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113273 messaggi.
spari a Macerata da spari a Macerata pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 12:48
Quando lo Stato sottovaluta la gravità della violenza e la paura che viene percepita dalle persone comuni e indifese...quando lo Stato per effetto delle leggi troppo garantiste,se patteggi anche per reati efferati e crudeli ti fa' lo sconto della pena e magari dopo pochi anni ti rimette in libertà...allora quello accaduto questa mattina a Macerata, dove dopo l'omicidio e la barbaria fatta sul corpo di quella povera ragazza, un cittadino italiano ha percorso le vie sparando a persone di colore innocenti, ha solo un responsabile. Lo Stato Italiano!
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Gori-Ageno da Gori-Ageno pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 12:39
Quanta ipocrisia e quanta disonestà intellettuale sta muovendo coloro che si affannano a sbianchettare il nome di Pietro Gori dalla piazzetta omonima. Vi rendete conto che la storia e la memoria non può essere cancellata con colpi di mano alla Achille Starace, perdipiù portati da soggetti che con tutta probalità, confondono la memoria storica con quella degli smartphone di ultima generazione? Poi abbiamo il mentore nostrano che con raffinati gargarismi intellettuali teorizza la legittimità dello sbianchettamento del nome Pietro Gori perchè evidentemente si è meritato i soprusi, le cattiverie, le offese ed i dolori subiti per professare le proprie idee, notoriamente anarchiche e non certo di destra. Voglio comunque e con assoluta convinzione, perch'è l'ho conosciuto ed anche bene, che il Dott. Ageno non avrebbe mai e poi mai approvato nè permesso una simile iniziativa spudoratamente provocatoria, faziosa e divisiva. Quando si amministra la cosa pubblica, si deve operare per il bene di tutti, per unire e non per dividere, vergogna! A chi avreste fatto torto se aveste intitolato un'altra piazza ad Ageno? Avreste avuto l'approvazione di tutti gli Elbani e due figure, Gori ed Ageno trattate davvero con il dovuto rispetto e tanta gratidune per aver onorato con la loro presenza, questa terra. Invece guardate che porcheria sono riusciti a mettere in piedi per quel vizio odioso di mostrare i muscoli approfittando di ogni occasione comprese quelle, come questa, dove invece servirebbe cervello e cuore. Infine non capisco perchè i veri amici e conoscenti del Dott. Ageno non manifestino il loro disappunto sulla vicenda che l'interessato diretto, non avrebbe mai approvato. Optate per l'altra soluzione, che è fattibile ed unitaria e non fareste una brutta figura anzi, mostrereste forza, dignità e senso civile. Giuliana
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ELBANO da ELBANO pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 12:34
[COLOR=darkblue][SIZE=4]PARCO NAZIONALE SPRECO MONDIALE [/SIZE] [/COLOR] Ma questi non dovrebbero tutelare la Natura ??? Hanno speso milioni di Euro per buttare tonnellate di veleno a Montecristo per eradicare i topi . Hanno speso un sacco di sodi per ammazzare gatti e corvi a Pianosa . Altri soldi per eradicare l' Ailanto . Spendono milioni per catturare i cinghiali all' Elba e regalarli alle riserve di caccia in continente. Vogliono eradicare i Mufloni. Adesso vogliono ammazzare tutte le pernici e i fagiani di Pianosa ??? La pernice rossa è una specie da tutelare , prima del Parco all' Elba era pieno di pernici , poi è arrivato il Parco che impedisce la manutenzione la coltivazione del territorio e le pernici sono quasi estinte . Qualcuna resiste fuori dal Parco. Adesso vogliono sterminarle anche a Pianosa . Forse ci diranno che le Pernici si mangiano le zecche di pianosa , che sono un patrimonio naturalistico inestimabile in quanto specie di insetto autoctono dell' isola piatta .
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100 caprette chiedono asilo da 100 caprette chiedono asilo pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 11:25
L'isola palmaria nel comune di portovenere ( La spezia ) rende disponibili un centinaio di caprette . Queste caprette , ospitate all'elba da qualche azienda agricola potrebbero essere fonte di una ricchezza in quando queste producono latte e dal latte si possono fare formaggi , se ci sono dei volonterosi che si facciano avanti
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Caro riese da Caro riese pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 11:25
Ti lamenti giustamente perché Rio nell’ Elba è al buio Ma lo sai perché? Circa 10 anni fa viene sbagliata la richiesta del contributo. A Rio piove sempre sul bagnato. Ma quando si spengeva la luce prima era colpa della Amministrazione De Santis, ora di chi è? Ci vuole onesta intellettuale. Hai ragione a dire vergogna, ora tutti zitti.
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Foresi da Foresi pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 10:49
[COLOR=darkred][SIZE=4]I fagiani,le lepri,le pernici rosse a Pianosa non ci sono andate ne a nuoto ne al guinzaglio con i turisti [/SIZE] [/COLOR] . Ci sono sempre state ,mio nonno e altri Pianosini la domenica ,con il carcere fermo per le attività agricole andava a caccia con il cane e portavano a casa circa un capo a testa non di più. Le pernici rosse all'elba non ci sono più a Pianosa si. Ora vogliono spopolare l'isola per farne un solo posto di nidificazione di alcune specie di uccelli come il gabbiano corso o la berta. L'isola godeva del passaggio e della sosta dei migratori che si fermavano sull'isola per riposare e trovavano cibo e acqua. Ora gli scienziati e ambientalisti un tanto al chilo non hanno mai strutturato abbeveratoi degni di chiamarsi tale o uno specchio d'acqua per dissetare gli animali stanziali e di passaggio. QUATTROCENTOMILA EURO SPESI PER PROGETTI SU PIANOSA. Se il parco investiva quanto riesce a spendere e lucrare su Pianosa in proporzione al territorio su tutto il parco l'ambiente dell'arcipelago era magnifico per i suoi ospiti umani,fauna e flora. Ora è solo magnifico per chi fa' mercimonio personale a scapito dell'isola. Armiamo i fagiani e le lepri che desiderano rimanere e non finire nei banchi frigo dei loro amici.
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FORASACCO da FORASACCO pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 9:37
[COLOR=darkred][SIZE=4]STAGIONALI OPPURE A....COMODO? [/SIZE] [/COLOR] Da sempre i mercati settimanali ambulanti, sono stati occasioni di risparmio negli acquisti e possibilità di ulteriori scelte rispetto ai negozi stanziali. Ogni Comune ha un proprio regolamento, comunque sono attività che pur di grosso sacrificio per i titolari, rispetto al passato, garantiscono un buon reddito. Dicevamo che svolgono un servizio sociale specie per i meno abbienti e per questo i Comuni dovrebbero vigilare e garantire ai cittadini che questo servizio si svolga con continuità e regolarità. Non so quanti di voi, il venerdì non vanno al “mercatino”, ma da diversi Venerdì è un vero e proprio deserto, via Buozzi e via Colombo, sono pressoché vuote, non di avventori ma di banchi e poiché queste attività non devono essere “stagionali”, forse le Amm. Comunali, farebbero bene a vigilare e magari modificando i regolamenti, sanzionare fino al ritiro dell’autorizzazione, affinchè i cittadini possano trovare i banchi secondo le proprie necessità e non danneggiare quelle attività che regolarmente montano le proprie attrezzature e che a causa della riduzione d’interesse si trovano con una potenziale clientela notevolmente ridotta. Facile sgomitare per avere un posto in stagione estiva e poi sparire durante l’inverno, mi dicono ad esempio che a Capoliveri il mercato è talmente disertato, che non trovi più nemmeno il banco di frutta e verdura. Che dire? Speriamo che qualche amministratore meno distratto legga queste poche righe e intervenga.
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x Marcello Camici da x Marcello Camici pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 8:58
Che lei nutra rispetto o meno verso la figura di Pietro Gori è una cosa che non mi interessa, le dico solamente che non riesco a capire come si possa rispettare una persona condannadone contemporaneamene gli ideali per i quali da la vita. Al massimo si può parlare di tolleranza, piuttosto che perdono e non certo rispetto. Comunque le avevo chiesto: per quale motivo lei è d'accordo con lo sfratto di Pietro Gori da dove riposa in pace in favore di Ageno, alla cui memoria si poteva benissimo reintitolare una delle tante altre piazze se non quello di mostrare i muscoli e spingere la cittadinanza a schierarsi 'o con me o contro di me'? G.R.
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RISTORANE ORECCHIETTERIA DAL PUGLIESE da RISTORANE ORECCHIETTERIA DAL PUGLIESE pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 8:53
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a Apache e piazza Ageno da a Apache e piazza Ageno pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 8:21
Caro Apache, condivido il tuo pensiero, ma sono convinto che il vero motivo che sta alla base, è stato centrato perfettamente dal sig. Luciano G. col post (88673 GORI-AGENO) che allego perchè è quello che per me ha più senso. xxxxxxxxxxxxxxxx Cari amministratori di Portoferraio, anche il più sprovveduto Homo Neanderthalensis sarebbe stato in grado di prevedere le reazioni della gente provocate dallo sfratto dato a Pietro Gori in favore di Giovanni Ageno. Non riesco a capire il gesto se non in chiave squisitamente provocatoria. Non potevate rinominare un'altra piazza o un 'largo' o una via? Che problema c'era? Ci si deve per forza schierare, vero? Gori e Ageno due galantuomini degni d'onore e di essere ambedue ricordati dignitosamente, mi spiegate perchè devono essere usati invece come cavie per mostrare i muscoli? Se c'èra un modo per disonorare sia l'uno che l'altro ed attizzare gli istinti più bassi delle persone, l'avete trovato, complimenti. Luciano G.
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I competenti: Renzi & Berlusconi da I competenti: Renzi & Berlusconi pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 7:57
A Roma, per dire, le competentissime destra e sinistra si sono divise i sindaci degli ultimi vent’anni, accumulando 15 miliardi di debito: eppure i romani hanno votato Raggi. A Torino il capacissimo centrosinistra ha governato dal 1993 al 2016, facendone la città più inquinata d’Europa e la più indebitata d’Italia in rapporto alla popolazione (quasi 5 miliardi di buco): ma inspiegabilmente i torinesi hanno votato Appendino. L’altroieri si è dimesso il sindaco del Pd di Terni, Leopoldo Di Girolamo, riuscito nella mirabile impresa di portare il Comune al fallimento: la Corte dei conti ha appena bocciato il suo ennesimo piano di rientro dal dissesto causato da lui e dalla precedente giunta Pd (le opposizioni parlano di un buco di 80 milioni), e a maggio Di Girolamo era finito ai domiciliari con due assessori per associazione a delinquere, turbativa d’asta e falso. Ma gli incontentabili ternani, anziché ringraziare il competentissimo sindaco che li costringerà a pagare 2 milioni l’anno di imposte comunali in più fino al 2045 per ripianare la sua voragine, storcono inspiegabilmente il naso. Intanto a Milano il supersindaco Beppe Sala non solo è sotto processo per i reati di abuso d’ufficio e falso, ma è pure indagato dalla Corte dei conti per un danno erariale di 2,2 milioni: una bella sommetta sottratta alla collettività con l’appalto senza gara per la fornitura dei 6 mila alberi di Expo, pagati dalla Mantovani 1,7 milioni e costati a Expo (cioè a noi) 4,3, cioè quasi il triplo. Uno scandalo “Spelacchio” moltiplicato per 6 mila, anche se sui media ha uno spazio di un seimillesimo. Un ennesimo caso di competenza del Pd che i milanesi non potranno che apprezzare, in perfetta continuità con le competentissime gestioni di tutti i grandi eventi italioti. Tipo Mondiali di Italia 90 a costi raddoppiati, per cui lo Stato ha pagato l’ultima rata del mutuo nel 2016. O tipo i Mondiali di Nuoto del Roma 2009, con le piscine troppo corte e le altre opere finite anni dopo o mai completate ma già costate il doppio o il triplo: la Procura della Corte dei conti ha appena archiviato alcuni dirigenti pubblici, ma non i tecnici e i costruttori, ricordando quel monumento alla competenza che è la “cittadella dello sport” a Tor Vergata con le “vele” di Calatrava (capolavoro di Caltagirone costato 608 milioni contro i 323 preventivati, dopo “ben sei atti aggiuntivi”) figlio di “una classe politica tesa a inseguire progetti faraonici senza predisporre adeguate coperture finanziarie e senza tenere conto delle reali possibilità di rispettare un cronoprogramma in linea con gli obiettivi”. Insomma, una “compagine amministrativa incapace di rispettare le regole della concorrenza e della buona gestione, prona ai desiderata del politico di turno e del mondo imprenditoriale con cui si confronta e ai cui interessi risulta spesso asservito”. Gli stessi che ancora piangono la prematura scomparsa della mangiatoia olimpica, cancellata dall’incompetente Raggi.
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a proposito di pianosa da a proposito di pianosa pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 7:08
Buongiorno, premetto che sono un cacciatore, perciò amo la caccia, ma quella fatta nelle regole e nel rispetto degli animali. Martedì il parco partirà con la prima spedizione a Pianosa, che dureranno fino a metà marzo, con l'obiettivo di sterminare ed eradicare i fagiani, sull'isola, e forse anche le pernici. Forse è l'ora di dire qualcosa a questo ente criminale.
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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 7:07
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860) OTTOBRE 1859.ELEZIONI COMUNALI. ISTRUZIONI DI BETTINO RICASOLI AI CAPI DELLE PROVINCE [/SIZE] [/COLOR] (PRIMA PARTE) Nell’esposizione delle liste elettorali così come prescritto dalla legge nascono problemi. A Longone per esempio il gonfaloniere così scrive al cancelliere dell’Elba: “Al Sig. Cancelliere.Ministro del Censo. Portoferraio Eccell.mo Signore Vi sono diverse persone che reclamano non essere state messe nelle Liste Elettorali e producono la Cartella dell’Imposizione,gradirei sapere come debbo comportarmi Di Vs Eccellenza Longone 20 ottobre 1859 Dev.mo Servitore G. Danesi” (Ministeriali di diversi dipartimenti del 1859.C158.Archivio storico comune Portoferraio)) Questa situazione è probabilmente diffusa in tutto il granducato talchè il ministro dell’interno Ricasoli invia istruzioni. Il 24 ottobre 1859 il governatore dell’Elba scrive al cancelliere ministro del censo in Portoferraio allegando un dispaccio di Ricasoli ,datato 19 ottobre 1859,che porta istruzioni sulle imminenti elezioni municipali,dispaccio a lui pervenuto dal governatore di Livorno. Ricasoli si rivolge scrivendo alle autorità per la buona riuscita delle elezioni comunali. “Per dirigere la loro azione ad uno scopo comune” impartisce istruzioni. “Copia di dispaccio del Ministero dell’Interno diretto a SE il Governatore di Livorno sotto dì 19 ottobre 1859 Eccellenza Le elezioni Municipali si avvicinano e il Governo non può esserne spettatore indifferente perché le considera un vero atto politico col quale i Toscani debbono avvalorare i loro atti precedenti condotti con tanta saviezza ed umanità;importa dunque che le Autorità amministrative i adoperino a tutto potere per la buona riuscita di queste Elezioni per dirigere la loro azione ad uno scopo comune credo necessario le seguenti istruzioni ai Capi della Province. Perché le elezioni riescano è necessario che vi concorra quel numero di elettori,che la Legge esige e che gli Elettori stessi s’intendano sulle persone da eleggere affinchè le lezioni siano compiute nella prima elezione. Ad ottenere concorso di Elettori le Autorità Municipali non trascureranno alcun mezzo atto a far giungere a notizia di tutti non solo il giorno della elezione ma ancora il numero dei Rappresentanti Comunali da eleggere e quanto malto è necessario che l’Elettore sappia. Per dare queste notizie non si tenghino paghi i Gonfalonieri delle solite notificazioni,ma facciano pervenire a ciascun elettore uno speciale invito in quella forma che reputeranno meglio conveniente. Ad impedire la dispersione dei voti e far riuscire le elezioni al primo scrutinio ,occorrerebbe che in ogni Comune gli Elettori sì intendessero in private Adunanze per proporre una lista di Candidati accettabile dalla maggioranza. Per questi due provvedimenti la E.V. farà le necessarie sollecitazioni ai Gonfalonieri ed ai Ministri del Censo sui quali il governo confida,né credo indarno,per la buona riuscita delle Elezioni Comunali… BETTINO RICASOLI “ (Idem come sopra) Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
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Sig G.R. da Sig G.R. pubblicato il 3 Febbraio 2018 alle 4:13
Gentile sig G.R. lei ha letto male o non ha voluto capire. Ho rispetto per Pietro Gori e le sue idee. Marcello Camici
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Riese da Riese pubblicato il 2 Febbraio 2018 alle 21:43
Dopo De Santis, Rio nell’ Elba è un paese al buio ( perché manca l’illuminazione pubblica)Ma nessuno protesta. Vergogna, vergogna, vergogna
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gli apache e piazza Ageno da gli apache e piazza Ageno pubblicato il 2 Febbraio 2018 alle 21:14
Si è riunito, nella lontana America, il Consiglio degli anziani delle tribù Apache , convocato per discutere sull'intitolazione di una Piazza a Giovanni Ageno, con “sfratto” contestuale al grande Pietro Gori, anarchico famoso, di valore indiscusso, conosciuto da tutti. Il Consiglio ha esaminato il problema con il solito buon senso, dicendo in sintesi: l'intitolazione di una Piazza a Giovanni Ageno va benissimo ma perchè togliere il nome di un grande personaggio quale Pietro Gori? Da qui la proposta al Comune di Portoferraio: ammettete l' errore e intitolategli un' altra piazza ( oppure strada), ce ne sono tante! E' così semplice, così ovvio. Si può sempre tornare indietro sulle decisioni prese. Così non sarà offuscato il nome del dr Giovanni Ageno, persona rispettabilissima e da ammirare, alla cui memoria nessuno dovrà associare le polemiche politiche di questi giorni.
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Pietro Gori da Pietro Gori pubblicato il 2 Febbraio 2018 alle 20:19
Non vedo questo grosso problema sul caso Gori-Ageno, Gori cede il posto...E pensare che dal cimitero dopo un tot di anni ci sfrattano!
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ufficio tecnico campo da ufficio tecnico campo pubblicato il 2 Febbraio 2018 alle 17:08
15 giorni fa avevo fatto presente al comune se si poteva intervenire pulendo le griglie di scolo delle acque piovane all' interno del paese e ve le ripeto piazza di chiesa piazza alle mura via Vittorio Emanuele ove fuoriescono blatte e odore di acque marce : ma come al solito come altre segnalazioni(parcheggi dentro paese e piastre di granito troncate e piene di olio in piazza alle mura con i soliti furbetti che continuano a parcheggiare) sono inascoltate tutto alla carlona sono molto deluso ma non solo per queste cose ma per l'atteggiamento di totale abbandono da parte vostra di questo bel paesello..... tanti discorsi quando c'è da votare ma di fatti pochi anzi nulla!
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x Marcello Camici da x Marcello Camici pubblicato il 2 Febbraio 2018 alle 16:12
Ho letto il suo inervento su Tenews del 1-2-2018 "PORTOFERRAIO DEVE RICORDARE GIOVANNI AGENO COME VITTIMA DELL’ODIO POLITICO " dove ci erudisce, in premessa, sulla filosofia anarchica esaltandone la barbarie per la presa di distanza da qualsiasi forma d'autorità (politica, partitica, sindacale, religiosa, morale, familiare, militare), per contrapporre in chiusura, il doveroso omaggio del ricordo ad Ageno quale vittima dell'odio politico evindentemente di sinistra, antifascista e naturalmente anarchico come il pensiero di Pietro Gori. Lei non puo non sapere che se oggi è padrone di far pesare sull'opinione pubblica le proprie idee politiche con gli strumenti e le modalità di comunicazione che ritiene più efficaci, lo deve anche e soprattutto al contributo di quelle idee e delle persone come Pietro Gori, non certo paragonabili a quelle che hanno generato pochi anni dopo, in italia ed in europa terribili lutti e miserie nel rispetto delle autorità politiche, militari, religiose etc. Comunque, aldilà di queste mie considerazioni, maldestre ed opinabili, mi vuole spiegare per quale motivo per ricordare Ageno, che ho avuto il piacere di conoscere ed alla cui memoria va la mia stima indiscutibile, ci si debba accanire ad offuscare il ricordo di Pietro Gori? Vi rendete conto che così facendo gettate un'ombra su una persona quale Ageno che non merita certo di passare alla storia locale, come l' usurpatore di piazzette? Voglio chiedere scusa ai familiari del dott. Ageno che certo non meritano di essere sollecitati mediaticamente per questioni di bassa propaganda politica. G.R.
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Adalberto Bertucci da Adalberto Bertucci pubblicato il 2 Febbraio 2018 alle 15:32
[COLOR=darkblue][SIZE=4]LA MIA AMAREZZA..... [/SIZE] [/COLOR] Vogliono toglierci la soddisfazione di restituire dignità a Giovanni Ageno, ma non ci riusciranno. Sto affrontando queste ultime ore che precedono l'intitolazione della piazzetta davanti alla Biscotteria con un sentimento di amarezza misto a meraviglia. E non ci si stupisca se parlo di meraviglia perché non pensavo che si potesse arrivare a così tanta bassezza umana da parte di certi personaggi che ogni tanto riemergono dal loro torpore per ricordarci ( a noi e ai portoferraiesi, che sapranno giudicare ) di che pasta sono fatti. Nessuno di noi, e dico nessuno, ha mai pensato durante la concretizzazione di questa iniziativa di portare in qualche modo oltraggio a Pietro Gori, personaggio che nessuno si sogna di discutere e di andare ad analizzare nel suo percorso di vita e nelle sue azioni. Noi di ViviAmo Portoferraio abbiamo semplicemente tenuto fede ad una promessa fatta. Altri se ne sono dimenticati con troppa facilità. Ma, si sa, non siamo tutti uguali, per fortuna. E aggiungo che il posto nel quale ricordare Giovanni Ageno è proprio quello, la piazzetta davanti a Palazzo della Biscotteria. Perché è lì che è stato ucciso dalle calunnie architettate a scopo politico anche da chi evidentemente non si è pentito e continua a fomentare odio e divisione fra i portoferraiesi. E' questo l'unico modo per restituire dignità a Giancarlo (così lo chiamavamo e continueremo a chiamarlo, noi che eravamo al suo fianco) e alla sua famiglia.
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