[SIZE=4][COLOR=darkred]Chiarimenti sul Comune Unico dell’Elba [/COLOR] [/SIZE]
Ci sono all’Elba alcuni personaggi pervasi dalla egoistica ambizione di volere occupare un posto di potere nelle attuali otto amministrazioni che, prevedendo che per loro questo non sarà più possibile, accecati dall’odio verso chi sostiene il SI al comune unico, stanno facendo fuoco e fiamme per mantenere l’attuale sistema amministrativo.
Visto l’avvicinarsi del referendum, si vestono da paladini per “salvare”, sempre secondo loro, tutti quei Cittadini Elbani incapaci di intendere e di volere ed ai quali è stata estorta in buona fede la firma, firma che invece Li porterà a decidere per il loro futuro.
Ma non si fermano, continuano a trattare da imbecille chi non la pensa come loro, continuano a gettargli sabbia negli occhi, con lo spauracchio del blocco amministrativo, dicendo in giro che gli attuali dipendenti dei comuni perderanno il posto di lavoro, che una persona che abita a Pomonte dovrà andare a Portoferraio per fare la carta d’identità (che anche se fosse vero, si deve rinnovare ogni 10 anni)….e tante altre tendenziose falsità.
Poi vogliono anche insegnare (loro sono più bravi e si vede!) alle associazioni di categoria a fare il loro mestiere, non sapendo, o facendo finta di non sapere per giocare sporco, che i rappresentanti di tali associazioni non percepiscono nessuna remunerazione e che sono arrivate a costituire il comitato per il comune unico, proprio per difendere, i propri associati e con loro gli Elbani tutti, dall’attuale sistema amministrativo, che per l’interesse dei soliti ambiziosi ha tenuto al palo tutta l’Elba negli ultimi 50 anni.
In questo lasso di tempo le altre località turistiche d’Italia (sicuramente meno appetibili per bellezze naturali e storiche) hanno progredito in maniera esponenziale, mentre qui siamo rimasti a fare la divisione dei beni; il Buraccio è di Porto Azzurro, il Literno è di Marina di Campo così come l’aeroporto, e il risultato qual è ?
L’aeroporto non funziona, mentre altre isole infinitamente più piccole possono ricevere turisti da tutto il mondo e l’immondizia dobbiamo portarla in continente, con i costi che tutti purtroppo conosciamo (tanto paga Pantalone).
Fino ad ora hanno detto soltanto sproloqui, dimenticando che il comitato per il SI è stato costituito dalle associazioni di categoria; che hanno saputo, per l’interesse generale, andare oltre le loro divisioni politiche e partitiche, che hanno cercato la disponibilità di chiunque avesse la volontà di raggiungere un obbiettivo, che hanno eletto il proprio coordinatore e che tutte sono rappresentate all’interno del comitato con diritto decisionale, che rappresentano tutti i datori di lavoro dell’Elba (escluso quelli pubblici), che ogni imprenditore rappresentato facendo il proprio interesse fa anche quello di tutta la comunità, che queste associazioni non sono state tutte e simultaneamente colpite da meningite e perdendo la ragione hanno cominciato a pensare al Comune Unico, così tanto per essere masochisti, ma perché è diventato impossibile continuare a fare impresa con tutti i legacci e legaccioli che qui sono moltiplicati all’ennesima potenza.
Noi continuiamo a sostenere il “SI” per avere un cambiamento che sicuramente non potrà essere peggiore dell’attuale situazione “perché peggio di così si muore”, contiamo sul fatto che gli Elbani vadano democraticamente a votare e se lo ritengono giusto potranno anche dire “no”, ma devono essere coscienti che così facendo non cambierebbe nulla e che si renderebbero responsabili, dando continuità al misfatto, della fuga, dell’esodo, dell’esilio e comunque dell’allontanamento dall’Isola di tutti coloro che ci sono nati, ma non riescono a viverci per il gretto interesse degli attuali amministratori e degli aspiranti a tali incarichi (l’elenco dei quali rispecchia quello del comitato per il no).
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Per Confesercenti Elba
Mauro Quercioli [/COLOR]
113259 messaggi.
[SIZE=4][COLOR=darkblue]CENA MISTERIOSA A CAMPO [/COLOR] [/SIZE]
Ieri sera 11 Aprile, con inizio alle ore 20.30, c'è stato un misterioso incontro, a base di pizza con contorno di discussioni, presso il ristorante La Rustica di Marina di Campo. Erano presenti ex-giovani campesi in pensione, la migliore intellighenzia composta da esperti "lupi di mare", tecnocrati e professionisti. I dibattiti fra i partecipanti sono stati serrati, con frequenti riferimenti al passato. Baldacci, Bartolommei, Dini, Ditel, Guidetti, Mattera, Mazzarri, Munno, Sandolo, Spinetti, con opinioni politiche diverse fra loro, hanno continuato il confronto di idee sino a tarda sera. Coloro che hanno assistito all'incontro nel ristorante si sono convinti che, in considerazione delle prossime elezioni amministrative del Comune di Campo dell'Elba, i partecipanti hanno voluto fare una prima verifica per la preparazione di una Lista Civica.
La cena è terminata in allegria ... senza alcuna risposta alle domande che venivano poste all'uscita. Sicuramente il comportamento è apparso sfuggente visto che non si è voluto parlare delle possibili decisioni prese e degli orientamenti per il futuro. Qualcuno ha voluto filosofeggiare "Se son rose fioriranno".
Vi leggo volentieri anche se scrivo poco...
Ciao Grande Faber!
No al Comune unico..
Ci mancano solo i dottorandi dell'università di Pisa a fare gli interessi dell'Elba..
Ci sarà mica anche li lo zampino di qualche amico o parente di Orsini???
No al Comune unico per tutelare anche i dipendenti comunali e le loro famiglie, che sono elbani pure loro!
in risposta a 'Seneca'.
premetto che non mi abbasserò ad usare il tuo linguaggio scurrile.
1) la turnistica è stata stabilita con accordi nazionali quindi, essendo io a conoscenza di pareri di persone sicuramente più informate, preparate e adatte di te, dovresti evitare di esprimere giudizi solo per il gusto di farlo.
2)nei periodi natalizi, ferragosto e feste varie la società Toremar non ha avuto nessun tipo di disservizio quindi non capisco quali siano le difficoltà a cui ti riferisci, peraltro riscontrate solo da te, e soprattutto da quali fonti ricavi le tue accuse riguardo la 'ciurma campana'
3) l'idea di un comandante che obbedisce ad un sottoposto è del tutto ridicola quindi non sprecherò tempo a risponderti. PS: Seneca era un filosofo e politico che pensava prima di parlare, se vuoi usare il suo nome segui il suo esempio!
ringrazio per il tempo dedicatomi
Salve sono un piccolo impresario, ho 3 operai che lavorano alle mie dipendenze, vorrei avere qualche delucidazione sul problema che verrà fuori al momento che saremo sotto il Comune Unico, gli appalti verranno dati a tutte ditte del continente? I lavori che di solito i comuni appaltavano alle ditte Elbane dal 23 Aprile non lo potranno più fare?
Rispondetemi perchè io devo cominciare ad avvisare i miei dipendenti che vadano a cercare lavoro a casa di Orsini.
LA CILIEGINA SULLA TORTA.
Oltre alla fame ed alla miseria che attanaglia la popolazione del nostro paese, mancava la notizia che rincuorerà' tutti quanti.
Gira voce che quest'anno a Porto Azzurro arrivano anche i cinesi, sia in periferia che nel centro storico.
Evviva ! Così' non ci rimangono neanche le cipolle.
Meno male che abbiamo una amministrazione così' generosa : in risposta alla crisi ha riaperto la viabilità' sul lungomare e ha tagliato le foglie a due palme.
CHE SCIENZIATI !!!!!
[SIZE=4][COLOR=darkblue]LA NOVELLA DELLO STENTO CHE DURA TANTO TEMPO E NON FINISCE MAI.... [/COLOR] [/SIZE]
La scelta di progettare il canile comprensoriale a Colle Reciso, illo tempore fu condivisa da tutti i comuni, approvata dalla Regione e concordata con le associazioni animaliste locali e nazionali.
La Comunità Montana di allora, ed eravamo nel 2005, dopo numerosi sopralluoghi nel territorio, giunse alle conclusioni che l'area individuata a Colle Rciso corrispondesse alle esigenze, a distanza di tanti anni si sono accavallate parole e promesse ma ad oggi anno di grazia 2013 ancora l'Elba non può offrire questo servizio essenziale...Con Carlo Gasparri siamo tornati nel luogo dove si doveva far nascere la struttura...guardate il video e traete voi stesse le debite conclusioni da parte nostra solo una parola [SIZE=3][COLOR=darkblue]VERGOGNATEVI! [/COLOR] [/SIZE]
Questa splendida e tenera cucciola e i suoi cinque fratellini sono disponibili per essere adottati. Chi fosse interessato può contattarmi tramite email.
[SIZE=4][COLOR=darkred]GRUPPO ANDAR PER SENTIERI ALLA CONQUISTA DEL CAPANNE [/COLOR] [/SIZE]
MARCIANA. Nuova impresa del gruppo di volontari "Andar per sentieri", diretto da Renato Giombini e Cinzia Battaglia, cui partecipa di solito anche Riccardo Cadoni e altre guide ambientali; un team che ha uno spazio su Facebook e ha superato quota 300 in fatto di passeggiate nel verde, attuando un programma pluriennale di escursioni, con una gita a settimana. Per sabato 13 è stata messa in programma l'escursione chiamata "Periplo del monte Capanne lato nord", che porterà gli appassionati della tutela della natura alla conquista cima del monte più alto della provincia livornese. Già hanno prenotato la loro partecipazione tre escursionisti provenienti da Piombino, oltre una quindicina di persone isolane. La partenza è prevista per le 9,30, con ritrovo al parcheggio principale del paese collinare, quindi il gruppo si avvierà verso San Cerbone prendendo il sentiero numero 2, poi sarà la volta del Ferale, fino a giungere alla vetta di 1019 metri. "La marcia proseguirà per la località chiamata Galera, dotata di una breve ferrata- segnala Giombini, che a suo tempo quando era ancora in servizio nel Corpo Forestale tracciò la mappa dei sentieri dell'isola- Potremo incontrare la pianta Pero corvino (Amelancher ovalis) su quelle sommità; andremo poi verso La Tavola quindi al Masso di Cote, La Stretta e infine alla zona del monte Giove, per poi tornare a Marciana attraverso il santuario della Madonna del Monte, per essere alle auto intorno alle 15,30. E' previsto di pranzare al sacco e le previsioni meteo annunciano una bella giornata". Per ulteriori informazioni telefonare al numero 3401507468.
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Comune Unico Verità bugie certezze e incertezze [/COLOR] [/SIZE]
La prossima consultazione del 21 e 22 aprile ha chiamato alle urne cinque territori della Regione Toscana per esprimersi sulla fusione dei loro comuni
Per quattro realtà si tratta di due comuni che si fondono per realizzarne uno solo che hanno sviluppo territoriale e popolazione meglio quantificabile nel prospetto che viene sottoindicato. Con una strana particolarità che i quattro in provincia di Arezzo sono tra loro confinanti e realizzano due fusioni anziché una.
Il nostro lo conosciamo tutti bene.
I primi quattro nascono da una iniziativa di legge della Giunta Regionale. Mentre nel nostro caso si tratta di una proposta di legge di iniziativa popolare.
Perchè questa differenza? Le motivazioni sono da ricercare nel diverso percorso che è stato fatto dai primi quattro territori rispetto al nostro.
Per i primi quattro territori si tratta della realizzazione di un progetto che contiene previsioni certe di organizzazione del sistema, e cioè cosa si fa e dove. Presentazione del progetto e coinvolgimento della popolazione. Eventuale affinamento del progetto. Approvazione dello stesso nei consigli comunali. Richiesta alla Giunta Regionale di indizione del referendum.
Nel nostro caso: Nessun progetto, una raccolta di firme con le caratteristiche che tutti conosciamo e tante fantasie sul dopo.
Ognuno racconta la propria verità. Nostri concittadini più o meno impegnati in politica che leggono la propria sfera di cristallo, veggenti di fuori che ci propinano le proprie fantasie.
Ogni giorno assistiamo a continui esempi che si occupano di organizzazione dei servizi, di aspetti del personale, del nuovo statuto, tutti mirati a darci risposte su verità non scritte da nessuna parte ed in genere a tenerci buoni, come dire: “Non vi preoccupate, al resto pensiamo noi”, dimenticandosi questi signori che nel futuro a loro non sarà affidato alcun ruolo nelle scelte successive.
Infatti gli unici che avranno titolo a governare, è bene ricordarlo a tutti, saranno: nella prima fase, il Commissario regionale che metterà in campo le sue fantasie e le disposizioni del Presidente Rossi. E successivamente, dopo la consultazione, il nuovo Sindaco e gli eletti.
Questo a meno che non esistano accordi predeterminati che hanno già individuato chi sarà il futuro Commissario, che pertanto parla attraverso questi “quotidiani comunicatori”. Se così fosse, ci auguriamo che non si preveda di ripetere percorsi già fatti.
Ancora differenze tra gli altri e noi
Per gli altri sono indicati percorsi certi:
1 gennaio 2014 istituzione del nuovo comune
nomina di un Commissario di derivazione statale che opererà per tutte le materie non contenute nel progetto (quello condiviso da tutti ed approvato dai rispettivi Consigli Comunali) fino alle elezione dei nuovi organi.
Per noi:
Comune unico 40 giorni dopo l'approvazione della legge
Commissario regionale straordinario con pieni poteri al quale il Presidente della Regione può impartire direttive alle quali il Commissario stesso si deve attenere. Come dire governa Firenze.
Queste sono le uniche verità che vanno dette ai nostri cittadini. Tutto il resto sono pure fantasie.
Il futuro sicuramente è incerto; in assenza di un progetto prefissato, ci avvieremo su una strada che imporrà scelte da definire di volta in volta, come dire vivere alla giornata, con decisioni autonomamente assunte dal Commissario, o nel rispetto di ordini impartiti da Firenze. Dove andremo a finire?... tutto da “sfera di cristallo”!
Ci saranno problemi per i nostri cittadini, per i nostri ospiti per i nostri servizi?...tutto da inventare. E inventare, in questo momento di grave crisi, non crediamo che sia fare l'interesse dei nostri cittadini. Abbiamo esperienze vicino a noi, come per esempio nella sanità, che hanno visto tempi di unificazione di strutture e di servizi durati anni.
Infine, tra le incertezze che sarebbe stato utile chiarire prima, si doveva doverosamente affrontare e condividere con la popolazione elbana la futura organizzazione scolastica, quella degli uffici comunali, quella dei trasporti pubblici, delle strade ex provinciali, degli Uffici Postali, solo per citare alcuni esempi, ed in genere precisare quali oneri saranno trasferiti sulla nostra comunità.
Parafrasando qualcuno: tutto il resto sono chiacchere, purtroppo sulla pelle di noi elbani.
Abitanti Superficie
Figline Valdarno (FI) 17.050 71,68
Incisa Valdarno (FI) 6.339 26,52
23.389 98,20
Abitanti Superficie
Fabbriche di Valico (LU) 504 15,53
Vergemoli (LU) 336 27,30
840 42,83
Abitanti Superficie
Castel San Niccolò (AR) 2.778 83,11
Montemignaio (AR) 622 26,03
3.400 109,14
Abitanti Superficie
Castelfranco di Sopra (AR) 3.099 37,62
Pian di Scò (AR) 6.407 18,42
9.506 56,04
Abitanti Superficie
Portoferraio 12.253 47,46
Campo nell'Elba 4.651 55,60
Marciana 2.217 45,16
Marciana Marina 1.993 5,64
Rio Marina 2.274 19,54
Rio nell'Elba 1.244 16,71
Porto Azzurro 3.578 13,30
Capoliveri 3.887 38,96
32.097 242,37
Comitato NO COMUNE UNICO
[SIZE=4][COLOR=orangered]Sì ad una Elba unita dalla Partecipazione dei Cittadini, NO a questa proposta di legge di iniziativa “impopolare”! [/COLOR] [/SIZE]
E’ nel dna politico del Movimento5Stelle auspicare la collaborazione e conseguente accorpamento tra piccoli comuni previa progettazione di fattibilità orientata e governata da politiche efficaci e di ampio respiro che accompagnino le popolazioni delle aree interessate alla importante trasformazione; ciò esalta quella partecipazione oggi così richiesta e che il Movimento promuove tra i suoi cavalli di battaglia.
Per comprendere l’opportunità di un percorso unitario su questioni vitali che riguardano una realtà sociale, economica e geografica ben definita, in un posto particolare come è l’Isola d’Elba che ben si presterebbe per sua precisa conformazione ed identità ad una migliore efficienza amministrativa, nella gestione dei servizi e che ben meriterebbe un maggiore peso politico in Regione e in Parlamento, non occorreva certo aspettare una crisi della portata che stiamo subendo.
Sono anni che il naturale processo di fondere “comuni a perdere” è promosso e dibattuto, sono anni che il Movimento ha dichiarato la sua posizione, ma solo ora tutto ciò diviene necessario e improvvisamente imperativo; i protagonisti di tutta la vicenda, quei Comuni, quei Cittadini, devono essere prima di tutto protagonisti consapevoli, “d’intesa tra loro” come riporta l’art. 62 della legge regionale 68/2011.
Devono ben capire i cittadini elettori cosa e come andranno a gestire un così profondo cambiamento politico amministrativo, e il tempo per fare le cose corrette e nei pieni adempimenti di legge ancora c’è dato che la Regione dichiara di poter procedere alle fusioni dei comuni anche senza consultazioni ulteriori a partire dal 2016.
Se quindi da un parte siamo favorevolmente colpiti dall’ampio dibattito e dalle grande quantità di informazioni prodotte attorno al tema per circa un anno e che sicuramente hanno dato ad oggi una possibilità più chiara nel decifrare possibili scenari futuri derivanti dall’iter, dall’altra siamo allarmati e preoccupati che questa proposta di legge passi nella sua forma attuale.
Ci piacerebbe rispondere un semplice SI o NO ad una domanda fatta, se la domanda fosse posta chiaramente e senza dare adito a dubbi ed ombre ma purtroppo la semplicità a volte nasconde l’insidia.
Accettare la proposta di “iniziativa popolare” così come presentata sarebbe come rinnegare i motivi per cui aderiamo alle politiche del Movimento5Stelle e per i quali abbiamo deciso di diventarne attivisti.
A giorni saremo chiamati ad esprimerci con un SI o un NO alla fusione degli otto comuni elbani in uno unico; questo attraverso un referendum che assolva e liquidi l’art. Costituzionale 133, secondo comma, “sentite le popolazioni locali la Regione può istituire nei propri territori nuovi comuni.”
Ma i cittadini elbani oggi vogliono anche sapere quali sono i progetti o le direzioni più opportune contenute nella proposta di quella legge e come potranno partecipare costantemente e attivamente ai meccanismi decisionali, chi si prenderà la responsabilità di mettere in moto questa nuova e sconosciuta macchina istituzionale.
E’ questo un primo elemento che ci fa dubitare sull’opportunità di presentare una legge con queste modalità visto che darà una grande potere politico, legislativo, amministrativo ad una ristretta cerchia di persone che dovranno gestire risorse limitate nell’iter di accompagnamento alle elezioni per l’insediamento dell’eventuale Nuovo Consiglio Comunale Elbano, in un momento di grande crisi e per un periodo ancora incerto; ciò è in controtendenza con la grande e diffusa volontà di partecipazione da parte dei cittadini espressa nemmeno due mesi fa alle elezioni politiche, cittadini che sono tornati ad interessarsi alla politica vedendo le risorse pubbliche gestite con insufficiente efficacia e perché stanchi di essere usati da molti che hanno “fatto politica”e male, sperperando o mal gestendo le risorse che sempre c’erano state e che meglio potevano essere impiegate per un più dignitoso presente.
Se poi andiamo a verificare chi insiste molto perché passi proprio questa proposta di legge e nella sua forma depositata in Regione, nella camaleontica trasversalità ideologica dei proponenti e sostenitori più in vista notiamo che vi sono espressi quella stessa classe politica e di rappresentanza, chiamata enfaticamente la classe dirigente, che ci accompagna da 40 anni con logiche più o meno contorte o presunte elitarie, ancora legata a modelli di sviluppo o gestione delle politiche sociali ed economiche inadatte alle reali esigenze del presente e del prossimo futuro.
Sono gli atteggiamenti e i meccanismi di “fare politica e rete” che devono cambiare e devono cambiare anche le persone evidentemente, o per lo meno che le persone perennemente “in scena” si mettano al vero servizio e in maniera disinteressata per un bene comune e solidale, che smettano di governare, visti i risultati deprimenti, che mettano le loro conoscenze e competenze al servizio delle necessità attuali e si facciano guidare da una visione progettuale sensata e condivisa attraverso i meccanismi di partecipazione e democrazia diretta.
Vediamo un quadro politico più complesso che meglio ci fa capire le cose nostrane, il tentativo disperato da parte di alcune correnti all’interno dei partiti, gruppi finanziari e affaristici nel mantenere in vita un modo di fare sistema decennale usuale a tutti i livelli della società, che ci ha portato in estrema sintesi sull’orlo continuo della bancarotta negli ultimi tre anni, con il preoccupante effetto di tagli iniqui in settori vitali come la sanità o l’istruzione, l’ulteriore aggravarsi della situazione per le fasce deboli, l’impoverimento crescente della classe media; una classe dirigente miope nel prevedere realisticamente scenari futuri, che spiazzata dalla velocità del cambiamento e passiva di fronte agli eventi disastrosi da lei stessa creati, tenta con ogni mezzo di far rimanere “sospesa” la democrazia, prendendo tempo per non implodere grazie al potere stesso che la Costituzione da al cittadino nel diritto di esercitarla e farla correttamente esercitare.
Quello che succede in Parlamento, con lo stallo per la nomina delle Commissioni Parlamentari e l’impossibilità di svolgere attività legislativa, propone al Presidente Napolitano di commissariare con dieci saggi fino a nuove elezioni un governo che già di per se è commissariato dal tecnico Mario Monti.
Pare questa la direzione, congelamento politico, sospensione della democrazia, commissariamenti straordinari.
In questa proposta di legge regionale per l’Elba, che di popolare ha solo l’intestazione nella sua forma richiesta, la nomina del Commissario è a discrezione del Presidente della Regione Enrico Rossi e tale figura può svolgere attività sia sulla ordinaria che straordinaria amministrazione degli ipotetici otto comuni appena decaduti, rispondendo alle direttive dello stesso Presidente.
A nostro parere, così come rilevato da altri, appaiono degli elementi incostituzionali nella procedura.
Da un punto di vista politico può sfuggire invece la battuta del come possiamo ancora dare credibilità noi elbani e toscani ad un amministratore come il Presidente Enrico Rossi e ai suoi “fedeli”alleati e oppositori in Consiglio Regionale dopo la vicenda del buco di 400ml di euro della asl di Massa e il coinvolgimento del suo partito nello scandalo MPS di Siena.
I dubbi sono più che leciti, abbiamo studiato e discusso molto tra noi attivisti, scambiato opinioni e dubbi tra la gente o in dibattiti pubblici, ci siamo posti con un atteggiamento aperto rispetto l’iter che il Comitato per il Si ha proposto e condividiamo diversi punti di buon senso dell’idea ispiratrice.
Ma se il referendum avvallasse gli scarni e opinabili articoli della proposta così presentata, avremmo dato la gestione del nostro futuro a figure non elette e senza data di scadenza certa e con ampi poteri e a carico economico dell’organo per cui prestano i loro servizi.
Anche la scarsa disponibilità al confronto con le parti attive del territorio da parte di Rossi e del suo apparato non garantiscono tutta questa possibilità futura di reale confronto su possibili decisioni importanti; lo abbiamo visto in questi anni nel rapporto con i Comitati Cittadini pro Sanità o su altri fronti, distaccato e infastidito quando le argomentazioni si fanno puntuali e precise.
Attivare “quella” proposta di legge vorrebbe dire essere complici di una sospensione della democrazia per i cittadini e per le stesse comunità ben identificate come può essere la nostra realtà di isola.
Questo varrebbe ugualmente se il Commissario fosse nominato dal Ministero governativo competente.
Anche nel futuro Comune di Valsamoggia il Movimento5Stelle ha rilevato anomalie sia nella procedura che nell’intento politico della proposta di legge, palesemente sbilanciata per una rappresentanza e un governo partitico più che per una condivisione con i Cittadini.
Non è giustificata la fretta di arrivare al risultato di un referendum che non ha valore non essendo stato stabilito alcun metodo di valutazione, se non perché c’è un preciso disegno politico a monte…..o sarebbe meglio dire a Monti?
Il valore fondante e portante nel Movimento è il rapporto orizzontale tra individuo e comunità e la capacità di tradurre e sintetizzare, con meccanismi di partecipazione, informazioni ed opinioni in proposte e soluzioni adatte alla Comunità in relazione al luogo e al contesto di riferimento.
Consiglieremmo al Comitato del Si (a qualsiasi costo) per un Comune Unico dell’Isola d’Elba di sospendere il referendum e riformulare la proposta condividendola con le nuove energie emerse dalle elezioni di febbraio, oltre che con più Cittadini possibili……..ma sappiamo che non lo faranno.
Come Cittadini andremo a votare e invitiamo gli elettori a farlo esprimendo chiaramente SI o NO a questa proposta di legge. Il risultato non ha metodi di valutazione essendo un referendum consultivo; anche questa procedura non ci fa particolarmente gioire visto che il parere degli elettori avrà peso relativo e soggetto a interpretazione di parte su una questione di tale importanza.
L’ultima indicazione che vogliamo esprimere è che se l’esito referendario desse parere negativo a questa proposta di legge, la parti veramente interessate ad un corretto e democratico percorso unitario per l’Isola d’Elba dovrebbero appunto “unirsi” per elaborare una vera proposta di legge di iniziativa popolare, dal basso, condivisa e garante di tutti diritti democratici.
Nel frattempo il Movimento5Stelle Isola d’Elba continua nelle sue attività e a breve proporrà una assemblea per fare un punto della situazione.
Staff Comunicazione MoVimento5Stelle Elba-Portoferraio
[URL]http://www.elba5stelle.it/[/URL]
La presente legge può essere visionata al link:
[URL]http://www.comuneunicoelba.com/index.php/component/phocadownload/category/4-altri-documenti?download=3:proposta-di-legge-di-iniziativa-popolare[/URL]
Art. 1
Istituzione del Comune dell’Isola d’Elba
1. E’ istituito il Comune dell’Isola d’Elba mediante fusione dei comuni di Campo nell’Elba,
Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina e Rio nell’Elba .
2. L’istituzione del Comune dell’Isola d’Elba decorre dal quarantesimo giorno successivo all’entrata in vigore della presente legge. A decorrere dal medesimo termine i comuni oggetto della fusione sono estinti, i sindaci, le giunte ed i consigli comunali decadono dalle loro funzioni ed i loro componenti cessano dalle rispettive cariche.
Art.2
Successione nei rapporti giuridici
1 Il Comune dell’Isola d’Elba subentra nella titolarità di tutti i rapporti attivi e passivi e nel patrimonio dei comuni oggetto della fusione.
Art.3
Personale
1.Il personale dei comuni oggetto della fusione è trasferito al Comune dell’Isola d’Elba, fermo restando l’inquadramento ed il livello retributivo dello stesso. 4/8
2.La dotazione organica del Comune dell’Isola d’Elba è stabilita dal competente organo del Comune insediato a seguito delle elezioni amministrative.
Art.4
Commissario straordinario
1. Fino all’insediamento degli organi del Comune dell’Isola d’Elba a seguito delle elezioni
amministrative, le funzioni degli organi di governo del comune sono esercitate da un commissario
straordinario nominato con decreto del Presidente della Regione entro trenta giorni dall’entrata in vigore
della presente legge.
2. Il commissario straordinario non può procedere a nuove assunzioni.
3. Nell’atto di nomina e con successivi provvedimenti, il Presidente della Regione può impartire
direttive a cui il commissario straordinario si attiene nello svolgimento dell’incarico.
4. L’indennità ed i rimborsi delle spese sostenute dal commissario straordinario sono ad esclusivo
carico del Comune dell’Isola d’Elba.
5. All’incarico del commissario straordinario, per tutto quanto non diversamente disposto, si applicano
le disposizioni di cui alla legge regionale 31 ottobre 2001, n.53 (Disciplina dei commissari nominati
dalla Regione).
Art.5
Vigenza degli atti
1. Tutti gli atti normativi, i piani, gli strumenti urbanistici ed i bilanci dei comuni oggetto della
fusione vigenti alla data di cui all’articolo 1 comma 1, restano in vigore, con riferimento agli ambiti
territoriali ed alla popolazione dei comuni che li hanno approvati, fino all’entrata in vigore dei
corrispondenti atti del commissario straordinario o degli organi del Comune dell’Isola d’Elba.
Art.6
Stemma e sede
1.Lo Statuto del Comune dell’Isola dell’Elba prevede lo stemma e la sede del comune.
2.Sino all’entrata in vigore dello statuto del Comune dell’Isola d’Elba la sede provvisoria del comune è situata nel palazzo della Provincia a Portoferraio.
Art.7
Municipi
1. Lo statuto del Comune dell’Isola d’Elba può, per conservare e valorizzare l’identità storica delle
comunità locali, prevedere l’istituzione di municipi negli ambiti territoriali corrispondenti ai comuni
oggetto della fusione, stabilendo le competenze di detti municipi, le modalità di elezione dei relativiorgani e le loro attribuzioni.
Art.8
Contributi statali e regionali
1. Il Comune dell’Isola dell’Elba è titolare dei contributi previsti per i comuni istituiti per fusione di
comuni preesistenti dalla normativa statale, dei contributi previsti dalla legge regionale 16 agosto 2001,n. 40 (Disposizioni in materia di riordino territoriale e di incentivazione delle forme associative di Comuni), nonché di ogni altro contributo previsto, dalla normativa vigente, a favore dei singoli comuni oggetto della fusione.
VIOLA CLUB SCOGLIO - NATI VIOLA. ANCORA POCHI GIORNI PER PRENOTARSI PER IL PULLMAN DELLA PARTITA FIORENTINA TORINO DEL 21 APRILE ORE 15,00 STADIO ARTEMIO FRANCHI IN FIRENZE. SI RICORDA CHE QUESTO PROBABILMENTE SARA' L'ULTIMO PULLMAN CHE IL CLUB ORGANIZZERA' PER QUESTA STAGIONE.
CHI FOSSE INTERESSATO POTRA' DARE LA PROPRIA ADESIONE PRESSO "AUTORICAMBI BARTOLI" IN LOCALITA' ANTICHE SALINE PORTOFERRAIO. AFFRETTATEVI!!!!
oggi sono state trovate sulla strada delle miniere alla costa dei gabbiani delle chiavi di una fiat il propietario le può ritirare presso la gelateria l'Angolo num. 3297494640
Marco
NO a questa proposta di legge di iniziativa “impopolare”!
COMUNE UNICO: LA POSIZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Scritto da Staff Comunicazione Movimento 5 Stelle Elba
Giovedì, 11 Aprile 2013 15:54
Pubblicato in Politica e istituzioni
Sì ad una Elba unita dalla Partecipazione dei Cittadini, NO a questa proposta di legge di iniziativa “impopolare”!
[URL]http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/4059-comune-unico-la-posizione-del-movimento-5-stelle-elbano[/URL]
Egregio Direttore,
sulla timida iniziativa del Comune Unico dell’Elba ho già detto la mia con un articolo pubblicato da “Il Sampierese” di aprile ([URL]www.sanpiero.com[/URL]) ma, dopo essere stato all’Elba per le feste pasquali, ho avuto l’impressione che su alcuni aspetti del referendum vi è diffusa ignoranza e che molte persone esprimeranno un voto Non Informato.
Mi riferisco in particolare al tipo di referendum indetto ed ai municipi previsti.
Quanto al primo aspetto gli elettori sono per la maggior parte convinti di andare a votare perché il loro Comune aderisca o meno al Comune Unico e che, ove la maggioranza fosse per il No, non ci sarebbe tale aggregazione.
I medesimi non fanno caso alla determinante circostanza che, trattandosi di un “Referendum Consultivo” e quindi di una semplice “consultazione”, il loro voto non è circoscritto territorialmente mescolandosi invece con quello degli altri comuni cosicchè saranno i voti di tutti i cittadini dei Comuni dell’Elba che, nel loro complesso, daranno un mero parere non vincolante alla Regione Toscana per la decisione finale.
In pratica se, per esempio, la maggioranza degli elettori del Comune di Campo oppure di Campo, Marciana, Marciana Marina e Portoferraio insieme fosse per il No, la Regione potrebbe sempre decidere la (art. 58 L.P.T. n. 62/07) a prescindere (art. 67 medesima legge).
L’unico limite che ha la Regione è quello, appunto, procedurale di e di aver ottenuto dal Consiglio Regionale (art.60 legge citata).
Se però ad un elettore si fa presente, come ho fatto io nel mio Comune di origine, che l’unione, sempre per esempio, del Comune di Campo agli altri comuni può dipendere da quello che decideranno questi ultimi o da alcuni soltanto e che, inoltre, per la validità del referendum non è previsto il doppio Quorum di un certo numero minimo di elettori partecipanti e del raggiungimento della maggioranza fra quest’ultimi allora ci si rende conto della disinformazione serpeggiante e della perplessità che sorgono.
È pur vero che se ci si limita a parlare in puro , che serve solo a sostenere con generiche argomentazioni apparentemente convincenti l’una o l’altra tesi, l’elettore è più netto nella sua risposta ma quando gli si fa presente lo (scarso) peso del suo voto allora ci si rende conto della sua sorpresa e di quanta poca voglia abbia di rinunciare ad essere determinante.
Sul secondo aspetto l’ignoranza è ancora più ampia perché pochi sanno cosa saranno i Municipi, come funzioneranno, chi li rappresenterà e come sopravviveranno.
In particolare quasi tutti sconoscono che, come si rileva dalla bozza di Statuto (Titolo V) che circola su internet, saranno dei semplici uffici periferici () del Comune Unico a cui, come ha scritto Giovanni Fratini il 28/03, sarà delegata la gestione di tutta una serie di servizi e potrà continuare a curare la propria identità storica e culturale ma, aggiungo io, che, se saranno istituiti , saranno semplici senza un efficace potere propositivo, in quanto le previste funzioni di iniziativa sulle attività comunali di interesse municipale e la possibilità di avanzare richieste ed interrogazioni ai competenti organi comunali non sono accompagnate dalla previsione di un corrispondente dovere di motivata risposta in tempi certi, e senza la previsione sia di un parere che abbia una qualche vincolavità su questioni importanti per il territorio municipale sia di una specie di facoltà oppositiva e/od impugnativa.
Non solo ma gli interpellati mostrano ulteriore sorpresa, e prevalente dissenso, quando viene loro fatto presente che il Municipio sarà amministrato (senza compenso) da un Consiglio di 3 o 5 componenti, a seconda che gli abitanti siano al di sotto o al di sopra dei 3000, che eleggeranno a loro interno un Capo detto, in francese, Maire, tutti eletti a suffragio universale fra tutti gli elettori dell’Elba contemporaneamente al Consiglio Comunale e con identica durata. Se poi si spiega che ciò vuol dire che i componenti del Consiglio Municipale, per esempio, di Campo potrebbero essere anche tutti di Rio, od addirittura, uno di Rio Marina, uno di Porto Azzurro, uno di Portoferraio e così via, nei cittadini sorge il forte dubbio che questi ultimi – non avendo origini locali - potrebbero essere poco interessanti, al contrario di quanto pensa Giovanni, a mantenere l’identità storica e culturale del territorio e degli abitanti di quel Municipio.
Quando infine si fa rilevare che i Municipi vivranno e funzioneranno in base ai fondi che darà loro il Comune Unico e che, soprattutto, i rappresentanti dei Municipi saranno eletti contemporaneamente ai Consiglieri Comunali e per la medesima durata le perplessità raggiungono il culmine perché viene colto il rischio di potersi trovare di fronte a dei semplici funzionari del Comune centralizzato che, quali burocrati, è dubbio che conosceranno il dissenso sia perché sapranno di vivere in base ai finanziamenti che riceveranno e di trovarsi di fronte alla possibilità di vedersi revocati i servizi (Titolo V, capo I, art.2 della bozza di Statuto) sia perché la loro scelta rispecchierà inevitabilmente, per la contemporaneità delle due elezioni, quella trainante dei Consiglieri Comunali: da qui il pericolo del pensiero, per così dire, unico.
Cordiali saluti.
Fernando Bontempelli
Grazie dell'intervento, a Campo infatti stiamo aspettando la Provincia di Livorno per l'escavo del porto e il ripascimento della spiaggia e per togliere la sabbia dagli alzi dopo l'alluvione del 07.11.2011, oggi è il 11.04.2013.
Per il resto visto che rispondi subito, se hai tempo, puoi anche dare una mano agli amministratori, quando saranno pochissimi e dovranno fare tutta l'elba, peggiorerà ancora la situazione all'elba e anche per te ....
No al comune unico
Ma con il comune unico, c'e' il verso di poter avere anche a Capoliveri un distributore di benzina visto che siamo l'unico paese a non avere questo servizio ormai da piu' di 6 anni e che tutti i paesi ne hanno chi 1- 2 -3- e 6?
Ricordo che per far benzina dobbiamo fare circa 6 KM ANDATA E RITORNO. Ricordo inoltre che anche questo fa' parte dell'accoglienza e dei servizi oltre che per i residenti anche per i turisti.
Continuiamo pure a dare sempre la colpa alla provincia, allora sì che risolveremo sicuramente i nostri problemi!
Anche il sudicio e il degrado è colpa della provincia? Parchi giochi per bambini fatiscenti, strade piene di buche, bidoni della spazzatura stracolmi per giorni, spiaggia inesistente e sporca a fine aprile è colpa della provincia?
L'Elba è soprattutto mare ed ambiente lo vogliamo capire o no? Ma se entrambi fanno schifo che ci viene a fare la gente?
Sinceramente in questi gg con l'arrivo dei primi turisti stranieri mi sono vergognato parecchio di come sono stati accolti a Campo, cantieri aperti, strade chiuse, lungomare chiuso per nuova asfaltatura.... Al solito cambiano gli amministratori ma la musica è sempre quella...
Ah già è vero è colpa della provincia o della regione! :bad: