[SIZE=4][COLOR=darkblue]ISOLA DโELBA - DALLE BALENE SCORTATE ALLE ANGUILLE ASSETATE [/COLOR] [/SIZE]
[FONT=comic sans ms][COLOR=darkred]di G. Muti [/COLOR] [/FONT]
Certo che vivere in un isola area protetta, come la nostra, non รจ come vivere in qualsiasi altro posto del territorio nazionale. Non mi riferisco ai solidi vantaggi e svantaggi di cui si parla spesso. Eโ piuttosto qualcosa a che fare con il rapporto che noi abbiamo con la natura e, soprattutto, con gli animali.
Nelle ultime settimane le cronache hanno riportato vicende che dimostrano lโamore che gli elbani hanno per gli animali. Si tratta di vicende drammatiche: abbiamo incominciato con la morte di Lillo ( un povero cane , mi sembra si chiamasse cosรฌ) descritta con partecipazione dalla padrona come se avesse perso un figlio; qualcuno, commosso, รจ intervenuto per associarsi al dolore e raccontare la morte del suo cane. Il tono รจ quello della fase acuta dellโ elaborazione del lutto. Vi รจ poi un altro cane che รจ scappato di casa. La padroncina รจ nella disperazione e, da un mese, continua a mettere annunci sui giornali. Ma il cane se ne frega: forse ha scoperto che la libertร ha il profumo delle cagne in calore. E lei rimane con il suo dolore le sue parole sanno di amore tradito
La Berta di Pianosa
Abbiamo appreso , poi, che a Pianosa una Berta minore si รจ โtrovata in difficoltร a salire le scalette di Porto Vecchioโ . Incredibile, una Berta che si sente male mentre sale le scale come succede alle persone anziane quando salgono le scale dellโospedale di Portoferraio. Eโ la prova che gli animali hanno gli stessi problemi che abbiano noi. Gli ambientalisti lo hanno sempre detto. Forse ci vorrebbe un ascensore anche lรฌ . Comunque รจ stata soccorsa e portata urgentemente a Livorno.
Pensavamo che fosse sufficiente , anche perchรฉ drammi ne vediamo tanti anche in televisione. Per esempio abbiamo visto corpi di giovani danne e bambini spiaggiati in un isola che si chiama Lampedusa e invece ecco , apprendiamo che a Marciana Marina รจ piaggiata invece una balena anche lei morta .
La balena e lโepicarpio esterno
Eโ stato a un dramma improvviso, e un onda di emozione ha percorso lโisola ; tutti i giornali cartacei e on line hanno dedicato articoli ed articoli alla morte della piccola Balena. Si sono mossi veterinari e addirittura professori dal continente che hanno fatto dei prelievi e , nel giro di un paio di giorni, hanno pubblicato i risultato delle analisi. Gli elbani, che per avere una visita specialistica devono aspettare mesi , sono rimasti esterrefatti di tanta efficienza , ma anche interdetti quando hanno appreso che โ Il cetaceo,aveva dei parassiti nellโepicardio esterno โ Epicardio esterno? Boh!
Le balene scortate
Dopo questโennesimo dramma gli elbani erano immersi in una specie di sorda e contenuta disperazione quando alcune balene sono entrate nella bella baia di Porto ferraio e, come in un film di Walt Disney , hanno riportato il sorriso e la speranza a sul volto degli elbani. Poi ci si รจ resi conto che una di queste aveva qualcosa nella schiena. Di che si trattava ? Eโ intervenuta la guardia costiera: battello con specialista a bordo. Dopo qualche ora, le balene hanno deciso di andarsene e sono state scortate a largo dalla motovedetta della guardia costiera sempre con medico a Bordo. Non si sa mai.
Le anguille assetate
Mi dicono che allโElba ci sono 20 barche con funzioni di controllo delle coste. A Lampedusa , al momento dellโultima tragedia , sembra che ne avessero solo quattro. Certo Lampedusa non รจ unโarea protetta e gli immigrati non sono una specie protetta; neโ la loro presenza arrochirebbe la biodiversitร . Che si utilizzino questi mezzi per scortar balene potrebbe lascia perplessi. Quando, invece, si compiono atti di protezione e di amore verso gli animali e si utilizzano risorse private allora niente da dire: non si rischia un uso improprio di mezzo pubblico semmai , se si esagera si rischia il ridicolo. Qualche anno fa vi fu un periodo prolungata siccitร . Ebbene, alcuni ambientalisti di Marina di Campo si preoccuparono che le anguille potessero avere sete, e allora presero delle taniche dโacqua e risalirono i ruscelli in cerca di anguille per farle bere. Eโ un segno di come , da quando viviamo in un area protetta, il nostro rapporto con gli altri esseri viventi sia cambiato.