Autostrada Tirrenica, «Enrico Rossi sembra un pugile suonato che prende schiaffi da tutte le parti» 11 febbraio 2015 -
GROSSETO – «L’incontro di ieri sull’autostrada Tirrenica, tra Lupi, Nencini e Castellucci, delegato di Sat, è stato l’ennesimo rinvio, l’ennesimo flop» A parlare è Marco Sabatini, coordinatore maremmano di Sel. «All’incontro – prosegue Sabatini – non era presente il governatore della Toscana Enrico Rossi. Proprio lui che, rivolgendosi agli amministratori locali, afferma che su questo tema il loro volere non conta nulla, dovrebbe riflettere su quanto conti lui stesso. A me sembra un pugile suonato, che continua a prendere schiaffi da tutte le parti. Forse per questo è particolarmente nervoso».
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[COLOR=darkred][SIZE=3]Domenica 15 Febbraio tradizionale Festa di Carnevale a San Piero, maschere e divertimento per tutti dalle ore 15.00 in P.zza Garibaldi [/SIZE] [/COLOR]
Caro Amico, purtroppo il solo parlarne pare lesa maestà.
Si sollevano polveroni, si entra nel personale, si ironizza (sempre faccia ridere) chi si affaccia e tenta una azione.
Così quando qualche riese ha letto "imprenditore" temeva fossi un emissario delle De Beers o della Rio Tinto, multinazionali interessate alle miniere, sia in Sudafrica che in Siberia.
Ma di diamanti.
Come Elbano amo interessarmi di tutti i nostri problemi, vicissitudini, attività o risorse, convinto che la nostra sia una monoeconomia e siamo tutti indissolubilmente collegati.
Anche del Parco Minerario ho letto tutto quanto ho potuto, fin dalla sua nascita nel 1991, compreso ogni delibera, compreso i bilanci, di cui pur piccolo imprenditore ho competenza, riesco ad interpretarli e molto altro.
L'Elba è un unico soggetto proiettato all'esterno, ogni risorsa, dal Parco alla ultima spiaggia sperduta è importante e compone il nostro patrimonio, impone alla nostra cultura averne attenzione e farne un uso consono.
Ho la convinzione, forse ereditata dal mio lavoro, che solo una grande iniziativa privata possa produrre veramente dei risultati, la trovo maggiormente stimolante di carrozzoni pubblici destinati come ogni giorno leggiamo dai media, un punto di vista non assoluto, opinabile o meno.
Spero magari in collaborazione con le istituzioni si trovino le logiche, anche finanziarie e di investimento per dargli gambe.
Bene ricordare che Rio non è il solo polo minerario elbano, altre iniziative pur meritorie di plauso non hanno ad oggi prodotto risultati eclatanti, mentre le attese per interventi di messa in sicurezza e bonifica si dilungano da decenni e con la attuale situazione economica pubblica, che ci toglie perfino la sanità, la vedo dura.
Speriamo queste nostre libertà del solo parlarne e scrivere non suscitino ancora irritabilità e non distolgano dal merito, il Parco Minerario.
Imprenditore (Mezza Paiola s'intende!!!)
Per ASA e Comune di Campo nell'Elba
E' solo tutta la settimana, oggi è venerdì, che c'e' una perdita d'acqua in via del lecceto, che riempie bene le buche sul ponte del fosso degli alzi, lunedì mattina presto il ponte era ghiacciato con la temperatura di -1° .
Va bè che è una zona dimenticata del Comune e dell'Elba, ma quando c'e' da incassare soldi non si dimenticano mai di noi ....
Approvo in pieno la tua replica a questo signor "Dotto" che con questo pseudonimo si attribuisce una qualità che, a mio avviso, almeno in questo caso, non ha. Saluti
Condivido pienamente il pensiero di carlo. Sono elbano amo i gatti e condanno chi gli fa del male ma trovo deprimente colpevolizzare tutti gli elbani non siamo tutti uguali!!!! Che gente...
[COLOR=darkblue][SIZE=4]MEMENTO MORI [/SIZE] [/COLOR]
di Michele Lotti
Nell’antica Roma un condottiero reduce da grandi vittorie sui campi di battaglia sfilava per le strade osannato e acclamato dalla folla. Affinché non si montasse troppo la testa e non peccasse di superbia, un umile servitore veniva incaricato di avvicinarlo e di dirgli: “Memento mori”, ricordati che devi morire. Questa frase diventò poi il motto di un ordine religioso particolarmente severo, quello dei frati trappisti, per i quali è consuetudine, quando si incontrano, ripetersi a vicenda “ricordati fratello che anche tu devi morire”. Poiché questo non è evidentemente ritenuto sufficiente a far meditare sulla caducità e precarietà della vita umana, ogni frate trappista, giorno per giorno, è chiamato a scavarsi un pezzetto della fossa che l’ospiterà da defunto.
Questo ci è venuto in mente quando, leggendo dei progetti che il Comune di Portoferraio sta preparando per il centro storico, abbiamo appreso che i pullman turistici, anziché (come accade oggi) far scendere i passeggeri sul cosiddetto “piazzale dell’alto fondale” – dal quale potrebbero poi essere trasportati con una navetta direttamente sotto le fortezze (utilizzando un tunnel già esistente)-, verrebbero invece dirottati in massa verso il piazzale antistante i cimiteri, per poi essere smistati, non si sa bene come, verso chissà quali altre destinazioni. Insomma, prima di tutto una sbirciatina ai cimiteri, tanto per ricordarsi di quanto sia fragile la nostra esistenza –casomai qualcuno se ne fosse dimenticato- e poi tutti a godersi le (eventuali) bellezze del territorio.
E allora che senso ha ristrutturare, riqualificare, abbellire e rendere fruibili da tutti le splendide fortezze e i bastioni medicei quando poi i potenziali fruitori di questo splendore nonché potenziali clienti delle botteghe commerciali e artigianali della città (merce rara e preziosa di questi tempi) vengono frettolosamente trasportati, come appestati o lebbrosi, in uno dei luoghi, diciamo, più tristi, per essere poi dirottati non si sa bene dove, magari verso gli altri paesi?
E’ giusto ed è razionale approntare un ufficio, con personale altamente qualificato, incaricato della manutenzione e riqualificazione dell’intero centro storico (ce n’è davvero bisogno!), ma la gente che arriva all’alto fondale deve essere messa in condizione immediatamente di godersi le straordinarie bellezze che la città di Cosimo offre ai turisti, con delle navette che facciano di continuo la spola, avanti e indietro. Dopo aver visitato le fortezze e il museo napoleonico e aver goduto, da lassù, degli splendidi panorami che noi ben conosciamo, la gente si disperderà nelle vie del centro portando linfa vitale al nostro disastrato settore commerciale.
C’è anche un’ulteriore aspetto, che probabilmente non è stato debitamente considerato. La normativa in materia di vincolo cimiteriale, di cui al R. D. n. 1265/1934 e al D. P. R. n. 285/1990, prevede che i cimiteri devono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dal centro abitato e che è vietato costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 metri dal perimetro dell’impianto cimiteriale. E’ vero che qui non si tratta di costruire nuovi edifici, ma se la ratio della normativa è la tutela della sacralità del luogo ci pare che l’utilizzazione del piazzale antistante i due cimiteri come area di smistamento dei bus turistici –specie in bassa stagione quando ne arrivano a decine ogni giorno- potrebbe risultare alquanto sconveniente e probabilmente in contrasto con la finalità perseguita dal legislatore.
Essendo ancora in fase preparatoria il progetto di rilancio del centro storico, l’Amministrazione ha tutto il tempo per riparare. Non ci vuole molto, basta un minimo di buon senso.
per Elba 2000
Michele Lotti
[COLOR=darkblue][SIZE=4]“Ci si lascia e ci si riprende” Dopo il successo al “Flamingo” Sgrilli racconta il suo spettacolo e il legame con Capoliveri. [/SIZE] [/COLOR]
C’è chi lascia e chi viene lasciato. C’è chi si dispera per un amore perduto, chi non comprende perché l’amore è finito. E c’è chi delle “pene d’amore” fa una malattia e chi riesce a riderci su e a ripartire. Così, in questo alternarsi di domande, sentimenti, contraddizioni e ricordi prende vita il nuovo spettacolo del comico toscano Sergio Sgrilli, che mercoledì e giovedì sera ha fatto irruzione al Teatro Flamingo di Capoliveri fra applausi scroscianti e tante risate.
“Volevo portare in scena gli amori finiti” – ci dice Sgrilli fra un caffè e un sorriso, mentre si gode il caldo sole di questa mattina di febbraio in piazza a Capoliveri. “In un tempo in cui la fine di un amore sembra porti solo tragedia, volevo rappresentare qualche cosa di più, di diverso, con le parole e con la musica”.
In questo spettacolo presentato in prima assoluta al Teatro capoliverese, Sergio Sgrilli recita dramma e commedia e fa piangere e ridere insieme perché come dice lui “Ci sono battute che fanno ridere ed altre che aprono fitte al cuore. Ma quello che importa è che dopo lo spettacolo si esce dalla sala avendo trascorso due ore serene”. E questo è quello che è accaduto al Flamingo con un doppio spettacolo che ha fatto entusiasmare il pubblico preso dalle forti e irriverenti battute “alla toscana”, dalla musica e le canzoni live suonate e interpretate da Sgrilli, fino alle frasi d’effetto per riflettere e non dimenticare. Lo spettacolo, interamente scritto e diretto da Sergio Sgrilli, è un po’ tutto questo “Volevo tornare alla formula del racconto in canzone che a me piace e appassiona e credo che la formula sia piaciuta al pubblico che ha interagito durante tutto lo show”.
“E’ bello per me essere partito da Capoliveri per lanciare questo nuovo spettacolo” Ci dice, confessando il suo legame con l’Elba. “Ho sentito tanta energia qui. Io, nato a Follonica da madre maremmana e padre livornese (e ne è venuto il peggio delle due razze) – prosegue strizzando l’occhio - con l’Elba sempre davanti agli occhi, ho sempre sentito un legame forte con l’isola. Da casa mia si vede benissimo proprio Capoliveri. Ci venni la prima volta da ragazzino con la famiglia e poi ho continuato a tornarci, prima con sacco a pelo e chitarra, poi con i primi spettacoli in piazza. Ora sono di nuovo qui dopo molti anni, ma - come si dice - è come tornare da un vecchio amore vissuto da ragazzi, una bella rimpatriata…E’ un continuo lasciarsi e riprendersi. - E anticipa - Chissà se poi magari verrò a viverci…”.
Sono pienamente d'accordo conte, facciamoci spiegare dalle minoranze di oggi che prima del 25 maggio erano maggioranze se hanno mai permesso che le minoranze partecipassero alle riunioni sulla sanità?
Chiederei alla Pellegrini se lei avrebbe accettato che le minoranze partecipassero alle riunioni che lei faceva.
@ Carlo Dotto: Sono Elbano di nascita e di residenza. Quattro quarti di Elbanità, se pensi sia rilevante.
Approvo la pagina del Tirreno comprata e pagata dalla signora coi soldi suoi. Per me ha fatto bene a denunciare quello che succede nei nostri paesi.
Quanto a quello che tu chiami tonto a giro, per me è un delinquente che se i Carabinieri acquisissero la prove sarebbe penalmente condannato in Tribunale. Altro che tonto.
Quanto al Giglio, dai retta: vacci tu.
Questo messaggio è dedicato a chi ha comprato una pagina sul tirreno per la vicenda dei gatti feriti.
Per carità, lodevole iniziativa.
Non capisco però perchè debba rimetterci tutta l'isola e quindi i suoi abitanti, per un tonto che va in giro a sparare ai gatti.
È un po' come dire che se arrestano un siciliano mafioso, i siciliani siano tutti mafiosi.
È un po' una cazzata, non trova?
Provi a trasferirsi al Giglio....
Carlo Dotto , Il Crino
INCONTRO COMMERCIO - COMUNE DI CAMPO NELL'ELBA
Giovedì 19 Febbraio alle ore 21:00 presso la sala consiliare di Marina di Campo si terrà un incontro aperto a tutti i commercianti.
Delegato al commercio
Eleonora Scotto di Santolo
Caro pirata,
noi non ci conosciamo , io forse sono solo un numero di identificazione telematica ma, sono convinto, che lei ha capito benissimo chi sono come cittadino e criticone. Sono un criticone che ha la presunzione di essere serio, democratico rispettoso delle leggi quando serie e non campate in aria , come il contributo di bonifica, balzello ignobile e senza nessuna giustificazione giuridica. Apprezzo moltissimo il suo coraggio di pirata di pubblicare post a volte al limite della netiquette , pirata intelligente che sa leggere tra le righe e capisce quando un post vuole essere costruttivo e non distruttivo o diffamatorio. Purtroppo gli italiani sono pecoroni, pavidi , egoisti , incapaci di lottare per un bene comune, amano Sanremo e lo share attuale mi sgomenta e mi fa mal pensare per il futuro . Lei continui a pubblicare , caro comandante pirata, io, uno della ciurma, continuerò a frustare gli ignoranti , senza presunzione mi creda, convinto che potremmo essere una piccola Svizzera , vivere di turismo, e invece 8 comuni , 8 amministrazioni per un isolotto che non ha più un ospedale sicuro , un aeroporto che hanno anche negli atolli del pacifico , un'acqua cara e non potabile e , mentre nuotiamo nella cacca tritata assieme alla plastica, pensiamo solo a come fottere il fisco affittando in nero o altre sconcerie.
Cari saluti e auguri da uno della ciurma di Mompracen !
[COLOR=darkblue][SIZE=4]“Cinquanta sfumature di Grigio” dal 13 al 15 febbraio 2015 [/SIZE] [/COLOR]
Venerdì 13 febbraio ore 21.30
Sabato 14 febbraio ore 16.00 - 19.00 - 22.00
Domenica 15 Febbraio ore 18.30 e 21.30
……ma, a grande richiesta, lo spettacolo vi aspetta fino al 25 febbraio. Non mancate!
E non perdete la “Campagna Tesseramenti Amici del Flamingo”: il “Grande Cinema a 5,00 euro”
Con la “tessera speciale” acquistabile da venerdì 13 febbraio per il periodo di programmazione di “50 sfumature di grigio”, 3 ingressi a 15 Euro:
I prezzi con tessera "Amici del Flamingo": Intero 5,00€ - Categorie Agevolate 5,00€ - Gruppi di amici da 3 o da 5 persone 5,00€ - ragazzi in età compresa fra 14 e 18 anni 5,00€
I prezzi senza tessera "Amici del Flamingo": Intero 8,00€
Info e prenotazioni: 0565.939147 – 393.83.53.820
Non sono contrario a chi scrive senza firmarsi quando il contenuto dello scritto non sia volgare, offensivo.
Può essere utile a pensare e riflettere anche il contenuto di uno scritto anonimo.
MARCELLO CAMICI
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Protezione civile: via al progetto di piano comunale. [/SIZE] [/COLOR]
Come anticipato nell’ultimo consiglio Comunale, è stato costituito il gruppo di lavoro tecnico per procedere al piano di Protezione Civile. L’organigramma si avvarrà delle professionalità interne dell’ente dotate di adeguata competenza, nonché del personale della Provincia di Livorno e delle associazioni di volontariato che fino ad oggi hanno collaborato con l’amministrazione comunale di Portoferraio nell’attività di protezione civile ed antincendio boschivo. Il gruppo di lavoro è così composto: Vincenzo Fornino consigliere delegato alla Protezione Civile, Domenico Giove tecnico della Provincia di Livorno, Paolo Pagnini tecnico area 3 dei servizi al territorio, Rodolfo Pacini e Mauro Vannucci della Polizia Municipale di Portoferraio, Simone Meloni della Reverenda Misericordia e Giampaolo Paoletti della Croce Verde.
Invitiamo la cittadinanza – dice Domenico Giove – a contribuire con segnalazioni eventi calamitosi che hanno vissuto, affinché il gruppo di lavoro possa prenderne atto nell’elaborazione del piano. Il piano di Protezione Civile è già in fase di elaborazione e subito dopo le festività pasquali sarà presentato per la sua adozione e successiva approvazione definitiva.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]I GIOVANI ADERISCONO A "M'ILLUMINO DI MENO" [/SIZE] [/COLOR]
Una novità interessante interamente proposta e organizzata da un gruppo di ragazzi, studenti dell’ITCG Cerboni di Portoferraio, animerà Piazza Cavour venerdì 13 febbraio, alle ore 18.30.
I ragazzi hanno infatti deciso di aderire a “M’illumino di meno”, campagna radiofonica di sensibilizzazione sulla razionalizzazione dei consumi energetici ideata da Caterpillar, programma di Radio 2. Come aderiranno? Sarà una piccola sorpresa. L’unica anticipazione che possiamo dare è che regaleranno alla città un flash mob a tema (ricordiamo che un flash mob è un’azione insolita che si dissolve nel giro di qualche minuto, messa in atto da un gruppo di persone in uno spazio pubblico). Un evento insolito per Portoferraio che suscita sicuramente curiosità per le modalità di svolgimento e che acquista un grande valore perché promosso dai nostri giovani.
Per l'occasione il Comune di Portoferraio darà il suo simbolico contributo spegnendo l’illuminazione pubblica di Piazza Cavour e del centro storico (Via Guerrazzi, via Lambardi, via della Fonderia, via Mozza, via dell'Oro, via del Carmine, via Giuggioli, Salita del Falcone, via Hugo, via del Mortaio, via Gori, via Bisdomini, via Vittorio Veneto, via del Mercato Vecchio, via Garibaldi) per un’ora, dalle 18.30 alle 19.30.
Il comune di Portoferraio oltre ad illuminarsi di meno, si illumina anche meglio avendo sostituito gran parte dell’illuminazione pubblica con lampade a led, con un risparmio in bolletta fino al 70%. E’ intenzione di questa amministrazione sostituire anche, alla Biscotteria, tutte le lampade ad incandescenza e al neon.
Laura Berti
I consiglieri di minoranza dei comuni a guida centro destra, dopo aver incontrato i sindacati, sulla sanità sposano la linea della rete con Cecina e Piombino dando l'impressione di muoversi ...a chiamata del partito. Ma non è tutto. pretenderebbero anche di partecipare alle conferenze dei sindaci. La domanda sorge spontanea: se si chiamano conferenze dei sindaci, loro che c.... c'entrano?
P.S. Per favore qualcuno spieghi alle minoranze, in particolare a quella di Portoferraio che decide chi vince le elezioni...e loro (menomale) le hanno perse altrimenti eravamo già una succursale di Piombino e Cecina.
