[COLOR=darkred][SIZE=4]MONTECRISTO, UN’ISOLA STRAPPATA AL CEMENTO [/SIZE] [/COLOR]
Di Beppe Tanelli
Un giorno ( forse) pubblicherò per esteso i miei appunti e ricordi sul Parco Nazionale dell’ Arcipelago Toscano. Al momento ho scritto qualche capitolo. In quello che segue ho riportato qualche passo del capitolo : Montecristo. Mi è sembrato utile vista la “ribalta” che in questi giorni ha interessato l’Isola.
La prima volta che sono andato a Montecristo era il 1983. Giungemmo a Cala Maestra a mezzogiorno di martedì 31 maggio . "... giornata stupenda , mare calmo", leggo nel mio libretto di campagna. Ci eravamo imbarcati alle dieci a Piombino sull' aliscafo " Isola del Giglio" che dopo una breve sosta a Pianosa per sbarcare i " colloquianti", ci aveva portato a Montecristo. Sull’ Isola si poteva accedere solo per scopi scientifici e per escursioni didattiche- naturalistiche, previo permesso rilasciato dal Comitato scientifico isola di Montecristo del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dalla Azienda demaniale foreste di Stato che gestiva l' Isola. Noi eravamo tre geologi dell' Università di Firenze impegnati in un programma di ricerche del CNR sulle mineralizzazioni associate alle manifestazioni di rocce granitiche della Toscana marittima ed insulare.
Ilio, il figlio maggiore di Amulio Galletti, lo storico " guardiano" di Montecristo, venne sottobordo all' aliscafo con il suo gozzo; scaricammo zaini e cartelle e raggiungemmo il moletto. Una bella biscia che si crogiolava al sole, scambiata con un " certo" sussulto, con una delle famose vipere, ci dette il benvenuto. Nelle cartelle c' erano la carta topografica al 25.000 dell' IGM, le fotocopie del lavoro di Mario Mittempergher della Sezione del CNR di Pisa che, non a caso, nel 1954 aveva rilevato l' isola e descritto le sue rocce. Due anni prima era stato costituito in seno al CNR il Comitato Nazionale Energia Nucleare ( CNEN) - allo scopo di " acquisire conoscenze scientifiche sulle applicazioni pacifiche dell'energia nucleare"- e le ricerche di mineralizzazioni uranifere interessavano tutto il territorio nazionale. A Montecristo, Giorgio Roster aveva segnalato fino dal 1875 la presenza, in una geode nel granito di Cala Maestra, di torbenite associata a feldspato e arsenopirite. Era, fra l' altro, la prima segnalazione di minerali di uranio in Italia.
Nei quattro giorni che rimanemmo a Montecristo, non erano mancate le camminate fino ai resti dell’ Abbazia , al Belvedere , alla Cima dei Lecci e al Monte Fortezza . Le capre erano dappertutto. Nel viale di cemento che da Cala Maestra portava alla Villa brucavano tranquillamente gli oleandri, ma mai andavano ad abbeverarsi, mi diceva Amulio, nella polla di acqua sorgiva che era nella Grotta dove, come vuole la tradizione, nel V secolo trovò rifugio S. Mamiliano. Sono tanti gli ex-voto, piccoli oggetti di tutti i giorni, a segnare la sacralità e la religiosità del luogo. La sera a cena, Amulio ci raccontava le scorrerie dei pirati “ saraceni “ , le ricerche del tesoro dei Monaci , il rifugio d' amore di George Watson Taylor e la costruzione della Villa, il principe Ginori e Vittorio Emanuele III, gli anni della Seconda Guerra Mondiale, il presidio militare e i tramezzi murari costruiti dentro la Chiesa, i saccheggi e le distruzioni del dopoguerra. Dopo la Seconda Guerra mondiale , l' isola era passata al demanio statale che l' aveva data in concessione nel 1949 al Consorzio Cooperative Pescatori ed Affini di Roma, il quale nel 1954 ne affida la gestione alla società Oglasa. L' Isola era completamente disabitata. A Cala Maestra si elevava qualche capanno usato dai pescatori di aragoste e nelle grotte delle inaccessibili coste meridionali, vivevano gli ultimi esemplare di foca monaca dell' Arcipelago. La società di gestione restaura la villa e gli annessi agricoli e esplica una rigida azione di sorveglianza . L' isola si avvolge in un alone di mistero. Niente sembra avvenire, fino alla fine degli anni Sessanta quando, all' avvicinarsi della scadenza della concessione demaniale prevista per il maggio del 1971, cambiano i vertici e le strategie societarie di Oglasa.
Nell' aprile del 1970 , scoppiò la notizia : Montecristo sarà la sede di un esclusivo circolo di caccia e pesca , il Montecristo Sporting Club , riservato ad un centinaio di soci-azionisti. Si prevedeva la costruzione di un portorifugio turistico e peschereccio,- usufruendo di uno stanziamento statale di 250 milioni -, la ristrutturazione della villa- che sarebbe diventata la Club House del circolo- e degli edifici annessi, e la costruzione di nuovi fabbricati di servizio a Cala Maestra a ridosso dei resti di una vecchia costruzione edificata dai pescatori. Amulio ricordava bene quei giorni, di cui restavano l' edificio porticato di Cala Maestra -che doveva essere una sorta di snackbar -, i serviti di porcellana con il logo del Club , gli eleganti depliant che illustravano il progetto, i teli da bagno e le cravatte. Insorse la comunità scientifica che in Mario Pavan ( Università di Pavia ; per tre mesi del 1987 Ministro dell' Ambiente), Giuseppe Montalenti ( Roma), Roberto Corti e Fernando Fabbri ( Firenze), e Baccio Baccetti ( Siena) ebbe i suoi più autorevoli attori e trovò nella Commissione per la conservazione della natura del CNR e nella direzione della Azienda di Stato per le Foreste Demaniali il coordinamento e la sponda istituzionale. Il Comune di Portoferraio, nel cui territorio è compresa l ' Isola, con il Sindaco Elvio Bernardi bocciò il porto, e i 250 milioni non vennero assegnati. La vicenda trova vasto eco nella stampa. In un articolo titolato : " Montecristo, un' isola da strappare al cemento", pubblicato da Epoca del 16 settembre 1970, si legge : << Il lavoro ferve sull' isola. Barche a motore che arrivano dal continente scaricano grandi quantità di sacchi di cemento, pile di mattoni, macchinari per l'edilizia... " Siamo in fase organizzativa" dicono gli uomini che stanno curando questa iniziativa " ma per l'estate del 1971 tutto sarà pronto". Nel corso dei mesi il progetto Montecristo Sporting Club andava lentamente affievolendosi. Ma ancora nel gennaio del 1971- avvicinandosi la scadenza della concessione demaniale - il destino di Montecristo, "...un' isola disabitata e naturalmente destinata per le sue peculiari caratteristiche naturali e culturali ad ospitare un parco nazionale ...", era ammantato di rischi ed incertezze, come si legge in un articolo apparso ne L'Espresso dell' 11 gennaio , dal titolo "Montecristo/ chi offre di più".
La civiltà vinse la battaglia e il 4 marzo 1971 un decreto congiunto dei Ministeri delle Finanze, Agricoltura e Marina Mercantile istituisce la Riserva naturale di Stato di Montecristo dove: " è consentito l'accesso solo per ragioni di studio, per escursioni naturalistiche, per compiti amministrativi e di vigilanza nonchè ricostitutivi di equilibri naturali, restando vietata qualunque altra attività antropica".
Cinque mesi dopo , l' 11 agosto, nel mare dell' Elba , veniva decretata dal Ministero della Marina Mercantile, l' istituzione della Area di tutela biologica de Le Ghiaie. I primi tasselli di aree protette dell' Arcipelago toscano. Le origini del Parco Nazionale.
Beppe Tanelli
113259 messaggi.
Ieri rio marina ha vissuto una grande giornata.
Lo sbarco dei pirati sulla spiaggia della torre degli Appiani è stato visto da centinaia di turisti.
E certamente ai più non sarà sfuggito che i "pirati " sono scesi nel bel mezzo di uno "sversamento " in mare di un troppo pieno di fognatura o chissa di che cosa.
Questo sversamento è stato più volte segnalato........ma dopo una pausa è ripreso.
Da fare presente che poco prima dello sbarco vi erano anche dei bambini piccoli che ignari si bagnavano !!
Il sindaco e alcuni amministratori erano presenti e in prima fila....
Sicuramente avranno visto e mi auguro che prendano dei provvedimenti che mettano in sicurezza la salute della nostra fonte di esistenza... " I TURISTi " Anche il Comandante della capitaneria di porto di rio marina era presente e sicuramente ha notato lo sversamento.
Un saluto alla redazione
Purtroppo il problema di via per Portoferraio si presenta anche in via pietri , io quando sono in bici devo stare in mezzo alla strada per non cadere,se non tolgono i pini il problema si presenterà all'infinito il piccone non serve a nulla(o forse per un breve periodo di tempo)
[COLOR=darkblue][SIZE=4]16-17 luglio, wek-end all’insegna della Sardegna, tra musica, cultura ed enogastronomia [/SIZE] [/COLOR]
Conto alla rovescia per le Giornate della Sardegna, che quest’anno si preannunciano indimenticabili. A nove anni dalla costituzione, l’Associazione Culturale Sarda “Bruno Cucca”, a cui si deve l’organizzazione della manifestazione, tira fuori dalla manica un autentico asso: il concerto dei Tazenda. La storica band etno-rock sarda sabato 16 luglio offrirà uno spettacolo a tutto tondo: musica e parole per esprimere l’identità della Sardegna, immagini per onorarne la bellezza. Anche il palcoscenico di piazza della Repubblica, a Portoferraio, per i Tazenda sarà l’occasione per ripercorrere le pagine più antiche della terra natale e per porre la musica al servizio del patrimonio di cultura, storia e ambiente sardo, come in uno spettacolare documentario.
Ma non sarà da meno l’esibizione del Gruppo Folk di Ballo e Canto “Fedora Putzu” di Selargius, all’Elba con ben trenta tra ballerini e ballerine e accompagnato dal suonatore di launeddas Michele Deiana. Domenica 17 a trasmettere magia e fascino dell’antica Icnusa saranno infatti i ritmi e i balli della tradizione campidanese, le sonorità timbriche del canto a tenores, la musicalità suadente delle launeddas, lo strumento principe della Sardegna.
Ma le Giornate della Sardegna, come ormai accade da otto edizioni, rappresentano anche l’occasione per apprezzare i prodotti della cucina tradizionale sarda. Un invito a tavola per le centinaia di turisti e residenti che ogni anno si danno appuntamento nel centro storico di Portoferraio in occasione della manifestazione. Sia sabato che domenica, a partire dalle ore 19, gli stand enogastronomici offriranno maialetto allo spiedo alla brace, malloreddus al sugo di cinghiale, penne alla bottarga di Cabras, pecora bollita, maiale alla vernaccia e, dulcis in fundo, sebadas di produzione artigianale. Il tutto ovviamente annaffiato da ottimo Cannonau di Jerzu.
[COLOR=darkred][SIZE=4]Presentazione del libro USURA
Ultimo lavoro dell’autore elbano Luciano Gelli [/SIZE] [/COLOR]
Portoferraio Sala Gran Guardia, giovedì 14 luglio ore 18.00
Usura è il titolo dell'ultimo libro di Luciano Gelli pubblicato da Persephone, per il quale all'autore elbano è stato assegnato, a margine dell'evento per il Premio Letterario Internazionale Raffaello Brignetti, un particolare riconoscimento.
Nel corso della sua vita di medico di famiglia egli ha avuto modo di ascoltare sfoghi che poco avevano a che fare con le malattie. Così è nata questa storia di usura immaginaria e verosimile, che vuol dare voce a chi è ignobilmente colpito dall'ingordigia altrui e a segnalare la necessità di intervento sulla legislazione che governa la materia.
La presentazione al pubblico del libro avverrà giovedì 14 luglio alle 18 alla Sala della Gran Guardia di Portoferraio con la partecipazione di Angela Galli presidente della Persephone.
Ieri mattina un gentile signore con un mezzo con la scritta rossa M..R m'ha dato una bella legnata passando per via per Portoferraio, per fortuna solo sullo specchio che si è chiuso senza danni a parte il segno della botta sullo specchio, ma il mio è pure un furgone e lo specchio non è nè verniciato e nemmeno c'ha la freccia nello specchio per fortuna, comunque il caro signore doveva stare a destra e non oltrepassare la striscia di mezzeria, non è un problema mio se ci sono le protuberanze dei pini che rialzano la strada sulla destra e invadi la corsia opposta, nel tratto dopo il distributore chiuso dell'agip e prima del ponte sul bovalico, e poi c'e' anche una gobba all'incrocio con viale degli etruschi, che aspettano a toglierla quando un turista con la macchina sportiva ci fa danno, capisco che è meglio stare negli uffici con l'aria condizionata invece di prendere il piccone e togliere l'asfalto dalla strada che viene su con 33 gradi all'ombra, ma tanto i mezzi meccanici non mancano, e nemmeno le motoseghe per eliminare tutti i pini lungo la strada che sono un pericolo mortale, se serve aiuto di braccia anche gli ambientalisti daranno sicuramente una mano ...
Belline la pista cicalabile e il marciapiede che ci sono dopo in direzione la pila, come una cattedrale nel deserto ...
A Marina di Campo intorno ad ogni cestino e ad ogni lampione c'è una larga macchia scura appiccicosa di: pipì di cane, cenere di sigaretta, cingomme, varia natura non identificata. Queste "zone", ormai stratificate da anni, col caldo estivo escono alla ribalta con vari odori e diventano appiccicose. Se questo succede a Campo non immagino le frazioni!
E' questo quello che vogliamo?
Io mi vergogno, DAVVERO!
Te lo scrivo in tedesco: noch einmal hast du den Sinn meinen Schreiben nicht verstanden. Tradotto: ancora una volta non hai capito il senso del mio discorso. Continua su questa strada. Bravo.
Ho letto il listino prezzi dell'albergo su Pianosa , effettivamente è tutto scritto abbastanza chiaro.
Però,mi sembrano un po esosi per com'è la struttura anche se il luogo è molto bello ed è incantevole ma non giustifica , secondo me , i costi specialmente per i minori. Sono palesemente fuori mercato.
Non mi sembra un buon modo di fare del turismo, mi sbaglierò ... ai turisti l'ardua sentenza in merito.
Tutta questa pseudo-ironia è francamente fuori luogo. Se ritenete l'0rdinanza del Sindaco un privilegio per i dipendenti siete fuori strada.
Nella Biscotteria ci sono forse gli unici uffici, pubblici o privati, privi di aria condizionata e, d'inverno, di adeguato riscaldamento. Gli stessi cittadini che si recano in Comune, specialmente anziani, nei pomeriggi d'estate con 31, 32 gradi rischiano di sentirsi male. E poi è bene precisare che NESSUNO regala NIENTE; le ore dei pomeriggi non effettuate DEVONO ESSERE RECUPERATE dai dipendenti entro il 30 novembre. Se poi qualche cittadino, che manifesti un'urgenza, fosse impossibilitato a recarsi in Comune di mattina, troverebbe certamente il dipendente pronto a riceverlo nel pomeriggio, come è sempre stato.
Ma di tutto questo non vi frega niente, l'importante è buttare fango addosso ai dipendenti pubblici. Non costa niente, va di moda e senza firmarsi è anche facile.
Enrico Tonietti
condivido pienamente la tua ironia ma la sensazione che i privilegi di chi lavora (lavora??) per il Comune siano come le pensioni dei parlamentari: tutti si indignano ma alla fine rimane tutto uguale.... è l'Italietta solita, quella per la quale ti vergogni di essere italiano sopratutto all'estero
Dopo aver gufato e affondato l'Italia (ricordiamo tutti il post dove raccontava che si sarebbe bevuto una bionda)anche per il Portogallo stasera temo non ci sarà scampo
Premetto che il tuo messaggio è un filino (ma solo un filino) confuso
Scometto che quando si è votato per l'unione dei Comuni hai votato contro,quindi ora pensa solo a Marciana Marina e lascia perde Campo e Rio,si arrangino da soli.
Povero marinese ignorante (così ti descrivi) evidentemente ignori che nel progetto presentato dall'amministrazione ci sono le parole "dragaggio"e "posidonia"? si vede che garbano anche a loro .Ma non facciamola lunga,che poi ti perdi e non capisci,ti faccio solo una domanda :
Ti faresti operare da un chirurgo che abbia eseguito solo operazioni con esito negativo ?
pensaci, nel frattempo ti rammento (repetita iuvant,come direbbe il fine latinista)
parcheggio disastrato e vuoto,piscina chiusa,ciclabile ridicola e mi fermo per carità cristiana .
A bon entendeur, il ne faut qu'une parole (adesso il latinista parla solo francese)
a bien tot
AI prepotenti di s,andrea della salute dei turisti non gliele frega niente basta che paghino.
E.S.A. annuncia che a causa dello sciopero nazionale in programma nei giorni 11 e 12 luglio si potrebbero verificare disagi sul territorio ...per quanto concerne le località del Comune di Marciana, in pochi se ne accorgeranno visti che...anche senza scioperi la raccolta dei rifiuti oggetto di differenziata Porta a Porta pecca delle più elementari caratteristiche di efficienza. Passano decine di furgoni adibiti alla raccolta ed i rifiuti rimangono accumulati nei centri abitati.
Non avevo alcun dubbio. Questa sera mi sarei schierato apertamente a favore del Portogallo per diversi motivi (calcisticamente parlando) e oggi sono ancora più determinato, dopo che Ronaldo, tramite il suo manager ha fatto pervenire alcuni biglietti alla vedova del calciatore Borgonovo per la finalissima di Parigi, lo sfortunato attaccante morto nel 2013 a 49 anni dopo una lunga battaglia con la SLA, e fondatrice della Fondazione Borgonovo che da anni è in prima linea per sostenere la ricerca contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica. CHAPEAU..
In tre giorni tre ambulanze verso la spiaggia di Sant'Andrea , ambulanze che arrivano da paesi vicini ma troppo lontani per salvare eventuali persone bisognose di assistenza immediata. Ma non sarebbe il caso che il clan che governa San'Andrea come una repubblica delle banane si dotasse di una autoambulanza autonoma senza scomodare Marciana marina o altri paesi limitrofi più autonomi ed evoluti ? D'accordo pensare ai soldi ma anche la sicurezza conta e conta parecchio...svegliatevi !
Forse te non hai capito ma il comune cerca volontari per fare le feste a scrocco e magari per pulire anche le griglie....io aggiungerei anche per fare la segnaletica visto che quest'anno non l'abbiamo fatto!! Mi sa che l'incantesimo del nuovo e giovane sindaco sta miseramente finendo ed il malumore è sempre maggiore!!
[COLOR=darkred][SIZE=4]SETTIMANA SCOLASTICA CORTA O ACCIACCATA [/SIZE] [/COLOR]
Ho letto con sconforto su Elba Report la lettera di una madre di un alunno di 2 media di Portoferraio ( “I Motivi del No alla Settimana Corta”) che descriveva la classe del suo figliolo con un clima caratterizzato da “...richiami, rapporti, sospensioni, impossibilità a svolgere lezioni, bullismo, poco rispetto fra pari e verso alcuni docenti, lancio di oggetti nella ricreazione... “e successivamente si domandava a proposito del recente varo della settimana corta...”vogliamo allungare a sei ore quest'agonia ?...”.
Cara signora sono d'accordo con lei quando dice che“ essere genitori è molto difficile”, ma mi permetta di aggiungere qualche considerazione di riflesso alla sua situazione: è difficile anche essere un insegnante ed un educatore, “lasciare un segno e tirar fuori il meglio” da ogni alunno. Molto più semplice è “fare il docente” che riduttivamente consiste nell’ istruire, ammaestrare, dettare appunti, interrogare, mettere voti e fare rapporti disciplinari.
La riforma recente ha catapultato nella scuola alcune improbabili figure di insegnanti che hanno difficoltà evidenti di gestione della classe. Anzi la loro inadeguatezza e spesso parte integrante delle problematiche di condotta degli alunni.
Per questa classe terza di alunni impegnativi uniamoci fra operatori socio-sanitari, docenti e famiglie per un Patto Educativo che impegni per l’anno prossimo tutti a dare il meglio di noi stessi, affinchè questi ragazzi recuperino l'andare a scuola e lo stare insieme come un valore fondamentale per imparare e crescere.
Ho letto con sconforto su Elba Report i motivi del NO (del neoformato Comitato dei Genitori): una rassegna pretestuosa sulle controindicazioni alle sei ore di lezione giornaliere ed un elenco tendenzioso del percorso istituzionale che ha portato l’Istituto Scolastico alla decisione del SI.
Allora partiamo da un punto fermo. Questa decisione è stata presa a maggioranza ed al termine di un percorso istituzionale formalmente corretto da parte del Comprensivo ed è quindi da rispettare! A memoria vorrei ricordare, proprio perché qualcuno del comitato cita a mio parere a sproposito, che le famiglie si sono già espresse a maggioranza (65 % di SI) qualche anno fa, in una consultazione “farsa” dove era stato posto come vincolo assai poco democratico un quorum del 75 % (!!!) . Recentemente anche l’istituto di Campo dell’Elba ha votato per la settimana corta con le famiglie favorevoli al 90 % ! Sulla rete si possono facilmente rintracciare tantissimi risultati favorevoli alla settimana corta alle scuole medie.
Come dato statistico la settimana corta trova la maggioranza (2/3) dei docenti e delle famiglie favorevoli. Questo fenomeno resta da capire meglio e temo che in un’ analisi più approfondita si scoprirebbero motivazioni personalistiche ed egoistiche, sia da parte dei genitori che dai docenti, nella scelta del Si ed anche in quella del NO. L'interesse comune per l'educazione degli alunni è residuale, tranne per coloro (una maggioranza di insegnati e di famiglie) che sicuramente continueranno a fare il meglio del proprio dovere a prescindere dell'orario delle lezioni. Personalmente credo che la soluzione 8-14 su 5 gg. sia quella più “acciaccata”, molto criticata sulla rete dove si possono trovare POF di altre realtà scolastiche con soluzioni ben articolate con ore-lezione di 55 e di 50 min., con opportunità seminariali molto stimolanti e motivanti per recuperare le ore di scuola e di docenza che verrebbero a mancare a fine anno scolastico. Per essere propositivi, l'Istituto Comprensivo stesso potrebbe nominare alcune fra le sue persone migliori e più motivate (insegnati e rappresentanti dei genitori) per costituire un gruppo operativo al fine di formulare almeno due proposte didattiche di settimana corta per migliorare quella attuale, magari già dal prossimo anno. Andiamo oltre l'impietoso reportage e le polemiche genitoriali sulla mensa, sull'attenzione che cala all'ultima ora, sui compiti a casa, sulla pratica dello sport e sugli studenti pendolari.
Vorrei concludere come genitore. Ho un figlio che frequenterà la seconda classe musicale ed all’atto della scelta dell’indirizzo sapevo che questo avrebbe comportato almeno un rientro scolastico in più ed almeno due/tre impegni scolastici aggiuntivi in giornate (e serate) per gemellaggi e concerti di fine anno. E’ molto impegnato nello sport (tre allenamenti pomeridiani ed almeno due fine settimana al mese deve affrontare una trasferta in continente). Inoltre dovrà recuperare qualche lacuna in alcune materie. Ho già spiegato a mio figlio che il prossimo sarà un anno scolastico impegnativo come quello appena trascorso e con un rientro in più. A prescindere dell’orario scolastico capiterà di dovere studiare dopo cena e magari che l’indomani vada a scuola senza qualche esercizio e/o impreparato, proprio perché non ha avuto il tempo di studiare ed approfondire. Gli insegnati capiranno ed affronteranno i problemi personali degli alunni e quelli della loro classe con proposte didattiche, mentre i “presunti docenti” invece metteranno un 4 nel registro che farà media e magari un rapporto disciplinare per chi protesta inascoltato nelle sue motivazioni; quest’ultimi, quelli che definisco…”docenti per caso e turisti nel loro lavoro”, sono solamente una minoranza e spesso sono anche ignari ed inconsapevoli di violare con il loro agire diseducativo almeno una dozzina di circolari e di leggi scolastiche. Claudio Coscarella, genitore e neuropsichiatra infantile
[COLOR=darkred][SIZE=4]Signor NURRA, Signor ANSELMI basta per favore! [/SIZE] [/COLOR]
Le parole più belle lette nelle vostre querelle sono state " ..sarebbe meglio occuparsi dei problemi veri" Mai frase più azzeccata è stata pronunciata da un politico. Lei Signor Nurra da ex assessore e attuale amministratore deve per forza difendere anche quello che in molti casi è indifendibile così come il Signor Manuel Anselmi della CGIL deve fare il sindacalista e cercare tra le pieghe dei confronti una breccia su cui intervenire a sostegno del principio sindacale.
Le vostre discussioni, forzatamente pubblicate, non interessano alla moltitudine di persone, siete distanti anni luce da loro e dai loro problemi. Prima accusate di inefficienza chi lavora per voi poi, quasi ritrattare addolcendo le ferite che i macigni scagliati in maniera indiscriminata hanno creato. I dipendenti devono essere guidati professionalmente e con rispetto, forse a voi questo è mancato.
Tornando alla bella frase su menzionata, mi pregio ricordarvi che se volete iniziare fatelo dal territorio da anni trascurato che se non sbaglio Signor Nurra è la sua delega. Inizi con un giro su per le strade di Colle Reciso però prima controllati l'efficienza degli ammortizzatori che saranno messi a dura prova. Al ritorno si fermi a ridosso del parcheggio del campo di Rugby dove chi ha un po' di sale in zucca avrebbe sbancato a maggio quel tratto adibito a parcheggio e avrebbe lasciato per i mesi estivi l'interramento dei tubi ai terreni circostanti. Ora, questa ignoranza di tempistica, mette in seria difficoltà le Aziende interne al Tennis.
Prima di tornare in ufficio, faccia una capatina a vedere la disorganizzazione e l'abbandono del parcheggio dell'ospedale. Non le chiedo di andare a vedere come funziona a pieno ritmo, anzi molto oltre, il pronto soccorso perché sappiamo che è continuamente monitorato di persona dal suo collega assessore alla salute che tanto si è speso per l'ospedale. Sì...per quello di Piombino al quale pochi mesi fa le ha dedicato un articolo di affetto e amore.
Diego Basile.