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113361 messaggi.
IN ARRIVO IL GRANDE CALDO pubblicato il 26 Luglio 2020 alle 9:07
[COLOR=darkred][SIZE=4] CALDO AFRICANO IN ARRIVO SI PREPARA UN AGOSTO ROVENTE CON PUNTE DI 40 GRADI [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/caldo.JPG[/IMGSX] Durante la prossima settimana protagonista sul Mediterraneo e sull’Italia sarà l’alta pressione nord-africana, che garantirà giornate stabili e soleggiate ma anche molto calde. Si profila infatti una prolungata e intensa ondata di calore africano con temperature che al Centro-Sud arriveranno a sfiorare i 40°C. Ecco alcuni consigli dal ministero della Salute sui comportamenti da adottare durante la stagione estiva per proteggersi dal caldo: - NON USCIRE NELLE ORE PIÙ CALDE: durante le giornate in cui viene previsto un rischio elevato, deve essere ridotta l'esposizione all'aria aperta nella fascia oraria compresa tra le 11.00 e le 18.00. - BERE MOLTI LIQUIDI: Bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute (come l'epilessia, le malattie del cuore, del rene o del fegato) per le quali l'assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l'ingestione di liquidi. È necessario consultare il medico anche se si sta seguendo una cura che limita l'assunzione di liquidi o ne favorisce l'espulsione. - NON BERE BEVANDE ALCOLICHE O BEVANDE CONTENENTI CAFFEINA: Fare pasti leggeri: la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo. Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All'aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. - IN AUTO: ricordarsi di ventilare l'abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. In questo caso, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio, evitare le ore più calde della giornata (specie se l'auto non è climatizzata) e tenere sempre in macchia una scorta d'acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi. - EVITARE L'ESERCIZIO FISICO NELLE ORE PIÙ CALDE: In ogni caso, se si fa attività fisica, bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori. - OCCUPARSI DELLE PERSONE A RISCHIO: facendo visita almeno due volte al giorno e controllando che non mostrino sintomi di disturbi dovuti al caldo. Controllare neonati e bambini piccoli più spesso. - ANIMALI: Dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.
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Gli affitti in nero a gonfie vele da Elba pubblicato il 26 Luglio 2020 alle 8:49
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/nero.JPG[/IMGSX] Per gli affitti in nero in case e appartamenti aumento di prezzi e di turisti, per le strutture autorizzate, meno indipendenti di case e appartamenti, i conti si faranno alla fine con l'invio telematico giornaliero dei corrispettivi, cosiccome a Venezia, Roma, Firenze, ci sarà il conto del turismo, più prima che poi la troika diminuirà gli stipendi pubblici e le pensioni in Italia, non c'e' più trippa per gatti. In ogni caso ex-magazzino di campagna ora monolocale per 2 persone sono 121 euro a notte in agosto, ex-magazzino di campagna ora bilocale per 2 persone sono 143 euro a notte e le tasse qualcuno Le pagherà, altrimenti lo stipendio il 27 del mese non ci sarà ...
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COMUNE UNICO da CAPOLIVERI pubblicato il 26 Luglio 2020 alle 8:46
Aridagli con sto COMUNE UNICO, ma Ulla volte capi che lelbani ullovogliono!!!!! Nota- So scrivere anche in un italiano corretto, ma volutamente ho scritto il messaggio di cui sopra in dialetto capoliverese.
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Anche le navi piangono pubblicato il 26 Luglio 2020 alle 8:03
Traghetti Elba-Piombino, stop di Elba Ferries
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Marina di campo pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 23:46
Apertura distributore sul porto, (fine luglio) prezzi da orafo Benzina 1.95 Gasolio 1.85 Passo e chiudo
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ELBA SALUTE pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 18:16
Sentite Condoglianze alla Famiglia Lavorgna [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_17/fiore.JPG[/IMGSX] Sapendo quanto fosse grande l’affetto che vi univa a Maria Raffaella Rita, preghiamo che Dio vi dia la forza per superare questo triste momento. Vicini al Vostro dolore. Comitato Elba Salute (Francesco Semeraro)
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x La Stagione Turistica da molto dubbioso pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 18:13
Il -30% o più è calcolato dal lavoro regolarmente fatturato o compreso quello in nero?
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isolanoinnamorato da li pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 14:48
La Stagione Turistica Confesercenti sembra quasi giore per i risultati ad oggi della stagione turistica così come derivabile da interviste agli operatori. si ipotizza un risultato finale con ricavi pari a meno 60 - 30 per cento rispetto all'anno scorso con la speranza, sembra fondata di avvicinarsi al meno 30. se è così c'è poco da stare allegri perchè, fermo restando che tutti hanno cercato di ridurre i costi riducendo il personale, magari non aprendo il ristorante dell'albergo, a fine stagione meno 30% di ricavi significa che probabilmente non c'è guadagno. allora. meno occupazione creata, quindi meno reddito per le famiglie, quasi impossibilità di disporre di risorse per investire nel futuro, cioè rischio concreto di un moto avvolgente negativo e rischioso considerato che, almeno all'isola d'Elba abbiamo strutture invecchiate, con dimensioni insufficienti delle camere, con pochi servizi. studiare l'andamento della stagione è utile, ma se la prospettiva è quella delineata, cosa vuole fare confesercenti? vuole mantenere lo status quo? vuole chiedere o no ai sindaci di dotarsi di strumenti urbanistici che consentano di ampliare camere e realizzare servizi invece di dispensare piccole manciate di metri cubi che sono assolutamente insignificanti? si vuole capire che con queste strutture e con queste normative non si stimola l'investimento per il futuro, non si stimola neppure un acquirente sempre che i prezzi non siano fatti su i metri cubi, ma su la redditività delle aziende? confesercenti come i sindaci vogliono chiedere alla regione di sbloccare le assurde norme del PIT che bloccano la possibilità di ristrutturare e adeguare le strutture ricettive? poichè il presidente Rossi ha detto pochi giorni fa che bisogna favorire gli investimenti privati, ha la volontà la forza e la capacità di correggere macroscopici errori quali il PIT per le aree costiere che appunto impedisce di trasformare alberghi retrò in alberghi moderni?
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Stefano Martinenghi pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 12:29
[COLOR=darkred][SIZE=2] PRESIDENTE GIANI, LEI HA TRADITO LA PAROLA DATA E L'ELBA, CHE POTREBBE RIVELARSI LA SUA TOMBA ELETTORALE [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/martinenghi.JPG[/IMGSX] E' bene che la Comunità Elbana sappia che, con una lettera a sua firma trasmessa via PEC il 22 luglio scorso - priva di numero di protocollo come imposto dal DPR 20.12.200 n°445 art. 53 e seguenti - il presidente del Consiglio Regionale Giani, candidato Governatore della Toscana alle elezioni di settembre, ha comunicato allo scrivente primo firmatario la "improcedibilità" della proposta di legge per la fusione dei sette comuni nel Comune dell'Isola d'Elba depositata dal comitato promotore "Elba in Comune", ai sensi dell'art.7 del Testo Unico in materia di referendum e proposte di legge di iniziativa popolare (vedi COMUNICAZIONE DI IMPROCEDIBILITA' 22.7.2020 ). In altri termini, Giani con il suo diniego ha impedito che la proposta di legge depositata il 26 maggio scorso fosse democraticamente votata dal Consiglio Regionale e dagli Elbani nel referendum per decidere autonomamente se unirsi o restare divisi nei sette comuni. Dunque Giani ha agito all'opposto di quanto aveva promesso a mezzo stampa, quando dichiarò che ci avrebbe incontrato e si sarebbe reso garante del percorso istituzionale della proposta di legge. Invece prima ci ha evitato, poi l'ha affossata. In tal modo ha tradito non solo la parola data pubblicamente e l'Elba, ma anche le proprie convinzioni politiche, perchè Giani fu tra gli sponsor della precedente proposta di legge del 2012. La quale, redatta e depositata da funzionari fedeli, venne approvata in soli 106 giorni, ma fu poi bocciata dagli Elbani nel referendum del 2013 per le carenze manifeste di essa. Una condotta contraddittoria, questa dell'avvocato Giani, che potrebbe trasformare l'Elba nella sua tomba elettorale, anche se da politico di lungo corso tenterà di scaricare la responsabilità della decisione sull'ufficio legislativo preposto. Tuttavia, l'art. 7 citato da Giani dispone che: "il Presidente del Consiglio Regionale si pronuncia in ordine alla procedibilità tecnica dell'iniziativa.....entro trenta giorni dalla presentazione della proposta di legge", invece il suo pronunciamento ha tardato quasi un mese, dunque è fuori termine. Inoltre qualunque atto di diniego della Pubblica Amministrazione per essere valido deve essere motivato, mentre questo del Presidente Giani è privo di qualsivoglia spiegazione. Sembra un Editto del Re o del Marchese del Grillo. Probabilmente perchè motivazioni tecniche ostative non ve ne sono, altrimenti sarebbero state messe per iscritto. In realtà si tratta di una decisione di natura esclusivamente politica, che se non contrastata avrebbe l'effetto di impedire che l'Elba divenga più autonoma, ricca e affrancata da certi poteri del continente che ci vorrebbero sempre con il cappello in mano. A prescindere da queste considerazioni personali, il diniego del presidente Giani, a parere di chi scrive, costituisce un esercizio arbitrario e antidemocratico del potere. Perchè calpesta il diritto della comunità Elbana di autodeterminare con le modalità indicate dalla Legge regionale citata dallo stesso Giani l'amministrazione della propria Isola ed il proprio futuro; e perchè l'atto di diniego è espresso fuori termine, senza motivazioni e in contrasto con l'interesse pubblico dominante, che incentiva la fusione dei piccoli comuni per diminuirne i costi e aumentarne l'efficienza amministrativa. Per queste ragioni ho deciso di assumermi la responsabilità di impugnare l'atto del Presidente Giani davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per chiederne l'annullamento. In tal modo verrà preservato, oltre al percorso democratico, il diritto di precedenza in testa alla proposta di legge di Elba in Comune e con esso le quattro garanzie a tutela della comunità Elbana ivi previste: 1) la trasformazione dei comuni in municipi senza licenziamenti di personale per garantire ai residenti i servizi di prossimità, 2) l'affiancamento al commissario straordinario nominato e diretto dalla Regione di una consulta dei Sindaci che lo consigli e "accompagni" alle prime elezioni del Comune dell'Isola d'Elba; 3) la convocazione della "conferenza dei servizi" per tutti gli atti amministrativi rilevanti per il territorio al fine di evitare il rischio di errori o abusi in danno della comunità Elbana; 4) la facile indizione di referendum consultivi annuali privi di quorum per gli atti rilevanti per il territorio e la comunità Elbana. Basta considerare queste quattro garanzie di democrazia diretta per comprendere quanto la nostra proposta di legge sia "avversata" sia da certi politici del continente che da certi amministratori locali, usi a trattare gli Elbani come sudditi. A decidere democraticamente le sorti della nostra proposta di legge e dell'Elba, sarà prima il voto del Consiglio Regionale, poi quello degli Elbani nel referendum; non sarà un colpo di mano calato dal Palazzo con una lettera di quattro righe quattro senza spiegazioni a firma del Presidente Giani. Concludo specificando che questo articolo è scritto a titolo personale, non a nome del comitato Elba in Comune, per rispettare le diverse sensibilità politiche dei suoi membri, alcuni dei quali voteranno il candidato Giani. Ricordo a chi ci legge che la nostra proposta di legge persegue gli interessi della comunità Elbana tutta, senza distinzioni di appartenenza politica. Stefano Martinenghi
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NUOVA VIABILITA' PORTUALE pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 11:24
NUOVA VIABILITA' PIU' SNELLA E BEN GESTITA....QUESTI SI' CHE SO INNOVAZIONI... "cosmopoli rinasce"
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RUGGERO BARBETTI ... Vice Sindaco di Capoliveri pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 10:01
[COLOR=darkred][SIZE=2] RUGGERO BARBETTI: ADERISCO A FRATELLI D’ITALIA. DETERMINANTE IL RUOLO DI LUIGI LANERA [/SIZE] [/COLOR] Ringrazio l’amico Luigi Lanera non solo per le belle parole che ha espresso nei riguardi della mia persona ma anche per quanto riguarda la sua proposta di una mia candidatura nelle file di Fratelli d’Italia per le prossime regionali del 20 e 21 settembre. Era da molti mesi che Luigi mi chiedeva di candidarmi ma io gli sempre espresso le mie riserve perchè non ritenevo giusto prendere il suo posto. Negli ultimi giorni sono però stato contattato da tanti amici che mi hanno chiesto di fare un deciso passo avanti per diventare un chiaro, definito e definitivo punto di riferimento politico per tutte quelle persone che, almeno in tutta la Toscana, erano vicine ad Altero Matteoli. Dopo una profonda riflessione e tante telefonate ho accettato di iniziare un nuovo percorso ma solo ad una condizione e cioè che Luigi Lanera fosse d’accordo con questa scelta. E Luigi mi ha confermato ancora una volta quello che mi aveva sempre detto, dimostrando grande generosità e un’ampia visione politica verso il partito grazie ai benefici che mi auguro potranno scaturire da una mia possibile candidatura. Il suo ruolo in tutta questa vicenda è stato determinante e il suo passo di lato di oggi gli fa onore. Entro in Fratelli d’Italia in punta di piedi e mi metto a disposizione del partito, rispettoso di quelle che saranno le decisioni che verranno prese. Da parte mia, la massima disponibilità alla collaborazione e a condividere la mia esperienza, la mia competenza e soprattutto la mia passione per la politica. Se sarò candidato alle prossime elezioni regionali avrò bisogno dell’aiuto di tutti, nessuno escluso, per raggiungere l’ambizioso ma possibile obiettivo di rappresentare in Consiglio regionale non solo gli elbani ma anche tutti gli abitanti della Costa Toscana ed in particolare di quelli che vanno da Piombino fino a Livorno. Questo nuovo progetto politico è praticamente nato da solo sulla scia della passione e intende dare risposte certe e chiare ad una comunità, quella della nostra Toscana, fortemente delusa e avvilita dalle difficoltà crescenti che isole, campagne, paesi e città riscontrano in maniera sempre più concreta nel vissuto quotidiano. Da qui bisogna ripartire per sostenere una politica che guardi in particolare al miglioramento della Qualità della Vita dei cittadini toscani favorendo nel contempo l’elaborazione, la conoscenza e la diffusione del principio che “la finalità più alta della politica è il compromesso, come punto di equilibrio e punto più alto del Bene Comune”, obiettivo in cui Altero era maestro. Questa volta la Toscana è contendibile. Cogliamo l’attimo, tutti insieme! Ruggero Barbetti
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Vincenzo Fornino da Portoferraio pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 9:30
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/fornino.JPG[/IMGSX] Voglio aggiungere due righe in merito a questo messaggio.... Un utile parcheggio abbandonato pubblicato il 25 Luglio 2020. Il parcheggio in questione affinche'sono stato in amministrazione io e rimasto sempre pulito ordinato e sistemato dalle discariche abusive dietro le canne e dai vari abbandoni di qualsiasi genere era super controllato sia da me in primis poi Esa con i suoi operatori e infine dalla qualificata e professionale ditta Dalarcon che si occupava del verde con cuore controllando che tutto fosse sistemato a dovere, io come amministratore pubblico giravo di continuo e prendevo le segnalazioni dei miei cittadini accontentandoli al meglio possibile. Con le canne cosi'alte e piu' semplice nascondersi per buttare via i rifiuti o altro indisturbati. Speriamo che qualcuno provveda a dare ordine e quel minimo di decoro al parcheggino in questione. Grazie mille. vincenzo Fornino.
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TERRA NOSTRA pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 7:50
[COLOR=darkred][SIZE=4] IL NOSTRO VOTO CONTRARIO AL RENDICONTO DEL 2019 [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/canovaro.JPG[/IMGSX] Il gruppo consiliare TERRA NOSTRA ha votato contro il rendiconto della gestione finanziaria per il 2019 presentato dal Sindaco Corsini e dalla sua Giunta. Ci sono motivazioni tecniche ma anche politiche che pesano su questa scelta, dettate dal fatto che è una semplice definizione contabile che ci sia un risultato di amministrazione di 10 milioni di euro. Il fatto reale è che nel primo vero anno di gestione della Giunta Corsini, le entrate correnti sono diminuite di 150 mila euro, e le uscite sono invece aumentate di 120 mila. Se non fossero stati utilizzati ben 462 mila euro (su 877) di fondi derivanti dalla fusione inseriti inopinatamente per finanziare le spese di gestione corrente (personale, cancelleria, bollette, etc., tanto per capirsi), il conto si sarebbe chiuso con un bel buco. Sono stati infatti utilizzati 211 mila euro di avanzo di amministrazione dello scorso anno per pareggiare i conti, evidenziandosi anche una cronica incapacità di contrastare l’evasione tributaria (2,6 milioni accumulati negli ultimi 5 anni) e di recuperare i 4 milioni di residui da riscuotere in totale. Non solo, ma Corsini ha incrementato di 3,3 milioni nel solo 2019 l’incapacità del Comune di riscuotere, portando i residui attivi ad una cifra spropositata: 7,3 milioni di euro, e questa medaglia, può appuntarsela da solo sul petto, senza appiccicare la colpa agli altri, come suo costume. Che la cassa poi si sia incrementata di circa 300mila euro, è un dato amletico, visto che ci sono 1,7 milioni di pagamenti ancora da fare in conto residui passivi. Una gestione politica disattenta, quindi, superficiale, insoddisfacente, che denota uno stato confusionale sui settori comunali da potenziare e privilegiare: si sono fatte scelte apicali spesso inopportune, si è mortificato buona parte del personale, non lo si è messo in condizioni di lavorare dandogli vere priorità così contribuendo all’inefficienza operativa: questi risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta vedere lo stato di degrado dei paesi, la carenza di manutenzioni, l’assenza di una strategia turistica, sociale e culturale, la mancanza di una progettualità globale perseguita attraverso i soldi della fusione, che sono utilizzati male e mai per lo sviluppo dell’economia. Eppure, tutte le tasse sono state tenute al massimo: 0,8 addizionale Irpef, +135 % sui servizi a domanda individuale (asili, mense, trasporti scolastici), oneri di urbanizzazione aumentati, IMU al massimo (e nel 2020 si farà un regalo ai possessori di seconde case dello 0,5). Anche il Revisore del Conto non ha mancato di rilevare certe carenze che abbiamo denunciato in Consiglio, comprese alcune irregolarità “ di cui si è in attesa di capirne l’evoluzione”ravvisate dal precedente segretario comunale. Il sindaco, come suo solito, ha minimizzato, con generiche informazioni che non ci avrebbe nemmeno comunicato, se non ce ne fossimo accorti. Sono anche queste le motivazioni per cui vicesindaco e presidente del Consiglio Comunale si sono astenuti sul consultivo? Non lo sappiamo, perché non hanno parlato; ma certo che il disagio nello stare in una maggioranza inefficace, insignificante, senza idee, deve pesare molto. Unitamente ad altre cose. Noi non ci stiamo e non vogliamo corresponsabilità quando il disastro di questa gestione sarà appalesato, soprattutto al momento che saranno terminati i soldi della fusione e i paesi saranno ancora in queste condizioni. Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA Rio, 25.07.2020
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Un utile parcheggio abbandonato pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 6:23
[COLOR=darkblue][SIZE=3] IL PARCHEGGIO DIMENTICATO [/SIZE] [/COLOR] Chi gode di buona memoria o fosse un nostro affezionato lettore ricorderà senz’altro la campagna che venne fatta nel lontano 2001 per il ripristino di quell’area a uso parcheggio limitrofa al palazzo che ospitava la Banca Toscana , uno studio medico ed il Centro Ufficio , venne anche invocata la rimozione di un deposito bombole (gas e ossigeno) ritenuto non a regola di legge, quindi pericoloso, si sprecarono promesse e parole, ma infine fummo ascoltati e qualche tempo dopo l’amministrazione dell’epoca messa di fronte all’opinione pubblica , rimosse il deposito bombole e rese quell’area accettabile e ospitale offrendo un servizio importante ai cittadini che dovevano recarsi negli uffici sopradescritti. Ecco da quel giorno del 2001 l’ampio parcheggio è tornato ai (ne)fasti di un tempo, è vero non ci sono più le bombole, è vero che una decina di anni fa qualcuno gli dette una sommaria sistemata , ma adesso è diventato una discarica di auto abbandonate, materiale meccanico di scarto , qualche montagnola di macerie edili , insomma una vera e propria discarica e dal piano stradale cosparso di profonde buche che non permettono il transito pedonale e mettono a rischio le balestre delle auto che decidono a loro rischio e pericolo di avventurarsi per parcheggiare. I fruitori non chiedono la luna ma che almeno si provveda a restituire decoro e pulizia a questo importante parcheggio, chiedendo un intervento ai proprietari dell’area affinchè si mantenga il decoro e si offra un servizio importante.
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A.N.C.R pubblicato il 25 Luglio 2020 alle 4:31
PER CONOSCENZA A.N.C.R. Non è solo una Associazione d'arma che si presenta alle celebrazioni solo per far presenza e alzare il Tricolore al suono del "silenzio", ma è una Associazione culturale che analizza i conflitti del secolo scorso e fa ricerche di quei giovani Elbani e Portoferraiesi partiti per difendere la Patria e che non sono più tornati alle loro case vuoi perchè sono deceduti all'ombra del Tricolore, vuoi perchè prigionieri. La sezione A.N.C.R. (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) è presente a Portoferraio ancora prima della seconda guerra mondiale. Alleghiamo foto delle iscrizioni alla sezione di Portoferraio del periodo bellico e documenti di Ferrajesi prigionieri in Germania e in Russia. Viva la Libertà A.N.C.R. Sezione di Portoferraio
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Scocciatori siamo da Portoferraio pubblicato il 24 Luglio 2020 alle 21:21
X libero fischio in libera piazza. Non è freddezza e scocciata determinazione, è arroganza e poca volontà di interessarsi dei problemi della gente comune.. ma che vogliono!!!!. Quando parlano in conferenza sembrano sollevati da terra a mò di dire "ma che volete??? rispettateci non per quello che facciamo, almeno ci provano, ma che siamo gli eredi del Marchese del Grillo. L'indagine patrimoniale deve essere fatta e sai quanti alloggi si renderebbero disponibili? Altro che figli, nelle case popolari ci sono imprenditori con ditte di proprietà, ristoratori, professionisti e molti in stagione estiva si affittano l'alloggio Comunale (tanto chi li controlla? )altri li subaffittano tutto l'anno in nero. Però lasciateci stare con stè cosucce, fa caldo e noi non abbiamo l'aria condizionata come le automobili.
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Francesco pubblicato il 24 Luglio 2020 alle 20:04
X “Cittadino”: Ma secondo te le analisi dell’acqua marina che servono anche per valutare la balneabilità quando si fanno, a novembre che non c’è nessuno che usa gli scarichi e nessuno che fa il bagno?!? E le campagne itineranti con la barca le vuoi fare con le burrasche invernali?!? Legambiente e Greenpeace ci sono tutto l’anno, basterebbe aver letto un po’ di giornali per vedere come all’Elba si denunciano scempi ambientali 12 mesi su 12. Di solito inascoltati da chi dovrebbe provvedere, ma anche da tanti “cittadini” che vedono gli ambientalisti solo come rompiscatole. Anche perché all’Elba le code di paglia abbondano...
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LIBERO FISCHIO IN LIBERA PIAZZA (S. Pertini)... pubblicato il 24 Luglio 2020 alle 18:36
[COLOR=darkred][SIZE=4] PENSIERI POST CONFERENZA STAMPA [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/casalp.JPG[/IMGSX] Possiamo essere anche d’accordo che il comune non possa accollarsi ogni bega affittuaria privata dei cittadini, è anche vero che le case comunali sono tutte occupate e la lista delle persone in attesa è molto lunga, ma l’educazione civica di chi ricopre una carica amministrativa dovrebbe davanti a certe drammatiche situazioni imporre altri tipi di umani comportamenti , soprattutto alla luce di una lampante difficoltà a gestire l’ingente patrimonio di case di proprietà comunale. Non siamo in grado di sapere il numero delle case locate dal comune agli aventi diritto di Portoferraio, ma si dice essere un patrimonio di circa 450 appartamenti pubblici gestiti da Casalp , quindi ci domandiamo: Perché questa tanto volenterosa amministrazione non ha ancora pensato di effettuare una vera e approfondita indagine patrimoniale su tutti gli affittuari, ai fini di stabilire se effettivamente gli attuali inquilini rientrino nei parametri per le agevolazioni e la concessione delle case comunali, oppure non stiano effettuando una truffa ai danni dell’amministrazione? Facciamo delle ipotesi che non corrispondono alla realtà ma ci fanno meditare: Mettiamo che risultasse dubbia la posizione di alcuni inamovibili inquilini che magari sfruttassero la casa assegnata alla madre (qualcuno la vorrebbe addirittura imbalsamare per godere dell’appartamento ad multos annos), ai genitori ormai defunti o locati per grazia ricevuta, e che ostentano un tenore di vita assai più elevato di un cittadino con reddito medio-alto, non si potrà negare a questo punto che gli appartamenti che si renderebbero liberi potrebbero risolvere l’atavico problema della casa , delle eventuali emergenze e criticità di tutte le altre persone meno abbienti iscritte nella graduatoria delle case comunali. Tornando alla realtà, credo che dovrebbe essere un dovere prioritario per una democratica e attenta amministrazione (adottando magari la stessa freddezza e scocciata determinazione usata in conferenza stampa ), perseguire la strada dell’indagine patrimoniale ai fini di rendere trasparente l’amministrare, la sua attenzione verso i bisognosi, la sua imparzialità verso tutti, cani, gatti, disgraziati e cittadini elettori, una indagine da fare subito. Sarebbe un buon viatico dove l’attento amministratore potrebbe finalmente dimostrare senza se e senza ma, una vera attenzione ai grandi problemi della città, e forse anche la stampa , quella additata e minacciata . e che proseguirà liberamente con la sua critica , proverebbe un briciolo di ammirazione per cotanto coraggio!
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SERATA OSSERVATIVA pubblicato il 24 Luglio 2020 alle 17:56
SERATA OSSERVATIVA , 25 LUGLIO 2020 IN COLLABORAZIONE CON:ASSOCIAZIONE ELBANA ASTROFILI [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/cometa1.JPG[/IMGSX] Sabato 25 luglio serata di osservazione del cielo estivo in compagnia dell'Associazione Astrofili Elbani, che per l'occasione metteranno a disposizione i loro telescopi. Un'occasione imperdibile per poter ammirare la spettacolare cometa Neowise, la Luna crescente e i pianeti Giove e Saturno nell'incantevole cornice del borgo marinaro elbano. “Buon cielo a tutti!” Ritrovo alle 21:30 sotto la torre di Marciana Marina. Inizio osservazione ore 22:00 al termine della diga foranea. Altri due appuntamenti con l’associazione astrofili elbani si terranno nei giorni Lunedì 10 Agosto, nella notte di San Lorenzo e Mercoledì 16 Settembre, con lo stesso orario e nello stesso luogo.
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Alberto Zei pubblicato il 24 Luglio 2020 alle 17:20
di Alberto Zei Il Nobel per l’ economia Intorno alla fine del secolo scorso fu conferito il Premio Nobel per l’economia ad un ricercatore USA che aveva matematicamente dimostrato il meccanismo dei fallimenti delle attività imprenditoriali. In termini discorsivi, questi provò che almeno l’85% dei fallimenti avveniva da parte di coloro che dopo aver effettuato un investimento, intendevano migliorare il progetto prima di portarlo a termine, operando delle varianti onerose sulla base di risultati non ancora ottenuti. Pare che vi sia molta analogia con il comportamento della ASA che anni fa, invece di completare l’ iniziale piano di lavoro già cominciato delle 21 vasche di stoccaggio idrico ad integrazione della portata dell’acquedotto dell’Isola, cambia idea. Infatti, dopo aver ottenuto la sovvenzione per la realizzazione del progetto, viene costruita la prima vasca nelle alture della località Condotto, davanti a Portoferraio. Ma l’ ASA come si vedrà, anziché proseguire, decide di abbandonare l’ opera proponendone un’ altra. I ripensamenti però, non finiscono qui. La mossa successiva All’idea dei pozzi disseminati sul territorio elbano è subentrata quella contraria dell’ approvvigionamento idrico concentrato attraverso l’ uso delle sorgenti disponibili a Pian di Mola. Il programma di lavoro prevedeva la costruzione in questa località di uno stoccaggio idrico industriale delle acque contenute nelle falde artesiane esistenti. L’impianto doveva integrare la quantità idrica occorrente al fabbisogno della popolazione elbana soprattutto nei periodi estivi di maggiore necessità. Si trattava di un piano industriale consistente nella preventiva bonifica delle acque di falda che contenendo una certa quantità di salmastro, esigevano un idoneo trattamento. Ma a causa del continuo prelevamento, la riduzione del livello idrico avrebbe fatto lentamente affluire in senso inverso nelle falde l’ acqua marina attraverso le stesse ramificazioni sotterranee da cui quella dolce prima, defluiva in mare; condizione questa che ha comportato notevoli danni in altre località italiane per intrusione del nucleo salino nel terreno. Al momento non importa entrare nei particolari del ripensamento ma è sufficiente dire che l’ impegno e il tempo dedicato è servito alla Società per la sovvenzione di un nuovo progetto: quello del primo dissalatore. Il lancio della nuova idea Il cambiamento di programma prevedeva l’istallazione, sempre nel territorio di Mola, di un impianto di dissalazione industriale di non eccessive dimensioni, capace di erogare fino a 40 litri di acqua potabile al secondo. Di lì a poco, ecco un altro ripensamento che fa decadere il progetto precedente. Il motivo, se non fosse bastato, è quello delle rilancio di una nuova idea, ossia di un altro progetto sovvenzionato, dal costo di oltre 14 milioni iniziali che questa volta prevede fino a 80 litri al secondo. Si tratta di un’opera molto vistosa e tecnicamente i molto più impegnativa della prima, anche sotto il profilo dell’’impatto ambientale. Ricapitolando La cosa che appare certa in questa giostra delle decisioni è che ogni nuovo progetto porta evidentemente con sé l’ implicita ammissione dello sbaglio del precedente. E di sbagli ne sono stati commessi. Vediamo come. Il capitolato tecnico amministrativo per integrare il fabbisogno idrico dell’ Isola prevedeva come detto la costruzione dei 21 laghetti; capitolato che deve essere stato necessariamente presentato e approvato dagli Uffici preposti della P.A. con le modalità di rito per l’ impegno finanziario di competenza, la autorizzazione all’ acquisto del terreno dedicato, ecc. Lo stesso gruppo industriale ha poi trasmesso alle ditte invitate il capitolato d’ appalto per ottenere le relative offerte. E dopo? Cosa è successo? A gara aggiudicata, hanno avuto inizio i lavori; ma dopo la costruzione del primo laghetto davanti a Portoferraio in località Condotto senza la coibentazione di tenuta idrica del fondo e delle spalle, è seguito l’ abbandono dell’intero piano perché la vasca non manteneva il livello. A questo punto si dovrebbe chiarire se la mancanza del diaframma di impermeabilizzazione era previsto nel capitolato e se la Direzione Lavori era presente in corso d’ opera. Ripensamenti come matriosche All’ idea dei laghetti disseminati sul territorio elbano è subentrata, come detto, quella opposta dell’ approvvigionamento idrico concentrato, riguardante l’ uso delle sorgenti disponibili a Pian di Mola dopo averle assoggettate ad opportuno trattamento di dissalazione. Ma anche questo progetto è abbandonato. Alla Soc. ASA viene ora un’altra idea: quella del dissalatore dell’acqua di mare. Per realizzare l’opera con pubbliche sovvenzioni, non può però sottrarsi alla trafila tecnico-contrattuale tra cui, l’installazione dell’impianto e la aggiudicazione all’impresa vincitrice. Conclusione? Nessuna, se non quella di un ulteriore ripensamento. L’ ASA infatti, anche questa volta cambia idea in quanto la portata dell’ impianto non è stata più ritenuta idonea alla quantità di acqua prevista. Ma com’è possibile approvare un progetto (ovviamente sbagliato) con il relativo sito di installazione, per sentir dire, si ricomincia con un altro? In ultimo, l’ attuale, fino a 80 litri di portata al secondo. Dunque, si tratta di una sequenza di cantonate, una dopo l’ altra, tipo matriosche o se vogliamo, di graziosi coniglietti bianchi che escono a sorpresa dal cappello a cilindro del prestigiatore. Ma con quale credibilità si continua a proporre nell’interesse dell’Elba, una serie di soluzioni di tal genere? La conferma del Nobel Se non si fosse trattato di “sbagli”, ad iniziare da quello dei 21 laghetti per circa 2 milioni di metri cubi di acqua, non vi sarebbe stato bisogno di progettare la bonifica delle acque di falda a Pian di Mola; né di cambiare idea per ricorrere alla installazione del primo dissalatore. Stessa considerazione vale per l’ ulteriore decisione di costruire l’ ultimo più potente impianto con le relative pertinenze, di sicuro e incompatibile impatto ambientale. Quindi, quattro progetti iniziati non conclusi per integrare l’acquedotto dell’Elba che fortunatamente preesisteva. A questo punto non si tratta di adottare la matematica del premio Nobel per prevedere la conclusione ma quella del cosiddetto “conto della serva”. Moltiplicando infatti, per ogni ripensamento il rimanente 15% delle probabilità di successo imprenditoriale, si può avere l’ idea di quale risultato si profila all’orizzonte. Che l’impresa non fallisca perché alla fine è il solito Pantalone a pagare, non significa aver smentito un “Premio Nobel”, ma soltanto ribaltare sugli elbani la conseguenza di una gestione di questo genere.
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