Per il professore di latino o presunto tale e seguaci…
Così il Contini, confondendo vari interlocutori facendone un unico simulacro con il quale innescar singolar tenzone, inizia una delle sue esternazioni…
Ma la cosa sorprendente è la sua discesa in campo per “mettere i puntini sulle i” …ci parla infatti del significato di prosopopea, dilungandosi sull’etimologia della parola e su come essa possa essere utilizzata in alcuni contesti:
Da messaggio 69482
“…La prosopopea (προσωποποιία, lett. 'personificazione', dal greco antico prósopon, faccia, persona, e poiéin, fare, agire ) è una figura retorica che si ha quando si fanno parlare oggetti inanimati o animali, come se fossero persone. È una prosopopea anche il discorso di un defunto.
Sicuramente saprà che nel mondo greco la più celebre prosopopea fu nel Critone cosi come un esempio di prosopopea si ha nelle "Catilinarie" di Cicerone in cui egli immagina che la Patria sdegnata rimproveri Catilina colpevole di aver organizzato una congiura contro di essa.
Anche nella Bibbia troviamo un esempio di prosopopea quando nei libri sapienziali la Sapienza Divina viene personificata e rivolge la parola al popolo e al lettore:
« La sapienza fa il proprio elogio, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria: "Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo e come nube ho ricoperto la terra. » (Siracide 24,1-3)…”
Tutta questa dotta esposizione viene a noi concessa senza citare le fonti di provenienza, mentre chiunque di voi voglia andare su Wikipedia a cercare il significato della parola leggerà:
“La prosopopea (προσωποποιία, lett. 'personificazione', dal greco antico prósopon, faccia, persona, e poiéin, fare, agire ) è una figura retorica che si ha quando si fanno parlare oggetti inanimati o animali, come se fossero persone. È una prosopopea anche il discorso di un defunto. Nel mondo greco la più celebre prosopopea fu nel Critone di Platone quando le Leggi di Atene parlano a Socrate e pretendono che ad esse sia dovuta obbedienza anche quando sono sfavorevoli. Un esempio di prosopopea si ha nelle "Catilinarie" di Cicerone in cui egli immagina che la Patria sdegnata rimproveri Catilina, reo di aver organizzato una congiura contro di essa. Altro celebre esempio di prosopopea si ha nella Bibbia quando nei libri sapienziali la Sapienza Divina viene personificata e rivolge la parola al popolo e al lettore: « La sapienza fa il proprio elogio, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria: "Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo e come nube ho ricoperto la terra. » (Siracide 24,1-3)”
Marco, ma che bisogno c’era di rispondere ad una provocazione spiattellando pari pari la definizione di Wikipedia? La focalizzazione andava peraltro fatta altrove, non sul significato della parola…si guarda il dito, ancora una volta, oppure…oppure ogni occasione è buone per ergersi sul piedistallo? Magari facendo passare per proprie conoscenze on line alla portata di tutti?
Buongiorno a tutti
Rhino
113273 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1737-1801/1814-1860) LAVORI PUBBLICI ALL’ELBA. COSTRUZIONE DI CIMITERI. [/SIZE] [/COLOR]
(PRIMA PARTE)
Nel 1804 l’editto napoloeni co di Saint-Cloud,impone la sepoltura dei cadaveri fuori dei centri abitati in cimiteri suburbani.
L’Elba in quel periodo era parte integrante della Francia: era territorio francese.
L’editto napoleonico non trova applicazione sull’isola neppure quando Napoleone Bonaparte fu sovrano dell’Elba.
Ho già parlato della vicenda della nascita del Camposanto di Portoferraio avvenuta ad opera della sua Magistratura Comunitativa nel restaurato governo granducale.
Fu un’opera pubblica che si rese indispensabile per la mancanza di cimitero.
Per rendersi conto di come stavano i fatti sulla sepoltura dei cadaveri è importante conoscere quanto scrive Giuseppe Ninci nell’ottobre del 1815 pochi mesi dopo la fuga di Napoleone dall’Elba.
E’una lettera manoscritta dal Ninci in veste di Presidente dell’Uffizio dell’Opera del Duomo di Portoferraio e indirizzata al Commissario Straordinario per l’Elba e Piombino,conte Agostino Fantoni.E’ una lettera che descrive molto bene la situazione della sepoltura dei cadaveri in Portoferraio la quale avveniva in aperta campagna presso l’oratorio di S.Rocco e il fatto “diede luogo ai cani e ad altre bestie,con sommo dispiacere dè cittadini, di dissotterrare e lacerarne i cadaveri”
“Portoferraio 28 ottobre 1815
Il Presidente dell’Uffizio dell’Opera
All’Ill.mo Sig
Conte A. Fantoni Commissario Straordinario per S.A.I. e R. nell’isola d’Elba e Piombino
La piazza di Portoferraio sotto il pacifico governo dell’immortal Leopoldo,ottenne di erigere un Campo Santo fuori delle mura principali,entro peraltro l’avamposto del forte del Ponticello.Gli assedi sostenuti nell’ultime disgraziate vicende d’Europa ,diedero luogo ad abbattere le mura di quel luogo sacro e a proibirvi l’inumazione dè fedeli.Questi vennero perciò inumati presso l’Oratorio rurale di S.Rocco ma all’aperta campagna;ciocchè diede luogo ai cani e ad altre bestie ,con sommo dispiacere dè cittadini, di dissotterrare e lacerarne i cadaveri.
La Comune non però dimenticarsi di acquistare un Locale ad hoc fuori delle mura e fu precisamente un pezzo di terreno presso il semidiruto e profanato oratorio della S.ma Annunziata.Ma neppure forma fin qui si è data al quel Luogo di Campo Santo né vi si è eretto alcun muro a ciò conveniente.
E’ in questa fausta desideratissima circostanza della felice riunione dell’isola d’Elba alla bella Toscana e degli antichi figli all’amoroso padre l’Augusto il pio sovrano Ferdinando II che i doveri della mia carica solennemente m’impegnano di esporre a Lei Ill.mo Signore,ciocchè sopra e le mie deboli riflessioni che appresso pregandola di avere la bontà di umiliarle al trono del nostro adorato Monarca,affinchè la di lui innata pietà,sia a dar quella mano di cui l’Opera ,priva d’ogni fondo abbisogna per sottrarsi al pie col debito di lire mille contratto nei necessarissimi risarcimenti fatti nella chiesa parrocchiale il 1813 di riaprirsi al divino culto e possa avere finalmente un luogo di benedizione e difesa dalla voracità delle bestie per darvi conveniente sepoltura ai fedeli.
=Circondandosi di una semplice muraglia….
Umilissimo e devotissimo servitore
G. Ninci. Presidente”
(Corrispondenza con ufficio fossi di Pisa dal 1815 al 1818.C60.Carta 106.ASCP)
Anche sul versante di Marciana,all’Elba,le cose non stavano bene per quanto riguarda la sepoltura dei cadaveri.
E’ quanto si apprende dal documento del Potestà di Marciana inviato al conte Strasoldo,governatore militare e civile d’ Elba nel giugno del 1816.
“Eccellenza
Con mio settimanale rapporto diretto a codesto Sig.re Auditor Vicario (Giudice ndscr.) del dì 29 Marzo passato,mi feci un dovere di parteciparli il gravissimo inconveniente del tutto contrario alli antichissimi savissimi toscani Regolamenti tuttora vigenti ritrovato in questa mia Civile Giurisdizione ed in specie in questo luogo di Marciana di tumularsi i Cadaveri umani nella istessa pubblica chiesa Arcipretale situata quasi in centro del Paese per trenta giornate ,non solo non si resiste dentro dall’estremo fetore ma si sparge questo per il Paese tutto pure rendendo così con le sue proprie esalazioni l’aria respirabile mefitica ed insalubre a danno dei suoi abitanti con più commettersi l’altro di tenersi gli stessi Cadaveri qualche giorno prima della loro tumulazione esposti pubblicamente nella detta chiesa affato scoperti e vestiti alla naturale,come in vita,in tempo pure dell’esercizio della Sacre Funzioni e della Celebrazione delle Messe festive che portano il necessario intervento del popolo.
Questi due notevolissimi inconvenienti si sanno provenire da mancanza di Cimiteri e Stanze mortuarie…
Marciana 16 giugno 1816
Umilissimo,Devotissmo Servitore
Avvocato Leopoldo Casciani Potestà”
(Affari Generali del Governatore militare civile dell’Elba anno 1816.Filza n. 5.Carta 251.ASCP )
Il Potestà è un funzionario dell’amministrazione della giustizia che il Granducato di Toscana Asburgo-Lorena aveva introdotto accanto all’Auditor Vicario (giudice).All’Elba le potesterie erano due con sede una a Longone e l’altra Marciana: in ciascuna delle due potesterie il Potestà aveva solo la giurisdizione civile.
Marcello Camici
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio
Buonasera cari Piaggesi, concordo pienamente con tutti voi CHE Rio Marina è nell'abbandono e nel degrado più totale. Un sindaco fantasma e incompetente sul ramo amministrativo..... Tanto che i sindaci degli altri comuni gli fanno la risatina e se ne stanno alla larga, e fanno di molto bene! Un sindaco che l'onestà e l'umiltà sono un optional; quattro ragazzi che non sanno come muoversi.... Una minoranza con mani legate perché le opposizioni devono essere fatte su cose serie e no su quattro favate... Ma il Galli sulle cose che deve scappa... E allora?
Caro Galli fammi il regalo di natale prendi la decisione te e la tua squadra di ritirarvi, non fate brutta figura anzi.. Ma per fare ciò servono gli addobbi natalizi..
Ora io vi chiedo paesani visto che c'è questo mal contento in paese e visto che il galli e Company non si schiodano che possiamo fare noi se non a sfogarsi in un blog. Facciamo una petizione.
Grazie
W Ruggiero
Per il Sindaco Ferrari e funzionari del Comune..
ma chi cavolo ha deciso di tagliare le palme !!!!!!!! È' un incosciente...
Si fa prevenzione , non si tagliano !!!!!!!!!!!!
Fermatevi, state facendo dei danni inestimabili....
Ma fategli i trattamenti , sopratutto a quelle sane,
Volevo rispondere al messaggio n 69552. un cittadino non ha il diritto di buttare rsu o altri rifiuti fuori dai suoi contenitori perché paga la tari come dice lei, quindi il consigliere Fornino invece di prendere x gli orecchi chi pulisce dovrebbe iniziare a fare le multe ai cittadini incivili e maleducati come fanno in tanti paesi
vorrei dire a quel geologo che pochi giorni fa si faceva grande per la situazione stradale a rio marina te lo dico io il problema per 200 anni ci so passati anche i cararmati su quella strada ma io te lo dico papale papale da quando hanno fatto la coop hanno deviato il corso dell acqua ma visto che sono i vostri compagni non si possono toccare
O perché tutto sto astio co l'amici Riesi, del resto miga tutti posseno doventà ricchi co li bungheli e lappaltamenti e perde quelle che ereno le tradizzioni del paese e le virtù de la gente che doventa un pò ricca? Io vi devo di la verità, quando mi rèco a Rio mi sento a la mi casa proprio perché un anno perso il loro modo di fà e il comportamento di una comunità che unnà perso le loro tradizzioni, percui continuate a fà le vostre tombolate e le sagre paesane e sbattitevi li CO.....I de li commenti che qui scriveno. Un saluto da uno che non ha conosciuto le fatiche ma solo ascoltando da chi invece le ha condivise con molti amici minatori di Rio.
[COLOR=darkred][SIZE=4]IL SINDACO MARIO FERRARI AVVISA TUTTA LA POPOLAZIONE CHE DOMANI SABATO 06 DICEMBRE TUTTE LE SCUOLE DEL COMUNE DI PORTOFERRAIO RIMARRANNO CHIUSE [/SIZE] [/COLOR]
Per tutti i Riesi, Piaggesi e affini. I fatti vi condannano ad essere un paese isolato non tanto perche' vi franano le strade ma perché' non avete argomenti per uscire dal guano. Avete un sindaco fantasma , dileggiato dai suo colleghi elbani, non avete spiagge degne tale nome non avete strutture recettive all'altezza, non avete negozi ne attività se non per beare i vostri gozzi e il vostro ventre, non avete attrazioni culturali , non avete parcheggi, i pochi sono insediati per altre cose, passate gli inverni a fate tombole e sagre paesane che replicate d'estate pensando che questo sia fare turismo.
Ovvio che siete ultimi , ovvio che Rio Elba vi abbia mollato, ovvio che apologeti vi faccia la pappa in capo.
Trovatemi 3 buoni motivi per cui si debba stare li da voi , ma voi si sa non volete nessuno e vi dire isolato.
Che a Rio siate duri si sapeva ma adesso esagerate
Scusi sa, ma lei cosa vuol dire allora visto che esclude che i piaggesi possano essere svegliati perché quasi estinti? Sta consigliando di darmi da fare personalmente per riportare il popolo piaggese DOC a dei numeri più significativi? Madonna mia come sono chiaccherone le piaggesi!
Piaggese Banale da tre generazioni
x camperista incazz@@to
e in risposta al messaggio 69517,
mi dispiace confermare che le due aree di sosta segnalate sono chiuse.
Quella di PortoAzzurro ha lo scarico non agibile perchè non delimitato ed impedito da auto in sosta,mentre la colonnina dell'acqua è chiusa in inverno.
Quella del Cavo è stagionale e quindi chiusa.
All'Elba purtroppo, esclusi i campeggi che sono aperti solo d'estate, per tutti i restanti mesi dell'anno ai camperisti e' impossibile trovare un'area di sosta pubblica per le operazioni di scarico e carico acqua.
Gattino di appena due mesi bianco e rosso meraviglioso cerca casa insieme al fratellino bianco e grigio.. Sono molto attaccati l'uno all'altro, sarebbe un miracolo un'adozione di coppia, ma se nn fosse possibile si affidano anche separati per ottima adozione. Sono stati salvati da un brutto raffreddore che forse non gli avrebbe lasciato scampo.
Adesso sono guariti, belli, hanno acquistato più fiducia nell'uomo ed hanno bisogno di una famiglia tutta per loro. Sono molto sensibili e per questo speriamo tanto di non doverli rimettere in colonia, soprattutto ora che sono abituati al calduccio di una casa e alle coccole già da tre settimane! 🙂 se interessati chiamate Simona al numero 3292279296 oppure Rita 3495634330
Credendo farVi cosa gradita qui di seguito riportiamo gli orari del bus navetta in partenza da Piazza del Cavatore per raggiungere la Madonna delle Grazie in occasione delle festività dell'Immacolata (8 dicembre) e Santa Lucia (13 dicembre).
[COLOR=darkblue][SIZE=3]Capoliveri - Orari bus navetta [/SIZE] [/COLOR]
Lunedì 8 dicembre 2014
Partenza da piazza del Cavatore:
ore 09,15, ore 10,45, ore 14.45
Partenza dalla Madonna delle Grazie:
ore 10,30, ore 12,10, ore 15.45, ore 17,00
Da martedì 9 dicembre a venerdì 12 dicembre 2014
Partenza da piazza del Cavatore ore 09.15
Partenza dalla Madonna delle Grazie ore 10,30
Sabato 13 dicembre Santa Lucia
Partenze da piazza del Cavatore ore 09.15, ore 14.15, ore 16,00
Partenze dalla Madonna delle Grazie ore 10.30, ore 15.45, ore 17,00
Domenica 14 dicembre 2014
Partenza da piazza del Cavatore ore 09.15
Partenza dalla Madonna delle Grazie ore 10.30
Ufficio Stampa
Comune di Capoliveri
Ma andare a prendere per "l'orecchi" chi viene pagato per pulire il paese e non lo fa? Cosa le paghiamo a fare tasi tari imu ecc? E sono sicuro che ci hai rimesso anche la benzina
Vorrei dire al signor banalità che il problema non è come si risvegliano i piaggesi, il problema è: dove è finita Rio Marina,dove sono finiti i riesi,popolo intelligente, spiritoso, tenace? Non esistono più, purtroppo, per cui invece di dire sciocchezze, signor banalità, cominci a fare qualche cosa anche lei, oppure non può farlo perchè anche lei è un amico degli amici? Un saluto sincero a tutta la redazione.
Rispondo a Sveglia di Rio
Scusa ti faccio, una sola domanda:
Prima di queste critiche, a parer mio costruttive, al fine di far capire ai riesi che se non si danno una mossa il paese sprofonda, piu di quanto non lo sia gia. Cosa hanno fatto a Rio Marina? Ma certo, la risposta la so gia, purtroppo! Hanno lasciato che il paese avesse il primato di fanalino di coda di tutta l'elba. Smentisci con i fatti se non e' vero!
Professionisti, coltivatori, impresari, amministratori e la cittadinanza in genere potranno confrontarsi ed aggiornarsi sul nuovo Piano di Indirizzo Territoriale con valenza paesaggistica recentemente adottato dal Consiglio Regionale della Toscana.
L’occasione è offerta dal Lions Club Isola d’Elba e dal Rotary Club Isola d’Elba che, con la collaborazione del Comune di Portoferraio, organizzano per sabato 6 dicembre 2014, con inizio alle 15.30, una conferenza dibattito su quest’argomento di vitale importanza per il futuro assetto territoriale dell’Isola.
L’evento, che si terrà a Portoferraio nell’auditorium del Centro Congressi De Laugier con la moderazione dell’avv. Alessandro Massarelli, avrà come relatori:
Prof. Franco Cambi: Docente di Archeologia dei Paesaggi;
Geom. Claudio Belcari: responsabile Sportello Unico Edilizia e S.u.a.p. del Comune di Collesalvetti;
Avv. Fabio D’Amato: delegato Ordine Avvocati di Roma OUA e titolare Studio Legale Farnesina;
Prof. Arch. Carlo Cesari: urbanista e consulente U.N.E.S.C.O.;
Geom. Michele Mariottini: membro Comitato Regionale Geometri.
L’incontro è aperto al pubblico; la cittadinanza è invitata a partecipare.
Lo sconto del 20 per cento non è legato ad una data precisa, ma può essere utilizzato in qualsiasi data del periodo successivo all' arrivo all' Elba o alla partenza dall' Isola.
Onorato sa come fare comunicazione.
Per il resto sono solo prese in giro.
Nessuno utilizzerà lo sconto sul ritorno perchè giustamente i proprietari di seconde case ci risiedono per periodi lunghi e di solito non direttamente pianificabili.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]LA ZECCA E IL FRIGIDAIRE: OGNI RIFERIMENTO È PURAMENTE CASUALE [/SIZE] [/COLOR]
C’era una volta e forse c’è ancora, in un’isola bellissima, un delizioso paese di collina, la cui popolazione, tranquilla e operosa, godeva del profumo dei castagni e dell’ anfiteatro montano che sembrava abbracciarla. Un bel giorno, mentre in periferia si liberava una cantina dagli ingombri, spuntò una specie di tunnel, che prima si inoltrava diritto scendendo nelle viscere della roccia e poi girava a destra e a sinistra formando due stanze. Qualcuno disse che era la zecca di un antico Principe e qualcun altro contestò quell’ipotesi perché sembrava poco logico spendere anima, corpo (e soprattutto tanti quattrini) in un immane lavoro di scavo per una semplice zecca. Successe un parapiglia. Si scontrarono studiosi e pseudostudiosi, agrimensori e saltimbanchi, precettori e strilloni, ognuno sentenziando su granito e sasso morto, su zecche e monete, su ipogei e antichità.
Per fortuna ora la pace sembra tornata nel borgo. Lo si deve all’analisi del fondamentale testo tardo-medievale “ De frigidariis temporis acti” (traduzione: “I frigoriferi del tempo passato”). Da lì è emerso, senza ombra di dubbio, che il composito vano sotterraneo, appellato da più parti anche pertugio per equini, spelonca, grotta per suini, antro, ricovero per ovicaprini, buco nero (nel senso di buio), era nientepopodimeno che un’enorme cella frigorifera da cinquantamila litri a corredo del soprastante castello. Dove, a conti fatti, vivevano milioni di persone. E’ noto che in quell’epoca l’isola era soffocata da estati sahariane e il Principe non badò a spese per gustarsi un bel sorbetto al gelsomino e per godere di impacchi gelidi sui testicoli infiammati. Neve e ghiaccio, indispensabili, erano di facile reperimento perché imbiancavano la montagna per tredici mesi all’anno fino a quote collinari.
Così è, se vi pare, e se non vi pare è lo stesso così.
Ogni riferimento a fatti, cose, persone, animali (capre e asini compresi) è puramente casuale.
Michelangelo Zecchini