Vaccinazioni.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/prev.JPG[/IMGSX] Da una parte arrivato il vaccino abbiamo il problema di operatori sanitari che non si vogliono vaccinare. Io credo non ci siano alternative, O si vaccinano o vengono licenziati. un Medico o altro operatore sanitario lavora e riceve un salario quasi sempre pubblico e deve operare per garantire un diritto costituzionale. Una cosa è non riuscire a salvare persone perchè si è fatto di tutto e non ci si è riuscito, altra cosa è mettere a rischio volontariamente la salute di un paziente affidato alle cure mediche. Lo so questa può essere considerata una entrata a gamba tesa, ma occorre essere chiari . Perchè se è stato stigmatizzato il fatto che un servizio pubblico, quello di un comune, sia stato messo a rischio perchè amministratori e dipendenti o non hanno portato mascherine come si dice o perchè non sono stati protetti, e anche in quel caso si potrebbe parlare di un attentato al servizio pubblico perchè il comune è stato costretto a chiudere per la sanificazione, non si può tacere circa i dipendenti del settore sanitario.
Si obietterà sicuramente a queste osservazioni, ma forse ragionarci non fa male, a chi amministra, come ai tutori della legge!
Da altra parte ci sono vaccinazioni che vanno fatte per altri motivi. Si leggono infatti le esternazioni dell'ex Sindaco di Capoliveri infatti che richiedono l'esecuzione di un vaccino, perchè altrimenti, per quanti limiti possa avere l'attuale amministrazione non si può pensare che esista solo e soltanto un amministratore bravo, appunto l'ex sindaco. Ma c'è di più questo ipotizza chissà quali interessi privati e quali malefatte e qui allora c'è un altro problema. Se ha le prove vada dove si deve andare, se non le ha vada a fare delle belle passeggiate, ne guadagnerebbe in salute mentre è del tutto evidente che si sta facendo non poco sangue marcio!
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Comune di Campo nell'Elba aggiornamento sul COVID-19.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/scree.JPG[/IMGSX] Sono 312 i tamponi rapidi effettuati questa mattina a San Piero durante l’attività di screening su base volontaria cha ha coinvolto tutti i cittadini residenti nelle frazioni collinari. Il dato veramente confortante è che i test effettuati sono tutti negativi. L’attività di screening di questa mattina è stata un’operazione voluta dalla Regione Toscana che ha scelto proprio il nostro Comune per iniziare il progetto sperimentale “Territori sicuri”. Questa mattina, dalle 9 alle 12 è stato fatto un lavoro molto importante con risultati inaspettati: oltre 100 tamponi effettuati in un’ora e questo traguardo è stato raggiunto grazie allo straordinario mondo del volontariato che ha permesso alla macchina organizzativa di operare in modo magistrale. Tutto ha funzionato grazie alla grande professionalità di medici, infermieri e volontari della Misericordia, Anpas, Pubblica Assistenza e Croce Rossa. Grazie a loro, in sole tre ore, è stato possibile fare lo screening su 312 persone tra le quali molti anziani e tanti bambini. Non aver riscontrato nessun caso positivo è una notizia che fa ben sperare sul controllo dell’epidemia e, soprattutto, per il contenimento del cluster di San Piero. “Questo è un risultato molto positivo – ha detto il Sindaco Davide Montauti - . Sono orgoglioso della mia gente che ha dimostrato una grande attenzione a questo screening e ha partecipato in massa presentandosi puntuale questa mattina. Mi ha fatto molto piacere vedere intere famiglie con i figli e molti anziani accompagnati in auto dai propri parenti. Fare il tampone è un gesto di rispetto verso gli altri e la mia piccola comunità ha dato ulteriormente prova di grande responsabilità”. Oggi sarà valutata con la Regione Toscana, l’Asl e tutti gli altri soggetti coinvolti nell’operazione “Territori sicuri” la possibilità di effettuare lo screening anche a Marina di Campo, coinvolgendo così una parte importante della popolazione del Comune. “I volontari presenti questa mattina hanno già dato la loro disponibilità, compresi medici ed infermieri e li ringrazio tutti. Grazie anche ai pediatri di famiglia che hanno partecipato come volontari e il direttore dell’Asl di zona Fabio Chetoni che oggi era presente durante le operazioni di screening. La Regione Toscana e l’assessore alla Salute Simone Bezzini hanno scelto di iniziare proprio dall’Elba un’attività di prevenzione che è fondamentale per arginare questa pandemia e la loro attenzione è per noi un segnale molto importante.
Grazie a tutti”.
L’ASSESSORE DEL COMUNE DI CAPOLIVERI AVV. LAURA DI FAZIO FA IL PUNTO SULLE AZIONI DI CONTRASTO ALLA REALIZZAZIONE DEL DISSALATORE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/difazio.JPG[/IMGSX] Premetto, per chiarezza, che il progetto originario del dissalatore che si intendeva realizzare nella piana di Mola (Capoliveri) è stato perfezionato nel 2017 ed è frutto di scelte allora condivise dalla Regione Toscana e con l’Autorità Idrica Toscana e dalla stessa Amministrazione comunale dell’epoca, che ha espresso un sostanziale parere favorevole, seppure con alcune prescrizioni che non mettevano in discussione l’impianto complessivo del progetto, che se realizzato avrebbe provocato un evidente ed irreparabile pregiudizio al territorio del Comune di Capoliveri e in particolare al Golfo Stella in cui avrebbe dovuto riversarsi la salamoia prodotta dalla potabilizzazione dell’acqua. In detta Amministrazione, l’odierno Capogruppo della minoranza Andrea Gelsi, svolgeva le funzioni di Vice Sindaco; non si spiegano, quindi, le critiche che egli muove all’attuale Amministrazione.
Ricordo, altresì, che l’Amministrazione retta dal medesimo Gelsi in qualità di Sindaco del Comune nel periodo giugno 2019 - luglio 2020, preso atto della diffusa contrarietà della popolazione rispetto al progetto di cui non erano state fino ad allora valutate con la giusta attenzione le negative conseguenze, ha assunto una serie di iniziative legali di contrasto del medesimo, tutte conclusesi purtroppo con la soccombenza del Comune, poiché ritenute sostanzialmente tardive o inammissibili dal TAR della Toscana e che hanno comportato per il Comune di Capoliveri il dover sostenere ingenti costi per la condanna al rimborso delle spese a favore dei legali dell’ASA e dell’AIT oltre che per gli onorari, altrettanto significativi, stanziati per i legali nominati nei giudizi a tutela delle ragioni del Comune stesso.
Importante è sottolineare che a conferma delle preoccupazioni circa l’impatto ambientale, ASA, preso atto della non coerenza del progetto originario del dissalatore di Mola rispetto ai valori espressi dalla legislazione comunitaria, nazionale e regionale in materia ambientale, ha modificato sostanzialmente il progetto originario, fra l’altro prevedendo una condotta di scarico a mare più lunga di quella ipotizzata in origine, che addirittura prevedeva la condotta di presa in prossimità di quella di scarico, con rischio di contaminazioni. Ricordo che la Regione Toscana, nel 2017, aveva escluso quel medesimo originario progetto dall’assoggettamento a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), una particolare procedura tecnico-amministrativa di penetrante valutazione dell’impatto ambientale dell’opera secondo quanto previsto dalla Legge n. 152/2006 e dalla Legge Regionale n. 10/2010, che enunciano principi di tutela del territorio, rimasti sulla carta.
Significativo è il fatto che la Regione Toscana con atto del 6.2.2020 ha preso atto che la variante al progetto originario presentata da ASA nel 2020 costituisce sostanzialmente un nuovo progetto e che le modifiche apportate non sono migliorative rispetto alle prestazioni ambientali valutate nel progetto originario, vale a dire in altri termini che il vecchio progetto era inadeguato rispetto alle prescrizioni a salvaguardia dell’ambiente e che il nuovo non migliora le pecche originarie.
Per tale motivo nel maggio del 2020 si è aperta una nuova procedura ammnistrativa, tesa a valutare l’assoggettabilità o meno di questo nuovo progetto alla procedura di VIA di cui ho detto sopra, all’interno della quale sono stati chiamati a formulare osservazioni quegli stessi Enti e Soggetti intervenuti nel 2017, compreso il Comune di Capoliveri che, ricordo, aveva reso all’epoca un parere favorevole in ordine al progetto che oggi l’ASA e la Regione Toscana di fatto hanno rimesso in discussione.
Questa opportunità ha riaperto ufficialmente la possibilità di un concreto ed efficace contrasto al progetto. In qualità di Assessore, con delega alle iniziative di sostegno all’Osservatorio Ambientale recentemente costituito dall’attuale Amministrazione del Comune di Capoliveri, ho contribuito, insieme agli altri Soggetti che fanno parte dell’Osservatorio stesso, alla predisposizione di una nota tecnico-giuridica finalizzata ad evidenziare alla Regione Toscana e agli Enti coinvolti nell’istruttoria le evidenti criticità emerse nella modifica progettuale e che mettono definitivamente in discussione anche il progetto originario. Ritengo che, una volta chiarite le tante problematiche ed i contrasti con la normativa ambientale, il progetto potrà essere arrestato una volta per tutte.
Se ciò non dovesse bastare l’Amministrazione di cui faccio parte si prefigge un confronto inter istituzionale che eviti lo scontro giudiziario, per quanto possibile, ed avvii un percorso amministrativo che escluda ovviamente la realizzazione del dissalatore di Mola - posto che tale impianto per sue caratteristiche ed ubicazione è incompatibile con l’inserimento nel territorio di un’isola facente parte del Parco dell’Arcipelago Toscano - fornendo al tempo stesso risposte concrete alle istanze di adduzione idrica dell’Isola d’Elba.
Queste le iniziative che abbiamo assunto e che assumeremo anche con il mio concreto apporto, nella consapevolezza di doverci coordinare con grande attenzione con il bene della cittadinanza che rifiuta recisamente e giustamente la realizzazione di un progetto dannoso, fermo restando che non esiteremo in ogni caso a procedere giudizialmente qualora costretti.
Avv. Laura Di Fazio
Assessore del Comune di Capoliveri
Voglio condividere l'ottimo consiglio che hai dato all'ormai vecchio ex SINDACO Dott. Barbetti. Spero per lui che ne prenda atto. Buon anno a tutti.
[COLOR=darkblue][SIZE=2] OPERAZIONE “FRONTIERE TRACCIABILI”. SEQUESTRATE 3 TONNELLATE DI PRODOTTI ITTICI. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/ciccia.JPG[/IMGSX] Tre tonnellate di prodotti ittici e 1 attrezzo da pesca sottoposti a sequestro, 45 operatori multati per un totale di 70.000 euro di sanzioni, 247 ispezioni, 45 illeciti di cui 1 a carattere penale. Si sintetizzano così i dati - a livello regionale - dell’operazione di controllo sulla filiera della pesca, in mare e a terra denominata Frontiere tracciabili, condotta dalla Guardia costiera della Direzione marittima della Toscana durante il periodo delle festività natalizie in cui, nonostante il frangente emergenziale in atto, la domanda di prodotti ittici è aumentata in maniera esponenziale. L'operazione complessa, partita all'inizio di dicembre, si inquadra nel più ampio contesto nazionale, perché disposta su tutto il territorio dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto e ha visto impegnati gli ispettori pesca in una serie di mirati controlli concentrati soprattutto sulle grandi piattaforme logistiche di distribuzione, ove peraltro principalmente viene accentrato anche il prodotto ittico proveniente dall’estero. Le verifiche, mirate a tutelare in particolare il "made in Italy" si sono svolte presso i punti di ingresso nel territorio italiano come il porto di Livorno, presso i depositi delle società di importazione nell’entroterra toscano nonché presso i rivenditori all’ingrosso e si sono focalizzati sulla verifica della bontà dei prodotti della pesca importati, alla corrispondenza dei requisiti di qualità e tracciabilità, garantendo tutte le informazioni necessarie ad attestarne la loro provenienza legale. Ed è proprio nel corso di una verifica ispettiva effettuata nei magazzini di una Società di importazione di alimenti, sita a Campi Bisenzio (FI), gestita da una società amministrata da un cittadino di nazionalità cinese, che la Guardia Costiera di Livorno ha sequestrato alcune partite di prodotti ittici, oltre 2 tonnellate, importati dal sud Africa e commercializzati sul territorio nazionale con denominazioni risultate non conformi rispetto a quanto previsto dal Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali in data 22 settembre 2017 che indica le denominazioni commerciali da attribuire alle specie ittiche di interesse commerciale italiano. In merito a tale verifica, sono tuttora in corso ulteriori accertamenti al fine di stabilire se il titolare della società sia in possesso dei dovuti documenti inerenti alla tracciabilità commerciale. A Livorno e Firenze, invece, gli ispettori pesca della Guardia costiera hanno eseguito controlli presso due distinti grossisti e anche in questo caso circa 800 Kg di merce, risultata scaduta e in parte priva di documenti attestanti la tracciabilità, sono stati immediatamente sottoposti a sequestro amministrativo. Ai titolari degli esercizi sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 5000 euro.
Durante un controllo in mare, finalizzato alla repressione dei fenomeni di pesca illegale, un peschereccio di Castiglioncello è stato sorpreso ad operare con una rete a strascico non conforme alla normativa nazionale ed europea, perché dotata di maglie inferiori all’ampiezza minima consentita, un artifizio costruttivo capace di arrecare gravi danni alle risorse ittiche e all’ecosistema marino per la potenziale cattura di specie in fase di crescita. È così scattato il sequestro, oltre che delle reti illegali, anche del pescato, donato a enti caritatevoli e da questi distribuiti a famiglie bisognose. Al comandante dell’imbarcazione è stata comminata una sanzione di 2.000 euro.
SANITA' CHIACCHIERATA.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/galletti.JPG[/IMGSX] I due galli cedroni continuano a beccarsi.
Un urogallo battezza l'altro come " Don Chisciotte della Sanità". Soprannome gramo come se noi si lavorasse in uno sgangherato mulino a vento e non in un ospedale tra l'altro diretto dallo stesso urogallo.
Il " Don Chisciotte della Sanità" etichetta l'altro tetraone il "Rodolfo Valentino del Distretto" come se in tasca non avesse lo stetoscopio ma uno specchietto.
Il "Don Chisciotte" gira tra corridoi e androni salutando a dx e a manca per avere qualche notizia o una indiscrezione. (tenga qualcosa per sè)
"Rodolfo Valentino" tra una sigaretta e l'altra spera che si avvicini un qualche microfono. Inopportuna l'intervista dei giorni scorsi . (il silenzio è d'oro).
In definitiva questi galli cedroni anche se noiosi fanno parte dell'arredamento che molte volte è inguardabile.
Barbetti, i Capoliveresi stanno imparando a conoscere questa amministrazione, trasparente, unita, partecipe ai bisogni di TUTTI i cittadini, pronti ad ascoltare e a INCONTRARE i cittadini, Tutti. Nel palazzo comunale non esistono più porte blindate, "filtri" di accesso e sindaco che "viveva" il suo ufficio in orari particolari, spesso orari non accessibili al pubblico. Il sindaco Montagna è sempre presente, potrei dire tutto il giorno, per 7 giorni a settimana e con lui gli Assessori e molti consiglieri. Anche i dipendenti hanno un'espressione rilassata. Non è corretto dire che ai Capoliveresi alcune cose da lei ritenute importanti e gravi, non interessano. I Capoliveresi hanno capito che già essersi liberati di lei è stato un passo importante e capiscono che lei
non accetta di rimanere nel suo angolino. Alcuni suoi concittadini l'hanno invitata a rilassarsi, altri hanno smentito certe sue insinuazioni infondate. Voglio unirmi anche io, la vedo molto stanca e provata, si riposi, si rilassi e si goda questi ultimi giorni dell'anno. Magari inizi a scoprire una sua particolare attitudine e si dedichi a quell'hobby, faccia il nonno, non tutti hanno il tempo che ha lei per giocare con i nipotini oppure si dedichi al volontariato... Ci sono mille cose da fare oltre alla politica. Lei ha già dato, lasci spazio ai giovani. Buon Anno
Risposta al sig Albereto
Egregio L albergo sanitario e in località Lacona Hotel Cap Nord Può ospitare circa 60 persone fornisce anche il vitto tutto a spese dell Asl . I cittadini ne devono subito far richiesta qualora ritenessero giusto allontanarsi dalla propria abitazione x mancanza di spazio adeguato ad un corretto isolamento . Concordo sul fatto che di questa possibilità x i cittadini contagiati sia stata fatta poca pubblicità , e per questo che ho ritenuto...,,,,,,,, fare L interesse dei cittadini . Luigi Lanera
Vista la confusione si precisa che all'Elba esiste un albergo a Lacona con il quale l'asl ha deliberato una convenzione per n. 20 camere per cui paga vuoto per pieno secondo le direttive regionali. la convenzione prevede che in caso di occupazione da parte di pazienti covid - che devono essere asintomatici o paucisintomatici - altrimenti sarebbero dirottati ad altre strutture sanitarie di cura - l'asl provvede a pulizie - fornitura biancheria - e vitto, nonché ad assistenza infermieristica se necessaroi e controlli da parte dei medici USCA.
La possibilità di alloggiare in hotel, OVVIAMENTE, viene proposta ma non imposta. Fortunatamente non siamo in Cina. Inoltre quando un familiare viene individuato come positivo ha già convissuto per qualche giorno con i propri familiari. Solo nei casi in cui le condizioni abitative sono ritenute inadeguate il Sindaco su richista dell'ASL può obbligare all'albergo sanitario. Ripeto: fortunatamente non siamo in Cina!
INSIEME CONTRO IL VIRUS
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/cct.JPG[/IMGSX] Parte con il nuovo anno, la campagna “Insieme contro il virus”, ideata da CTT Nord e CAP in collaborazione con l’Azienda Speziali Laurentiani, che ha origine a Perignano (Pisa) nel 1821.
L’iniziativa è rivolta agli abbonati al mezzo pubblico dei territori di Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara dove CTT Nord svolge il servizio oltre che di Prato ed Empoli sotto la competenza di CAP.
A partire infatti dal mese di Gennaio 2021, gli abbonati al bus riceveranno in omaggio una bustina di gel igienizzante riutilizzabile in più momenti, utile per disinfettare le mani e contrastare così la diffusione del Coronavirus.
La distribuzione delle bustine avverrà presso le biglietterie CTT Nord e CAP e in alcuni altri punti individuati dalle aziende:
CASTELFRANCO DI SOTTO Viale Europa
CECINA Piazza della Libertà
EMPOLI CAP Piazza Don Minzoni
FIRENZE Largo Alinari
LARDERELLO Via di Possera
LIVORNO Largo Duomo
LUCCA Piazzale Verdi
PISA Sesta Porta
PONTEDERA Via Sacco e Vanzetti
PORTOFERRAIO Viale Elba
PRATO Piazza Stazione
EDICOLA MARCHETTI Carrara - Piazza Matteotti
BAR TROCADERO Aulla - Viale della Resistenza, 9
VIAREGGIO Piazza D'Azeglio
VOLTERRA Piazza Ginori Conti
Questa nuova iniziativa è un’ulteriore azione concreta che CTT Nord ha messo in campo per convivere con il virus in sicurezza. CTT Nord ricorda che, attraverso sanificazioni giornaliere e quindicinali dei propri mezzi oltre che speciali per le condotte interne dell’aria calda e fredda, si impegna a contrastare il virus sul campo impiegando risorse, personale e mezzi di eccellenza.
La Società agricola Speziali Laurentiani s.a.s. è un’azienda specializzata nella coltivazione e trasformazione di piante officinali e nella conseguente produzione di cosmetici, caratterizzati da formulazioni ad impronta naturale, contenenti materie prime e principi attivi di origine vegetale.
Vincitrice del premio nazionale Coldiretti OSCARGREEN 2007 e 2019, per il rapporto con il consumatore, la Speziali Laurentiani non si limita a produrre e fornire cosmetici ai propri clienti ma tende ad instaurare un rapporto di collaborazione duraturo nel tempo. In questa ottica, risulta fondamentale il risultato di un’attenta e costante opera di ricerca e sviluppo mirata alla lettura delle tendenze di mercato.
CTT Nord e CAP ringraziano Speziali Laurentiani per gli omaggi messi a disposizione degli abbonati al mezzo pubblico.
Approvata la nuova convenzione della GAT.
Con l’ok di Rio la Gestione Associata per il Turismo prosegue la sua attività a sostegno dello sviluppo del territorio. Montagna “La Gat è una risorsa, lavoriamo insieme per garantire un futuro alla nostra isola”.
La nuova convenzione della Gestione Associata per il Turismo ha ottenuto l’ok da parte di tutte le amministrazioni comunali. Con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Rio, della delibera contenente il rinnovo della convenzione, la Gestione Associata per il Turismo si avvia verso il 2021 certa di poter proseguire il percorso di promozione turistica e valorizzazione del territorio compiuto sino ad oggi.
“Ci siamo doverosamente allineati alla linea comune elbana nell’approvare uno schema di convenzione che riteniamo debba essere migliorato. – ha commentato il Sindaco di Rio Marco Corsini - La Gestione Associata è una risorsa per il Territorio e noi ovviamente continuiamo a crederci, ma dobbiamo lavorare per renderla sempre più giusta e funzionale”.
“I Sindaci e le amministrazioni comunali hanno lavorato coese” spiega Walter Montagna, Sindaco di Capoliveri, Comune capofila della Gat – “Abbiamo preso atto sin dall’inizio che bisognava intervenire su una realtà istituzionale sicuramente efficiente, che stava, però, proseguendo il suo percorso politico amministrativo nella totale incertezza. La convenzione doveva essere approvata da tutti e convintamente. Non era più possibile andare avanti con proroghe come era stato fatto sino ad oggi. Accogliendo le istanze di tutti i sindaci e tenendo conto delle sensibilità di ognuno, - prosegue il Sindaco di Capoliveri - abbiamo ottenuto l’importante risultato di una convenzione che ci consentirà di lavorare serenamente per l’imminente futuro. La Gat è una risorsa fondamentale e irrinunciabile, uno strumento imprescindibile per sostenere lo sviluppo economico-sociale dell’Isola d’Elba – conclude Montagna –. Dovremo ulteriormente limare le modalità di gestione e attuazione dei programmi da parte della GAT, ma da questo primo risultato ottenuto con l’approvazione unanime della Convenzione, oggi ripartiamo per consolidare ulteriormente la collaborazione fra i nostri enti e fra i comuni e il territorio”.
Il responsabile dell’Ufficio istruzione e servizi sociali comunica che dal 1/1/2021 la tesoreria comunale del comune di Capoliveri sarà la Banca di Credito Cooperativo di Castagneto con Agenzia aperta al pubblico anche a Capoliveri.
Si invitano i cittadini che devono effettuare pagamenti allo sportello per servizi a domanda individuale (refezione scolastica, servizio di trasporto scuolabus, assistenza domiciliare e pagamento canoni di locazione alloggi comunali non ERP) a rivolgersi, dunque, al nuovo Istituto di Credito.
Coloro che sono in grado di effettuare i pagamenti mediante home banking possono effettuare i bonifici sul nuovo IBAN di seguito indicato:
IBAN IT 15 E 03599 01800 000000158482 Codice BIC/SWIFT CCRTIT2TXXX
CASSA CENTRALE BANCA - CREDITO COOPERATIVO ITALIANO S.p.a.
INCOMPETENZE, RITARDI E TANTE PAROLE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/randagi.JPG[/IMGSX] In riferimento all'articolo apparso sulla stampa, a firma Animal Project Onlus, e riguardante la realizzazione del canile comprensoriale voglio evidenziare che questo è solo l'inizio della dimostrazione di assoluta incompetenza di questa amministrazione. A meno che intorno al canile non si tratti solo di incompetenza ma ci siano altri, nuovi e diversi interessi....
Queste ultime parole da me scritte, mi hanno fatto riflettere che sono a conoscenza di così tante situazioni di dubbia legalità che a volte mi faccio paura da solo!
Dopo ci sarà da affrontare la questione del dissalatore in merito alla quale nulla è stato fatto in questi ultimi 6 mesi (in Italia quando non si vuole fare nulla si fanno le commissioni o gli osservatori) ma per la quale in campagna elettorale era stato sbandierato il suo blocco.
Infine ci sarà il problema della inidonea e sprovveduta gestione della GAT che nulla ha ancora fatto nè programmato per la stagione 2021 oramai alle porte.
Sono mesi che scrivo che come minimo sono incompetenti e menefreghisti ma sembra che ai capoliveresi interessi poco. Vediamo se gli altri Sindaci e tutti gli elbani di buona volontà si svegliano e chiedono conto a questi dilettanti allo sbaraglio del loro immobilismo amministrativo anche a livello comprensoriale.
Dott. Ruggero Barbetti
Apprezzo il suo interesse sul funzionamento dell'Albergo Sanitario Covid 19, interesse che sarebbe opportuno fosse manifestato anche da qualcuno di quei tromboni blasonati che ogni tanto pontificano anche da questo blog sempre denunciando carenze e mai proponendo niente.
Sig. Lanera, di questo Albergo Covid non sono riuscito a sapere niente, nè dove si trova nè quante persone può ospitare e poi se si tratta di una sola struttura o ne esistono piu d'una.
Inoltre, che lei sappia, esistono proposte o progetti per predisporre ad Albergo Covid altre strutture visto che i contagi sono inevitabilmente destinati ad aumentare?
La ringrazio se vorrà contribuire ad informare gli elbani sulla questione visto che nessuna delle persone pubbliche preposte alla comunicazione si degna di farlo.
Alberto
Sig. La Nera, grazie per il suo interessamento, Lei ha pienamente ragione quando sostiene che i soggetto positivi asintomatici dovrebbero alloggiare in strutture i tipo albergo sanitario qualora non abbiano a disposizione una casa che permetta un'adeguato isolamento, SBAGLIA CHI LE HA DETTO CHE DOVREBBE ESSERE IL CITTADINO A CHIEDERE DI USUFRUIRNE, DOVREBBE ESSERE L'UFFICIO DELL' IGIENE PUBBLICA A PROPORLO !!!!!! Non tutti sanno che c'è questa possibilità, quindi prima di dire che dovrebbe essere il singolo cittadino a richiedere il Servizio bisognerebbe fare in modo che il cittadino ne fosse a conoscenza, basterebbe che quando l'ASL comunica la positività mettesse al corrente il paziente di questa opportunità.......
Chiedo a chi forse sa , l'ordinanza che tiene chiuso il cimitero comunale fino a quando sarà? E perché negli altri paesi dell'isola sono aperti? Grazie a chi vorrà rispondere
[COLOR=darkblue][SIZE=4] L’ANNO CHE VERRÀ [/SIZE] [/COLOR]
Tra poco finirà un altro anno , ancora una tappa della nostra vita.
Continuerò oggi, come ieri e domani a scrivere sul mio camminando delle banalità del nostro paese dando voce a tutti i camminatori che scriveranno su queste pagine, finché avrò voce parlerò ancora degli anni che passano, seguiterò a guardarli tutti uguali nel loro passaggio con l’unica discriminante di diversità, costituita oggi dalla grande pandemia che ci attanaglia con le sue paure , con la privazione non solo della nostra libertà ma anche di cari amici e di conoscenti strappati ai nostri occhi e al nostro cuore.
Tutti avremmo voluto che quest’anno finisse con gli stessi connotati degli altri anni, con le sue piccole storie, le consuete polemiche, le difficoltà, i successi, i retorici bilanci, e le decine d’irrealizzate promesse, ma nostro malgrado abbiamo vissuto e viviamo ancora uno scenario diverso.
Il nuovo anno è in arrivo , un altro anno che si annuncia più incerto degli altri, un anno da vivere con la speranza che noi isolani non subiremo altro ancora per capire ciò che è duro a capire dimostrando in questi tempi, di aver compreso veramente la nostra precarietà, quanto sia poco eclatante lo spettacolo di una politica fatta di golpisti , ladri e profittatori, imbroglioni e accaparratori, nani e ballerine, comici e clown, riciclati riesumati e confermati …. Scusate lo sfogo sarà la vecchiaia , o saranno le cose viste, le cose udite e vissute , ma ritengo vergognoso dare credito ai soliti capi-popolo che alzano la voce dall'alto dei loro scranni promettendo guarigioni e rinascite , vi siete mai chiesti se lo fanno veramente per noi, oppure solo per mantenere i loro intoccabili privilegi lucrati sulla nostra pelle .
Ciò che conta oggi amici miei , è la salute e la tranquillità di tutti davanti alla minaccia pandemica, davanti allo sfacelo economico, davanti all'incerto futuro dei nostri figli e nipoti, e credetemi, non servono, i discorsi di medici , scienziati o di una schiera di vassalli con la loro corte di valvassori, non basta per la nostra speranza perché la paura resta.
Insomma in questo fine anno non ci sarà il tradizionale rumore dei tappi di champagne che saltano , delle navi che suonano a festa e dei caroselli festaioli notturni , facciamocene una giusta ragione, stavolta sarà solo un passaggio che faremo in clausura con l’orecchio teso a udire non i clamori , le risa e i botti ma attenti a percepire buone notizie, per un vaccino, per una rinascita ad una nuova vita di speranza ….. facciamoli sinceri allora questi auguri, ne abbiamo bisogno tutti…davvero! ……
Come vecchio Capitano della barca di Camminando. Org a tutti voi auguro sinceramente.
Buon anno 2021….
[COLOR=darkblue][SIZE=2] CANILE/GATTILE COMPRENSORIALE: CHIEDIAMO RISPOSTE E SUBITO! [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/canile.JPG[/IMGSX] Fin dall’anno 1991 è stato previsto l’obbligo per i Comuni di effettuare il risanamento dei canili comunali esistenti e di costruire rifugi per i cani. Tale obbligo è stato ribadito dalla legge regionale toscana n.59/2009.
Rispetto all’attuale vicenda del canile comprensoriale, ometteremo tutta la cronistoria precedente, comunque spiacevole perché caratterizzata da progetti mai conclusi e soldi pubblici buttati via inutilmente.
Il 2 marzo 2015 esce un comunicato stampa dell’allora Sindaco di Capoliveri, Ruggero Barbetti, nel quale si annuncia che a Colle Reciso sarà realizzato un canile, un gattile, una città dei gatti e un pronto soccorso per animali, grazie a “un benefattore amico degli animali che farà una donazione a copertura dei costi per la realizzazione della struttura”. Si scoprirà successivamente che il benefattore è la Fondazione tedesca Bastet che ha deciso di finanziare la realizzazione di tale progetto destinando allo scopo una somma di ben 600.000 euro.
Da allora, sono passati 5 anni e mezzo, è stato portato avanti un lunghissimo e lentissimo iter politico e amministrativo che, in estrema sintesi, ha portato nell’anno 2018 alla costituzione di una gestione associata dei Comuni elbani “per la realizzazione e gestione di un canile/gattile comprensoriale, per la lotta al randagismo e per l’attivazione di un servizio di pronto soccorso veterinario H24”, sottoscritta da 6 Amministrazioni, con la sola esclusione del Comune di Porto Azzurro. Ente Capofila della Gestione associata è stato individuato il Comune di Capoliveri.
In data 16 gennaio 2020 il Sindaco di Capoliveri Andrea Gelsi convoca un incontro riservato alla Fondazione Bastet, presente con l’assistenza del proprio legale, agli altri Comuni elbani, alle associazioni animaliste e ai veterinari, nel corso del quale intervengono i progettisti Arch. Vivoli e De Fazio per illustrare il progetto esecutivo (per i non addetti ai lavori, il progetto esecutivo rappresenta l’ultima fase della progettazione ed è il presupposto per poter avviare una gara d’appalto per passare alla realizzazione dell’opera pubblica).
Non vi descriviamo la nostra emozione nel vedere concretizzarsi un sogno durato anni; possiamo finalmente apprezzare e toccare con mano i disegni di quello che a breve sarà il canile comprensoriale elbano, con 10 box per il ricovero dei cani e altri 5 box per il c.d. canile sanitario. All’interno della struttura anche la famigerata e tanto agognata clinica veterinaria h24 con ambulatorio, sala operatoria, infermeria e addirittura una annessa foresteria.
In tale occasione ci viene spiegato che il costo elevato dell’opera (circa 800.000 euro di cui 600.000 a carico della Fondazione e 200.000 già stornati dagli introiti del contributo di sbarco) deriva dalla localizzazione non proprio ottimale che richiederà ingenti opere di sbancamento e livellamento; emerge, inoltre, la necessità di apportare qualche modifica al progetto per renderlo più confacente alle richieste e all’idea iniziale della Fondazione di realizzare una struttura per il ricovero dei gatti; ma la riunione, anche dopo qualche tono acceso, si chiude all’insegna dell’ottimismo e della disponibilità a risolvere le divergenze, mettendosi subito al lavoro per migliorare il progetto. Da allora, nessuna notizia per diversi mesi, nel corso dei quali il Consiglio di Stato annulla l’elezione di Gelsi e decreta l’insediamento del nuovo Sindaco Montagna.
Siamo arrivati a dicembre 2020 e ufficialmente nessun aggiornamento sull’iter. E’ vero, in un anno orribile funestato dal Covid-19 in pochi si pongono il problema della mancanza del canile, gli unici che davvero sentono tale carenza sono coloro che operano nel soccorso degli animali, sono gli addetti ai lavori che si scontrano con l’assenza di strumenti adeguati per far bene il proprio lavoro, sono soprattutto coloro che sperano con tutto il cuore che venga costruita quanto prima la clinica veterinaria h24. Gli unici a farne le spese sono gli animali che muoiono a volte anche tra atroci sofferenze senza nemmeno la dignità di un antidolorifico o di una “dolce” morte.
Ma torniamo alla questione del Progetto canile/gattile. Ufficialmente non ci sono aggiornamenti, ma ufficiosamente ci risulta che sarebbe recentemente avvenuto un incontro tra il Comune di Capoliveri e la Fondazione Bastet all’esito del quale sarebbe stato convenuto di non proseguire nel progetto, sul quale, dunque, dopo quasi 6 anni di lavoro e ad iter quasi completato, sarebbe stata messa una pietra tombale.
Ad oggi, nessuna comunicazione ufficiale da parte del Comune Capofila della gestione associata, né degli altri Comuni.
Siamo stati davvero capaci di perdere un finanziamento di 600.000 euro? Un finanziamento che per ben 6 anni è stato mantenuto in vita grazie agli sforzi e alla tenacia della Fondazione che, anche con il supporto delle associazioni animaliste, ha sempre dovuto rincorrere e incalzare i nostri Amministratori per ottenere risposte concrete. Ci troviamo ancora una volta e, questa volta definitivamente, con un pugno di mosche in mano. Abbiamo quindi deciso di rinunciare al canile, al gattile e alla clinica veterinaria h24, con relativo servizio di reperibilità veterinaria? Nel silenzio più assoluto?
A questo punto ci sono altre domande in merito alle quali pretendiamo una risposta.
Intanto, chiediamo conferma al Comune Capofila rispetto all’accordo raggiunto con la Fondazione; chiediamo se gli altri Comuni facenti parte della gestione associata per il canile abbiano condiviso tale decisione o ne siano almeno a conoscenza; chiediamo che fine farà la gestione associata “per la realizzazione e gestione di un canile/gattile comprensoriale, per la lotta al randagismo e per l’attivazione di un servizio di pronto soccorso veterinario H24” ed il progetto esecutivo approvato; chiediamo di conoscere quanti soldi sono stati comunque stanziati dai Comuni nell’ambito della Gestione associata per il canile e quanti ne sono già stati spesi fino ad oggi. Chiediamo di conoscere come le amministrazioni comunali intendano adempiere agli obblighi previsti dalla normativa vigente, nonché alle esigenze imprescindibili del territorio.
Chiediamo che tali risposte vengano date pubblicamente, perché la questione non è riservata agli addetti ai lavori, ma coinvolge la popolazione intera e i molti turisti che ogni anno frequentano la nostra isola, dog friendly solo sulla carta.
Animal Project Onlus
€ 200.000 già stornati dagli introiti del contributo di sbarco
E SE IL "TRATTAMENTO" FOSSE NORMALITA'
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/infarto.JPG[/IMGSX] Non vorrei passare da guastafeste, Faber, ma è normale per un ospedale "trattare" un infartuato, negli anni passati, nell'Ospedalino Napoleonico l'equipe del dott. Guadagno, Danesi, Vecce, Giacomelli, Maroni e gli infermieri responsabili Adina e i compianti Battani e Roberto Senesi, senza i mezzi e i farmaci di oggi ne hanno trattati a decine, adesso articoloni, giornalate, applausi c'è addirittura chi si straccia la camicia urlando all'impresa epica!!
Vagliato caso per caso rimango comunque perplesso di questa esagerata enfatizzazione.
Un moderato saluto Stefano Ballarini