Caro Defansor Ilvae messaggio 67232 del 17.08.2014.
Volevo ringraziarLa per l’importante contributo che mi ha e ci ha regalato con la bellissima foto,che mostra chiaramente in un attimo la vastità di questo fenomeno.
Grazie anche a “Camminando”che è il Nostro “raro” catalizzatore il quale ci permette un proficuo scambio di idee,dimostriamo spesso dei risultati interessanti e inediti,tasselli fondamentali per migliorare e difendere il Territorio e le Nostre Vite.
Per quanto riguarda la frase “fanghi tossici”,nel mio articolo mi sono solo limitato a scrivere “fanghi”.Quando mi riferisco a prodotti pericolosi perchè tossici,è per il semplice motivo che ho fatto eseguire anticipatamente le debite e costose analisi.Ancora,Grazie Mille!!!
Giancarlo Amore
113630 messaggi.
a proposito di nostalgia avevamo una piazzetta unica, il Baluardo, oggi devastata in nome del turismo a discapito di tutti, forse turisti compresi.
Quella tettoia per me è scandalosa oltre che davvero mal fatta, a spregio del buon decoro.
Troppi suoli pubblici, regalati, senza alcuna regola, anche dove proprio non ci dovrebbero essere.
Peppetto
CARO GIANCARLO
LA STRISCIA BIANCASTRA CHE TU HAI NOTATO E CHE LA FOTO SATELLITARE HA MESSO ANCORA PIU' IN EVIDENZA CREDO CHE SI TRATTI, COME DA MOLTISSIMI ANNI AVVIENE, DEI PRODOTTI DI SCARTO DI LAVORAZIONE DELLA SOLVAY DI ROSIGNANO; QUANDO SOFFIANO VENTI DAL 1° E 2° QUADRANTE ARRIVANO SEMPRE FINO A BARATTI; QUESTI PRODOTTI DI RIFIUTO CHE VENGONO VERSATI IN MARE SONO RESPONSABILI DELLE FAMOSE SPIAGGE BIANCHE "CARAIBICHE" A NORD ED A SUD DI ROSIGNANO TANTO PUBBLICIZZATE E FOTOGRAFATE RECENTEMENTE SU FACEBOOK.
COLGO L'OCCASIONE PER RICORDARTI LE TUE PROMESSE: NON MI DOVEVI INSEGNARE A FIOCINARE??
UN SALUTONE LUCIANO
Caro Giancarlo, non fare lo stesso errore dell'altranno con le Ghiaie! D'estate, quando ci sono i turisti, il mare non può essere sporco altrimenti capitan Ventosa s'arrabbia e dice che non sei bono a fare le fotografie, capito?
Riese
[COLOR=darkred][SIZE=4]SE PRIMA ERO PREOCCUPATO, ORA LO SONO DI PIU’ [/SIZE] [/COLOR] .
In questi giorni le più alte cariche della sanità Toscana ci hanno fatto visita non per sedersi al tavolo istituzionale come più volte richiesto dai nostri amministratori locali mediante inviti ufficiali, ma solo per sponsorizzare, senza contradditorio, la loro rielezione alle più alte cariche della Regione. L’assessore alla salute per evitare domande scomode e dirette, quindi non preparate, ha pensato bene di tenere fuori porta i comitati pro-sanità che avrebbero potuto contestare quanto Lui ha fatto e stava facendo per la sanità Elbana. Non dimentichiamo che questa persona l’anno scorso ha promesso due ascensori nuovi e non ha portato a termine l’accordo sottoscritto con i Sindaci.
Sabato sera, 16 agosto, alla festa del PD, IL Governatore Rossi dopo aver promesso un secondo libro, con tono alterato ci ha messo in guardia da quegli amministratori che chiedono con atti scritti ufficiali e con articoli sui giornali, di volersi incontrare con Lui per discutere di sanità, di economia locale, di continuità territoriale e assistenziale, di portualità, di cantieristica, di ambiente, di lavoro, di istruzione. Calmandosi e dopo aver citato una frase sentita al mattino da Papa Luciani (sarà stato un errore) ci ha illustrato quello da lui fatto per l’Elba e per gli Elbani, invitandoli ad aprire, nella sanità, una via privilegiata con Piombino e andare di la per qualsiasi problema. E’ stato un bel modo di dire, se non andate voi Elbani bisogna chiuderlo. Mah, prima dice che farà di tutto per l’ospedale di Portoferraio e poi ci manda per qualsiasi problema clinico a Piombino. GIA,’ LUI NON PRENDE LA NAVE E NON PAGA UN TAXI PER ARRIVARCI E NON HA PARENTI CHE VANNO A TROVARLO. Come L’assessore anche Lui si è lasciato andare a promesse, però più consistenti. MA QUANDO I FATTI????? Mentre aspettavano che ci parlasse di come avrebbe potenziato il nostro ospedale, magari passandolo alla categoria superiore, dalle retrovie gli amanti della politica pura, in verità molto pochi, urlavano “basta parlare di sanità” forse perché vaccinati a ogni malanno e i loro cari?.
La voce cambia di nuovo tono quando le ricordo che la cementificazione prevista alla Punta della Rena, del progetto “Porto Cantieri” può stravolgere l’ecosistema e la biodiversità di quella zona. La risposta è arrivata più con gli occhi che con le parole le quali si sono limitate a dirmi che sapevamo troppe cose. (se la poteva risparmiare perché porta a vecchi ricordi quando il popolo doveva vivere nell’ignoranza) Non ho ben capito perché spinge in maniera sostenuta alla costruzione di un porto di tale portata, quando minuti dopo si è detto allarmato che la politica di questi ultimi due anni ha quasi cancellato il turismo nautico. Allora perchè non fare un porto turistico leggero, accogliente e con pochissima cementificazione come ne esistono tanti nel Mediterraneo? Si eviterebbero anche altre colline della vergogna. Il presidente dovrà poi spiegarci, visto che il “Porto Cantieri” non lo prevede, perché non hanno inserito al progetto, un piano del traffico che modifichi la viabilità della strada S.Giovanni-Bivio Boni ora al collasso che, con il nuovo porto, dovrà sopportare le 1400 auto con sbocco in quell’arteria.
Dopo qualche dedica sul suo libro e qualche foto voluta con i presenti, compresi alcuni dei comitati, il Presidente si è congedato e si è concesso qualche salciccia calda.
Francesco Semeraro.
Persone 252.000 - 229.000 = 23.000 x un soggiorno di sette giorni sarebbero 161.000 presenze [URL]http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2014/08/13/news/turismo-calo-di-presenze-all-elba-a-luglio-meno-30mila-1.9755194[/URL]
Come già detto da altri, la piazza Matteotti è invasa da tavoli e sedie. Da profano chiedo;
Ma una piazza pubblica, per cui fruibile da tutti i cittadini e turisti, può con autorizzazioni comunali diventare " privata " oltre più della metà della sua superficie? Esistono delle normative e regole per questo specifico argomento? E se fosse tutto regolare, il buon senso in questo paese esiste ancora? E ancora, quelle poche decine, forse un centinaio di cosi dette “ partite iva “ che tra poche settimane lasceranno il paese di Capoliveri per farvi ritorno il prossimo anno a primavera inoltrata, devono essere prese in considerazione più dei cittadini e residenti con codice fiscale che il paese lo vivono tutto l'anno insieme a pochi temerari esercenti, che pagano anch'essi le tasse e che contribuiscono al buon funzionamento del Comune?
X IL COMITATO PRO PALESTRA BRASCHI DI MARCIANA MARINA.
ABBIAMO SENTITO IL SINDACO E CI HA DETTO CHE AL POSTO DELLA PALESTRA VERRA' REALIZZATA LA NUOVA BIBLIOTECA.
NOI SIAMO FAVOREVOLI ALLA BIBLIOTECA PERCHE' LA CULTURA DEVE ESSERE PRIORITARIA A TUTTO.
LO SPORT PUO' ESSERE FATTO IN ALTRE STRUTTURE PUBBLICHE ED ALLA MARINA CE NE SONO ANCHE TROPPE.
QUINDI FINITELA DI POLEMIZZARE E CRITICARE SEMPRE TUTTO SOLO PER PARTITO PRESO.
E SE LE STRUTTURE ESISTENTI NON SONO DI VOSTRO GRADIMENTO POTETE SEMPRE RICHIEDERE OSPITALITA' A POMONTE. O IN ALTRI COMUNI LIMITROFI:cool:
Leggo sempre con piacere i suoi scritti.
Sono in attesa di una sua telefonata per sapere quando posso venire a trovarla per poterla conoscere.
Si ricorda dottore ?
Con una telefonata le avevo chiesto se potevo incontarla all'Elba e lei mi disse che mi avrebbe richiamato per farmi sapere.
Le ricordo il mio numero di cellulare. 3407666427
Cordiali saluti.
Marcello Camici
Signor Giancarlo Amore la foto satellitare di ieri sotto riportata fa vedere meglio quello che lei dice (la striscia di sedimenti) ma non mi risulta che a Baratti ci siano fanghi tossici.
Mi sembra evidente che si tratta semplicemente di torbidità dovuta al mare grosso a Nord dell'Elba.
Mi sto rendendo conto che ogni anno la piazza Matteotti è sempre più piccola. Ormai l'invasione dei tavoli la fa da padrona, ma abbiate almeno l'accortezza di non chiamarla piazza " MATTEOTTI " ma chiamarla Via Matteotti, perché questa ora non si può più considerare certo una piazza, quella piazza che tutti, turisti e residenti apprezzavano come tale, per non parlare dello stravolgimento architettonico che ha subito negli anni passati senza avere più una storia personale, come hanno migliaia di borghi antichi sparsi su tutto il territorio Italiano. Ecco questa per me può essere considerata nostalgia.
[COLOR=darkred][SIZE=4]INTERESSANTI CORRENTI MARINE [/SIZE] [/COLOR]
La foto scattata il 16 di agosto,mostra indicata dalle freccette,una striscia di mare di una tonalità verde chiaro.
Questo colore indica la presenza di fanghi,che presumo provenienti dal canale di Piombino.
Questi,tramite le correnti,hanno invaso tutto il Canale stesso per poi allungarsi in una striscia che si dirige verso la Corsica.
Il fenomeno visto dal “Volterraio”anche ad occhio nudo,si estendeva oltre S.Andrea. I risultati della presenza di questi fanghi sono che,il mare nella parte Nordorientale dell’Isola come già successo altre volte,intorbidisce le acque creando un disagio visivo per i subacquei in particolare per i dilettanti e professionisti di riprese subacquee.
Se qualcuno ha scattato foto aeree della zona indicata e desidera inviarmele per una valutazione,lo ringrazio.
Giancarlo Amore
[COLOR=darkblue][SIZE=4]GIOVANISSIMI VELISTI CVMM A RIO MARINA [/SIZE] [/COLOR]
17 agosto 2014 – Trasferta a Rio Marina per i più giovani velisti della squadra agonistica del Circolo della Vela Marciana Marina che hanno preso parte alla Regata di Ferragosto del Centro Velico Elbano.
Con un vento di scirocco leggero, intorno al 4/5 nodi, è stato possibile disputare due manche per la prova valida per la classifica del Campionato Elbano Derive 2014 (manifestazione organizzata in collaborazione con il Comitato Circoli Velici Elbani).
I ragazzi portacolori CVMM erano presenti nella categoria Optimist Cadetti: il primo posto è stato conquistato dal timoniere romano Lorenzo Davanzo, mentre i hanno terminato al 5° posto Alice Palmieri, al 6° Eva Paolini e al 7° Pietro Gentili.
Per quanto riguarda la classe L’Equipe Under 12 primo e secondo posto rispettivamente per Edoardo Gargano/Lorenzo Paolini e Paolo Arnaldi/Niccolò Palmieri.
Nella classe Laser 4.7 Vittoria della riese Bianca Bonaccorsi che ha preceduto il marinese Tomaso Giannoni.
Infine la riese Flaminia Panico ha ottenuto il primo posto nella classe Optimist Juniores.
Il prossimo appuntamento con il Campionato Elbano Derive 2014 – settima prova – è ora fissato per il 24 agosto a Portoferraio sul campo di regata della LNI Portoferraio.
[SIZE=1]Foto di repertorio[/SIZE]
Portoferraio 09/08/2014
Alla cortese attenzione dell’Assessore Regionale alla Sanità
Dr. Luigi Marroni
Gnt.mo dr. Marroni
Sono rammaricato per non essere stato presente durante la sua visita al nostro Presidio Sanitario, ma purtroppo impegni improrogabili e da tempo assunti mi hanno tenuto lontano dall’Elba.
Sono stato comunque esaurientemente informato dal mio consigliere delegato alla sanità, dr. Luciano Rossi, il quale, mi ha comunicato la sua disponibilità, che apprezziamo, a rivederci per affrontare nel dettaglio gli aspetti più importanti della sanità elbana.
Rimaniamo quindi in attesa di sue comunicazioni per stabilire la data del nostro prossimo incontro.
Colgo l’occasione per inviarle i nostri più cordiali saluti
Dr. Ferrari Mario
Sindaco di Portoferraio
Si informano i cittadini di Portoferraio che questa è copia della lettera che il sindaco, dr. Mario Ferrari, dopo relativo protocollo, ha inviato in data 10/08/2014 al dr. Marroni, Assessore Regionale alla Sanità della Regione Toscana, e con la quale si richiedeva di concordare un incontro per affrontare i problemi sanitari dell’isola d’Elba, problemi ampiamente presentati in comunicati precedenti ma riassumibili nel semplice concetto di “un lento e progressivo smantellamento del nostro presidio sanitario” attraverso impoverimenti e chiusura di servizi sia ospedalieri che ambulatoriali. A tutt’oggi da Firenze non è pervenuta alcuna comunicazione. In compenso durante l’ultima visita fatta sulla nostra isola abbiamo ascoltato il direttore Generale dr. Eugenio Porfido ed lo stesso dr. Luigi Marroni decantare la qualità della sanità elbana e di quella regionale.
Invito pertanto i cittadini elbani ad esprimere un loro parere circa la sanità elbana attraverso questo blog che Fabrizio Prianti, che ringrazio, ci mette a disposizione perché se l’indice di gradimento fosse soddisfacente, questa Amministrazione è disponibile a rivedere i propri programmi di politica sanitaria ed allinearsi con quanto è stato fatto negli ultimi 10 anni.
Luciano Rossi
Consigliere Delegato alla sanità
le rotatorie non sono democratiche perché fanno passare solo dove il traffico è prevalente , sono pericolose perché spesso sono piccole e con scarsa visibilità e perché il 90% degli utenti non ha capito come devono funzionare ( sono entrato prima io , ho la precedenza; a Milano invece , alla francese, la precedenza comunque è di quelli9 che vengono da destra ). Invece delle rotatorie chiedete ce vi facciano gliimpianti depurazione dei liquami , sono rotondi anche loro, non sono pericolosi e fanno bene alla salute di tutti.
[COLOR=darkred][SIZE=4]NOSTALGIA DELL’ELBA [/SIZE] [/COLOR]
Perché il serpente non si morda la coda è necessario ritrovare quella nostalgia dell’Elba di cui scrissi tanti anni fa in libretto intitolato “Raccolta di inutili pensieri scritti da un italiota “(Pacini editore.1991)
“…mi sono chiesto più volte cosa è che fa chiamare nostalgia quel sentimento che così spesso si ritrova negli elbani quando sono lontani dalla loro terra. G.Barbiellini Amidei scrive che …l’Elba è l’unico modo con cui riesco ad accostarmi ai giornali nell’edicola di De Pasquali,senza sentire la mano piena di veleno;l’Elba è camminare da Portoferraio fino a S. Martino… e poi camminare ancora, fermarsi un attimo a prendere fiato davanti al Cantinone di Aulo Gasparri e poi a Carpani, dove qualche volta c’è il polparo, e poi al Botteghino dove i vecchi giocavano alla morra,l’Elba è totanare al buio…”
E’ ormai da molti anni che non sento più nostalgia quando sono lontano dall’Elba.
Marcello Camici
X Campese di nascita
Non credo che il luogo di nascita dia il diritto di esigere o pretendere qualcosa in più che ad un comune cittadino!
quanto alle tue richieste non credo meritano risposte in quanto strumentali e provocatorie. Sembra che tu sia nato ieri e non conosci le alchimie delle precedenti amministrazioni, con nomine di vice sindaci ,assessori, dirigenti e quantaltro che, se fossero stati all'altezza dei loro compiti ,non saremmo in un disastro economico quale stiamo attraversando. Forse non hai capito che il verdetto uscito dalle urne é inappellabile e definitivo.
I clienti degli amministratori hanno gli stessi diritti e doveri di qualsiasi cittadino e come tali essere amministrati.
La trasparenza e la disponibilità degli uffici é dovuta a tutti,non come é sempre accaduto ai soliti noti o pseudo sostenitori. E' questo che esigiamo dai nuovi amministratori tutto il resto e strumentazione politica.
Il vero nemico da combattere è l'inerzia , il lassismo e l'apatia regnante, salvo qualche eccezione, nell'apparato comunale.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]“Perché il serpente non si morda la coda” [/SIZE] [/COLOR]
di Paolo Ferruzzi
“… Amo l’Elba perché è la mia terra, perché è singolarmente bella; perché il ferro e il granito che ha nelle sue viscere sono la significazione della forza e della virtù, perché il mare che la isola è una protesta di libertà e indipendenza E amo coloro che amano l’Elba perché mi sono fratelli in lei; e amo i poeti che la esaltano, perché la voce del poeta è vasta e perpetua e amo gli artisti che la celebrarono e la celebrano e la cantano…”. Con Gaspare Barbiellini Amidei ci si ritrovava in queste parole di Mario Foresi e a lungo progettavamo attese e prospettive sulla nostra isola e assieme ad Anna Maria Rimoaldi durante gli incontri tra gli Amici della Domenica allo Strega cercavamo di trovarvi quel punto ottimale di equilibrio tra lo sviluppo turistico e la conservazione dei valori naturali e culturali, della compatibilità tra l’espansione economica e non-alienazione dell’ambiente per evitare, come sosteneva Giorgio Bassani in quegli anni sull’Elba, che il serpente si morda la coda. E con Gaspare, sul finire del 2004 ci mettemmo a costruire l’idea di un PARCO LETTERARIO e ARTISTICO non titolato a nessuno, come altrove si trovano dal Piemonte alla Sicilia, ma che portasse un solo nome: ELBA. Perché in questa identità territoriale ci si potessero trovare tutti. I figli diletti che tanto lustro ne avevano dato in “continente” e altrove e in tutte le Arti come Oreste del Buono, Carlo Laurenzi, Luigi Berti, Raffaello Brignetti e aggiungo io Gaspare Barbiellini Amidei e poi ancora Giuseppe Pietri nella musica e Nello Santi per le arti cinematografiche. E quelli che hanno trovato in questo scoglio l’amore ricambiato e nel tempo rafforzato come fu per i De Chirico, Paolucci, Marinetti, Klee, Carena per andare in tempi più lontani e ancora per i Dylan Thomas, Von Hoerschelmann, per gli Olschki e i pittori delle dune di Procchio e per ultimo ma non ultimo il Premio Strega Ernesto Ferrero e altri altri ancora che dagli elenchi composti in quell’anno riporterò in altra occasione. Se per definizione accettata i Parchi letterari (e aggiungo) artistici sono spazi fisici o mentali che hanno ispirato e ispirano le opere di grandi scrittori e artisti. Se questi Parchi si differenziano da quelli Naturali per il fatto che possono non avere delimitazioni e termini. Se questi Parchi possono comprendere luoghi e ruderi di antiche chiese, case e interi centri storici, sentieri e vecchie strade dentro o fuori degli agglomerati abitativi. Se questi Parchi ci riportano le esperienze partecipate e creative dell’autore stimolandone con la fantasia la sua ispirazione. Se questi Parchi coniugano tutto questo con la storia e le tradizioni di chi vive nel luogo allora l’Elba è lo spazio, è il luogo, è il territorio, è l’isola benedetta a essere il Parco letterario Artistico per eccellenza. E in questo spazio fisico disseminare i suoi sentieri con i pensieri di chi l’ha vissuto e amato come Barbiellini Amidei :”… Non è mica un’isola , l’isola d’Elba. Anche io ho creduto per tanto tempo che lo fosse, e che l’insularità fosse il suo fascino, la certezza di poter lasciare ogni sera dieci chilometri di mare fra se e il mondo. Noi elbani lo chiamiamo lo scoglio, a sottolineare questa condizione apparente. Ora che sono più vecchio, e ci torno più spesso, mi sono accorto che la mia terra non è un’isola, è una patria strana , completa, non separata da nulla d’altro che si possa fare o desiderare…””, come Laurenzi che da elbano è “…consapevole di dovere anche o soprattutto all’insularità i suoi limiti, il suo modo si soffrire la vita, la tendenza solipsistica a negare il peso oggettivo della realtà, la vocazione a una contemplativa pigrizia…” o come il ritrovarsi nella”…campana di vetro costituita da mare e cielo, sovraccarichi di riflessi turchini ..e dai suoi monti i nomi dei quali li so e dove vi serpeggiano valli che conosco, casolari appuntellati fra scogli, abbarbicati fra il giallame selvaggio delle erbe e dei rovi; dal cuore sopito, fuori dal mondo…” di Luigi Berti. Disseminare spazi e luoghi di musiche e di improvvisati palcoscenici dove innalzare al cielo stellato le voci di poeti ispirati e i lirici canti, e tra ruderi impregnati dall’odore della storia far scorrere l’arte dei fotogrammi in movimento, e tra spazi antichi esporre le opere di tutti quegli artisti visivi che dell’Elba ne fecero, seppur breve, soggiorno. Di questo moltissimi anni fa me ne feci carico su indicazione verbale e non scritta dell’allora Azienda del Turismo ottenendo il partecipato entusiasmo dei pittori coinvolti fossero essi i de Chirico, o i Paolucci, o i Carena, o i Vespignani, o i Porzano, o gli Hagl che dell’ Elba poi ha fatto la Terra ove costruire, ove piantare un albero e porre le fondamenta della famiglia e tutti gli altri che rientrano nell’eletta lista. Coinvolgere luoghi e persone che già operano nel territorio come l’Open-Air Museum e International Art Center Italo Bolano che da oltre cinquant’anni trasmette arte e come il Giardino dei Semplici e come Campo lo Feno e come le più recenti e interessanti sperimentazioni fatte dall’ Art Into The Park. Collaborare in sinergia con il Parco Naturale e il Parco Minerario, con le Istituzioni pubbliche, con le Associazioni come Italia Nostra per citarne solo una e contribuire a dare linfa e sostegno e altre idee a questo progetto il cui destinatario naturale è la da poco costituita Fondazione Isola d’Elba.
Amo l’Elba perché è la mia Terra e amo coloro che la amano perché mi sono fratelli in lei e con loro voglio condividere quest’ idea antica su la zattera di sognatori che vivono di fantasia e liberi e senza vincolo alcuno.
C’è ancora posto e la gòmena sta per essere sciolta dalla bitta.
Paolo Ferruzzi
ma allora sei proprio uno di quei capoliveresi DURI di comprendonio...! azzzz...ooooo! se voi il vapore, fattelo mette alla Fontanella, perché i Lungonesi il vapore un lo vonno PIU' :gren: capisci o un capisci! non volete mette un distributore costi a Capoliveri e voi venì a prende il vapore a Longone? decentrati te e lassa fa ai lungonesi quello che vonno loro, pensa, lo potevi fa mette alla Fontanella ma l'avete data a li foresti come avete dato il 90% di Capuliveri :bad: ora che state facendo la fine dei pellirosse nelle riserve, perché site rimasti col 10% del territorio, andate a rompe li co...joni ai vostri vicini... ma fatti un par di "ROTATOIR" in casa tua dammi retta e nunne rompe più li.. :bad: . ai lungonesi col vapore! :bad:
