X I SOLITI BOCCALONI
Avete stretto una alleanza NON VOTATA dal popolo,avete scelto un premier NON VOTATO dal popolo,volevate imporre un ministro NON VOTATO dal popolo che proponesse una uscita dall'euro NON VOTATA dal popolo,ed ora chiedete al popolo di RIBELLARSI? a cosa esattamente?
113273 messaggi.
x italiano seguendo il suo ragionamento non facciamo più arrivare i turisti tedeschi, non facciamo attraccare le navi anzi chiudiamo le frontiere con la germania. forse invece sarebbe il caso di fare altri interventi per esempio pagare tutti le tasse, avere più educazione civica, rispetto x tutti senza offendere chi ha idee diverse, lavorare seriamente e denunciare i furbetti.
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“NON FATE COME ME”: GLI SCRITTI DEL CARCERE PRESENTATI IN COMUNE: [/SIZE] [/COLOR]
All'iniziativa, voluta dall'Amministrazione, prenderanno parte gli autori del testo
Mercoledì 30 maggio, alle ore 21,15, presso la Sala Consiliare di Porto Azzurro, verrà presentato il testo “Non fate come me – scritti dal Carcere”, una piccola antologia di riflessioni redatte dagli studenti della sezione carceraria e curate dai professori Nunzio Marotti e Mariateresa Lisco. All’iniziativa, patrocinata dal Comune, prenderanno parte alcuni autori, i docenti e gli amministratori comunali Gisella Guelfi e Fabrizio Grazioso. Il progetto scolastico, del resto, ha permesso ai reclusi di affrontare temi centrali come il giudizio (o pregiudizio) e la diversità. L’intento dell’opera, difatti, è quello di mettere a nudo le loro esperienze e i loro sbagli, il tutto vissuto nella speranza che errori analoghi non siano commessi da chi è più giovane e s’affaccia alla vita. Contenuti importanti, insomma, che hanno richiesto grande dedizione e caparbia volontà.
Condivido pienamente il tuo pensiero.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]IL BILANCIO DEL NUOTO ELBANO AI GIOCHI DELLE ISOLE 2018 [/SIZE] [/COLOR]
Sono appena terminati i Giochi delle Isole 2018. Catania ci ha accolto con la disponibilità e la gentilezza tipica della Sicilia ed i nostri ragazzi (Sveva Arnaldi, Martina Caldarera, Asia Petri, Margherita Sardi, Giacomo Barsotti e Simone Turchet) provenienti da cinque diversi Comuni sotto i colori elbani, del Circolo Teseo Tesei e della Società Piombino Nuoto sono stati immediatamente proiettati nella dimensione a loro sconosciuta di una grande manifestazione sportiva internazionale. L'ingresso nella Piscina di Nesima, un impianto dotato di vasca olimpionica da 50 metri per otto corsie, vasca tuffi e vasca ambientamento ha lasciato i nuotatori elbani a bocca aperta; il primo commento è stato “non si vede neanche dove finisce!”
Sapevamo che il confronto con le rappresentative delle isole partecipanti al torneo di nuoto (Sicilia, Corsica, Malta, Azzorre) sarebbe stato durissimo: nel nuoto il cronometro non ammette interpretazioni discrezionali. I tempi di ammissione alle gare degli atleti più forti erano talvolta a livello di campionati italiani di categoria, quindi abbiamo gareggiato con la consapevolezza di dover puntare al miglioramento dei primati personali e, soprattutto, fare tesoro di un'esperienza sportiva di livello altissimo.
PRIMO GIORNO: IN SALITA
Il primo giorno è stato il più difficile; la vasca olimpionica comporta una gestione della nuotata molto diversa da quella in vasca corta ed i tempi ne risentono a tutti i livelli. Adattarsi alla misura è stato impegnativo soprattutto sul piano mentale e lo stress è stato notevole. Nonostante tutto nessuno si è sottratto al confronto ed il programma di gara è stato rispettato: 7 le prove a cui abbiamo partecipato (50 dorso M con Barsotti e Turchet, 50 dorso F con Arnaldi e Caldarera, 100 rana M con Turchet, 100 rana F con Petri e Sardi, 200 libero M con Barsotti, 200 libero F con Arnaldi e Petri e la staffetta 4x100 femminile). I risultati migliori sono stati i record personali sui 200 libero di Asia Petri (3.04.96) e di Giacomo Barsotti (2.47.25).
SECONDO GIORNO: PRENDIAMO LE MISURE
Il secondo giorno ha visto due ritiri per problemi muscolari sui 100 delfino di Sveva Arnaldi e Giacomo Barsotti ed un'altra lunga serie di gare: 50 rana M Turchet, 50 rana F Petri e Sardi, 50 libero M Barsotti e Turchet, 50 libero F Arnaldi e Caldarera, 200 dorso F Caldarera (squalifica in virata) e Sardi, 200 rana F Petri.
Record personale sui 50 libero per Caldarera (35.84) ed ottime prestazioni di Barsotti (31.37 sui 50 libero) e Petri (3.46.40 sui 200 rana).
TERZO GIORNO: DIAMO TUTTO
Il 26, ultimo giorno di gare, i nuotatori elbani sono arrivati in vasca stanchi ma più rilassati ed hanno seguito affascinati i 1500 libero M che hanno visto protagonista Flavio Sciortino, ragazzo siciliano di enorme talento e grande simpatia dalla nuotata elegante e potente. Caricati dalla vittoria del loro amico hanno partecipato a:
50 delfino M Barsotti e Turchet, 50 delfino F Arnaldi e Caldarera (41.56 personal best), 200 misti F Petri (pb 3.28.10) e Sardi (pb 3.27.45), 100 dorso F Caldarera e Petri, 100 libero M Barsotti (pb 1.12.60) e Turchet.
Ha chiuso la giornata e l'intera manifestazione la bellissima staffetta 4x100 misti femminili che, su invito di Florence Caruel, delgata Coji per il nuoto sempre attenta e disponibile nei nostri confronti, ha visto gareggiare Elba e Corsica insieme contro le altre tre grandi Sicilia, Malta ed Azzorre. Asia Petri (rana) e Martina Caldarera (libero) hanno tenuto testa alle avversarie.
SICILIA PADRONA DEI GIOCHI
Quest'anno la nostra squadra non ha raggiunto il podio, occupato nella maggior parte dei casi dagli atleti di casa che hanno raccolto più di 50 medaglie seguiti dalle solite Azzorre (squadra sempre al vertice grazie all'organizzazione militare!) e dalla forte Malta, portata al grande risultato dal formidabile allenatore Keith Bartolo, a sua volta specialista di nuoto di gran fondo in mare. A noi rimane il ricordo di cinque giorni vissuti nel più puro spirito agonistico, le serate passate a socializzare con amici sportivi di tante discipline,le
immagini delle eccezionali prestazioni dei migliori nuotatori di categoria di isole vicine e lontane, la soddisfazione di sapere che ce l'abbiamo messa tutta per portare ai Giochi 2018 il messaggio di
un'isoletta (la più piccola della competizione!) che non si sottrae mai al confronto: attenti, ci siamo anche noi… siamo piccoli, ma cresceremo!
IL FUTURO DEL NUOTO ELBANO
Sappiamo tutti che praticare il nuoto a livello agonistico all'Elba è quasi impossibile: la vasca di 20 metri, la finestra di apertura della piscina (poco più di cinque mesi effettivi), l'abbandono dei ragazzi che optano per altre discipline sportive in grado di offrire dai sette ai dieci mesi di attività ci impedisce di raggiungere i risultati che vorremmo.
Ma la passione dei nostri ragazzi e dei tanti che comunque continuano ad iscriversi alla Scuola Nuoto Teseo Tesei ci obbliga ad insistere nella richiesta di un nuovo impianto all'altezza della nostra isola.
Quest'anno, per la prima volta dalla costruzione della Piscina delle Ghiaie, il comune di Portoferraio ha presentato al CONI un progetto per una struttura regolamentare in grado di ospitare competizioni
ufficiali. Se la domanda verrà accolta ed avremo accesso al finanziamento agevolato previsto, il sogno di tanti di noi sarà realizzato e l'isola sarà dotata di un servizio ai cittadini di vitale importanza. Come ripete Claudio Bianchi (il nostro Fiduciario CONI e Presidente del COL per i Giochi delle Isole, che non smetteremo mai di
ringraziare per il costante sostegno ed il lavoro a favore dello sport elbano) ormai la piscina è un polo di attività talmente ampio (oltre all'agonismo, la scuola di nuoto per i più piccoli, le attività di recupero post trauma, il lavoro con chi ha limitazioni motorie, con gli anziani e con i diversamente abili, le attività ginniche e
ludiche, i corsi di formazione per Assistenti Bagnanti e subacquei…) da rientrare nella categoria dei servizi sociali che le amministrazioni devono alla comunità.
Incrociamo le dita…
Andrea Tozzi
Direttore Sportivo Scuola Nuoto Federale Teseo Tesei
Mettiamo le cose in chiaro, chi è causa dei suoi mali pianga se stesso.
Bello dare la colpa ad altri, non siamo mai noi i colpevoli, meglio boicottare la Germania che fare autocritica.
La situazione è questa, lo Stato per funzionare ha bisogno di una certa somma di denaro, questa somma, oltretutto, è più alta del dovuto perchè gestita male, malissimo, dagli italiani e non "dall'Europa".
Per far funzionare tutto lo stato si indebita (quindi mettiamoci anche i giusti interessi) e ovviamente, chi ti presta i soldi, li rivuole indietro.
Volete fare la protesta seria? Chiedete le ricevute, pagate col bancomat, denunciate chi prende la disoccupazione e poi lavora in nero, pagate i tirocinanti, pagate i biglietti dell'autobus, mettete 100 euro al mese in tasca ai vostri operai/camerieri, impegnatevi nel sociale, pulite le spiagge e le strade, fate volontariato, scegliete, porco il cane, la legalità!
Se fate emergere il sommerso, essendo l'Italia ancora uno stato ricco e data la sua mostruosa dimensione, potete limitare drasticamente il bisogno di prestiti e contare davvero qualcosa. Così facendo, cosa di non poco conto, sarete per la prima volta credibili.
[COLOR=darkred][SIZE=5]“L’AREA PROTETTA E’ PER L’UOMO E NON L’UOMO PER L’AREA PROTETTA” DI MARCELLO CAMICI PREMIATO AD AMBIART 2018 [/SIZE] [/COLOR]
A Milano ,nella sala consiliare del Municipio 3,sabato 19 maggio 2018 è stato assegnato a Marcello Camici il secondo premio assoluto sezione E ,premio “Ettore Mjorana” per l’articolo giornalistico a tema natura e ambiente “L’area protetta è per l’uomo e non l’uomo per l’area protetta” nell’ambito del concorso internazionale artistico letterario AMBIART VIII Edizione 2018([URL]www.ambiart.it[/URL] ) promosso da associazione culturale “Lovingambiart”(presidente Adriana Zammarelli) e SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale. Presidente prof Alessandro Miani). MOTIVAZIONE DELLA GIURIA (presidente Dr Gabriele Motta) . L’articolo molto incalzante ,si sofferma sull’importanza della legge istitutiva delle aree protette ,prendendo ad esempio l’isola di Montecristo e l’isola d’Elba . L’ Autore valuta alcuni aspetti negativi e suggerisce modifiche legislative. Questo il testo dell’articolo giornalistico premiato: L’AREA PROTETTA E’ FATTA PER L’UOMO E NON L’UOMO PER L’AREA PROTETTA L’importanza scientifica espressa da un ambiente, da un territorio , è alla base della istituzione di un’area protetta . Quando l’interesse scientifico espresso dal territorio è rilevante può muovere il legislatore a creare un’area protetta al fine di garantirne, promuoverne la conoscenza , la conservazione e la valorizzazione. Consegue che vincoli e limiti siano inevitabili: vincoli e limiti che possono anche arrivare ad escludere la presenza umana. Ciò è quanto accaduto all’isola di Montecristo: conservare ,tutelare l’isola nella sua naturale selvaggia bellezza. L’interesse scientifico di conoscenza e studio insieme con quello di conservare, tutelare ,migliorare la qualità dell’ambiente, valorizzare e recuperare il patrimonio ambientale naturale e culturale , ha portato il legislatore ad emanare norme, disposizioni, leggi ,regolamenti che costituiscono la legislazione ambientale nazionale: legislazione che non necessariamente si è concretizzata con la nascita di un’area protetta escludente o limitante la presenza antropica. In Italia tutto il territorio è protetto da questa legislazione ambientale: sono norme, leggi che rappresentano l’enorme mole legislativa ambientale esistente e attualmente vigente nel territorio nazionale ,dove l’interesse scientifico non viene escluso ma convive con altri interessi espressi della presenza antropica. Oltre all’area protetta, dunque, l’ambiente può essere salvaguardato con la legislazione ambientale nazionale vigente e controllando che sia applicata. Pure all’isola d’ Elba l’istituzione dell’area protetta non si è sottratta alla motivazione del rilevante interesse scientifico espresso dal territorio dell’arcipelago. Da qui, vincoli e limiti. Ma all’isola d’Elba non siamo su un’isola deserta come può essere Montecristo dove l’esclusione della presenza umana può avvenire con facilità perché non esiste. L’interesse scientifico può convivere con gli interessi espressi dalla comunità umana ? La risposta è positiva e ciò è stato ampiamente dimostrato proprio all’Elba dove la presenza umana non ha mai ostacolato ricerca e studio ambientale. All’isola d’Elba l’istituzione dell’area protetta si è dimostrata modalità amministrativa non adatta a questo territorio poiché ha creato conflitto con molta parte della popolazione residente abitante sull’isola . E’ questo il primo motivo per cui ho sempre ritenuto l’istituzione dell’area protetta sull’isola d’Elba, istituzione che è stata motivata dal rilevante interesse scientifico espresso dal territorio dell’isola . Ho sempre pensato che la elevata antropizzazione con gli interessi di cui essa è portatrice si sarebbe scontrata con vincoli e limiti imposti dall’area protetta creando uno stato di conflittualità e incomprensione. Ciò è purtroppo accaduto. Anche senza l’area protetta ,la difesa, la salvaguardia, lo studio scientifico di questo territorio voluti come motivazioni per la istituzione dell’area protetta ,si possono ottenere applicando le norme legislative vigenti in materia ambientale e controllando che ciò davvero avvenga. Dopo oltre venti anni dalla istituzione dell’area protetta all’isola d’ Elba, mi chiedo, domando se non fosse stato più utile che lo stato avesse destinato tutte le risorse economiche elargite all’area protetta direttamente ai comuni vincolandole alla realizzazione diretta da parte di questi ,obbligandoli insomma a realizzare quanto previsto dalla legislazione ambientale nazionale a cominciare dai rifiuti, depurazione, sistema fognario, beni culturali, inquinamento acustico, sicurezza delle spiagge, servizi al cittadino sulle spiagge, sicurezza idrogeologica ,recupero di sentieri ecc. Sottoponendo poi a stretto controllo il loro operato. Il secondo motivo per cui non sono favorevole alla presenza dell’area protetta all’Elba è più squisitamente “politico” . Non si può introdurre su territorio antropizzato e ad economia consolidata una modalità nuova di amministrazione quale è stato l’ente parco senza prima aver sentito i cittadini che vivono, abitano e lavorano in quel territorio. Un semplice referendum popolare. Se i cittadini esprimono parere favorevole ben venga l’istituzione dell’ente parco , in caso contrario non si può procedere. La legge quadro sulle aree protette n 394/1991 non lo prevede ? Il legislatore deve modificare il dettato di tale legge secondo la quale la istituzione di un ente parco deve avvenire con decreto del presidente della repubblica ,su proposta del ministero dell’ambiente, sentita la regione. Questa sorta di “eco statalismo” , inteso come tutela e salvaguardia ambientale imposte dall’alto, deve essere modificato quando l’area protetta insiste su un territorio antropizzato. In un territorio antropizzato, la istituzione di area protetta non può avvenire ignorando dissenso o consenso di chi vive e abita nel territorio della istituenda area protetta. All’isola d’Elba, giustamente la nascita del comune unico passa attraverso un referendum popolare perché trattasi di una modalità amministrativa nuova del territorio. Anche l’ente parco è nuova modalità amministrativa del territorio dell’Elba ma la sua istituzione non passa attraverso il referendum popolare perché la legge non lo prevede. Infine nel dettato di legge per la istituzione di un’area protetta , l’interesse scientifico, l’importanza scientifica in essa presenti ,devono essere scritti in dettaglio e non genericamente .
Non c'è più speranza!! Siamo ormai diventati gli schiavi prescelti dell'Europa, sia come persone che come territorio; schiavi ricchi di ingegno, di capacità e di cultura; ricchi di bellezze naturali, di storia e di d'arte. In Europa non è permesso essere liberi e ricchi contemporaneamente. L'Africa è ormai superata come terra di conquista, ora c'è l'Italia, più vicina, più accessibile e più appetibile.
Ci sono volute tre guerre di indipendenza ed una guerra mondiale per liberarsi dei "crucchi" ed ora siamo alle solite con una differenza che prima c'era l'orgoglio di un popolo fiero, ora ci manca sia la fierezza che l'orgoglio!! Siamo delle amebe. Inchiniamoci sempre al volere della "culona" e di quel popolo che ella rappresenta. Un popolo arrogante che è rimasto sempre con le sue idee di supremazia e di razza prescelta.
BOICOTTIAMO questa nazione, con il solo modo che ci è permesso: quello dell'economia. EVITIAMO, per quanto possibile di acquistare prodotti tedeschi di qualsiasi tipo. Cerchiamo nell'etichetta il Made in Germany e lasciamolo sul banco. Abbiamo una grande varietà e qualità di scelta che ci permette di poterlo fare. Per fare questo bisogna ritrovare l'orgoglio ormai perso negli anni.
Questa è una preghiera, se vogliamo iniziare a vivere DIGNITOSAMENTE
Siamo alla frutta, hanno bisogno anche degli spiccioli, quando diminuiscono le entrate si aumentano i prezzi, bisogna cominciare a ridurre anche le spese dei comuni, non solo dello stato, visto che non potete più stampare le lire, bisogna che i pancioni mangino meno, stamattina un lucchetto m'ha fatto girare i coglioni perchè non si apriva, ma con una bella mazzolata s'è aperto subito, un bel mattarellum-manganellum in testa e capirete subito come vanno bene le cose a tutti.
Lo spread a 235 dopo Cottarelli, anche la Grecia non gioca ai mondiali di calcio come l'Italia, Forza Euro tutti più ricchi i ricchi e intanto i poveri nell'area dell'Euro aumentano .
3,50 euro su un biglietto a/r per un totale di 29 euro e rotti è più del 10% , sommiamo poi il resto dei costi asa esa fossi etc etc poi non bisogna lamentarsi se i ristoranti sono vuoti se non si affittano ombrelloni e sdraie, se bisogna pagare il parcheggio perchè non ci sono posti disponibili
[COLOR=sienna][SIZE=4]CONSEGNA ATTESTATI AI NUOVI MICOLOGI [/SIZE] [/COLOR]
Si informa che domani, 29 maggio 2018, alle ore 16, nella Saletta Mazzei del Centro Congressuale De Laugier a Portoferraio , rappresentanti della Associazione Micologica Piombinese, consegneranno gli attestati di partecipazione a coloro che nei mesi scorsi hanno frequentato il corso propedeutico alla raccolta ed al consumo dei funghi.
[COLOR=orangered][SIZE=4]L'INQUIETANTE IMMOBILISMO DELLA GIUNTA DI MARCIANA MARINA [/SIZE] [/COLOR]
A circa 11 mesi dall’esito delle elezioni di Marciana Marina, regnano il silenzio e l’immobilismo più assoluto da parte della nuova Giunta democraticamente eletta e voluta dalla maggioranza dei marinesi.
Eppure lo scenario marinese, anche ad una prima superficiale osservazione, non è certo tra i più incoraggianti e positivi: attività commerciali in conclamata crisi (si parla addirittura di un giro d’affari pari alla metà del già critico volume dell’anno 2017); area portuale desolatamente vuota e gestore chiaramente e liberamente allo sbando; paese visibilmente trascurato nella sua apparenza estetica nel lungomare così come nell’entroterra; limitatezza di iniziative ed intrattenimenti di spessore per la corrente (e non sto dicendo per la prossima) stagione turistica; numerosi appartamenti in vendita senza possibilità di trovare anelanti acquirenti; disoccupazione galoppante; zero progetti come si evince dal piano programmatico triennale delle opere pubbliche.
Cosa altro aggiungere (e ce ne sarebbe, ovviamente) ? Quale mai fondo di barile sta pensando di raggiungere l’attuale Giunta nel suo serafico immobilismo e nella sua evidente assenza di idee ?
Passata la sbornia della fase elettorale e della facile (o facilona) “captatio benevolentiae” degli elettori basata su promesse assolutamente inattendibili (basti pensare,alle mille idee che terminavano sempre col rispetto delle normative vigenti)
No, Sindaco Allori, non è più con i “bluff” , con le pacche sulle spalle o con scelte “a fiuto”, che si può oggi governare (anche se con essi si possono raccogliere facilmente voti, purtroppo), non si risolvono i problemi reali delle persone con radiosi articoletti mediatici o con scenografie auto celebrative che rischiano di apparire risibili anche quando trattino di temi oggettivamente degni del massimo rispetto (promozione delle produzioni locali, sia della pesca che dell’enogastronomia, anche attraverso un mercato a km cittadinanze onorarie).
No, Sindaco Allori e Giunta Comunale di Marciana Marina : in questo periodo di reale crisi, ancor più nella pochezza delle risorse a disposizione, ci vogliono idee innovative, progetti, partecipazione e coinvolgimento di tutti i cittadini e, per quanto possibile, di tutte le forze politiche.
Ma, detto ciò, ora è proprio il caso che lei, Sindaco Allori ed i suoi silenziosi adepti consiliari, votanti a capo chino, tiri finalmente fuori i .....programmi e lasci almeno intravedere le strategie per uscire dalla crisi e per progettare il futuro, senza indugiare in vittimismi (quanto è cattiva la banda Ciumei !) od affidarsi a improduttive difese d’ufficio della nuova claque galoppante.
Condivisibilissimi i pensieri di una madre tifosa si vede attaccamento a squadra e amore per lo sport, ma in tutta questa vicenda c'è un problema.
Come mai in occasione di una partita che sarebbe stata storica per la società elba97 non si è stati attentissimi a ogni minimo particolare, anche formale e di regolamento, poi è vero gli avversari sono stati laidi nell'approfittarne ma qualcuno gliel ha servita su un piatto d'argento.
Sinceramente i discorsi sulla lealtà sportiva e correttezza o meno si possono accettare da lei madre tifosa, molto meno da parte di una dirigenza che aveva il dovere di non mettersi nelle condizioni di farsi fregare da quelli che pare siano abituati a fare così. Poi si può anche scrivere:"È vero abbiamo sbagliato !
Le regole ci sono e vanno rispettate ... da tutti !
Ma stiamo parlando di sport , e per tale ci piacerebbe essere valutati
È vero , non abbiamo presentato un banalissimo certificato medico"
Rimane il fatto che che si fosse fatta la massima attenzione ora stavate voi in serie b.
PS se le regole vanno rispettate perchè non è stato fatto? di sicuro non per dolo o disonestà, di sicuro per troppa fiducia nel prossimo. ma era meglio non fidarsi e avere quei certificati o non schierare quei giocatori.
Bastava un post sulla bacheca con scritto: grazie ragazzi bravissimi ma abbiamo sbagliato
COMUNQUE FORZA RAGAZZI E SPERIAMO BENE PER I PROSSIMI RIORDINI GIRONI
I turisti non ci sono, i ristoranti sono vòti, le spiagge anche, siamo sena governo, lo spread sale e la borsa scende, mentre all'Elba si discute di portare la tassa di sbarco a 5 euro a persona.
O che vi devo divvi mi!!!!!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]PARTE IL 29.5 IL TOUR SCOLASTICO TOSCANO DEI MESSAGGERI DEL MARE [/SIZE] [/COLOR]
Incessante l'attività dei “Messaggeri del Mare”, Lionel Cardin e Pierluigi Costa, che nuotano periodicamente, da oltre 10 anni, senza competizione, realizzando bracciate di solidarietà rivolte a cause sociali e culturali. Di questi tempi saranno in tour prevalentemente scolastico. Il 28 saranno presenti in video a Firenze, per il progetto “Isola della sostenibilità”, il giorno dopo appariranno alla Capitaneria di Porto di Portoferraio per incontrare molti studenti e il meeting verrà bissato il 31, sempre nella sede militare della Linguella. Quindi spostamento a Cecina il 30.5 presso il vecchio comune, per incontrare l'istituto Mattei di Rosignano; infine i primi di giugno alla sala polivalente del comune di Marciana Marina, per un analogo incontro con gli studenti delle medie. Nel capoluogo di regione avverrà la seconda tappa del tour di avvicinamento a “L'Isola della Sostenibilità 2018”, il grande evento nato per avvicinare ragazzi e bambini ai problemi dei cambiamenti climatici e la tutela dell'ambiente, gestito dal Cnr, Enea e altri enti. Il meeting sarà all'interno dell'Iiss Morante-Ginori Conti di Firenze, con centinaia di studenti coinvolti per capire come i cittadini possano avere un ruolo nel contrastare gli effetti negativi sull'ambiente. Quindi il 29 di nuovo i filmati dei Messaggeri saranno proiettati alla Linguella di Portoferraio, presso la Cp, video che mostrano Lionel e Pierluigi protagonisti delle loro imprese natatorie di solidarietà, per farle conoscere a studenti provenienti da varie parti di Italia, d'intesa con la capitaneria di porto, guidata dal comandante Riccardo Cozzani. L'obiettivo è far conoscere ai giovani il Corpo delle Capitanerie di Porto e i numerosi ruoli svolti nel panorama nazionale, meeting attuato d'intesa con l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (Anmi), sezione elbana, guidata dal presidente Arturo Mancusi. Simile impegno a Cecina, presso l'Isis Mattei di Rosignano dove rinnoveranno un rapporto col progetto pluriennale chiamato “Nuovi ritmi a scuola, il gusto e la creatività tra il dentro e il fuori", ideato e coordinato dalle docenti Elisabetta Panicucci e Fausta Carrai, per formare futuri uomini liberi e maturi. Il tour si concluderà all'Elba, patria dei Messaggeri, a Marciana Marina, forse il 7 giugno, per parlare con gli studenti del docente Michele Intorcia.
[COLOR=darkred][SIZE=4]IL 29 MAGGIO A CAPOLIVERI LA PROSSIMA SEDUTA DELLA GAT. FRA I PUNTI ALL'ORDINE DEL GIORNO IL CONTRIBUTO DI SBARCO, IL FUTURO DELL'AEROPORTO, IL CONTRIBUTO PER LA SECONDA SQUADRA DEI VIGILI DEL FUOCO. [/SIZE] [/COLOR]
Si riunirà martedì 29 maggio presso la sala delle adunanze del Comune di Capoliveri la prossima seduta della Consulta dei Sindaci della Gestione Associata per il Turismo dell' Isola d'Elba.
Molti i punti all'ordine del giorno che saranno trattati nel corso della seduta che avrà inizio a partire dalle 10,30. I rappresentanti dei comuni dell'Isola dovranno discutere in primis del contributo di sbarco e della proposta avanzata nella seduta precedente circa l'opportunità di aumento degli importi fino a 5 euro a partire dalla prossima stagione turistica 2019.
Ancora al vaglio della consulta anche le problematiche legate alla continuità territoriale aerea e alla realtà infrastrutturale dell'aeroporto dell'Elba, nonché le novità sul collegamento Pisa - Piombino tramite servizio di linea bus.
I sindaci e loro delegati dovranno, inoltre, discutere dell’organizzazione dei servizi di accoglienza turistica sul territorio elbano e delle implicazioni sulla gestione associata per il turismo della nuova legge della Regione Toscana sul comparto turistico.
Si discuterà, inoltre, della possibilità di portare all’Isola d’Elba la Borsa del Turismo Sportivo, di specifici progetti di comunicazione territoriale, della questione inerente il frantoio comprensoriale, nonché della proposta di contributo della GAT per garantire la seconda squadra di Vigili del Fuoco sul territorio dell’isola per la stagione estiva.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LA TORRE DELLA MARINA: NON MI SONO MAI SENTITA COSÌ UMILIATA [/SIZE] [/COLOR]
MARCIANA MARINA. Di questi tempi, ancora lontani dal caos agostano che tutto acuisce e tutto nasconde, il passeggere che all’imbrunire rivolge un saluto alla Torre (“come stai? come va il nuovo anno?”) può sentire la bava di maestrale trasformarsi in parole e pensieri.
“È il momento dei ricordi”, sussurra la Torre. “Ho 570 anni. Quando, alla metà del XV secolo, fu posata l’ultima pietra e fu piazzato l’ultimo cannone, gli Appiani fecero una bella festa alla quale parteciparono il popolo dell’Elba e la nobiltà di mezza Italia. Ero una neonata ammirata e felice. Sereni furono anche i tempi della giovinezza, quando facevo la guardia al traffico di ferro prodotto nelle vallate marcianesi. Arrivarono presto gli anni bui delle incursioni piratesche. Intorno alla metà del Cinquecento le navi da guerra del feroce Dragut approdarono proprio sotto di me. Mi apprestai a difendermi. Ero giovane e forte. Ma le schiere di Dragut non mi guardarono nemmeno: avevano come obiettivo il paese di Marciana, che razziarono e devastarono. Dopo i due raid di Dragut gli Appiani consolidarono le mie mura e aumentarono la mia potenza di fuoco. In ogni periodo fui sempre tenuta in grande considerazione dalle amministrazioni, che stanziarono fondi sufficienti.
Ma lasciamo da parte il passato remoto e arriviamo agli alti e bassi del passato prossimo. Durante l’ultima guerra, e subito dopo, conobbi l’abbandono e la solitudine. Gli unici miei svaghi erano i colloqui via etere con le mie consorelle. Alludo alla torre di Rio Marina, che è mia coetanea; alla torre di S. Giovanni, che è più vecchia di me di circa 300 anni; alla torre di Marina di Campo che, essendo più giovane di oltre un secolo, era ed è la più vezzeggiata. Nel 1957 fui baciata dalla fortuna: Ambretta e Raffaello Brignetti, due giovani belli e intelligenti - lei stilista affermata, lui scrittore di successo - si innamorarono di me, mi acquistarono dallo Stato al quale di me non importava nulla, riadattarono a dimora per quanto possibile i miei spazi ristretti. Appena potevano, partivano da Roma per stare con me. Per la prima volta mi sentii amata per la mia veste monumentale, per la mia storia, per l’orizzonte senza fine e per i tramonti infuocati che si godevano dalla mia ‘terrazza’, per la tranquillità e l’ispirazione che le mie possenti mura riuscivano a trasmettere. È stato il periodo più bello.
Il presente, invece, è fonte di frustrazione e di smarrimento: il degrado che avanza a passi da gigante e la noncuranza che regna sovrana fanno temere un futuro non roseo. Nel giugno scorso ho creduto che si fosse aperto uno spiraglio di speranza: chissà quante volte - mi sono detta - ha parlato di me ai suoi alunni l’insegnante di storia alla quale il sindaco ha affidato la gestione dei beni culturali. Sicuramente non mi lascerà in queste condizioni. Ma è trascorso quasi un anno senza che la medesima abbia mosso un mignolo. Poi, il 28 dicembre 2017, un fulmine ha sconquassato la mia ‘terrazza’, ha aperto un varco per l’acqua piovana, ha mandato in briciole la porta d’ingresso. ‘È stato un evento sfortunato’, si sono affrettati a dichiarare i responsabili. E, con toni enfatici (‘noi nuovi amministratori abbiamo a cuore la nostra Torre e continueremo ad occuparci di Lei con impegno e passione’), hanno lasciato intendere che si sarebbero opposti alla sfortuna con un tempestivo intervento di restauro. Da allora sono passati cinque mesi, la stagione turistica è iniziata, ma dell’annunciata amorevolezza non si è vista l’ombra. Niente. Anzi, peggio di niente: hanno sostituito la porta principale in modo rabberciato con quattro tavole incrociate. E su per le antiche scale è nato un bosco. Provo vergogna. Non mi sono mai sentita così umiliata”.
“Auguri affettuosi, cara Torre”, sospira il passeggere. “Voglia il cielo che questo sottile vento di mare porti le tue speranze e le tue aspettative a qualcuno che, dotato di giusta sensibilità, dimostri con i fatti quanto tu, simbolo e storia fondamentale del paese, sia importante non solo per Marciana Marina”.
Michelangelo Zecchini
per Genitore98-Pier
Ok, allora i miei complimenti vanno a Mauro.
Grazie
Incuriosito dal tanto decantato super candidato, salvatore dei riesi, ed ho occupato un posto per seguire la presentazione. Che dire... Se questo è il magifico messere non vedo un futuro roseo per Rio. Niente di concreto, chiacchiere, peraltro le solite che sento da 20 vent'anni. E gli altri membri della lista? Nessuno ha partecipato, nessuno ha detto la sua opinione, la sua ipotesi di programma, di futuro. Forse avevano paura di contradire l'un l'altro come vanno facendo nel loro girovagare casa per casa. Alcuni dei candidati al Consiglio Comunale sembrava stessero lì controvoglia. Quasi come si trovassero sopra quel palco per puro caso. Per sbaglio. Alcuni pareva non capissero nemmeno quello che il loro candidato a Sindaco dicesse. Peccato perché ci avevo creduto. Delle due presentazioni viste finora, quella di Canovaro è stata decisamente più convincente. Aspetto Marcello e poi decido.
Cammino per via del Carmine e quasi mi piglia un colpo !!! un teschio con tanto di sigaro in bocca troneggia sulla pubblica via , accanto si inneggia alla morte con tanto di pseudo quadri che nemmeno uno in preda alle allucinazioni potrebbe vedere .... Ma è mai possibile tollerare e permettere un simile troiaio di pessimo gusto sulla strada pubblica ? che se li tenga in casa i suoi ossi da morto !!!! oggiù !!!!!!