L'elba conta poco non perchè qualcuno non si è trovato la poltrona, ma perchè la nostra struttura amministrativa e sociale vale meno di zero. 7 sindaci, una marea di seconde case, residenze di comodo e una stagionalità ridotta all'osso. Date queste premesse, che cosa volete contare?
113273 messaggi.
Ma perché in tutta l'Elba le operazioni di vaccinazione avvengono velocemente sopratutto nei fine settimana, a Capoliveri, dopo le 100 dosi riservate agli OVER 70, parenti e amici compresi UNDER 70, si è fermato tutto?
Chi mi sa dire qualche cosa in merito?
Anche per la questione vaccini la Regione Toscana ci ha abbandonati a noi stessi, tutti presi dai loro guai giudiziari. Vorrei ringraziare il secchetaio che alle regionali prometteva mari e monti ed invece.....neanche una poltroncina per lui si é trovato!
‼️ Aggiornamento situazione COVID
alle ore 21.00 del 9 Maggio 2021 ‼️
Oggi NESSUN NUOVO CASO POSITIVO.
Le persone attualmente positive sul nostro territorio risultano 10.
✅ Continua l’azione di monitoraggio delle situazioni al momento presenti da parte dell’ASL, contemporaneamente alla campagna di vaccinazione, che prosegue sia presso i medici di base che nei vari presidi allestiti dalla Asl.
🔴 Ricordiamo che il nostro territorio è in ZONA GIALLA. Raccomandiamo di rispettare le indicazioni: evitiamo assembramenti e portiamo sempre la mascherina.
Tutto dipende dai nostri corretti comportamenti!
MORTO SUB DURANTE IMMERSIONE NEI PRESSI DEL CASTELLO DEL BOCCALE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/boccale.JPG[/IMGSX] Questa mattina intorno alle 10.20 è pervenuta alla Capitaneria di Porto di Livorno, una segnalazione relativa ad un sub, di sesso femminile, in difficoltà nelle acque antistanti il Castello del Boccale, nel comune di Livorno.
Immediato l’invio in zona della dipendente motovedetta CP 866 con a bordo anche personale del 118.
La motovedetta giunta sul posto ha constatato che la malcapitata era già stata adagiata sulle vicine scogliere, dove il personale medico, arrivato sul posto via terra per prestare le prime cure, ne ha accertato il decesso.
Nel frattempo in zona erano intervenuti anche i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e l’elisoccorso.
Dai primi accertamenti pare che la vittima, una allieva che svolgeva un corso con un istruttore, abbia avuto un malore durante l’immersione a pochi metri dalla scogliera.
La persona deceduta era residente a Livorno.
Il magistrato di turno ha delegato alla Capitaneria di Porto di Livorno gli accertamenti per ricostruire l’accaduto.
L’Isola D’Elba nell’ultimo anno è stata risparmiata dalla tragedia della Pandemia, ma rischia adesso di essere travolta dalle sue conseguenze!
La nostra risorsa maggiore è il Turismo, mentre Procida è riuscita a vaccinare tutti i suoi abitanti, grazie all'intervento del suo Presidente di Regione, e Ischia, Capri e Lampedusa, stanno facendo lo stesso per attirare il maggior numero di turisti, l’Isola d’Elba è la Cenerentola delle Isole Minori!
La politica fallimentare del Presidente Giani, fa si che 8400 persone abbiano ricevuto la prima dose del vaccino Covid e solo 3600 la seconda. Gli altri Governatori hanno riconosciuto alle loro Isole, la fragilità sanitaria e la loro capacità di alzare il Pil regionale, Giani nel frattempo continua ad essere preso dalle vicende giudiziarie che stanno colpendo il PD.
L’Elba paga quindi una “Regione Matrigna” che considera gli Elbani cittadini di serie B, in tutti i servizi che deve erogare.
Chiediamo un cambio di passo, e ci auguriamo che l’incontro istituzionale con il Governo di qualche giorno fa, dove il Sindaco di Portoferraio era presente, porti a qualche risultato positivo.
Dobbiamo cercare di ottenere una maggiore attenzione e maggior rispetto, occorre rispetto per i nostri concittadini commercianti, imprenditori, albergatori, ristoratori.
Dobbiamo poter riaprire in sicurezza e recuperare il tempo perso.
Leggiamo che il Sindaco Zini sottolinea la necessità di dosi, ma gli vogliamo ricordare, se non se ne fosse accorto, che occorre far riposare i nostri medici e volontari che da qualche mese si adoperano alla vaccinazione.
Il nostro Ospedale ha personale qualificato, ma è anche grazie a tutto il personale medico e infermieristico già in pensione se la nostra Isola riesce a far fronte con dignità a questa situazione emergenziale.
Proprio per questo potevamo approfittare per avere qualche sostegno in più in termini numerici di operatori sul nostro territorio.
Per questo motivo cogliamo l’occasione di ringraziare tutti gli operatori e le Associazioni di Volontariato.
Adalberto Bertucci
Coordinatore Forza Italia Isola d’Elba
Responsabile Dipartimento Insulare Forza Italia Toscana
Tiziana Giudicelli
Azzurro Donna Isola d’Elba
DALLE POCHE OPPORTUNITA' DI CURA E DI PREVENZIONE AD ESSERE QUASI ABBANDONATI DALLA SANITA' PUBBLICA.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/mani.JPG[/IMGSX] In molti casi il Coronavirus non c'entra nulla come non c'entrano nulla gli operatori sanitari che con la propria umanità e professionalità sostengono la sanità Elbana.
Mercoledì 5 maggio scorso chi sostava, come noi, di fronte ad un ambulatorio per essere visitati, ha partecipato alla vera sensazione di ABBANDONO sanitario. Un Signore visibilmente preoccupato è stato invitato a sedersi in attesa che il medico che lo aveva visitato si recasse a chiedere per lui una TAC urgente per una evidente ombra, non ben definita, al polmone.
Poco dopo in evidente stato di delusione il medico riconsegnava l'impegnativa della TAC urgente poco prima compilata dicendole che in ospedale non era possibile farla e la struttura convenzionata qui a Portoferraio non poteva eseguirla quindi per l'urgenza doveva arrangiarsi. Lo scoraggiamento e lo sconforto di quel Signore ha contagiato chi sostava in sala di attesa.
Possibile che non si poteva trovare il modo per fare quella TAC? Possibile che nessuno abbia alzato il telefono per obbligare la Radiologia ad eseguire quell'importantissimo esame diagnostico visto che lo si fa nelle urgenze del pronto soccorso? Possibile che nessun Dirigente abbia alzato il telefono per chiedere alla struttura convenzionata di Portoferraio di fare questa TAC urgente?
Noi di Elba Salute abbiamo sentito in merito la Direzione della struttura convenzionata la quale ci ha risposto che se contattata avrebbe eseguita questa TAC di vitale importanza poichè non si lascia un paziente visibilmente scosso nella sua angoscia.
Ma forse chi doveva autorizzare quell'esame quella mattina aveva altro da fare di più urgente.
Nella nostra sanità la persona è sempre al centro della sanità pubblica?
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)
Egr. Chiozzero da Capoliveri
A volte bisognerebbe ammettere che gli altri sono stati più bravi e fare tesoro di quella lezione e non di nasconderla.
L'isola d'Ischia con ben 70.000 abitanti rispetto ai 30.000 dell'Elba, ha già aperto le vaccinazioni per i trentenni e presto lo faranno anche tutti i giovani.
È non c'è Ospedale che tenga (anche lì hanno un presidio come da noi). Non hanno certamente aspettato per ultimo come all'Elba.
Riconosciamo i meriti degli altri oltre ai nostri demeriti.....
Buona attesa di vaccino...
L’AZALEA DELLA ICERCA AIRC
A Portoferraio a cura del Lions Club I. d’Elba
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/aza.JPG[/IMGSX] “Non avevamo dubbi, nonostante le limitazioni imposte dal covid19, sulla testimonianza di solidarietà data da cittadinanza ed ospiti in occasione della distribuzione dell’Azalea della Ricerca a favore dell’AIRC”.
È questo in sintesi il commento degli esponenti del Lions Club Isola d’Elba al termine della mattinata di domenica 9 maggio, che li ha visti impegnati, come da tradizione in concomitanza con la Festa della Mamma, in questo evento di notevole supporto alla ricerca sul cancro.
Per la cronaca informiamo che l’importo delle elargizioni raccolte, a fronte di 280 piantine consegnate, interamente devoluto alla Sezione AIRC di Firenze, ammonta a Euro 4.425,00.
Il Lions Club rivolge un particolare ringraziamento alle Autorità, all’Amministrazione Comunale di Portoferraio, alla Polizia Municipale, agli operatori dell’ESA e a quanti hanno contribuito al successo ed al regolare svolgimento della manifestazione.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/marcello.JPG[/IMGSX]
AL DR WALTER MONTAGNA
Sindaco di Capoliveri
Egregio sig Sindaco, con numero 19266 del registro generale ,Il 30 dicembre 2020 al protocollo del comune da Ella amministrato è stata protocollato un documento del sottoscritto rivolto alla SV avente come oggetto RICHIESTA INFORMAZIONI.
L’ avviso di protocollo di tale documento è arrivato al sottoscritto tramite email dal comune di Capoliveri ed avente oggetto: ricevuta di presentazione di atto al protocollo (art 8 L 07.08.1990 ,n 241)
(vedi foto)
Le informazioni richieste nel documento protocollato sono:
1) In che cosa consiste la valorizzazione della pieve di S.Michele
2) Per la necropoli del Profico cosa intende fare l’amministrazione
Come Ella sa ,trattasi di due beni culturali importanti che si trovano nel territorio comunale di Capoliveri, importanti non solo dal punto vista culturale ma anche dal punto di vista turistico se ben valorizzati.
Per far capire a chi legge l’importanza culturale indico due siti internet.
Per la necropoli del Profico vedi link (54) (PDF) LA NECROPOLI TARDO ETRUSCA E ROMANA DEL PROFICO PRESSO CAPOLIVERI (ISOLA D'ELBA | michelangelo zecchini - Academia.edu
Per la pieve di S. Michele vedi link file:///C:/Users/MioPC/Downloads/LA%20PIEVE%20DI%20SAN%20MICHELE%20A%20CAPOLIVERI(1).pdf
Per far capire invece a chi legge l’importanza turistica di questi beni culturali è molto più semplice perché basta ricordare che in Italia i turisti arrivano non solo attratti dalle bellezze naturali e paesaggistiche ma anche dai beni culturali presenti sul territorio che vengono così a costituire una voce cospicua per il PIL nazionale vedi link
https://www.formazioneturismo.com/rapporto-arte-turismo-culturale-e-indotto-economico/
Non ho ricevuto dalla SV nessuna risposta.
Credo che ai sensi della legge n 241/1990 (citata nel documento di ricevuta di presentazione di atto al protocollo comunale inviata dal comune di Capoliveri) , Ella avrebbe dovuto rispondere entro due o tre mesi.
Ora Ella ha sicuramente tanti affari da svolgere e non ha avuto modo di rispondere.
Però se i beni culturali sono espressamente citati in un articolo nella costituzione , se il governo italiano ha un ministero chiamato “Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo”,se il comune di Capoliveri ha un assessorato alla cultura, se i beni culturali contribuiscono allo sviluppo economico tramite il turismo, qualche importanza questi beni culturali devono pur avere anche in questo periodo drammatico di pandemia e di crisi economica.
Perché allora non rispondere ?
Se lo fa risponderà non solo al sottoscritto ma anche informerà i suoi concittadini/e su due beni culturali appartenenti al territorio comunale di cui Ella ha avuto da loro mandato per amministrare.
Distinti saluti
Marcello Camici
[COLOR=darkblue][SIZE=3] IL DISSALATORE E I CINGHIALI DELL’ ELBA [/SIZE] [/COLOR]
Tra decisioni, ripensamenti, dubbi di ogni genere, è prevalsa la certezza dell’ Ente Parco
di Alberto Zei
Se si volessero considerare anche soltanto le motivazioni ecologiche che all’Elba si rendono incompatibili con l’istallazione del dissalatore in Pian di Mola, la risposta non potrebbe essere che negativa. Mola fa parte dell’ unico decimo di territorio pianeggiante, rispetto a quello collinoso o montagnoso che caratterizza l’ Isola. Si tratta di una zona preziosa dal punto di vista ambientale ma anche turistico alberghiero, occupazionale, agricolo ed economico.
Se si tiene conto dell’interesse che all’Elba viene sostenuto a favore dell’ecologia locale soprattutto della fauna acquatica e marina, ma anche terrestre, non si può prescindere dalle scelte politiche per arginare l’eccessiva libertà di comportamento di coloro che, per fare ciò che intendevano per i loro profitti o per il loro divertimento, distruggevano fauna e ambiente.
Negli anni passati
Questo avveniva senza alcun rispetto neppure stagionale anche durante la riproduzione delle varie specie animali dell’arcipelago, soprattutto per la caccia e per la pesca fino alla formale costituzione del Parco dell’Arcipelago Toscano sul finire del secolo scorso. A questo punto cominciano a cambiare le cose. Negli anni successivi anche l’opinione pubblica si adegua progressivamente alla legge che tutela l’ambiente e le sue creature, nonché la flora tipica dello stesso Arcipelago. Adesso la tutela del territorio e del mare nell’Arcipelago talvolta condiziona finanche troppo il comportamento delle persone con limiti e con divieti di vario genere in nome dell’ecologia fine a se stessa. Non sono pochi infatti coloro che lamentano l’eccessiva tutela faunistica per il rispetto della natura, persino verso i cinghiali che da alcuni decenni devastano i territori dell’Elba con sgomento degli agricoltori, che ben poco sono autorizzati a fare per arginare questo pericolo. Essendo all’Elba ormai divenuta una stazione turistica di livello internazionale, l’interesse nei confronti della stessa isola è un po’ quello dei cittadini del mondo e il nostro Paese non può ignorarlo anche in considerazione che il turismo all’Elba è al momento la più importante fonte diretta o indiretta di sostentamento per l’intera popolazione.
La certificazione dell’Ente Parco
Per quanto riguarda l’istallazione del dissalatore a Pian di Mola, l’Ente Parco destando sorpresa all’ Elba e non soltanto, ha trasmesso a seguito di un suo primo parere negativo una integrazione conclusiva di “luce verde” sulla compatibilità ecologica all’ASA e alla Regione Toscana, attestante l’ assenza di impatto ambientale.
Vi è stata in seguito anche una abbozzata polemica stampa con l’Ente Parco sulla contraddittoria valutazione riguardante un’analoga situazione per una cava nel territorio di Porto Azzurro per la quale il parere, questa volta, era stato negativo.
L’Ente Parco riferisce che è stato chiamato a fornire un contributo tecnico in un procedimento di verifica di assoggettabilità relativamente alle opere marittime di variante del dissalatore. Sarebbe più preciso dire che si trattava della richiesta della Regione Toscana che per legge è tenuta a ottenere il parere vincolante dell’Ente Parco a completamento del nullaosta ambientale per l’istallazione del dissalatore
“Il principio di precauzione”
È vero che l’impianto del dissalatore e le opere accessorie a terra e a mare sono fuori dall’ “Area protetta”, qualcuno però dovrebbe conoscere la sentenza del Consiglio di Stato n. 4327/17 il quale stabilisce che la procedura del parere vincolante deve essere applicata anche all’esterno delle aree protette se l’impianto che si intende installare può avere degli effetti significativi su di queste.
Si potrebbe obiettare, trattandosi soltanto di una stima, non esiste alcuna certezza di eventi futuri negativi. E anche questo è vero. Viene per ciò subito in aiuto a queste giuste perplessità la Comunità Europea, che stabilisce che in previsione di rischi probabili o di effetti negativi sugli ecosistemi protetti deve prevalere il cosiddetto “principio di precauzione”; principio consolidato anche in Italia, visto che nel decreto legislativo 152/2006 viene stabilito che le autorità competenti diano il loro assenso al progetto soltanto dopo aver avuto la certezza che esso non pregiudicherà l’integrità della stessa area protetta.
Si potrebbe anche pensare che, per qualche illuminata considerazione, l’Ente Parco possa ritenere che nel futuro non vi sarà alcun danno, ma, a prescindere da tutti i dubbi che avrebbero dovuto prudentemente sconsigliare la sottoscrizione di un parere certificativo favorevole per un’opera così complessa e impegnativa, anche solo rimanendo in tema ecologico, le cose non sembrano proprio supportare una certezza di questo genere.
Quali certezze
Riprendendo in considerazione gli accorgimenti di protezione della fauna selvatica all’Isola d’Elba, si nota che il rispetto degli animali è così sentito che si spinge fino a sopportare anche i danni a ripetizione di un certo spessore economico arrecati dai cinghiali all’ agricoltura, piuttosto che ridurre in modo sufficiente la eccessiva riproduzione. Però, mentre da una parte si constata forse una spiccata sensibilità verso questo genere di animali aggressivi, nocivi e pericolosi, quando però si tratta del rispetto dell’ ambiente come quello di Mola, tipico proprio per ospitare tante specie di innocui abitatori stanziali e migratori, l’ attenzione decade ed altri interessi subentrano.
Si riporta un inserto di stampa elbana riguardante la fauna del Pian di Mola e il danno ecologico ambientale determinato dalla presenza del dissalatore anche in considerazione del non indifferente rumore dei suoi macchinari stimati intorno ai 73 decibel continui, giorno e notte.
“ Per allontanare gli uccelli dalle campagne, per salvare le colture agrarie, oltre al classico spaventapasseri, il metodo più semplice è il rumore.
Gli effetti del rumore sull’avifauna possono determinare: cambiamenti comportamentali significativi (allontanamento dal territorio di nidificazione per trovare cibo); mascheramento dei segnali riconoscimento e comunicazione tra appartenenti alla stessa specie, alterazione nel rilevamento di suoni di predatori e/o delle prede sempre a causa del mascheramento; abbassamento temporaneo o permanente della sensibilità dell'udito, aumento dello stress, alterazione dei livelli ormonali per la riproduzione, ecc.. Possono inoltre verificarsi conseguenze più sostanziali e durevoli a carico dell’accoppiamento e della natalità, con potenziali minacce sulla sopravvivenza stessa di interi gruppi di uccelli o addirittura di specie “.
A questo punto è lecito chiedersi con quale criterio di cautela sull’innocuità ambientale potrà essere installato un impianto come quello del dissalatore, quando oltretutto l’Isola d’Elba per la sua conformazione orografica ha per piovosità una potenzialità idrica di ottima qualità a volontà e a basso costo di esercizio; quantità di molte volte superiore a quella necessaria di inverno e d’estate per far fronte anche alla massa turistica di stagione.
Ma allora che cosa succede a Capoliveri se i lavori d’installazione del dissalatore stanno continuando, malgrado la formale diffida per difformità sulla “Valutazione d’ Impatto Ambientale” che il Comune, ha inoltrato nei mesi scorsi, all’ ASA alla Direzione V.I.A. della Regione Toscana ?
I vostri post sono tutti molto interessanti ma una domanda sorge spontanea: gli ambientalisti in tutto questo cosa fanno?
Partecipano al banchetto o si sono addormentati? Saranno come quel tizio che sbraitava per le pagliuzze e non vedeva le travi? La prossima volta che prendono posizione sui Pini di San Giovanni, sull'asfalto di 20 metri di strada o sui campi boa, ricordiamo loro il silenzio assordante su Pianosa.
‼️ Aggiornamento situazione COVID
alle ore 20.30 dell'8 Maggio 2021 ‼️
Nella giornata di oggi si registra 1 NUOVO CASO POSITIVO:
si tratta di persona residente o domiciliata nel Comune di Portoferraio.
Il tampone era stato eseguito privatamente nella giornata di ieri ed oggi è stato validato dalla ASL competente.
Tutti i tamponi che si stanno eseguendo presso il drive trought o come accessi al pronto soccorso risultano negativi.
✅ Continua l’azione di monitoraggio delle situazioni al momento presenti su tutto il territorio isolano da parte dell’ASL, contemporaneamente alla campagna di vaccinazione, che prosegue sia presso i medici di base che nella hub allestita dalla Asl.
🔴 Ricordiamo che il nostro territorio è in ZONA GIALLA. Raccomandiamo di rispettare le indicazioni: evitiamo assembramenti e portiamo sempre la mascherina.
Tutto dipende dai nostri corretti comportamenti!
ERADICO , AMMAZZO , INCASSO
Ecco descritta in sintesi la Nuova Filosofia Verde di PNAT e soci. Ecco perchè nessuno dice niente , forse sono impegnati a studiare le strategie .
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/caccia.JPG[/IMGSX] Leggendo i diversi commenti su ciò che sta accadendo ed é accaduto a sull'isola di Pianosa.....
Una domanda mi sorge spontanea:
Ma tutte le associazioni ambientaliste ed animaliste come mai non hanno fatto o detto nulla contro quello che viene denunciato e ,sembra, sia stato fatto ,anzi sicuramente ,data la partecipazione di cacciatori provenienti da diversi luoghi compresa l'Elba che s'imbarcavano , cani compresi il martedì ?????
Non avete visto o sentito nulla ???
Che silenzio assordante !!!
ZECCHE A PIANOSA
L' invasione di zecche a Pianosa ha nome ( PARCO ) e cognome ( NAZIONALE ). E' stato il PNAT, ad inventarsi che bisognava uccidere tutti i FAGIANI , RICCI , e le PERNICI che a Pianosa esistevano da sempre . Li hanno massacrati tutti , migliaia e migliaia di animali trucidati senza pensare alle conseguenze.
I piccoli insetti come le zecche erano la dieta proteica quotidiana di fagiani e pernici . Ora invece siamo NOI che rischiamo di diventare la DIETA DELLE ZECCHE !!!
Complimenti.
A proposito di Zecche a Pianosa
Tempo fa partecipai ad un convegno presso la sede del parco in cui si parlava dell eradicazione dei fagiani da Pianosa . Presi la parola in difesa dei fagiani e lepri Pianosini evidenziando anche il fatto che i fagiani mangiano anche le zecche....... mi risposero che Pianosa non era un pollaio in cui tenere animali di quel tipo . Ebbene ora di chi è la colpa di questa assurda situazione ?
Luigi Lanera
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/zecca.JPG[/IMGSX] Cosi si ragiona:
Ratti, Fagiani e Pernici DEVONO ESSERE ERADICATI! ci sono ricchi finanziamenti europei da ottenere per garantire stipendi e posti di lavoro (interni dell'Ente Parco) che solo il Ministero dell'Ambiente mai garantirebbe. Dopo tutto all'Ente Parco nostrano pluripremiato campano grazie ad un comodissimo e ricco poltronificio e qualcuno dovrà pur mantenerlo.
Ovviamente questi animali negli anni successivi la chiusura della colonia penale sono diventati gli unici ospiti delle zecche. Queste, senza più ospiti o comunque ridotti di numero dagli interventi di eradicazione, appaiono in massa e si avventano sugli umani nel miglior periodo di visite naturalistiche (Aprile, Maggio, Giugno). Nel mentre è stato aumentato il numero di visitatori quotidiani in visita, aumentato il numero di "guide" (quanto ringrazia Pangea ONLUS...) e provato a privatizzare o meglio rendere esclusivo all'Ente il mercato delle visite guidate (da parte di un ente pubblico!, con tanto di sentenza definitiva che costringe il parco a fare retromarcia e risarcire chi ha denunciato ciò). Bene, detto questo la risposta data dal parco sul fenomeno di infestazione di zecche su Pianosa è: NON C'E' NESSUN PROBLEMA ZECCHE!!!. Hanno tolto parecchi dei loro ospiti e sperano che col tempo anche le zecche diminuiscano di numero. Dovrebbe...sperano...così, senza nessun fondamento scientifico. Intanto i fondi sono arrivati e sono andati in tasca a tanti, comprese ditte elbane ormai quasi di stanza fisse sull'isola piatta.
La realtà è quella che si conosce, le zecche in questo periodo ci sono sempre state e sempre ci saranno. Negli ultimi due/tre anni circa, dopo le eradicazioni, il fenomeno zecche è esploso, la maggior parte delle guide e soprattutto chi le gestisce sono consapevoli e coinvolti, alcune guide per rispetto avvertono prima i visitatori del disagio mentre altre proprio se ne sbattono, ma per mantenersi il lavoro, tutti chinano il capo al Padrone presidente e direttore di turno (volutamente con iniziali minuscole) Una gara di protagonismo esibizionismo e pressapochismo senza eguali!!!. Dilettanti allo sbaraglio convinti di essere anche colti e capaci...
Le disinfestazioni con antiparassitari nelle aree del Parco sono peggio delle bestemmie in chiesa (forse giustamente anche), ma i cacciatori, il piombo dei proiettili e l'ethernit abbandonato ovunque no. Il Comune di Campo nell'Elba fa solo quello che può: una disinfestazione in ritardo (sempre se verrà fatta, perchè anche loro sperano...) e solo nelle zone del paese e spiaggia. E' una novità del 2021 il taglio di tutta la pineta di fronte al ristorante (unica zona d'ombra per i visitatori) sostituita da dei lecci già mezzi rinseccoliti che mai attecchiranno e che mai nessuno curerà...forse qualcuno ha previsto che si creerà un florido mercato dell'ombra...
Insomma, questa è la situazione generale (tralasciando tanto altro che presto scoprirete).
Evviva la Natura, la sua fruizione e e la protezione ambientale!!! ahahahahahahahah!!!!
Ogni anno in questa stagione si ripresenta il problema delle zecche sull'isola di Pianosa comune di Campo nell'Elba.
Ora il pagamento della tassa , che viene richiesta ai turisti e nei mesi di luglio e agosto anche ai residenti Elbani, viene divisa al 50% fra comune ed ente Parco.
Il comune , fra l'altro , da in gestione un piccolo albergo e il bar ristorante a chi partecipa al relativo bando.
Detto ciò dovrebbe essere interesse di entrambi garantire una fruizione per le visite in sicurezza ricordando che il Sindaco ha la responsabilità dell'igiene pubblica nel suo comune.
Ora é mai possibile che ogni anno si ripeta questa problematica ???
Ma una seria programmazione ??
E poi non doveva essere anche un luogo per un reinserimento delle persone recluse nella vita civile ??
Si spera sempre ma si dice anche che "Chi vive sperando spesso muore c....ando"
Ma un pensiero alla feccia (e feccia forse è un complimento) a cui negli anni è stata data la residenza e poi le case popolari a Portoferraio non ce lo fa mai nessuno?
Io ce lo faccio ogni mattina quando vado a lavorare, feccia della feccia... ce ne fosse uno "bisognoso" di origini elbane.
continuiamo a importare questa spazzatura di persone, i risultati sono anche questi.
I peggio dei peggio sono quelli che per anni hanno fatto gli approfittatori professionisti, ora hanno land rover e audi e locali vari in tutta l'isola.
Bisognerebbe chiedergli con gli interessi tutto quello che non hanno pagato di abitazione fino a ieri