Sta girando in questi gorni su Facebook su un gruppo aperto una discussione capitanata da un ex Sindaco di Rio Marina dove si sta cercando di valorizzare le Terme di Cavo .
Lo scopo sarebbe nobile anche se penso che dalle,discussioni che seguono e si susseguono sembra che si voglia utilizzare una causa nobile per mettersi in mostra e basta.
Speriamo che le mie valutazioni siano sbagliate ma il consiglio suggerito di mandare mail a pioggia al sindaco di rio marina e al presidente delle regione toscana per intasargli le mail non sia un bel consiglio.
Sarebbe stato meglio costituire una associazione e cercare di darsi voce in un Comitato piuttosto che andare in ordine sparso senza idee o con idee troppo personali e tese solo e soltanto a mettersi in mostra .
Non mi piace per nulla ne servirà a nulla
113273 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=5]AETHALIA, IL VERO SIGNIFICATO DEL PERCHÉ SI È CAMBIATO NOME [/SIZE] [/COLOR]
Alla fine l’armatore Onorato ha ignorato le petizioni, le proteste, i manifesti che gli elbani hanno sentito di dover utilizzare nel tentativo di impedire che venisse tolto il nome “Aethalia” al traghetto della compagnia Toremar. La “nostra” Aethalia resta col suo nuovo nome, almeno per adesso.
Credo sia indispensabile sottolineare che questa vicenda non puo’ essere liquidata come qustione “irrilevante” o frutto di pura nostalgia. L’Aethalia, il suo arrivo nel 1956 rappresentò per gli isolani un vero e proprio cambiamento verso la modernità del trasporto pubblico, la prima nave con il caricamento a poppa e a prua, una design moderno e uno standard alto di ospitalità a bordo. Niente a che vedere con le pur gloriose navi del passato. In tal modo vedemmo confermato e rilanciato un nostro intangibile diritto, quello alla mobilità garantita da un servizio pubblico, dello stato e quindi nostro. Un diritto e non una concessione, appunto, cosa ben diversa.
Oggi voler mantenere quel nome vuol dire confermare certi principi e non semplicemente rimpiangere i tempi che furono, anche se mi sia concesso dire anche che a provare ricordi e sensazioni di affetto verso quella nave non c’è proprio nulla di male.
Perché allora togliere all’Aethalia, seconda generazione, questo bel nome ? Credo proprio che si sia trattato in primo luogo di uno schiaffo a quei valori che dicevo e all’idea stessa che sia indispensabile per noi isolani un vero “servizio pubblico di navigazione”. In tal modo il privato monopolista (per concessione politica della Regione Toscana”) cancella il passato, ogni traccia anche simbolica di quel modo di intendere il nostro diritto alla mobilità. E per dimostrare che “il padrone è sempre il padrone” e fa sempre ciò che vuole, anche contro quel poco che era rimasto della compagnia pubblica dopo la cessione avvenuta nel contesto politico che tutti sappiamo….
Perché altrimenti il nuovo nome poteva essere imposto ad un traghetto tra i tanti dal nome anonimo della flotta Moby, senza toccare la nostra Aethalia. E ricordiamoci che con il monopolio invernale il “sig.padrone” monopolista decide quando,come e se trasportarci a Piombino, alla faccia del servizio pubblico e delle nostre esigenze, con disagi maggiori per le fasce più deboli come i malati. Quanto accaduto negli ultimi due inverni ci ha già dato qualche assaggio.
Ma nella scelta fatta del nuovo nome c’è qualcosa di più. Si richiamano meriti riguardo ad innovazioni e ammodernamenti delle infrastrutture che non sono certo di una persona ma frutto di un percorso iniziato e pensato molto tempo fa, ben prima dell’avvento delle Autorità Portuali. Furono gli elbani, la nostra collettività, i lavoratori e le professionalità del mondo portuale a pensare quello che oggi vediamo realizzato. Insieme ad una parte della classe politica di un tempo, ben piu’ sensibile di quella attuale alle necessità del porto e della navigazione locale. Poi è arrivata l’Autorità Portuale, ente di potere su cui altri “poteri” hanno fatto confluire tanto denaro prima invece centellinato. E allora ecco che certe “persone” hanno potuto realizzare o completare quel percorso a cui mi riferivo. Comunque “persone” -e non certo una sola persona,- hanno fatto quello che nel loro ruolo dovevano fare, con mezzi economici e risorse professionali e tecniche prima mai messe a disposizione. E se qualcuna tra di esse aveva a disposizione anche l’esperienza frutto del suo passato sindacale nel settore avrà avuto ancor piu’ la strada facile.
Per la verità non capita spesso neppure che i padroni portino in certi ruoli “elevati” e di natura non tecnica come una presidenza soggetti che prima rappresentavano per loro (o avrebbero dovuto rappresentare) veri e propri avversari come rappresentanti dei lavoratori. E quando questo avviene, permettetemi di pensare che qualche sospetto sia lecito.
Ed infatti la strada intrapresa mi viene il dubbio che sia più mirata ad esaltare la capacità dell’imprenditore-armatore nel condizionare la politica e gli assetti di potere locali piuttosto che a mettere in risalto l’ex-sindacalista. Sarà una provocazione? Un messaggio al territorio e ai possibili avversari di oggi?
Un tempo lontano che fu….un altro armatore arrivò all’Elba e ritenne per rispetto alla comunità locale di dare ai propri traghetti nomi legati al territorio ( Elba Prima, Portoferraio, ad esempio) Ma questa ormai è storia e buona memoria. Forse era un armatore un poco più rispettoso….
Per tutto questo sarebbe opportuno che il dibattito sulla vicenda Aethalia riprendesse vigore magari con la partecipazioni dei soggetti pubblici e privati che dovrebbero dimostrare di avere piu’ cura dei sentimenti e degli interessi degli elbani .
Ad iniziare proprio dai sindaci e da quel sindacato che forse non ha capito che anche questa mossa del “padrone” era ostile nei suoi confronti.
Arturo Francini. Lavoratore portuale in pensione ed ex responsabile Filt Cgil.
Caro amico interlocutore, per fortuna negli anni venti i presidenti di allora non hanno fatto di ogni erba un fascio, in quanto oltre ad onesti cittadini, sono arrivati in America anche nomi illustri della malavita organizzata e non solo dal bel paese. Se le colpe di pochi fossero ricadute su tutti come accade oggi, la storia degli U.S.A e dell'Italia stessa, sarebbe stata totalmente diversa.
Paolino l'arrotino-
Vorrei ricordarvi che senza "immigrati" il presidente americano oggi sarebbe il nipote di toro seduto.
Saluti
C'è DIFFERENZA di non poco conto tra l'immigrazione cui fai riferimento che arrivava in USA non clandestina ,per cercare lavoro e da paesi non ostili agli Stati Uniti d' America e quella di oggi che arriva in USA assai spesso non per motivi di lavoro, clandestina con rischio di terrorismo e introduzione di malattie e da paesi ostili agli USA
Chiudere agli immigrati in un paese come gli U.S.A, vuol dire stravolgere la propria storia, in quanto quel paese è diventato grande e democratico grazie al 99,99% della propria gente formata da immigrati provenienti da tutti gli angoli del mondo. Basta ricordare alcuni dei molti cognomi di personaggi famosi che vanno dalla scienza al cinema passando per la musica per capire questo, senza non dimenticare che anche gli immigrati italiani hanno contribuito a far diventare grande quella nazione, come R.Giuliani o Fiorello la Guardia già sindaci di New York, a cui a quest'ultimo è stato intitolato con il proprio nome uno dei tre grandi aeroporti di quella città, e come non ricordare grandi attori e registi di chiara origine italiana, o nella box, uno su tutti Cassius Clay di chiara origine africana. In queste ore e non solo in America, si protesta fortemente contro questo provvedimento restrittivo, ma pare che "lui" non se ne renda conto, oltre al fatto che pare abbia dimenticato le proprie origini europee (Germania) per cui anch'egli con una storia di immigrazione famigliare, e che dire poi della bella moglie di origine slovene, diventata cittadina americana non molti anni fa.
Paolino l'arrotino-
Nel baratro non bisogna arrivarci...già ci siamo!
Oramai non serve piu' esprimere un voto...
Bravo Don Carmine di Capri , e grazie all'amico che mi ha dato lo spunto scrivendo su " camminando " , si , bravo bellissimo discorso il tuo , ricordati di aprire la tua bella chiesa e parrocchia e dividere un pò di spazio con gli immigrati... voglio proprio vedere... bello fare il ......col c...lo dell' altri...
TI PIACE VINCERE FACILE?
Così recitava la pubblicità del superenalotto!
Gli arcieri che gareggiano e sono gli unici iscritti nella loro categoria, non hanno concorrenti. Per forza arrivano primi!
Ti piace vincere facile? Pooo Po Po Po poo!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO TRA COMUNE DI PORTOFERRAIO E SCUOLE SUPERIORI ELBANE. [/SIZE] [/COLOR]
Si è appena conclusa la prima delle numerose esperienze di alternanza scuola-lavoro previste per il 2017 tra gli istituti superiori elbani e il Comune di Portoferraio. Al primo progetto, tenutosi nel periodo 16-31 gennaio, hanno preso parte due studenti, un ragazzo e una ragazza, della 4A AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing) dell’ITCG Cerboni, che hanno lavorato rispettivamente presso gli uffici della Biscotteria e presso gli uffici amministrativi della partecipata Cosimo de’Medici. Le mansioni sono state di vario tipo, tutte in qualche modo afferenti all’indirizzo di studio dei ragazzi, che hanno così potuto rendersi conto di come funziona la macchina amministrativa di un ente pubblico e di quali possano essere i compiti di un dipendente pubblico.
I due studenti hanno lavorato molto seriamente e gli uffici con cui hanno collaborato si sono detti soddisfatti per l’impegno, la disponibilità, per il comportamento e anche per lo spirito di iniziativa. Un’esperienza del tutto positiva, dunque, che sarà ripetuta sicuramente anche in altri ambiti del Comune di Portoferraio.
In base alla legge 107 (la cosiddetta Buona Scuola) i ragazzi devono svolgere almeno 200 ore di alternanza scuola-lavoro e l’Amministrazione Comunale di Portoferraio ritiene fondamentale cogliere questa opportunità per avvicinare i ragazzi alla vita pubblica della loro città, coinvolgendoli quanto più possibile e facendo loro vedere che le istituzioni possono e devono essere dalla loro parte, collaborando a stretto contatto con la loro scuola. L’Assessorato alle Politiche Giovanili, che segue da vicino tutte le esperienze di alternanza, ringrazia i dirigenti scolastici Battaglini e Fazio per la costante collaborazione e disponibilità e per aver da un lato proposto al Comune i loro progetti e dall’altro autorizzato i progetti che, viceversa, il Comune ha posto alla loro attenzione; il CDA e i dipendenti degli uffici amministrativi della Cosimo de’Medici e tutti i dipendenti del Comune di Portoferraio che hanno seguito i tirocinanti per la grandissima disponibilità e collaborazione dimostrata.
Laura Berti
Assessore alle Politiche Giovanili
[COLOR=darkred][SIZE=5]UNA SPIAGGIA BELLA MA CONDANNATA DALLA NATURA E DALLA DISATTENZIONE DEGLI UOMINI…. [/SIZE] [/COLOR]
Patresi , la sua spiaggia ed il suo moletto sono lodierno oggetto dell’attenzione di Carlo Gasparri …una parte di costa che si potrebbe definire bella ma dannata, perché mediante le immagini che ci offre Carlo allo stato dei fatti appare inaccessibile, e se non si prenderanno urgenti provvedimenti potrebbe essere categoricamente “off limit” per i prossimi bagnanti a causa del pericolo frane, pericolo aggravatosi nel tempo causa piogge, ungulati e mareggiate che hanno minato la stabilità dei grandi massi che sovrastano la piccola cala unica risorsa della piccola frazione turistica del Marcianese .
Gasparri ci descrive la spiaggia di acciottolato di Patresi, che fa parte di quei Piccoli angoli di paradiso, lingue di rena e scogliere incastonate tra le insenature naturali, dotate di una bellezza selvaggia che, a vederle, sembra quasi di fare un passo a ritroso nel tempo. Perché il silenzio vi regna sovrano e, la moltitudine di turisti che durante l’estate la frequentano in massa hanno avuto la fortuna di passarvi qualche momento della giornata, sono rimasti a bocca aperta, dimenticando, addirittura, il trascorrere delle ore.
Su questa spiaggia e il relativo moletto, tuttavia -ci dice Gasparri parlando con un habitué del luogo il sig.Boni - i turisti ignari che vi sostano lo fanno magari inconsapevolmente a proprio rischio e pericolo, anche perché nessun Comune, e nemmeno gli enti preposti all’accoglienza, informano del pericolo frane, a parte un vecchio nastro e alcune transenne abbandonate e riverse tra gli scogli resi ormai invisibili, anche il Moletto, unico punto di approdo , è stato oggetto di violente mareggiate e parte di esso sta crollando in mare, peccato per un luogo meraviglioso tenuto pulito e decoroso dagli abitanti e imprenditori del luogo …insomma
Un vero e proprio paradosso, un atteggiamento istituzionale pilatesco che lascia alquanto perplessi.
Ma ascoltiamo l’.S.O.S di un preoccupato Carlo Gasparri
….Clicca sul Link e… BUONA VISIONE
[URL]https://youtu.be/ItMQjA9xmCQ[/URL]
STANGATA IN ARRIVO - AUMENTARE L’IVA E TASSARE I PATRIMONI: LA RICETTA DELL’UE PER I CONTI (IN ROSSO) ITALIANI - PER TROVARE I 3,4 MILIARDI RICHIESTI DALL'EUROPA PADOAN OLTRE ALL’AUMENTO DELL’IVA PENSA A UN RITORNO DELLA TASSA SULLA PRIMA CASA
“L’ITALIA STA GIOCANDO COL FUOCO” - A BRUXELLES SI ASPETTANO CHE PADOAN E GENTILONI PREPARINO UNA MANOVRA BIS “PER NON PERDERE LA FACCIA” SENZA TROPPE LAGNE - ENTRO DOPODOMANI IL GOVERNO DEVE MANDARE A BRUXELLES UNA LETTERA CON GLI IMPEGNI SUL BILANCIO PUBBLICO
PADOAN SFANCULA RENZI - UN ‘’GROSSO PROBLEMA’’ RESPINGERE LA RICHIESTA UE DI MANOVRA CORRETTIVA DELLO 0,2% DEL PIL - E' PER LA PRIMA VOLTA ICHE CARLETTO SI DISSOCIA DA RENZI, CHE AFFRONTEREBBE LA PROCEDURA PUR DI EVITARE TAGLI DI SPESA RECESSIVI E IMPOPOLARI IN VISTA DELLE POSSIBILI ELEZIONI ANTICIPATE
CAPRI - DOPO CAPALBIO, SCOPPIA LA RIVOLTA ANTI-MIGRANTI ANCHE NELL’ISOLA DEI FARAGLIONI - GLI ALBERGATORI CONTRO L’ARRIVO DI 45 PROFUGHI: “QUI NON SI VIVE CON 35 EURO” -IL SINDACO: “SIAMO UNA CAPITALE DELL’ACCOGLIENZA. PRONTI A FARE LA NOSTRA PARTE” - A PORTOFINO NIENTE?
La prospettiva che Capri e Anacapri, i due comuni che compongono l' isola, siano chiamati ad accogliere 45 profughi sta scatenando se non proprio una rivolta, sicuramente un acceso dibattito sui social, dove si registrano molte proteste e rari commenti favorevoli.
Ovviamente tutti quelli che esprimono la propria contrarietà premettono di non essere spinti da motivazioni di razzismo, ma dalle argomentazioni non pare proprio («Ci mancano solo gli immigrati», «Che almeno siano vaccinati»...). Parole in libertà, chiaramente. Però la questione c' è e le autorità dell' isola si stanno attrezzando per affrontarla.
L' altro giorno la prefetta di Napoli Pantalone ha riunito gli amministratori dei comuni della provincia e a ciascuno ha fornito il numero di profughi da accogliere in caso di nuova emergenza: Capri 23 persone, Anacapri 22. E i sindaci dovranno farsi trovare pronti.
«Siamo sempre stati una capitale dell' accoglienza e lo saremo anche stavolta, quindi Capri farà la sua parte e non verrà meno al dovere umano dell' assistenza», fa sapere il sindaco Gianni De Martino. Ad Anacapri, invece, il primo cittadino Franco Cerrotta ha convocato ieri gli operatori alberghieri e i rappresentanti delle associazioni per avviare una ricognizione sulle strutture da utilizzare, e intanto pensa a corsi di lingua e di informatica per favorire l' inserimento sia sociale che lavorativo di chi arriverà. Il suo assessore al Turismo, Massimo Coppola, però non è ottimista, e lo ha detto anche durante la riunione in prefettura: «Da noi non ci sono molti alberghi, sarà difficile reperire i posti necessari, anche se saranno pochi».
Decisamente perplessi gli operatori turistici, in primo luogo gli albergatori. «Qui non ci sono strutture che possano essere messe a disposizione ai costi proposti dal governo», dice Sergio Gargiulo, presidente Federalberghi di Capri. «Siamo solidali con chi scappa dalla fame, ma su quest' isola come si fa a vivere con 35 euro al giorno? Possiamo solo sperare che le autorità sappiano come far fronte all' emergenza».
Non vuole discussioni, invece, don Carmine Del Gaudio, parroco della chiesa di Santo Stefano a Capri: «Di fronte a persone che chiedono accoglienza non devono esserci, e non ci saranno, problemi».
Viviamo in regime partitocratico ormai dalla cosidetta prima repubblica dove la sovranità del voto non appartiene al popolo ma ai partiti.
Le conseguenze sono quelle che viviamo.
[COLOR=darkred][SIZE=5]Pesante sconfitta Elbarekord under maschile [/SIZE] [/COLOR]
Alle 17,30 presso il palazzetto "Monica Cecchini" i ragazzi
dell'under 15 maschile hanno affrontato il Centro Orafo Grosseto Gea Basket,con fatica e poca determinazione.Da subito la partita è stata nelle mani degliavversari ,lasciando i nostri giocatori spiazzati e poco reattivi:un divario nel primo tempo di 20 punti ,che non sono stati più in grado di recuperare,con un risultato finale di 43 a 73.La poca grinta da parte nostra e la molta velocità dagli avversari,hanno fatto si che la partita sia scivolata suquesto binario , nonostante l'impegno e alcune buone azioni.Tuttavia dato che ci piace guardare sempre il lato positivo segnaliamo con un applauso il primo canestro del giocatore Tintorri ,salito quest'anno in questa squadra.La prossima settimana ci aspetta la trasferta ad Arcidosso,con annessa gita e cena!!!
Tabellino:Di Giorgi 16,Isolani 6,Pastorelli 6,Barsotti 5,Randazzo
4,Ferrini 2,Ballarini 2,Tintorri 2,Colandrea,Pieruzzini,Arnaldi,Concu.
Per ASA località Cavoli discesa che porta alla spiaggia copiosa perdita d'acqua in zona dove siete già intervenuti.L'acqua esce da una riparazione stradale fatta da poco .
Ragazzi, ma ci voleva un servizio di sky per farvi vedere le incurie nella villa napoleonica? Voi gestori e residenti elbani dovreste guardare la vostra isola con l'occhio ed esigenze di un turista, e non solo come pollo da spennare, e comunque poi pagare per un buon servizio non è poi così male anzi sarebbe un piacere , ma è offensivo e denigrante pagare per avere o vedere poco o nulla.
Da questo lato francia inghilterra austria ecc... iinsegnano, pur avendo poche attrazioni rispetto a noi, loro le esaltano e le curano e si fanno pagare e bene e sono sempre pieni di turisti.
ripeto: PROVATE A FARE I TURISTI VOI ALL'ELBA FORSE RIUSCITE A VEDERE