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113622 messaggi.
X Pasquino da Rio da Quello del furgone pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 18:10
Non ho capito quale sia il suo problema signor Pasquino, sono andato a fare la spesa a Portoferraio quando era consentito farlo ed oggi invece l'ho fatta nel comune di residenza, sono sempre rimasto in casa e rimarrò ancora in casa, dove è il problema ? Il mio voleva essere un umile consiglio non un vanto, state a casa e andate il meno possibile a fare la spesa. Grazie.
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Carlo da Campo nell elba pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 17:52
Buona sera signori, alcune piccole riflessioni : "Decreto salva Italia" vergognatevi perché a voi delle persone non importa niente, siete solo capaci di dirci ciò che non dobbiamo fare e metterci tutti agli arresti domiciliari senza Noi aver commesso nessun reato. Poi per il momento tutti in fila al supermercato comprando con i pochi spiccioli che Noi abbiamo con fatica messo da parte, ma se la quarantena continua ancora per tempi più lunghi, voglio proprio vedere con cosa compriamo ciò che ci serve per vivere. Amministratori pubblici ma perché non vi interessate di chi in questo momento non sa cosa e come fare per sopravvivere? Noi italiani siamo persone davvero speciali, pazienza e obbedienza anche a chi fino a ieri era in televisione a fare il buffone. Rispetto le regole ma mi chiedo se questa situazione continuerà ancora per tanto tempo, siamo sicuri che la pazienza non finisca? Poi senza ulteriori polemiche aggiungo che all elba ci sono aziende blasonate e che da anni guadagnano soldi a palate con il turismo, ogni anno incrementano i loro conti in banca, si pubblicizzano alla televisione facendosi portatori di esempi positivi per la popolazione. Ma dove sono, a parte uno o due esempi positivi, tutti gli altri non sono nemmeno degni di questa isola fantastica, per loro è solo una vacca da mungere. Come ho iniziato, concludo. Vergognatevi mi fate pena, spero solo che tutto questa finisca presto per il bene di tutti. Verrà il giorno che le persone si renderanno conto di tutto ciò che gli sta capitando, allora forse finalmente qualcosa potrà cambiare. Grazie
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Chiudere l'ospedale elbano lasciandolo ai soli malati degenti da Va messo in quarantena, altrimenti finirà come a Bergamo pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 17:32
Chiudere l'ospedale elbano lasciandolo ai soli malati degenti, va messo in quarantena, altrimenti finirà come a Bergamo. Leggo che anche la moglie di un paziente ricoverato in medicina a Portoferraio è positiva al Covid19, quindi va messo in quarantena l'ospedale di Portoferraio, niente visite di familiari e amici e parenti ai malati degenti, chiudere i poliambularori presenti nell'ospedale stesso all'accesso delle persone dall'esterno che devono fare visite analisi test vari, altrimenti sarà una catastrofe. Non ci vuole molto a capirlo.
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I Soldi o la Vita Presidente Conte da Siamo persone, non numeri pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 17:24
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/lutto.JPG[/IMGSX] Dovresti vergognarti, a dir poco, Presidente Conte, di quello che hai detto ieri sera in tv a canale 5 a Cesara Buonamici, che hai ritardato finora a bloccare le attività produttive perchè perdiamo soldi, con 6.820 morti ufficiali, ma possono essere anche molti di più e con i casi positivi che si avvicinano ormai alla Cina che supereremo a breve di questo passo, i morti non possono comprare la produzione dei tuoi amici industriali e avendo aspettato troppo il contagio e i malati sono aumentati troppo e ci sarà, in conseguenza della maggior emergenza e crisi creata dal ritardo delle tue decisioni, una depressione economica ancor più grande, la produzione rimarrà invenduta, la gente impaurita in emergenza sanitaria non compra. Sarebbe opportuno, in rispetto ai 6820 morti e ai loro familiari, mettere una bandiera nera a lutto, certo non quella italiana anche con luci colorate, non dobbiamo festeggiare certo il nostro triste primato del paese al mondo con più morti di coronavirus. E inoltre vorrei ricordare al ministro dell'economia e delle finanze, laureato in lettere e con dottorato in scienze storiche, professore di storia contemporanea, Gualtieri, che siamo persone e non numeri, infatti in tv ci parla del pil 2020 che andrà giù di qualche punto percentuale ma si può rimediare, a parole è facile, ma ci vogliono i fatti e i soldi, a proposito ma che c'azzeccano le lettere e la storia con l'economia e le finanze, ah, mi ricordo del medico Paolo Cirino Pomicino ministro del bilancio e della programmazione economica. Sarebbe anche gradito un abbigliamento più consono dalle conduttrici-attrici della tv, visto la situazione di lutto nazionale, vestiti dai colori sgargianti, gioielli e trucco eccessivo sono fuori luogo. Penso che anche il Sig.Prianti sia d'accordo di mettere qualche bandiera nera o altro simbolo su camminando in segno di lutto nazionale.
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pasquino da rio pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 16:48
Noto con piacere che qualcuno a Rio comincia ad aprire gli occhi, complice la terribile situazione che stiamo vivendo, credo però che non ci voleva il virus per rendersi conto della scarsa capacità di alcuni personaggi, ma contentiamoci. E' più importante soffermarsi sul messaggio di quel signore che si vanta di essersi recato a fare la spesa con il camioncino.Ecco, non sono un tuttologo, ma qualcuno dovrebbe intervenire con fermezza. Un saluto e un grazie.
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Rio da Rio pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 15:51
Il responsabile Protezione civile, Salute Pubblica, sindaco del nostro territorio ha appreso dai social della positività di un caso sul suo territorio. A voi il peso di questa amministrazione....
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CONAD comunica pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 13:54
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/orari.JPG[/IMGSX] Domenica 29 Marzo orario ridotto per i supermercati del gruppo Nocentini I supermercati Conad del Gruppo Nocentini, fanno sapere che in questo momento così difficile per agevolare le indicazioni delle Autorità e per tutelare la salute e le esigenze dei dipendenti, è stato deciso di limitare gli orari di apertura dei punti vendita Conad di Portoferraio, compreso il Superstore, Porto Azzurro, Capoliveri, Marina di Campo e Schiopparello. Domenica 29 Marzo sarà effettuato il seguente orario: 8.00- 13.00.
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Redazione Camminando pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 13:50
Gelsi su organizzazione ufficio postale "Situazione intollerabile, Poste faccia di più. Siamo in emergenza, ma il servizio deve funzionare". [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_22/gelsi.JPG[/IMGSX]Il Sindaco di Capoliveri Gelsi esprime tutto il suo disappuntanto per come Poste Italiane sta gestendo il servizio nel comune di Capoliveri in queste settimane di difficoltà generale per il paese. Siamo in emergenza sanitaria e sociale - dice Gelsi - e questo lo si comprende, é un dato di fatto. Ci troviamo tutti in situazione di difficoltà, in primis gli uffici aperti al pubblico. Proprio in questo momento, però, pur nel tentativo di limitare i possibili contagi, almeno usiamo il buon senso e lavoriamo in maniera organizzata. Abbiamo appreso in questi giorni che l'ufficio postale resterà aperto solo tre volte a settimana per limitare l'accesso agli sportelli. Una misura comprensibile e condivisibile . Misura mirata a limitare spostamenti e uscite di casa continui, e soprattutto a tutela anche degli stessi impiegati . Ma ciò che non si comprende, né si giustifica, è per quale ragione proprio oggi, mercoledì 25 marzo, giorno di apertura al pubblico (l'ufficio postale resta aperto appunto il lunedì, mercoledì e venerdì), si sia proceduto alla sanificazione dei locali dell'ufficio postale, con tutto ciò che ne consegue.Non poteva essere organizzata tale, giusta e utile sanificazione nei giorni di chiusura già stabiliti? L' utenza ha trovato questa mattina il servizio nuovamente chiuso con tutti i disagi che ne conseguono, a partire dal fatto che, stante il programma di apertura, l'ufficio resterà chiuso anche domani, con conseguente sospensione del servizio per ben tre giorni consecutivi. Chiedo pertanto che si operi con giudizio e organizzazione, facendo si che per i prossimi interventi di sanificazione - che invito Poste Italiane ad effettuare nella sede di Capoliveri una volta alla settimana - si usino i giorni di chiusura già stabiliti nel planning settimanale. Sempre nell'interesse della collettività.
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LOCMAN ITALY pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 12:27
LOCMAN NON SI FERMA E LANCIA UN NUOVO VIDEO CON IMMAGINI DELL’ELBA Anche LOCMAN punta di diamante dell’orologeria italiana con sede all’isola d’Elba, in ottemperanza all’ultimo decreto emanato per l’emergenza sanitaria, è chiusa sino ad ulteriori comunicazioni. Nonostante questo nei giorni scorsi è stato messo a punto un filmato che verrà promozionato a partire dal 25 marzo. Il video contiene bellissime immagini dell’isola d’Elba e dell’Italia che LOCMAN vuole condividere con tutti. http://ycNjX11dWDo
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Tonacone da Portoferraio pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 11:54
Qualcuno ha scritto che ci sarebbe la caccia all untore tra noi. Non è così la gente vuole sapere se si sono rapportati con questi sfortunati compaesani e agire di consequenza. Comunque il pegaso dopo ieri sera è tornato anche stamani speriamo che dio ce la mandi buona e senza vento
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Coronavirus, i medici di Bergamo: “È l’Ebola dei ricchi. Qui epidemia fuori controllo, i pazienti più anziani muoiono in solitudine” da “Lavoriamo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, struttura all’avanguardia con 48 posti di terapia intensiva. pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 11:43
Coronavirus, i medici di Bergamo: “È l’Ebola dei ricchi. Qui epidemia fuori controllo, i pazienti più anziani muoiono in solitudine” [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/camion.JPG[/IMGSX] "La catastrofe che sta travolgendo la ricca Lombardia potrebbe verificarsi ovunque", scrivono tredici medici dell'ospedale Papa Giovanni XXIII, in un lettera pubblicata sul New England Journal of Medicine Catalyst Innovations in Care Delivery e titotala "Nell'epicentro del Covid-19". Qui la situazione è così grave - continuano -che siamo costretti a operare al di sotto dei nostri standard di cura" di F. Q. | 25 MARZO 2020 Il Coronavirus è “l’Ebola dei ricchi” e la “catastrofe che sta travolgendo la ricca Lombardia potrebbe verificarsi ovunque”. Sono le parole messe nero su bianco da tredici medici dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in un lettera pubblicata sul New England Journal of Medicine Catalyst Innovations in Care Delivery. Da molti giorni, ormai, il capoluogo orobico è la città più colpita dal contagio. La lettera, pubblicata sotto al titolo “Nell’epicentro del Covid-19“,è un racconto e una sorta di monito al tempo stesso. “L’Ebola dei ricchi”, come la definiscono i medici bergamaschi “richiede uno sforzo coordinato e transnazionale. Non è particolarmente letale, ma è molto contagioso. Più la società è medicalizzata e centralizzata, più si diffonde il virus. La catastrofe che sta travolgendo la ricca Lombardia potrebbe verificarsi ovunque”, scrivono i camici bianchi, raccontando la drammatica situazione che stanno vivendo. “A Bergamo – continunano – l’epidemia è fuori controllo. Il nostro ospedale è altamente contaminato e siamo già oltre il punto del collasso: 300 letti su 900 sono occupati da malati di Covid-19. Più del 70% dei posti in terapia intensiva sono riservati ai malati gravi di Covid-19 che abbiano una ragionevole speranza di sopravvivere”. I medici raccontano il contesto dove operano: “Lavoriamo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, struttura all’avanguardia con 48 posti di terapia intensiva. Nonostante Bergamo sia una città relativamente piccola, è l’epicentro dell’epidemia, più di Milano”, scrivono. “La situazione è così grave – continuano – che siamo costretti a operare al di sotto dei nostri standard di cura. I tempi di attesa per un posto in terapia intensiva durano ore. I pazienti più anziani non vengono rianimati e muoiono in solitudine senza neanche il conforto di appropriate cure palliative. Siamo in quarantena dal 10 marzo”. Quindi la missiva diventa una sorta di reportage dalla corsia dellla Rianimazione: “Stiamo imparando che gli ospedali possono essere i principali veicoli di trasmissione del Covid-19 – proseguono – poiché si riempiono in maniera sempre più veloce di malati infetti che contagiano i pazienti non infetti. Lo stesso sistema sanitario regionale contribuisce alla diffusione del contagio, poiché le ambulanze e il personale sanitario diventano rapidamente dei vettori. I sanitari sono portatori asintomatici della malattia o ammalati senza alcuna sorveglianza. Alcuni rischiano di morire, compresi i più giovani, aumentando ulteriormente le difficoltà e lo stress di quelli in prima linea”. I 13 medici continuano la loro lettera racconto: “Questa epidemia non è un fenomeno che riguarda soltanto la terapia intensiva, è una crisi sanitaria e umanitaria. Abbiamo urgente bisogno di agenzie umanitarie che operino a livello locale”. Ma soprattutto, “abbiamo bisogno di un piano di lungo periodo per contrastare la pandemia“. Questo disastro – continuano – “poteva essere evitato soltanto con un massiccio spiegamento di servizi alla comunità, sul territorio. Per affrontare la pandemia servono soluzioni per l’intera popolazione, non solo per gli ospedali”. I camici bianchi in prima linea contro l’emergenza coronavirus, suggeriscono: “Cure a domicilio e cliniche mobili evitano spostamenti non necessari e allentano la pressione sugli ospedali. Bisogna creare un sistema di sorveglianza capillare che garantisca l’adeguato isolamento dei pazienti facendo affidamento sugli strumenti della telemedicina. Un tale approccio limiterebbe l’ospedalizzazione a un gruppo mirato di malati gravi, diminuendo il contagio, proteggendo i pazienti e il personale sanitario e minimizzando il consumo di equipaggiamenti di protezione”. Negli ospedali, ribadiscono, “si deve dare priorità alla protezione del personale medico. Non si possono fare compromessi sui protocolli. Le misure per prevenire il contagio devono essere implementate in maniera consistente”.
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Si puo' vedere anche a Portoferraio da Da ospedale a pronto soccorso, elisoccorso e poliambulatorio pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 11:14
Il tracollo del Servizio Sanitario Nazionale completato dal Coronavirus dopo la dittatura del ventennio dell'Euro Numeri impietosi - Negli anni Ottanta si potevano accogliere 530 mila pazienti, 365 mila nel 1992 e solo 191 mila nel 2017
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Spesa ogni 14 giorni da Elba pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 10:54
Io ho fatto la spesa quattordici giorni fa a Portoferraio con un camioncino o furgone se volete, ho preso anche venti casse d'acqua anche se ne avevo già dieci in casa, poi tra mia mamma e mia moglie abbiamo tre frigoriferi grandi doppia porta con freezer e due congelatori, uno piccolo e uno grande, oggi, anche se non ne avevo un bisogno urgente, l'ho fatta nel comune di residenza comprando quel poco che si trova a un prezzo anche raddoppiato per aumentare la scorta, certo non sono mica tonto da andare tutti i giorni a comprare una banana che viene dal sudamerica o un panino fresco, e non preoccupatevi per quello che pagherete in più per fare la spesa, sarà solo l'inizio, ci penserà il Ministro Gualtieri a prelevarci i soldi direttamente dal conto corrente con una patrimoniale per aiutare quei poveracci degli industriali a far ripartire l'Italia e portare i loro soldi al sicuro all'estero. E io pago. E chi non ha soldi si arrangi e crepi pure, perchè pensate davvero che gli italiani e anche gli elbani siano tutti ricchi ?
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#ELBATIASCOLTO, pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 10:40
[COLOR=darkblue][SIZE=4] #ELBATIASCOLTO, UNO SPORTELLO TELEFONICO GRATUITO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/ascolto.JPG[/IMGSX] difficile periodo che stiamo vivendo presenta molte sfide che possono creare vissuti di ansia, paura, rabbia, solitudine e disagio. Per questo noi psicologi, psicoterapeuti e counselor dell'isola d'Elba abbiamo attivato #elbatiascolto, uno sportello telefonico gratuito di ascolto e sostegno psicologico per chiunque ne avesse bisogno. L'idea di offrire questo servizio alla comunità è nata grazie alla collaborazione dell'associazione Inperformat con il Forum Giovanile dell'Arcipelago Toscano e con il supporto della Cooperativa Altamarea, coinvolgendo i professionisti che operano sul territorio. Il servizio è attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 e può essere richiesto in due modalità: - scrivendo un messaggio al numero whatsapp del Forum 3899435367 - chiamando il numero verde di Altamarea 800 947 307. Condividiamo con voi una prima riflessione della scrittrice Enrica Tesio sulle varie fasi che stiamo vivendo in questo periodo di emergenza. Riguardano tutti noi e il prenderne consapevolezza può aiutarci a fronteggiarle nel migliore dei modi. "Prima fase: la negazione (in due tempi). Arriva la minaccia, ma noi siamo più forti: Milano va avanti, Torino va avanti, l’Italia va avanti… beviamoci su, facciamo l’aperipandemia, scatta il trenino. E te la pongo e te la pongo e te la pongo te la pongo là, Eh meo amico Covid e via così. Il primo tempo della negazione dura poco. Poi si passa alla leggera euforia di fronte alla novità delle restrizioni, chiamata anche #andràtuttobene. Andrà tutto bene è il nuovo #staisereno, se qualcuno ti dice stai sereno come minimo fai scorte di beni primari e rispolvera il bunker antiatomico indisuso dalla Guerra Fredda. Andrà tutto bene, nei film lo dicono i genitori che nascondono i figlioletti nelle dispense prima di andare a combattere con (alieni, serial killer, nazisti, forze del male) e i figlioletti in dispensa di lì a pochi minuti diventano sempre orfani. Nella fase #andràtuttobene ci si affaccia al balcone, si canta Azzurro, ci si riscopre comunità. Seconda fase: la rabbia. Ci si rende conto che no, tutto andrà a stento, tutto andrà a rilento, ci si rende conto che “tutto” si è fatto lutto. Arriva la doccia fredda: è vero, madonna se è vero, sono dieci giorni che sto a casa, la gente muore. Sono arrabbiato perché mi sento anche scemo, per aver sciato quando si poteva (ma si poteva anche sospettare che fosse una minchiata), mi sento scemo per non essermi lavato le mani cantando una canzoncina per un minuto come ho spiegato ai miei figli, per non aver comprato le mascherine quando c’erano e dato degli ipocondriaci ai lungimiranti. Sono arrabbiato con me stesso, ma per pulirmi la coscienza contrattacco facendo la morale a tutti, quindi scrivo ovunque, per mille e una volta “QUALE PARTE DI STATE A CASA NON AVETE CAPITO??”, sputo ai runner che passano sotto al mio balcone e insulto i padroni dei cani perché si allontanano troppo da casa, ci vuole un guinzaglio per i padroni dei cani al guinzaglio. È una guerra senza nemico e nelle guerre senza nemico vale il tutti contro tutti. Terza fase: la contrattazione. Scende il silenzio. Nella teoria del lutto la terza fase è quella dove la persona inizia a prendere atto dell’irreversibilità della perdita e a ipotizzare, nell’alternanza di sconforto e speranza, modi e strategie per riprendere il controllo. È il momento in cui ci si guarda allo specchio e ci si dice “abbiamo spaccato la uallera per anni con la resilienza, eh? Abbiamo voluto la resilienza? E mo’ andiamo a resiliare”. Ecco io credo che stiamo più o meno qui: tra la rabbia e la contrattazione. Il problema è che se tutto procede secondo questo schema arriverà il passaggio peggiore: la depressione. E poi l’accettazione in cui si darà un senso a ciò che è successo e finalmente si ricomincerà. Ci siamo ammalati tutti, anche quelli rimasti negativi, si è ammalato il sistema, viviamo un lutto diretto o indiretto e stiamo imparando un’idea di coraggio nuova, che non ci ha insegnato nessuno in tv, al cinema, nei libri e nella storia, che non è eroica e non è facile nemmeno da imbellettare. Il coraggio della pazienza. La speranza è una lunga pazienza, mi ha detto un giorno (in tempi non sospetti e non infetti) mio padre. Aveva ragione. La speranza è una lunga pazienza, l’unica che ci è concessa al momento." Dott.ssa Silvia Dini Pedagogista Clinico
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Piombino 24.03.2020: «Mio figlio rimandato a casa dall’ospedale ha rischiato di morire» da Il Tirreno Piombino Elba pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 10:40
24.03.2020 Piombino. Racconta con un filo di voce la sofferenza di questi giorni, la disperazione per un figlio di appena 28 anni ora ricoverato al reparto di malattie infettive dell'ospedale di Livorno dopo che all'ospedale di Piombino, giovedì sera, è stato riportato a casa con un'ambulanza. I medici che lo hanno visitato in quella occasione sottoponendolo ad esami diagnostici erano sicuri: " ha una polmonite virale" https://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2020/03/24/news/lo-sfogo-di-una-mamma-mio-figlio-rimandato-a-casa-dall-ospedale-ha-rischiato-di-morire-1.38631175
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turista da x chi vuole andare altri supermercati pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 10:24
Oggiù in questi momenti chi più chi meno sta andando in tasca e attinge ai propri risparmi... non solo "TU" che vuoi andare dove spendi meno sei esente da queste restrizioni, se a te non interessa della tua salute mi sta bene, però non puoi rischiare di infettarti per poi portare eventualmente a me o chi per me, anche se involontariamente, la contaminazione. Comunque se vuoi spendere di meno appena finisce puoi andare in giro x l'italia e vedrai che ci sono posti più convenienti...... dai, un pò di amore per gli altri e due soldi spesi in più non saranno la disfatta, prima finisce prima riparte il TUO MIO E VOSTRO TURISMO. saluti
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Simone da Riomarina pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 9:34
Ho capito che anche sto blog e della sinistra vi da noia quando vi si dice che siete il vero male dell ITALIA vi da noia quando si dice che 35 € al giorno li devono dare a noi italiani.come vi si tocca oscurate tutto
Risposta dell'amministratore di: Redazione
Caro Simone questo blog non ha colore politico ma soprattutto non ama le querele c'è maniera e maniera per denunciare abusi e soprusi senza bisogno di usare parole offensive ...se non ti va bene il mare virtuale è grande e la mnavigazione libera...Grazie
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ENZO DEL BONO da Portoferraio pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 8:38
Purtroppo anche nella nostra isola che ritenevamo immune,è arrivato il fatidico "coronavirus". Ahimè,sappiamo bene di non essere preparati a livello sanitario contro questa forma di pandemia ma,cerchiamo di esserlo almeno a livello civile e "mentale". Si avvertono già in giro i primi sintomi di "demonizzazione"verso le famiglie di queste sfortunata persone che purtroppo hanno contratto l'infezione,come se i soggetti avessero anche delle colpe ,poveracci. Signori,cerchiamo di essere lucidi e di dare almeno tutta la nostra solidarieta' a coloro che in questo momento ne hanno veramente bisogno. A volte meglio tenere la bocca chiusa se non siamo certi di quello che si dice Enzo
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Piero in Campo da Campo pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 8:28
Fa piacere vedere che i calci in c...lo con il tempo possono produrre fraterna amicizia,vedi la minoranza di Campo !!!!! Ci sarebbe da ridere ma non è il momento adatto .........
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Dobbiamo fare tutti il tampone pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 8:10
Credo che oramai, la situazione sia complicata, abbiamo capito che non sanno neanche loro ciò che ci dicono, il numero dice Borrelli potrebbe essere diverso da quello censito, ogni positivo censito, avrebbe dieci non censiti, quindi il numero sarebbe molto altro! Dobbiamo fare il tampone tutti quanti, all Elba! Non c'è più tempo,abbiamo tanti anziani, persone che non stanno bene per varie patologie, queste non sono persone di seconda categoria, sono persone con un vissuto che hanno il sacrosanto diritto di avere rispetto, perché non si può sentire più dire,.... Tanto colpisce solo gli anziani e chi sta già male... Noi che abbiamo la fortuna di stare bene, dobbiamo tutelare con il nostro comportamento e avendo la certezza di non essere positivi! Ho sempre creduto che tanti comuni in un isola così, siano troppi, ora più che mai penso, che un Gran Comune unico sia indispensabile, troppa dispersione decisionale, divide i paesi, i cittadini e le situazioni importanti e di emergenza come quella che stiamo vivendo! Oltre alla paura di ammalarsi, c'è la paura del dopo, il fatto di stare tanto tempo segregati in casa, rende vulnerabili, frustrati, non sappiamo quale futuro ci aspetta, ma sappiamo, cosa dobbiamo pagare, un giorno ci dicono una cosa, un altro giorno un'altra! Tutte queste indecisioni, fa si che le persone, riportano notizie frammentarie e false di telefonata in telefonata, seminando confusione! Capisco che una situazione del genere è stata per tutti come una bomba atomica, ma i cinesi ci avevano avvertito già due mesi fa.... Potevamo intervenire con più tempismo, sapendo e immaginando, che quando ci hanno avvertito, loro, erano già da mesi in balia del virus... Adagiarsi sugli allori.. Perché tanto qui non arriverà mai... Forse con questa esperienza abbiamo capito che nella vita niente è scontato, abbiamo capito chi ci vuol bene davvero, chi ci dobbiamo togliere dalle balle, , che la vita non è materialista, ma valori.. quelli veri, sani, sinceri di una volta! Abbiamo sicuramente capito, che la nostra isola è il posto più bello del mondo e che va rispettata, tenendo pulito, obbligando chi viene come ospite ad averne cura e chi non lo fa, fuori dai piedi! Quando tutto ricomincera, non so quando, saremo diversi... Ma migliori!.. In bocca al lupo a tutti..
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