per Marciana col Sorriso
riguardo all'ultima parte del suo post quando fa riferimento ai geometri assessori mi sembra di ricordare che l'ex sindaco Logi ha si cessato la sua attività di geometra ma solo dopo essere stato eletto sindaco ma non negli anni precedenti quando era vicesindaco nella giunta Vagaggini.
113395 messaggi.
Ieri è stato esattamente un mese da quando è sparito Snoopy.
Ma dove sei piccino ??
Per Giovanni Muti
ho pubblicato il suo pezzo su facebook perché è un capolavoro, spero non si offenda.
il turismo è migliorato.......... più persone, più incassi, più guadagni ed ora tutti a godersi 8 mesi di ferie.
Alla faccia di chi lavora tutto l'anno
Eh sì caro Muti è proprio così.
Si grida all'assassinio degli animali e poi magari si è favorevoli all'aborto.
Splendido questo suo ultimo saggio, "Natura e Animali......". Sicuramente questa volta ha superato se stesso guadagnandosi prepotentemente la pole position alle prossime primarie per la presidenza del Gorillaio al quale non ha mai fatto mistero di appartenere.
Antonio F.
Chi hanno nominato e per cosa?
lunedi getto d'acqua in strada vicinale,chiamo a.s.a che viene e tampona alla meglio la perdita assicurandomi(ci)che l'indomani avrebbero risolto la perdita(migliaia di lt al giorno!)oggi è quasi venerdì ed ancora la perdita è li,inarrestabile come la nostra decadenza!.............a.s.a........ :angry:
[SIZE=4][COLOR=darkblue]ISOLA D’ELBA - DALLE BALENE SCORTATE ALLE ANGUILLE ASSETATE [/COLOR] [/SIZE]
[FONT=comic sans ms][COLOR=darkred]di G. Muti [/COLOR] [/FONT]
Certo che vivere in un isola area protetta, come la nostra, non è come vivere in qualsiasi altro posto del territorio nazionale. Non mi riferisco ai solidi vantaggi e svantaggi di cui si parla spesso. E’ piuttosto qualcosa a che fare con il rapporto che noi abbiamo con la natura e, soprattutto, con gli animali.
Nelle ultime settimane le cronache hanno riportato vicende che dimostrano l’amore che gli elbani hanno per gli animali. Si tratta di vicende drammatiche: abbiamo incominciato con la morte di Lillo ( un povero cane , mi sembra si chiamasse così) descritta con partecipazione dalla padrona come se avesse perso un figlio; qualcuno, commosso, è intervenuto per associarsi al dolore e raccontare la morte del suo cane. Il tono è quello della fase acuta dell’ elaborazione del lutto. Vi è poi un altro cane che è scappato di casa. La padroncina è nella disperazione e, da un mese, continua a mettere annunci sui giornali. Ma il cane se ne frega: forse ha scoperto che la libertà ha il profumo delle cagne in calore. E lei rimane con il suo dolore le sue parole sanno di amore tradito
La Berta di Pianosa
Abbiamo appreso , poi, che a Pianosa una Berta minore si è “trovata in difficoltà a salire le scalette di Porto Vecchio” . Incredibile, una Berta che si sente male mentre sale le scale come succede alle persone anziane quando salgono le scale dell’ospedale di Portoferraio. E’ la prova che gli animali hanno gli stessi problemi che abbiano noi. Gli ambientalisti lo hanno sempre detto. Forse ci vorrebbe un ascensore anche lì . Comunque è stata soccorsa e portata urgentemente a Livorno.
Pensavamo che fosse sufficiente , anche perché drammi ne vediamo tanti anche in televisione. Per esempio abbiamo visto corpi di giovani danne e bambini spiaggiati in un isola che si chiama Lampedusa e invece ecco , apprendiamo che a Marciana Marina è piaggiata invece una balena anche lei morta .
La balena e l’epicarpio esterno
E’ stato a un dramma improvviso, e un onda di emozione ha percorso l’isola ; tutti i giornali cartacei e on line hanno dedicato articoli ed articoli alla morte della piccola Balena. Si sono mossi veterinari e addirittura professori dal continente che hanno fatto dei prelievi e , nel giro di un paio di giorni, hanno pubblicato i risultato delle analisi. Gli elbani, che per avere una visita specialistica devono aspettare mesi , sono rimasti esterrefatti di tanta efficienza , ma anche interdetti quando hanno appreso che ” Il cetaceo,aveva dei parassiti nell’epicardio esterno “ Epicardio esterno? Boh!
Le balene scortate
Dopo quest’ennesimo dramma gli elbani erano immersi in una specie di sorda e contenuta disperazione quando alcune balene sono entrate nella bella baia di Porto ferraio e, come in un film di Walt Disney , hanno riportato il sorriso e la speranza a sul volto degli elbani. Poi ci si è resi conto che una di queste aveva qualcosa nella schiena. Di che si trattava ? E’ intervenuta la guardia costiera: battello con specialista a bordo. Dopo qualche ora, le balene hanno deciso di andarsene e sono state scortate a largo dalla motovedetta della guardia costiera sempre con medico a Bordo. Non si sa mai.
Le anguille assetate
Mi dicono che all’Elba ci sono 20 barche con funzioni di controllo delle coste. A Lampedusa , al momento dell’ultima tragedia , sembra che ne avessero solo quattro. Certo Lampedusa non è un’area protetta e gli immigrati non sono una specie protetta; ne’ la loro presenza arrochirebbe la biodiversità. Che si utilizzino questi mezzi per scortar balene potrebbe lascia perplessi. Quando, invece, si compiono atti di protezione e di amore verso gli animali e si utilizzano risorse private allora niente da dire: non si rischia un uso improprio di mezzo pubblico semmai , se si esagera si rischia il ridicolo. Qualche anno fa vi fu un periodo prolungata siccità. Ebbene, alcuni ambientalisti di Marina di Campo si preoccuparono che le anguille potessero avere sete, e allora presero delle taniche d’acqua e risalirono i ruscelli in cerca di anguille per farle bere. E’ un segno di come , da quando viviamo in un area protetta, il nostro rapporto con gli altri esseri viventi sia cambiato.
[SIZE=4][COLOR=darkblue]MORALITA’, OCCUPAZIONE, AMBIENTE [/COLOR] [/SIZE]
LA BELLEZZA, LA PECULIARITA’ DEL TERRITORIO MARCIANESE E DELL’ELBA OCCIDENTALE, SONO MINACCIATI DA UNO SCEMPIO URBANISTICO DI PROPORZIONI PREOCCUPANTI.
IL SINDACO SEMBRA NON RENDERSENE CONTO E NON ASCOLTA IL NOSTRO GRIDO DI ALLARME E LE NOSTRE RICHIESTE DI INTERVENTO TESE A SALVAGUARDARE IL PAESAGGIO E, CON ESSO, LA NOSTRA ECONOMIA ED IL NOSTRO BENESSERE.
PER DIFENDERLI, PER ALLONTANARE LA MINACCIA, IL GRUPPO DI MINORANZA “MARCIANA COL SORRISO”
PROPONE AL SINDACO DI
• INVITARE LA SOPRINTENDENZA DI PISA AD ESAMINARE CON MAGGIORE ATTENZIONE, SEVERITA’, AMORE E RISPETTO DELLA NOSTRA TERRA, I PROGETTI SOTTOPOSTI AD APPROVAZIONE.
• RINNOVARE LA COMMISSIONE PAESAGGISTICA.
• MODIFICARE IL PIANO REGOLATORE, METTENDO FINE A NUOVE COSTRUZIONI E PREVEDENDOLE SOLO PER PRIME CASE O ATTIVITA’ CHE PORTINO NUOVA OCCUPAZIONE O LA CONSOLIDINO, ANCHE AGEVOLANDO Al MASSIMO LA RISTRUTTURAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE, PURTROPPO IN GRAN PARTE INVENDUTO O FATISCENTE.
• MORALIZZARE LA VITA PUBBLICA, EVITANDO CHE I GEOMETRI – ASSESSORI PRESENTINO PROGETTI NEL COMUNE DA ESSI AMMINISTRATO, METTENDO FINE, COSI’, A INGOMBRANTI CONFLITTI DI INTERESSE. A TALE PROPOSITO, SUGGERIAMO DI SEGUIRE L’ESEMPIO DELL’EX-SINDACO LUIGI LOGI CHE, DOPO ESSERE STATO ELETTO, SI AUTOSOSPESE DALL’ORDINE DEI GEOMETRI E CHIUSE LA PARTITA IVA.
[SIZE=4][COLOR=darkred]NO ALLA VENDITA DELLE SPIAGGE [/COLOR] [/SIZE]
Voterò chiunque si presenterà alle prossime elezioni, purchè , davanti ad un notaio,firmi l’impegnativa che esprima la sua determinazione a mantenere le spiagge di questo comune ,libere e pubbliche.
Per la prima volta nella mia vita,avevo deciso di non votare,perché delusa, demotivata e fortemente arrabbiata dai politici –amministratori e dalla politica in genere ,di questi ultimi lunghi anni.
Ma l’attuale Governo italiano (si fa per dire italiano) mi offre ,purtroppo, un’occasione; infatti, tra le tante vergognose decisioni,per far cassa,vogliono vendere anche le nostre spiagge, dopo che per l’incapacità dei vari governi, ci hanno ridotto a vendere i migliori pezzi dell’Italia ,oltre la nostra dignità.
Per molti questa mia idea potrà sembrare strana e poco seria,invece ,se ci si pensa bene, ne va dell’intera economia elbana e della nostra libertà,per non parlare della bellezza di una spiaggia libera e pubblica.
Se qualcuno la pensa come me,può chiedere lo stesso impegno al suo futuro sindaco/sindaca.
Luciana Gelli
Allarme della London School of Economics: “Non rimarrà nulla dell'Italia”
Giovedì, 17 ottobre 2013 - 15:14:00
Nel giro di 10 anni del nostro Paese non rimarrà più nulla. O quasi. E' la conclusione catastrofica cui giunge nella sua analisi il professore Roberto Orsi della London School of Economics and Political Science (LSE). Che cosa ci sta portando alla dissoluzione e all'irrilevanza economica? Una classe politica miope che non sa fare altro che aumentare le tasse in nome della stabilità. Monti ha fatto così. E Letta sta seguendo l'esempio. Il tutto unito a una "terribile gestione finanziaria, infrastrutture inadeguate, corruzione onnipresente, burocrazia inefficiente, il sistema di giustizia più lento e inaffidabile d’Europa".
L'ANALISI DI ORSI
“Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un Paese che è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale in soli vent’anni in una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampate terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos politico istituzionale. Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo, con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del 3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. Peggiorerà.
Il governo sa perfettamente che la situazione è insostenibile, ma per il momento è in grado soltanto di ricorrere ad un aumento estremamente miope dell’IVA (un incredibile 22%!), che deprime ulteriormente i consumi, e a vacui proclami circa la necessità di spostare il carico fiscale dal lavoro e dalle imprese alle rendite finanziarie. Le probabilità che questo accada sono essenzialmente trascurabili. Per tutta l’estate, i leader politici italiani e la stampa mainstream hanno martellato la popolazione con messaggi di una ripresa imminente. In effetti, non è impossibile per un’economia che ha perso circa l’8 % del suo PIL avere uno o più trimestri in territorio positivo. Chiamare un (forse) +0,3% di aumento annuo “ripresa” è una distorsione semantica, considerando il disastro economico degli ultimi cinque anni. Più corretto sarebbe parlare di una transizione da una grave recessione a una sorta di stagnazione.
Il 15% del settore manifatturiero in Italia, prima della crisi il più grande in Europa dopo la Germania, è stato distrutto e circa 32.000 aziende sono scomparse. Questo dato da solo dimostra l’immensa quantità di danni irreparabili che il Paese subisce. Questa situazione ha le sue radici nella cultura politica enormemente degradata dell’élite del Paese, che, negli ultimi decenni, ha negoziato e firmato numerosi accordi e trattati internazionali, senza mai considerare il reale interesse economico del Paese e senza alcuna pianificazione significativa del futuro della nazione. L’Italia non avrebbe potuto affrontare l’ultima ondata di globalizzazione in condizioni peggiori.
La leadership del Paese non ha mai riconosciuto che l’apertura indiscriminata di prodotti industriali a basso costo dell’Asia avrebbe distrutto industrie una volta leader in Italia negli stessi settori. Ha firmato i trattati sull’Euro promettendo ai partner europei riforme mai attuate, ma impegnandosi in politiche di austerità. Ha firmato il regolamento di Dublino sui confini dell’UE sapendo perfettamente che l’Italia non è neanche lontanamente in grado (come dimostra il continuo afflusso di immigrati clandestini a Lampedusa e gli inevitabili incidenti mortali) di pattugliare e proteggere i suoi confini. Di conseguenza , l’Italia si è rinchiusa in una rete di strutture giuridiche che rendono la scomparsa completa della nazione certa.
L’Italia ha attualmente il livello di tassazione sulle imprese più alto dell’UE e uno dei più alti al mondo. Questo insieme a un mix fatale di terribile gestione finanziaria, infrastrutture inadeguate, corruzione onnipresente, burocrazia inefficiente, il sistema di giustizia più lento e inaffidabile d’Europa, sta spingendo tutti gli imprenditori fuori dal Paese. Non solo verso destinazioni che offrono lavoratori a basso costo, come in Oriente o in Asia meridionale: un grande flusso di aziende italiane si riversa nella vicina Svizzera e in Austria dove, nonostante i costi relativamente elevati di lavoro, le aziende troveranno un vero e proprio Stato a collaborare con loro, anziché a sabotarli. A un recente evento organizzato dalla città svizzera di Chiasso per illustrare le opportunità di investimento nel Canton Ticino hanno partecipato ben 250 imprenditori italiani.
La scomparsa dell’Italia in quanto nazione industriale si riflette anche nel livello senza precedenti di fuga di cervelli con decine di migliaia di giovani ricercatori, scienziati, tecnici che emigrano in Germania, Francia, Gran Bretagna, Scandinavia, così come in Nord America e Asia orientale. Coloro che producono valore, insieme alla maggior parte delle persone istruite è in partenza, pensa di andar via, o vorrebbe emigrare. L’Italia è diventato un luogo di saccheggio demografico per gli altri Paesi più organizzati che hanno l’opportunità di attrarre facilmente lavoratori altamente, addestrati a spese dello Stato italiano, offrendo loro prospettive economiche ragionevoli che non potranno mai avere in Italia.
L’Italia è entrata in un periodo di anomalia costituzionale. Perché i politici di partito hanno portato il Paese ad un quasi – collasso nel 2011, un evento che avrebbe avuto gravi conseguenze a livello globale. Il Paese è stato essenzialmente governato da tecnocrati provenienti dall’ufficio del Presidente Repubblica, i burocrati di diversi ministeri chiave e la Banca d’Italia. Il loro compito è quello di garantire la stabilità in Italia nei confronti dell’UE e dei mercati finanziari a qualsiasi costo. Questo è stato finora raggiunto emarginando sia i partiti politici sia il Parlamento a livelli senza precedenti, e con un interventismo onnipresente e costituzionalmente discutibile del Presidente della Repubblica, che ha esteso i suoi poteri ben oltre i confini dell’ordine repubblicano. L’interventismo del Presidente è particolarmente evidente nella creazione del governo Monti e del governo Letta, che sono entrambi espressione diretta del Quirinale.
L’illusione ormai diffusa, che molti italiani coltivano, è credere che il Presidente, la Banca d’Italia e la burocrazia sappiano come salvare il Paese. Saranno amaramente delusi. L’attuale leadership non ha la capacità, e forse neppure l’intenzione, di salvare il Paese dalla rovina. Sarebbe facile sostenere che Monti ha aggravato la già grave recessione. Letta sta seguendo esattamente lo stesso percorso: tutto deve essere sacrificato in nome della stabilità. I tecnocrati condividono le stesse origini culturali dei partiti politici e, in simbiosi con loro, sono riusciti ad elevarsi alle loro posizioni attuali: è quindi inutile pensare che otterranno risultati migliori, dal momento che non sono neppure in grado di avere una visione a lungo termine per il Paese. Sono in realtà i garanti della scomparsa dell’Italia.
In conclusione, la rapidità del declino è davvero mozzafiato. Continuando su questa strada, in meno di una generazione non rimarrà nulla dell’Italia nazione industriale moderna. Entro un altro decennio, o giù di lì, intere regioni, come la Sardegna o Liguria, saranno così demograficamente compromesse che non potranno mai più recuperare.
I fondatori dello Stato italiano 152 anni fa avevano combattuto, addirittura fino alla morte, per portare l’Italia a quella posizione centrale di potenza culturale ed economica all’interno del mondo occidentale, che il Paese aveva occupato solo nel tardo Medio Evo e nel Rinascimento. Quel progetto ora è fallito, insieme con l’idea di avere una qualche ambizione politica significativa e il messianico (inutile) intento universalista di salvare il mondo, anche a spese della propria comunità. A meno di un miracolo, possono volerci secoli per ricostruire l’Italia.”
NO COMMENT
Vorrei sapere da qualcuno dei nostri amministratori, se c'è in progetto la risistemazione della palestra della scuola media di Marina di Campo. Sono ormai tre anni che i ragazzi fanno ginnastica o nell'auditorium o all'aperto......
Titola TEnews:
[COLOR=red]"Le presenze all'Elba hanno sfondato quota 1 milione" [/COLOR]
Che tristezza vedere i toni entusiastici con i quali si enfatizzano le miserie di una realtà ai limiti del dramma.
"1.000.000" di sbarcati sull'Isola!"
Per capire il dato, bisogna intanto analizzare attentamente il testo: NON SI TRATTA DI SBARCHI, ma del complessivo fra sbarchi e IMBARCHI...
(cit. testuale: [COLOR=darkblue]"l’analisi comprende il totale tra imbarchi e sbarchi della tratta Piombino/Elba. [/COLOR]
Il dato reale - che quindi è da dimezzare, MEZZO milione - appare corretto anche in relazione alla tassa di sbarco: è fortemente improbabile infatti che la seconda metà di luglio + tutto agosto e tutto settembre possano rappresentare solo il 35% degli arrivi...
Vediamo quindi cosa succedeva prima della crisi: la sola Moby - nel 2006 - con quindi una Toremar ancora forte e competitiva - sbarcava qualcosa come 900.000 - NOVECENTOMILA passeggeri. Quasi il doppio.. e da sola, ripeto.
Supponendo che Toremar facesse almeno altrettanto traffico, a occhio e croce, viene facile capire che siamo calati del 70%, turista più, turista meno.
E siamo contenti... bah. 😎
ps: ..e teniamo conto che "arrivi" è ben diverso da presenze". E se poi, come si legge nell'articolo, il mese con maggiore afflusso di gruppi in bus è - incredibilmente - AGOSTO, quando NESSUN albergo, residence o affitta appartamenti accetta in genere gruppi (solo qualche grande Camping ospita un numero molto limitato di pullmann), si capisce quanto sia diventato forte il mordi e fuggi del turismo "giornaliero", la "gitarella all'Elba" con arrivo al mattino e ripartenza prima di sera... 🙁
Fonti:
[URL]http://www.tenews.it/giornale/2013/10/16/presenze-50522/[/URL]
[URL]http://www.tenews.it/giornale/2007/07/11/moby-ha-trghettato-all-elba-2-milioni-di-persone-13916/[/URL]
Cara nuova giunta hai proprio toppato ahiahiahi!! Bella nomina e che novità, alla faccia del bipbip!!! Aguantatevi forte alla sedia!!!!
[SIZE=4][COLOR=blue]Subacquatica nel Blu: assegnati i titoli italiani di Fotografia Subacquea! [/COLOR] [/SIZE]
Con la cerimonia di premiazione svoltasi ieri sera (11 Ottobre), presso l’Hotel Airone del Parco & delle Terme, si sono chiusi i Campionati Italiani di Fotografia Subacquea, il primo (in ordine cronologico) dei due eventi racchiusi all’interno della manifestazione denominata “Subacquatica nel Blu”, iniziata il 5 Ottobre u.s. e tuttora in corso di svolgimento negli splendidi fondali dell’Isola d’Elba. Tre come di consueto i titoli italiani in palio: due individuali, Reflex e Compatte, e uno per Società. Il titolo italiano reflex se lo è aggiudicato, per la prima volta in carriera, Michele Davino (con la modella Sonia Moreale), del Circolo Subacqueo A. Ghisleri, resosi protagonista di una produzione fotografica veramente di alto livello, che ne conferma le enormi qualità messe in evidenza a Cayo Largo (Cuba), ad aprile di quest’anno, dove ha conquistato il terzo posto assoluto all’ultimo Mondiale. Alle sue spalle Doriano Banchini (con la modella Ilaria Gonelli), dell’Associazione Subacquei Versilia, secondo e autentica rivelazione di questa edizione 2013 della massima rassegna fotografica nazionale, grazie a un portfolio fotografico di grande qualità, e Francesco Visintin, del Centro Sub Alto Tirreno, che ha ribadito la sua eccellente sintonia con i fondali dell’Elba, vincendo, dopo l’oro del 2010, una meritata medaglia di bronzo. Nell’altro Campionato Individuale, quello della Categoria Compatte Digitali, il titolo italiano è andato invece a Barbara Camassa, del Circolo Subacqueo A. Ghisleri (già autrice lo scorso anno di un ottimo secondo posto), seguita dal campione italiano uscente Maurizio Longhitano (con la modella Lucia Pastura), del G.R.O. Sub Catania, medaglia d’argento, ed Everi Guidi, del G.S. Sub Delphinus, medaglia di bronzo. Si è laureata, infine, Società Campione d’Italia 2013 di Fotografia Subacquea l’Associazione Subacquei Versilia, formata dalla coppia Primo Cardini e Vito Giannecchini (con la modella Giada Giannechini), bravi a imporsi, dopo l’argento conquistato lo scorso anno, sulle compagini del G.R.O. Sub Catania, che con Salvatore Licciardello e Antonio Palermo (con la modella Maria Rizzo) ha chiuso al secondo posto, e il Centro Sub Alto Tirreno, giunto terzo grazie al duo Marco Bollettinari e Nicola Alaimo (con la modella Lilia Perinelli). La cerimonia di premiazione, officiata dal Presidente del Settore Attività Subacquee, Alberto Azzali, e dal Direttore Sportivo della Fotografia Subacquea, Mario Genovesi, si è svolta secondo un protocollo che ha visto celebrare prima i tre podi, con l’assegnazione dei premi ufficiali, e poi i fotografi e le modelle che più si sono contraddistinti in questione edizione 2013 dei Campionati Italiani, con l’assegnazione dei ricchi premi messi a disposizione dai numerosi sponsor. Un ringraziamento particolare è stato tributato al Gruppo Subacqueo Ferrarese, che ha collaborato con la FIPSAS alla realizzazione di questa importante kermesse fotografica, alla Direzione di Gara, alla Giuria, a tutto lo Staff organizzativo (tra cui una citazione particolare la meritano il segretario di gara, il medico e gli assistenti informatici), alla Direzione dell’Hotel Airone del Parco & delle Terme, eletto a base logistica dell’evento, grazie alla bellezza e al comfort della struttura, e al Diving in Elba, per la professionalità con la quale ha saputo fornire, anche in questa circostanza, il supporto logistico sia a terra che in mare. Si segnala che la manifestazione si concluderà domani pomeriggio (13 Ottobre) con la cerimonia di premiazione dei Campionati Italiani di Safari Fotografico Subacqueo, di cui quest’oggi (12 Ottobre) sta andando in scena la terza e ultima giornata di gara.
ANCORA FURTI
Con la presente voglio informare tutti gli Elbani che i furti continuano...................2 giacconi invernali appesi sotto il balcone a tre metri dalla porta d'ingresso,spariti nel nulla !!
Povera Elba,come siamo ridotti.....................................
[SIZE=4][COLOR=darkred]LILLO: ENNESIMA VITTIMA DELLA MANCANZA DI ASSISTENZA VETERINARIA CONTINUA SULL’ISOLA [/COLOR] [/SIZE]
Lillo, un tenerissimo cucciolone di 13 mesi, “una nuvola di energia, dolcezza e amore” -come definito dai membri della sua famiglia-, è l’ennesima vittima che ha dovuto sacrificare la propria giovane vita per la mancanza, sull’Isola, di un pronto soccorso veterinario. Invani sono stati i disperati tentativi dei suoi compagni a due zampe di rintracciare un veterinario, ma era domenica e le sue gravi condizioni non gli hanno dato il tempo di cercare un aiuto oltre il canale.
Ci chiediamo quanti altri animali dovranno morire prima che le istituzioni si decidano a trovare una soluzione!
Il problema è drammatico prima di tutto per le famiglie che hanno animali ma anche per tutti i cittadini che non possono ottemperare agli obblighi imposti dal nuovo codice della strada che prevede di soccorrere un animale vittima di incidente stradale. Infatti, in caso di orari serali o giorni festivi, non essendoci alcun veterinario disponibile, nemmeno della Asl, per quale motivo un cittadino, oltre al dispiacere di non poter aiutare un animale, deve incorrere in una sanzione nella consapevolezza di essere comunque impossibilitato ad adempiere alla legge?
Purtroppo da parte nostra abbiamo sollecitato infinite volte tutti gli enti preposti senza essere ascoltati. Invitiamo pertanto tutti i cittadini ad inviare mail alle amministrazioni comunali, al viceprefetto e al presidente dell’ordine dei veterinari chiedendo di attivarsi per risolvere questo problema.
Tutto questo non potrà riportare in vita l’amato Lillo, ma almeno non renderà vano il suo sacrificio.
ENPA Sezione Isola d’Elba
Inviate email a :
[EMAIL]portoferraio.pref_livorno@interno.it[/EMAIL]
[EMAIL]info@ordvetli.it[/EMAIL]
[EMAIL]a.ciumei@comune.marcianamarina.li.it[/EMAIL]
[EMAIL]comune@comune.capoliveri.li.it[/EMAIL]
[EMAIL]a.bulgaresi@comune.marciana.li.it[/EMAIL]
[EMAIL]v.segnini@comune.camponellelba.li.it[/EMAIL]
[EMAIL]danilo.alessi@virgilio.it[/EMAIL]
[EMAIL]luca.simoni@comune.portoazzurro.li.it[/EMAIL]
[EMAIL]sindaco@comune.portoferraio.li.it[/EMAIL]
[EMAIL]sindaco@comuneriomarina.li.it[/EMAIL]
[COLOR=darkblue]L’associazione Elbabridge organizza corsi gratuiti presso la propria sede in via Elbano Gasperi.
I corsi si terranno due volte a settimana, il martedi’ e il giovedi’, alle ore 21.00 a partire dal 5 Novembre.
Per informazioni telefonare al sig. Renzo Fabbri al numero 3479336900. [/COLOR]