera elettorale ,per i vari motivi previsti dalla legge , dal 16 di agosto.
Il problema , forse, per il Comune di Marciana Marina e piccoli comuni é il settaggio o aggiornamento della stampante per la compilazione dei dati anagrafici sulla nuova scheda da consegnare al richiedente.
Comunque le disposizioni di legge al riguardo sono molto chiare per tutti i comuni.
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Cittadina esasperata


da
Marciana Marina


pubblicato il 15 Settembre 2022

alle
13:56

Ma a Marciana Marina non possono (o non vogliono) rinnovare la tessera elettorale prima del 23…si può?
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Cittadino


da
Piazza padella


pubblicato il 15 Settembre 2022

alle
9:50

Buongiorno vorrei chiedere agli esimii governanti quando riapre la calata e torna libera per tutti .
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Michelangelo Zecchini


pubblicato il 15 Settembre 2022

alle
7:43

NECROPOLI DEL PROFICO A CAPOLIVERI . GIACOMO MELLINI E GLI INIZI DEGLI SCAVI ARCHEOLOGICI
PRIMA PARTE


Nel resoconto manoscritto degli scavi archeologici in località Profico a Capoliveri del 1816, Giacomo Mellini scrive:
«Fu alla sommità del colle che diressi le mie prime scoperte (…). Vi ritrovai ossa di cadaveri, altri di una statura assai grande e quasi gigantesca, altri di mediocre e ordinaria, ed altri infine di parvoli e fanciulli, rivolti tutti peraltro colla faccia all’oriente. Avea ogni cadavere all’intorno di sé mitre, piatti ed altri vasellami, qualcuno dei quali identificati col tufo durissimo.»
(Giacomo Mellini “Relazione delle antichità scavate dal tenente colonnello ing. Giacomo Mellini in luogo detto Profico nel territorio di Capoliveri” manoscritto, 1816)
Una relazione corredata e accompagnata da eccellente documentazione grafica dei reperti fatta dal Mellini.
Era un militare che percorse la carriera delle armi sino al grado di tenente colonnello del Genio militare francese.Si era segnalato nella difesa di Bastìa nel 1799 contro gli Inglesi facendo saltare una fregata inglese e per questo gli fu conferita una decorazione dal Comitato di salute Pubblica.Prese poi parte a tutte le campagne d’Italia di Napoleone: fu ferito alla battaglia di Marengo. Fu uno dei principali architetti delle fortificazioni di Peschiera e di Alessandria e per tale motivo divenne membro dell’Accademia delle Scienze e della Arti.Insegnò matematica ai cadetti francesi e italiani.Seguì Napoleone nel suo breve dominio all’Elba .
Nell’aprile del 1816,Strasoldo, governatore militare e civile dell’Elba, scrive a Corsini,ministro dell’interno dello stato granducale a Firenze ,che il Tenente Colonnello Mellini che“aveva degl’indizi che nelle vicinanze di Capoliveri potessero esistere vestigi d’antichità” è stato da lui animato “a farne una qualche ricerca”.
E’ l’inizio di un carteggio dove si evidenzia in maniera netta l’intervento della pubblica amministrazione granducale a favore degli scavi archeologici nella località Profico vicino a Capoliveri,scavi in virtù dei quali noi oggi possiamo ammirare reperti di rara bellezza ed importanza scientifica alcuni esposti al museo archeologico della Linguella in Portoferraio.
Per una dettagliata rassegna sul valore scientifico di tali reperti dello scavo della necropoli del Profico leggi Michelangelo Zecchini
“LA NECROPOLI TARDO ETRUSCA E ROMANA DEL PROFICO PRESSO CAPOLIVERI (ISOLA D’ELBA)”
(https://www.academia.edu/40642233/LA_NECROPOLI_TARDO_ETRUSCA
_E_ROMANA_DEL_PROFICO_PRESSO_CAPOLIVERI_ISOLA_DELBA )
Dal carteggio si apprende che la pubblica amministrazione granducale intervenne in maniera massiccia a sostenere,non solo economicamente,gli scavi archeologici intrapresi dal Mellini.
Fu coinvolto persino Sua Altezza Imperiale e Reale,il Granduca Ferdinando III di Toscana .
Ma è soprattutto il governatore Strasoldo che appare molto interessato .
E’ Strasoldo che “anima “ il Mellini a compiere un tentativo di scavo in quei luoghi vicino a Capoliveri dove erano “indizi” che vi potessero essere “vestigi d’antichità”.
Si deve a lui se la pubblica amministrazione granducale ,fino ai massimi livelli,fu allertata intorno agli scavi archeologici.
Egli,infatti,il 9 aprile 1816 si rivolge al ministro Corsini per sapere dal Sovrano “se piacesse che si proceda a continuare questo tentativo” di scavo.
“Eccellenza
Il Sig. Tenente Colonnello Mellini che aveva degl’indizi che nelle vicinanze di Capoliveri potessero esistere vestigi d’antichità l’ho animato a farne una qualche ricerca e l’altro giorno nello spazio di sole 50 Braccia ha trovato da 40 pezzi di vasi antichi che conservo presso di me a disposizione di S.A.I. e R. e nel mettermi ai piedi dell’I. e R.A.S. prego V.E. ( ) il qui connesso bozzetto di alcuni di questi Pezzi trovati.
Persuaso che proseguendo lo scavo s’abbia da trovare cose che sommamente devono interessare l’antichità ( ) in attenzione degl’ordini del Sovrano per sapere se piacesse che si proceda a continuare questo tentativo nell’attendere degl’ordini che l’E.V. sarà per comunicarmi su questo particolare.
Ho l’onore di confermarmi….
9 aprile 1816
Strasoldo “
(Affari generali del Governo dell’isola d’Elba anno 1816. Filza 3.Carta 187.Archivio storico comune Portoferraio. Cfr in pg 348-360 di “Storia di Portoferraio e dell’Elba dal 1815 al 1818 attraverso documenti d’archivio” M. Camici. Marchetti editore 2017. Pisa)
Il Braccio fiorentino equivale a metri 0,583626.
Il Mellini eseguì il tentativo di scavo “sulla sommità del colle” in 50 braccia fiorentine pari perciò a circa 23 metri
La risposta di Sua Eccellenza Corsini non si fece attendere molto perché il 4 maggio 1816 il Corsini scrive a Strasoldo che il Granduca Ferdinando, al quale è stato reso conto dei risultati, “approva che si continui il cominciato tentativo” di scavo e,non solo approva, ma v’è interesse a conoscere la spesa “ che sia occorsa e possa occorrere” per lo scavo.
“Ill.mo Sig.Sig.Pron. Col.mo
Sua Altezza Imperiale e Reale,alla quale è stato reso conto dei risultati dello scavo progettato dal Tenente Colonnello Mellini nelle vicinanze di Capoliveri approva che si continui il cominciato tentativo,ma frattanto si compiacerà VS. Ill.ma di presagire almeno per approssimazione la spesa,che sia occorsa e possa occorrere per tale oggetto.
Ho l’onore di confermarmi col più distinto ossequio
Di VS Ill.ma
Dall’I. e R. Seg.ria di Stato Li 4 maggio 1816
Dev.mo Obbl.mo Serv.re
N. Corsini” (Vedi FOTO)
(Idem come sopra)
Ora che lo Stato Granducale,ai suoi più alti livelli,si è attivato, Strasoldo,dopo qualche giorno,il 14 maggio 1816 scrive a Corsini e al Tenente Colonnello Mellini.
Al primo risponde in merito alla richiesta di conoscenza della spesa sostenuta e da sostenete per gli scavi,al secondo informa di quanto sta accadendo e cioè che il governo granducale è fortemente interessato alla prosecuzione scavi archeologici intrapresi e lui, Strasoldo,augura al Mellini “il più sublime successo”.
“Eccellenza
Ho comunicato al Sig. Tenente Colonnello Mellini quanto V.E. si è compiaciuto di significarmi con la pregiatissima sua lettera de 4 stante e qui annessa trasmetto all’E.V. nel suo originale la replica che mia ha rimesso il predetto Sig. T. Colonnello.
Trattandosi d’un oggetto di spesa così piccolo farò proseguire le ricerche nell’incominciato scavo e a misura che proseguiranno mi farò in dovere di darne conto all’E.V. per attendere gli ulteriori suoi comandi.
Frattanto ho l’onore di confermarmi con rispettoso ossequio
14 maggio1816
Strasoldo ”
(idem come sopra)
Lettera di Strasoldo al Mellini del 14 maggio 1816
“Ill.mo Sig.
Avendo io reso conto a S.E. Corsini dell’Im.le e R. Segreteria di Stato del resultato del tentativo fatto da VS Ill.ma nelle vicinanze di Capoliveri ove Ella ha trovato e rimesso a me diversi pezzi d’antichità che io ritengo a disposizione di S.A.I. e R. il nostro Augusto Sovrano.
Con lettera del 4 stante S.E. Corsini mi scrive d’aver reso conto a S.A.I. e R. del resultato dello scavo da lei intrapreso e approva che si continui il cominciato tentativo che peraltro VS Ill.ma indichi la spesa occorsa e che possa occorrere per il proseguimento delle ulteriori ricerche da farsi in tale oggetto.
In attenzione pertanto di quanto sarà per indicarmi passo a confermarmi con tutta la stima”
(Idem come sopra)

MARCELLO CAMICI

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Rotonda


pubblicato il 15 Settembre 2022

alle
7:42

Certo che se annaffiando tutti i giorni, più volte il giorno, è seccato tutto, l'acqua dell'acquedotto deve essere proprio di prima qualità
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X napoleonico


pubblicato il 14 Settembre 2022

alle
21:15

Nel complesso funziona, quest'anno c'era molto meno traffico, l'ultimo sabato di agosto la fila arrivava alle picchiaie, con traffico intenso si blocca come si bloccherebbe qualsiasi altra soluzione, Portoferraio non regge il traffico intenso.
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Portoferaiese puro


da
Portoferraio


pubblicato il 14 Settembre 2022

alle
20:23

Scusate una domanda da incompetente;mi domando ma l acqua (filtrata depurata non so )che viene buttata di continuo nel fosso della madonnina e va a mare non si potrebbe recuperare e annaffiare il nostro paese che non c è un fiore a pagarlo !!!
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