E' inutile che parli .
Potrai essere anche ripescato ma rimani quello che sei e che eri.
Percio' le nostre ipotetiche vicissitudini personali che dici non sono nemmeno paragonabili a quelle che hai fatto nella tua vita.
Si e' vero che ti dovremmo sopportare altri 5 anni, ma sarai solo con pochi ma soprattutto con i soliti che devono sopportarti, solo per motivi di interessi.
Era meglio che presentavi il BIMBO , facevi un bel figurone ed avrebbe preso almeno 10 voti di piu'.
MA LA FIDUCIA NEGLI ALTRI NON RIENTRA IN TE
113259 messaggi.
Con 102 infrazioni in 4 giorni, possiamo ben dire che forse molti automobilisti o motociclisti hanno interpretato le Z.T.L, come " ZONE A TRAFFICO LIBERO ", naturalmente questa è una battuta. Forse è il caso di prorogare il tutto e allo stesso tempo pubblicizzare in modo più capillare?
[COLOR=darkred][SIZE=4]Nasce a San Piero in Campo L’associazione no profit. “Elbataste” [/SIZE] [/COLOR]
Elba Taste nasce in collaborazione con la condotta SLOW FOOD Elba e Capraia per far conoscere le eccellenze enogastronomiche delle isole dell’Arcipelago Toscano. L’Isola d’Elba gode di tradizioni gastronomiche, di eccellenze enologiche e di una varietà di prodotti poco conosciuti alla maggior parte dei visitatori. Il turista, la persona che soggiorna per alcuni giorni sull’isola non trova facilmente informazioni sulle origini enogastronomiche dei vari versanti dell’Elba, sui piatti tradizionali, i prodotti tipici, i produttori e dove poterli degustare o acquistare. Elba Taste vuole accompagnare le persone a far conoscere i produttori, ad assaggiare i prodotti e a fare esperienze di gusto. Attraverso un racconto fatto di luci, di sapori, di profumi e di esperienze è possibile vivere questi aspetti di un’isola famosa per il suo mare, per le sue miniere ma della quale poco si conosce del suo patrimonio di prodotti enogastronomici. Gli obiettivi sono: far conoscere e promuovere l’enogastronomia dell’Isola d’Elba e delle isole dell’Arcipelago Toscano sia con iniziative di comunicazione sul web che attraverso iniziative di presenza fuori dall’Elba. Con l’associazione vogliamo implementare il legame e mettere in rete i produttori, i ristoratori i rivenditori di tutta l’Elba che fanno della qualità dei prodotti elbani e della promozione della cultura del cibo locale un punto di forza delle loro attività. Crediamo che il vino, il cibo la cultura e la passione che li produce debbano stare in una rappresentazione unitaria dell’Elba, che un soggetto come l’associazione possa tenere insieme chi produce il vino con chi produce la palamita o i dolci, chi utilizza questi prodotti nella ristorazione attraverso la riproposizione di ricette locali con chi li vende. Chi vive e lavora a Cavo e chi Patresi, piuttosto che a Porto Azzurro o a Rio o a Marciana.Oggi questi temi sono un elemento caratterizzante di un territorio che vive di turismo, e se vogliamo fare dell’enogastronomia un elemento di sviluppo bisogna far conoscere a chi viene a visitare l’Elba la cultura del cibo e del vino del posto, dove trovare i prodotti o dove poterli degustare. L’Elba ha delle straordinarie opportunità in questo campo, deve fare lo sforzo di coordinare le varie forze e comunicare messaggi in maniera univoca e con una strategia. L’ambizione è di riuscire a rappresentare l’Isola in tutte le sue componenti e di far emergere e comunicare la qualità di questi prodotti e della ristorazione che li rappresenta. I primi soci che hanno aderito e si sono prestati a costituire l’Associazione sono: Elba Nostrale di S.Piero. Azienda Agricola Arrighi di Porto Azzurro. Osteria Locanda Cecconi di Porto Azzurro. L’Elba in un barattolo, di Capoliveri. Agriturismo l’Amandolo di Cavo. Elba Magna Lido di Capoliveri. Cantina Mazzarri di Lacona. Birra dell’Elba di Rio nell’Elba. Ristorante Hotel Belmare di Patresi. Altre attività stanno aderendo, nei prossimi giorni ci daremo da fare ampliare la rete e vi informeremo delle nuove adesioni sulla pagina Facebook L’invito ad associarsi è rivolto a tutti coloro che si riconoscono in questo approccio e che hanno a cuore l’enogastronomia, il territorio e lo sviluppo dell’Isola d’Elba e delle isole dell’Arcipelago Toscano. L’associazione si propone come interlocutore delle istituzioni locali e regionali per condividere proposte e strategie di promozione e diffusione dell’enogastronomia elbana. Oltre al sito [URL]www.elbataste.com[/URL] potete trovare Elbataste sulla sua pagina Facebook, sulla sua pagina Pinterest, mentre su Instagram e su un canale Youtube ci saremo prossimamente.L’Associazione a sede a S. Piero in Via della Porta 9 e come contatto [EMAIL]elbataste@gmail.com[/EMAIL] o [EMAIL]valter.giuliani@gmail.com[/EMAIL]
È nata Carlotta Ferrini
Ieri mattina è venuta alla luce Carlotta Ferrini. Ne danno il lieto evento i genitori Caterina e Alessio, i nonni Franca e Lamberto, Jole e Alessandro, e gli zii Alessandra e Tommaso.
Si inaugurerà domani, giovedì 5 giugno, alle ore 18 alla sala "Telemaco Signorini" a Portoferraio, la mostra fotografica degli allievi del "CorsoPhotoPhoFt" del PhoFt Studio di Alessandro Beneforti.
Il corso, articolato in due livelli, è rivolto a chi si avvicina per la prima volta alla fotografia ed a chi vuole approfondire e migliorare le proprie conoscenze attraverso un percorso artistico e pratico, concludendo l'esperienza con la realizzazione di un piccolo progetto fotografico.
I lavori fotografici spaziano dal reportage al sociale, dal "glamour" allo "still life" fino alla foto paesaggistica.
Le opere esposte sono di: MARIA ALESSANDRI, MELISSA BENEFORTI, MERY BLANDINO, MANUELA BOLDRI, PAOLO CALCARA,
MANUELA CAVALLIN, CATERINA GASSINELLI, MONICA GIULIANI, GIOVANNA GRUOSSO, ELENA LUPPICHINI, MAURA PAOLINI, ALINA SZECSODI e CLAUDIO TOGNOLI.
Per la locandina gli allievi si sono prestati come modelli per realizzare uno scatto che raffigura un ipotetico e surreale party-fotografico di famiglia "Napoleonica" allargata.
Si ringrazia il Comune di Portoferraio e la soc. Cosimo De' Medici per la disponibilità degli spazi espositivi.
Gli orari della mostra saranno: Gio e ven (18-23), sab e dom (10-13 e 18-23), lun, mar e mer (18-21).
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ZTL di Capoliveri: troppe le infrazioni rilevate nei primi giorni di attivazione dei varchi elettronici, tutti i cittadini sono invitati a rispettare e soprattutto a ricordarsi delle nuove regole.
[/SIZE] [/COLOR]
Sono 102 le infrazioni rilevate al varco elettronico di via Claris Appiani, 11 al varco di via della Circonvallazione, 42 al varco di via Calamita, 6 al varco di via Silvio Pellico, 16 al varco di via Oberdan. Purtroppo numeri troppo alti per i primi due giorni di attivazione delle telecamere di sorveglianza, poste nei cinque punti strategici di accesso alla zona a traffico limitato di Capoliveri e attive 24 ore su 24. Proprio a seguito dell’elevato numero di violazioni registrate attraverso il sistema di videocontrollo elettronico nei giorni appena trascorsi, si invita la popolazione a prestare maggiore attenzione alle nuove disposizioni. Si ricorda in particolare, se ce ne fosse bisogno, che non si può accedere da Piazza Garibaldi a via Claris Appiani ma che è obbligatorio uscire dal paese attraverso Via Mellini.
Si rammenta inoltre che non si possono attraversare i varchi con le moto o i motorini anche se spinti a mano. Sollecitiamo i cittadini ad essere più attenti e a non entrare nelle zone video sorvegliate quando appare la scritta: “Varco Attivo”. Chiaramente non si può uscire da una zona ZTL neanche in senso contrario alla telecamera di video sorveglianza, dato che anche in questo caso, l’infrazione viene rilevata automaticamente.
Di seguito vengono riproposte le regole di funzionamento e gli orari in cui è possibile e non è possibile entrare in centro.
- Per tutti i varchi sarà autorizzato l'ingresso esclusivamente ai mezzi di portata inferiore ai 35 q., salvo autorizzati per comprovate esigenze logistiche per massimo un giorno alla settimana.
- Per tutti i varchi sarà valevole la deroga, solo per documentabili motivi di urgenza, per i mezzi del Comune di Capoliveri, per le ditte che eseguano interventi per il Comune di Capoliveri, per Caput Liberum, ESA, ASA, ENEL, Gestori per la telefonie fissa e mobile, ASL e veicoli del Sindaco, del Vice Sindaco e del Comandante della P.M. di Capoliveri, tutti nell’ambito di servizi d’istituto.
- L'accesso alla zona a traffico limitato, al di fuori degli orari consentiti, è permesso, solo per documentabili motivi di urgenza, esclusivamente ai portatori di handicap residenti o affittuari nella zona ZTL di competenza. E’ comunque vietata la sosta in Via Circonvallazione, Piazza Matteotti, Piazza Garibaldi, Via Mellini, Via Dante Alighieri, Via Arnaldo da Brescia, Via Pietro Gori, Via Calamita, Via Roma e nei luoghi di intralcio alla viabilità.
- Particolari situazioni potranno andare in deroga a quanto previsto previa preventiva autorizzazione del locale Comando di P.M.
- Qualora l’ingresso nella zona ZTL sia avvenuto per casi di necessità e/o urgenza o comunque di giustificato motivo (per es. ospiti presso la propria residenza con parcheggio privato), la documentazione attestante la motivazione, deve essere presenta al locale Comando di P.M. entro le 48 ore dall’accaduto.
- Qualora l'ingresso sia avvenuto nella ZTL prima ancora di avere ottenuto l’autorizzazione, ma in possesso dei requisiti richiesti, si può ricorrere presso il locale Comando di P.M. Il ricorso è ammesso nei 5 giorni dall’accaduto e questo deve contenere documentazione giustificativa.
- Previa richiesta, tutte le autorizzazioni, saranno rilasciate dal Comando del Corpo dei Vigili Urbani, sito in Piazza del Cavatore 1, dove potranno essere richieste tutte le informazioni telefonando al n. 0565/935200.
[COLOR=darkred][SIZE=4]AMMINISTRATIVE 2014 A PORTOFERRAIO: QUALCHE CONSIDERAZIONE [/SIZE] [/COLOR]
Corpo elettorale 9986 persone
Votanti 6575 (65.84% percentuale calcolata sul numero totale del corpo elettorale)
Non votanti 3411 (34.15% percentuale calcolata come sopra)
Tutte le percentuali che seguono sono calcolate come sopra, sul numero totale del corpo elettorale.
Questo calcolo trova indicazione sul principio che la maggioranza vince e governa in democrazia.
E’ vero e giusto affermare che in democrazia la maggioranza vince e governa? Vi sono osservazioni su questo principio ?
Area centrodestra (Lista Viviamo Portoferraio e Luigi Lanera) voti complessivi 2989 (29.9%)
Area centrosinistra ( Lista Pellegrini Cosetta e Del Torto ) voti complessivi 2766 (27.69%)
Movimento 5S voti complessivi 446 (4.46%)
Se ai non votanti,che non si sono presentati alle urne,aggiungiamo coloro che ci sono andati alle urne ma che hanno votato scheda bianca (voti complessivi 132) o che hanno votato sbagliando non si sa se deliberatamente e o meno(schede nulle 241 ),raggiungiamo la cifra complessiva di 3784 (37.89 %) : tutti hanno in comune non avere espresso una scelta col voto.
Se dunque riteniamo come maggioranza quella calcolata sul totale del corpo elettorale questa è rappresentata da chi non ha votato e cioè quella di coloro che non sono andati a votare o se sono andati a votare hanno lasciato la scheda in bianco e nulla.
Se invece riteniamo maggioranza quella calcolata sul numero dei votanti e non dell’intero corpo elettorale avente diritto al voto, quindi escludiamo chi non è andato alle urne (3411 non votanti) ,ecco le nuove percentuali.
Sono queste:
Area centrodestra 45.46 %
Area centrosinistra 42 %
M5S 6.7%
Votanti senza aver espresso una scelta (nulle e bianche) 2%
Quale è la maggioranza giusta e corretta da prendere in considerazione: quella calcolata sull’intero corpo elettorale avente diritto al voto o quella calcolata sul corpo elettorale che ha votato ?
La risposta non può essere che una e cioè la maggioranza che vince e governa è quella calcolata sul corpo elettorale che ha votato.
E questo perché chi esprime una scelta col voto ha il diritto di concorrere al principio di democrazia il quale è : la maggioranza vince e governa.
Inoltre,in questo caso, ha espresso voto oltre il 50% del corpo elettorale avente diritto al voto.
Ma se a votare fossero stati meno del 50% sarebbe ancora giusto quanto sopra asserito?
Non andare al voto è comunque una scelta politica: si può far finta di nulla ?
Ritengo che chi non si presenta alle urne faccia parte del “partito che non c’è”.
La domanda che mi sono posta non è inutile perché diverso sarebbe il ragionamento nel caso che la percentuale dei votanti calcolata sul numero totale degli aventi diritto al voto non ha superato il 50%.
In questa situazione come si può sostenere che è maggioranza quella calcolata sul numero totale di coloro che hanno votato se questo numero totale è inferiore al 50% degli aventi diritto al voto?
Qualora il corpo elettorale che ha votato non supera il 50% degli aventi diritto al voto la tornata elettorale va annullata: non mi sembra che esista legge elettorale che lo preveda.
E’ urgente una riforma elettorale che preveda di dar voce al “al partito che non c’è”.
Come non mi sembra che esista legge elettorale che preveda di annullare quanto accaduto a Portoferraio nelle amministrative del 2009.
In quella occasione gli aventi diritti al voto superarono il 50% del corpo elettorale.
Vinse la lista che ottenne più voti (area di centro sinistra) mentre altre due liste (area di centrodestra) andarono all’opposizione.
Ma i voti di queste due liste sommati insieme erano superiori alla lista che ottenne il governo.
Insomma i voti dell’opposizione erano superiori a quelli della maggioranza .
Marcello Camici
Non avevo dubbi a chi ti riferivi. E io non ho dubbi sulla seria opposizione in consiglio Comunale per i prossimi 5 anni. Io sarò presente al primo consiglio, mi auguro che anche te lo sia.
Ricordo che l'abbandono di rifiuti è un reato penale e lo stratagemma di non considerarli tali per gabbare la legge è una azione ridicola e facilmente smontabile. Un bene non può essere tenuto per decenni all'acqua e alle intemperie senza mai essere utilizzato o movimentato , altrimenti nessuna cosa sarebbe rifiuto . Troppo comodo e facile cumuffare un rifiuto per una cosa utile solo coprendola con un telone verde, ma i rovi e le erbacce che lo ricoprono , i bancali marci e putrefatti dimostrano ben altra cosa . Ora che le elezioni sono finite e i voti del personaggio , famiglia inclusa sono arrivati , che il sindaco faccia rispettare la legge e se non ci creda che faccia due passi nella zona , si renderà conto che il troiaio è veramente un troiaio e l'abbandono di rifiuti se non perseguito può dare luogo ad omissione di atti d'ufficio e magari la controparte politica che ha appena perso le elezioni potrebbe approfittarne.
Il mio post "E n'nun ce vonno sta' "era rivolto alla lista perdente.
Venezia, Mose: tangenti per Pd e Pdl
Arrestato il sindaco, richiesta per Galan
Orsoni accusato di finanziamento illecito. 35 misure cautelari per corruzione e concussione
In manette assessore regionale alle Infrastrutture e il generale a riposo della Gdf Emilio Spaziante
Venezia, Mose: tangenti per Pd e Pdl Arrestato il sindaco, richiesta per Galan
Il sindaco di Venezia Orsoni (Pd) è stato arrestato nell’inchiesta per corruzione, concussione e riciclaggio nell’ambito delle indagini sull’ex ad della Mantovani Giorgio Baita e gli appalti per il Mose. In manette 35 persone, oltre 100 gli indagati. Tra le persone arrestate anche l'assessore regionale alle Infrastrutture Chisso, il consigliere regionale del Pd Marchese, gli imprenditori Morbiolo e Meneguzzo nonché il generale in pensione Spaziante. Chiesto l’arresto anche dell’ex governatore e ministro Giancarlo Galan (Fi)
"LAGUNA DELLE TANGENTI. ALLE 14.30 LO SPECIALE FATTOTV SULL'INCHIESTA MOSE
ANCHE ALTERO MATTEOLI NEI GUAI PER INCHIESTA MOSE: ATTI AL TRIBUNALE DEI MINISTRI
TRA GLI ARRESTATI CICERO E MANGANARO, EDITORI IN RAPPORTI CON I SERVIZI SEGRETI
M5S: "LARGHE INTESE IN MANETTE" / VIDEO - SANTANCHE': "CITTADINI SI ALLONTANANO DA POLITICA"
[URL]http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/04/tangenti-mose-35-arresti-in-carcere-anche-sindaco-di-venezia/1012200/[/URL]
A volte non riesco a comprendere la qualità delle notizie relative al nostro territorio, una cosa è certa ci piace il “Catastrofismo” e non curanti se può arrecare danno al tessuto economico dell’Isola, spesso lo alimentiamo anche con “carichi da 11”. Adesso c’è il Concordia e quando si parla di questa nave la risonanza è Internazionale. Dove le Jene e gli Avvoltoi ci si avventeranno, non è cosa di noi mortali, i giochi sono molto alti e gli interessi ancora di più, sta di fatto che da bravi “masochisti” sulla stampa dei giorni scorsi, si legge tra le righe, che c’è il dubbio durante il trasferimento, possa “smerdare” il nostro mare.
Bello Spot pubblicitario, complimenti !!
Bene ha fatto ad intervenire il Dott. De Ferraris, proponendo un data diversa per il “Viaggio funebre” con un invito a stare zitti quando ce n’è l’opportunità.
TANTO PER ESSERE INFORMATI
Venezia, inchiesta sul Mose. Matteoli nei guai: atti al Tribunale dei ministri
Il senatore e dirigente di Forza Italia ha ricevuto una notifica dai pm che indagano sulla società di costruzioni e sul pool di imprese che stanno costruendo il Mose. "Non avendo nulla da nascondere e non avendo mai percepito alcunché, ho richiesto tramite i miei legali di essere sentito" spiega il parlamentare
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 29 maggio 2014Commenti (14)
Venezia, inchiesta sul Mose. Matteoli nei guai: atti al Tribunale dei ministri
Più informazioni su: Altero Matteoli, Mose, Tribunale dei ministri, Venezia.
Nel febbraio del 2013 i primi arresti (tra cui l’ex segretaria di Galan) e gli avvisti di garanzia. Ma dalle pieghe dell’inchiesta sulla Mantovani e sul Consorzio Venezia Nuova emerge anche il nome dell’ex ministro dell’Ambiente (2001-2006) e delle Infrastrutture (dal 2008-2011) Altero Matteoli.
Il senatore e dirigente di Forza Italia ha ricevuto una notifica dalla procura di Venezia della trasmissione di un fascicolo al Tribunale dei ministri. Gli inquirenti indagano sulla società di costruzioni e sul pool di imprese che stanno costruendo il Mose di Venezia hanno individuato un reato commesso da Matteoli quando era ministro. Per cui secondo quanto stabilito dalla legge costituzionale 1 del 1989, hanno inviato immediatamente gli atti all’organo deputato a valutare gli atti penalmente rilevanti commessi nell’esercizio delle funzioni governative. Il collegio di giudizi avrà tre mesi di tempo per eseguire delle proprie indagini preliminari. Nell’avviso si legge solo che è stata avviata la procedura, ma in cui non c’è né un’ipotesi di reato perché toccherà al tribunale stabilirla, né i nomi degli altri soggetti coinvolti. Avvisi di notifica sono stati inviati però dagli inquirenti al Piergiorgio Baita e Nicolò Buson, ex ad ed ex responsabile amministrativo della Mantovani. Il tribunale dovrà accertare se all’allora ministro possano essere stati versati dei fondi attraverso un giro di società da lui indicate.
Dopo gli arresti di febbraio a luglio inquirenti e investigatori avevano fatto scattare le manette per 14 persone e inviato 100 avvisi di garanzia. A testimonianza di una ulteriore evoluzione dell’inchiesta per false fatture e turbativa d’asta.Anche se gli interrogatori degli indagati sono stati nella maggior parte dei casi secretati.
I giudici del Tribunale dei ministri, come da procedura, sono stati estratti. Avranno 90 giorni per decidere se disporre l’archiviazione oppure rinviare gli atti alla Procura per poter chiedere al Parlamento (ma basta una Camera) l’autorizzazione a procedere con le indagini. Il collegio sarà composto dalla presidente Monica Sarti (gip a Verona), da Priscilla Valgimigli (del tribunale del riesame di Venezia) e da Alessandro Girardi (sezione fallimentare di Venezia).
Matteoli ha chiesto, attraverso i suoi legali, di essere sentito dalla procura di Venezia. “Nei giorni scorsi ho ricevuto notizia di un procedimento che mi vedrebbe coinvolto. Non avendo nulla da nascondere e non avendo mai percepito alcunché, ho richiesto tramite i miei legali di essere sentito da magistrati di Venezia, davanti ai quali mi presenterò nei prossimi giorni per chiarire la mia posizione e per fornire ogni chiarimento che mi verrà richiesto”.
Beh, certo che governare ascoltando tutti è più difficile e faticoso che comandare da solo appoggiandosi all'aristocrazia campese doc. Vedremo se Lorenzo avrà smisurata pazienza coniugata a un'estrema capacità di sintesi. Ricordo ai più distratti sostenitori della precedente amministrazione che il comune di Campo fu istituito nel 1894 e non alla passata tornata elettorale. Tutti sono utili, nessuno è però insostituibile. Le amministrazioni si giudicano democraticamente al termine di 5 anni di mandato, giudicare dopo una settimana significa avere un pregiudizio. Giudicare dopo 5 anni significa avere coltivato e metabolizzato una propria opinione. I cittadini eleggono, gli eletti amministrano, poi si rivoterà per confermare o bocciare gli amministratori, ha funzionato così per tanti decenni.
Ci avevano promesso che i candidati scelti dagli elettori, da vinti o da vincitori, avrebbero seduto in consiglio Comunale, e chi non fosse stato scelto dagli elettori, un particolare ringraziamento ma fuori da ogni incarico. Qualora da vinti, come è accaduto, avrebbero fatto una buona opposizione come credo avvenga e senza ombra di dubbio, questo è certo, come è certo che quando un orologio è fermo, segna sempre l'ora precisa almeno una volta al giorno.
E N'UN CE VONNO STA'..........Ma quanto gli Brucia????? Ma cosa avevano promesso mai a chi gli avrebbe votati????
BUON LAVORO RUGGERO.......... 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Ma mi fate un pò capìì? Chi non è stato eletto ( come sembra sarà ripescato ed entrerà a far parte della giunta ). Altri invece eletti che ( come sembra si dimettono ). Altri ancora che non eletti giustamente si ritirano. Pare che dopo le elezioni per alcuni le preferenze contano, per altri no. Veramente io che so di nidio, un ci capisco più un C,,,O.
PS- Il primo consiglio Comunale, ci sarà questa sera? Vorrei essere presente per verificare se sono tutte chiacchiere o meno.
E' tempo che venga prodotto qualcosa che commemori Ageno.
Marcello Camici
Cara radio Zanca,
io e te siamo le due uniche voci che hanno avuto il coraggio di denunciare il degrado di quell'area sotto il condominio ex scuole elementare . Le storie che dici sono tutte vere e note a tutti . Sindaci , assessori, consiglieri comunali (sic) conoscono il problema che non è solo estetico ma anche e soprattutto di sicurezza ( ratti , serpenti, probabilità di incendi viste le numerose cicche di sigarette buttate nei rovi) e quindi probabilità alta che ci possano essere danni a persone e cose. La casa che è esplosa per fuga di gas, fuga sottostimata dai tecnici che ha provocato due morti, farà nascere una inchiesta e qualcuno pagherà. Stessa cosa per il troiaio e ora che io e te abbiamo sputtanato questa schifezza nessuno potrà dire di non sapere e allora neo sindaco , assessori e neo consiglieri comunali dovranno veramente pensare come affrontare questo problema veramente banale e di civiltà: togliere i detriti , smaltire i rifiuti a norma di legge, tagliare le erbe e i rovi , potare le piante , liberare il sentiero invaso dai rami , insomma fare pulizia.
Il proprietario del troiaio è personaggio scomodo , ha litigato con tutti , è un violento che in preda all'ira non ragiona, ...tempo fa un suo albero è caduto nella strada che scende impedendo il transito alle persone e lui si è incazzato perchè qualcuno ha osato spostarlo....... è proprietario di mezza Sant'Andrea ma tieni il troiaio lì perchè è come dici te: vuol vendere quel terreno a 100.000 euro .....ma i proprietari della residenza Sidoro non abboccano ...in compenso l'Elba, sant'Andrea devono tollerare uno scempio che non fa onore a nessuno e soprattutto vergogna per la classe politica assente, connivente e paurosa :bad:
[COLOR=darkblue][SIZE=4]DIECI ANNI DOPO [/SIZE] [/COLOR]
1° giugno 2014: dieci anni esatti dal “blitz” effettuato dai Carabinieri che, all'alba del 1° giugno 2004 prelevarono dalla sua casa Giovanni Ageno, allora sindaco di Portoferraio, e poi, sotto gli occhi di decine di portoferraiesi stupefatti, lo caricarono su una motovedetta, destinazione Piombino. Da lì Ageno e altre cinque persone vennero portati a Livorno, al carcere delle Sughere.
Di sé Giovanni Ageno, nato nel 1933 – aveva ormai 71 anni quando venne portato alle Sughere – raccontava di una formazione politica e di valori iscrivibili al partito socialista: e, se la coalizione con cui nel 1999 vinse le elezioni era formata da Forza Italia, An, Ccd e Made, pure – appena eletto sindaco, ma sindaco di tutti – si era sentito in “dovere” di restituire la tessera del partito (Forza Italia) di cui era stato coordinatore per quasi un anno.
E non era stato questo il solo gesto di rottura di una persona che ponendosi fuori dagli schemi della “politica”, aveva innescato lividi antagonismi da parte degli esperti della palude politica.
Persona mite e sensibile, medico stimatissimo, Ageno credeva nella politica più che nei partiti che la occupano. Ma proprio questo è risultato intollerabile a tanti, forse troppi. Determinando nei fatti la sua fine.
Ancora oggi ci chiediamo cosa avesse di tanto diverso Giovanni Ageno, rimasto in cella alle Sughere (con detenuti comuni già condannati) per più di 80 giorni e poi buttato fuori dal carcere senza neppure una telefonata ai familiari, dai tanti settantenni che la politica la praticano ma la prigione non la vedono mai.
Ancora oggi ci chiediamo i motivi di tanto livore e accanimento: certo, le elezioni del 2004 risultarono una “passeggiata” per il centrosinistra che da allora, sino all'oggi, ha governato in modo continuativo, cassando totalmente il piano urbanistico, maggiore oggetto del contendere, perché considerato illegittimo. Tale annullamento provocò un danno alla città, ritardandone sicuramente la rinascita. E ora, sul Porto Cantiere – invece – ci consigliano di fare in fretta...
Tragicamente interessante, col senno di poi – visto che nel 2005 Ageno morì di “infarto” – la lettura del Tribunale del riesame di Firenze che nel giugno 2004 parlava di “consorteria criminosa” che “di fatto si era impadronita in maniera permanente della cosa pubblica... che tendeva a governare il territorio comunale come terreno di saccheggio e di scorribanda... che non esitava ad usare il potere e l'influenza per ricattare, distruggere, emarginare...”: parole pesanti certo, ma nel 2008 Ageno morto venne assolto perché il fatto non sussisteva.
Sicuramente vi furono delle ingenuità da parte del sindaco Ageno, ingenuità che certo non riguardavano i “soloni” della politica di entrambi gli schieramenti e che ancora oggi – così pare, almeno leggendo l'intervista di Roberto Peria su “Il Tirreno”, a proposito del Porto Cantiere – pensano di dover intervenire per “dare la linea”. O altrimenti perché?
Strana coincidenza, esattamente dieci anni dopo, strana e sinistra coincidenza: c'è solo da sperare che non si mettano in atto nell'oggi le stesse logiche e le stesse brutte pratiche di dieci anni fa.
I magistrati e il capitano dei carabinieri, quelli che avevano accusato di voti di scambio, di comitati di affari, di abuso in atti d'ufficio, di peculato, di corruzione, di violenza privata, di concussione e rivelazione di segreti d'ufficio sono spariti nel nulla, destinati ad altri incarichi, ma – come si vede – gli attori politici sono sempre gli stessi.
Certo, continuando a leggere questa tragica vicenda umana e politica col senno di poi, viene spontaneo pensare che abuso in atti d'ufficio, violenza privata e comitato di affari fossero ipotesi di reato da iscrivere ad altri. Non certo a Giovanni Ageno.
Riccardo Nurra,
ex assessore giunta Ageno
consigliere comunale con Ferrari