Anche a me fa sempre piacere vedere Italo impegnato per difendere Lido, Mola, Porto Azzurro e Capoliveri, ma  Legambiente è un'altro carrozzone a cui  interessa in primis i soldi che si prendono dallo stato, dalle donazioni, dai soci ecc. 
Perchè non s'interessa della Cava dell'Eurit che stà creando un danno IRREPARABILE a Porto Azzurro e all'ambiente.
alcuni risponderebbero: ma crea 10 posti di lavoro... 
eccheccc*** anch'io vorrei fare un'albergo che darebbe 20 posti di lavoro, col c**o che me lo fanno fare anche se nato e cresciuto a Longone e su terreno mio!
Per il dissalatore di mola  che ha fatto? un c***o
Si preoccupa della spiaggia della Rossa anche se  con la prima mareggiata ritornerà quella di sempre, ma fa "rumor" ...Legambiente si muove x la spiaggia   di Porto Azzurro,ecc.ecc..
Vabbè Maurizio a fatto la spiaggia Bianca, ormai la Rossa s'è invecchiata ed è giustamente diventata bianca, come i suoi capelli 😂
Italo, la storia del nome della "spiaggia della rossa" credo che  era stato dato dai pescatori che ci tingevano le reti; dove c'è ora l'albergo, c'era una grossa vasca dove i pescatori andavano a tingere le reti di rosso scuro e quando svuotavano e pulivano la vasca il liquido finiva sulla spiaggia...credo sia questa la storia del nome della spiaggia "La Rossa" ..credo 😉
					
					
					
				113582 messaggi.
				[COLOR=darkblue][SIZE=2] UN CITTADINO AL CONSIGLIO COMUNALE  del 30.06.2021  [/SIZE] [/COLOR] 
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/amm.JPG[/IMGSX] Chi vuol conoscere quanto spenderà di raccolta rifiuti quest’anno deve aspettare ancora un po’perché in Comune non sanno ancora quale aliquota adottare. Però una cosa è certa, che l’ESA per il servizio di raccolta si fa pagare dagli Elbani 5 milioni di euro e quando vai per chiedere qualche sacchetto in più sembra come se le chiedessi la Luna.
Il Sindaco Zini ha rassicurato che forse la TARI non aumenterà. TI VORREI VEDERE, quando è nata la storia della raccolta differenziata ci avevano assicurato che entro due anni avremmo avuto, oltre un ambiente più salubre, anche uno sconto perché il rifiuto differenziato si ricicla per ricreare cose utili senza utilizzare la materia prima con cui si costruisce il prodotto nuovo. Incalzata la Maggioranza ha assicurato che nei prossimi anni qualche sconticino lo vedremo ma ora il risparmiato è servito per pagare cause improprie e saldi di altre spese condannati a pagare.
Il Ferrajese fa la differenziata al 70% e la fa volentieri perché pensa all’ambiente e al mare pulito,  però le piacerebbe sapere quanto si è speso in un anno a raccogliere e rigenerare quel 70% di rifiuto  e quanto si è incassato con la merce riciclata e venduta. Forse qualche sconticino uscirebbe anche per i Cittadini.
L’amministrazione per far fronte sempre più alla richiesta dei parcheggi nel periodo estivo, ha individuato un certo numero di aree da destinare in modo temporaneo bimestrale, a parcheggi a pagamento che devono poter garantire una capienza di almeno 20 auto e aperti fino alle ore 21. Solo che nella proposta di delibera, cosa fatta notare da un Consigliere di minoranza, di tutto si parlava meno però di riservare un posto ai disabili. Emendamento subito accettato e messo ai voti anche se non c’è stata l’unanimità.
Un Consigliere di opposizione con il suo fare deciso ha elencato una serie di concessioni e di abusi di suolo pubblico fino a coprire con tavoli e sedie piazze, vie e marciapiedi al punto che una mamma con passeggino fa fatica a passare. Il consigliere oltre a chiedere controlli di quanto è stato concesso di occupare, chiedeva con quale criterio sono state assegnate le concessioni.
Al Consigliere ha risposto il Vice Sindaco poiché il Sindaco si è dovuto assentare.
La maggioranza a questa interrogazione ha risposto che hanno destinato un vigile urbano per i controlli di metraggi e abusi. Il Vice Sindaco ha annunciato che entro l’anno sarà operativo un regolamento da lui studiato per l’occupazione del suolo pubblico urbano.
Questo ci mancava a molti operatori del commercio in particolar modo a quelli su aree pubbliche che già sono in lotta con la direttiva Bolkestein.
L’interrogazione presentata da una parte della minoranza sul “Sistema di vigilanza” legale nella nostra città, è stata un fulmine a ciel sereno perché è stato annunciato che Portoferraio non ha un regolamento di video sorveglianza legale che tuteli anche la privacy delle persone. A mio giudizio questo regolamento doveva essere una priorità.
Questo è quanto ho sentito.
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=2] IL DIRETTORE MARITTIMO DELLA TOSCANA PROMOSSO CONTRAMMIRAGLIO  [/SIZE] [/COLOR] 
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/comandante.JPG[/IMGSX] 
Il Direttore Marittimo della Toscana e Comandante del Porto di Livorno, Gaetano ANGORA, giunto a Livorno lo scorso febbraio, è stato promosso al grado di Contrammiraglio del Corpo delle Capitanerie di Porto. 
Il prestigioso traguardo è stato festeggiato questa mattina, con una sobria cerimonia, nel piazzale della Capitaneria di Porto. L’Ufficiale Ammiraglio nel suo discorso ha inteso ringraziare tutti i colleghi che, anche nelle precedenti destinazioni, lo hanno quotidianamente supportato e aiutato nell’espletamento della sua attività, rimarcando come il “lavoro di squadra” sia fondamentale per poter raggiungere gli obiettivi legati agli usi civici del mare che la legge affida al Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
Tutto il personale della Direzione Marittima della Toscana esprime le proprie congratulazioni per il prestigioso traguardo raggiunto.
					
					
					
				Al Lido installato un defibrillatore DAE semiautomatico. 
L’assessore Bellissimo “Arenile del Lido oggi più sicuro” 
 [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/defri.JPG[/IMGSX] La spiaggia del Lido dotata di defibrillatore. Grazie all’iniziativa condotta dall’assessorato al demanio del comune di Capoliveri, e grazie all’adesione al progetto da parte della Polisport Capoliveri e degli operatori turistici della nota località balneare capoliverese, oggi sull’arenile del Lido è a disposizione degli operatori un defibrillatore DAE (defibrillatore automatico esterno), fornito dalla Polisport, in grado di garantire maggiore sicurezza su questo angolo di litorale per la stagione turistica 2021.
“Si tratta di un’importante iniziativa – ha commentato l’assessore al demanio del Comune di Capoliveri Alessio Bellissimo - che nasce dalla sinergia fra mondo associazionistico ed attività turistiche del nostro territorio, che hanno aderito tutti insieme con grande spirito di collaborazione al fine di garantire un servizio indispensabile quale quello della salvaguardia della salute di tutti, anche e soprattutto in situazioni di emergenza”.
					
					
					
				[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/posto.JPG[/IMGSX] Il DM-236/1989 prevede al punto 8.2.3:
Nelle aree di parcheggio pubblico o privato devono essere previsti numero 1 parcheggi riservati ai disabili ogni 50 posti o frazioni di 50 e ciò significa che se ci sono per esempio 20 posti auto, uno deve essere previsto per i disabili.
Faccio anche presente che i disabili possono parcheggiare a tempo indeterminato  nei parcheggi a pagamento (BLU), ma solo se il comune ha approvato una delibera ad hoc.
Il Comune di Capoliveri, come altri comuni in Italia lo ha già fatto da tempo.
Su questo punto basta telefonare ai vigili del comune di riferimento.
 
Buona giornata e spero di essere stato utile.
					
					
					
				GLI "INVISIBILI"  RECLAMANO I LORO DIRITTI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/ignoranza.JPG[/IMGSX] Il  senso unico redatto da eminenti professionisti in collaborazione con l'amministrazione  probabilmente hanno dimenticato  che il diritto al nuovo parcheggio  realizzato i questi giorni  lo hanno anche i portatori di handicap .
Della cinquantina e più degli stalli  bianchi gratuiti non ne esiste  uno  riservato ai disabili, una colpevole  dimenticanza che  non ha niente di professionale e di  coscienza civica.
Se poi l'opinione pubblica e non solo vi invita  a cambiare mestiere  ditemi, come possiamo dargli torto?
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=2] S.O.S  SIAMO OTTO FAMGLIE CON BAMBINI E PERSONE ALLETTATE  [/SIZE] [/COLOR] 
Questo è l’appello che  proviene  dagli abitanti del Padiglione dei Mulini stabile storico  adibito all’accoglienza per disagiati e oggetto più di una volta , in nome di una sventolata “Accoglienza”  d’interpellanze  , articoli, sollecitazioni e preghiere d’intervento. 
Vogliamo denunciare a popolo e paese  come la  situazione oggi, sia divenuta insostenibile causa la rottura della pubblica fognatura con sversamento di liquami, aggravando le già precarie condizioni igieniche” umidità , tetti pericolanti, topi, piccioni  e scarafaggi, lo denunciamo non tanto perché si trovi sul percorso Napoleonico che  si prepara a festeggiare ,  sotto l’egida degli Uffizi diffusi, ma  soprattutto per rivendicare il  diritto di  un minimo di  dignitosa e serena vivibilità a coloro che vi risiedono”.
Già in passato  le amministrazioni comunali che si sono avvicendate all Biscotteria  avevano   più volte assicurato interventi risolutivi del problema ritenendo che  non sono più ammissibili dilazioni riguardo alle risoluzioni delle problematiche evidenziate al Padiglione.
Oggi la situazione è ancora più tragica ed il silenzio delle istituzioni è un segno di colpevolezza e di menefreghismo verso  persone che hanno il solo difetto di essere povera gente.
Il polverone si stà alzando e non dubitate che  presto avremo delle nuove eclatanti svolte che forse per i responsabili saranno più difficili da affrontare…
					
					
					
				CONFRATERNITA DELLA REVERENDA MISERICORDIA DI PORTOFERRAIO  NASCITA DELL’OSPEDALE  DELLA  MISERICORDIA E DEL CARMINE 
(Parte quinta)
 
Con il trascorrere del tempo e con l’ingrandirsi della città di Cosimo, non è più sufficiente per l’assistenza i malati quella casa “sopra la Conserva quale serve per spedale habita Lionardo da Pistoia et m.a Ricca zia della moglie del detto Lionardo nella qual casa è  stata già molti anni senza pagar pigione atteso che ha sempre servito per spedaliera in governare amalati”
(Archvio mediceo.Filza 606.cc 120-136.Archivio di stato di Firenze)
Nel 1617 ,settanta anni dopo la fondazione di Cosmpoli, nasce  l’ospedale del Carmine ad opera del governatore  Orazio Borbone marchese di Sorbello “…contigua alla suddetta Cappella fabbricò un Ospedale per i soldati et una Confraternita dal titolo suddetto del Carmine,ove sono molte indulgenze e privilegi “
(Coresi del Bruno Vincenzo. “Zibaldone di memorie “.1729. Biblioteca comunale Portoferraio fotocopia anastatica. pg 200).
La cappella  che  il governatore “fece fabbricare in forma rotonda siccome solevano fare gli antichi mausolei” con un ospedale contiguo è la chiesa del Carmine così chiamata perché fu prima eretta in oratorio dedicato alla santissima Vergine del Carmine.
Chiesa ed ospedale sono  ben visibili nel particolare del dipinto olio su tela (vedi foto).
Anonimo.Olio su tela circa 1705.Veduta di Portoferraio particolare della chiesa del Carmine con omonimo ospedale)
La cappella fu distrutta da Napoleone per costruirvi il teatro dei vigilanti ancora oggi presente ed in attività mentre l’ospedale divenne sede del vecchio ospedale civile elbano il cui immobile è ancora oggi presente ma chiuso ed in stato di abbandono.
Nel 1677 la Confraternita della  Misericordia provvede a costruire sull’oratorio dedicato a S. Giovanni Battista edificato nel 1588 .
La chiesa che prese lo stesso titolo dell’oratorio .
La chiesa che ancora oggi è presente dal 1792 porta il titolo di S. Cristino nota anche come chiesa della confraternita Misericordia detta dei “Neri” (vedi foto)
(Anonimo.Olio su tela. Veduta di Portoferraio circa 1688 .Particolare del bastione dei mulini con davanti  la chiesa di S Francesco e la chiesa della confraternita della misericordia di S Giovanni Battista costruita sull’ oratorio omonimo edificato  nel 1582 .Nel 1792 il titolo mutato in quello di S. Cristino)
La confraternita  costruì anche  un nuovo ospedale contiguo alla chiesa stessa ,oggi non più esistente perché fu soppresso. 
Esiste di questo ospedale della misericordia  una pianta (inchiostro su carta) allegata alla lettera datata 6 maggio 1704 scritta dal governatore di Portoferraio Alessandro del Nero alla segreteria di guerra di Sua Altezza Reale (vedi foto)
(Pianta dell’ospedale e e della chiesa della Misericordia.Archivio mediceo.Filza 2541.Portoferraio governo civile e militare 1702-1705.Archivio di stato di Firenze)
In detta pianta ,l’ospedale della misericordia è ben visibile ed  è adiacente,contiguo, alla chiesa della confraternita della Misericordia  ben visibile pur essa.(vedi foto)
Nel secolo XVII a Portoferraio esistono dunque  due ospedali : del Carmine e della Misericordia dove operano le omonime confraternite del Carmine e della Misericordia.
Però,già pochi anni dopo, nel 1728,l’ospedale della Misericordia  era insufficiente ed aveva dovuto ingrandirsi .Ciò comporta la nascita di uno stato di indebitamento  come scrive il governatore di Portoferraio ,il Sergente Maggiore Luigi Antonio de’ Bardi, al marchese Carlo Rinuccini segretario di guerra del granduca “…resta adesso ch’io risponda a V.S. Ill.ma sopra i scudi 50 che del provento de’ letti di scudi 250 S.A.R. si contentò di accordare benignamente in sussidio dello Spedale di S. Crestino ,et a ciò io rispondo che detto Spedale è per certo necessitato di tale sussidio almeno per qualche anno ancora,poiché con la speranza di questo assegnamento intraprese fabbrica et accrescimento di Spedale,per tenervi separati gli uomini dalle donne,crebbe letti,e masserizie di che si è indebitato e venendoli levato ora questo sussidio di scudi 50 non so come potrebbe supplire,e certo mi pare che meriti che S.A.R. per sua somma bontà gli continui ciò in sollievo et aiuto de i poveri di questo luogo”(Archivio mediceo.Filza 1807.”Negozzi di Governo di  Livorno e di Portoferraio 1704-1738”.Inserto n 12: ‘Accomodamento sopra le differenze fra il Piovano e Rettore del Carmine di Portoferraio ‘.Archivio di stato di Firenze)
MARCELLO  CAMICI 	
					
					
					
				E CI VOLEVA TANTO?
Marciana e la zecca inventata. Un appropriazione  pluriennale di un patrimonio culturale appartenente all’ umanità
di Alberto Zei 
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/zei.JPG[/IMGSX] Dopo tante smentite sull’origine dell’ipogeo di Marciana Alta  non si possono  dimenticare non tanto i sostenitori del mausoleo etrusco che dimostravano la sua origine, datando anche il secolo di costruzione , quanto coloro che insistevano che quel luogo angusto e tetro fosse invece una zecca del Principato degli Appiano.
Il massimo  esperto
 Si ricorda che  nel 2018 la  Soprintendenza inviò come massimo esperto di archeologia il Prof. Donati,  ordinario fino a poco tempo prima di etruscologia all’Università di Firenze nonché Segretario Generale dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e italici, ossia fra i maggiori esperti mondiali di tutto ciò che si può sapere sull’ Etruria. Il professore si recò a Marciana dove il Comune aveva trasformato in una sorta di cornucopia quello stesso ipogeo da cui nei secoli scorsi sarebbero scaturiti ballanti sonanti, i denari del Principato di Piombino. Questi dopo avere esaminato l’ipogeo e analizzato la struttura architettonica le caratteristiche delle celle e le  estensioni laterali dei due bracci (vedasi figura e la perfetta simmetria dei simbolici solchi arcuati scolpiti nella volta e nelle pareti dell’ipogeo), conclude la sua perizia in modo sconcertante, ignorando anche per archeologia comparata il mausoleo etrusco di Castellina in Chianti (vedasi figura) dall’aspetto architettonico pressoché speculare. 
In merito alla sua incapacità di riconoscere un manufatto etrusco come appunto quello visitato, aggirando ciò su cui ha ritenuto di non potersi pronunciare, egli conclude che  di fronte a casi complessi come questo, occorre avere la modestia e la prudenza di riconoscere che non tutto al momento è per noi spiegabile.
Forse è stata questa la risposta che più ha deluso le aspettative degli interessati in quanto, se questo era il parere del più esperto dell’arte etrusca che la Soprintendenza aveva incaricato, sorgeva spontanea la domanda attraverso chi allora la stessa Soprintendenza fosse in condizioni di esprimersi su pronunciamenti di più alto livello.
La parabola della  Zecca
 Allo stato attuale delle cose, lasciando ancora aperto il pronunciamento ufficiale dei restanti meno esperti in materia su questo stesso mausoleo, qualche cosa di importante definitivo è venuto inaspettatamente alla luce durante la ricerca negli archivi bibliotecari di Roma sul principato di Piombino. Sono stati infatti ritrovati da due ricercatrici alcuni documenti riguardanti le condizioni del Principato nel periodo della fine della dinastia (1628) dei Principi Appiano. Il periodo che qui interessa riguarda gli anni in cui rimasta soltanto Isabella succeduta al fratello Bernardo VII che per mantenere il controllo del Principato si avvaleva  della sorveglianza di personaggi fedeli a cui quest’ultimo aveva donato molto più probabilmente per interesse che per generosità, alcune proprietà strategiche del principato. 
Uno  di questi era e il maggiordomo Grimaldo Bernotti al quale fu affidata la sorveglianza di una vasta altura   dell’Elba che faceva capo al paese di Marciana. 
Bernotti nel  1621 chiede a Isabella la donazione di un canale di acqua per il giardino annesso alla sua abitazione. Era un condotto usato da altri proprietari terrieri, ma come egli ricordava alla Principessa, si trattava di quello stesso  canale che alcuni decenni prima, Iacopo VI (morto nel 1585) intendeva    utilizzare  per la edificazione di un  proprio palazzo dentro la  fortezza, ma che poi non fu mai costruito.
La memoria storica 
È così che con il passare dei secoli e della memoria storica deli’ attuale Comune di Marciana, l’abitazione costruita dal maggiordomo con l’antistante giardino, è divenuta  il Palazzo-residenza dei Principi Appiano. Sennonché  la superstite Isabella con tutti  i problemi di gestione, tra cui quelli dinastici, probabilmente all’Elba non c’era mai stata. Isabella rimasta vedova, a volte succede anche questo, per mantenere il  Principato nel 1622 sposa il duca di Bracciano, Orsini con il quale, lasciato Piombino, l’Elba non la vedeva nemmeno più con il cannocchiale da piazza Bovio  in quanto andò a gozzovigliare nei fastosi palazzi di proprietà Orsini fino all’anno 1628 in cui ha  termine la sua sovranità sul Principato. Accavallandosi in tal modo gli eventi, è logico pensare che l’idea  di costituire una zecca all’ Elba nello “scantinato” di un maggiordomo di corte, tale era appunto  Grimaldo Bernotti,  non potesse neppure sfiorare il pensiero di quei sovrani “a tutt’altre faccende affaccendati “.
Se vi fosse ancora qualche ostinato sostenitore del “Palazzo degli Appiani”, vada a visitarlo a Marciana Alta in via della Tomba (guarda caso, così chiamata); sopra il portone d’ingresso troverà lo stemma  su cui però, in luogo  dei Principi Appiani, leggerà il nome del proprietario del palazzo, ossia di  “Grimaldo  Bernotti”.
A proposito del Barbarossa
Mancando così il palazzo degli Appiani nella storia di Marciana per aver Bernotti edificato in quel luogo la propria residenza, è inconcepibile che  si possa ancora parlare di zecca.
Questa contraddizione riporta la memoria una nota poesia del Carducci, intitolata il Parlamento in cui il poeta riferendosi alla distruzione pressoché totale di Milano da parte del Barbarossa  (non di Ariadeno,  di elbana memoria) usa l’espressione. “Né la torre v’ era, né alla torre in cima la campana”. Certamente, si dirà, se non vi era la torre non poteva esserci  in cima la campana. Solo che Carducci usava una licenza poetica, mentre all’ostinazione di Marciana di volere una zecca annessa al Palazzo Appiani mai esistito, non si può certo attribuire lo stesso rango.
Alla luce dei fatti, non   voleva sicuramente la pena di tanto conflitto mediatico tra i sostenitori dell’una e dell’altra parte tra cui come si ricorderà, il Prof. Zecchini  che alla luce della sua esperienza di archeologo, da sempre sosteneva che il contestato ipogeo di Marciana fosse un pregevole manufatto sepolcrale di epoca etrusca scavato intorno al VII  secolo a.C. 
Ma  ancora non basta 
Qualcuno potrà dire che se anche è stata sconfessata l’esistenza della zecca, ciò non significa che sia stata dimostrata l’autenticità del mausoleo etrusco. Ciò è vero ed è proprio per questo motivo che qualcuno degli  esperti in materia ma di più chiare vedute dei personaggi del passato inviati dalla Soprintendenza, dovrà apprestarsi a formalizzare alla luce degli obiettivi riscontri, la vera natura dell’ipogeo di Marciana. Dopo tanti anni di  tempo perduto, questo accertamento si rende necessario, non per una mera rivendicazione di verità professionale ma per la restituzione al patrimonio del nostro Paese di un bene di inestimabile valore archeologico museale ubicato a Marciana ma appartenente all’intera umanità.
					
					
					
				Sono un commerciante di quelli che provano a far rispettare le regole anti covid ,una su tutte di indossare la mascherina all' interno del negozio.Questo porta spesso a discutere con i  clienti ,alla perdita di clientela e anche ad offese e minacce varie oltre che uno stres incredibile.Il problemi principali da me rivelati sono principalmente 2.Il primo la totale mancanza di aiuto dalle forze dell' ordine che non controllano e lasciano soli i commercianti nel difficile compito di far rispettare le regole imposte dal governo!Il secondo problema sono i commercianti che non rispettano ne fanno rispettare gli obblighi. La GDF l' anno scorso a giugno in 1 settimana passo' 3 volte per controllare se i negozi erano in regola con i Gel ,i guanti ecc da allora non si sono piu' visti altrimenti vedrebbero quanti stanno dietro i banconi delle proprie attivita' con la mascherina calata sul mento ,vedrebbero camerieri che servono con la mascherina al mento o ancora gente che entra ed esche  dai negozi senza mascherina.Un tempo andavano in borghese per controllare chi batteva gli scontrini adesso si so imboscati tutti.
					
					
					
				Sono finalmente tornato a casa dopo circa un anno di permanenza fuori canale. Ma dico io, l’avete visto lo  sporco che c’è in giro nei parcheggi e fra le strade del paese? Sulla strada di Nino al Toro c’è più sudicio che al Buraccio, e San Giovanni, allOrzaio e a San Pietro ? Plastica e sporcizia  ammontinata , come dicevano i miei vecchi. Ma tutte le foto che venivano pubblicate oggi sono sparite sotto alla basura? Ma che avete rotto i telefoni le macchine fotografiche, o è meglio per voi stare zitti?
					
					
					
				[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/sapere.JPG[/IMGSX] 
Fa sempre piacere vedere come Legambiente (assente su certi temi) si scaldi sul cambio di colore della spiaggia in area portuale a Porto Azzurro.
Non so quanto corrisponda a verità, ma da piccolo mi raccontavano che il nome della spiaggia La Rossa era dovuto ad una signora dai lunghi capelli fulvi che abitava in una casa antistante la spiaggia. Ma senza entrare nel merito della storia o leggenda longonese, fa riflettere come l'interesse dell'associazione ambientalista si focalizzi sul colore della spiaggia e tralasci la presenza del catamarrano spiaggiato da anni sul litorale di Mola. 
Senza parlare dello stupro della spiaggia di Lido se il progetto del dissalatore dovesse andare avanti.
					
					
					
				La risposta dei turisti è buona ma se continuiamo a peggiorare i servizi resi quanto ancora sarà così? Il Tirreno ha semplicemente fotografato una realtà ( ha raccontato solo un pezzetto) forse facendola emergere le amministrazioni si danno una svegliata.
					
					
					
				L'articolo del tirreno sul caos distributori marini è un bel colpo nel ceppicone al turismo, non perdono occasione per attaccare l'Elba, però noi siamo bravi a fare come Tafazzi, fortunatamente sembra che la risposta dei turisti sia buona ma noi facciamo di tutto per rendere più difficile la nostra stagione. 
A marina di campo dopo la scomparsa del vecchio Bandolero è stato un tracollo.
					
					
					
				[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/dis.JPG[/IMGSX] 
Ma cosa fanno.i sindaci elbani...un Elba allo sbando quest'anno...lavori in stagione, organizzazione in itinere, spiagge sistemate a stagione iniziata.... ma cosa sta accadendo???? Anche Porto Azzurro !!!!! 😞 e vogliamo parlare delle numerose attività senza personale sufficiente che finiranno per dare un servizio scadente perché la gente sta al mare godendosi il reddito di cittadinanza?
					
					
					
				Fabrizio, ma sai mica se i nostri pseudo amministratori leggono il tuo blog? Perché se leggessero dovrebbero quantomeno fare un "mea culpa" e dire al Sindaco di fare un rimpasto. Con persone più competenti,  più amanti della loro città.  Zini, fallo quello che è più di tre mesi che dici a noi amici.
Mandali quei due. Hai nella tua maggioranza persone più qualificate di loro. Salva il salvabile
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=2] “NUOVI SERVIZI DI MOBILITÀ ESTIVI IN ARRIVO A PORTOFERRAIO”  [/SIZE] [/COLOR] 
Luglio porta con sé grandi novità nella mobilità estiva di Portoferraio: ai primi del mese, infatti, insieme ai servizi già sperimentati negli anni scorsi come “Cosmopoli by Night”, la navetta serale per i parcheggi, e i “Passaggi in Apecar” diurni e notturni, che saranno riattivati con qualche ulteriore miglioramento, quest’anno prende avvio anche un nuovo servizio addizionale per le “Spiagge Bianche”, da Le Ghiaie a Sottobomba.
Quest’ultimo servizio arricchisce il processo di riqualificazione del tratto stradale da Via Cairoli a Viale Einaudi attualmente in corso, che ha previsto l’introduzione di un senso unico di marcia, con lo scopo di disciplinare meglio l’area e ricavare spazio sufficiente per le diverse esigenze di spostamento: corsia carrabile, parcheggi, stalli di fermata del bus e percorso pedonale in sicurezza. Il bus delle “Spiagge Bianche” (nuova linea numero 7) parte oggi, 1 luglio, e seguirà il seguente percorso: da Viale Elba (capolinea dei bus), farà fermata in Calata Matteotti per agevolare coloro che vivono o risiedono in centro storico e percorrerà poi il lungomare con fermate presso le spiagge di Le Ghiaie, Padulella, Capobianco e Sottobomba. Passando poi per Albereto e Concia di Terra, farà ritorno verso la Darsena Medicea e il capolinea percorrendo Via Manganaro e Via Carducci. Le partenze da Viale Elba sono previste alle ore 8:25, 9:30, 11:25, 12:30, 14:25, 17:20, 18:25 e 19:30. L’ultima corsa farà fermata a Molo Gallo invece che in Calata Matteotti per via dell’attivazione della ZTL nella Darsena Medicea.
Per chi avesse bisogno di più flessibilità sia negli orari che nel percorso, l’amministrazione ha fortemente voluto replicare quest’anno i due servizi a domanda in apecalessino, diurno e notturno, di cui si può usufruire semplicemente contattando un numero telefonico e prenotando la corsa. I “Passaggi in Apecar” già l’anno scorso hanno dimostrato di rispondere molto bene alle diverse esigenze di spostamento, nonché di essere particolarmente attrattivi per i turisti consentendo loro di raggiungere la parte alta della città storica in modo comodo e divertente. Per l’estate 2021 questi trasporti flessibili saranno in esercizio dal 5 luglio; il diurno sarà fornito dalla Coop. Sociale Cisse e sarà attivo dalle ore 7:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:00 alle 19:00. La sera, invece, i “passaggi in Apecar” saranno garantiti dalla compagnia di trasporti Elbabus, dalle ore 19:00 fino alle 24:00. Per prenotare sarà attivato un call center con un numero telefonico unico, lo 0565 1930660, valido anche per altri servizi a domanda in fase di progettazione. 
Molto funzionale si è rivelato nel 2020 anche il servizio per i parcheggi “Cosmopoli by Night”, che ha evitato totalmente lo stress per la ricerca del parcheggio a coloro che ne hanno fatto uso consentendo di raggiungere il centro storico in modo pratico e veloce. Quest’anno la navetta sarà attiva dal primo luglio, seguirà un percorso circolare con partenze ogni 15 minuti dal Molo Gallo per servire i parcheggi di Viale Elba/Viale Zambelli, Via Pilade Del Buono, Via Manganaro (Carburo), Piazza Pietri, Piazza Dante e Piazza Virgilio, ininterrottamente dalle 20:00 alle 24:00. Il servizio è quindi continuo e gratuito, qualità che auspicabilmente ne favoriranno l’utilizzo da parte di un pubblico vasto, rendendo, così, più sicura e gradevole anche la passeggiata nel tratto antecedente il varco della zona a traffico limitato della Darsena Medicea.
La collaborazione con la compagnia di trasporti CTT Nord, che prenderà in carico i due servizi che saranno eserciti con un bus, quello notturno per i parcheggi e il diurno per le spiagge, faciliterà notevolmente la gestione dell’informazione all’utenza, per ciò che riguarda gli orari, le previsioni di passaggio alle fermate e la funzione “travel planner”, potendo contare su applicazioni informative come BOnTime della Provincia di Livorno e Teseo, in uso dalla stessa compagnia, entrambe scaricabili sia su IOs che Android; il coinvolgimento di CTT Nord garantirà anche la massima integrazione con il restante servizio di trasporto pubblico locale, relativamente alla gestione operativa e al monitoraggio.
Nel complesso si tratta di servizi addizionali gratuiti che offriranno a turisti e residenti un’ampia possibilità di spostamento, soprattutto nell’area urbana, consentendo loro di limitare moltissimo l’uso dell’auto privata, evitando lo stress per il traffico, la ricerca di parcheggio, il rischio di sanzioni per soste non autorizzate e portando quindi vantaggi per tutta la collettività in termini di vivibilità della città e riduzione dell’inquinamento atmosferico.
“Le proposte di mobilità che stiamo attuando – spiega il Sindaco di Portoferraio, Angelo Zini - che in parte consolidano soluzioni sperimentate durante il progetto europeo “Civitas Destinations” e in parte rappresentano delle novità per il nostro territorio, si aggiungono alle altre linee urbane ed extraurbane già esistenti, come la linea Blu per Seccione, Sansone, Viticcio e Biodola-Scaglieri, e la linea 118 per Bagnaia e le spiagge della baia di Portoferraio e si inseriscono nell’ambito di un percorso finalizzato a dotare la città di strumenti e infrastrutture in grado di favorire una mobilità più sostenibile, accessibile e pulita, rendendo quindi in ultima analisi il contesto locale maggiormente attraente per i turisti e funzionale per i residenti.” 
Per informazioni: www.elbasharing.com
					
					
					
				Caro nostalgico sognatore,
Io credo che per realizzare quello che vorresti realizzare tu si dovrebbe partire dal costruire parcheggi senza indugiare ancora rischiando di perdere zone strategiche forse è qui che è il punto dolente della situazione, senza parcheggi, il sogno è destinato a rimanere una chimera. Quanto ai commercianti che dovrebbero “frugarsi” per iniziative culturali allo scopo di creare attrattiva in centro storico, forse questo era possibile qualche anno fa, adesso i commercianti hanno il pensiero a come restare in piedi, per non parlare dei servizi che non offriamo. Sulla carta potrebbe essere un discorso valido il tuo, ma manca una visione più profonda e coondivisa con amministratori che portino idee per valorizzare davvero il centro storico e non che si facciano i dispetti come spesso vediamo nella realtà attuale.
Comunque credo che non sarà facile, io mi affido al pragmatismo e non ai sogni.
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=2] SERVIREBBE  DAVVERO LA DEFINITIVA CHIUSURA AL TRAFFICO DEL CENTRO STORICO PORTOFERRAIO ?  [/SIZE] [/COLOR] 
 Sì, serve. E tanto pure. E’ una questione che si trascina da anni senza che le varie amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo abbiano trovato la forza e il coraggio di metterci seriamente mano.
Sono diverse le ragioni che impongono una scelta del genere. Basta guardarsi intorno e vedere come si sono comportate altre città che pure dispongono di zone di pregio, da preservare e valorizzare a scopo principalmente turistico. Tutti i centri storici sono chiusi al traffico, certo con orari e modalità differenti, ma il principio di base è valido dappertutto: il centro storico  va liberato  dalle auto e reso disponibile totalmente per i pedoni (per lo shopping, per le visite ai forti medicei, alla residenza Napoleonica, , per una semplice passeggiata). 
Non è vero che la chiusura definitiva del centro rinascimentale di Cosmopoli  frenerebbe  e limiterebbe  il commercio. E’ vero, invece, esattamente il contrario. Proprio la possibilità di percorrere in tranquillità le strade dello shopping è certamente fonte di affari maggiori. 
Detto questo con la consapevolezza  che nessuno ha la ricetta migliore in tasca, vanno segnalate alcune condizioni al contorno che devono essere alla base della nascita del progetto chiusura. 
La prima è che devono esserci parcheggi sia liberi che a pagamento a disposizione di tutti, (anzi, sarebbe opportuno che almeno nei primi tempi i parking siano gratuiti, proprio per favorire un maggiore afflusso). 
La seconda, non meno importante, è che il centro offra attrattive per i residenti al di là del boom della ristorazione a tutti i costi,  E dunque, eventi, manifestazioni, happening per grandi e piccoli: non servono particolari investimenti, ma basterebbe che i commercianti si unissero  per dare vita ad iniziative in grado di stimolare la presenza dei cittadini. Infine, sarebbe necessaria una politica di programmazione che coinvolga sia le istituzioni che i diretti interessati.  Prendete come esempio  Volterra e San Gimignano (cittadine di poche migliaia di abitanti), il centro è rigorosamente chiuso al traffico e il turismo da anni è fiorentissimo, costituendo così la prima attività economica per gli abitanti. 
Senza  come succede  a Cosmopoli,  arroccarsi in corporativismi ed egoismi che non servono a nessuno.
Mi sia permesso  guardando una vecchia foto di dire ccon nostalgia…COM’ERI BELLA  COSMOPOLI
					
					
					
				