Non trovo la petizione su change.org... cosa hai inserito per la ricerca ??
https://www.change.org/p/sindaci-e-cittadini-blocchiamo-la-realizzazione-di-una-amp-all-isola-d-elba-tuteliamo-il-mare-e-le-persone?utm_content=cl_sharecopy_27773545_it-IT%3A1&recruiter=1185170474&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition
113256 messaggi.
la solita canea. questo il confronto sulla possibilità di pervenire alla istituzione di un area marina protetta.
stando al comunicato del Sindaco si è trattato, ad oggi, di fare una ricognizione su che cosa comporta una AMP con il supporto tecnico del direttore del parco e politico del presidente.
Se il modello è quello di Capraia, che però ricordiamolo non detiene in pratica spiagge o insenature praticabili, probabilmente le norme che regolano l'AMP sono improponibili o meglio sono proponibili per ambiti limitati e ben identificati, altrimenti si va in collisione netta con il turismo nautico e balneare.è pur sempre un provvedimento che interessa una realtà poco o niente antropizzata e ove in barca si va in numeri limitati, ma l'Elba è altra cosa.
Quindi chi controllerebbe il rispetto delle norme? i satelliti o uno stuolo di guardia parco marittimi quando non ci sono i guardia parco terrestri tanto che ogni dove ci sono discariche?
insomma approfondire fa bene però Zini renda pubbliche in streeming le sedute della commissione e per la prima che ormai è andata pubblichi un verbale con i contenuti di quanto detto e po ancora le norme che regolano le AMP.
almeno anche la canea si calma!
Elbani, SVEGLIA!
SIAMO APPENA 300 AD AVER FIRMATO.....DOBBIAMO ARRIVARE A QUALCHE MIGLIAIA....
poi non venite a lamentarvi a cose fatte.
Più che una petizione su change.org deve essere creato un comitato che si faccia sentire.
CIPOLLINI TESTIMONIAL? UN ERRORE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/barbetti.JPG[/IMGSX] Quando il Sindaco Andrea Gelsi insieme a me, a Claudio Della Lucia e a tutti i sindaci elbani ha deciso di accogliere il campionato del mondo di Mountain Bike, mai avremmo pensato ad una gestione da parte dell'Ente così approssimativa dell'evento. Un'Amministrazione comunale completamente assente ha caricato tutto sulle spalle della Asd Capoliveri Bike Park e del suo Presidente che invece andavano e vanno aiutati e supportati passo passo per organizzare un evento mondiale così complesso. Non so chi abbia scelto Cipollini, ma chi lo ha fatto deve dare subito le dimissioni. E' un atto dovuto nei confronti delle donne di Capoliveri e dell'Elba tutta. Qui le scuse non bastano, chi ricopre ruoli di amministratore pubblico deve rendere conto ai cittadini dei propri errori, a meno che non sia attaccato alla poltrona. Il Comune di Capoliveri e l'Isola d'Elba devono prendere le distanze da un personaggio che, come scrive Il Tirreno nell'edizione di oggi 12 marzo "Non è solo accusato di essere un violento, Mario Cipollini. È già rinviato a giudizio per maltrattamenti contro la ex moglie. Le udienze che si sono tenute, in tribunale a Lucca, finora sono state drammatiche. Le parole della sua ex moglie hanno fatto il giro del mondo: lui che la picchia, le punta una pistola alla tempia nella loro camera da letto; lui che la afferra alla gola nella palestra dove lavora (con il referto confermato in aula dai medici). Lei che organizza la fuga da casa, giorno dopo giorno, buttando gli abiti dalla finestra e riempiendo gli armadi con vestiti vecchi per non farsi scoprire".
Sono un garantista, ma si deve evitare che Cipollini, con le gravi accuse che lo riguardano, sia il testimonial di una manifestazione mondiale che potrebbe rivelarsi un boomerang per la promozione della nostra isola.
Ruggero Barbetti
PETIZIONE ONLINE SU AMP
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/amp.JPG[/IMGSX]
Buongiorno a tutti, a seguito delle ultime mosse del consiglio Comunale di Portoferraio riguardo all’area marina protetta, abbiamo ritenuto necessario avviare una petizione online per dimostrare realmente agli amministratori Elbani e non solo, che l’idea di istituire un area marina protetta all’Elba e nell’Arcipelago Toscano non è condivisa da tutti.
Pertanto chiediamo a tutti coloro che fossero interessati a far si che l’iter di istituzione della AMP non sia avviato, a firmare questa petizione e a condividerla con gli amici e conoscenti.
https://www.change.org/p/sindaci-e-cittadini-blocchiamo-la-realizzazione-di-una-amp-all-isola-d-elba-tuteliamo-il-mare-e-le-persone?utm_content=cl_sharecopy_27773545_it-IT%3A1&recruiter=1185170474&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition
[COLOR=darkblue][SIZE=2] CONTROLLI SULLA FILIERA ITTICA – CHIUSA UNA PESCHERIA A PRATO. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/frodo.JPG[/IMGSX] Gli ispettori pesca della Guardia Costiera di Livorno e i funzionari dell’Azienda U.S.L. di Prato del Dipartimento della prevenzione - Unità Sicurezza alimentare - hanno eseguito, nel più ampio contesto di collaborazione previsto da uno specifico protocollo di intesa tra Regione Toscana e Direzione marittima di Livorno, una verifica ispettiva congiunta presso una pescheria di Prato gestita da cittadini di nazionalità cinese. L’attività è stata svolta in sinergia tra due istituzioni deputate al controllo, la prima (Capitaneria di porto – Guardia Costiera) per la tutela della risorsa ittica e per la garanzia delle informazioni al consumatore, la seconda (Azienda U.S.L) per gli aspetti di salvaguardia della salute pubblica. Nel corso degli accertamenti sono state riscontrate diverse tipologie di illecito. Tra le più gravi la mancata esibizione della documentazione di tracciabilità, la violazione dei requisiti generali igienico-sanitari e l’introduzione sul territorio nazionale di crostacei, provenienti dalla Grecia, senza aver informato preventivamente l’Ufficio veterinario per gli adempimenti comunitari (UVAC) per le necessarie verifiche sanitarie. Durante gli accertamenti, che hanno riguardato il controllo della documentazione di accompagnamento dei prodotti ittici, risultata carente o in qualche caso completamente assente, gli ispettori della Guardia Costiera, visionati alcuni esemplari esposti nei banchi di vendita al dettaglio, hanno poi passato al setaccio le celle-frigorifero rinvenendo prodotti privi di tracciabilità e di dubbia provenienza.
L'Autorità Sanitaria ha disposto, invece, la chiusura temporanea della pescheria per le gravi carenze igienico sanitarie riscontrate, fino al ripristino delle condizioni di idoneità alla detenzione e alla vendita dei prodotti ittici.
Circa un quintale di merce risultata non idonea al consumo umano è stata sottoposta a sequestro amministrativo.
Ai fautori di tali condotte illegali, che costituiscono attentato alla salute pubblica, con conseguente pericolo per la sicurezza dei consumatori, ignari dell’acquisto o del consumo di un prodotto non controllato igienicamente, verranno applicate dalle Autorità deputate al controllo le sanzioni previste in questi casi.
Testimonial a un'iniziativa ciclistica all'Elba, è sotto processo per violenza sull'ex moglie
L'imbarazzante Mario Cipollini e quel "non ci avevo pensato"
ILARIA BONUCCELLI – Il Tirreno 12/03/2021
Non ci hanno pensato. Non ci ha pensato la Regione. Non ci ha pensato il Comune di Capoliveri. Non ci hanno pensato gli organizzatori dell'Elba né l'Unione ciclistica internazionale. Non ci ha pensato nessuno alle conseguenze di scegliere Mario Cipollini, il velocista, l'ex campione del mondo, il Re Leone iridato, come testimonial dei mondiali di Mountain bike Marathon del 2021 in Toscana. Tutti concentrati sullo sportivo, nessuno sul fatto che è un uomo accusato di violenze sulla moglie. Non è solo accusato di essere un violento, Mario Cipollini. È già rinviato a giudizio per maltrattamenti contro la ex moglie. Le udienze che si sono tenute, in tribunale a Lucca, finora sono state drammatiche. Le parole della sua ex moglie hanno fatto il giro del mondo: lui che la picchia, le punta una pistola alla tempia nella loro camera da letto; lui che la afferra alla gola nella palestra dove lavora (con il referto confermato in aula dai medici). Lei che organizza la fuga da casa, giorno dopo giorno, buttando gli abiti dalla finestra e riempiendo gli armadi con vestiti vecchi per non farsi scoprire. Queste parole arrivano ovunque nel mondo meno che a Firenze, in Regione, e all'Elba, agli organizzatori dei mondiali, della Mtb Marathon, la Asd Capoliveri Bike park, associazione che pensa di poter utilizzare un grande evento sportivo (indiscutibile) per lanciare l'isola. Per garantirle visibilità fuori stagione. Per questo ha afferrato al volo l'occasione che si è presentata a settembre quando la Colombia ha cancellato il mondiale di Mountain bike già programmato a Manizels, anche se i tempi di organizzazione erano (e sono stretti). Un anno per mettere su un mondiale è nulla. Anche se si tratta di una disciplina di nicchia. Anche se l'evento costa "appena" sui 300 mila euro e l'Unione ciclistica internazionale te ne chiede 100 mila per portarlo all'Elba. I soldi, comunque, si possono trovare. Non può essere la società sportiva a metterceli. Ma gli enti pubblici sì. Però, serve, un testimonial. E allora ecco che l'assessore allo sport di Capoliveri esce con l'asso nella manica: Re Leone. Il professor Enrico Castellacci, già medico della nazionale Mondiale di Marcello Lippi, è un ortopedico di grandissima fama. Per di più è conterraneo di Cipollini. E - come ammette in un'intervista lo sprinter - «mi ha rimesso in piedi più di una volta. Se sono qui, a questi mondiali è per Enrico». Il professore non nasconde che quando «l'organizzazione ha pensato a un grande campione, toscano, ma con risultati a livello nazionale e mondiale si è concentrato sulla carriera sportiva. Non ha considerato le vicende personali». Che, però, esistono. E pesano. Tanto che il 22 marzo Cipollini sarà chiamato a testimoniare in tribunale a Lucca. In quell'occasione dovrà controbattere anche agli episodi raccontati, ad esempio, dall'ex cognato, portiere di Serie A o dalla figlia dell'attuale compagno della sua ex moglie. Eppure a nessuno importa di questo. La Regione si sfila dicendo che «non abbiamo scelto noi il testimonial, ma l'associazione organizzatrice del Mondiale». Però figura fra quelli che pagano. Solo che non si sa quanto «perché a oggi non ci sono delibere con fondi stanziati». L'associazione sportiva elbana non ha scelto il testimonial perché si occupa della logistica. Alla fine Cipollini c'è perché è un nome, serve, attira (soprattutto sponsor) ma non lo ha scelto nessuno. Solo Castellacci ci mette la faccia. E ammette: «La violenza di genere è un fenomeno grave, da non sottovalutare, che mi trova sempre al fianco delle donne. Però, non risulta che Mario sia stato condannato e se siamo garantisti questo dobbiamo valutarlo». Un principio sacrosanto. E allora perché non aspettare la fine del processo? Non ci sono altri testimonial credibili in Toscana? E siamo sicuri che associare l'immagine della Toscana a una persona accusata di violenza sulla ex moglie sia un buon investimento? Anche su questo bisognerebbe riflettere. Soprattutto se a pagare l'investimento sono i cittadini.
Circa un mese fa la società Atletica Elba ha avvertito noi genitori che gli allenamenti erano sospesi. Senza entrare nei dettagli ci hanno spiegato che c'erano dei problemi burocratici riguardo l'uso della pista. Poi, dopo diverse settimane, ci hanno informato che il Comune ha dato la disponibilità ai giovani atleti di utilizzare provvisoriamente la pista, dietro formalizzazione di una istanza in tal senso. Il tutto in attesa di definire meglio con le varie società l'utilizzo definitivo dell'impianto sportivo. Mercoledì scorso, quindi, i nostri ragazzi sono potuti tornare a correre in pista e il lucchetto che chiudeva il cancello è stato tolto. Senza voler entrare nel merito della questione, senza voler dare torti o ragioni, e certi che il Vice Sindaco Baldi si sia mosso nei limiti della legalità, noi genitori vorremmo ringraziarlo per aver anteposto a tutto il benessere di questi bambini e ragazzi in questo periodo disgraziato in cui è rimasto loro solo lo sport.
Un gruppo di genitori dell'Atletica Elba
Gli impianti sportivi devono essere gestiti dalla associazioni sportive dilettantistiche (quelle vere). Punto.
Il Comune dovrebbe munirsi di un bel regolamento all'uso degli impianti sportivi, fare un bel bando per assegnare la gestione di tutti gli impianti sportivi comunali, andando incontro alle spese che le ASD dovrebbero sostenere.
Ogni anno potrebbero fare un bando per assegnare contributi economici alle ASD gestori degli impianti e via.
Manutenzione ordinaria a carico del gestore, straordinaria a carico del comune.
Sarebbe tanto semplice.
Mi sembra che il problema finalmente sia venuto fuori, lo sport a Portoferraio è stato annientato da questa Amministrazione, io ho sempre fatto Sport e per dare un colpo al cerchio e una alla botte come dicevano i nostri vecchi, devo dire che Assessori allo Sport a Portoferraio ce ne sono stati molti ma io vorrei evidenziare l'impegno messo da tre di loro, Marcello Giardini, che riusci a far costruire e inaugurare il Palazzetto Monica Cecchini, Camilla Bonelli che è sempre stata presente e ha fatto partire diverse manifestazioni, tipo il Giro Podistico, festa del Pulcino ed altre e poi Adalberto Bertucci sempre pronto e presente ad ascoltare e ad incentivare lo Sport anche lui organizzando manifestazioni importanti.
Questi sono assenti in tutto, la Pista di San Giovanni fatta fra il 2003 e il 2005 quando Assessore allo Sport era il Bertucci, e poi inaugurata nel 2005 dal Presidente della Comunità Montana di allora Danilo Alessi, adesso non si sa più chi deve gestirla, se l'Elba Rugby, o la Cosimo, ma perchè non far fare un accordo all'Elba Rugby e la società di atletica? Ci vuole tanto? Io a volte non capisco..... questa Amministrazione ha fatto si di evidenziare che ci sono società sportive di serie A e di serie B. Speriamo che qualcosa cambi presto
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LEGGENDA METROPOLITANA O RISSA QUOTIDIANA?
E se davvero davvero non fosse leggenda metropolitana ma una verità, quella trapelata dai potenti corridoi pasticceri della lite tra i nostri due massimi Chef tanto che il responsabile della pregiata pasticceria urlando ai sottoposti avrebbe minacciato le dimissioni? Certo che per noi che in fine dei conti siamo i loro datori di lavoro vorremmo sapere che fine farà lo sport del dolce di casa nostra praticato dai nostri figli e sembra oggetto della lite ormai da tempo annunciata , risomma se il diavolo e l’acquasanta hanno un conflitto di potere tra loro l’augurio che possiamo fare e che continuino a litigare ma almeno si togliessero da quelle stanze e come si diceva quando eravamo bimbi quando le promettevamo …ci vediamo fuori ( anche dai c…..sussurrano le malelingue )
[COLOR=darkblue][SIZE=3] LOCMAN SPA INCORPORA GENESI SRL [/SIZE] [/COLOR]
Il Gruppo elbano di orologeria made in Italy ha finalizzato il processo di fusione incorporando Genesi, storica società di produzione dell’orologeria italiana, sotto il cappello Locman SpA. L’operazione finanziaria condotta da Locman SpA si impegna a mantenere i servizi industriali offerti da Genesi già in essere presso la sede di Milano.
L’avventura di GENESI nasce oltre 50 anni fa, con Luigi Leandri che alla fine degli anni 60 apre un’officina meccanica per lavorazioni di precisione. Nel 1971 l’attività si specializza definitivamente nella produzione di orologi conto terzi e Luigi viene affiancato del fratello più giovane, Armando. Grazie alla crescente domanda delle marche svizzere che si rivolgono in Italia per produrre componenti e orologi di alta qualità, negli anni 70 il comparto industriale dell’orologeria italiana cresce a dismisura. Così i fratelli Leandri, per allargare l’attività, affittano uno stabile in zona Barona dove l’azienda viene divisa in due reparti distinti: da una parte l’officina meccanica per la produzione di casse e bracciali, dall’altra l‘assemblaggio orologi dove vengono montati i movimenti per arrivare al prodotto finito. Ben presto sorge la necessità di allargarsi ulteriormente e l’azienda, con oltre 60 dipendenti, arriva a produrre mezzo milione di orologi all’anno.
Sul finire degli anni 80 inizia la collaborazione con LOCMAN. Nascono così i primi orologi LOCMAN prodotti da GENESI in radica di erica della macchia mediterranea. Ed è subito un successo grazie anche all’ingresso del Presidente di Hublot, Carlo Crocco, nel capitale sociale di LOCMAN, le vendite aumentarono in modo importante.
Negli anni 90 il mercato dell’orologeria subisce una trasformazione a causa dell’estremo oriente che, con un potenziale produttivo a basso costo, mette in crisi la filiera produttiva italiana, provocandone un forte ridimensionamento.
Nell’anno 2000 viene lanciata a livello internazionale la linea LOCMAN Sport in alluminio, che assorbe quasi tutta la produzione di casse e componenti di GENESI.
LOCMAN, uno dei pochi marchi indipendenti presenti sul mercato, nel 2003 rafforza l’alleanza con GENESI di cui acquista quote pari al 60% per poi arrivare nel 2009 con l’acquisizione del 100% e la decisione dei fratelli Leandri di ritirarsi e lasciare a disposizione di LOCMAN un eccezionale patrimonio umano, brevettuale e tecnologico.
GENESI dal 2010 è situata presso il quartiere milanese di Porta Romana ed ha continuato a operare producendo orologi per prestigiose marche del settore. Inoltre ha portato avanti sinergie industriali, tipiche dell’alta orologeria, con la sede di LOCMAN a Marina di Campo.
“Abbiamo portato a termine un progetto iniziato 18 anni fa e grazie all’ unione tra GENESI e LOCMAN contiamo di tenere in vita una parte rilevante della tradizione dell’orologeria italiana sulla base di una passione ancestrale che trae origine da Galileo e non si è mai spenta. La sfida per l’orologeria italiana è quella di saper dare valore alle nostre eccellenze produttive ed ingegneristiche. Non è un caso se alcuni tra i migliori tecnici orologiai del mondo sono italiani”, racconta Marco Mantovani Presidente di LOCMAN.
“Oggi però voglio ringraziare la genialità e le qualità manageriali di Luigi e Armando Leandri, a cui LOCMAN e tutto il nostro settore devono moltissimo”, conclude Marco Mantovani.
LOCMAN
LOCMAN è nata all’Isola d’Elba nel 1986. Punta di diamante dell’Orologeria Italiana, LOCMAN rappresenta l’incontro tra stile italiano, tradizione orologiere toscane e nuove tecnologie produttive. La sede di LOCMAN si trova a Marina di Campo, all’Isola d’Elba, a pochi metri dal mare con uffici dislocati a Firenze, Milano, New York, Hong Kong e Tokyo. Gli orologi LOCMAN si distinguono per i materiali innovativi, come il titanio, la fibra di carbonio, l’alluminio e altre leghe hi-tech. Attuali, sportivi, ultra-leggeri e resistenti, sono apprezzati da un pubblico esigente, alla ricerca di qualcosa di unico e speciale, di tendenza ma mai gridato. Sono trascorsi trent’anni e osservando il percorso si apprezza il taglio di tanti traguardi eccellenti, come la realizzazione nel 2003 della prima cassa al mondo totalmente in carbonio o l’apertura nel 2006 della Scuola Italiana di Orologeria, accademia interna per la formazione di personale specializzato e per la creazione di movimenti inhouse.
Radio News 24 si occupa di un’azienda elbana, la Soul Sport
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/pugi.JPG[/IMGSX] E’ stata registrata in questi giorni l’intervista ad Alessandro Pugi, socio di Soul Sport srl, società elbana che si occupa della vendita di prodotti di abbigliamento sportivo e calzature sportive. Ai microfoni di Radio News 24, nella trasmissione condotta da Mauro Rodriguez, Alessandro Pugi ha parlato a lungo del marchio tutto elbano, dalla nascita fino ai progetti futuri. Durante l’intervista non sono mancati spunti di riflessione sul momento attuale e su come la clientela si adegua alle misure necessarie oggi. Naturalmente durante la trasmissione è stata fatta una panoramica sull’Isola d’Elba e sulle eccellenze che si contraddistinguono anche in ambito commerciale. La Soul Sport ha attualmente due punti vendita, uno a Portoferraio in via Manganaro 70 e l’altro a Porto Azzurro in via del Mercato Vecchio 10 e si contraddistingue per essere un’attività multimarca.
La trasmissione andràin onda a breve e sarà poi visibile sulla pagina Facebook della societa, Soul Sport abbigliamento sportivo e sul sito della società www.soulsport.it
COVID ELBA : vogliamo la verità !!!
Leggo sul report del Comune che abbiamo in questo momento 60 persone positive sull' Elba , e che da inizio pandemia ne abbiamo avute 865 confermate da tampone.
Sarebbe importante dire anche che fine hanno fatto le 805 persone che non sono più positive . Sono morte tutte ? O sono guarite tutte ? Si sono ammalate tutte ? O solo una minima parte ? Quante sono passate dalla terapia intensiva ?
Sappiamo per certo che se abbiamo tracciato 865 persone positive al test , almeno il doppio sono i positivi che il test non lo hanno fatto , perchè forse manco si sono sono accorti averlo il COVID . Sappiamo infatti che solo una minima parte si ammala o sviluppa sintomi. Insomma volete darci delle statistiche più complete ?
Per quel che ho letto ricordo solo 2 persone decedute e molto anziane con altre gravi patologie pregresse.
Insomma se siamo circa 30.000 i morti di COVID all' Elba sono stati meno 1 ogni 10.000 persone .
Esagerando 1 ogni 1000 positivi .
Purtroppo invece la musica cambia se guardiamo le statistiche di morte per tumore o altre malattie molto più pericolose e trascurate.
E' chiaro a tutti che il COVID è una malattia facilmente trasmissibile e serve prudenza , ma per fortuna per persone sotto i 70 anni e senza gravi patologie pregresse non è neppure da considerarsi una malattia grave. Nei giovani poi le forme gravi sembra siano rarissime . Insomma per loro pare sia molto più pericoloso il motorino.
Vorrei però che i nostri sanitari o politici ci dessero informazioni più complete . Perchè non lo fanno ?
O non ci vogliono spaventare troppo o viceversa se ci dicono la verità pensano che poi ci rilassiamo troppo. Questo però si fa con i bambini. Noi siamo adulti e vogliamo sapere la verità !!!
GRAZIE
Nessun politico iniziando dal Sindaco fino al Presidente del Governo può emettere un obbligo di permanenza domiciliare perché consiste in una sanzione penale restrittiva della libertà personale. (vedi link allegato) ma solo un giudizio penale con sentenza. https://m.ilgiornale.it/news/politica/covid-sentenza-violare-zona-rossa-non-reato-1930372.html
Chissà perché si infettano tutti i sinistri che non rispettano le regole del buon senso civico?
sinistra = anarchia?
‼
Il Comune di Portoferraio, in accordo con la ASL, ha deciso di effettuare le comunicazioni ufficiali in merito alla situazione Covid, 2 giorni a settimana, salvo eventuali emergenze/urgenze.
Pertanto le informazioni saranno date il MERCOLEDI' ed il SABATO.
Il Mercoledì faremo il report dei tamponi effettuati nel periodo compreso tra sabato e martedì, mentre il sabato, dei tamponi effettuati dal mercoledì al venerdì. In questa giornata, inoltre, faremo un aggiornamento complessivo dei dati relativi al nostro territorio.
✅ Per quanto riguarda l'aggiornamento dei dati, ovvero dei tamponi effettuati tra domenica e mercoledì 10 marzo, i NUOVI POSITIVI sono due:
- 1 è persona residente o domiciliata nel comune di Porto Azzurro,
- 1 è persona residente o domiciliata nel comune di Portoferraio.
❗ Attualmente i positivi sono 60, mentre, complessivamente, da inizio pandemia, i positivi sul nostro territorio sono stati 865.
....AMP.
Vorrei sapere che cosa si intende per ' modello Capraia '.
Limitazioni alla fruizione delle spiagge e delle acque del Comune??
Il nostro Sindaco , primo fra tutti, vive del lavoro delle attività che lavorano sul nostro territorio....che cosa pensa di fare.
Purtroppo personalmente non ne sono in grado, ma mi auguro che al più presto possa costituirsi un Comitato a protezione degli Elbani.
Non possiamo aspettare che i giochi siano già fatti, dobbiamo intervenire subito.
Sig. DI Tursi, sir. Camici, sig. La Nera, possiamo aiutarci per il bene collettivo, fate in modo che possiamo tutelarci, date vita ad un comitato e vedrete che le adesioni non mancheranno
PARCO NAZIONALE
Ho letto su Elbareport un articolo contro l' Eradicazione dei mufloni dall'Arcipelago. Pare che il Parco sia in procinto di sterminarli / eradicarli tutti. Ricordo che pochi anni fa il muflone era il simbolo del PNAT presente in tutte le copertine dei depliant ora è diventato il nemico numero 1.
Ma la cosa più sconvolgente scritta su questo articolo è che questa operazione, a cui sembra che si stiano opponendo i contadini gigliesi, costa oltre 1,5 milioni di euro !!!!
E questo forse chiarisce tutto.