
Sempre allo scopo di illustrare le idee a confronto sul progetto di fusione riporto la mia risposta ad un intervento fatto su Rio blog; [URL]http://www.rioblog.altervista.org/index.php[/URL]
Per l'indeciso.
Che indeciso non appare, ma preconcetto e al limite del dileggio nei confronti delle persone che nomina, certamente si.
Il suo è un post di 605 parole che non affronta mai i temi relativi alla fusione.
Non parla di specificità culturali, vere o presunte; non parla di aspetti territoriali, sociali e last but not least, economici, come viceversa viene fatto da Lelio, da me, da altri ...
Mi risulta che i due sindaci promotori e non solo, abbiano fatto pubbliche assemblee per spiegare le motivazioni di questa scelta. Di cosa parli?
Infine, è forse la costituzione legalizzata di un qualsivoglia comitato, del si o del no che sia, che determina la bontà o meno delle proposte? Come dire ad es. che le tue osservazioni sono fasulle perché ti nascondi dietro un nick name!
Sono certo, che sempre per quella trasparenza molto invocata e già da te disattesa, se fai una richiesta a Lelio, non avrà difficoltà a fornirti l'elenco che richiedi.
Approfitto dell'occasione per illustrarti alcuni vantaggi concreti, oltre a circa 6.500.000 € di incentivi in 10 anni, in alternativa ai tuoi discorsi fumosi, tipici del portabandiera del no, tale Pino Coluccia.
- Il nuovo Comune nato da fusione è soggetto al patto di stabilità e ai suoi vincoli dal terzo anno successivo a quello di istituzione;
- maggiore rappresentatività nel dialogo con gli altri soggetti politici del territorio;
- miglioramento dell’offerta al cittadino grazie a economie di scala e alla possibilità di una maggiore specializzazione di funzionari e tecnici (che ce n'è tantissimo, ma proprio tantissimo bisogno!);
- al Comune risultante da fusione di piccoli Comuni si applicano in quanto compatibili le norme di maggior favore, incentivazione e semplificazione previste per i piccoli Comuni e per le Unioni di Comuni;
- il Comune risultante da fusione potrà utilizzare i margini di indebitamento consentiti dalle norme vincolistiche in materia per uno o più dei Comuni originari, anche quando dall’unificazione dei bilanci non risultino ulteriori margini di indebitamento per il nuovo Ente;
- unico governo del territorio dal Cavo a Bagnaia, ai confini con Porto Azzurro, cioè tutto il versante orientale;
- i progetti presentati da Comuni risultanti da fusione abbiano priorità di accesso alle risorse per interventi infrastrutturali di adeguamento, ricostruzione e nuova costruzione di edifici pubblici, misure antisismiche, mantenimento reti viarie e telematiche (art.18, c.9, d.l. 69/2013);
- Il Comune nato da fusione può scegliere di istituire dei municipi nei territori dei Comuni precedenti;
- Nel caso in cui vengano istituiti municipi, i territori preesistenti alla fusione in cui questi sono insediati possono mantenere tributi e tariffe differenziati, non oltre l’ultimo esercizio finanziario del primo mandato amministrativo del nuovo Comune.
Se non per te, spero che almeno per altri questo post possa essere utile.
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