Ok, io non ho problemi a censurare senza se e senza ma comportamenti illegali anche del PD, ma voi un commento su Arianna Meloni me lo volete fare? Perché quella dinamica è gravissima ma non dite nulla.
Se proprio non volete commentare non vi ergete a difensori della patria.
113273 messaggi.
Buongiorno,
sono tre giorni che il bidone è pieno in strada, due mancati passaggi secondo il vs. calendario attività commerciali Comune di Campo nell'Elba, la plastica e metallo il venerdì e la domenica.
Quando verrà svuotato?
Dove dobbiamo buttare la plastica e metallo?
La dobbiamo spedire in Continente?
Una buona giornata!
Gimmi Ori Hotel Rustichello
Via degli alzi 439 Marina di Campo
Altri concorsi truccati dal Partito Democratico. Il vizietto rosso del Lazio
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Franco Bechis 02 luglio 2021
Ancora una volta una bufera giudiziaria, ancora una volta nel Lazio guidato da Nicola Zingaretti e ancora un volta in casa del Pd per assunzioni di amici e famigli in quegli enti pubblici che evidentemente quel partito considera proprietà non solo privata, ma addirittura personale. L'ultima brutta vicenda ha portato agli arresti domiciliari un dirigente Pd laziale, Claudio Moscardelli, oggi segretario provinciale a Latina, ma in passato già due volte consigliere regionale e in una legislatura senatore. L'accusa nei suoi confronti è pesante, e coinvolge anche il direttore amministrativo facente funzione dell'Asl di Latina, Claudio Rainone che era già da settimane ai domiciliari per la stessa vicenda. I due in sostanza avrebbero falsificato un concorso pubblico per l'assunzione di 23 collaboratori amministrativi di quella Asl per favorire due candidati (Rainone ne avrebbe poi favoriti anche altri) che stavano a cuore del Moscardelli, e che in effetti hanno poi superato il concorso avendo conosciuto la sera prima le domande grazie al dirigente della Asl che le aveva concordate con loro al telefono. In cambio del favore fatto quello stesso dirigente pubblico si attendeva una promozione che gli aveva assicurato proprio Moscardelli, che puntualmente lo avrebbe informato di incontri avuti a questo scopo sia con il direttore della Asl che con l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato (non indagato, ma sentito dalla procura come persona informata dei fatti meno di un mese fa).
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/sani.JPG[/IMGSX] Il Comune di Capoliveri informa che sono in programma per tutto il mese di luglio e di agosto, interventi di lavaggio e sanificazione delle principali strade e piazze del centro storico di Capoliveri.
Si parte con le giornate di lunedì 5 e martedì 6 luglio. Gli interventi saranno effettuati a partire dalle ore 6,00 del mattino.
Si raccomanda a tutti gli esercenti del Comune di Capoliveri operanti nel centro storico ed occupanti suolo pubblico, di sgomberare il medesimo per il tempo necessario allo svolgimento delle attività di lavaggio e sanficazione.
"Sono interventi necessari - commenta l'amministrazione comunale - al fine di assicurare a cittadini ed ospiti pulizia, decoro ed igiene soprattutto in questo periodo di grande affluenza sulla nostra isola, in cui ci è richiesto di non abbassare la guardia rispetto alla diffusione del virus Covid-19, da tenere sempre sotto controllo con comportamenti virtuosi e interventi come quelli che abbiamo in programma".
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/taglio.JPG[/IMGSX] Tutti i fatti sono buoni per esplicitare baggianate. Si spacca un pino in piazza Pietri e si parla della sciagura del preventivato abbattimento di quelli di S.Giovanni. Tutto è buono per dire sto da una parte, tutto è buono per non ragionare e solleticare la pancia di destra, o di sinistra, ambientalista o meno, forcaiola o garantista. Mai svolgere un ragionamento serio. I pini, quelli di S.Giovanni come quelli di piazza Pietri hanno ormai 60-70 anni, sono vecchi, lo sono di più perchè in un posto sbagliato. Non sono alberi da viale, non sono alberi da piazza urbana. hanno avuto ed hanno successo perchè crescono velocemente e fanno ombra, ma sono inadatti alle strade e alle piazze, questa la realtà, oltre l'età. Quindi invece di gridare baggianate e solleticare le pance si dovrebbe richiedere un piano di nuove idonee piantumazioni, non già di alberelli alti 2 metri ma di individui più adulti, ricordandosi che, per esempio, lungo le strade, gli alberi debbono stare a debita distanza per la loro salute e per evitare al massimo che siano pericolosi per la circolazione, anche perchè tutte le volte che uno si schianta contro un pino non manca chi grida "pini assassini". Delle due l'una o i pini sono assassini e allora vanno tagliati, oppure va tagliata la circolazione: Ce lo dicano gli ambientalisti tutori del paesaggio perchè muoversi è anch'esso un diritto costituzionale e se ci si deve muovere da Portoferraio a PortoAzzurro cosa facciamo un'altra strada? si raddoppia la strada di colle Reciso? Giammai sarebbe uno scempio!
Quindi usiamo un pò di cervello!
Per quanto fossero di pensiero politico molto diverso dal mio, sono veramente rammaricato sia per la morte di Bosi sia per quella di Muti. Credo che rappresentino una perdita umana per tutta l'Elba per la qualità del pensiero che portavano. Sentite condoglianze alle famiglie.
Mi è dispiaciuto non avere un commento sulla vicenda di Arianna Meloni, ma ci riprovo.
Cosa ne pensa del suo collega Marco Dandolini di Viareggio che ritiene che le ragazzine di 12/13 anni in shorts causino il fenomeno delle baby gang e della violenza giovanile?
Non si può essere infelice quando si ha questo:
L'odore del mare, la sabbia** sotto le dita, l'aria e il vento.
**Bianca o rossa che sia.... 😃
L’on. Francesco Bosi è tornato alla casa del Padre.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/bosi1.JPG[/IMGSX]
La Lista TERRA NOSTRA piange l’amico, ricordando il Suo amore per Rio, le grandi doti di amministratore pubblico, lo splendido esempio di umanità che ha dato nello svolgere le Sue mansioni istituzionali. Che la Sua vita sia di insegnamento alle generazioni che verranno, e ne seguano il cammino di onestà, impegno sociale e Cristiano. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia.
Lista Terra Nostra
Comune di Rio
Egr Signore quando parla di minoranza specifichi bene a chi si riferisce perché Io non ho detto che ero soddisfatto , ma il contrario . Si riveda la registrazione ....... anzi avrei voluto dire al vice sindaco che era una risposta da Ponzio Pilato , ma Mi viene impedito ogni commento ecstra
CIRCONLOCUZIONI AMMINISTRATIVE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/gari.JPG[/IMGSX] Bella la risposta all’interpellanza di Luigi Lanera sulle concessioni e sul variegato impiego di arredo urbano in atto nella kasbah ferrajese …il responsabile ha dichiarato che sta personalmente procedendo ad una regolamentazione per le concessioni che scadranno - a fine emergenza - una normativa che preveda una sorta di piano del colore per uniformare tende , tendoni, sedie e tavoli , restituendo decoro e dignità al centro storico, ma rimane chiaro - ha proseguito il vate - visto che ognuno ha operato a fin di bene eseguendo un fai da te a piacere e mettendo oltre la buona volontà quello che più gli sembrava opportuno per migliorare la propria attività, quindi investendo denaro, rimane chiaro che per vedere attuata la nuova normativa, in cui mi sto impegnando, non sarà un “tutto e subito” ma ci vorranno almeno due anni o tre-
Praticamente chi ha ascoltato ha percepito tra le righe un tacito silenzio assenso sulla facoltà di occupare folkloristicamente il suolo pubblico a discapito di pedoni, disabili, parcheggi, dignità e decoro cittadino.
A questa ennesima presa dei fondelli la meraviglia delle meraviglie è stata la risposta della minoranza che lapidariamente non ha pronunciato “obbedisco” come rispose Garibaldi ad Emanuele II° ma il suo facsimile …. Sono soddisfatto della risposta!
Le jeux son fait rien ne va plus
Esticazzi !
Bello il nuovo look della Rossa, diventata bianca. Sembra di essere a Rosignano. Solo che già lungo tutta la battigia il materiale bianco se l' è già portato via il mare. Immaginiamo quando verrà la prima mareggiata o semplicemente un po' di mare mosso. Sarà ancora più caratteristica: metà bianca e metà rossa. Bicolor, in linea con la tendenza delle ultime auto.
ISOLA D’ELBA IN LUTTO PER LA MORTE DI FRANCESCO BOSI. L’EX SINDACO DI RIO MARINA È MORTO NELLA NOTTE TRA SABATO E DOMENICA A FIRENZE.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/bosi.JPG[/IMGSX]
Francesco Bosi è stato sindaco di Rio Marina per due legislature. La sua vita politica nazionale si è intrecciata con quella amministrativa non solo riese ma elbana tutta.
Francesco Bosi, viveva a Firenze, qui era stato anche assessore comunale, ma trascorreva ancora oggi a Rio Marina, lunghi periodi. E’ stato un politico e uomo delle istituzioni a ha ricoperto per più legislature sia la carica di senatore che di deputato della Repubblica. Fra i vari incarichi ricoperti è stato anche sottosegretario di Stato al Ministro della Difesa dal 2001 al 2006.
Dopo la cessazione dei suoi incarichi si è sempre interessato della vita politica del paese di Rio Marina
Alla famiglia le sentite condoglianze personali e della redazione .
IL MIO RICORDO DI GIOVANNI MUTI
Scritto da Alessandra Ribaldone Bolano
Quando se ne va una persona come Giovanni Muti il rammarico è quello di non averlo conosciuto meglio.
Allora scavi nei cassetti della memoria per ricordare episodi, aneddoti che ne distinguano la personalità e scopri di averlo spesso visto alle mostre di Italo Bolano. La sua figura asciutta, il viso scavato, quello sguardo che sembrava sempre guardare oltre… perché “il Muti” c’era spesso alle mostre di Italo, un po’ in disparte, ma c’era.
Lui accomunava la penna graffiante del giornalista alla sensibilità dell’artista, cosa non da poco in un secolo che corre, che va veloce in tutto, in cui la cronaca spesso fa prevalere l’arida esposizione dei fatti alla riflessione su che cosa si nasconde dietro le apparenze.
Lo ricorderò sempre una sera di un lontano agosto del 2009; Giovanni venne a visitare la mostra di Italo “Gesto e dramma” alla Gran Guardia. C’ero io a fare assistenza, poche persone dentro la piccola e caldissima sala, grande folla in piazza, un gelato in mano per fuggire la calura estiva.
Giovanni si sedette accanto a me e dopo un lungo silenzio mi confidò ciò che anni dopo avrebbe riportato in un bell’articolo in occasione della scomparsa terrena di Italo.
Voglio riportare qui alcune parti significative di questo pezzo, pubblicato su Elba Notizie il 20 settembre 2020, che lui titolò “ I MIEI ERRORI NEI RIGUARDI DALLA PITTURA DI ITALO BOLANO lasciando la parola a Giovanni.
“ Io ho conosciuto Bolano nel 70, quando sono rientrato dall’estero… Quando, in quegli anni, il Gruppo Artisti Elbani, tutti postmacchiaioli, organizzava mostre, Bolano, essendo un pittore moderno, non partecipava. E per questo nell’ambiente veniva sfottuto.
Anche io partecipavo. Un giorno alla Linguella fece una mostra antologica. Visitandola con un gruppetto di amici, feci qualche battuta ironica sulla necessità che aveva sentito, lui ancora giovane, di farsi una antologica. …
Della sua pittura, all’epoca, non pensavo gran che bene, al punto che ad un amico che mi chiese dei bozzetti da mettere in un appartamentino gli dissi che non ce ne avevo, ma che, per fare prima, gli avrei fatto 4 o 5 “ bolanini” a tempera.
Presi 5 tele piccole e detti delle pennellate rapide come sciabolate, come faceva Bolano. Appena finito, li appoggiai al muro e mi allontanai per guardarli. Quando mi voltai non volevo credere ai miei occhi: un vero schifo.
Le sintesi delle immagini che avevo voluto rappresentare non apparivano. Non vedevo altro che delle pennellate date a caso. Rimasi a lungo a guardarli con il pennello in mano. Mentre loro appoggiati ad un vecchio muro mi stavano umilmente rivelando una verità: io, nella pittura di Bolano non ci avevo capito nulla, e quindi dovetti riflettere anche sui miei limiti. Limiti che nascevano, anche, dai pregiudizi che i figurativi avevano nei confronti degli astrattisti Qualche tempo dopo avvenne qualcosa che mi fece cambiare idea e capire, credo a fondo , la pittura di Bolano . Avvenne quando a COSMORADIO decidemmo di pubblicare il libro di Giuliano Giuliani sull’affondamento dell’Andrea Sgarallino e bisognava disegnare la copertina, che dovevo fare io.
Scartai l’idea di disegnarla, come l’avrebbe disegnata Beltrame nella Domenica del Corriere, cioè come una illustrazione e decisi di tentare una cosa moderna. Cioè, fare sulla carta dei segni che alludessero ad elementi di una nave che esplode e affonda: un fumaiolo, un albero, un timone ed il lampo dell’esplosione. Poi, pensavo, chi guardava, avrebbe ricomposto la scena ed avrebbe visto, attraverso queste forme incerte, l’esplosione e l’affondamento e il dramma che si stava verificando.
Quando lo guardai mi resi conto, con un certa sorpresa, che assomigliava ad un Bolano. Lo avevo fatto in bianco a nero. Bolano sarebbe stato capace di farlo a colori e certamente meglio di come l’avevo fatto io. Da allora in poi, mi sono avvicinato alla pittura di Bolano con uno spirito diverso, senza pregiudizi e ho visto dei quadri veramente straordinari. E un giorno, in una delle ultime mostre alla Gran Guardia, gli ho raccontato tutto e mi sono scusato per la mia presunzione. … Certo, per capire la pittura di Bolano ci vuole una certa preparazione. Io, nonostante avessi fatto una scuola artistica,avessi vissuto all’estero e visto i più importanti musei europei, avevo avuto difficoltà a capirla. …”
Grazie per la tua sensibilità e coraggio nel riconoscere pubblicamente un tuo errato giudizio, non molti lo avrebbero fatto. Grazie della tua schiettezza e della tua conoscenza. Abbiamo fatto un piccolo e fuggevole percorso assieme. Ora anche tu sei tornato nel tuo blu. A rivederci.
Nelle foto:
Giovanni Muti all’ultima mostra di Bolano alla Telemaco Signorini, nel 2018
Ritratto di Bolano fatto da Giovanni Muti
RASSEGNA “ECHI NAPOLEONICI” A MARCIANA MARINA: IL 5 LUGLIO FEDERICA NARDO PRESENTA IL ROMANZO “MARE”
I[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/mare.JPG[/IMGSX] nizia con un libro dedicato a Napoleone la rassegna culturale “Echi napoleonici a Marciana Marina”, nell’ambito delle manifestazioni dell’Estate Marinese 2021 organizzate dal Comune e dalla Pro Loco di Marciana Marina.
Lunedì 5 luglio, alle ore 21,45, presso la nuova sede della Pro Loco in Piazzale Bernotti (sotto la Torre, accanto alla spiaggia della Fenicia) Patrizia Lupi, giornalista e Presidente della Pro Loco, incontrerà l’autrice Federica Nardo per una chiacchierata fra storia, cultura ed emozioni traendo spunto dal suo romanzo “Mare” edito da Ianeri Edizioni nel 2019.
Avvincente il romanzo che Federica Nardo ha ambientato nei luoghi della storia approdando, nel seguire gli eventi napoleonici, all’Isola d’Elba. Intrigante e attenta la narrazione, ricca di riferimenti storici e di descrizioni sapienti di luoghi e persone. Federica Nardo, con grande sensibilità femminile, racconta la storia di Nives, una giovane contessa innamorata dell’Imperatore che, per seguirlo, affronta mille peripezie ma che alla fine decide di rimanere a vivere all’Isola d’Elba.
La storia
Ultimi mesi dell'anno 1806: è passato quasi un anno dal Sole di Austerlitz e Nives De Morin vive il periodo più bello della sua vita: Napoleone progetta di sposarla divorziando da Josèphine, proposta fermamente contrastata da Monsieur de Talleyrand, infido ministro dell'Empereur che già progetta un matrimonio d'alleanza con l'arciduchessa Maria-Luisa, figlia dell'Imperatore d'Austria. È quasi la fine dell'anno e Napoleone riporta una schiacciante vittoria nella battaglia contro i russi, in onore della battaglia vinta viene organizzato un gran ballo di Capodanno a Varsavia, occasione di cui la Polonia si serve per donare la sua più totale fedeltà alla Francia e alle idee di Napoleone. Nives ne viene a conoscenza e, non vedendo da molto Napoleone, decide di raggiungerlo, insieme al suo amico Cyprien. È la sera di San Silvestro e Nives fa il suo ingresso al Palazzo Reale di Varsavia; Napoleone, tuttavia, non è ancora arrivato. Dopo alcuni giri di valzer la musica si ferma e il gran ciambellano annuncia l'ingresso dell'Empereur. Nives si avvicina all’Empereur, circondato da un nugolo di nobili, ma egli è impegnato a far consegnare un biglietto galante alla giovane Walewska. Nives ne è profondamente turbate e fugge via; Napoleone la insegue. Tuttavia Nives è già sparita nella gelida notte polacca e nessuno riesce a ritrovarla. Affannata, infreddolita e col cuore infranto, la giovane donna si ritrova nei pressi del fiume Vistola e decide di farla finita. Un uomo, tuttavia, le impedisce di compiere l’estremo gesto: si presenta dicendo di chiamarsi Tom e asserisce di trovarsi lì in attesa di una vettura diretta verso il nord. Convince Nives a riscaldarsi con un bicchiere di vino, la droga e la rapisce dietro ordine di Lord Foster, antico avversario politico di Bonaparte. Passano sette anni e di Nives sembrava sparita ogni traccia: la ragazza infatti è rinchiusa in un faro delle coste inglesi dove è detenuta da Tom. È l'aprile del 1814 e l'intera Inghilterra mormora a seguito di una notizia improvvisa: Napoleone ha appena firmato l'abdicazione e ha accettato l’esilio sull'Isola d'Elba. Anche a Nives giunge la notizia; la giovane si sveglia dal letargo morale in cui si era rifugiata e decide quindi di scappare, partire per l’Italia per raggiungere Napoleone. I rapporti con l’ex imperatore sono rigidamente controllati e solo dopo molte difficoltà Nives riesce a raggiungere l’isola, ad assaporarne la bellezza e la calma di un luogo così lontano dalla frenesia di Parigi e dalle sofferenze degli uomini. Qui assiste al cambiamento interiore di Napoleone: ogni giorno trascorso sull’isola a cambiare le sorti dei suoi abitanti aggiunge qualcosa all’animo in tumulto del grande imperatore. Alla fine, dopo essersi ritrovati, Nives, con l’inaspettato aiuto di Tom, riesce ad organizzare la fuga di Napoleone e lo lascia andare decidendo di rimanere sull’isola.
l’evento si svolgerà all’aperto con ingresso gratuito.
PER INFORMAZIONI: PRO LOCO MARCIANA MARINA TEL. 349 7049487
[COLOR=darkblue][SIZE=2] ALCUNE DOMANDE PRIMA CHE SI ADOTTI IL NUOVO SENSO UNICO IN PROGRESS [/SIZE] [/COLOR]
Siamo contenti di veder preso in considerazione il suggerimento di alcuni cittadini di invertire il senso unico di Via E.De Nicola per permettere una via alternativa di sfogo per chi proviene da Viale einaudi e Albereto, ma adesso in attesa della sua realizzazione vorremmo porre alcune importanti e lecite domande che rivolgiamo direttamente al Dott. Farina Capo dei V.U e unico vero competente in materia
Egregio Capo dei Vigili urbani Dott. Alessandro Farina ( che non è farina del nostro sacco) immaginiamo che Lei in collaborazione con l’amministrazione comunale dove presta servizio, provveda a regolamentare questo nuovo percorso questa strada che una volta si chiamava Comsumella alta , che termina proprio a fronte della zona cimiteriale, zona nevralgica dove il traffico andrà ad incanalarsi o verso Via Mentana per raggiungere la zona industriale e periferica, o per “la Crocetta” , Via dell’Annunziata fino a immettersi in Via Manganaro .
Ebbene immaginiamo che provvederete nella zona cimiteriale a liberare la strada dai parcheggi su ambedue i lati sia da parte di chi si reca in visita al caro estinto sia di chi in questa strada esercita una attività e tiene auto e camion di lavoro o privati posteggiati lungo il percorso, ma non basta perché nell’immettersi in Via dell’Annunziata, e su cui sfocia anche via XX Settembre, bisogna stare attenti perché è una strada stretta che non possiede nemmeno un marciapiede pedonale e riceve anche le auto dall’altra via di sfogo della Consumella bassa zone queste citate dove al momento si passa a malapena rischiando il raschio e probabilmente un mezzo dei Vigili del Fuoco o altri mezzi di soccorso in emergenza troverebbero difficoltoso a percorre , uno sguardo andrebbe anche dato al suo sbocco in Via Manganaro sempre occupato da auto in sosta ambo i lati e quindi un pericolo costante.
Ci auguriamo che Lei in qualità di responsabile della viabilità e dall’alto della sua competenza in materia avrà già pensato alle soluzioni e quindi prima di dare il Via a questo nuovo senso unico di Via De Nicola avrà ben pensato alle soluzioni, mi permetta una simpatica celia che i nostri vecchi usavano in casi amministrativi analoghi ..( Le chiacchiere un fanno Farina) e noi aggiungiamo sorridendo , speriamo che il dott. Farina non ne faccia tante chiacchiere... ma faccia fatti:
Le auguriamo un buon lavoro e soprattutto un attenzione precisa e maggiore di quella che fino ad oggi è stata riservata dalla nostra amministrazione alla nuova viabilità.
I Pasquini di Cosmopoli
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/quadro.JPG[/IMGSX]
GIOVANNI MUTI
Grande tristezza ha invaso l’animo nell’apprendere la scomparsa di Giovanni Muti.
L’ho conosciuto una ventina di anni fa in occasione della vicenda politica di Giovanni Ageno.
Su questa vicenda mi ha poi regalato il libro “Affari e politica”.
Ci ha unito l’amore per l’isola d’Elba ,terra dove siamo entrambi nati e la visione di un’isola che non c’è.
Giovanni aveva una passione condivisa: dipingere.
Lo saluto e lo rimpiango ricordandolo con una sua opera(olio su tela) esposta dentro la chiesa nuova della misericordia nel cimitero nuovo della reverenda misericordia di Portoferraio: il Gesù flagellato,deriso e condannato a morte.
‼️📚📚
PRENOTAZIONE LIBRI SCOLASTICI- SCUOLA PRIMARIA- COMUNE DI PORTOFERRAIO
Si informano le famiglie dei bambini che nell'anno Scolastico 2021 /2022 frequenteranno la scuola primaria che da lunedì 5 luglio fino a sabato 10 luglio dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 16:30 fino alle 19:30 potranno recarsi presso il Conad Superstore per ordinare i testi.
Si raccomanda di rispettare l'orario indicato!
‼️i bambini iscritti alle classi prime dovranno indicare soltanto il plesso scelto al momento dell'iscrizione.
Salve scrivo dal principato dell'Esa
Dove il super sceriffo che pattuglia con la Panda aziendale il territorio fa il bello e il cattivo tempo per le strade del capoluogo.
Pronto a redarguire per bidoni esposti male sempre con toni maleducati ed arroganti
Diventa però cieco al drive in prima della curva del gallo dove il vicino ristoratore ha realizzato la propria isola ecologica.
Lì va tutto bene, la provenienza del ristoratore evidentemente permette trattamenti diversi dal resto della cittadinanza.
