X massimo allora va bene così chiudiamo le strade Mettiamo le pedane anche in spiaggia Dipingiamo di blu anche le case non credo che si possano chiudere le strade alle 19 considerando la viabilità di Portoferraio , poi lei ne sa molto più di me ma ripeto occupare tutti i marciapiedi non mi pare giusto
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[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/piazza.JPG[/IMGSX] Continuo a leggere lamentele sul rilascio dei suoli pubblici nei vari comuni dell'isola a bar e ristoranti . Forse è opportuno spiegare che esistono delle leggi al riguardo, che permettono agli esercenti delle attività di comunicare, e bada bene, dico comunicare e non chiedere, al comune l’intenzione di occupare degli spazi pubblici, gli enti possono fare ben poco al riguardo se non cercare di mettere qualche vincolo a situazioni che possono creare pericolo o intralcio alla circolazione. Se volete togliervi lo sfizio di verificare vi rimando al D.L. 19/05/2020 n°34 art 181 - al D.L. 28/10/2020 - e al D.L. 22/03/2021 n° 41 art 30. Il comune di Portoferraio con una delibera, la 54 del 19/04/2021, ha potuto, solo parzialmente, limitare tali comunicazioni non consentendo a chi già dispone di spazi pubblici l'occupazione di parcheggi liberi o a pagamento.
A M.marina vige la regola del suolo pubblico selvaggio.chiedete e vi sarà dato.in piazza della chiesa bar e ristoranti si sono appropriati di più della metà della piazza,il lungomare è diventato una distesa interminabile di pedane che sono andate ad occupare molti parcheggi,come non bastasse negli spazi liberi tra i diversi locali sono stati posizionati dei vasi di grosse dimensioni con lo scopo ,credo,di impedire la sosta sia alle auto che alle moto. tutto questo con la giustificazione del coronavirus e distanziamento dei tavoli,distanziamento pero' che,chiunque faccia un giro per i locali del paese noterà essere inesistente.
Sarà il progresso, il nuovo modo di interpretare la gestione di un paese,non so,posso solo constatare che quel meraviglioso paese di cui mi innamorai tanti anni fa non esiste più.
NUOVA ILLUMINAZIONE DEL CENTRO STORICO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/luci.JPG[/IMGSX] Si sono conclusi i lavori relativi alla prima fase della nuova illuminazione del centro storico di Capoliveri, a cui presto seguirà la realizzazione dell’illuminazione della terrazza panoramica e delle vie limitrofe alle piazze.
"E’ nostra intenzione provvedere alla sostituzione di tutti i corpi illuminanti esistenti – spiega il consigliere delegato del Comune di Capoliveri Donatello Rossi - ormai obsoleti e non più’ conformi alle normative relative all’inquinamento luminoso e questo ci consentirà’ di ridurre il consumo energetico con un risparmio considerevole in termini economici.
Un’ attenzione particolare e' stata posta anche alla salvaguardia ambientale, limitando i danni causati dai fasci luminosi rivolti verso il cielo che influiscono negativamente su flora e fauna sensibili ad alterazioni del processo biologico.
Oggi, nell’ambito del progetto urbano, l’illuminazione assume un ruolo fondamentale, esalta un ambiente, un edificio, una piazza.
Grazie alla luce – prosegue il Consigliere Rossi - si può modificare totalmente uno scenario senza alternarne le forme, ed offrendo un’immagine del contesto che permette di percepire quali trasformazioni sono possibili in un luogo, visto di giorno e di notte, con il solo utilizzo di adeguate fonti luminose.
La luce aumenta l’attrazione degli spazi pubblici - sempre più animati di notte – là dove la comunicazione e lo scambio nei momenti di svago e’ irrinunciabile per vivere bene il nostro tempo libero.
Quella scelta è un’illuminazione moderna e funzionale che necessita di poca manutenzione, pur creando piacevoli atmosfere.
Nel progetto, finanziato in parte con fondi regionali, affidato alla societa’ citelum, sono state utilizzate lampade a led, unendo il caratteristico lampione dei borghi toscani - la lanterna - con nuovi fari colorati rgbw che ci permetteranno di avere punti luce scenografici-artistici da utilizzare nelle varie ricorrenze nazionali o per creare eventi che uniscono il colore al loro nome o al loro significato - come la Notte Blu - e le varie giornate a sostegno di associazioni sociali-culturali che si occupano di prevenzione e di lotta alle malattie.
Un progetto nato negli uffici tecnici comunali con la collaborazione di illuminotecnici coadiuvati dal geometra Romano Giacomelli e dall’ing. Federico Brugioni, concluso dalla partecipata Caput Liberum in particolare dal tecnico Maurizio Turoni.
Il nostro grazie più’ grande, pero', insieme alle nostre scuse per eventuali disagi creati va agli esercenti della piazze Garibaldi e Matteotti. Cominciamo questa sera con la nostra piazza illuminata con i colori della bandiera italiana, per sostenere la nostra nazionale".
Il Consigliere comunale
Donatello Rossi
Quello che avrei voluto dirti ..Saluto a Francesco Bosi
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/fiori.JPG[/IMGSX] È difficile fare ordine tra i pensieri e tra i ricordi.
Il vuoto che lasci in ciascuno di noi è talmente grande da farti cambiare lo sguardo sul passato e sul futuro nella certezza che l'unico modo per sentirti ancora qui è quello di far rivivere i valori che tu c'hai lasciato.
Per anni la tua vita è stata la nostra vita… il tuo immenso lavoro l'agenda su cui scrivevamo le nostre giornate e che oggi conserva il valore inestimabile dei momenti trascorsi insieme, dei problemi affrontati, della delusioni e delle gioie.
Se ci guardiamo intorno tutto in questo paese ci parla di te.
Gran parte dei luoghi dove trascorre la nostra vita esiste grazie alla tua dedizione profonda ed al tuo spirito di sacrificio.è per sempre legato a te.
Basta sfogliare il tuo Rapporto di fine mandato per rendersi conto di cosa significhi mettersi al servizio di un paese e di come con te i nostri paesi abbiano conosciuto una vera rinascita.
Il mondo della politica nazionale con te si è fatto piccolo, provando prima a contrastare le tue fughe da Roma e poi imparando ad amare questa terra.
Dal mare o dall'alto delle frecce tricolori tu volevi che si innamorassero di Rio Marina, proprio come era successo a te.
Tu che non sei nato in questa terra hai fatto rivivivere in tutti noi l’orgoglio di farne parte e la forza di lottare contro l’indifferenza, la rassegnazione e qualche volta l’abbandono che l’hanno per anni condannata.
Tu ci hai insegnato che chi ama lotta.
Lo sa bene chi come noi ha avuto l'onore di starti accanto e la possibilità di uno sguardo privilegiato sul tuo mondo di valori e sul tuo pensiero della politica e della vita stessa, un patrimonio che abbiamo bisogno di ritrovare e far rivivere perché sarà l’unico modo per onorare la tua memoría.
Tra i tanti pensieri infatti solo uno riesce a dare un po'di sollievo al nostro dolore.
È il ricordo del tuo chiodo fisso nel seminare valori ed esperienza in chi ti stava accanto... è il tuo voler stare nel presente ma donando agli altri la tua preziosa saggezza perché fossero capaci di affrontare il futuro...nella consapevolezza che questo sia l'unico modo per costruire un'opera che non si ferma alla propria vita ma va oltre.
Tu sapevi già che ci saresti stato per sempre.
CIAO FRANCESCO
NUOVE ATTIVITA' PER I PICCOLI AL MUSEO DEL MARE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/giochi.JPG[/IMGSX] "Interessanti novità per i più piccoli al Museo del Mare di Capoliveri in questa stagione 2021. Per tutto il mese di luglio corner laboratoriali dedicati ai bambini saranno operativi all'interno dell'antico museo che ospita il tesoro del Piroscafo Polluce affondato al largo delle coste dell'Isola d'Elba il 17 giugno 1841.
Andando alla scoperta del prezioso tesoro conservato al Museo del Mare, sarà, dunque, possibile avvicinare i giovanissimi a nuove, divertenti ed istruttive attività laboratoriali dedicate all'archeologia, alla geologia e alla scoperta del mare e dei suoi segreti.
Per maggiori info su come partecipare ai laboratori è possibile contattare lo staff del Museo del Mare al numero 3938720018.
Il Museo del Mare è aperto tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle 18,30 alle 23,30".
x ELBA SALUTE
Ci vuole ancora molto a capire che per quanto riguarda la Sanità in generale, ed in particolare nella nostra Regione, è necessario capire ed intendere "alla rovescia"......"al contrario"....."se dicono bianco intendono nero"......"se dicono nero intendono bianco"......ecc......quello che desiderano fare?
La fiducia è una cosa seria e andrebbe data a chi, quando dice una cosa, fa di tutto per mantenerla, e non a chi "parla bene ma razzola male".
Quella cabina elettorale ( per quanto ne tengano conto ), ha sempre un certo peso anche se molto relativo e ridimensionato da certi politici, che le inventano nere per cercare di salire su quel privilegiato carro dal quale poi in nessun modo ed in nessuna maniera, una volta saliti (anche nominati fuori dal voto), vogliono scendere, forse anche per evitare problemi futuri..................
Quando qualcuno parla di "oro" (servizi al cittadino), nella stra grandissima parte dei casi, si riferisce alle famose "monete di cioccolata rivestite di stagnola color oro", che li per lì sono dolci, ma poi ti accorgi che non valgono niente.
😉
x toponda si è più interessati alle pedane , alle multe, che alla salute dei cittadini che siano turisti o residenti, facciamo cassa, questo è il primo obiettivo, ormai in calata dalle 19 di sera sono solo tavolini e qualche attività prima di quell'ora lascia sul marciapiede il passaggio di una persona per volta, perchè qualche amministratore non si fa una camminata in calata ogni tanto?perchè se voglio vedere le vetrine di un negozio devo fare lo slalom? è sicuramente colpa mia che non capisco molto di come deve funzionare una cittadina ancora grazie per l'ospitalità
Quante volte ho letto della sanità elbana e pare delle molteplici problematiche.
Quante volte ho scritto da semplice cittadino che la strada da intraprendere è uno sciopero della fame ad oltranza (bastano 10/20 persone di buona volontà) organizzato e con autorizzazione da fare a ridosso del porto di Portoferraio, ma fino ad ora silenzio 🤫 assoluto.
Se la montagna non si muove, noi elbani dobbiamo muoverci verso la montagna.
GIOVANNI MUTI, L'INDIPENDENTISMO ELBANO E IL COMUNE DELL'ISOLA D'ELBA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/muti1.JPG[/IMGSX] La prima persona alla quale confidai il progetto del Comune dell'Isola d'Elba fu Giovanni Muti soprannominato "il monello", da me sempre ammirato come uomo e giornalista. Per i suoi molteplici talenti - giornalista, scrittore, editore, politologo, pubblicitario, pittore, scultore -, per la capacità di cogliere la verità oltre le apparenze, per il suo volare alto con l'intelletto e con lo spirito, per l'amore per la libertà quale valore supremo per cui lottare ad ogni costo. Un "monello" di genio. Memorabili i suoi articoli che svelavano i piani per depotenziare lo sviluppo turistico dell'Elba a favore della Costa degli Etruschi e trasformarci in una colonia di "indigeni" al servizio del continente. In effetti, abbandonata a sè stessa, nell'arco di trent'anni l'Elba ha perso presenze turistiche, mentre la Costa degli Etruschi le ha triplicate superandoci grazie alle infrastrutture turistiche finanziate dalla Regione. E' anche grazie ai suoi scritti che abbiamo preso piena coscienza di essere una comunità, com'è una l'isola in cui viviamo. La nostra amicizia intellettuale risaliva a dieci anni prima, quando avevo lanciato il progetto di trasformare l'Elba in una provincia autonoma sull'esempio delle tre nuove province Sarde all'epoca costituite; progetto che si spense con l'abolizione delle province. Fu allora che ebbi l'onore di essere citato fra gli esponenti di quell'indipendentismo elbano che "come un fiume carsico" ogni tanto riaffiora, scrisse nell'articolo del 6 giugno 2020 pubblicato anche su Tenews, nel quale ripercorreva la storia del Movimento Indipendentista Elbano. Tornando al nostro incontro, concordo' che oggi un solo Comune per una sola isola-comunità era l'unica via concreta per assicurare all'Elba una autonomia amministrativa e finanziaria di fatto, considerato che nell'ordinamento Italiano l'Ente Comune è una sorta di Repubblica nella Repubblica per i grandi poteri riservati esso. Può legiferare e attingere ai finanziamenti regionali, statali ed anche Europei per le infrastrutture se ha più di 30.000 abitanti e il Comune dell'Isola d'Elba ne conterà più di 32.000. Al termine dell'incontro mi chiese come avrebbe reagito la pubblica opinione al fatto che dieci anni prima entrambi ci eravamo opposti al referendum per il Comune unico, bollandolo come un'espediente di Firenze per mettere il cappello sull'Elba tramite Portoferraio, storicamente prona ai desiderata della Regione. Gli risposi che il nostro progetto era radicalmente diverso dal precedente, perchè lasciava immutati gli attuali sette Comuni trasformati in Municipalità e perchè il Comune dell'Isola d'Elba avrebbe dotato l'isola della "cabina di regia" e dei finanziamenti Europei per realizzare o potenziare le infrastrutture necessarie (ospedale, linea navale e aerea, porti, aeroporto, musei, risorse idriche ed elettriche, ambiente, centri congressi, strade, parcheggi, , etc). Noi non avevamo cambiato idea, abbiamo cambiato il progetto, come dimostra l'iniziale ostracismo della Regione. Mi parve soddisfatto e ci lasciammo con la promessa di collaborare al momento dell'azione. Purtroppo se n'è andato un'attimo prima, con grave perdita per l'Elba, oltre che per la sua famiglia alla quale porgiamo le più sentite e sincere condoglianze.
per il COMITATO ELBA IN COMUNE
Stefano Martinenghi
CI TOLGONO TUTTO ANCHE LE DUE GUARDIE MEDICHE DEL TERRITORIO E QUELLA TURISTICA..
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/medica.JPG[/IMGSX] Nel momento in cui gli Elbani sono maggiormente impegnati per offrire la maggior accoglienza possibile, ivi compresa la garanzia sanitaria e una assistenza mirata ad ampio raggio sia ai turisti che ai residenti, puntualmente l’ASL ci priva di qualche importante servizio sanitario essenziale che può compromettere l’intera offerta turistica e l’immagine dell’Isola riportandola indietro negli anni quando ci si dava da fare per assistere e curare al meglio. Negli anni scorsi hanno anche cercato di cancellare il secondo medico serale dal pronto soccorso e le ambulanze periferiche medicalizzate.
Queste gravi soppressioni si vanno ad aggiungere a quelle già in atto e credeteci non è una conseguenza del COVID ma sono decisioni volute e forse programmate da tempo. Agli Elbani è negato programmare alcune visite ambulatoriali, esami diagnostici, o delle normali RX e di poter contare su un Ospedale di Comunità che tanto aiuto e conforto ha dato a molte famiglie Elbane. A queste soppressioni ora si sono aggiunte le guardie mediche territoriali e turistica.
La sera, la notte, nei prefestivi e festivi per un malore si chiamava la Guardia Medica ora che le hanno abolite in caso di malore chiami il 118 (112) che dopo le 20 deve partire da Portoferraio oppure puoi provare se riesci a rintracciare il medico di medicina generale (MMG) che dopo l’orario di ambulatorio si veste da guardia medica. Se dopo ciò non sei riuscito a farti visitare fatti accompagnare al pronto soccorso di per sé già intasato impropriamente. Che infelice situazione.
Per le guardie mediche turistiche, anche loro abolite, dobbiamo ringraziare i medici di famiglia (MMG) che si sono preso l’onere di assistere i turisti che ne facciano richiesta, a pagamento, ricevendoli previo appuntamento. Chissà se l’ASL allo sbarco fornisce ai Turisti una guida come e dove farsi curare. Se non avessero aderito una buona parte dei nostri MMG (lasciateci dire) saremmo col culo per terra e la sanità territoriale ne avrebbe risentito pesantemente con grave danno all’economia Elbana e all’immagine dell’Isola. Anche l’offerta turistica ne risentirebbe perché quando il passa parola dei villeggianti sulla sanità è negativa, nei paesi di provenienza cancellano l’idea di una vacanza all’Elba.
Chiediamo ai Sindaci: Cosa ci devono ancora sopprimere di quel poco rimasto della nostra sanità pubblica? Forse gli MMG che ancora funzionano e sono la nostra forza territoriale??
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)
FATECI ALMENO RESPIRARE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/perdita.JPG[/IMGSX] Non è difficile al mattino di buonora, ora gradita a noi ciclo-amatori , incrociare camion carichi di rifiuti diretti verso il porto per imbarcarsi verso la destinazione nelle discariche del continente.
Oltre al tanfo che emanano e credetemi è un odore nauseabondo che mette a rischio la respirazione, ma questi mezzi risultano altresì altamente pericolosi in quanto lasciano una scia di percolato lungo il tragitto mettendo a rischio la stabilità di noi cicloamatori e di alcuni mattinieri scooteristi.
Certo siamo consapevoli che svolgono un utile servizio per la comunità isolana ma proprio per questo si dovrebbero attivare dei controlli ed una normativa severa per evitare lòa perdita di liquidi .che ben sappiamo essere è la risultanza dalla decomposizione dei rifiuti ed anche prodotto dalla progressiva compattazione dei rifiuti stessi. .
Molte altre volte li troviamo in sosta sul porto e d anche in questa occasione si nota la grossa perdita del liquame trasportato mentre nell’aria , come non bastassero la navi a perenne motore acceso, il tanfo è irrespirabile e non per ultimo bisogna considerare con amarezza la cattiva immagine offerta per chi in quell’ora deve partire …
Un anziano ciclo-amatore
L'ESTREMO SALUTO A FRANCESCO BOSI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/rosa.JPG[/IMGSX] Nel giorno dell’estremo saluto a Francesco Bosi mi tornano alla mente tanti episodi della nostra vita in comune. Ho conosciuto Francesco nel 1976, quando avevo 20 anni e lui ne aveva almeno 10 più di me: io all’epoca ero segretario della sezione Dc Romito Vittoria in Firenze. Siamo stati insieme per diversi anni nel comitato comunale della Democrazia Cristiana, condividendo idee e situazioni comuni, e ci siamo ritrovati poi a Rio. Da allora, anche se impegnato in contesti più importanti, mi ha sempre seguito: ricordo che mentre ero Sindaco, quasi settimanalmente, nei pochi giorni in cui ero a Firenze, passava dal mio ufficio per prendere un caffè e parlare della nostra Elba. Francesco era altamente convinto della bontà dell’unificazione delle due Rio e mi ha spinto tanto in tal senso, col rammarico di non essere riuscito a farla lui, non avendo trovato la sponda giusta nella sua collega dell’epoca. Ogni anno, a Natale, fino allo scorso, riuniva gli amici democristiani a Firenze anche dopo anni dal suo abbandono della politica. La sua frase ricorrente era “il bene comune”, e ne ha fatto tanto, anche con persone che conosceva solo marginalmente, senza mai apparire. Un amico prima di tutto, anche prima della politica: un continuo punto di riferimento e di confronto.
Esemplare del suo modo di essere fu la frase che usò in un articolo scritto in un momento di difficoltà nel mio mandato da sindaco: “ho aspettato e riflettuto più a lungo - scrisse - prima di intervenire sui fatti di Rio nell’Elba, proprio perché sono amico di Claudio de Santi”. E come non ricordare il capitolo scritto dal lui nel mio libro “La Balena Bianca e la caduta dell’ultimo castello”, dove fu perfetto nel descrivere gli oneri (tanti) e gli onori (pochi) del pubblico amministratore.
Oggi la nave che lo ha portato nella sua Rio Marina ha suonato le sirene per lui per l’ultimo saluto. Sono certo che lui lo avrebbe fatto per me. Oggi siamo tutti più poveri.
Claudio de Santi
ASTA RECORD PER IL LOCMAN IDI BOCELLI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/bocelli.JPG[/IMGSX] L’orologio di Andrea Bocelli, prodotto in serie limitata da LOCMAN per DE ANGELIS con il marchio ALPEMARE, è stato venduto a 19.500 euro È un doppio traguardo quello registrato lo scorso 26 giugno in occasione dell’asta tenuta a Forte dei Marmi, nata da una collaborazione tra Antiquorum, la storica casa d’aste svizzera specializzata in orologeria, Maurizio De Angelis, prestigiosa boutique di orologi vintage di lusso a Forte dei Marmi, e i bagni Alpemare, di proprietà di Andrea Bocelli. Un record per l’orologeria in Italia che ha doppiato quello raggiunto durante l’ultima edizione. Andrea Bocelli ha deciso di mettere all’asta il suo orologio personale, con le iniziali incise nel carbonio forgiato, che è stato battuto per un valore pari a 15.000 euro, più 4.500 euro di diritti d’asta. I proventi della vendita saranno devoluti alla Fondazione Andrea Bocelli. L’orologio protagonista dell’asta benefica è il modello Stealth, must have di casa LOCMAN, personalizzato in esclusiva per De Angelis e Alpemare. Un automatico 300 metri con cassa in carbonio integrale e titanio e quadrante in fibra di carbonio: un subacqueo performante e resistente agli urti e alle pressioni atmosferiche. Il design essenziale e il carattere unico di questo modello sono rafforzati dalla ghiera unidirezionale in ABS, un materiale termoplastico e leggerissimo, resistente agli urti e alle pressioni. Stealth Carbon 300 metri mantiene dunque il suo DNA ma si arricchisce dei colori del mare che richiamano la tonalità acquamarina legata al bagno fortemarmino, come nel logo, nella ghiera e nel bracciale in silicone. Questa partnership con l’azienda DE ANGELIS e ALPEMARE ha dato vita a una limited edition di soli 100 pezzi, nata dal legame di amicizia e stima tra Marco Mantovani, Presidente di LOCMAN e Maurizio De Angelis, collezionista e commerciante di grande prestigio, per l’alta l’orologeria. “L’amore per il Mare ma anche per l’orologeria che accomuna me e Maurizio De Angelis ha fatto sì che nascesse questo nuovo orologio. Un modello importante per LOCMAN, che ha messo in campo tutta la sua competenza, anche nei materiali compositi ed innovativi. LOCMAN infatti è stata la prima casa al mondo nel 2003 a produrre un orologio con cassa in fibra di carbonio. Questo materiale straordinario rende l’orologio perfetto per un utilizzo sportivo e subacqueo e lo lega indissolubilmente al mare. Il modello ideale per questa collaborazione” conclude Mantovani
Vorrei far presente ai RISORGENTI che la meravigliosa Calata un tratto della stessa dove non ci sono negozi e precisamente da....Telemaco Signorini fino al ristorante Michele x intenderci FA SCHIFO.
Fa schifo nel senso che va lavata, non vuoi ogni 2 giorni dargli una bella STRUSCIATA? È il nostro salotto buono
, come disse il lungo appena eletto.
Perciò lavate quel tratto di marciapiede che ne ha veramente bisogno
L’ARTISTA UGO BOTTINO
Accento ligure.Di poche parole.Sempre molto gentile ed educato.
Questo era Ugo Bottino.
L’ho conosciuto quando si era ritirato a vivere all’Elba trascorrendovi gli ultimi anni.
Qui ha continuato a coltivare la passione della vita:dipingere.
Lo ha fatto contemplando la splendida natura dell’isola, musa ispiratrice
Lo ha fatto sia attraverso olio su tela che attraverso la sua naturale propensione al disegno: la grafica.
Con una semplice matita nera su foglio bianco il paesaggio elbano esce fuori dalla sensibilità dell’artista.
Essa si esprime in scorci dell’isola dove Bottino imprime al bianco una intensità plastica che si inquadra in un’accorta delimitazione del “segno nero”.
Grafica in cui la definizione del “nero” che incastona il “bianco” non ha bisogno di colore perché immediata è la luce percepita dalla visione unitaria delle composizioni.
Ugo Bottino è artista completo in ogni sua espressione .
Nell’arco della sua vita artistica manifesta molteplici interessi culturali che vanno da una precisa necessità per la ricerca del “fare arte” come contemporanea tecnologia avanzata fino al prepotente sbocco di organizzatore di mostre all’estero per la divulgazione della pittura italiana.
Tutto ciò contestualmente alla fondazione di un movimento “spaziale” che lo vede apprezzato sensibilista del suo tempo da personalità indiscusse nel campo dell’arte,della letteratura,poesia e scienza,con riconoscimenti che giustamente compensano,anche se in minima parte,i suoi meriti per una vita dedicata all’esteriorizzazione dei sentimenti dell’animo.
La raffinata sensibilità coloristica nei quadri ad olio e il segno grafico nel disegno,mentre comunicano la solitudine vissuta dall’artista nel momento della realizzazione del suo sforzo,sono un inno di amore e di gioia alla vita.
Ugo nell’immediato dopo guerra fece parte del G.A.E. (Gruppo Artisti Elbani) con Domenici,Castlevecchi,Bandinelli ed altri.
Non merita l’oblìo in cui è caduto.
Non lo merita da parte dell’Elba che ha dipinto in molte sue opere specie di grafica: matita nera su foglio bianco.
All’amico Vittorio,suo figlio,rivolgo l’invito a realizzare una mostra retrospettiva per ricordare la figura di Ugo Bottino: artista.
MARCELLO CAMICI
[COLOR=darkred][SIZE=2] I NEGOZI DEL GRUPPO NOCENTINI BATA SUPERSTORE E UPIM, INAUGURANO LA STAGIONE DEI SALDI ESTIVI [/SIZE] [/COLOR]
E’ arrivato il momento degli sconti che arrivano fino al il 70%. Ottime le occasioni per le famiglie
Il credo che il vero problema sia "meglio una multa oggi, che un nuovo cliente domani"
Dobbiamo segnalare che il comune ha messo le navette per quelle spiagge, quindi tecnicamente ai turisti pesa il sedere. Va detto però che gli orari sono stati comunicati in modo pessimo, su canali vicini ai residenti e non ai turisti.
Consiglierei ai rinascente di aggiungere una mappa agli orari, metterli visibili su strada e/o fare dei cartelloni pubblicitari. Quelle multe diventano sentenze per i prossimi anni