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113399 messaggi.
cittadina da cittadina pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 20:46
Mi trovo ha passare più volte al giorno, nel tratto di strada PORTOFERRAIO/PROCCHIO e devo segnalare il degrado che si trova in quel tratto, erbacce,arbusti per non parlare della spazzatura(bottiglie,cartacce ecc.. ) specialmente nelle vicinanze del Club 64, l'inciviltà delle persone non ha limiti....ma mi chiedo a chi è affidata la competenza per la pulizia? VERGOGNA!!!!!! :bad:
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i have a dream da i have a dream pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 19:31
Visto che a capoliveri fare le feste ed organizzarle sono dei maestri,proporrei alcune mai fatte: la sagra del finocchio (vegetale) spighito,la sagra della canna (pianta) piegata ed infine la sagra dell'oleandro sporgente.Dove reperire le materie prime in poco tempo e vicino.Consiglio lungo la provinciale che porta verso mola.Fatte le feste la strada in battibaleno sarebbe uno splendore senza costi aggiuntivi.
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PREVENZIONE & DERATTIZZAZIONE da PREVENZIONE & DERATTIZZAZIONE pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 14:33
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cittadino del mondo da cittadino del mondo pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 14:03
io sono a favore delle rotatorie,ma quella è una schifezza e pericolosa perche nelle rotatorie non si deve andare dritti
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X Cittadino da X Cittadino pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 13:24
Non ne sono al corrente, ma può essere. Dovresti però informarti del numero di incidenti, (perché è questo che conta), per fortuna non mortali nelle varie rotonde in essere su tutto il territorio Elbano. Io essendo di Capoliveri posso solo dirti che da quando è stato posizionato il semaforo a Mola, non ricordo un incidente negli ultimi anni, mentre prima erano all'ordine del giorno e talvolta molto gravi. Per diversi motivi vado spesso a Portoferraio, e devo dirti che all'altezza dell'entrata della zona commerciale dove c'è la rotonda, vedo troppo spesso segni per terra che stanno ad indicare un incidente, che solo per fortuna non sono mai stati mortali. Ricordiamo anche che parliamo di un problema ( code ) che si presenta solo qualche volta nell'anno, solo in agosto, e in particolari condizioni. Credo di poter affermare senza ombra di dubbio, che siano altre le priorità di questa Isola, e non sto qui ad elencarle per non annoiare i lettori, che sicuramente ne sono già al corrente.
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le rotonde da le rotonde pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 13:20
il mondo è pieno di rotonde perché tutti copiano e pensano che quello che fanno gli altri sia meglio . Le rotonde sono utili quando sono molto grandi e con ampia visibilità , le rotonde piccole e poco aperte sono solo delle stronzate tanto è che molti sindaci stanno pensando già di eliminarle
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Gabriele da Gabriele pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 12:51
Il problema non sono le rotonde o i semafori. Purtroppo e' l'incivilta' della gente a fare in modo che non svolgano il loro compito correttamente. In questo periodo poi andare a Portoferraio in moto si corre un pericolo costante. Quante volte mi e' capitato di vedere auto che al semaforo di S.Giovanni passa con il rosso o alle rotonde sulla provinciale prese al volo. Sicuramente le rotonde creano un traffico piu fluido dei semafori. La nuova amministrazione di Portoferraio sta avviando un cambiamento notevole dopo un periodo di immobilismo completo. Poi se mettera' mano anche alla strada di Colle Reciso, specialmente il primo pezzo reso pericolosissimo dalle piante che sono cresciute a dismisura invadendo la sede stradale e dal fondo pericolosamente disastrato, tutti saranno molto contenti. 😀
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ROKY quota 96 da ROKY quota 96 pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 11:20
Buon giorno Faber e un saluto a tutti i camminatori, stamani leggendo un giornale c'era scritto "prepensionamento per 300 senatori" orbene i così detti quota 96 della scuola, circa 4000, dovrebbero rinunciare ad andare in pensione per mancanza di coperture finanziarie mentre questi "signori" poveretti........ ci andranno da subito, ingiustizie all'Italiana, meditate.
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cittadino da cittadino pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 10:53
PER SEMAFORI & ROTONDE. Al semaforo del porto c'è stato un incidente mortale pochi anni fa
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I COLORI DELL'ARCHEOLOGIA da I COLORI DELL'ARCHEOLOGIA pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 9:55
Nell'intento di fare cosa gradita ai lettori di Camminando.org proponiamo un 'pezzo' di Michelangelo Zecchini sull'origine e sul significato di Aithale, il nome greco più antico dell'Elba. (La Redazione) [COLOR=darkblue][SIZE=5]NO, AITHALE NON SIGNIFICA ISOLA NERA [/SIZE] [/COLOR] L’àmbito semantico di Aithále, il più antico nome greco dell’Elba, e delle varianti Aithalía, Aitháleia, è quello di fumosa, fumante. E’ quanto mi è stato insegnato al Liceo Foresi da quello straordinario docente che era Alfonso Preziosi e dopo, all’Università di Pisa, dal linguista Riccardo Ambrosini, insuperato traduttore di lirici e prosatori greci, classici ed ellenistici, con il quale a partire dal 1980 ho condiviso una serie di ricerche pluridisciplinari. Il toponimo Aithále compare già in Ecateo di Mileto verso la fine del VI secolo avanti Cristo; Stefano Bizantino, che ne riporta il relativo frammento nel VI secolo dopo Cristo, pensa che derivasse dalla lavorazione del ferro che circondava di fumo i numerosi luoghi in cui avvenivano i trattamenti del minerale. Il concetto era già stato espresso nel I secolo a. C. da Diodoro Siculo, il quale così narra: “ Dell’ Etruria, infatti, fa parte un’isola di fronte alla città chiamata Populonia, che chiamano Aitháleia. Questa, che dista circa cento stadi dalla costa, ha ricevuto quella denominazione dall’abbondanza del fumo (o della fuliggine) che c’è lungo di essa. Come minerale ha, infatti, molta siderite, che tagliano per la fusione e per la preparazione del ferro, perché hanno molta abbondanza di quel metallo”. Di recente ha tentato di farsi strada una nuova e singolare ipotesi (si veda CORRETTI A., Le antiche risorse: ferro e granito, in Elba. Territorio e civiltà di un’isola, 2001, p. 254) secondo la quale sarebbe possibile spiegare il nome greco dell’Elba non tanto sulla scorta dell’attività siderurgica quanto in base alle caratteristiche fisiche, che avrebbero consentito ai naviganti di identificare immediatamente l’isola color fuliggine grazie alle spiagge scure della zona orientale. Sorge spontanea un’obiezione, che di per sé rende tale teoria poco fondata: com’è possibile che le spiagge, brevi distese orizzontali che già a qualche chilometro di distanza si confondono, specie se scure, con il blu del mare, possano essere state considerate dagli antichi navigatori quali elementi discriminanti per riconoscere un luogo da un altro? Qualche anno dopo l’ipotesi coloristica ‘orizzontale’ (spiagge), è stata integrata con le emergenze cromatiche ‘verticali’ (pareti rocciose). In altre parole, toponimi come Punta Nera, presenti alle estremità orientale e occidentale, dimostrerebbero che almeno in origine il toponimo Aithále avrebbe indicato un’isola connotata da rocce scure (cfr. CORRETTI A., Fuliggine all’Elba? Storie di metallurghi e navigatori, in Archaeologica Pisana, 2004, pp. 125-127). A parte il fatto che, nemmeno a farlo apposta, vicino alla Punta Nera di Capoliveri c’è una Punta Bianca, e accanto alla Punta Nera di Chiessi esiste la località Pietre Albe (cioè bianche), oggettivamente non mi sembra che il perimetro costiero dell’Elba abbia una prevalenza coloristica nerastra. Semmai è vero il contrario: basti pensare che è il colore bianco - questo sì visibile anche da lontano! - a contraddistinguere in orizzontale e in verticale l’ ampio tratto di costa settentrionale che va da Portoferraio all’Enfola. Insomma: ognuno continui pure a tenersi strette le proprie opinioni, ma allo stato attuale delle conoscenze, a mio avviso, non ci sono dati né concreti né convincenti per modificare l’esegesi tradizionale. No, Aithále ‘la nera’ proprio non va, tanto più che quando gli scrittori greci hanno voluto usare una qualificazione cromatica hanno utilizzato attributi come argós o leukós (bianco, splendente), che insieme al blu del mare e al verde della vegetazione sono i colori che caratterizzavano e caratterizzano l’Elba. La bontà dell’interpretazione proposta da Diodoro e da Stefano Bizantino, nonché da una pletora di glottologi, archeologi e storici di rango fra i quali Ambrosini, Pittau, Colonna, Cristofani, Giardino, Grant, Minto, Torelli, resta piena e inalterata: Aithále/Aithalía/ Aitháleia continua a essere l’isola della fuliggine, del fuoco e del fumo che si levavano dalle centinaia di forni per la riduzione del ferro. Anche perché i Greci, se davvero avessero avuto l’intenzione di basarsi sul colore nero per identificarla, senza tante contorsioni linguistiche avrebbero usato aggettivi (o sostantivi) più diretti e puntuali, come mélas o amaurós. Michelangelo Zecchini
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SEMAFORI & ROTONDE da SEMAFORI & ROTONDE pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 8:45
Ma quando in piena stagione piove o è brutto tempo, non le vede nessuno le file oltre che al semaforo di S. Giovanni, anche alla rotonda dell'entrata della zona commerciale di Portoferraio? Poi, vogliamo guardare e prendere in considerazione anche la sicurezza delle persone visto gli incidenti quasi azzerati ai semafori ( vedi Mola-San Giovanni e altri? ) mentre alle rotonde sono in aumento in modo esponenziale e talvolta anche gravi? A tal proposito bisognerebbe informarsi bene prima di smantellare i semafori a favore delle rotonde. Visto che si parla di strade Provinciali, sarebbe opportuno che anche i sindaci degli altri Comuni si interessino a questo, e sapere cosa ne pensano gli stessi. Grazie.
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cittadino da cittadino pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 8:41
X RAGAZZO DI PORTOFERRAIO Ma se tutte le strade del mondo sono piene di rotatorie un motivo ci sarà?? Te lo sei mai chiesto?? Se invece mi dici che le rotatorie di Portoferraio fanno schifo, allora mi trovi d'accordo...
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amd da amd pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 8:20
Ora posso capi' che le rotonde non ti piacciono, ma che tu sia un ragazzo che va al mercato il venerdì mattina, non ci credo nemmeno se lo vedo (i ragazzi il venerdì mattina dormono, vanno a scuola o lavorano). Sarai il solito supporter anziano che ha preso qualche "schiaffo" alle elezioni il 25 maggio e che non gli va mai bene niente qualsiasi cosa "essi" facciano. Fattene una ragione...alla prossima. Ragazzo "vero" all'anagrafe
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gioeledan da gioeledan pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 8:07
Sono daccordo con il Bertucci,si vede che è stato autista di bus, capisce che le rotonde aiutano a snellire il traffico, mentre i semafori creano delle code, ben venga (dopo tanto) la rotonda a san giovanni. In quanto ai motorini che sorpassano le macchine ferme in coda,è normale anchio viaggio in motorino appunto per quello, se voglio stare in fila prendo la macchina. buon fine settimana in fila!!!
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X Francesco Semeraro da X Francesco Semeraro pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 6:50
E' sempre attuale Francesco Semeraro: ELBA COLONIA FIORENTINA D’OLTREMARE DOVRA’ ESSERE LIBERATA DAGLI ASCARI [URL]http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=3369[/URL]
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pier da pier pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 6:10
X ragazzo. Scusa, non so quanti anni hai, non so se guidi almeno un motorino, ma ti informo che nelle nazioni che ho girato io e ti posso assicurare che un pò ne ho viste, stanno levando i semafori in favore delle rotonde, " inventate" proprio per snellire il traffico e non viceversa. Solo che pare molti non abbiano ancora capito come si usano. Vatti a fare un giretto verso S. Giovanni , nel tardo pomeriggio e ti assicuro che ti ci vuole la cena al seguito. Voglio ricordare anche a tutti quei furbetti con scooter, moto ecc, che la legge, benchè possa sembrare ridicola , vieta a questi mezzi di sorpassare auto ferme, controllare per credere. Quindi, sotto Bertucci, aspettiamo le altre due.
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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 5:53
[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO-LORENA(1737-1801/1814-1860) DELL’IMPOSIZIONE REGIA E COMUNITATIVA E DEL MODO DI ESIGERLA TASSA PREDIALE [/SIZE] [/COLOR] (SECONDA ED ULTIMA PARTE) L’introduzione della Tassa Prediale fu sospesa in prima applicazione per i motivi espressi nelle “Sovrane Determinazioni” di S.A.I. e R. ,Ferdinando III Asburgo Lorena, di cui ho già parlato. Per cui nel 1817 fu “tenuta ferma nei Bilanci Comunitativi a titolo di Tassa Prediale ed a carico delle rispettive Comunità “quell’istessa tangente che le Comunità medesime hanno fin qui corrisposto per la semplice e doppia tassa di Redenzione”. Il 1817 fu dunque anno in cui il legislatore pose mano “ad ulteriore Esame del Reparto di detta Tassa Prediale” per dar luogo ad “un più lungo e maturo esame degli Elementi e dei Dati sui quali esser deve basata la distribuzione della Tassa predetta in corrispondenza della forza estimale di ciascuna Comunità”. Questo lavoro sfocia nell’ottobre del 1817 con l’emanazione del Motuproprio nel quale S.A.I. e R. delinea e ordina il “reparto”,cioè la distribuzione tra i quattro dipartimenti del Granducato,della somma della Tassa prediale da pagare da parte delle comunità locali per l’anno 1818. Con ciò il legislatore adempie al dettato di legge del 16 settembre 1816 quando introducendo la Tassa Prediale stabilisce che “per la somma corrispondente a detta Tassa (tassa di redenzione ndscr.) sarà alla medesima sostituita altra Tassa detta Prediale secondo il reparto,che ne sarà ordinato con altro Nostro Motuproprio sopra ciascuna Comunità “ Il Motupropio,sopra accennato, fu emanato il 7 ottobre 1817: “Sua Altezza Imperiale e Reale allorquando con Editto de 16 settembre 1816 ordinò la soppressione della semplice e doppia Tassa di Redenzione,ebbe riflesso alla Natura di questa Tassa,che correspettiva in origine ai vari titoli redenti di cui rimasero le Comunità affrancate divenne un’Imposizione repartita con vistose diseguaglianze ,come diseguali erano i titoli,che ne formarono elemento. Fin d’allora nella mente dell’I. e R.A.S di remuovere questa difformità di Contributo,mediante l’instituzione della Tassa Prediale da distribuirsi su tutta la superfice del Granducato con misura eguale e con proporzione adeguata al valore dei Beni Stabili,compresi in ciascuna Comunità .Base di tale giusta distribuzione e reparto non poteva essere la Tassa di Redenzione,della quale sono notorie le differenze,ed è conosciuta la sproporzione,come non lo potevano essere gli Estimi (Catasti ndscr.) veglianti compilati in varie epoche ,e con sistema diverso,specialmente che dopo i cangi menti avvenuti per natura e per industria nel Suolo Toscano e la variata Pubblica Economia,più notabile in un Paese Agricolo animato dalla libertà del Commercio,hanno indotto necessariamente nel lungo corso di più anni una sensibile alterazione nello stato e nel valore dei fondi rappresentati dalle Cifre Estimali. Nella mancanza dunque di un Catasto o sia Estimario regolare ed uniforme ,unica base sicura di un giusto Reparto,si determinò S.A.I. e R. ad ordinare,che frattanto fosse esaminata ,e con mezzi analoghi conosciuta la forza Territoriale di ogni Comunità per attribuire a ciascuna la rata proporzionale della Tassa Prediale ed ottenere così l’intento di avvicinarsi alla giustizia per quindi pienamente ed esattamente compita col mezzo di un nuovo Catasto” (Circolari e ordini dal Soprassindaco Provveditore dal 1815 al 1818.C64.Carta 99.ASCP) Il Motuproprio di S.A.I e R. di cui sopra ho riportato solo l’inizio,consta di 20 articoli. Per l’anno 1818 il legislatore stabilisce la Tassa Prediale per tutto il Granducato nella somma totale di lire toscane 4.200.000(quattro milioni duecento mila) che dovrà essere distribuita tra i Dipartimenti del Granducato(Firenze,Pisa,Siena,Grosseto) ed in ciascuno di questi tra le comunità che ne fanno parte perché provvedano al pagamento. Alla Tassa Prediale viene aggiunta l’imposizione per il “Nuovo catasto” pari ad una somma totale di lire toscane 70000 (settantamila) anche questa da distribuire tra le comunità dei vari dipartimenti e che servirà per coprire le spese per la formazione del nuovo catasto. Per ciascuna Comunità la tassa dovuta annualmente sarà determinata con “Notificazione” del Soprassindaco e Soprintendente Generale delle Comunità del Granducato e nessuna Comunità può tirarsi fuori dal corrispondere la Tassa ad essa assegnata né sono ammessi reclami. Ogni Comunità dovrà corrispondere all’I.e R. Depositeria la tassa assegnata per cui i Gonfalonieri, le Magistrature e i Cancellieri “sono incaricati di portare detta tangente nei Bilanci di Previsione e formarne articolo dell’annua Imposizione da darsi in esazione nei modi prescritti dagli Ordini e Regolamenti veglianti” (Notificazione 9 ottobre 1817.Idem come sopra). Nelle Comunità cui viene assegnata la Tassa Prediale insieme con l’imposizione per il nuovo catasto non sono comprese nell’anno 1818 quelle dell’Elba e del Giglio come previsto dall’art XIV del Motuproprio 7 ottobre 1817: “Art XIV Si procederà senza dilazione all’Operazioni occorrenti per la compilazione del Nuovo Catasto in tutto il Granducato,escluso l’isola d’Elba,quella del Giglio e tutt’altro posto fuori del Continente” (Circolari e ordini dal Soprassindaco Provveditore.C64.Carta 99.ASCP) Ma per l’anno 1819 nella Notificazione (Circolari e ordini dal Soprassindaco Provveditore dal 1815 al 1818.C64.Carta 141.ASCP) della Tassa Prediale e imposizione per il nuovo catasto alle comunità facenti parte dei vari dipartimenti,si associa la Tassa di famiglia e compaiono nel compartimento di Pisa anche le comunità dell’isola d’Elba . Dunque ,solo nel 1819, le comunità elbane iniziano a pagare la nuova tassa fondiaria sugli immobili. E’ per l’Elba una novità assoluta poiché essa sin dai tempi di Leopoldo II era stata esentata per privilegio da lui concesso. Il fatto procurò non poche critiche ed anche suppliche per essere esentati da parte dei possidenti-contribuenti :avremo modo di parlarne. Portoferraio deve pagare lire 19100 per tassa prediale,lire 467 per imposizione nuovo catasto e lire 5000 per tassa di famiglia. Marciana tassa prediale lire 4700,imposizione per nuovo catasto lire 115,tassa di famiglia lire 1250.Longone tassa prediale lire 4700,imposizione per nuovo catasto lire 115,tassa di famiglia 900.Rio: tassa prediale lire 19100,imposizione nuovo catasto lire 467,tassa famiglia 1300. Tali cifre saranno messe nel bilancio preventivo di ciascuna comunità e ripartite tramite il “Dazzaiolo”(registro col nome dei possidenti-contribuenti). Esclusivamente tra i vari possidenti era ripartita la tassa prediale, imposizione per nuovo catasto e tassa di famiglia mentre tra i non possidenti la tassa di famiglia soltanto. Sui possidenti era dunque il maggiore peso fiscale ma solo a loro che pagano l’imposta immobiliare e non ad altri il legislatore riconosceva ed imponeva di partecipare all’amministrazione della cosa pubblica secondo il principio che solo chi contribuisce alle spese municipali ha diritto di amministrarle. Infatti,tramite il sistema dell’imborsazione di cui ho già parlato, si procedeva secondo “i veglianti regolamenti” a rinnovare le rappresentanze comunali e i nomi dei possidenti venivano scritti nelle”polizze” che erano imborsate in apposite borse secondo l’entità di tassa pagata ,”censo” (borsa dei Gonfalonieri,borsa dei Priori,borsa dei Consiglieri). Le “polizze” erano poi estratte dalle relative borse e il nome scritto sulla polizza era quello prescelto e nominato a ricoprire la carica nella Magistratura. Non era ammesso rifiutarsi di ricoprire la carica e chi lo faceva era sottoposto a pagare la “tassa di rifiuto”. Marcello Camici ASCP.Archivio storico comune Portoferraio
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INTERROGAZIONI CAMPESI da INTERROGAZIONI CAMPESI pubblicato il 9 Agosto 2014 alle 2:49
[COLOR=darkred][SIZE=4]Interrogazione spiaggia lungomare F. Mibelli [/SIZE] [/COLOR] I sottoscritti Consiglieri Comunale del Gruppo Nuovo Progetto per Campo interrogano la S.V. su quanto di seguito indicato: preso atto che la normativa sulla sicurezza ai bagnanti impone all'Amministrazione competente di informare i bagnanti sui livelli di sicurezza assicurati apponendo su ogni singolo tratto balneare cartelli dove si informa se la zona è assistita da servizi di sorveglianza o di contro se la balneazione avviene a rischio e pericolo di chi la effettua; i sottoscritti chiedono di conoscere: 1) quale è la condizione di sicurezza assicurata al tratto di spiaggia tra i Bagni Capriccio e il Club del Mare dato che non è presente uno specifico servizio di sorveglianza e parimenti non sono apposti cartelli informatori ai fruitori di quel tratto di arenile 2) Quali sono le motivazioni che hanno determinato la scelta per l'Amministrazione di non assicurare un servizio di sorveglianza in quel tratto di spiaggia, contrariamente agli altri anni, anche in considerazione del fatto che quell'area risulta sicuramente la più utilizzata dai bagnanti sia nostri residenti che turisti che soggiornano nell'area paese, 3) Quali sono le motivazioni che giustificano lo stato di inadeguata pulizia presente in quel tratto di arenile, dato che vengono raccolte dai sottoscritti continue lamentele che segnalano situazioni di mancata rimozione di rifiuti ed altri elementi significativi di degrado in genere; 4) Quali sono le motivazioni per cui i servizi di vigilanza comunali non si attivano al fine di impedire l'uso della spiaggia per attività simili a quelle di un campo sportivo che disturbano la normale attività di balneazione. [COLOR=darkred][SIZE=4]Interrogazione servizi di sorveglianza e gestione area portuale [/SIZE] [/COLOR] I sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo Nuovo Progetto per Campo interrogano la S.V. su quanto di seguito indicato: preso atto -che nel programma elettorale dell'Amministrazione erano stati assunti impegni forti a sostegno del Porto di Marina di Campo riconosciuto infrastruttura di alto valore economico per la nostra Comunità sia per gli aspetti economici e commerciali ad esso legati, sia per il sostegno che assicura al settore turistico nautico, prevedendo addirittura la costituzione di una commissione permanente per la salvaguardia dei valori che esprime; -che a maggio 2014 tra il Comune di Campo nell'Elba e l'Autorità Portuale Regionale, nello spirito di assicurare un miglioramento dei risultati acquisiti nell'anno 2013, è stato sottoscritto un accordo che autorizza (anche per il 2014), a spese della ''Autorità Portuale”, la riattivazione del servizio di sorveglianza, di erogazione di acqua ed energia elettrica ai natanti e di gestione dei servizi igienici, con ampliamento, rispetto al 2013, del periodo e con avvio sin dal mese di giugno; -che il servizio è iniziato solo il giorno 4 agosto e a tutt'oggi la ditta affidataria non sta assicurando il governo complessivo dei servizi delegati, infatti, non è presente né l'imbarcazione di supporto, né quella da impiegare per la pulizia dello specchio acqueo e pertanto tutto sembra muoversi in una situazione di precarietà; tutto quanto sopra premesso, si chiede di conoscere; 1) Quali sono le motivazioni che hanno determinato il mancato raggiungimento, nei tempi programmati, dell'obiettivo previsto nell'Accordo di programma con l'Autorità Portuale; 2) Se l'attuale servizio verrà potenziato, così come indicato nel “Progetto” presentato dalla ditta vincitrice dell'appalto. Alessandro Galli Luisa Moretto Vanno Segnini
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campese da campese pubblicato il 8 Agosto 2014 alle 21:38
Caro Paolo, ci hai asfissiato con le strisce sulle piste ciclabili..ed ora non protesti per quelle inesistenti (siamo ad agosto inoltrato) sulle strade comunali..!!?? Dai facci sentire la tua voce...ci manchi tanto insieme al consigliere anziano, anche lui ...sparito....nel nulla..!! Finalmente risolti i problemi del porto.......!!!! :bad: :bad: :bad:
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Teatro Flamingo da Teatro Flamingo pubblicato il 8 Agosto 2014 alle 20:59
Vi interessa soltanto il nome o vi interessa il teatro? Chi parla tanto del nome c'è entrato nel teatro? Ha assistito a qualche spettacolo? Chi se la prende tanto a cuore che intenzioni ha per dare una mano per far diventare il teatro Flamingo il teatro dei capoliveresi? Sarebbe anche importante ...partecipare...esserci...O vi bastano le parole...parole...parole?
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