Caro campese, se sei così sensibile a queste cose e debole di stomaco, cerca di prendere subito provvedimenti, consulta un medico o uno psicologo!!!
Cosa farai altrimenti quando pioverà di quel che tona!
P.S. Prepara anche le mutande di bandone! (potrebbero servire anche quelle)
113589 messaggi.
Pare che la regione toscana (tutto minuscolo) abbia deliberato per 160.000 euro di finanziamento per la messa in sicurezza delle banchine del porto di Marina di Campo, circa trenta giorni fà;nessuno sà nulla o molti sanno e fanno i giochini di sollevare un problema sapendo che vi è una risposta in merito?
Chiedo scusa a tutti, ma il link non funziona ancora, di seguito l'articolo apparso su "Corriere.it".
Meditate gente meditate
Crolla il turismo made in Italy, eravamo il primo paese ad attirare gli stranieri adesso siamo al quinto posto.
[SIZE=1]Diceva lo scrittore Henry Miller che la destinazione di un viaggio «non è mai una località ma piuttosto un modo di vedere le cose». Ecco, come modo di vedere le cose, l'Italia non piace più come una volta. Nel 1970 eravamo il primo Paese al mondo per numero di turisti stranieri. Da molti anni siamo ormai scivolati al quinto posto, dietro Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina. E nel 2020, secondo le previsioni dell'Organizzazione mondiale del turismo, perderemo altre due posizioni, finendo dietro anche a Gran Bretagna e Hong Kong. Un declino che sembra inarrestabile per un settore che da noi vale il 10 per cento del Pil, dà lavoro a due milioni di persone e muove ogni anno 90 miliardi di euro. Non è solo una questione di orgoglio nazionale, dunque. Ma un serio problema economico che in tempo di crisi potrebbe avere conseguenze devastanti. Perché stiamo scivolando indietro? In parte, ma solo in parte, non dipende da noi. È tutta l'Europa ad essere in declino: negli anni '80 copriva i 2/3 delle destinazioni mondiali fra una decina di anni scenderà al 40 per cento.
Il turismo tradizionale — città d'arte, mare e montagna — perde colpi a vantaggio di quello verde e ambientale, più in linea con lo spirito dei tempi. E infatti stanno lievitando mete fino a pochi anni fa di nicchia come la Patagonia, le Galapagos, la Namibia o la Nuova Zelanda. Ma la responsabilità è soprattutto nostra. Una prima spiegazione — poco originale e piuttosto sconfortante — è che la nostra industria turistica è poco competitiva. Nella speciale classifica del World Economic Forum, l'organizzazione che ogni anno cura il meeting di Davos, siamo solo al 28/mo posto. Buoni ultimi nella vecchia Europa a 15, dietro a tutti i nostri potenziali rivali come Francia e Spagna, che infatti attirano più stranieri di noi. E superati da Paesi che non hanno certo nel turismo il loro cavallo di battaglia come il Lussemburgo. Cosa vuol dire poco competitivi? Lo spiega «L'Italia. Il declino economico e la forza del turismo », una corposa ricerca a cura di Attilio Celant, direttore del Master in economia e management del turismo dell'Università la Sapienza di Roma, e Maria Antonella Ferri, che insegna nello stesso master. I nostri difetti peggiori — secondo il rapporto del World Economic Forum — sono le infrastrutture non sempre all'altezza della situazione (alberghi ma non solo), la mancanza di un cervello pensante che possa organizzare l'offerta nazionale, e anche uno scarso utilizzo di Internet, che ormai è l'agenzia di viaggio più utilizzata al mondo.
Con ordine. Forse è una caratteristica che si intona bene con l'immagine dell'Italia nel mondo, ma l'Organizzazione mondiale del turismo la sottolinea quasi con orrore. Nel nostro Paese solo il due per cento degli alberghi è affiliato ad una catena internazionale. Una fetta minuscola se paragonata non solo al 70 per cento degli hotel americani, ma anche al 12 per cento della Spagna, al 18 della Francia o al 20 della Gran Bretagna. Certo, lo straniero che sceglie l'Italia per le sue vacanze preferisce la gestione familiare della pensione Maria al super hotel con mille stanze arredate nello stesso modo a Buenos Aires come a Vienna. Ma se Maria e i suoi figli accolgono (magari al meglio) chi ha già deciso di partire, solo le grandi catene riescono a «creare» turisti, offrendo tariffe speciali a chi è già stato cliente dei propri hotel in altri Paesi, oppure puntando sui grandi numeri di chi viaggia per congressi e fiere. A parlare sono i soldi: la produttività del personale che lavora negli hotel italiani è bassa. Secondo uno studio della commissione europea siamo al dodicesimo posto tra i 27 Paesi dell'Unione Europea con poco più di 25 mila euro l'anno per addetto.
Quasi la metà del Belgio, e ancora una volta dietro ai nostri rivali europei Francia, Spagna e Gran Bretagna. Altra mancanza — secondo lo studio realizzato dai professori del master della Sapienza — è la scarsa attenzione a settori specifici che in tempo di crisi possono garantire la sopravvivenza, come il low cost e i giovani. In Italia praticamente non esistono i cosiddetti budget hotel, le catene con servizi spartani e tariffe contenute, che vanno forte in Francia e Spagna. Così come sono una rarità gli ostelli della gioventù, che magari non porteranno soldi a palate ma formano i viaggiatori di domani, quei ragazzotti che oggi girano con lo zaino in spalla e tra qualche anno potrebbero tornare con moglie, figli, e un portafoglio pieno di carte di credito. Siamo indietro, dunque. E siamo indietro non solo quando un inglese o un americano atterrano a Fiumicino o alla Malpensa ma già prima. Ormai in Europa il 34 per cento delle prenotazioni alberghiere viene fatto direttamente via Internet dai siti degli hotel, saltando l'intermediazione delle agenzie. Un modo per risparmiare qualche euro che — con la crisi economica e la filosofia del risparmio che conquista anche i ricchi — è destinato a diffondersi sempre di più. Ecco, in Italia le prenotazioni via Internet sono al 24 per cento, dieci punti sotto la media europea. Per la semplice ragione che sono pochi gli hotel che offrono questo servizio: il 60 per cento contro una media europea del 72 per cento. Le bacchettate non finiscono qui.
Lo studio sottolinea come l'Italia spenda per la promozione più o meno la stessa cifra degli altri Paesi del Vecchio continente: 160 milioni di euro l'anno contro i 180 della Francia e 170 della Spagna. Solo che più della metà di questa somma viene assorbita dagli stipendi e dalle consulenze delle strutture che di questo si occupano. Così come manca, sempre secondo la ricerca, un coordinamento reale che promuova il marchio Italia, magari unendo gli sforzi di città d'arte, mare e montagna che oggi corrono ognuno per conto proprio e invece potrebbero finire facilmente nelle stesse campagne e negli stessi pacchetti. Il risultato di questo triste panorama? Ci aiutano le fosche previsioni del «World travel & tourism council», l'organizzazione mondiale che riunisce i principali operatori del settore. Tra dieci anni l'Italia rischia di perdere un posto (dall'ottavo al nono) nella classifica mondiale del Pil del settore turistico, di perdere un altro posto (dal quinto al sesto) nella graduatoria dei soldi portati dai viaggiatori stranieri. E addirittura di uscire dalla top ten, oggi siamo ottavi, per gli investimenti nel settore turistico. Un disastro che non solo offuscherebbe l'immagine di quello che un tempo era chiamato il Belpaese. Ma che darebbe un colpo forse mortale ad un'economia già scricchiolante.
Lorenzo Salvia
08 febbraio 2009[/SIZE]
Ho il vomito........
Ho il vomito nel vedere il mio paese in queste condizioni.....
Ho il vomito perchè chi ha concorso a ridurlo così in questi anni, puntualmente sotto elezioni tira la testa fuori.......
Ho il vomito perchè ha venduto i materassini in questi anni fregandosene del nostro comune e dei suoi cittadini......ora è di nuovo all' attacco a fare danni!
Chiedo ai suoi ( familiari):
Ma un po' di rispetto per noi compaesani e per il posto in cui siete nati ce l'avete?
Un po' di amor proprio ce l'avete?
Non vi fa male vedere quest' andazzo?
Eppure dovreste essere giovani rampanti?
( uno giovane/trombato)
MA PERCHE' NON LO TENETE A CASA A FARE IL NONNO O A FARE UN BELL' INVENTARIO?
I VOSTRI CONCITTADINI VI SAREBBERO ETERNAMENTE RICONOSCENTI.....
x i poprietari di stabilimenti balneari,noleggio ecc.ecc
Prendo lo spunto da una richiesta fatta o meglio quasi una invocazione,da parte di qualche titolare di attività come sopra indicata,per ribadire il concetto che la natura crea i danni,i Comuni debbono urgentemente rimediare ed i Concessionari,dopo 3 mesi di pieno,regolare ed abusivo,se ne vadano alle Maldive,Thailandia,Seyschelles ecc.ecc.ed al ritorno passino dai Saloni e rinnovino i SUV (Gipponi per meglio intendersi) Mercedes e quant'altro.
Ma ci rendiamo conto che pur essendo le spiaggie un bene naturale che dovrebbe essere usufruito da tutti,questi signori da anni e piselli verdi fanno i nababbi con investimenti minimali e poi hanno il coraggio di lamentarsi......ma che se li facciano da se i ripascimenti !!
Per Rhino: però, per una come me che vuole visitare l'isola..non c'è che dire,mi hai fatto quasi passare la voglia! O forse no! Vedremo.
X i consiglieri di minoranza di Campo
In prossimità delle elezioni ci si attacca a tutto,anche alle bugie!!
Avete infatti pubblicato una foto delle alghe di Campo che risale ai primi giorni della mareggiata,e non alla situazione attuale.
Andate a vedere le spiagge in continente!!!!!non hanno ancora toccato un ramo!!!Il fatto è che ci sono troppi SOLONI e disfattisti in caccia di voti.Baldetti,sei una brava persona,ma sei meglio solo che male accompagnato!!
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La foto era di repertorio messa dalla redazione le alghe infatti ad oggi, sono tutte ammassate davanti al circolo della vela [/COLOR]
Mi hanno spostato la pagina....
Riecco il link, spero quello rimanga...
[URL]http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_08/crolla_il_turismo_made_in_Italy_focus_lorenzo_
salvia_c26cb174-f5b7-11dd-9877-00144f02aabc.shtml[/URL]
Ringrazio Angela per la segnalazione :gren:
Scusa, hai ragione, me ne sono accorto ora che me l'hai fatto notare, probabilmente ero cosi attento acercare le parole che ho dimenticato di riferire la località. Io scrivo dal comune di Marciana, mi sono state riferite sparizioni nella zona di Procchio tra Fontalleccio e Vallegrande e di Marina di Campo sia appena fuori(Alzi e Pozzo al Moro)sia in pieno paese. Ma questa persona è presente in quasi tutto il territorio Elbano e gira con un furgone.
La mia intenzione era di fare la GTE, ma un mio amico che vive lì mi ha detto che in certi punti rischio di trovarmi le moto da cross sul sentiero... è vero?
certo che se tu ci dicessi almeno il paese o la zona, dove secondo te sparirebbero i gatti, daresti una mano a fare attenzione su una cosa che a quel punto sarebbe sicuramente illegale.
Se invece non dici nulla di questo, allora potrebbe anche darsi che lo fai solo per spaventare la gente.
se fosse consentito a chiunque di mantenerli puliti?
Tu portati nel Poio o nel Bollero un paio di forbici da pota e taglia qualcosa che ti sbatte negli occhi. Voglio vedere chi ti trova e cosa ti dice...
Cerchiamo di non farci male da soli. Certo, se ci vai col ruspino....
E anche nella normativa del parco c'è scritto che quanto ricresce in un sentiero può essere tolto. Figurati poi fuori parco.
Io non voglio che anche quest'anno il mio Comune di Campo metta tutti i soldi che ha sulle spiagge.
Che poi se ci devo venire io, mi fate pagare l'ombrellone etc etc. e nemmeno mi fate la ricevuta.
Se volete guadagnare VOI coi soldi NOSTRI allora facciamo una bella società insieme. Se no, spendeteci soldi vostri.
Le strade sono piene di buche perché il Comune ha speso tutto nelle spiagge. Fra l'altro non tutti quelli che vengono sulle spiagge campesi stanno e spendono a Campo.
Non so se mi sono spiegato bene. Non fate troppo i furbini...
Sono completamente d'accordo con elbatrekking difatti tempo indietro avevo già provato a lanciare l'idea della sistemazione della sentieristica da parte di volontari guidati da esperti che indirizzassero le persone ad un ripristino dei sentieri anche per ciò che riguarda il deflusso dell'acqua piovana, ma ho l'impressione che anche il tuo messaggio faccia la fine del mio... letto e dimenticato.
Se vuoi un consiglio fai come faccio io, ogni tanto mi metto pennato e sega pieghevole nello zainetto per sistemare alla meglio dove credo ce ne sia più bisogno, tanto se aspetti che lo faccia qualcun altro ai voglia a allunga il collo!
Per ciò che riguarda le moto sui sentieri sembra che non glie ne importi niente a nessuno, ogni tanto vola qualche multa ma è solo fumo negli occhi.
Se avessero veramente intenzione di togliere le moto dai sentieri è un pò l'avrebbero levate.
Ciao Gabriele!
La pagina che hai segnalato sembra non esser più disponibile sul corriere online....
che diceva?
[COLOR=darkblue][SIZE=3]Isola Verde & Blu[/SIZE] [/COLOR]
Apprezziamo l’ottimismo del direttore dell’Apt che intravede, in totale contraddizione con i dati generali forniti da autorevoli agenzie di studio ed analisi dei mercati, una buona partenza per la stagione2009.
Vorrei ricordare però che sono ancora sul tavolo spinosissime questioni , Trasporti, Gestione del territorio, qualità dell’ospitalità e non ultima la promozione di un territorio che in questi anni ha visto venir meno supporti fondamentali da parte delle istituzioni.
Non nascondiamoci dietro un dito, diciamo chiaramente che le nostre aziende sono tutte o quasi come si dice alla “Canna Del Gas “ che sopravvivono grazie ad un credito che è sempre meno tale, che potrebbe essere tardi per intervenire ma che come si dice “La speranza è l’ultima a morire” dopo di chè ci siamo noi.
Ora, in ragione di questa che sarà un’analisi semplicistica o come si dice, terra terra ci aspettavamo tutti delle risposte, una cura, visto che la diagnosi era ormai nota.
Ci aspettavamo risposte su un’alternativa al monopolio dei collegamenti marittimi che al momento insiste sulla rotta per Piombino, ci aspettavamo un’alternativa all’approdo testè citato, se non altro perché tira aria di elezioni e speravamo che qualcuno nel tentativo di riabilitarsi “politicamente” tentasse di dare seguito a tanti proclami fatti precedentemente, ma ancora una volta ci dobbiamo arrendere all’inconsistenza della politica.
Quest’isola aspetta soluzioni e non promesse, le aspetta da troppo tempo, si respira sfiducia e rassegnazione ad un destino che sembrerebbe segnato, ci serve un moto d’orgoglio che salvi se può la situazione e se non si può salvate almeno voi stessi tutelandovi con un po’ di sano buongusto.
Giovanni 😎
Non so chi vincerà le elezioni a campo, so solo che l'attuale amministrazione dovrebbe inserire tra le priorità l'organizzazione del ripascimento delle spiagge, soprattutto Seccheto e Cavoli perché altrimenti quest'anno sarà davvero duro per le locali attività turistiche sopravvivere...se qualcuno è a conoscenza di qualche intervento in programma lo prego di farmelo sapere perché così saprò di che morte si deve morire.
Grazie
COMUNICATO STAMPA
SI È COSTITUITO A PORTOFERRAIO IL COMITATO ELETTORALE DI “FORZA ITALIA VERSO LA PDL” IN PREPARAZIONE DELLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE CHE SI SVOLGERANNO IL 6 E 7 GIUGNO 2009. NELLE PROSSIME SETTIMANE IL COMITATO PRESENTERÀ ALLA CITTADINANZA LA SEDE DOVE SI RIUNIRÀ LA COMPAGINE DEL CENTRO DESTRA PER LA STESURA DI UN PROGRAMMA CONDIVISO TRA LE FORZE POLITICHE, LE ASSOCIAZIONI E LA CITTADINANZA TUTTA.
LA COORDINATRICE AZZURRO DONNA
PER L’ISOLA D’ELBA
TIZIANA GIUDICELLI
PORTOFERRAIO 05.02.2009
Allarme sentieri
L’eccezionale quantità di pioggia caduta questo inverno ha provocato seri danni al territorio.
Vari e ripetuti sono stati gli allagamenti dei centri urbani, lo straripamento di fossi e gli smottamenti di terra che in più di un’occasione hanno pregiudicato la viabilità.
Come un potente aratro l’acqua ha eroso la terra più esposta alla sua furia, trasformando in ampie voragini quelle che fino a poco tempo fa erano piccole fenditure.
Tutti gravi effetti immediati di un’anomala quantità di precipitazioni che sarà indubbiamente ricordata nel tempo.
In questo periodo inoltre, moto e cinghiali assestano il colpo di grazia al terreno che intriso d’acqua viene letteralmente sconquassato dal loro passaggio.
In quanto appassionato di trekking, ed assiduo frequentatore della sentieristica elbana, sono chiaramente preoccupato dello stato dei nostri sentieri, che certamente non eccelso, ha così ricevuto un ulteriore rilevante danno.
Le prospettive a breve termine poi non sono certo incoraggianti.
Con l’arrivo della primavera, la vegetazione esploderà rigogliosa, e certamente si impadronirà di molti tratti.
L’assurda burocrazia, e la scarsa manutenzione troveranno così nella natura un valido alleato, ed allora di “camminare” si potrà solo parlarne, cosa che peraltro a tanti riesce molto bene…
Personalmente vorrei proprio poter continuare a frequentare i miei sentieri, a piedi come in mtb; e se fosse consentito a chiunque di mantenerli puliti, sono convinto che tanti appassionati si impegnerebbero volentieri.
Per questo rivolgo un appello agli Enti preposti invitandoli a prendere dei provvedimenti, e magari ad organizzare delle giornate appositamente dedicate alla manutenzione dei sentieri in cui a chiunque sia permesso di darsi da fare per salvare questo nostro bene prezioso.
elbatrekking
Il MOVIMENTO SOCIALE FIAMMA TRICOLORE dell'Isola d'Elba
DOPO
- la convocazione dei propri iscritti sabato 7 febbraio 2009;
- ampia e approfondita discussione sull'attuale momento della politica elbana in vista delle prossime elezioni amministrative di giugno 2009;
CONSTATATO
- che in seno alle forze politiche del centro-destra di governo - interlocutrici sul territorio dell'Elba - si lavora solo per una propria ambizione personale più che per un preciso programma da presentare ai cittadini elettori;
- che giornalmente compaiono sulla stampa notizie mai concordate o autorizzate e candidature mai discusse in seno all'ipotetico cartello politico del centro-destra;
- che risulta esserci dei personaggi all'interno della coalizione che, nonostante affermino di essere candidati di partito, cercano di raccogliere il consenso popolare anche attraverso la raccolta di firme senza averne portato preventivamente a conoscenza i partiti;
PRESO ATTO
- che il popolo elettorale di destra si è sempre riconosciuto nella serietà, lealtà, onestà e correttezza delle persone e delle proprie azioni e che mai si è prestato e mai si presterà in futuro a giochi di potere;
- che nel costituendo "Popolo delle Libertà" sono in atto diatribe difficilmente superabili le quali rendono impossibile qualunque accordo elettorale almeno fino a quando non sarà fatta estrema chiarezza al suo interno su persone e ruoli;
DECIDE
- di non partecipare agli incontri che saranno convocati dai rappresentanti sul territorio delle forze di governo (F.I. - A.N. - Lega nord);
- di presentare alle prossime elezioni amministrative di giugno 2009 delle proprie liste civiche, aperte e trasversali, in cui potranno essere inseriti iscritti e simpatizzanti della vera destra così come i rappresentanti di movimenti civici o associazioni che vorranno condividere un programma di governo che guardi sopratutto al bene dell'Isola d'Elba e dei suoi abitanti.
MOVIMENTO SOCIALE FIAMMA TRICOLORE
Federazione di Elba - Livorno
Il Segretario Maurizio Poli
