Sono ai giardini Delle ghiaie. Il solito gruppo di quattro o cinque tra ragazzi e ragazze.. balli sui tavoli e sulle panchine , passa un signore gliene dice quattro nel muso .... Bravo.. escono , se ne vanno finalmente.. non dal cancello, ma scavalcando le inferriate... Sono le 18.30 gli accessi sono tutti aperti... Un giro dei vigili urbani di tanto in tanto no ????
113605 messaggi.
[COLOR=orangered][SIZE=5]Risposta di un vero attivista 5stelle a Giancarlo Diversi [/SIZE] [/COLOR]
Sono molto dispiaciuto e veramente sorpreso dalle parole di Gian Carlo Diversi, una persona molto valida e un grande fotografo che seguo da tempo per il suo impegno e la grande passione per il territorio. Una passione tale da averlo spinto a candidarsi nella Lista Civica “Terra Nostra”, ripudiando il Movimento che tanto ama e da cui è stata richiesta l'espulsione da tempo, tant'è che gli oltre 400 millantati voti dei grillini riesi si sono rivelati in realtà ben 12. Un risultato risibile che ha sicuramente sorpreso anche il suo sponsor, del tutto insufficiente però per assicurarsi un posto nel Consiglio Comunale ma necessario per far perdere le elezioni ad Umberto Canovaro.
I veri attivisti si interessano dei problemi del territorio, si interfacciano con le Istituzioni, parlano con la gente e portano risultati, non si credono leoni dietro la tastiera e non hanno bisogno di comunicati per giustificare i loro insuccessi o per manifestare il loro risentimento per non esser stati invitati a riunioni che non gli competono. Ben vengano personaggi di esperienza come Paglini e Cantone all'Elba, sui cui trascorsi, se ti fossi correttamente informato, non c'è nulla di poco chiaro, se non l'eccessiva onestà, per essersi dimesso solo per aver dimenticato una comunicazione che ha comportato una mera sanzione di neanche 300 euro. Così come non c'è stata alcuna superficialità nel gestire alcuna situazione, tanto meno quella, peraltro inesistente e totalmente inventata da te e da chi ti è vicino e cavalcata da alcuni giornalisti scorretti, della Marina di San Giovanni.
Quanto alla Massoneria è l'ora di finirla col sognare complotti. I Liberi Muratori delle Obbedienze riconosciute e non di quelle deviate, ahimè presenti anche sull'isola, non si nascondono perchè non ne hanno motivo e si riuniscono nel pieno rispetto delle Leggi e della Costituzione della Repubblica e i loro scopi sono umanitari, filosofici e morali.
Concordo pienamente quando scrivi “Ritengo che gli Attivisti Elbani dovrebbero svincolarsi da certe influenze non produttive sul piano pratico ed etico”, infatti hanno cominciato con lo svincolarsi da te, dal Dott. e da quelle Signore , che hanno confuso il rosso delle 5 stelle con quello del PD. Ognuno di noi è utile a modo suo e se ci sarà bisogno di far fuori un candidato alle prossime amministrative portoferraiesi sicuramente ti metteranno in lista.
Ti ritengo una persona di cultura che non può fermarsi ai pregiudizi e alle apparenze e ti faccio i complimenti per la t-shirt. Anche io ammiro molto Gandhi per ciò che ha fatto e per ciò che rappresenta tutt'oggi. Probabilmente ci resterai male, ma anche Gandhi era Massone, al pari dei più grandi personaggi della storia.
Un vero attivista del Movimento5Stelle
L'avevo scritto un paio di giorni fa ma a nessuno interessa che le ghiaie ormai è diventata spiaggia privata ma tutti zitti
Salve
Sono un assiduo frequentatore del'Isola D'Elba e visto che le mie vacanze sono giunte alla fine , vorrei ringraziare i miei amici di Marciana Marina ma soprattutto il comitato il calello di Pomonte, venerdì scorso ho partecipato alla loro cena organizzata sugli stupendi scogli di Pomonte e oltre allo spettacoloso tramonto abbiamo gustato piatti particolari e buonissimi. Ma quello che mi ha sbalordito è stata l'organizzazione della serata, questi ragazzi sono stati capaci di mettere a tavola 180 persone e tutto era organizzato nei minimi particolari. Parlando con uno di loro , mi diceva dei problemi che hanno e delle difficoltà a organizzare certi eventi a causa della poca partecipazione, ecco io mi permetto di spronare questo gruppo a non mollare perché stanno creando ad un paese come Pomonte un valore aggiunto è immenso. Da quando vengo all'Elba ho partecipato a tantissime sagre ma la cena di Pomonte rimarrà , per sempre nella mia memoria , e ripeto: Pomonte non mollare sono queste le cose belle a cui il "turista" tiene.
Saluti e ci vediamo l'anno prossimo
Renato
Caro Sindaco e dico caro perchè , collaborando con Te , ho sempre trovato una persona coerente e disponibile.. ma non voglio creder a quello che il nostro amico camminatore scrive circa la ex caserma della Polizia Stradale..... proprio non voglio crederci ... se cosi' fosse avrai ancora un amico , ma non un elettore .......
un abbraccio
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CAPPERI..UNA CASA NON SI NEGA A NESSUNO [/SIZE] [/COLOR]
Corre voce, che per non essere da meno di Barbetti, Ferrari abbia in serbo una nuova iniziativa…., trasformare la ex caserma della Stradale in Foresteria, così Migranti, Transumanti, Viandanti, Nomadi, Pellegrini, amici e quant’altro, potranno ottenere ospitalità senza troppe formalità e regole a cui sottomettersi.
Si avvisano i gentili utenti che il giorno 31/07/2018 scade il termine per la presentazione della richiesta di riduzione per le utenze non stabilmente attive. Per “utenze non stabilmente attive” previste dall’art. 7, comma 3, del D.P.R. 158/1999 si intendono i locali e le aree scoperte adibite: a) ad attività di albergo con o senza ristorante tutte esercitate in forza di licenza, autorizzazione, denuncia inizio attività, rilasciata o presentata presso i competenti organi per l’esercizio dell’attività, occupate o condotte, anche in via non continuativa, per un periodo inferiore a 240 giorni all’anno. b) ad attività di somministrazione alimenti e bevande tutte esercitate in forza di licenza, autorizzazione, denuncia inizio attività, rilasciata o presentata presso i competenti organi per l’esercizio dell’attività, occupate o condotte, anche in via non continuativa, per un periodo inferiore a 240 giorni all’anno. Per tutte le altre attività esercitate in forza di licenza od autorizzazione commerciale stagionale rilasciata dai competenti organi per l’esercizio dell’attività la riduzione della parte variabile e fissa della tariffa è prevista nella misura sempre del 30%.
Sul sito [URL]www.ideaelba.it.[/URL] nella sezione Sportello TARI - modulistica on line, è disponibile il modello per presentare la richiesta di riduzione ai sensi dell’art. 14 del regolamento TARI.
Idea Srl
Ci risiamo!
La Moby Niki risaluta di nuovo l'Elba per andare a navigare in canali più remunerativi lasciando l'Elba con una nave in meno..e tutti zitti!
GENT.MO SIG.MARTINENGHI
Con riferimento alla Sua ultima missiva con la quale vuol far sapere chi ha rovinato l'Italia e Fetovaia,Le posso assicurare che,per quanto riguarda l'Italia in effetti ce l'hanno messa tutta in diversi e a fasi alterne,ma per quanto riguarda Fetovaia non occorre indagare molto,basterebbe chiederlo ai residenti e nativi di Fetovaia,provi a farlo e tanti saluti.
Ma della buca che tra le tante si fa notare per profondità Nell incrocio del semaforo di s. Giovanni non gliene frega niente a nessuno? ? Sono sicurissimo che l ha presa il sindaco, i vigili, la polizia ed altre centinaia di persone che hanno a che fare con la ns incolumità ... Quella buca toglie di mano lo sterzo di motocicli e bicicli., oltre che a schiantare giunti e sospensioni delle nostre auto.. Ma che ci deve pensa' fornino???
[COLOR=darkred][SIZE=4]UN’ALTRA ESTATE 2018 [/SIZE] [/COLOR]
1a tappa Marciana Marina
Parte da Marciana Marina la quarta edizione di “Un’altra estate”, iniziativa della Regione Toscana realizzata con il supporto di Toscana Promozione Turistica e la collaborazione di Fondazione Sistema Toscana, Il Tirreno, Vetrina Toscana, FEISCT, con cui si intende valorizzare la destinazione turistica toscana e i prodotti enogastronomici locali lungo la costa.
La rassegna quest’anno si compone di 7 tappe e sarà ospitata in altrettante piazze dislocate in borghi lungo la costa toscana o nelle immediate vicinanze, valorizzando – in occasione dell’‘Anno del Cibo italiano’ voluto dal Ministero dei Beni culturali e Turismo e dal Ministero delle Politiche Agricole – piatti e prodotti della tradizione locale.La magia dei luoghi, la varietà dei sapori e la forza delle immagini, saranno quindi i veri protagonisti degli eventi che animeranno i giovedì di “Un'altra Estate” Il 19 luglio Marciana Marina avrà il piacere di tenere a battesimo il primo evento: alle ore 18 l’appuntamento è in Piazza della Vittoria (suggestiva piazza affacciata sul lungomare dalla quale è possibile ammirare la cinquecentesca torre degli Appiani, eretta per difendere il borgo dai continui attacchi pirateschi) per la partenza della visita guidata gratuita. Patrizia Lupi, Vice Presidente della Pro Loco, accompagnerà i visitatori alla scoperta del pittoresco Borgo del Cotone, un luogo dal fascino antico che ha conservato i tratti tipici del borgo di pescatori, incontrando gli abitanti insieme ad Alfio Teggi, storico personaggio della ristorazione locale.La visita, della durata di circa mezz’ora, lascerà poi spazio all’evento che a partire dalle ore 19 dopo i saluti istituzionali da parte di Alberto Peruzzini Direttore di Toscana Promozione Turistica, Luigi Vicinanza Direttore del quotidiano Il Tirreno e Gabriella Allori, Sindaco di Marciana Marina, vedrà Irene Arquint, giornalista esperta di enogastronomia, intervistare i produttori locali e conoscitori del territorio, offrendo spunti per vivere la Toscana attraverso sapori e caratteristiche locali. Cultura, natura e curiosità di un territorio in grado di offrire mille occasioni per itinerari di viaggio adatti a soddisfare le esigenze di molteplici tipologie di turismo. Al termine delle interviste e dei racconti, saranno offerti dei piccoli assaggi delle pietanze preparate per l’occasione.Sempre in occasione dell’Anno del Cibo, oltre ai produttori locali, saranno coinvolti e valorizzati anche i ristoratori, che in ogni tappa proporranno un piatto tipico del paese, che farà parte di un menù “Un’Altra Estate” e che ogni settimana accompagnerà le tappe dell’iniziativa.Insieme alle degustazioni sarà allestita anche un’area informazioni con materiale promozionale a disposizione per approfondimenti sul territorio circostante.Ad ogni tappa il Tirreno farà dono alle amministrazioni comunali ospitanti di una gigantografia appositamente realizzata per l’occasione con uno scorcio caratterizzante la località.
Ma a nessuno interessa che i nostri amministratori ci hanno sottratto il diritto di andare a fare un bagno alla nostra spiaggia delle Ghiaie.
Questa mattina è stata transennata l'ennesima concessione...vergogna!!
Portoferraiesi svegliamoci
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Gabriella Volpini espone a Borgo d’arte. [/SIZE] [/COLOR]
SI inaugura infatti il 20 luglio la mostra di pittura “Attraversando il mare” in Piazza della Gogna. “Attraversando il mare è un titolo simbolico – è il commento dell’artista elbana - Il mare è l’elemento che dobbiamo attraversare se vogliamo uscire dall’isola, è anche l’elemento poetico che ispira la nostra creatività e attraverso il quale si ricostruisce la nostra identità. Attraversando: è una parola che ha una connotazione temporale, ci viene subito in mente il viaggio ed è proprio un viaggio quello che i visitatori della mostra sono invitati a fare”. Un viaggio attraverso le forme ed il colore, i luoghi dell’Elba e non solo, visti con gli occhi della pittrice. Un viaggio attraverso il sentire di un’altra persona che racconta oggetti della vita quotidiana, volti e paesaggi.
Gabriella Volpini nasce a Livorno, la famiglia si trasferisce all’Elba subito dopo la sua nascita. Sin da bambina si sente attratta per il disegno, a Livorno ed anche nonno Volpini che oramai è in pensione, si diletta a dipingere. Dopo la sua morte, Gabriella entra in possesso della sua cassetta dei colori e dipinge il suo primo quadro ad olio. Ha dieci anni. Si diploma al liceo scientifico, frequenta la facoltà di architettura a Firenze. Nel 1988 conosce Luciano Regoli e diventa sua allieva, per tre anni imparando a “copiare dal vero”. Espone per la prima volta nel 1991 . Nel 1993 vince un concorso di pittura indetto dal comune di Portoferraio.Nel 1997 vince il primo premio del concorso di pittura estemporanea indetto dal comune di Rio Marina. Negli anni seguenti espone a Livorno, a Portoferraio, a Marciana Marina, a Capoliveri e a Montalcino. Nel 2010 è invitata da Mons. Pietro Amato (ideatore e creatore del museo storico Vaticano in San Giovanni in Laterano) a partecipare alla prima biennale d’arte a Grottaglie. Nel 2010 organizza con l’Ente Parco dell’isola d’Elba una mostra dal titolo “Paesaggi ed Itinerari” a Marciana. Vive e lavora a Portoferraio.
E’ possibile visitare la mostra “Attraversando il mare” fino al 30 luglio, in Pazza della Gogna a Marciana.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]FERMATO 50ENNE IN POSSESSO DI MARIJUANA [/SIZE] [/COLOR]....note informative
Domenica pomeriggio, in Località Le Grotte del Comune di Portoferraio, in attuazione di un piano teso all’identificazione di pregiudicati in relazione alle segnalazioni ricevute dai cittadini ed al contrasto della criminalità diffusa, la Volante controllava due persone a bordo di un ciclomotore: un residente a Capoliveri di 50 anni alla guida e un ragazzo di 20 anni. L’uomo, fermato dagli operatori della Polizia di Stato, si dimostrava poco collaborativo e, anche in relazione a segnalazioni ricevute, veniva sottoposto ad ispezione che portava al rinvenimento, nel porta oggetti sotto al sellino, occultato in un pacchetto di sigarette, di una modica quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana che veniva sequestrata. Al 50enne è stato contestato l’illecito relativo all’uso personale di sostanza stupefacente. Si rammentano le conseguenze della sanzione per uso personale di sostanza stupefacente. Il possesso (cioè la detenzione) di sostanza stupefacente può avere due finalità: 1. per essere ceduta a terzi (regalare è reato come vendere!) o 2. per uso personale. Se la sostanza stupefacente viene detenuta (anche solo in parte) per una successiva cessione, si configura il reato (detenzione ai fini) di spaccio; invece, la detenzione di sostanza stupefacente per uso personale configura un illecito amministrativo, come previsto dall'articolo 75 TU stupefacenti (DPR 309/1990). E’ bene quindi ricordare che il possesso di sostanze stupefacenti, anche in minime quantità e per uso personale, non è mai consentito dalla legge italiana ed è punito con sanzioni amministrative. Se la sostanza sequestrata dalle Forze dell’Ordine è molto poca (per la precisione, se il principio attivo contenuto nella sostanza non supera una certa quantità, stabilita per Legge in apposite Tabelle) e se non c’è passaggio della sostanza ad altre persone (vendita, offerta, regalo….) viene riconosciuto “l’uso personale”. In questo caso, la persona interessata evita denuncia penale e processo, ma viene segnalata al Prefetto per un procedimento amministrativo che comporta delle sanzioni. E’ bene anche ribadire che la legge prevede la stessa procedura e le stesse conseguenze sia in caso di persone maggiorenni sia minorenni. L’unica differenza è che la persona minorenne dovrà presentarsi accompagnata da almeno un genitore o da chi esercita la potestà genitoriale quando verrà convocata in Prefettura. Molti ragazzi fermati dalle Volanti hanno manifestato la falsa convinzione che per i minorenni non vi siano conseguenze. La banca dati delle forze dell'ordine, che elenca i precedenti di polizia (il cd. CED) riporta la segnalazione, e quindi in caso di controllo patente ecc. è possibile che chi sia stato segnalato per art. 75 venga attenzionato in maniera più "incisiva" (assoggettato quindi ad una perquisizione) che non altri. 2 Il Testo Unico sulle droghe colloca i derivati della cannabis in Tabelle diverse rispetto alle altre sostanze considerate più “pesanti”. Queste sostanze sono tutte illegali, con la differenza che la detenzione di cannabis e dei suoi derivati comporta sanzioni di minore durata. Nel caso di sostanze “pesanti” (compresa la cannabis sintetica) la durata delle sanzioni va da un minimo di due mesi al massimo di un anno e prevede la sospensione dei documenti per la guida, l’espatrio e il porto d’armi. Nel caso di possesso di derivati della cannabis è prevista la sospensione degli stessi documenti, per un periodo da uno a tre mesi. Per chi non è in possesso di questi documenti, la sanzione consiste nel divieto di conseguirli. Nel corso del colloquio si può tenere conto delle differenze fra le varie sostanze stupefacenti, per valutare la situazione di ciascuno e per stabilire se la violazione può essere considerata di “lieve entità”. In caso di lieve entità della violazione e solo in occasione della prima segnalazione, è possibile una Ammonizione da parte del Prefetto al posto delle sanzioni. L’uso terapeutico è possibile, ma esclusivamente in modo regolamentato e limitato per alcune specifiche e gravi patologie (ad esempio tumori, sclerosi multipla, chemioterapia in corso etc.), nel caso in cui le terapie tradizionali non siano efficaci. L’acquisto dei farmaci a base di THC –cioè il principio attivo della cannabis- deve avvenire presso le farmacie, attraverso precise procedure e autorizzazioni stabilite dalle normative regionali. Non è assolutamente consentita l’auto-terapia con sostanze da strada o autoprodotte. Il possesso di sostanza stupefacente per uso personale è sanzionato in via amministrativa, cioè con la sospensione o il divieto di ottenere uno o più documenti fra -documenti per la guida (patenti varie) -documenti per l’espatrio (carta di identità e passaporto) -documenti per il porto d’armi Per chi non possiede questi documenti (ad esempio i minorenni), viene stabilito il divieto di conseguirli. Le sanzioni hanno una durata limitata, che va da un minimo di un mese a un massimo di un anno (tre anni per la patente di guida). Per i cittadini extracomunitari, le sanzioni hanno anche conseguenze negative per il rinnovo dei documenti per il soggiorno.
LETTERA APERTA A LEGAMBIENTE E AL DIRETTORE DI ELBAREPORT.
[COLOR=darkred][SIZE=4]“I CASI DEL BAMBU’ E DEI PARCHEGGI ABUSIVI SULLA PUNTA DI FETOVAIA NEL PARCO SONO DUE ESEMPI DI QUEL “DOPPIOPESISMO” CHE HA ROVINATO L’ITALIA E FETOVAIA”. [/SIZE] [/COLOR]
Egregio Direttore Sergio Rossi,
Le scrivo dopo anni per aver letto sul Suo giornale le “congratulazioni” di Legambiente al Comune di Campo nell’Elba per l’abbattimento del Bambù a Fetovaia (l’ex stabilimento balneare Giglio Elbano). La mia versione sulla vicenda l’hanno pubblicata “Camminando.org” e “Il Tirreno” domenica scorsa, ma non il suo giornale e dunque ci riprovo.
Lo stabilimento balneare “Giglio Elbano” su terreno privato che comprendeva il Bambù fu edificato da mio padre con licenza edilizia (la n°64 del 1971), ma ampliato in difformità di essa e quindi negato di condono e acquisito al patrimonio comunale per essere abbattuto. Il Consiglio di Stato - nonostante il Bambù fosse munito di licenze comunali edilizia, di ristorazione e di agibilità - sentenziò che il diniego di condono della commissione edilizia comunale era legittimo e “insindacabile in quanto espressione del potere autoritativo della Pubblica Amministrazione”. Il diniego era motivato con la “pessima qualità dei manufatti rispetto al pregio dell’ambiente circostante” e pazienza se il Bambù fosse un elegante ristorante con musica live e l’ambiente circostante costituito da parcheggi, stabilimenti balneari e vasche di pompaggio della fognatura pubblica. Così la burocrazia ha difeso l’operato della burocrazia e il Bambù è rimasto a marcire sotto gli occhi di tutti 24 anni. Passati 20 anni, nel 2013 la società che ne ha acquisito i diritti di causa ha chiesto la sua restituzione o la revisione della pratica di condono, depositando al TAR perizie che dimostrano che l’edificio era sanabile sotto il profilo edilizio urbanistico (perizia Tecne 2000) e idraulico (studio INGEO), allora come oggi. Altro che abusi vergognosi e insanabili. Da quel momento il Comune ha fatto di tutto per abbatterlo. C’è riuscito perché il TAR lo scorso giugno ha preferito non entrare nel merito della vicenda e sentenziare che la nostra società non aveva la legittimazione attiva a chiedere la restituzione di immobili altrui (della Giglio Elbano). Dimostreremo il contrario in Consiglio di Stato. Così i turisti di Fetovaia hanno perso l’ultima speranza di riavere in spiaggia un punto di ristoro alternativo al self service del Pino Solitario, un caso di monopolio unico all’Elba. La vicina spiaggia di Cavoli può contare su quattro esercizi in concorrenza fra loro e così tutte le più note spiagge elbane, com’è normale che sia. Ma questo a Legambiente e Lei non può interessare. A completare il “paradosso” c’è il caso opposto del concorrente Pino Solitario, edificato senza alcuna licenza edilizia sull’arenile demaniale inedificabile a spese del famoso “lilium pancratium” che caratterizza Fetovaia - il giglio marino selvatico tanto amato da Legambiente e tutti noi. Il gigantesco self service del Pino Solitario su due piani fu ingiunto di demolizione e acquisito al Demanio, ma poi condonato con concessione a sanatoria n°84/1981 e reso in concessione demaniale alla proprietà. Anche le retrostanti strutture abusive dello stabilimento balneare Pino Solitario su terreno privato (a mt. 10 dal Bambù sulla stessa area edificabile) furono condonate con concessione a sanatoria n°486/2000. La morale della “favola” è che il Bambù realizzato su terreno privato in difformità di licenza edilizia è divenuto l’ecomostro da abbattere con gli applausi di Legambiente, mentre l’ecomostro realizzato abusivamente sull’arenile demaniale è stato legittimato e reso ai proprietari. Nel 2014 la nostra Barbatoja 1961 srl (titolare dello stabilimento balneare autorizzato dalle Belle Arti nel 1961) ha chiesto per par condicio lo stesso trattamento al Comune, che ha rifiutato. In vista della demolizione, ho allora formalmente proposto al Sindaco e all’intero Consiglio Comunale (il 27 giugno 2018) di realizzare a nostre spese - al posto del Bambù - gabinetti, docce e una piscina naturale in granito pubblici per risolvere i problemi di Fetovaia e allungare la stagione turistica, ma la risposta pare sia stato l’ordine di demolizione. Il Sindaco ha dichiarato che verranno realizzati posti auto (una quindicina) con buona pace dell’ambiente pregiato che avrebbe dovuto ripristinare. Ma questo a Legambiente e al Suo giornale immagino non interessi, viste le congratulazioni al Comune.
Come non Vi interessò nel 2013 lo scandalo dello scempio ambientale realizzato dal Comune sulla Punta di Fetovaia, dove le ruspe sbancarono migliaia di metri quadrati di macchia mediterranea per realizzare dei parcheggi nel Parco protetto. Senza alcuna autorizzazione, né del Parco, nè della Soprintendenza di Pisa, né dei proprietari, tra i quali chi scrive. E’ quanto accertato dalle indagini della magistratura e della Guardia Forestale, dopo l’intervento del WWF Italia e del leader dei Verdi Bonelli – veri ambientalisti – il quale depositò una interrogazione parlamentare all’attenzione del Ministro dell’Ambiente. Com’è ricorderà lo scandalo salì alla ribalta dei TG e della stampa nazionali. E Legambiente e il Suo giornale? “zitti come li topi!” come Lei ama scrivere quando fa il moralista. La vicenda si è poi conclusa “all’Italiana”, con i responsabili impuniti per prescrizione. Così ha sentenziato il GIP Beatrice Dani nella sentenza depositata il 7 agosto 2015 della quale riproduco la conclusione: “ Le opere poste in essere, a prescindere dalla loro consistenza e qualificazione in una vera e propria manutenzione straordinaria o meramente ordinaria dell’area pubblica, potrebbero al più integrare la contravvenzione di cui al D.Lvo n°42/2006 (e non dell’art. 44 DPR 380/01 giusto il disposto dell’art. 7 decr. Cit. trattandosi di opere pubbliche), ma con inevitabile prescrizione del reato per le opere che fossero state eventualmente poste in essere nel 2012, mentre le restanti risultano tutte già coperte da prescrizione; come detto, la prescrizione di eventuali reati non pregiudica l’eventuale tutela del Martinenghi in sede civile per un’invasione apprezzabile dell’area in comproprietà”. Tutela in sede civile che non ho richiesto, perché il mio intento non era portare a casa soldi per danni, ma proteggere la Punta di Fetovaia ed il Parco da uno scempio ambientale. Se la potente Legambiente e il giornale da Lei diretto non Vi foste voltati dall’altra parte probabilmente ci saremmo riusciti.
Cordialmente Suo,
Stefano Martinenghi
Proprietario Barbatoja 1961 srl
[COLOR=darkred][SIZE=5]LOTTA ALLO SPRECO CON UN GESTO GENTILE [/SIZE] [/COLOR]
Non solo buche, radici pericolose , cantieri infiniti palazzi storici abbandonati e vergognosi manufatti in legno .
La nostra città ogni giorno ci offre spunti per riflettere su sprechi di denaro e opere che, se razionalizzate, consentirebbero notevoli risparmi e renderebbero più accogliente il nostro paese.
Insomma un percorso che parte dalle pulizie periferiche non effettuate alle potature superflue con relativi sfalci abbandonati , fino a giungere a vasi giustamente sostituiti mentre i vecchi, piantine comprese, lasciate in abbandono .
Ecco questo per dire ( a meno di smentite) che i vasi deteriorati dal tempo, sostituiti da qualche settimana in Calata Mazzini, strano ma vero, conservano ancora al loro interno molte piantine di palmette che ci dicono chiamarsi scientificamente “ thritrinax campestris “, mentre altri con oleandri stanno chinando mestamente la testa sotto l’arsura del sole cocente di questi giorni.
Eppure crediamo non siano state regalate e anche se così fosse sarebbe uno spreco lasciarle morire proprio nella zona cimiteriale . Qualcuno ha pensato che un loro riuso magari in una delle tante rotonde che da tempo reclamano un poco di colore sarebbe la soluzione ideale salvando piantine e denaro speso ……
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[COLOR=darkred][SIZE=4]BALOCCHI E PROFUMI... [/SIZE] [/COLOR]
Azimut dall’arabo “la via diritta” , bella e intrigante espressione pubblicitaria in sintonia con la manifestazione di questi giorni "Rendez-V Marine" che ha rallegrato gli ospiti di Portoferraio, tutto bello e spettacolare rievocazione storica, insomma se non fosse che Azimut ovvero la "via diritta" al termine della fiera ha preso una brutta piega, e lo dimostrano i residui lasciati incustoditi alla Punta del Gallo dove stavolta in perfetto connubio con il profumo dei pescherecci ha lasciato a bocca e narici spalancate…..
Cartoni, plastica sacchi, bottiglie e altre nefandezze sparse dal vento di questa notte che non è certo una scusante , infatti sarebbe stato opportuno conferirli da subito al centro Esa, evitando lo spargimento selvaggio sul piccolo molo e nelle zone limitrofe compreso il mare, cosa che raddoppierà l’impegno degli operatori ecologici ..
Insomma come recita un vecchio adagio e proprio il caso di dire “Avuto la grazia..gabbato lo santo”
