Bravo stefano,sono d'accordo anch'io,sarebbe la miglior cosa da fare;autotassarci e mantenere vivo il nostro ospedale che per noi Elbani è indispensabile,che la regione si arrangi,tanto noi per loro siamo considerati come delle scimmie.Bisogna rendersi conto che anche per il turismo necessita un buon ospedale in estate siamo oltre 300.000 tra noi e loro,come si può chiuderlo!!!per poi portare le persone da ricoverare a piombino,ma ci rendiamo conto o no!!!!Comunque io dico che la regione ci invidia,come anche la provincia.qua ancora l'Elba tira,e per loro viviamo troppo bene.ELBA INDIPENDENTE SAREBBE LA MEGLIO COSA PER TUTTI,allora si potrebbe camminare sui lastroni di oro.E questi elbani che vogliono fare politica,e che sono in politica di serie "C"sarebbe meglio che andassero a fare lampate:
Saluti elbano DOC non piovuto.
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Io non conosco tutti i centri storici del mondo , se mi confermi che sono tutti pedonali , te ne sarò grato e tolgo il disturbo . Del resto tu conosci il mondo ed io no. Lotta impari . Buon proseguimento
è vero e hai completamente ragione su tutto ciò che hai riportato nel tuo commento. non sono i turisti che vengono a danneggiare le nostre belle opere d'arte loro vengono solo per ammirare riprendere e fotografare. i danni sono purtroppo ad opera dei nostrani poichè vengono effettuati in tutto il periodo dell anno soprattutto nei mesi invernali dove la noia li mangia e via con gli atti vandalici. se le telecamere risolvono il problema allora investiamo di più su di esse. e poi ancora controlli invernali per le vie per le piazze in generale sono nulli o limitati a poche ore. siamo stufi di vedere statue sacre imbrattate, muri portanti di chiese con scritte che ineggiano l'amore per sempre o opere varie che vengono addirittura deturpate o mutilate! tutto questo è pazzesco. dunque cari ragazzini se non sapete cosa fare inchiudetevi nelle vostre stanze e mettete un timer: chi dura di più vince!
Allora non hai capito, bisogna cambiare mentalità e andare di più a piedi, le gambe ce le hanno fatte apposta. Lasciare la macchina al parcheggio che sicuramente questa meravigliosa giunta farà a breve per liberare i giardinetti e scendere a piedi. In tutto il mondo i centri storici sono pedonali, altro che da noi se non entri con la macchina in un negozio o bar non sei contento.
Almeno Ferrari le targhe le consegna..vista l'insipienza del PD in 10 anni..
Da tempo si leggono sui giornali e si vedono atti vandalici su cose e oggetti che non richiamano nessuna vendetta come cartelli stradali, cartelli nei sentieri, monumenti vari, simboli cristiani come quello all'inizio del sentiero della Madonna del Monte più volte divelto e molti altri ancora sotto gli occhi di tutti. Ora non si possono dare colpe ai turisti o agli stranieri in genere che non sono più all'Elba , isola ed emissioni zero perchè non c'è niente che possa emettere niente, appare evidente che questi criminali idioti di basso profilo sono elbani. Non sono certo quelli che poi al mattino devono andare al lavoro , devono essere certamente una minoranza facilmente individuabile visto poi che i paesi sono piccole comunità dove tutti sanno tutto degli altri . La tolleranza zero e dire ora controlliamo di più mi sembrano sistemi fallimentari , contro questi danni alla proprietà occorre essere severi ed incisivi non sono danni di protesta per il lavoro , per l'ospedale , per altri disservizi che potrebbero essere se non altro capiti ,sono solo espressioni di stupidità di persone che non hanno niente da fare e niente da perdere , poveracci instabili e mentalmente disturbati che vanno presi , gli vanno farti pagare i danni eppoi costretti a lavorare nei servizi cociali pena la galera.
Caro amico , credo che stringi stringi si dica la stessa cosa ! Visto che il mondo va come dici tu , e convieni con me che il centro nel periodo invernale e' deserto, perché ci ostiniamo a tenere il traffico chiuso . La riapertura non servirà a niente , ma a cosa serve tenerlo chiuso ? Mi capita spesso di passarci e vedere il vuoto assoluto ! Da brividi !!! Saluti
[COLOR=darkred][SIZE=4]Danni al Capoliveri Bike Park. Il sindaco Barbetti “Pronti a ripristinare il circuito oggetto di vandalismo. Aumenta la sorveglianza nell’area” [/SIZE] [/COLOR]
Gravi atti vandalici hanno interessato nelle scorse settimane un’area di interesse sportivo, culturale e naturalistico fra i più apprezzati del territorio del Comune di Capoliveri.
Parliamo del Capoliveri Bike Park, oggetto, nel corso dell’estate da poco conclusa, di ripetute azioni di vandalismo attuate da ignoti che hanno comportato danni per migliaia di euro alla segnaletica realizzata dal comune di Capoliveri e di cui l’associazione ASD Capoliveri Bike Park ha curato allestimento e manutenzione .
Gran parte dell’impianto di segnaletica sui percorsi dedicati alla mountain bike sull’ampio circuito capoliverese, è stato gravemente danneggiato costringendo l’Asd Capoliveri Bike Park a denunciare l’accaduto all’amministrazione comunale chiedendole di intervenire per consentire il ripristino dei percorsi tanto praticati da turisti e non.
Quando, poco meno di cinque anni fa, era stata realizzata la nuovissima segnaletica, installata dai volontari dell’associazione, il comune aveva stanziato una somma di 15.000 euro per il Capoliveri Bike Park.
Oggi, a distanza di poco tempo dalla sua realizzazione, si torna a dover operare su questo sito di alto interesse turistico e sportivo con un nuovo ed importante impegno di spesa e per la rimessa in pristino dei percorsi.
“L’associazione – spiega il presidente dell’Asd Capoliveri Bike Park Maurizio Melis – conferma l’impegno di tutti i volontari a ripristinare il circuito e a provvedere alla manutenzione, come sempre abbiamo fatto sul sito. Lo facciamo per il bene della collettività e con questo scopo ci muoveremo sempre, anche se ci auguriamo davvero che atti come questo non abbiano più a ripetersi”
“Sono comportamenti che condanniamo e riteniamo molto gravi – commenta il sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti – Era stato fatto un lavoro bellissimo per incentivare lo sport e il turismo sportivo sul nostro territorio. Impegneremo nuove risorse per ripristinare il circuito, ma facciamo sapere che il comune e l’associazione sono vigili e che abbiamo già messo a punto un sistema di controllo sul sito per impedire che atti del genere possano tornare a ripetersi con danno per tutta la collettività”
Attenzione perché, purtroppo, anche nei giardini delle Ghiaie si cominciano a vedere i danni da punteruolo rosso a carico delle palme secolari.
Spero che almeno qui qualcuno intervenga tempestivamente per evitare che qualche palma cada in testa alle persone e soprattutto ai bambini.
Le palme a Portoferraio ormai presenti da decenni se non da centinaia di anni come per esempio quelle delle Ghiaie adesso stanno morendo una ad una.
Visto che ho le dita sulla tastiera mi sovvengono una serie di domande:
- Chi è il responsabile della morte (annunciata) delle palme presenti sull'area pubblica?
- Tutto questo apporta un danno per la collettività?
- La prevenzione sarebbe costata meno, dell'abbattimento?
- Il Comune cosa farà per salvare le poche palme sopravvissute (per ora)?
- Il Comune prevede di piantumare nuove palme al posto di quelle abbattute?
- Dove verranno reperite le ingenti risorse economiche per piantumare nuove palme?
Il tavolo lo aveva scelto lui. Roba seria, che odora tanto di moderno. “Pagamenti digitali” si chiamava il tema da svolgere scelto dal deputato del Pd Marco Di Stefano nel garage della Leopolda, l’assise renziana divenuta tappa obbligata per quei democratici che ci tengono a rimanere in sella. E chissà come ha presentato la questione della tracciabilità dei denari su quel tavolo, pensando all’inchiesta romana sulla vendita di palazzi all’Ente previdenziale dei medici che – secondo quanto ha rivelato Il Messaggero - lo vede indagato per una presunta tangente da 1,8 milioni di euro. Una cifra niente male, che per gli investigatori sarebbe arrivata dai costruttori romani Pulcini, finiti ai domiciliari per corruzione nell’ambito dell’inchiesta che ha colpito, a fine ottobre, il direttore regionale dell’agenzia del demanio del Lazio.
Secondo il quotidiano romano, la tangente sarebbe servita ad assicurare ai costruttori due contratti d’affitto a sei zeri per conto della “Lazio service”, società controllata della Regione. A raccontare della presunta mazzetta oversize è l’ex moglie del deputato del Pd, Gilda Renzi e Bruno Guagnelli, fratello del suo ex braccio destro, Alfredo: “Mio fratello mi disse, ridendo, che Daniele Pulcini diceva sempre che l’assessore era un ladro, perché aveva preteso un milione e 800mila euro per il buon esito di un affitto o di un acquisto di un palazzo di cui aveva bisogno la Regione Lazio nel 2009”, riporta Il Messaggero. Racconto che sarebbe stato poi confermato dall’ex moglie, ascoltata dagli ufficiali della Guardia di Finanza. Il deputato del Pd, dunque, avrebbe chiesto e ottenuto – secondo quanto trapela – i soldi quando occupava il ruolo di assessore al Demanio della giunta Marrazzo, prima di presentarsi alle elezioni per la Camera. Accusa che l’interessato respinge, spiegando che “quanto mi si attribuisce – si legge in una nota – esula completamente dalle competenze politiche che ho rivestivo nel 2008 e negli anni successivi”.
Al caso si aggiunge un giallo, con una sparizione sospetta. Il testimone chiave Alfredo Guagnelli – che potrebbe confermare il racconto del fratello Bruno – è introvabile dall’8 ottobre del 2009, ovvero sei mesi dopo l’incasso di 300 mila euro che, per la Finanza di Roma, provenivano da una tangente partita dai costruttori Pulcini. A cinque anni dalla scomparsa la Procura ha deciso di firmare una specifica delega d’indagini, affidate alla sezione omicidi della Squadra mobile. Il fratello Bruno – che a sua volta oggi si sarebbe trasferito in Brasile – non ha mai creduto all’allontanamento volontario di Guagnelli. Il giorno della scomparsa l’ex braccio destro del deputato Di Stefano aveva detto agli amici di dover andare in treno a Firenze per un appuntamento, senza aggiungere altri dettagli.
Ma non è tutto. E’ sempre il Messaggero a riportare un’intercettazione del gennaio 2013 in cui il futuro parlamentare, non contento della posizione in lista, spara a zero sul Pd e sulle primarie indette in fretta e furia a ridosso del voto: “Ho fatto le primarie con gli imbrogli, no? Non è che so’ imbrogli finti, imbrogli ripresi, non è tollerabile questa storia… Se imbarcamo tutti, ricominciamo dai fondi del gruppo regionale. Sansone con tutti i filistei, casco io ma cascano pure gli altri”.
Vedi caro elbano isolano, dire che il problema è il traffico chiuso è come guardare il dito anzichè la luna.
Anni fa c'era più socializzazione, la gente scendeva in strada + spesso, il centro storico era abitato da residenti. Ora tutti chiusi in casa a sorbirci ore di minkiate televisive o a chattare su facebook o a giocare al pc. Scendevi in calata e trovavi gruppi di ragazzi che la affollavano, in piazza tra bar roma e edicole c'erano sempre capannelli di persone a chiacchera. Ora scendi e c'è il coprifuoco, non scende + nessuno, una pena infinita.
Poi il sabato, miracolo, tutti fuori a riempire la piazza pedonale, musica nei bar, bimbi che giocano, mamme che chiaccherano, ecc. Ma il resto della settimana tutta questa gente dov'era? Basterebbe che 1/3 di loro uscisse di casa e avremmo fatto un bel passo avanti. Dirai, a far che esce di casa? Ad appropriarsi della città, a SOCIALIZZARE. Vedrai che poi ripartirebbe il centro. Gente porta gente.
P.S. ma te, se ti aprono il traffico in centro, scenderesti invece di stare a casa a spippolare?
SANITA'
Seguo questo blog e ringrazio Prianti per aver pubblicato miei interventi.
In questi giorni da Leonardo è stato chiamato in ballo il mio nome su una vicenda da me vissuta e pagata non solo economicamente ma anche moralmente,con sofferenza.
Sento la necessità di affermare che quanto sostiene Leonardo e cioè un ricorso alla magistratura competente per impugnare decisioni prese sul servizio sanitario pubblico all'isola d'Elba ritenute lesive del diritto ad essere curati, costituzionalmente garantito, può essere utile.
E' una via che va percorsa e che poteva sicuramente essere perseguita già nel passato ,associata alle manifestazioni di piazza.
Aggiungo che se una via giudiziale è intrapresa sul piano nazionale essa deve associarsi anche ad un ricorso al livello internazionale e cioè alla CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI per violazione della carta europea dei diritti umani.
Marcello Camici
Ma quanta gente a passeggiare in centro storico! Bambini che corrono e giocano in piazza, coppiette a passeggio, i nonni sulle panchine, gruppi di ragazzi a chiacchiera , i negozi aperti . Bene fa questa amministrazione a tenere duro e non riaprire il traffico . Del resto anche a Firenze , Siena , Roma , milano , Parigi hanno pedonalizzato il centro e noi che siamo da meno ???? Ma va ........
Perche noi elbani non facciamo una cosa?? non paghiamo piu tutti assieme , le tasse alla regione toscana, e versiamo gli stessi soldi in un conto pubblico intestato all'ospedale di Potoferraio, e con le tasse che ci mangiano in regione con sprechi vari.... ci automanteniamo il nostro ospedale... e che la regione... si arrangi.... come tocca fare a noi.... :angry:
[COLOR=darkred][SIZE=4]SARANNO DUE PESI E DUE MISURE? [/SIZE] [/COLOR]
Leggo in questi giorni numerose segnalazioni con foto di Phoenix Caneriensis (Palma) con presenza di Rhynchorus ferrugineus (puntarolo rosso), presenti sul territorio del Comune di Portoferraio.
Abito in un condominio e in data 7/11/2013 il Corpo Forestale dello Stato accertò la presenza in un area condominiale di una palma infestata dal puntarolo rosso, con tempestività allarmante la Regione Toscana con verbale del 8/11/2013 invitata il Comune di Portoferraio all'abbattimento della palma in questione nell'arco DI UNA SETTIMANA!
Il Comune di Portoferraio, con Ordinanza n° 2 del 13/11/2013,(quindi appena 5 gg dopo)
ordinava al condominio, nella persona dell'Amministratore di provvedere entro 7 giorni dalla notifica l'ordinanza all'abbattimento della palma in questione.
Nemmeno fosse la peste bubbonica!
Ovviamente fu effettuato l'abbattimento con relativo accollo della spesa ai condomi di € 2.000,00 + iva. nei termini stabiliti.
Quello che mi sorprende è che le Istituzioni quando vogliono esser efficienti e solerti, intervengono, meglio se poi a pagare sono sempre i soliti cittadini.
Per questo motivo, adesso voglio vedere se alle denunce dettagliate e circostanziate di diverse palme infettate sul territorio, seguiranno tempestivi abbattimenti, o se assisterò a due pesi e misure.
cordialmente
lettera firmata
Domanda: dove sono oggi quelli che contestavano Barbetti quando alla manifestazione sulla Sanità accusava la Regione Toscana?
Qui di seguito un articolo di due anni fa.
BARBETTI: LA CRISI DELLA SANITÀ ELBANA HA ANTICHE RADICI
Scritto da Ruggero Barbetti
Giovedì, 08 Novembre 2012 18:47
Ho ricoperto la carica di Sindaco dal 1990 al 2004 e dal 2009 ad oggi. In questo lungo periodo ho praticamente partecipato a tutte le riunioni che hanno interessato la sanità.
Il declino del nostro ospedale iniziò più di quindici anni fa, quando la nostra Usl 26 venne di fatto accorpata a quella di Piombino con l’obiettivo di utilizzare i fondi speciali della zona insulare (Elba) per coprire la voragine dei debiti dell’ospedale di Piombino dove, tra l’altro, erano state fatte centinaia di assunzioni clientelari in esubero rispetto ai normali standard. Erano i tempi in cui sull’Elba e la Val di Cornia imperavano i Benesperi e i Mussi. Al governo c’era Prodi, per cui qui da noi, tutte le istituzioni sovracomunali erano in mano alla sinistra. E’ allora che ci imposero l’accorpamento sanitario a Piombino, è allora che ci imposero la perimetrazione illogica del Parco ed è ancora allora ci imposero anche il nome del primo Presidente del Parco. Insieme agli altri sindaci che si sono succeduti nel tempo, tante battaglie abbiamo fatto a difesa della gente dell’Elba: un pò le abbiamo perse ma tante le abbiamo vinte.
Da due anni e mezzo stiamo combattendo tutti insieme contro un nuovo smantellamento del nostro Ospedale. E’ una lotta impari contro l’Azienda sanitaria di Livorno e il suo direttore, contro la Provincia di Livorno e il sistema degli ospedali (Piombino, Cecina e Livorno) e i relativi bacini elettorali, e soprattutto contro la Regione. Una Regione da sempre matrigna con l’Elba che elettoralmente con i suoi 30.000 abitanti vale meno di zero. Peria, Alessi, il PCI fino al PD di oggi, e comunque tutti coloro di sinistra che dalla loro istituzione hanno amministrato la Regione e la Provincia non possono oggi fare le verginelle e non ricordarsi che loro sono gli artefici e i colpevoli dell’attuale situazione della sanità elbana. Io colpe non ne ho e neanche penso di averne, ma se qualcuno si sente politicamente in colpa fa bene anche a dare le dimissioni. A patto che però siano reali. Che fra venti giorni non mi si venga a dire che le dimissioni vengono ritirate per eventuali nuove promesse da marinaio della Regione. Tutti sappiamo che in venti giorni la Regione può solo promettere così come promette da almeno venti lunghi anni. Se le dimissioni verranno ritirate vorrà dire che qualcuno ha scherzato, ma di sicuro ci rimette la faccia. Se invece verranno mantenute, allora vorrà dire che si stà fuggendo dal ruolo che i cittadini avevano dato a chi li avrebbe dovuti amministrare. In tutti e due i casi non c’è da fare una gran bella figura. A meno che i motivi dell’abbandono non siano altri e qui il futuro ci sarà di aiuto perché non ritengo Peria così ingenuo da non aver prima capito che cosa sarebbe accaduto.
Riguardo ai miei altri colleghi sul tetto dell’Ospedale, sono sì solidale con loro, ma sono anche abbastanza vecchio per sapere che la mia presenza non avrebbe certo fatto intenerire né la Regione e neanche il direttore dell’Asl. Del resto se bastassero le dimissioni di un Sindaco oppure salire sul tetto di un ospedale per far cambiare le politiche sanitarie di una Regione, o non vale niente la Regione o non valgono niente le sue idee.
Dobbiamo invece continuare a combattere sempre e comunque nei tavoli istituzionali affinché venga riconosciuta la nostra insularità, questo è il punto importante che però a Firenze non vogliono sentire. E pensare che la Toscana ha una sola isola con un ospedale. Incredibile.
Ruggero Barbetti
OGGI (giustamente) tutti contro Rossi e la Regione rossa .
Vorrei ricordare a TUTTI che le ultime 2 volte che è approdato sullo scoglio il governatore Rossi (alla sede della Misericordia e alla Festa alle ghiaie) è stato accolto con "il tappeto rosso"...dopochè aveva ignorato per anni gli Elbani, i comitati prosanità, i cittadini, che attraverso e-mail, comunicati stampa, post su FB, lo invitavano ad un confronto riguardo il problema della sanità elbana.
Quindi anche uno sprovveduto avrebbe capito che popolo di FESSI che siamo e ieri, in regione, non hanno fatto altro che perseverare e ci hanno dato un segnale chiaro: siamo un popolo da riserva indiana...bene che ci sta!!!!
Purtroppo non saremo più in grado di garantire l'assistenza sanitaria neanche ai nostri figli e nipoti...COMPLIMENTI e GRAZIE a tutti quelli che potevano battere i pugni e non l'hanno fatto!
Non ho competenza in materia di giurisprudenza ma credo che qualcosa si possa fare...con dei buoni avvocati e CON L'INTERVENTO diretto di TUTTI i sindaci..anche quelli che mirano a sedersi su una poltrona alla Regione!!!!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]UN FIUME DI PAROLE E PROMESSE MAI MANTENUTE [/SIZE] [/COLOR]
Pensavo di non dover più intervenire sulla Sanità elbana, sui servizi del nostro Ospedale. Pensavo di avere detto tanto, forse troppo, di essere stato anche provocatorio affermando che gli accordi fatti e, troppo facilmente sottoscritti, non sarebbero serviti a nulla, che erano contenitori vuoti, che era inutile, dispersivo e infantile, continuare e evocarli e a richiederne il rispetto.
Sono arrivato, ultima spes, perfino a chiedere una Sanità Privata e Convenzionata, come altrove, sollevando clamore anche in coloro che sull’argomento si sono spesi e si stanno spendendo. Ho scritto più volte che l’opera demolitrice dei servizi Ospedalieri, non si sarebbe arrestata e che il Progetto Sanitario Regionale sarebbe continuato fino al completamento dello stesso. Tutto ciò per intima soddisfazione e non perché pensassi di influenzare lo svolgersi dei fatti. Perché è così, la storia insegna che i progetti, anche quelli disdicevoli, si realizzano quando si ha il potere e quando: “io so’ io e tu sei niente”. Ci siamo perduti in bei discorsi fino alla farsa delle dimissioni del Sindaco. Ora basta!.
Non siamo stati, invece, capaci di farci ascoltare, non abbiamo capito che la nostra flebile voce non è mai arrivata autorevolmente oltre il canale. Abbiamo, al contrario, ampiamente dimostrato la vera nostra tendenziale cultura, che è quella della sudditanza, che ora ci presenta il conto, e non sarà l’ultimo. Ospedale di prossimità, privo di servizi essenziali, ma vicino a Piombino, tanto generosamente ci offrono.
Perciò penso sia il momento di dimostrare di essere vivi. Emerga, attraverso l’impegno diretto di tutti i Sindaci, la nostra dignità Territoriale, emerga la decisa volontà e il Diritto di appropriarsi di ciò che la Costituzione ci garantisce. Dobbiamo esigere, con le plausibili eccezioni, essere curati a casa nostra. Così come cessi la Sanità legata ai numeri, ai protocolli penalizzanti con i quali si giustificano la mancanza dei Servizi che devono essere ripristinati e aumentati. Si rifiuti, quindi decisamente, la Sanità opinabile dei Bilanci in passivo per centinaia di milioni, degli sprechi a danno degli utenti, degli Ospedali nuovi a pochi chilometri da eccellenti Policlinici, quando a noi viene a mancare da anni anche l’ascensore.
Sergio Bicecci 6/11/2014