Caro sig Giannoni,
la ringrazio per la sua risposta molto interessante e a sua volta decisamente stimolante.
Sono andato a ristudiarmi le radici di quella famosa locuzione di Formica (politico che io ho sempre stimato, averceli adesso...!).
E' indubbio che tale locuzione entrata nel linguaggio giornalistico negli anni dell’arrembante yuppismo socialista, faceva riferimento al gregge di cortigiani che circonda gli uomini di potere. Ed è altrettanto chiaro che tale affermazione avesse certamente accezione negativa, seppure lo stesso Formica ha poi cercato, invano, di correggere il tiro.
E' però altrettanto vero, per amore di verità, che tra quei "cortigiani" c'erano indubbiamente personaggi di grande spessore politico e culturale (in primis lo stesso Bettino Craxi).
La stessa prima Forza Italia, che in parte nacque da una costola di quel PSI, aveva una classe dirigente eterogenea ma di elevato livello.
Antonio Martino, Antonio Marzano, Marcello Pera, Giulio Tremonti, Giuliano Urbani, Vittorio Dotti, Lucio Colletti, Carlo Scognamiglio, tanto per fare qualche nome.
Un partito quindi che poteva finalmente rappresentare gran parte della classe media italiana, orfana della DC, assoluta alternativa ad una sinistra rappresentata da una vecchia classe dirigente (leggi Natta), incapace di modernizzare la politica e la società italiana (nonostante i lodevoli ma insufficienti tentativi di Occhetto).
Casualmente tutti i nomi che le ho fatto (aggiungendo il Prof. Fisichella, di aria AN), sono scomparsi e sostituiti dalle Biancofiore, dalle Carfagna, dalle Santanché, dai Capezzone, e mi fermo qui per autocensura.
Nani e ballerine, appunto...
Come vede per quanto si può essere di parte, la storia ha sempre un grande parte di oggettività che non può essere negata.
Grazie per la piacevole chiacchierata,
Gianluigi
113259 messaggi.
A volte basterebbe arrendersi all'evidenza: NON siamo un Popolo adatto alla civiltà.
Leggo del fallimento del Bike sharing a PF, e, almeno a sentire l'opposizione, non pare che alla Marina sia meglio. Qui a Campo, non so sinceramente come stiano le cose, ma visto che erano in mano ai commercianti e non al Comune, forse funziona benissimo... o no?
Sarebbe comunque un'eccezione: basta digitare su google "bike sharing" abbinando parole come "disastro" "fallimento" "flop" per non avere che l'imbarazzo della scelta: da Roma a Lecco, da Vimercate a San Severo, e poi Foggia, Trani, Genova, Terni, Siracusa...
La morale è sempre la stessa: bici distrutte, rubate, non manutenute, ingestibili. E decine, o centinaia, di milioni di euro pubblici buttati.
E allora diciamocelo: lucidiamo con cura il nostro smartphone e la nostra quattroruotemotricicerchiinlega, andiamo apposta in Tirolo per comprare il cucciolo di purarazzasticazzi, cambiamo ogni sei mesi il Superschermoultrapiatto da 140 pollici ....
.. ma:
- firmiamo contro l'installazione delle antenne-supposte che ci stanno sopra casa (però firmeremmo subito CONTRO lo smantellamento di quelle che abbelliscono il panorama di San Piero... magnetizzando ed elettroinquinando le gonadi altrui..)
- protestiamo contro le ZTL, che invece vanno benissimo se NOI abbiamo una qualche autorizzazione a entrarci uguale;
- abbandoniamo cani e gatti senza alcun problema, non li microcippiamo e non li sterilizziamo, però poi manifestiamo compatti per un canile che li recluda lasciandoci a posto con la coscienza..
- ci lamentiamo scandalizzati per il sudiciume imperante, ma il vecchio TV catodico è tanto più comodo schiaffarlo sotto a un cassonetto invece che affaticarsi ad arrivare fino al Vallone... e per la carta della pizza, quale migliore sito che sotto al ponte?
Arrendiamoci, non siamo nati Danesi.
Chi vuole la bici se la compri, e poi veda di pedalare. 😎
[FONT=comic sans ms][COLOR=darkred]Al Sindaco del Comune di Portoferraio
Al Presidente del Consiglio Comunale [/COLOR] [/FONT]
[SIZE=4][COLOR=darkblue]
Interpellanza sulle bici pubbliche [/COLOR] [/SIZE]
Quando furono acquistate 20 biciclette per rendere più vicino e fruibile il centro storico di Portoferraio ai visitatori e ai residenti, la spesa sostenuta, 18.000 euro, sembrava eccessiva ma – a seguito dell’interpellanza che facemmo ci venne spiegato che era un investimento, una innovazione e un motivo in più per essere graditi agli ospiti: le chiavi si potevano richiedere e ritirare presso l’Ufficio dei Vigili Urbani.
Tutto bene, però… in poco tempo gran parte delle biciclette, prive di manutenzione, divennero inservibili: non era stato raggiunto lo scopo e noi, gruppo di opposizione “Gente Comune”, presentammo un’altra interpellanza per capire come era stato speso il denaro di tutti.
Allora l’Amministrazione trovò un’altra soluzione: tolse le rastrelliere che erano in giro per il paese e concentrò le poche bici sopravvissute in piazza della Repubblica, consegnando le chiavi alla cooperativa “Cisse”, che avrebbe dovuto custodirle e fare manutenzione.
Almeno… così ci fu detto a seguito di una nostra ulteriore interpellanza.
Ma… se oggi qualcuno si reca all’ingresso del parcheggio “Cisse” in piazza della Repubblica, chiedendo le chiavi di una delle bici pubbliche – come abbiamo già fatto noi - , gli verrà detto che TUTTE le bici – le sopravvissute - sono fuori uso e quindi inutilizzabili.
Che dire ancora? Diciamo che è inutile che sia ancora esposto il cartello alle rastrelliere che recita “Bici free”, visto che sono tutte inutilizzabili! Pare quasi una sorta di presa in giro per i potenziali utenti…
Eppure in altri paesi dell’isola si trovano biciclette pubbliche e si trovano anche funzionanti…
Considerato quanto sopra chiediamo al Sindaco di ricercare le responsabilità di tale disservizio, provvedendo a porvi rimedio rendendo funzionanti le bici ormai ampiamente pagate o, se ciò non risultasse possibile, al recupero del denaro pubblico “sprecato” per detta operazione.
SI chiede che la presente interpellanza sia inserita nel l’o.d.g del prossimo Consiglio Comunale
[FONT=comic sans ms][COLOR=darkblue]I Consiglieri
Carlo Burchielli
Roberto Marini
Nurra Riccardo [/COLOR] [/FONT]
Egregio Dottore, le premetto che leggo sempre con attenzione i suoi interventi, che trovo chiari, stimolanti e spesso condivisibili. Lo stesso vale per gli scritti della sua controparte del momento, l’amico Alessandro Dini, cui lei addebita, nella polemica del momento, di non conoscere “un minimo di storia della politica italiana recente”.
Poi, nel corso del suo intervento, fa un’analisi legittima ma, mi permetta, forzata e ingenerosa del Centrodestra berlusconiano, dipingendolo come un “coacervo di persone dove non esiste un gruppo di teste pensanti ma un padrone ed una serie di yesman, leccaculi e ruffiani. Un ritorno alla famosa corte di nani e ballerine di formichiana memoria”.
Mi perdoni se in quest’ultima analogia il suo pensiero più che forzato e ingeneroso, mi sembra viziato dalla non conoscenza di quella storia o, quanto meno, condizionato dal racconto che allora ne fecero i cronisti vincenti di Unità e Repubblica. Giudizi che, a distanza di anni, sono stati sottoposti a revisione critica, anche da parte degli stessi autori.
Non per nulla quelli che Rino Formica chiamò “nani e ballerine” rispondevano al nome di: Arduino Agnelli, Paolo Bagnoli, Valerio Castronovo, Gaetano Cingari, Enrico Decleva e Giorgio Spini (storici); Renato Barilli, Carlo Fontana, Armanda Guiducci, Walter Pedullà, Sergio Zavoli e Federico Zeri (letterari e critici); Francesco Alberoni, Giovanni Bechelloni, Luciano Benedusi, Alberto Martinelli, Guido Martinotti, Luciano Pellicani e Gianni Statera (sociologi); Andrea Cascella (scultore); Paolo Portoghesi (architetto); Enzo Cheli e Massimo Severo Giannini (giuristi); Claudio Dematté, Mario Talamona e Giulio Tremonti (economisti); Umberto Veronesi (scienziato); Piera Degli Espositi, Lea Massari, Adriana Asti, Claudia Cardinale, Pasquale Squitieri, Vittorio Gasmann, Ottavia Piccolo Lina Wertmuller e Francesco Rosi (gente di spettacolo); Nicola Trussardi e. Krizia (stilisti).
Come può vedere, non si trattava di yesman ruffiani e leccaculo, ma di una rappresentanza, di tutto rispetto, del mondo della cultura e dell’imprenditoria di tendenza di quell’epoca.
L’espressione “nani e ballerine” (per esplicita ammissione di Formica che ne fu l’autore) non riguardava il valore (indiscutibile) dei personaggi ma le modalità con cui erano stati chiamati a far parte del Consiglio Nazionale del PSI, cioè saltando alcuni passaggi congressuali. Un peccato men che veniale se si considera che oggi la politica è fatta, quasi ovunque, da gente nominata.
Cordiali saluti,
Leio Giannoni
Per tutti i fans di Berlusconi e i seguaci del pdl e ai simpatizzanti di Letta.
Tolta IMU arriva la tares!
Bravissimi.
Saluti
LA CANCELLAZIONE DELL'IMU FARA' CROLLARE IL VALORE DEGLI IMMOBILI - FRA 120 GIORNI ABBIAMO LA BEN PIU' CARA TASER
Se prima vi era il dubbio se si doveva o non si doveva pagare la tassa sugli immobili DA OGGI ABBIAMO LA SICUREZZA. A partire dal primo gennaio 2014 (mancano solo 120 giorni) dovremo pagare la tassa sulla casa, che non si chiamera' IMU ma piu' delicatamente (CHE QUASI NON TI ACCORGI MENTRE TI PIEGHI IN DOCCIA PER RACCOGLIERE IL SAPONE...) ti inchiappetterà' con il nome di TASER (service tax).
TALE TASSA A DETTA DEGLI ADDETTI AI LAVORI CON CUI SIAMO IN CONTATTO E' DANNATAMENTE PIU' ALTA E QUESTA VOLTA DI CANCELLARE UNA TASSA APPLAUDITA DA TUTTI NON SE NE PARLA..LA DEVI PAGARE...OPPURE...OPPURE VENDI L'IMMOBILE..MA CHI LO COMPRA METTE IN CONTO LA TASER E ALLORA.....ALLORA IL PREZZO SCENDE...SCENDE ....SCENDE...
la tares si compone di:
TARI: ) sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani,
TASI sarà a carico di chi occupa fabbricati". "Il Comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale e sarà a carico sia del proprietario (in quanto i beni e servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell'immobile) che dell'occupante (in quanto fruisce dei beni e servizi locali".
PER LA TARI SI PARLA DI UN IMPORTO VARIABILE FRA LO 0,40% E LO 0,60% DEL VALORE DELL'IMMOBILE.
PER LA TASI LA TASSA VA DA UN MINIMO DI UNO 0,60 A UN MASSIMO DELL'1%
INSOMMA L'IMPORTO DA PAGARE AL POSTO DELL'IMU E DELLA TASSA SUI RIFIUTI SARA' COMPRESO FRA L'1% E 1,6% E NON DEL VALORE CATASTALE E BASTA..MA COME LEGGETE SOPRA ..POTRA' DIPENDERE ANCHE DALLA SUPERFICIE...
INSOMMA SI PARLA DI UN AUMENTO SOSTANZIOSO RISPETTO ALLA GIA' CARA IMU.
CON I PREZZI DEGLI IMMOBILI CHE SEMPLICEMENTE COLLASSERANNO.. LE BANCHE AUMENTERANNO LE SOFFERENZE LEGATE ALL'IMMOBILIARE (NEL 2014) ...E PER COPRIRE QUESTI BUCHI...CHISSA' CHE COSA SI INVENTERANNO...FORSE UNA CONFISCA? UNA PATRIMONIALE? UNA TASSA DI SUCCESSIONE?
INTANTO IL DUBBIO AMLETICO E' : COME FARA' IL GOVERNO A GARANTIRE IL PATTO DI STABILITA' E U RAPPORTO DEBITO PIL SOTTO IL 3% CON UN PIL CHE VIAGGIA VERSO IL -2% E UN DEBITO CRESCIUTO DI QUESI 100 MILIARDI IN UN ANNO?
Fonte mercato libero
A Campo,per essere precisi, e per dirla alla Bersani, ha stravinto il Centrodestra ma comanda la sinistra.
Questo si che è il caso più unico che raro. O non te ne sei accorto Gianluigi?
A presto
Alessandro Dini
E il Palombi con la frase:
Certo, è indubbiamente più intelligente perdere le elezioni ed essere in maggioranza che stravincerle ed essere all’opposizione, cosa che hai fatto tu, che in Italia penso rappresenti un caso più unico che raro.
SI MERITA UN APPLAUSO!
Grande Gianluigi.
Pedala balduba che a sto viaggio sarà dura raccattare i voti!
:gren: :gren: :gren: :gren: :gren: :gren: :gren:
Caro Alessandro, mi hai provocato ed adesso ti tocca il pippone.
Non sono mai stato una banderuola e se lo affermi probabilmente è perché non conosci né la mia storia personale né tantomeno un minimo di storia della politica italiana recente .
Sono stato sempre missino, anche se non condividevo gli aspetto più nostalgici e beceri di quel partito, quelle forme odiose di razzismo e superomismo (poi riprese in maniera anche più spiccata dalla Lega) che spesso erano manifestazioni poco più che coreografiche. Ho sempre creduto nella meritocrazia, nella giustizia sociale, negli ideali di libertà nel rispetto di quella degli altri, nei valori della patria, nell’attenzione verso i più deboli, ecc.
La svolta di Fiuggi con la nascita di Alleanza Nazionale è stato un passaggio fondamentale per la destra italiana, perché finalmente nasceva un partito di destra democratica, europea, che si lasciava dietro il fardello del fascismo e del neofascismo. Per questo ho aderito con entusiasmo ad AN.
Poi è arrivato il pradellino e l’errore più grande di Fini, la fusione con Forza Italia e la nascita del PDL. E la morte della destra italiana.
Il PDL non è destra. Berlusconi non è mai stato di destra, almeno come la intendo io (destra non centro-destra, il centro destra è una mistificazione italiota. O si è di destra o si è di centro!). Berlusconi è il capo di un coacervo di persone dove non esiste un gruppo di teste pensanti ma un padrone ed una serie di yes men leccaculi e ruffiani.
Un ritorno alla famosa corte di nani e ballerine di formichiana memoria, dove non si intravede alcun spirito della destra italiana. Un esempio? La consigliera regionale Minetti, sorta di maitresse di plastica, messa lì per chissà quali servizi, alla faccia della meritocrazia e delle capacità. Tu ti rendi conto che tale consigliera (a cui noi abbiamo pagato le vacanze alle Maldive e forse le tette…) così come Fiorito sono tra quelli che hanno deciso, ad esempio, le politiche regionali sulla Sanità?
Altro esempio: dove è l’onore, dove è la difesa della famiglia in un partito in cui il leader è noto puttaniere ed organizza festini con minorenni e zoccolette varie? Ed è altrettanto incredibile vedere come politici che hanno fatto della morale cattolica il proprio credo (a tal punto che sono contrari all’uso dei preservativi per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili), fare parte di quel carrozzone di puttanieri con una non-chalance che a me fa vomitare (leggi Formigoni e Lupi, leggi Comunione e Liberazione).
Se poi personaggi che hanno rappresentato la destra storica come Alemanno e Gasparri sono andati con questa gente, il problema non è mio, sono loro che si sono spostati ed hanno rinnegato, nei fatti, la loro gloriosa militanza a destra e le loro battaglie per i valori che adesso disconoscono.
Di Fini ho apprezzato la forza con cui ha saputo opporsi al padrone e la coerenza (che quelli che hanno tradito la destra chiamano tradimento). Per questo ho aderito a FLI.
E ora da uomo di destra (o semplicemente da persona normale di buon senso) non dovrei scandalizzarmi del fatto che un intero gruppo dirigente sia di destra che, ahimè, di sinistra, non stia pensando a come risolvere i problemi del paese ma solo al modo di non mandare a casa una persona che, PER LO STATO ITALIANO, è semplicemente un DELINQUENTE?
Per quello che riguarda le dinamiche locali, io non sono mai stato una punta di diamante e non sono mai stato scaricato da nessuno. Semplicemente ho perso le elezioni e non sono stato eletto.
Certo, è indubbiamente più intelligente perdere le elezioni ed essere in maggioranza che stravincerle ed essere all’opposizione, cosa che hai fatto tu, che in Italia penso rappresenti un caso più unico che raro.
Per quello che riguarda le conversazioni private, le tue affermazioni non hanno senso in quanto la tua nota avversione verso la maggioranza campese è tale che quello che affermi non ha, a priori, credibilità. Dopo di che possiamo aver parlato in passato di politica ed io aver affermato (e non vomitato) di non essere d’accordo su alcuni aspetti o scelte dell’attuale amministrazione. E’ chiaro che le considerazioni private rimangono tali anche se, da quando sono entrato in maggioranza, non ho più ritenuto fare considerazioni politiche con te, visto la tua suddetta avversione che ti fa spesso straparlare. E sparare anche su cose assolutamente positive, come l’istituzione del Museo sanpierese che rimane, che ti piaccia o no, un fiore all’occhiello di questa Amministrazione.
Con amicizia, nonostante le vedute diverse, scusandomi per il pippone. Ma, in fin dei conti, poteva anche andare peggio...
Gianluigi
Capisco che il sig Marchetti possa permettersi tutto dato che può addirittura dare del "tu" all' assessore alla Sanità, ma asserire che il problema ascensore , sia ascrivibile all'incapacità degli operatori mi sembra troppo.
Avrei piacere di sapere chi sia quel manutentore che ha spifferato l'inghippo; come ugualmente vorrei sapere il nome di chi sbaglia ad aprire ed a premere un pulsante .
Ma vorrei sapere un'altra cosa: bisogna costruire un nuovo ascensore od addestrare gli operatori?.
Abbia pazienza sig. Marchetti ma questa sua corsa a difendere l'operato della regione con tali argomenti rasenta l'incredibile.
Quando si parla di sanità ci vuole prudenza, obiettività, conoscenza e libertà di pensiero.
grazie
proposta.... che cadrà nel vuoto dell'inconcludenza elbana....
Ho letto della diatriba a campo del nuovo museo di San Piero.
Perchè di tanti piccoli musei comunali e tematici non viene realizzato un solo grande museo elbano con la sua stanza/stanze dedicate ai singoli temi oggetto oggi di un singolo piccolo museo.
Lo chiamerei: "Museo della civiltà elbana" con dentro.. Museo dell'Arte Contadina Elbana .. quello nuovo di San Piero.. minerali elbani..... collezione A. Ricci... quello del parco e forse perchè no un'area espositiva per mostre di 15 giorni....
Riccardo Cacelli
[SIZE=4][COLOR=darkblue]ISOLA D'ELBA. SITUAZIONE DRAMMATICA E FUORI CONTROLLO: ANIMALI MORTI PER MANCANZA DI ASSISTENZA VETERINARIA. L'ENPA STUDIA AZIONI LEGALI [/COLOR] [/SIZE]
Animali che perdono la vita perché non esiste un presidio di assistenza veterinaria. Colonie feline che non vengono sterilizzate andando così ad incrementare il fenomeno abbandoni.
Randagi privi di assistenza per la mancanza di una struttura di ricovero; struttura per la cui realizzazione la Regione Toscana aveva a suo tempo stanziato una somma di oltre 130mila euro, poi andati in fumo per l'incapacità dei Comuni accordarsi tra loro e di individuare un'area dove edificare il canile. All'Isola d'Elba la situazione è ormai fuori controllo, come l'Ente Nazionale Protezione Animali denuncia da anni.
Dunque, la terribile vicenda avvenuta nei giorni scorsi a Capoliveri (Livorno) dove un gattino investito da un automobile é deceduto perché non è stato possibile garantirgli le necessarie cure – la veterinaria della Asl, intervenuta sul posto, ha addirittura negato ogni responsabilità al riguardo - non è che la punta dell'iceberg. Del fatto è stato testimone il presidente dell'Enpa di Milano, che ha sporto denuncia sia contro la veterinaria, sia contro il Sindaco di Capoliveri. Ad inizio agosto, sempre a Capoliveri, è morto un pastore tedesco detenuto in precarie condizioni: la Sezione Enpa dell'Isola d'Elba aveva più volte chiesto alle autorità di mettere in sicurezza l'animale, ma la segnalazione della Protezione Animali è rimasta senza esito. In tale circostanza i servizi veterinari della Asl si sono addirittura opposti al sequestro del cane, sostenendo non corresse alcun pericolo. A maggio era stato il turno di un bassotto di nove anni. Colpito da un attacco cardiaco, l'animale ha perso la vita dopo un'atroce agonia di tre ore, durante le quali i suoi proprietari hanno cercato disperatamente ma senza esito un veterinario che lo visitasse.
Come se ciò non bastasse, ad inizio agosto la Asl ha sospeso le sterilizzazioni. Il motivo? Erano finite le scorte di anestetico! Non stupisce quindi che sul fronte abbandoni si registri un vero stillicidio quotidiano. “L'emergenza Elba”, inoltre, sta mettendo a dura prova anche la convivenza tra uomini e animali, con aggressioni ai danni dei randagi e di chi li accudisce (a luglio una “gattara” ha subito pesanti minacce) che si stanno facendo sempre più frequenti.
«Rivolgersi alle autorità comunali è come urtare contro un muro di gomma: sono anni che chiediamo un intervento risolutivo ma nessuno sembra avere intenzione di muoversi. Intanto, molte creature innocenti hanno pagato sulla loro pelle il prezzo di tali inadempienze.
Questo, per un territorio che pretende di essere un grande centro di aggregazione turistica, è inaccettabile e contrario ai più elementari principi di civiltà», dichiara l'Enpa che prosegue: «a fronte della perdurante inerzia delle istituzioni locali, abbiamo chiesto al nostro ufficio legale di mettere a punto tutte le opportune iniziative per costringere i sindaci a dare finalmente attuazione a quanto previsto dalla legge e riportare così un barlume di civiltà nell'isola.»
Grazie del contributo, leggerò con attenzione. Le prove di trazione hanno un costo di alcune centinaia di euro a pianta, sempre minori dei costi di abbattimento. Se abbattere o salvare una pianta costa la stessa cifra, prima vediamo se è davvero pericolosa o malata, poi tagliamola senza scelte arbitrarie come sino a oggi avvenuto.
E' dal 2001 che giacciono, evidentemente non lette, alcune centinaia di pagine di relazioni e consigli "gratuiti" di professionisti architetti e arboricoltori sulla mitigazione degli apparati radicali dei pini domestici in ambito urbano e sulla corretta conservazione degli alberi in prossimità di edifici.
Ora il comune si appresta a fare finalmente le prime valutazioni scientifiche prima di procedere al taglio di alberi quasi secolari. Sino a oggi era valso il principio dell'arbitrarietà e del ripiantiamo i lecci. Dalle foto pubblicate del leccio secco e dalla recente sostituzione di un altro leccio in piazza Torino, sostituito dopo solo 4 mesi, direi che se si vuole gestire il verde si debba imparare l'ABC delle piante. Bastava leggere i pareri gratuiti già depositati, ora bisogna chiedere pareri e pagare una parcella a un professionista che renderà finalmente evidente quanto tempo e quante occasioni siano andate sprecate in circa 15 anni di rifacimenti di strade e marciapiedi; oggi avremmo potuto avere viali e piazze alberate in sicurezza, più ombra, un migliore arredo urbano e un minor numero di inutili polemiche.
Le soluzioni tecniche ci sono, basta avere la bontà di chiedere e poi applicarle. La gestione del verde ha dei costi, esattamente come asfaltare una strada e un parcheggio. Il verde in una località turistica non è meno importante di un area di parcheggio bene asfaltata. A Riccione in Viale Ceccarini, la via dello shopping estivo più famosa e frequentata d'Italia, ci sono 110 pini secolari che l'amministrazione cura e difende come patrimonio per il bene del turismo. Se ai turisti piacciono i pini, ma anche i lecci purché siano in salute, teniamone conto. Se a Vanno Segnini, Antonio Galli, Enrico Graziani o all' architettto Maltinti non piacciono i pini (a cui preferiscono i lecci secchi ndr) se ne facciano una ragione anche loro. Curare il verde pubblico è un investimento, non una spesa!
Gianluigi Gianluigi;
dice il proverbio che solo gli sciocchi non cambiano mai opinione, ma vediamo di non esagerare, altrimenti si diventa banderuole.
Sottolinei,magari con ragione, che una nazione intera stia cercando il modo con cui salvare o come fare la pelle ad un condannato in via definitiva e ti dimentichi che la compagine nella quale Tu eri una punta di diamante è stata supportata durante tutta l' ultima campagna elettorale da due Ministri, due Sottosegretari ed il responsabile PdL della Toscana guarda caso tutti del Governo Berlusconi.
Non solo; se ricordi bene,entrambi abbiamo sottoscritto una dichiarazione ai vertici regionali PdL nella quale segnalavamo l'importanza di supportare Nuovo Progetto per Campo, poichè l'altra lista di pseudo Centro destra aveva tra le sue fila chi era stato rappresentante di Lista per i DS nella tornata elettorale precedente.
Infine, essendo Tu stato scaricato dal Sindaco Segnini,ti sei aggregato a Futuro e Libertà, con i risultati che puoi constatare da solo, ed in privato mi hai vomitato considerazioni irripetibili contro questa Amministrazione ed i suoi componenti per il nulla prodotto in questi anni.
Come vedi "scripta manent".
Per passare al tema, ho per primo sottolineato che purtroppo la Cultura in Italia è qualcosa di cui vergognarsi e concordo con Te che falsi Idoli calcano le scene.
Rimane il fatto che la realizzazione del Museo Gemmologico è una cattedrale nel deserto, voluta solo per soddisfare la passione di qualcuno,costosa oltre il buonsenso ed è tutto da dimostrare che porterà giovamento economico a San Piero.
Detto questo, nonostante tutto mi auguro di essere smentito presto e spero di contare 500 presenze giornaliere, ma la vedo davvero dura visti i costi di gestione che comporterà tenere aperta la struttura.
Tutt'altra cosa se si fosse messa in piedi una mostra per ricordare la storia dell' estrazione, della lavorazione, dei sacrifici e dei notevoli risultati ottenuti all'Elba ed in Continente, dagli scalpellini Sanpieresi dei quali ho un rispetto ed un'ammirazione profondi per come sono riusciti e riescono ancora a far vivere la pietra granitica.
Questo si che avrebbe avuto il plauso di tutta una popolazione. Purtroppo per ora di questa proposta non c'è che una misera traccia.
Traccia che purtroppo ogni giorno chi ha passato molto del suo mandato amministrativo a realizzare questa opera lascia, non essendo stato capace in quattro anni e mezzo di mandato di risolvere il problema della raccolta dei rifiuti nel territorio del Comune di Campo nell'Elba, così da mantenere strade e piazze nello stato che tutti possiamo vedere.
Cordiali saluti
Alessandro Dini
Ciao Paolino, un po' di materiale che magari può esserti utile... (anche se bisognerebbe sapere quanto è costato).
Interessante il pino n° 1, dicono da abbattere, apparentemente molto meno inclinato di quello dello sugar.
[URL]http://www.comune.laspezia.it/export/sites/SPEZIAnet/prima_pagina/RELAZIONE_VALUTAZIONE_PINI_PIAZZA_VERDI.pdf[/URL]
volendo, c'è anche questo da studiare, ora che purtroppo calerà il lavoro:
[URL]http://www.uniroma2.it/didattica/MetodologieBotaniche/deposito/7ValutStab_Dett.pdf[/URL]
Saluti 🙂
Caro Alessandro, 50 visitatori al giorno per il museo di san Piero non sono affatto pochi. Sarebbero pochi per una città di medie-grandi dimensioni, non certo per un piccolo paesino collinare, tra l'altro lontano dai classici itinerari turistici.
Ma quello che più mi preme sottolineare è che, fortunatamente, la qualità non vuol dire quantità.
In un paese dove i film di Vanzina sono visti da centinaia di migliaia di persone e pochi conoscono Antonioni.
Dove il libro best seller è di Federico Moccia e pochi conoscono le poesie di Dino Campana.
Dove Emma Marrone e il rapper Moreno vendono milioni di dischi e nessuno ascolta più il Banco del Mutuo Soccorso o la PFM.
In un paese dove della cultura non gliene fotte più niente a nessuno, l'apertura di un nuovo Museo, dovrebbe essere un segnale importante, non solo per quello che rappresenta (e la mineralogia per San Piero, rappresenta molto, la storia e l'identità di un paese...) ma anche come segnale di risveglio di quella voglia di apprendere, conoscere, ricordare, che è ormai quasi scomparsa.
Ma cosa vuoi aspettarti da una nazione in cui il problema principale è cercare di salvare un delinquente condannato in via definitiva, laddove in qualsiasi paese civile degno di questo nome, lo avrebbero preso sonoramente a calci nel culo?
Gianluigi
[SIZE=4][COLOR=darkred]In arrivo una petizione per salvare i pini di Marina di Campo [/COLOR] [/SIZE]
Molti cittadini campesi starebbero sottoscrivendo una petizione contro il paventato abbattimento di alcune piante di pino nel centro storico di Marina di Campo.
Lo hanno reso noto i promotori della petizione, fortemente contrari all'abbattimento di alcune piante che si trovano dislocate all'interno del nucleo abitato di Marina di Campo, la principale frazione del comune di Campo nell'Elba.
Tutto sarebbe iniziato dopo che il comune di Campo è stato chiamato ad effettuare taluni accertamenti su alcune piante che erano state segnalate da altri cittadini residenti nelle aree interessate, perchè ritenute pericolanti.
Ora, la paura che piante sempreverdi, che ingentiliscono il centro storico di Marina di Campo, e che regalano anche un pò d'ombra alle vie e alle piazze del nucleo abitato, possano essere recise, ha creato non poche reazioni in buona parte della popolazione e ha fatto decidere per una richiesta scritta supportata da una raccolta firme affinchè questo pericolo venga scongiurato.
Intanto su alcuni blog locali compaiono immagini fotografiche di piante di lecci che recentemente hanno sostituito alcuni pini e che, secondo gli autori delle immagini, sarebbero in cattive condizioni per scarsità d'acqua e cattiva manutenzione.
Grecia, la crisi arriva nei market: cibo a metà prezzo, ma scaduto
Saranno sui banconi situati in uno scaffale separato con un cartello in evidenza, ossia "cibo di passata conservazione". Intanto si profilano nuove tasse
di Francesco De Palo il fatto quotidano zona euro
Una situazione che, nonostante gli annunci di nuovi interventi da parte dell’establishment europeo, non mostra miglioramenti, con altri balzelli per i cittadini che si profilano all’orizzonte, segno che i conti non tornano neanche quest’anno. Infatti secondo l’ultimo rapporto diffuso dal Fondo monetario internazionale nel 2014 ci sarà un aumento delle imposte dirette del 12,4% grazie al nuovo programma fiscale di medio termine, a cui hanno lavorato il ministro dell’Economia Yannis Stournaras con gli esperti della Troika. Secondo il Fondo le entrate da imposte dirette nel 2014 saranno di 19,1 miliardi di euro, di cui 17 miliardi già raccolti entro il prossimo dicembre. E mentre i cittadini si chiedono quando arriverà la fine di questo tunnel che il premier Antonis Samaras dice da tempo di vedere, il colpo di grazia per il Paese è dato anche dal rialzo delle imposte indirette, che il Fondo calcola di 23,7 miliardi euro (ora ammontano a 23,3). Da dove attingerà lo Stato questi denari? In primis dall’aumento delle tasse a liberi professionisti e dall’aumento di quelle per gli affitti.
Intanto il ministro per la Riforma amministrativa, Kiriakos Mitsotakis, ha presentato in Consiglio dei ministri il piano di tagli al pubblico impiego: scatta il conto alla rovescia che vedrà entro il 30 settembre licenziati o diversamente impiegati 12.500 dipendenti pubblici. La prima tranche da 1.800 impiegati è stata già completata, altri 4.599 dipendenti pubblici saranno sospesi entro il 16 settembre di cui 3.200 agenti della polizia municipale. Ma dai sindacati ecco l’annuncio delle barricate già in occasione del tradizionale appuntamento della Fiera internazionale di Salonicco prevista per metà settembre, con una mobilitazione di massa.