A CAPOLIVERI VIA ALLA SANIFICAZIONE DEL CENTRO ABITATO E AL NUOVO SERVIZIO DI CONSEGNA DEI FARMACI A DOMICILIO.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/caput.JPG[/IMGSX] Nuove misure sono state adottate dal Comune di Capoliveri non solo per il contenimento della diffusione da virus Covid-19, ma altresì per venire incontro alle esigenze delle molte famiglie presenti sul territorio comunale che in questa particolare circostanza di emergenza sanitaria si trovano nell'impossibilità di uscire dal proprio domicilio per gravi motivi.
In particolare nella giornata di oggi, 16 marzo, a partire dalle ore 18,00, in collaborazione con le associazioni di Protezione Civile Novac di Capoliveri e Mare e Monti di Lacona sarà effettuata la sanificazione delle vie e delle piazze del centro abitato di Capoliveri. Si raccomanda di non uscire dalle proprie abitazioni durante le operazioni, di non stendere panni, di tenere chiuse le finestre di casa, di non fare uscire i propri animali domestici.
A partire dalla giornata di oggi, inoltre, sara' attivo il servizio di consegna a domicilio di medicinali. Tale servizio è reso possibile grazie alla collaborazione fra Comune di Capoliveri Associazioni di Protezione civile Mare e Monte e Novac e Farmacia Lazzeri. Il servizio è riservato esclusivamente alle persone che si trovano nell'impossibilità di uscire dal proprio domicilio per gravi motivi, per persone non autosufficienti, cardiopatici, affetti da problemi di immunodeficienza. Per il regolare svolgimento del servizio è necessario contattare il proprio medico curante per la predisposizione della ricetta, specificando il farmaco da prescrivere.
Specificare al proprio medico indirizzo di consegna e numero di telefono e precisare Consegna a Domicilio.
Il ritiro delle ricette sarà effettuato la mattina: la farmacia allestirà i farmaci per la consegna che saranno poi recapitati nel tardo pomeriggio.
L' eventuale ticket dovrà essere pagato alla consegna, previa presentazione dello scontrino fiscale da parte di chi consegna il medicinale.
113628 messaggi.
I controlli sul porto di Piombino ci sono tutti i giorni o sono posti di blocco mobili? Scusate ma non ho capito bene....
Ma che cosa fanno quelle due persone dentro i gabbiotti prima di accedere al porto?????
Aspettano lo stipendio? ????
E tutti i signori delle seconde case che se ne vanno in giro con spavalderia pensano di essere immuni al covid 19????
Se ne fossero affetti e presentassero sintomi con veloce aggravamento , cosa pensano , che verrebbero ricoverati in terapia intensiva nella struttura ospedaliera di Portoferraio????
È bene che sappiano che non ne abbiamo e che se succede qualcosa , forse loro possono sperare di ritornare a casa loro, dove verranno curati, ma noi elbani qui restiamo.
Cara Loredana, anch'io faro' una donazione, ma per quello che ho scritto nell'ultimo post, mi accertero' se ci sono le condizioni affinche' gli italiani possano fare una CLASS-ACTION contro chi ha ha effettuato I tagli alla nostra sanita', senza non dire che il diritto alle cure e' costituzionalmente sancito.
Un saluto.
[COLOR=orangered][SIZE=4] FRANCESCA MOI, FINITO MASTERCHEF APPENA POSSIBILE VERRO’ ALL’ELBA [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/fra.JPG[/IMGSX] Francesca Moi, concorrente di MasterChef Italia 9 è un’elbana d’adozione che ama visceralmente l’isola che la adottata da quando aveva due anni. La sua partecipazione al noto programma televisivo l’ha portata alla ribalta non solo per le sue capacità in cucina ma anche per il suo carattere e la dolcezza che l’ha contraddistinta durante tutte le puntate. “Un’esperienza formativa incredibile – racconta Francesca – ne esco arricchita personalmente e professionalmente. Sono entrata molto timidamente ne ho guadagnato in sicurezza e coscienza delle mie capacità. Ora riesco a esprimere senza timore le mie idee e sono riuscita a capire che posso ottenere ciò che voglio”. Francesca Moi ha cominciato a cucinare fin da piccola, “avevo due anni appena quando dalla Sardegna i miei genitori si sono trasferiti all’isola d’Elba in cerca di lavoro, mia madre, cuoca, faceva assistere me e mia sorella gemella alle preparazioni del pranzo e cena ma poi ci faceva lavare i piatti e da li la mia crescente curiosità. Quando a MasterChef mi sono guadagnata il grembiule, ero felice ma incredula, la gara la vivevo giorno dopo giorno senza grandi aspettative ma puntata dopo puntata ho capito che potevo fare molta strada”. L’incontro con gli Chef (Barbieri, Locatelli e Cannavacciuolo) è stato un momento importante, sono molto diretti, tosti, ma si sanno far perdonare sono empatici. L’esperienza di Francesca si è conclusa poco prima della finale, sicuramente sperava di poter competere per il titolo, ma così non è stato. “Vero - dice Francesca- ad un certo punto ci ho sperato ma rimane una meravigliosa esperienza. Ora quando posso torno all’Elba da Pisa dove attualmente risiedo, un paradiso l’isola, ci vive mia sorella, tutta la mia famiglia è stata accolta benissimo c’è anche un’ampia comunità di sardi, e gli elbani sono gente alla mano, ospitali e gentili ed è anche per questo che potrei aprire un ristorante tutto mio proprio sull’isola che ha tutti gli ingredienti oltre alla sua natura per permetterti di cucinare piatti tipici particolari, o in Toscana terra che adoro. Si chiamerà “In punta di piedi” che è tutto dire e racconta me stessa che oggi mi fido molto più delle mie capacità senza farmi condizionare dal giudizio degli altri”.
A Livorno sono stati superati Euro 10.000,00 per donazioni alla terapia intensiva. Dovremmo farlo tutti perché ognuno di noi potrebbe avere bisogno di questo servizio,anche TU che mentre leggi questo post fai gesti scaramantici! Auguri a tutti. 🙂
Ritorno per un momento sul taglio di 37 miliardi alla sanita' perpetrato dai governi di DX e SX.
Per comprendere al meglio cosa comportano i tagli, cito solo due esempi.
1) Per una popolazione di 60 milioni di ab., negli ospedali italiani mancano circa 3.000 medici e circa10. 000 infermieri/e.
2) La Germania con 80.000 ab.. ha a disposizione 25.000 respiratori automatici, l'Italia circa 5000.
Credo che ogni altro commento sia superfluo.
X FRANCESCA. Signora Francesca, se tra quelle persone che la Ceccardi si accinge a riportare in Italia c’era un suo familiare, la pensava allo stesso modo? Ma dai, a volte è meglio tacere che dire delle bestialità.
Francesca, il suo stato di bile è preoccupante, si faccia vedere perchè lei dovrebbe essere affetta da una patologia diffusa in Russia la "Leghistvirus" che si può guarire solo indossando per 30 giorni una mascherina di carta igienica che il suo Ministro della salute ha inviato ai malati della Lombardia.
Stia serena, e impari che chiunque può fare delle scelte non condivisibili. Già, lei e i suoi amici di falce e martello siete perfetti e democratici. Se ricordo bene quando uno scavalcava il muro di Berlino le VOSTRE guardie lo aiutavno regalandole una rosa.
Ma per favore taccia e si vergogni e ricordi che "uniti ce la potremo fare"
Secondo me sei entrata in una fase di panico. Ma che male fanno tre automobilisti che, mantenendo una distanza di più di un metro l' uno dall' altro, per allentare la tensione e per non stare rinchiusi in casa tutto il giorno come topi, passano un po' di tempo lavando le loro macchine? Non hai visto rappresentanti delle Forze dell' Ordine che in borghese vanno in bicicletta, attività assolutamente consentita o a passeggiare per i sentieri del paese? Stare alla Valdana ti impedisce la conoscenza reale delle cose! E che ne dici allora della Ceccardi che con un pulman si è spostata fino in Spagna per andare a prelevare 50 connazionali andati in quel paese in vacanza e rimasti bloccati dalle autorità locali? Si è preoccupata di verificare se avevano contratto il contagio? E con quali mezzi avrebbe potuto farlo? Sul pulman? E che ne dici di quei due ragazzi che con la scusa di recarsi in paesi dell' Africa per motivi umanitari e non per farsi un bel viaggetto, vengono sequestrati e lo stato deve poi sborsare fior di quattrini di riscatto per farli liberari e inviare un aereo per farli ritornare in Italia? Suvvia, allenta la tensione, informati meglio e non straparlare, offendendo i tuoi concittadini definendoli "imbecilli"!
Vorrei sapere, ho letto per motivi di lavoro fanno passare, ad esempio un rappresentante, o un qualsiasi altra persona che ha girato tutta la lombardia e poi viene all'Elba, non dovrebbe essere fermato?
Piombino. Arrivata da Roma per imbarcarsi su un traghetto per l’Elba una signora è finita nei controlli delle pattuglie di vigili urbani, polizia, carabinieri e finanzieri e rispedita nella Capitale.
La donna voleva riunirsi al marito e ai figli che da qualche giorno sono sull’isola in una seconda casa di proprietà. Alla signora non è stato consentito l’imbarco e la Polizia di Piombino ha attivato quella elbana per i controlli ai familiari. Nessun altra irregolarità sarebbe stata riscontrata sulle banchine dove su disposizione del Prefetto Gianfranco Tomao le forze dell’ordine hanno operato per assicurare il rispetto delle misure di recente emanazione governativa.
https://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2020/03/15/news/fermata-all-imbarco-voleva-raggiungere-la-famiglia-all-elba-1.38597536
Resta sempre il reato di attentato alla salute pubblica per quelle migliaia di persone che sono già arrivati all'Elba in precedenza, ovviamente hanno riempito le casse del nostro povero armatore fallito ( chissà dov'è, nell'appartamento da 7 milioni di euro a P.zza San Babila a Milano, penso di no ), tanto qui all'Elba c'abbiamo un'assistenza sanitaria da campioni del mondo, come ha detto il Governatore Rossi, all'Elba puo' venirci in vacanza anche il Papa ...
Stamani è possibile leggere l intervento dei consiglieri regionali pd piombinesi dove chiedono controlli stringenti all imbarco a Piombino. Dopo che noi lo chiediamo dall'inizio dell emergenza mi viene da ridere perché ormai sono tutti già qua. Il detto dice che quando stai zitto la gente rimane nel dubbio ma quando apri bocca ogni dubbio è fugato.
Ricoverati Italia 2335
Morti Italia 1809
Regione Toscana
Ricoverati con sintomi 175
Terapia intensiva 107
Totale ospedalizzati 282
Isolamento domiciliare 481
Attualmente positivi 763
Nuovi attualmente positivi 149
Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 10
Deceduti 8
Casi Totali 781
Tamponi 5.132
Casi positivi Provincia Livorno (Toscana): 50
[COLOR=darkblue][SIZE=4] SOLIDARIETA E PATRIOTTISMO [/SIZE] [/COLOR]
In questi giorni abbiamo tutti notato la presenza di patriottismo accanto alla solidarietà. Sentimenti il primo come il secondo che trovano esplicazione nell’impegno individuale profuso nel far fronte all’emergenza. Entrambe sono impegno. La solidarietà è impegno che si manifesta fino al punto di esprimersi in uno sforzo attivo, gratuito, spontaneo, silenzioso teso a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che abbia bisogno di un aiuto. Il patriottismo è impegno profuso in nome della patria che si esprime attraverso l'orgoglio per i progressi conseguiti o per la cultura sviluppata in patria ma anche col desiderio di conservarne il carattere e i costumi, l'identificazione con altri membri della nazione. La solidarietà ha radici nella tradizione giudaico-cristiana. Il patriottismo ha radici nel risorgimento quando l’Italia si è fatta nazione. Nel marzo di duecento anni orsono è nato Vittorio Emanuele II (14 marzo 1820),primo re d’Italia,uno dei protagonisti del nostro risorgimento. Per commemorare questi duecento anni mi piace ricordare un suo famoso proclama rivolto ai popoli d’Italia perché allora l’Italia era divisa in molti stati con tanti popoli. Siamo nell’aprile del 1859 in piena seconda guerra per l’indipendenza d’ Italia: “ Popoli d’Italia ! L’Austria assale il Piemonte perché ho perorato la causa della comune patria nei Consigli dell’Europa; perché non fui insensibile ai vostri gridi di dolore ! Così essa oggi rompe violentemente quei trattati che non ha rispettato mai. Così oggi è intero il diritto della nazione ,ed io posso in piena coscienza sciogliere il voto fatto sulla tomba del mio magnanimo genitore ! Impugnando le armi per difendere il mio trono, la libertà de’ miei popoli, l’onore del nome italiano, io combatto pel diritto di tutta la nazione. Confidiamo in Dio e nella nostra concordia, confidiamo nel valore dei soldati italiani, nell’alleanza della nobile nazione francese, confidiamo nella giustizia della pubblica opinione. Io non ho altra ambizione che quella di essere il primo soldato della indipendenza italiana. Viva l’Italia ! Vittorio Emanuele
Marcello Camici
Ieri sono stata criticata anche in malo modo per il mio intervento a proposito della Ceccardi.Leggetevi l'intervista fatta al quotidiano La Nazione e giudicate voi:io il mio pensiero me lo sono già fatto...non per dire ,ma ci sono molti giornali in line che non ne parlano bene.
Stamani ,dopo 4 giorni,sono andato a fare la spesa a porto azzurro,con tanto di certificazione,solo in macchina e lista delle cose da comprare pronta per fare prima possibile...tornando indietro vedo 3 persone che lavavano 3 macchine all'autolavaggio!!! ma cosa non vi è chiaro dell'ordine di stare a CASA!! ma cosa caxxo ve ne frega delle macchine..non capite che dobbiamo stare a casa!!io sono l'unico in casa con la patete e vado a fare la spesa ogni3/4 giorni e spesso siamo senza pane e frutta o altre cose per i bambini...ma non me ne frega niente e poi devo vedere 3 imbecilli a lavare la macchina
Se guardiamo la situazione del Lazio, nel 2011 il Lazio aveva 46 ospedali a gestione diretta, nel 2017 (ultimi dati disponibili) erano 33. Chiusi a Roma il Forlanini, il Santa Maria della Pietà, il San Giacomo; ridimensionati il San Filippo Neri, il Sant’Eugenio e il San Camillo.
Nel Lazio, la Regione amministrata da Nicola Zingaretti, ci sono solo 590 posti letto di terapia intensiva disponibili, con un rapporto di un letto ogni 10 mila abitanti – gli abitanti del Lazio sono poco meno di 6 milioni. Uno su diecimila, quindi, ha diritto alla salvezza nel caso venga infettato e le condizioni si aggravino. E’ per questo che a gran voce da ogni schieramento si è avanzata l’ipotesi di riaprire l’ospedale Forlanini, chiuso nel 2015.
Un coro di 38.000 persone: "Riaprite il Forlanini". La petizione lanciata negli ultimi giorni da Massimo Martelli, già primario della chirurgia toracica dell'ospedale chiuso ormai dal 30 giugno 2015, spopola sul web.
In questi giorni di emergenza sanitaria, in cui anche un solo posto letto di Terapia Intensiva in più potrebbe fare la differenza per salvare una vita umana, non può non venire in mente lo scempio della Sanità pubblica perpetrato negli ultimi anni.
In particolare, mi colpisce una storia: la chiusura dell’Ospedale San Giacomo in Augusta (o “degli Incurabili”) nel cuore di Roma.
Ed oggi, la sua mancata riapertura proprio quando si allestiscono tende davanti ad altri Ospedali per far fronte appunto all’improvviso aumento di posti di urgenza.
Nel 1870 l’Ospedale diviene sede dell’insegnamento Universitario.
Dal 1929 il San Giacomo diventa Ospedale di Pronto Soccorso.
Nel 1970 si procede ad una nuova e radicale opera di ristrutturazione ed alla costruzione di un modernissimo reparto ortopedico traumatologico.
A marzo 2007 il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo avvia un piano di risanamento della Sanità nel Lazio che prevede la chiusura dell’Ospedale San Giacomo e la creazione di un nuovo Ospedale nella zona Talenti di Roma.
Nonostante ciò tra il 2007 ed il 2008 nell’Ospedale vengono eseguiti importanti lavori di ristrutturazione – per circa 12 milioni di euro.
E, sorprendentemente, subito dopo la ristrutturazione, con legge 11 agosto 2008 n. 14 il Presidente Marrazzo – appena nominato Commissario ad Acta della Sanità – delibera la chiusura dell’Ospedale San Giacomo entro il 31 ottobre dello stesso anno 2008.
Per quale motivo l’Ospedale viene chiuso così in fretta e nel silenzio generale? Da voci di corridoio si apprende che l’immobile sarebbe stato venduto per creare un residence di lusso e che i soldi della vendita sarebbero stati destinati a risanare il deficit della Regione Lazio.
I dipendenti – sostenuti anche dai tanti pazienti della struttura sanitaria – si oppongono con forza e cercano un dialogo per evitare la chiusura ma questa avviene, inesorabilmente, il 31 ottobre 2008.
I dipendenti vengono trasferiti in ordine sparso sul territorio e, in alcuni casi, demansionati. I pazienti abbandonati al loro destino.
La città di Roma perde l’unico Pronto Soccorso del Centro Storico.
Unica voce che si leva a tutela dell’Ospedale e, di fatto, ne blocca la vendita è quella dell’erede del Cardinale Salviati, Maria Oliva Salviati, che ritrova il testamento del suo antenato in cui era stato istituito un vincolo di destinazione d’uso sul bene, che imponeva l’esistenza dell’Ospedale.
A marzo 2019 si apprende dai giornali che la Regione Lazio ha adottato un provvedimento per il conferimento dell’immobile del San Giacomo al fondo immobiliare “i3- Regione Lazio” e si grida alla svendita nonché al rischio speculazione, nel frattempo si era continuato a sprecare soldi pubblici per la vigilanza di un immobile non più destinato a fini pubblici da oltre 12 anni.
Fino al 2008, il San Giacomo è stato l’Ospedale di riferimento del Centro Storico di Roma. Poi all’improvviso ed in soli due mesi viene chiuso, subito dopo una ristrutturazione costata ben 12 milioni di euro di soldi pubblici, senza un preventivo piano di gestione del personale e dei malati ospitati dalla struttura sanitaria, senza un organo di controllo o una forza politica che abbia vigilato sull’intera vicenda.
Dal 2008 ad oggi l’Ospedale è presidiato dalla vigilanza pagata dalla Regione Lazio, non è stato venduto, non è stato riconvertito, resta “in attesa di essere svenduto”.
Ed anche oggi in piena emergenza Coronavirus, resta chiusa una struttura nel centro storico di Roma che potrebbe ospitare migliaia di persone.
Leggo che il dott. Papi e i suoi collaboratori si stanno adoperando per produrre mascherine, non è possibile avere un tutorial per potercele fare anche a Capoliveri ? Su internet ce ne sono in vendita ma visto quelle che hanno mandato a Milano dalla Protezione Civile la possibilità di bidone è quasi certa (non per i costi, per la salute)
Beh vedo che i motociclisti da enduro hanno capito subito.... anche oggi x Colle Reciso...... e anche di buio che il brivido è di +!!! bravi!
