QUALCUNO SA DIRMI COSA BISOGNA FARE E CHE REQUISITI AVERE PER APRIRE UN "PUNTO BLU" NEL COMUNE DI PORTOFERRAIO?
GRAZIE
Gent. Ronaldo
Si faccia coraggio e provi ad andare a chiederlo in Comune..facile no?
113561 messaggi.
Carissimo Sig. ROSSI
La ringrazio per la esaustiva controreplica ( DI PARTE COME SEMPRE )
Il mio intervento non voleva essere offensivo nei suoi riguardi era solo mera constatazione del fatto che a parere dello scrivente non era necessario che Lei sbattesse in prima pagina l’articolo dell’autorità portuale di Piombino in merito al piccolo porticciolo che realizzerà a breve.
Ci aveva già pensato il superlativo quotidiano IL TIRRENO ( e non mi dica che non è di parte )
Se ho usato il maiuscolo che secondo Lei equivale ad urlare bene lo dica pure ma si ricordi che stanno urlando tutti gli elbani per la evidente disparità di trattamento usata da chi decide, quando si parla di sviluppo, strutture ( O FORSE ANCHE QUESTO E’ FALSO ?? )
Certamente lei sa che la nostra isola verde blu è speciale, va preservata, tutelato il suo immenso fascino, ma per stare al passo con i tempi dobbiamo obbligatoriamente creare almeno i presupposti di una sana concorrenzialità, non essere sopraffatti da chi riesce in quattro balletti a fare tutto come a Piombino ( POVERINI DI PORTI TURISTICE NE HANNO COSI’ POCHI che il solo porticciolo di piombino, salivoli, san vincenzo, marina di cecina andando a nord. Da Follonica ad orbetello andando a sud della Toscana, dove sono ormeggiate migliaia e migliaia di barche ANCORA NON GLI BASTA. L’importante è che l’estate vengano ad invadere le nostre cale, il nostro mare, la maggior parte di loro non scendono neanche a terra, in cambio ci lasciano variopinti regali.
CI rispoda almeno a queste domanda che quotidianamente sentiamo:
come mai al di là del canale si fa e qui un si fa un bel niente ??
Come mai all’Ela solo vincoli che oltre canale nemmeno se li sognano ??
Perché oltre canale negli ultimi trent’anni hanno stravolto la costa con costruzione di porti ed infrastrutture ed all’Elba le ripeto quattro boe e due pontili destano così tanto stupore ed indignazione solo a certi organi di stampa ??
Visto che secondo lei non ho cognizione di causa lo conosce il progetto di sviluppo di quel piccolo porto che realizzeranno a Piombino o devo rifare copia incolla di quello che gli ho già scritto ??
Sarei, anzi SAREMMO STATI CONTENTI IN UNA SUA BREVE REPLICA VISTA L’AUTOREVOLE IMPARZIALITA’ DA LEI DICHIARATA OLTRE CHE' LA SUA ONOREVOLE TESTATA NON FA SCONTI A NESSUNO ( MA CI FACCIA IL PIACERE……. )
Da ultimo nascondersi dietro un Nik name non è essere codardo, fa parte della discrezionalità concessa dal forum che gentilmente L’IMPARZIALE PRIANTI mette a disposizione. L’importante sono i contenuti, cosa che lei da buon scafato POLITICO DI PARTE VEDE IN UNA SOLA DIREZIONE.
Questo si che è CONCLAMATO DA TANTI.
😎
Poiché in Italia la legge e i diritti sono uguali per tutti , visto che gli elbani hanno messo la tassa di sbarco agli italiani che vengono a spendere ed a passare le vacanze sull'isola, propongo di mettere analoga tassa agli elbani tutte le volte che sbarcano in Italia a Piombino . Si inventano tutta una serie di stupide e inique tasse solo perché vi è l'incapacità di gestire già l'enorme flusso di denaro che arriva nelle casse comunali con altre e costosissime tasse tarsi, tasi, contributo di bonifica, tia etc. Oltre a questa cazzata della tassa di sbarco , faccio notare che far pagare i rifiuti per 12 mesi quando un cittadino li produce, e può dimostrarlo bollette acqua, gas ed enel alla mano , solo per uno o due mesi al massimo è un furto , una rapina a mano armata che copre solo le inefficienze delle locali amministrazioni .L'Italia è una ma non è ancora stata ammodernata e resa giusta . :bad:
[COLOR=darkblue][SIZE=4]IMMAGINI E PROMOZIONI DELL’AMBIENTE ELBA [/SIZE] [/COLOR]
Dal sito del PNAT leggiamo :
L'Info Park Are@ è un ufficio informazioni e punto vendita situato nella zona portuale di Portoferraio, proprio di fronte all'attracco dei traghetti. La struttura è stata resa operativa nel corso del 2004 con le specifiche attribuzioni di natura informativa all'interno di una rete integrata di strutture territoriali finalizzata alla promozione del territorio protetto e dell'educazione ambientale oltre che centro commerciale (v. merchandising) per l'autofinanziamento dei servizi ivi erogati. E' aperto tutto l'anno.
Oggi l'info Park di Calata Italia è scomparso , vetrine vuote e sporche, ingresso degradato e tanto abbandono.
Probabilmente, ci dicono, che l’ufficio è stato spostato nei fatiscenti locali della ex biglietteria Toremar in una zona anonima e di difficile individuazione in quanto nessun cartello esterno pubblicizza tale servizio…..
Ma lasciamo la parola a Carlo Gasparri coordinatore sezione ambiente della Fondazione Elba che ci mostrerà lo stato dell’InfoPark di Calata Italia……. a voi lasciamo ogni commento.
[COLOR=darkred][SIZE=4]E' BASTATO UN PICCOLO TEMPORALE PERCHE' TUTTI I MALI TORNINO A.... GALLA [/SIZE] [/COLOR]
Nonostante le mie numerose denunce pubblicate nel corso degli anni,i suddetti ammassi di materiali continuano a vagare per il mare fino a distribuirsi lungo tutte le battigie delle spiagge.Una gran parte di questi rifiuti,vengono trasportati dal mare e con il vento vengono depositati sulla terra ferma .Una parte va ad alimentare le isole di plastica,che vagano intorno al mare dell’Elba.Ricordo che l’Isola d’Elba detiene il primato nel Mar Mediterraneo,per avere nelle proprie acquee la maggior quantità di plastiche micronizzate,questo primato è superiore di ben 8 volte alla media riscontrata dall’Istituto Ifremer di Parigi.In pratica,siamo imbattibili !!!!
In questi giorni,dalla tubazione di scarico di Portoferraio,sono stati rovesciati in mare enormi quantità di questi elementi galleggianti.In questo panorama sciagurato,però si rileva uno fatto anacronistico cioè:Il Comune di Rio nell’Elba è sceso in campo,anzi è sceso in mare per fare una pulizia accurata delle spiagge.Questo evento importante,ha interessato tante persone e anche volontari che si sono prodigati per dare un servizio migliore per l’Utenza.Adesso che le spiagge che si affacciano sul Golfo di Portoferraio come Bagnaia,Nisporto e Nisportino sono state pulite da questi materiali di dimensioni evidenti,a rovinare il tutto,si sono presentati lungo le coste,in maniera alquanto indesiderabile,questi amassi di plastiche ed altro,mettendo così in difficoltà chi si è era impegnato per realizzare un lavoro soddisfacente. Per evitare che uno pulisca e l’altro sporchi,c’è solo una cosa da fare, rivolgersi alla Magistratura,che ha già acquisito altre denunce da me redatte e quindi è ben informata sui fatti.Per poter meglio accellerare le indagini e concludere in breve tempo questo annoso problema,è sicuramente utile raccogliere le firme di Tutti quei Cittadini che vogliono che queste storie di malcostume terminino.
Giancarlo Amore
Cittadini onorari Gennai, Campeggi, Sardi e Tambone -
Signore e Signori questi cognomi hanno scritto la storia di Portoferraio, la cittadinanaza onoraria è data a un Capoliverese che vive in Australia, un Americano che all'elba non cè mai stato a un disegnatore che vive a Marciana e infine udite udite a Tambone (chi è costui?). La nuova amministrazione comunale continua l'avventura e le figure di cacca. Complimenti, e giovedi voglio essere presente al consiglio comunale !!! A proposito, podssiamo dare la cittadinanza anche a Belen?
Ieri sera sono stato al Flamingo a vedere il filmato su Faletti. Il teatro era praticamente al completo a dimostrazione dell'affetto tra Giorgio e i capoliveresi.
L'unica nota stonata che ho notato è che di coloro che all'inaugurazione del teatro hanno cantato la sua canzone non c'era praticamente nessuno. Eppure Faletti aveva concesso a loro l'opportunità di eseguirla dato che lui non poteva essere presente. Forse si sentono superiori, ma chi non era presente senza un valido motivo ha dimostrato di essere piccolo, tanto piccolo.
Faletti non se lo meritava.
A volte è difficile capire il genere umano.
la storia insegna dai una divisa ad un uomo e si crederà dio
[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1814-1860) ASSISTENZA SANITARIA PUBBLICA. MALATI INCURABILI E MALATI CURABILI [/SIZE] [/COLOR]
(PRIMA PARTE)
Per essere curati,assistiti dentro un ospedale degli Infermi granducale il requisito richiesto era che la malattia fosse curabile.
Se questa era ritenuta incurabile non era possibile in alcun modo essere ammessi dentro l’ospedale.
I malati incurabili dovevano restare al proprio domicilio ed ivi essere assistiti e curati dai familiari.
Ma non erano abbandonati dalla loro comunità.
In una circolare del 1818 inviata dal Soprassindaco Provveditore dell’Imperiale e Regio Uffizio dei Fossi di Pisa al Cancelliere Comunitativo di Portoferraio, si capisce molto bene che la Magistratura Comunitativa poteva intervenire su chi era affetto da malattia incurabile con aiuti di natura economica anche se… .. pare che non mancassero abusi
“N° 1446. Ecc.mo Signore
Sta bene che a forma della Deliberazione di codesta Magistratura Comunitativa de 26 caduto venga accordato ai Malati incurabili Cristino Lapi e Gio Batta Marcaccini un servizio di Lire tre.6.8 al primo e Lire sei.13.4 al secondo,onde siano assistiti al loro domicilio invece di passare allo Spedale ove il loro mantenimento costerebbe assai più:avvertendo per altro d’essere rigorosi in estendere da caso a caso simili elargizioni potendo facilmente introdursi dei gravi abusi nella qualità degli individui che ne profiterebbero,tanto più che la semplice Malattia Cronica della Gambe non dovrebbe per la natura di codesto Spedale esservi ammessi.
E con distinta stima mi confermo.
Di VS Ecc.ma
Pisa. Dall’I. e R. Uffizio dei Fossi 7 dicembre 1818. Dev.mo Ser.re G. Mecherini” (Corrispondenza con Uffizio Fossi di Pisa dal 1817 al 1818.C65.Carta 470.ASCP)
Invece,se il Malato era ritenuto curabile, la riforma sanitaria della sanità pubblica granducale emanata nel 1818 sotto forma di “massime ed istruzioni” ne ammetteva il ricovero dentro l’ospedale degli Infermi dopo un rigoroso filtro d’ammissione che si fondava sulla documentazione del postulante l’ammissione della sua appartenenza ad una di queste tre fasce sociali :miserabile,povero,potente a pagare.
Presentando questa documentazione poteva “accordarsi asilo” dentro l’ospedale sempre che la malattia di cui si era affetti fosse ritenuta curabile.
Era talmente importante questo attestato di appartenenza ad una classe sociale che esistevano moduli già scritti,pre-stampati,in possesso delle Magistrature Comunitative del Granducato.
Tali moduli dovevano essere compilati e sottoscritti da chi di competenza.
Per l’attestato di “miserabile”(letto gratuito) e di “povero”(letto semi-pagante)erano competenti il Parroco col Gonfaloniere il Vicario,Commissario o Potestà mentre l’appartenenza alla classe “potente a pagare”(letto pagante)era certificazione di competenza del solo Gonfaloniere.
Ecco il modello col quale si era ritenuti meritevoli “di essere ammesso al benefizio di miserabilità” cioè all’assistenza ospedaliera gratuita perché a pagare era la comunità di appartenenza del malato.
“Modello n. 1
ATTESTATO DI MISERABILITA’
Attestasi da me sottoscritto Parroco della chiesa…..nella Comunità di …..qualmente N.N. di professione….abitante nella predetta mia Cura ed i suoi congiunti che per disposizioni delle Leggi Civili sarebber obbligati a prestare al medesimo gl’alimenti,sono tutti costituiti in stato tale di assoluta miseria da non poter in modo alcuno supplire neppure al parziale rimborso delle spese di spedalità che potranno occorrere per detto….. nell’attuale sua malattia;dimodochè lo reputo meritevole di essere ammesso al benefizio dei miserabili,cioè di godere di alcuno dei letti gratuiti esistenti negli Spedali del Gran-Ducato; e nel caso che questi si trovassero preventivamente occupati ,di esservi mantenuto a spese di pii benefattori o della Comunità. Ed una tale dichiarazione e certificato io confermo per vero sotto la mia garanzia e personale responsabilità,a forma del par. 19 della Istruzioni approvate con Veneratissimo Dispaccio di S.A.I. e R. del 17 febbraio 1818,ed in fede mi sottoscrivo
N.N. Parroco
Visto per conferma del concorso delle prenarrate circostanze
Il Gonfaloniere della Comunità di …..
N.N.
Visto per l’oggetto che sopra
Il Vicario,Potestà o Commissario
N.N.
Nota. I Sigg Parrochi in coerenza di quanto vien prescritto relativamente allo stato civile si compiaceranno
esprimere in questi certificati
1- Il nome e cognome del Padre di quello cui viene rilasciato il certificato
2- Il nome parimente e cognome della Madre da ragazza
3- L’età del richiedente
4- La professione del richiedente
5- Lo stato di celibe,maritato o vedovo del richiedente”
(Circolari e Ordini dal Soprassindaco Provveditore dal 1815 al 1818.C64.Carta 119.ASCP)
Questa nota di fondo pagina del modello pre-stampato sottolinea il ruolo di responsabilità che assume il Parroco nell’assistenza pubblica sanitaria granducale nonché la volontà del legislatore di procedere al riconoscimento di “miserabilità” dopo aver escluso che anche da parte di madre ,di padre,moglie o marito, il richiedente è davvero “miserabile” in quanto nella famiglia non esiste alcuno che possa aiutarlo economicamente.
Il certificato di miserabilità per divenire operativo e cioè per poter far godere del “benefizio di miserabilità” doveva essere votato con relativo “partito” della Magistratura Comunitativa di pertinenza.
Questo non era ancora sufficiente nel caso il “partito” avesse avuto esito positivo.
La parola ultima spettava all’Uffizio Fossi di Pisa cui il Cancelliere Comunitativo inviava tale “partito” per la definitiva approvazione.
Ecco risposta del Soprassindaco dell’Uffizio Fossi di Pisa al Cancelliere Comunitativo dell’Elba in merito a certificato di miserabilità
“N° 1085 Ecc.mo Signore
Sul proposito della domanda avanzata da Caterina Tonietti vedova del defunto Lorenzo Giannoni di Rio per essere sgravata delle spese occorse per la cura di detto suo Marito attaccato da Tifo Petecchiale valutando moltissimo i di Lei rilievi a favore della Postulante ,desidero che Ella li faccia presenti alla Magistratura di Rio onde in correzione del Partito di 6 luglio ,possa,se crede,portare le spese suddette a carico della Comunità come ha fatto per altri individui Miserabili.E ritornandole a tale effetto la memoria predetta e Certificato annesso,che Ella mi aveva respinto con la pregiatissima sua dei 5 andante,mi confermo con la solita distinta stima.
Di VS Ecc.ma
Pisa dall’I.e R. Uffizio dei Fossi 16 settembre 1818.
Dev.mo Serv.re G. Mecherini” (Corrispondenza con Uffizio Fossi di Pisa dal 1817 al 1818.C65.Carta 422.ASCP)
Si tratta qui di una Postulante “il benefizio di miserabilità” la quale aveva ricevuto parere negativo dalla Magistratura di Rio ma che grazie ai “rilievi a favore della Postulante ”prodotti dal cancelliere Comunitativo, ottiene dall’Imperiale e Regio Uffizio dei Fossi di Pisa la possibilità di “essere sgravata delle spese occorse per la cura di detto suo Marito”.
Ottenere il” benefizio di miserabilità” significava anche poter beneficiare della distribuzione gratuita di zuppe da parte della Magistratura, di cui ho già parlato.
Marcello Camici
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio
L’Associazione culturale “Ilva-Isola d’Elba”, che lega il suo nome al toponimo più antico e più conosciuto di uno ‘scoglio’ che per secoli è stato al centro della storia mediterranea, ha comefinalità primaria la conoscenza, la valorizzazione e lo sviluppo degli studi relativi agli assetti storici del territorio elbano e dei suoi paesaggi culturali, delle tradizioni costruttive, dei materiali e dei colori dell’ambiente, nonché aspetti della cultura materiale, le rotte marinare e gli itinerari lungo la via etrusca del ferro (dal Tirreno all’Adriatico), riti e leggende, aspetti della geografia sacra e i luoghi della fede, affinché si permetta il confronto delle idee e la verifica delle ipotesi di ricerca attraverso il libero dibattito e la formazione come passaggio dei saperi; per tale finalità l’associazione impegna le proprie risorse per favorire la partecipazione allo studio del nostro passato, divulgarne la conoscenza, promuovere attività educative legate allo sviluppo sostenibile e favorirne la divulgazione.
L'associazione “Ilva-Isola d’Elba” si prefigge i seguenti obbiettivi:
1) promuovere e sviluppare il progetto culturale e scientifico sopra indicate in chiave di ricerca dello sviluppo tecnologico e della cultura nel mediterraneo che, per brevità denomineremo“Ilva matrice della via Etrusca del Ferro, o semplicemente, Progetto Ilva Matrix”;
2) elaborare, autonomamente, o su incarico o in collaborazione con enti pubblici e/o privati, e altre associazioni culturali, studi e ricerche, piani di fattibilità, progetti di valorizzazione del territorio per realizzare le finalità contenute nel progetto “Ilva Matrix”.
3) adoperarsi al fine di garantire un’informazione libera ed indipendente sulle problematiche ambientali, della conservazione dei manufatti e dei reperti, in particolare quelli relativi al progetto “Ilva Matrix”, avvalendosi per questo di ogni mezzo di comunicazione di massa disponibile, anche attraverso l’applicazione e la diffusione delle tecnologie informatiche;
3) organizzare convegni, mostre, pubblicazioni, attività culturali, stage formativi e workshop, nelle sedi museali ed istituzionali, nelle Università, nelle scuole; produrre strumenti audiovisivi, e multimediali, o quant'altro sia utile per favorire la conoscenza ad un più vasto pubblico di tutti gli argomenti relativi alle finalità dell'associazione;
4) cooperare con tutti coloro che, nei più svariati campi della vita culturale e sociale, operano nell’ambito dell’archeologia, dei beni culturali ed ambientali, dello sport e del tempo libero.
E’ stato nominato per il primo triennio il Consiglio Direttivo, formato dai soci Gianfranco Bracci, Paolo Casini, GiuseppeAlberto Centauro, Giada Citti, Andrea Ciumei, Gian Mario Gentini, Sonya Giannelli, Simone Meneghel, Alessandra Moncini, Alessandro Pastorelli, Fabrizio Prianti, Dante Gabriele Simoncini, Michelangelo Zecchini.
Svolgerà il ruolo di Presidente Onorario del sodalizio, con la funzione straordinaria di Direttore esecutivo, garante del progetto culturale e scientifico dell’associazione, il prof. Michelangelo Zecchini.
Il Consiglio Direttivo ha nominato all’unanimità come primo Presidente dell’associazione il prof. Giuseppe Alberto Centauro,dell’Università di Firenze, che sarà coadiuvato dal Vice Presidente Andrea Ciumei, con funzione anche di Direttore Organizzativo e Coordinatore del Consiglio, nonché dal Segretario, con funzione di Tesoriere, arch. Alessandro Pastorelli.
Fra le prossime iniziative dell’Associazione “Ilva-Isola d’Elba” spiccano la presentazione, in collaborazione con il Comune di Marciana Marina, del recente volume di Michelangelo Zecchini “Elba isola olim Ilva. Frammenti di storia”, che si terrà nella piazza della Chiesa di Marciana Marina il prossimo 27 luglio, e l’organizzazione, in autunno, di un importante convegno sui beni culturali e paesaggistici dell’Arcipelago.
Tutti posti di villeggiatura dove la stagione dura molto più a lungo, pertanto si può anche accettare di perdere una serata. Poi mettere sullo stesso piano Capoliveri e Venezia mi sembra un po azzardato.
Leggiamo nell'ordine del giorno del consiglio comunale il punto seguente:
3. Scissione di Elbana Servizi Ambientali S.p.A. con contestuale costituzione di I.D.E.A. S.r.l. – Approvazione relazione degli Amministratori, Statuto della New Company e modifica parziale dello Statuto di E.S.A. S.p.A. - Modifica della Delibera del Consiglio Comunale n. 108 del 14.11.2011;
Cosa sta succedendo?????
[COLOR=darkred][SIZE=4]Questa sera Capoliveri ricorda Giorgio Faletti al Teatro Flamingo [/SIZE] [/COLOR]
Questa sera, venerdì 11 luglio, alle ore 22 presso il Teatro Flamingo si terrà una serata in ricordo di Giorgio Faletti. Sullo schermo del cinema-teatro inaugurato poche settimane fa, verrà proiettato un filmato espressamente dedicato al grande artista e scrittore, commissionato dall’Amministrazione comunale a Tele Elba. In un’ora sarà ripercorsa la sua carriera e saranno trasmessi i più bei ricordi riguardanti l’amico di Capoliveri. Sarà possibile assistere alla proiezione fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’apertura al pubblico del Teatro avverrà alle ore 21.00.
La cittadinanza è invitata a partecipare: tutta la comunità e i rappresentati delle istituzioni si uniranno simbolicamente al dolore della famiglia e della moglie Roberta.
Neanche a Camogli e a Castiglioncello c'è il mare?
informati. C'è anche Venezia e tanti tanti altri posti.
Ieri sera in molti hanno mangiato e si sono divertiti. Sono contento. A quando la sagra dell'aperitivo ( mi dispiace per i bar che quella sera staranno a guardare ) cosi dopo l'aperitivo possono lavorare i ristoranti, pizzerie e tavole calde? No perché ieri sera.......e se si perde una serata a luglio, con questa crisi che c'è............., non so se si capisce. Come dire un po per uno in collo a mamma. Le tasse sono uguali per tutti e per tutto l'anno.
O Mazzamurene che ne diresti di qualcuno che comanda ma è anche gentile preparato equilibrato e lungimirante?
si avvererà un giorno la speranza di qualcuno che amministra per tutti e non per pochi?
saluti
Nellino ti do prioprio ragione!! Apriamo gli armadi .... che con questo caldo ... la gente è al mare ..... sulla spiaggia ..... magari sotto gli ombrelloni e sdraio ...... e dare aria fa sempre bene !!!
Voi Campesi lo avevate, nel bene e nel male, un Sindaco che comandava e decideva da solo! Ma purtroppo per voi, non vi sorrideva e non vi dava le pacchette sulle spalle.... Ora beccatevi sti tre, quattro sindaci tuttinsieme, e soprattutto..... shhhh, SILENZIOOOOO!!!!
Attenzione.....
vorrei nuovamente portare all'attenzione quella pozza di acqua dietro la curva alla Valdana...Ma ci sarà qualcuno che la sistema,ogni giorno è sempre più pericolosa....
C..o la vogliamo sistemare......
P:S Avete 48 ore....grazie...
E chi ci va in certi posti se non fanno le sagre. A Capoliveri i turisti ci sono, vengono in estate (qui c'è il mare mentre a Cerreto Guidi no) e le attività di ristorazione lavorano solo in questo momento. Spero tu abbia capito il concetto. Se poi le varie sagre, della caccia, della frittella, del tartufo o del ghiozzo ( pesce ) si organizzano da ottobre ad aprile, allora vedrai che nessuno si lamenta, siamo tutti contenti e sarebbe una cosa molto ma molto intelligente.