Attenzione perché, purtroppo, anche nei giardini delle Ghiaie si cominciano a vedere i danni da punteruolo rosso a carico delle palme secolari.
Spero che almeno qui qualcuno intervenga tempestivamente per evitare che qualche palma cada in testa alle persone e soprattutto ai bambini.
Le palme a Portoferraio ormai presenti da decenni se non da centinaia di anni come per esempio quelle delle Ghiaie adesso stanno morendo una ad una.
Visto che ho le dita sulla tastiera mi sovvengono una serie di domande:
- Chi è il responsabile della morte (annunciata) delle palme presenti sull'area pubblica?
- Tutto questo apporta un danno per la collettività?
- La prevenzione sarebbe costata meno, dell'abbattimento?
- Il Comune cosa farà per salvare le poche palme sopravvissute (per ora)?
- Il Comune prevede di piantumare nuove palme al posto di quelle abbattute?
- Dove verranno reperite le ingenti risorse economiche per piantumare nuove palme?
113263 messaggi.
Il tavolo lo aveva scelto lui. Roba seria, che odora tanto di moderno. “Pagamenti digitali” si chiamava il tema da svolgere scelto dal deputato del Pd Marco Di Stefano nel garage della Leopolda, l’assise renziana divenuta tappa obbligata per quei democratici che ci tengono a rimanere in sella. E chissà come ha presentato la questione della tracciabilità dei denari su quel tavolo, pensando all’inchiesta romana sulla vendita di palazzi all’Ente previdenziale dei medici che – secondo quanto ha rivelato Il Messaggero - lo vede indagato per una presunta tangente da 1,8 milioni di euro. Una cifra niente male, che per gli investigatori sarebbe arrivata dai costruttori romani Pulcini, finiti ai domiciliari per corruzione nell’ambito dell’inchiesta che ha colpito, a fine ottobre, il direttore regionale dell’agenzia del demanio del Lazio.
Secondo il quotidiano romano, la tangente sarebbe servita ad assicurare ai costruttori due contratti d’affitto a sei zeri per conto della “Lazio service”, società controllata della Regione. A raccontare della presunta mazzetta oversize è l’ex moglie del deputato del Pd, Gilda Renzi e Bruno Guagnelli, fratello del suo ex braccio destro, Alfredo: “Mio fratello mi disse, ridendo, che Daniele Pulcini diceva sempre che l’assessore era un ladro, perché aveva preteso un milione e 800mila euro per il buon esito di un affitto o di un acquisto di un palazzo di cui aveva bisogno la Regione Lazio nel 2009”, riporta Il Messaggero. Racconto che sarebbe stato poi confermato dall’ex moglie, ascoltata dagli ufficiali della Guardia di Finanza. Il deputato del Pd, dunque, avrebbe chiesto e ottenuto – secondo quanto trapela – i soldi quando occupava il ruolo di assessore al Demanio della giunta Marrazzo, prima di presentarsi alle elezioni per la Camera. Accusa che l’interessato respinge, spiegando che “quanto mi si attribuisce – si legge in una nota – esula completamente dalle competenze politiche che ho rivestivo nel 2008 e negli anni successivi”.
Al caso si aggiunge un giallo, con una sparizione sospetta. Il testimone chiave Alfredo Guagnelli – che potrebbe confermare il racconto del fratello Bruno – è introvabile dall’8 ottobre del 2009, ovvero sei mesi dopo l’incasso di 300 mila euro che, per la Finanza di Roma, provenivano da una tangente partita dai costruttori Pulcini. A cinque anni dalla scomparsa la Procura ha deciso di firmare una specifica delega d’indagini, affidate alla sezione omicidi della Squadra mobile. Il fratello Bruno – che a sua volta oggi si sarebbe trasferito in Brasile – non ha mai creduto all’allontanamento volontario di Guagnelli. Il giorno della scomparsa l’ex braccio destro del deputato Di Stefano aveva detto agli amici di dover andare in treno a Firenze per un appuntamento, senza aggiungere altri dettagli.
Ma non è tutto. E’ sempre il Messaggero a riportare un’intercettazione del gennaio 2013 in cui il futuro parlamentare, non contento della posizione in lista, spara a zero sul Pd e sulle primarie indette in fretta e furia a ridosso del voto: “Ho fatto le primarie con gli imbrogli, no? Non è che so’ imbrogli finti, imbrogli ripresi, non è tollerabile questa storia… Se imbarcamo tutti, ricominciamo dai fondi del gruppo regionale. Sansone con tutti i filistei, casco io ma cascano pure gli altri”.
Vedi caro elbano isolano, dire che il problema è il traffico chiuso è come guardare il dito anzichè la luna.
Anni fa c'era più socializzazione, la gente scendeva in strada + spesso, il centro storico era abitato da residenti. Ora tutti chiusi in casa a sorbirci ore di minkiate televisive o a chattare su facebook o a giocare al pc. Scendevi in calata e trovavi gruppi di ragazzi che la affollavano, in piazza tra bar roma e edicole c'erano sempre capannelli di persone a chiacchera. Ora scendi e c'è il coprifuoco, non scende + nessuno, una pena infinita.
Poi il sabato, miracolo, tutti fuori a riempire la piazza pedonale, musica nei bar, bimbi che giocano, mamme che chiaccherano, ecc. Ma il resto della settimana tutta questa gente dov'era? Basterebbe che 1/3 di loro uscisse di casa e avremmo fatto un bel passo avanti. Dirai, a far che esce di casa? Ad appropriarsi della città, a SOCIALIZZARE. Vedrai che poi ripartirebbe il centro. Gente porta gente.
P.S. ma te, se ti aprono il traffico in centro, scenderesti invece di stare a casa a spippolare?
SANITA'
Seguo questo blog e ringrazio Prianti per aver pubblicato miei interventi.
In questi giorni da Leonardo è stato chiamato in ballo il mio nome su una vicenda da me vissuta e pagata non solo economicamente ma anche moralmente,con sofferenza.
Sento la necessità di affermare che quanto sostiene Leonardo e cioè un ricorso alla magistratura competente per impugnare decisioni prese sul servizio sanitario pubblico all'isola d'Elba ritenute lesive del diritto ad essere curati, costituzionalmente garantito, può essere utile.
E' una via che va percorsa e che poteva sicuramente essere perseguita già nel passato ,associata alle manifestazioni di piazza.
Aggiungo che se una via giudiziale è intrapresa sul piano nazionale essa deve associarsi anche ad un ricorso al livello internazionale e cioè alla CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI per violazione della carta europea dei diritti umani.
Marcello Camici
Ma quanta gente a passeggiare in centro storico! Bambini che corrono e giocano in piazza, coppiette a passeggio, i nonni sulle panchine, gruppi di ragazzi a chiacchiera , i negozi aperti . Bene fa questa amministrazione a tenere duro e non riaprire il traffico . Del resto anche a Firenze , Siena , Roma , milano , Parigi hanno pedonalizzato il centro e noi che siamo da meno ???? Ma va ........
Perche noi elbani non facciamo una cosa?? non paghiamo piu tutti assieme , le tasse alla regione toscana, e versiamo gli stessi soldi in un conto pubblico intestato all'ospedale di Potoferraio, e con le tasse che ci mangiano in regione con sprechi vari.... ci automanteniamo il nostro ospedale... e che la regione... si arrangi.... come tocca fare a noi.... :angry:
[COLOR=darkred][SIZE=4]SARANNO DUE PESI E DUE MISURE? [/SIZE] [/COLOR]
Leggo in questi giorni numerose segnalazioni con foto di Phoenix Caneriensis (Palma) con presenza di Rhynchorus ferrugineus (puntarolo rosso), presenti sul territorio del Comune di Portoferraio.
Abito in un condominio e in data 7/11/2013 il Corpo Forestale dello Stato accertò la presenza in un area condominiale di una palma infestata dal puntarolo rosso, con tempestività allarmante la Regione Toscana con verbale del 8/11/2013 invitata il Comune di Portoferraio all'abbattimento della palma in questione nell'arco DI UNA SETTIMANA!
Il Comune di Portoferraio, con Ordinanza n° 2 del 13/11/2013,(quindi appena 5 gg dopo)
ordinava al condominio, nella persona dell'Amministratore di provvedere entro 7 giorni dalla notifica l'ordinanza all'abbattimento della palma in questione.
Nemmeno fosse la peste bubbonica!
Ovviamente fu effettuato l'abbattimento con relativo accollo della spesa ai condomi di € 2.000,00 + iva. nei termini stabiliti.
Quello che mi sorprende è che le Istituzioni quando vogliono esser efficienti e solerti, intervengono, meglio se poi a pagare sono sempre i soliti cittadini.
Per questo motivo, adesso voglio vedere se alle denunce dettagliate e circostanziate di diverse palme infettate sul territorio, seguiranno tempestivi abbattimenti, o se assisterò a due pesi e misure.
cordialmente
lettera firmata
Domanda: dove sono oggi quelli che contestavano Barbetti quando alla manifestazione sulla Sanità accusava la Regione Toscana?
Qui di seguito un articolo di due anni fa.
BARBETTI: LA CRISI DELLA SANITÀ ELBANA HA ANTICHE RADICI
Scritto da Ruggero Barbetti
Giovedì, 08 Novembre 2012 18:47
Ho ricoperto la carica di Sindaco dal 1990 al 2004 e dal 2009 ad oggi. In questo lungo periodo ho praticamente partecipato a tutte le riunioni che hanno interessato la sanità.
Il declino del nostro ospedale iniziò più di quindici anni fa, quando la nostra Usl 26 venne di fatto accorpata a quella di Piombino con l’obiettivo di utilizzare i fondi speciali della zona insulare (Elba) per coprire la voragine dei debiti dell’ospedale di Piombino dove, tra l’altro, erano state fatte centinaia di assunzioni clientelari in esubero rispetto ai normali standard. Erano i tempi in cui sull’Elba e la Val di Cornia imperavano i Benesperi e i Mussi. Al governo c’era Prodi, per cui qui da noi, tutte le istituzioni sovracomunali erano in mano alla sinistra. E’ allora che ci imposero l’accorpamento sanitario a Piombino, è allora che ci imposero la perimetrazione illogica del Parco ed è ancora allora ci imposero anche il nome del primo Presidente del Parco. Insieme agli altri sindaci che si sono succeduti nel tempo, tante battaglie abbiamo fatto a difesa della gente dell’Elba: un pò le abbiamo perse ma tante le abbiamo vinte.
Da due anni e mezzo stiamo combattendo tutti insieme contro un nuovo smantellamento del nostro Ospedale. E’ una lotta impari contro l’Azienda sanitaria di Livorno e il suo direttore, contro la Provincia di Livorno e il sistema degli ospedali (Piombino, Cecina e Livorno) e i relativi bacini elettorali, e soprattutto contro la Regione. Una Regione da sempre matrigna con l’Elba che elettoralmente con i suoi 30.000 abitanti vale meno di zero. Peria, Alessi, il PCI fino al PD di oggi, e comunque tutti coloro di sinistra che dalla loro istituzione hanno amministrato la Regione e la Provincia non possono oggi fare le verginelle e non ricordarsi che loro sono gli artefici e i colpevoli dell’attuale situazione della sanità elbana. Io colpe non ne ho e neanche penso di averne, ma se qualcuno si sente politicamente in colpa fa bene anche a dare le dimissioni. A patto che però siano reali. Che fra venti giorni non mi si venga a dire che le dimissioni vengono ritirate per eventuali nuove promesse da marinaio della Regione. Tutti sappiamo che in venti giorni la Regione può solo promettere così come promette da almeno venti lunghi anni. Se le dimissioni verranno ritirate vorrà dire che qualcuno ha scherzato, ma di sicuro ci rimette la faccia. Se invece verranno mantenute, allora vorrà dire che si stà fuggendo dal ruolo che i cittadini avevano dato a chi li avrebbe dovuti amministrare. In tutti e due i casi non c’è da fare una gran bella figura. A meno che i motivi dell’abbandono non siano altri e qui il futuro ci sarà di aiuto perché non ritengo Peria così ingenuo da non aver prima capito che cosa sarebbe accaduto.
Riguardo ai miei altri colleghi sul tetto dell’Ospedale, sono sì solidale con loro, ma sono anche abbastanza vecchio per sapere che la mia presenza non avrebbe certo fatto intenerire né la Regione e neanche il direttore dell’Asl. Del resto se bastassero le dimissioni di un Sindaco oppure salire sul tetto di un ospedale per far cambiare le politiche sanitarie di una Regione, o non vale niente la Regione o non valgono niente le sue idee.
Dobbiamo invece continuare a combattere sempre e comunque nei tavoli istituzionali affinché venga riconosciuta la nostra insularità, questo è il punto importante che però a Firenze non vogliono sentire. E pensare che la Toscana ha una sola isola con un ospedale. Incredibile.
Ruggero Barbetti
OGGI (giustamente) tutti contro Rossi e la Regione rossa .
Vorrei ricordare a TUTTI che le ultime 2 volte che è approdato sullo scoglio il governatore Rossi (alla sede della Misericordia e alla Festa alle ghiaie) è stato accolto con "il tappeto rosso"...dopochè aveva ignorato per anni gli Elbani, i comitati prosanità, i cittadini, che attraverso e-mail, comunicati stampa, post su FB, lo invitavano ad un confronto riguardo il problema della sanità elbana.
Quindi anche uno sprovveduto avrebbe capito che popolo di FESSI che siamo e ieri, in regione, non hanno fatto altro che perseverare e ci hanno dato un segnale chiaro: siamo un popolo da riserva indiana...bene che ci sta!!!!
Purtroppo non saremo più in grado di garantire l'assistenza sanitaria neanche ai nostri figli e nipoti...COMPLIMENTI e GRAZIE a tutti quelli che potevano battere i pugni e non l'hanno fatto!
Non ho competenza in materia di giurisprudenza ma credo che qualcosa si possa fare...con dei buoni avvocati e CON L'INTERVENTO diretto di TUTTI i sindaci..anche quelli che mirano a sedersi su una poltrona alla Regione!!!!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]UN FIUME DI PAROLE E PROMESSE MAI MANTENUTE [/SIZE] [/COLOR]
Pensavo di non dover più intervenire sulla Sanità elbana, sui servizi del nostro Ospedale. Pensavo di avere detto tanto, forse troppo, di essere stato anche provocatorio affermando che gli accordi fatti e, troppo facilmente sottoscritti, non sarebbero serviti a nulla, che erano contenitori vuoti, che era inutile, dispersivo e infantile, continuare e evocarli e a richiederne il rispetto.
Sono arrivato, ultima spes, perfino a chiedere una Sanità Privata e Convenzionata, come altrove, sollevando clamore anche in coloro che sull’argomento si sono spesi e si stanno spendendo. Ho scritto più volte che l’opera demolitrice dei servizi Ospedalieri, non si sarebbe arrestata e che il Progetto Sanitario Regionale sarebbe continuato fino al completamento dello stesso. Tutto ciò per intima soddisfazione e non perché pensassi di influenzare lo svolgersi dei fatti. Perché è così, la storia insegna che i progetti, anche quelli disdicevoli, si realizzano quando si ha il potere e quando: “io so’ io e tu sei niente”. Ci siamo perduti in bei discorsi fino alla farsa delle dimissioni del Sindaco. Ora basta!.
Non siamo stati, invece, capaci di farci ascoltare, non abbiamo capito che la nostra flebile voce non è mai arrivata autorevolmente oltre il canale. Abbiamo, al contrario, ampiamente dimostrato la vera nostra tendenziale cultura, che è quella della sudditanza, che ora ci presenta il conto, e non sarà l’ultimo. Ospedale di prossimità, privo di servizi essenziali, ma vicino a Piombino, tanto generosamente ci offrono.
Perciò penso sia il momento di dimostrare di essere vivi. Emerga, attraverso l’impegno diretto di tutti i Sindaci, la nostra dignità Territoriale, emerga la decisa volontà e il Diritto di appropriarsi di ciò che la Costituzione ci garantisce. Dobbiamo esigere, con le plausibili eccezioni, essere curati a casa nostra. Così come cessi la Sanità legata ai numeri, ai protocolli penalizzanti con i quali si giustificano la mancanza dei Servizi che devono essere ripristinati e aumentati. Si rifiuti, quindi decisamente, la Sanità opinabile dei Bilanci in passivo per centinaia di milioni, degli sprechi a danno degli utenti, degli Ospedali nuovi a pochi chilometri da eccellenti Policlinici, quando a noi viene a mancare da anni anche l’ascensore.
Sergio Bicecci 6/11/2014
[COLOR=darkred][SIZE=2]All'attenzione dell'amministrazione comunale di Portoferraio [/SIZE] [/COLOR]
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Catania palma cade all’improvviso e uccide donna seduta su una panchina. Salva per miracolo la figlia che era seduta accanto. [/SIZE] [/COLOR]
Il punteruolo rosso all’origine della tragedia
CATANIA - Uccisa da una palma. È successo a Catania, nella centralissima piazza Cutelli, dove una donna è morta sotto una palma sradicata dal forte vento. La vittima, Patrizia Scalora, 49 anni, originaria di Siracusa moglie di un sottufficiale della guardia di finanza in servizio a Catania, era seduta su una panchina con la figlia di 19 anni che si è salvata per miracolo ed è rimasta illesa. La madre è deceduta sul colpo, e la figlia è ora sotto choc. Sul posto vigili del fuoco, medici del 118 e militari delle Fiamme gialle.
A cadere è stata la parte alta della una palma che, secondo quanto si è appreso, era stata “potata” di recente dal Comune e che non presentava i segni visibili di infezione da “punteruolo rosso” che danneggia l’interno pianta indebolendo il suo vigore. Il forte vento che soffiava al momento della tragedia sembra non potesse avere la forza di abbattere la palma, che ha una forte resistenza alla pressione esterna e non si “spezza” facilmente.
Sul posto per le indagini sono presenti i carabinieri. La Procura ha aperto un’inchiesta. Il magistrato non ha disposto l’autopsia sul corpo di Patrizia Scalora. Il fascicolo, contro ignoti, ipotizza il reato di omicidio colposo. Il sostituto procuratore Agata Santonocito ha disposto una “campionatura” della palma per verificare il suo stato di “salute”, affidando gli accertamenti al corpo forestale.
Il crollo non è ritenuto collegato al vento che soffiava stamattina sulla città, ma piuttosto - come detto - potrebbe esse stato dovuto al fatto che la pianta era indebolita dal punteruolo rosso, il coleottero originario dell’Asia sudorientale che mangia il cuore della pianta portandola pianto piano alla morte. Da una prima ricognizione, sembra che alcune larve del punteruolo siano state osservate nel tronco della palma che ha ucciso la donna. La presenza del parassita dunque, che si manifesta all’esterno con un foro di pochi centimetri, trovandosi a un’altezza di circa tre metri non sarebbe stata visibile né da terra né da quegli operai che, pochi giorni fa, avevano provveduto a potare la chioma dell’albero.
Il sindaco di Catania, Enzo Bianco ha espresso «profondo dolore e commozione» per la morte di Patrizia Scaloria. Bianco ha anche disposto un’indagine interna, parallela a quella della magistratura, per accertare eventuali responsabilità. Ha inoltre dato disposizioni al consulente per il Verde, il Annibale Sicurella, perché, chiedendo anche l’aiuto degli esperti di Forestale, università e Orto botanico, si proceda immediatamente a una accurata ricognizione dello stato di salute di tutte le palme presenti sul territorio di Catania, a partire dalle altre piante della piazza Cutelli, per accertare che non vi siano altri attacchi laterali di punteruolo rosso. Le palme di piazza Cutelli erano state messe a dimora circa 10 anni fa durante i lavori di rifacimento della piazza.
[COLOR=darkred][SIZE=4]RIO MARINA – SINKHOLE – BOSI RISPONDE AL SEGRETARIO PD [/SIZE] [/COLOR]
Ho letto sulla stampa una dichiarazione di Alberto Giannoni, Segretario del PD di Rio Marina, sugli sprofondamenti del Piano, nella quale egli afferma che il primo evento del 2008 venne da me sottovalutato. Giannoni, spero sia solo per disinformazione, afferma che il Sindaco non produsse alcun atto dell’accaduto alle autorità competenti. E’ grave che si divulghino informazioni errate anche perché queste confondono il quadro delle tempistiche, sulla gestione dell’evento calamitoso, con tutti i danni che ciò comporta, non tanto alla mia persona, quanto alla soluzione del problema.
Si deve sapere che nel 2008, a fronte del primo sprofondamento, verificatosi nell’alveo del Riale, l’Amministrazione fece eseguire un sopralluogo dal proprio geologo di fiducia che esaminò il caso anche con un sopralluogo eseguito insieme al responsabile del Servizio Difesa del Suolo della Provincia di Livorno, dott. Bartoletti, competente per questo tipo di eventi. Il geologo incaricato inviò subito una relazione, alla Provincia, nella quale indicava la natura del fenomeno carsico e proponeva i provvedimenti necessari a identificarlo con precisione.
La Provincia affidò successivamente il caso al responsabile del Servizio Strade fino al secondo e più grande sprofondamento avvenuto nel 2013. Il problema di oggi è quello di far presto analizzando, non più e non solo i movimenti di superficie, bensì lo stato del sottosuolo. Ciò richiede una spesa ben superiore ai 55 mila euro di cui si parla (150 – 200 mila euro).
Ecco perché le polemiche del Giannoni sono forvianti. Egli dovrebbe più opportunamente occuparsi dei traccheggiamenti degli ultimi tempi che rischiano di procrastinare la soluzione definitiva per scongiurare ulteriori e gravi danni alla vita sociale ed economica di tutto il versante orientale dell’Elba.
FINALMENTE! IO CHE COME TANTI DEVO RAGGIUNGERE SPESSO "L'ITALIA" LEGGO UN ARTICOLO RELETIVO ALL'AEREO CHE DA MARINA DI CAMPO VOLA IN POCO PIU' DI MEZZ'ORA NELLE CITTA' TOSCANE! ERA ORA VISTO CHE NON TOLLERO MOLTO IL MARE QUANDO E' AGITATO! GRAZIE PER AVER POSTATO QUESTO ARTICOLO
Si comunica alla cittadinanza che è online il bando di gara per l’affidamento della gestione del servizio informagiovani/PAAS. ([URL]http://www.comune.portoferraio.li.it/index.php?view=cmsdoc&id=16426&option=com_cmsdoc&Itemid=11&lang=it[/URL]).
Il servizio informagiovani è ritenuta dall’assessorato alle politiche giovanili fondamentale in quanto punto di contatto fra l’amministrazione e il territorio. Deve diventare il bacino di raccolta delle esigenze e delle richieste di tutti i giovani, in quanto servizio fondamentale riguarda la diffusione delle opportunità offerte dalla Regione, informazioni sul servizio civile, progetti per la casa, servizio PAAS il punto internet gratuito, supporto e consulenza per i curriculum , ricerca di posti di lavoro, opportunità all’estero.
Possono partecipare al bando associazioni di volontariato, cooperative sociali o consorzio di cooperative. Le domande dovranno pervenire all’ufficio protocollo del Comune di Portoferraio entro le ore 12.00 del giorno 10 dicembre 2014.
Inoltre il bando avrà la durata di 5 anni invece dei 3 precedenti e si spera che questo possa comportare un’adesione massiccia e quindi maggiori opportunità per le realtà del territorio.
Laura Berti
Assessore Politiche giovanili, comune di Portoferraio
ALL'ATTENZIONE DEL PRESIDENTE ROSSI
l’Art. 32 della Costituzione Italiana sancisce la tutela della salute come ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”. Di fatto, obbliga lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute in termini di generalità e di globalità, atteso che il mantenimento di uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale costituisce un diritto fondamentale per l’uomo.
Nel contempo le “nuove”aziende ASL sono chiamate a garantire i livelli essenziali di assistenza quali definiti dal piano sanitario nazionale nel rispetto dei principi della dignità della persona, del bisogno di salute e dell’equità nell’accesso all’assistenza e così via.
Ciò premesso, l’Asl Livornese ed il Governo Regionale nella persona del suo Presidente sono gli unici responsabili di tutto questo.
[COLOR=red]A MAGGIOR RAGIONE OGGI:
Sarebbe opportuno invece redigere una memoria da sottoporre alle competenti Autorità anche Giudiziarie affinché venga salvaguardato il Diritto alla Salute ed il sacrosanto diritto di vivere degli elbani e dei suoi ospiti. Le riduzioni delle Unità operative e lo smantellamento dei reparti risultano in contrasto con i fondamentali protocolli nella medicina moderna, delle Linee Guida in tema di emergenza-urgenza, che hanno come obiettivo primario la riduzione dei tempi di intervento, al fine di permettere approcci terapeutici che il più delle volte salvano la vita e/o limitano i danni. Tali metodi si rivelano tuttavia inutili se effettuati dopo un certo lasso di tempo. Tempo che probabilmente, verrebbe a mancare con la nuova struttura Sanitaria dedicata all’Isola d’Elba.
In un caso limite di decesso del paziente, si potrebbero ricercare i presupposti per l’omicidio colposo o preterintenzionale da parte di chi ha sottoscritto il Nuovo Progetto . [/COLOR]
I COSIDETTI COMITATI ELBANI PROSALUTE DEVONO SVEGLIARSI E RICHIEDERE AI "VERI" AVVOCATI, CHE TANTO HANNO FATTO PER LA RIAPERTURA DELLA SEZIONE ELBANA DEL TRIBUNALE, LA STESURA DI UN ESPOSTO/DENUNCIA ALLA MAGISTRATURA LIVORNESE CON L'ARGOMENTO DI CUI SOPRA. SOLO CON QUESTO SISTEMA (LEGALE) POSSIAMO OTTENERE UN RISULTATO PER LE NOSTRE RAGIONI DI VITA! ALTRIMENTI SARA' SEMPRE E SOLO ARIA FRITTA
Andamoci piano. Magari ci avessimo quattro milioni di presenze turistiche!
Vabbene battere il cazzotto sul tavolino, ma così ci allargamo troppo...
ENRICO ROSSI VORREBBE PRENDERE IN GIRO ANCHE GLI ELBANI
…..“Adesso però – ha avvertito – è necessaria una svolta che mi sarei risparmiato volentieri. Che altro dovremmo fare, rassegnarci a un lento degrado dei servizi, oppure dovremmo aumentare le tasse, mentre il Governo nazionale ha giustamente provveduto ad abbassarle?...
Il governatore della Toscana Enrico Rossi ha scritto dunque che declassa il nostro ospedale al fine di risparmiare perché non se la sente di aumentare le tasse mentre i governo nazionale ha giustamente provveduto ad abbassarle.
La domanda è spontanea: QUALE TASSE HA DIMINUITO IL GOVERNO CENTRALE??? Personalmente ritengo nessuna dato che lo stesso ministro delle finanze Padoan ha dichiarato che la pressione fiscale nel nostro paese ha raggiunto la soglia del 43,6%.
Ne scaturiscono alcune banali considerazioni:
o il nostro governatore non sa fare i conti e quindi non può governare una regione, o è in malafede e vorrebbe prendere in giro gli elbani (cosa che non gli riesce bene!!!!!) come finora ha fatto con i piombinesi, quindi di nuovo non può fare il governatore; essendo una degno rappresentante del partito democratico se ne deduce che il partito democratico non può più governare la Toscana
[COLOR=darkblue][SIZE=4]La Regione Toscana ha compiuto l'ultimo atto di smantellamento della sanità elbana.
Il Pd ha portato a termine il suo progetto: trasformare l'ospedale elbano è un ospedale di serie C. [/SIZE] [/COLOR]
Questa volta hanno veramente esagerato. Noi elbani tutti, non ci stiamo! Negli ultimi anni, in Toscana, sono stati sperperati milioni di euro in sanità, ed oggi, improvvisamente, si vorrebbe recuperare, tutto o buona parte, anche a discapito degli elbani. Adducendo come motivazione i tagli del governo, vogliono farci digerire dei tagli alla nostra struttura ospedaliera che, di contro, vanno già avanti da un decennio.
Piuttosto perché non si cerca di capire dove sono finiti i quattrocento milioni di euro di Massa? É mai possibile che un direttore generale di un azienda possa disporre di tanto senza che il sistema si accorga di nulla? A che punto sono le verifiche sulle responsabilità? E sempre a proposito di sprechi fatti nell'ultimo decennio, potremmo ricordare anche "il mausoleo" in cemento e vetro realizzato a Careggi , il "Nic". A cosa é servito? Operativamente a niente: un ingresso maestoso e aule da convegno perennemente vuote!
L'elenco potrebbe continuare, ma andiamo al dunque. In provincia di Livorno, come è noto, l'unica struttura posta su un isola è quella elbana ed è impensabile che sia proprio su questa che si continui a calare la scure dei tagli.
Questa è solo una decisione politica; non razionale, né efficiente e/o efficace, né frutto di una buona capacità' organizzativa; in conclusione una scelta lontana da quella buona sanità di cui il Governatore ed il Pd tanto si pavoneggiano esserci in Toscana. Ridurre la struttura sanitaria elbana a struttura di serie C è un danno di incalcolabile gravità, non solo sotto il profilo sociale, ma, com'é ovvio, essendo il nostro un territorio a vocazione turistica, anche sotto il profilo economico e d'immagine.
Noi ci tuteleremo in ogni sede competente perché tale scempio venga fermato, certi che tutti gli elbani, a prescindere dalle diverse sensibilità politiche, si ritroveranno uniti per difendere il proprio ospedale. Un territorio che conta più di quattro milioni di presenze turistiche l'anno, più dell'intera popolazione di Firenze, ridotto ad un pronto soccorso: è una vergogna, soprattutto se si considera che gli slogan regionali sulla sanità dichiarano che curarsi non è un reato, ma un diritto fondamentale di tutti i cittadini italiani e stranieri.
Caro Mauro, leggo il tuo consiglio verso la redazione di voler cestinare i messaggi anonimi.
Sono fortemente contrario. E' proprio questo il valore aggiunto di "Camminando", poter scrivere, avere voce, esprimersi... senza dover obbligatoriamente firmarsi.
Vedi il problema è semmai un altro, come giustamente scrive Faber, sono quei soggetti incapaci di porre in essere una critica che sia tale. Civile, educata, rispettosa e nel merito delle cose.
Ho scritto negli anni decine di osservazioni, spesso negative altre positive, non ne è stata cestinata nessuna, anzi molte volte la redazione ha aggiunto una foto od una vignetta, ad evidenziare e rafforzare il contenuto.
Anzi a me spiace leggere spesso banalità o solo ripicche e cattiverie personali, che niente danno ad un dibattito sereno e costruttivo.
Ho anche qualche volta elogiato tuoi interventi, sempre in anonimo, per non esigere ringraziamenti od altro.
Quindi serve solo, a mio umile parere, un purtroppo oneroso lavoro da parte della redazione nel visionare e cestinare quei messaggi puramente gratuitamente offensivi, quasi sempre anonimi.
Cordialità
Caro Amico la stima è reciproca anche se non la conosco, ma non è reciproca a quanto vedo la conoscenza di questo blog e del resto della stampa on line locale in cui da circa 8 anni mi occupo di tutto lo scibile elbano compresi ovviamente i temi che lei cita...scriva pure in qualsiasi ricerca su questo pregiato blog su google su facebook su twitter su google plus su elbareport su tenews o su wordpress il nome non anonimo MAURO MEONI e si perda pure nei mille e piu articoli scritti da me per sensibilizzare e criticare i tanti deficit elbani e nazionali . Buon viaggio.